CONSENTONO: DEGLI IMPIANTI DI SICUREZZA

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2 CONSENTONO: Supervisione Controllo Gestione DEGLI IMPIANTI DI SICUREZZA

3 Estremamente avanzati dal punto di vista tecnologico Caratterizzati da funzionalità innovative Affidabili Notevoli capacità di integrazione con le risorse umane Notevoli capacità di ottimizzazione delle procedure di sicurezza in caso di emergenza.

4 Centro commerciale Sistema complesso Deve essere equipaggiato con un sistema di sicurezza integrato estremamente avanzato dal punto di vista tecnologico Deve permettere la gestione automatica dei sottosistemi di : antintrusione, di videosorveglianza TV a circuito chiuso, di controllo accessi, di antincendio.

5 La riduzione dei crimini Maggior senso di sicurezza da parte dei clienti Un servizio migliore alla clientela

6 Impianti di controllo accessi Impianti antintrusione Impianti di videosorveglianza TVCC

7 Impianti di rilevazione e spegnimento incendio

8 SISTEMA DI SUPERVISIONE E CONTROLLO IMPIANTI ANTITRUSIONE IMPIANTI CONTROLLO ACCESSI IMPIANTI VIDEOSORVEGLIANZA TVCC IMPIANTI ANTINCENDIO

9 IMPIANTI ANTINTRUSIONE Centro Commerciale Contro i tentativi di effrazione, furto, vandalismo, rapine. In caso di eventi di allarme come l'apertura di una porta antincendio, è possibile mettere in atto una risposta rapida e precisa.

10 Un impianto antintrusione è composto da varie parti che possono essere divise in tre gruppi: rivelazione; valutazione e gestione degli allarmi; attuazione degli allarmi.

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12 Per quanto riguarda la rivelazione, essa viene eseguita ricorrendo a dei sensori o rivelatori opportunamente dislocati all interno del sito da proteggere.

13 La valutazione e la gestione degli allarmi viene eseguita dalla centrale di allarme mediante opportune interconnessioni sia con i sensori sia con i dispositivi di attuazione degli allarmi.

14 Gli organi di comando sono dispositivi di tipo elettronico o elettromeccanico che servono per il controllo della centrale al fine di portarla in uno dei principali stati di funzionamento che sono di riposo (stand by) o operativo.

15 L attuazione degli allarmi viene eseguita da dispositivi differenti quali: sirene esterne; avvisatori acustici interni; avvisatori luminosi e lampeggiatori; combinatori telefonici; dispositivi di trasmissione degli allarmi a distanza; sistema di supervisione.

16 IMPIANTO CONTROLLO ACCESSI Centro Commerciale Con l'integrazione del controllo degli accessi con la tecnologia TVCC, è stato eliminato il rischio di accesso non autorizzato Il sistema consente inoltre la gestione centralizzata degli accessi alle porte dislocate nell'intera area, offrendo al contempo un processo sicuro ma anche più efficiente e gestibile per l'accesso del personale a tutte le aree autorizzate

17 L impianto controllo accessi provvede al controllo, alla regolazione e all organizzazione degli ingressi e delle uscite in un dato sito. Esso è in grado di aumentare in maniera significativa e determinante la sicurezza restringendo l ingresso solo alle persone che sono in grado dimostrare il diritto all accesso, memorizzando opportunamente il verificarsi di tale azione

18 La maggior parte dei sistemi di controllo accessi appartengono alle seguenti categorie: sistemi a tastiera alfanumerica; sistemi a tastiera alfanumerica con identificazione della voce o identificazione visuale; sistemi a carta (funzionante su effetti e principi differenti); sistemi a carta più un codice di identificazione personale (personal identification number o PIN); sistemi a riconoscimento delle caratteristiche personali (biometrici).

19 Gli impianti controllo accessi sono composti dai seguenti elementi: dispositivo chiave; lettore del dispositivo chiave; modulo concentratore di elaborazione; centrale di comando; barriera fisica; meccanismo di chiusura; interconnessioni.

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21 Il dispositivo chiave può essere una carta che si basa su differenti effetti fisici, caratteristiche fisiologiche (caratteristiche biometriche) o altro. Esso viene utilizzato come titolo che conferisce il diritto all ingresso nel sito in questione. La scelta di un dispositivo chiave piuttosto che di un altro dipende dall ambiente di lavoro e dal livello di sicurezza necessario.

22 I vari dispositivi chiave esistenti sul mercato tentano di sostituire in maniera univoca le chiavi metalliche tradizionali e possono essere suddivisi in 3 grandi gruppi: le carte che permettono l ingresso alle persone che le possiedono, i sistemi biometrici, che si basano sul riconoscimento delle caratteristiche fisiologiche dell individuo, i codici alfanumerici.

23 Il lettore serve per estrarre il codice dal dispositivo chiave. Le sue dimensioni e la sua forma sono tra le più svariate, dipendendo appunto dal tipo di chiave.

24 Il modulo concentratore di elaborazione serve ad eseguire tutte le operazioni di autorizzazione all ingresso. Esso è in genere connesso da un lato con uno o più lettori e dall altro con la centrale con la quale comunica. Esso può essere del tipo: a comunicazione continua, nel senso che invia alla centrale ogni nominativo ricevuto dai lettori controllati per l abilitazione oppure del tipo stand alone, che contiene cioè al suo interno tutti i nominativi abilitati che vengono periodicamente aggiornati dalla centrale, rendendo le operazioni di ingresso più rapide.

25 La centrale di comando è connessa con tutti i lettori o i concentratori, se presenti, coordinandone le operazioni, ricevendo informazioni e inviando comandi. Essa è rappresentata da un dispositivo separato oppure da un personal computer, dotato di un opportuno programma di controllo che svolge tutte le funzioni di controllo degli accessi.

26 I meccanismi di chiusura sono altrettanto importanti quanto l elettronica di controllo. Essi sono attivati mediante una molla la cui tensione è in grado di chiudere completamente il meccanismo di chiusura dopo l apertura. Il meccanismo attaccato alla molla che guida la chiusura della porta viene detto braccio.

27 La barriera viene posta a protezione del varco ed è rappresentata da una porta controllata mediante elettroserratura, da un tornello, da un barriera fisica vestibolo, da una porta rotante ed altro, in funzione delle necessità e della zona da controllare.

28 IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA TVCC Agisce da deterrente Centro Commerciale Il sistema permette di acquisire prove contro i taccheggiatori o di rilevare attività sospette in modo rapido ed efficace Controlla accuratamente tutte le zone critiche del sito da proteggere Può consentire di adottare un approccio di grande attenzione nei confronti dei visitatori più piccoli: se si perde un bambino, le immagini TVCC permettono di localizzarlo rapidamente

29 Visualizzazione delle immagini Impianti o sistemi di videosorveglianza TV a circuito chiuso (TVCC) E formato da 3 gruppi: Ripresa delle immagini Valutazione e gestione delle immagine

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31 eseguita ricorrendo ad apposite telecamere Variano per: Modello Funzionalità Capacità di funzionare all interno/esterno

32 Telecamere di rete fisse Una telecamera di rete fissa, una volta installata, ha un campo visivo fisso. Questo tipo di telecamera vengono utilizzate per le applicazioni in cui la telecamera e la direzione verso cui essa orientata devono essere visibili. Sono inoltre disponibili anche vari modelli con obiettivo varifocale o intercambiabile per applicazioni che richiedono maggiore flessibilità. Le telecamere fisse possono essere installate in custodie per interni o esterni

33 Telecamere di rete a cupola fisse Una telecamera di rete a cupola fissa, è costituita da una telecamera fissa all interno di una piccola custodia a cupola. I vantaggi principali di questo tipo di telecamera sono il design discreto e compatto, oltre alla difficoltà di stabilire in che direzione è orientato l obiettivo. L'alloggiamento a forma di cupola è studiato per proteggere in modo efficiente la telecamera, ossia per evitare che venga spostata o manomessa.

34 eseguita dalla centrale mediante opportune interconnessioni con: le telecamere con i dispositivi di visualizzazione delle immagini.

35 eseguita dai monitor I monitor servono alla visualizzazione di un segnale video proveniente da una telecamera dopo che tale segnale è stato trasmesso attraverso un canale di comunicazione.

36 Se si vogliono ottenere dei buoni risultati è necessario che la qualità dei monitor sia comparabile con la qualità dell intero sistema. Anche se tale segnale è stato prodotto da una telecamera di elevata qualità e non ha subito peggioramenti durante la sua trasmissione, se il monitor non presenta lo stesso livello di qualità l immagine esso non sarà mai all altezza di riprodurre con la medesima qualità l immagine generata dalla telecamera.

37 I dispositivi per la videoregistrazione vengono utilizzati per la memorizzazione permanente delle immagini. Essi rappresentano una componente molto importante degli impianti TVCC e per tale motivo sono stati sviluppati alcuni modelli per uso esclusivo di tali impianti.

38 Sistema centrale Rete di telecomunicazione Componentistica specifica in campo

39 SOTTOSISTEMA IN CAMPO SOTTOSISTEMA DI COMUNICAZIONE SOTTOSISTEMA CENTRALE Postazione di supervisione e controllo Postazione di supervisione e controllo Postazione di supervisione e controllo Reti di telecomunicazione Centrali antintrusione Centrali controllo accessi Centrali TVCC Centrali Antincendio Sito controllato

40 Rappresentata dalle centrali di controllo dei vari impianti security e safety. si occupano della gestione specifica e dedicata degli impianti sono in grado di ricevere e inviare informazioni di comando e controllo all esterno, tramite opportune interfacce di comunicazione.

41 Possibilità di ottenere un autonomia di gestione a prescindere dalle informazioni ricevute dall esterno Garantisce un corretto funzionamento anche in caso di malfunzionamento del canale di comunicazione, dando vita a quella che viene comunemente definita un architettura ad intelligenza distribuita.

42 provvede al trasporto delle informazioni dal campo verso il livello superiore, rappresentato dal sistema centrale, e viceversa La rete deve garantire che tutte le informazioni raggiungano, senza errori, la corretta destinazione entro un intervallo di tempo prestabilito, in funzione delle prestazioni del sistema integrato.

43 è costituito da una o più postazioni di lavoro, che possono essere totalmente autonome oppure connesse tra di loro Sono connesse : Sia mediante una propria rete autonoma sia mediante la rete di telecomunicazione dell impianto di sicurezza integrato

44 Tramite le postazioni si può controllare il sistema: PARZIALMENTE Funzionano solo come terminale per la visualizzazione delle informazioni di sicurezza TOTALMENTE Funzionano come terminali operativi di azionamento e possono essere posizionate a distanze considerevoli, grazie alle possibilità trasmissive offerte dalla rete di telecomunicazione.

45 Dovrebbe essere costituita da: un computer dotato di sufficiente memoria interna e di almeno due hard disk Un hard disk utilizzato per la memorizzazione del software di gestione e l altro per la memorizzazione dei dati generati da tale software. Un unità di back-up di adeguata capacità, rappresentata da un nastro, da una cartuccia, da un masterizzatore di CD o di DVD per la memorizzazione dei dati storici. Un software di gestione dovrebbe essere di facile utilizzo, flessibile, pratico e adattabile

46 Approfondimento sul software di gestione Il software dovrebbe permettere: l azionamento di funzioni specifiche quali il display dell allarme, che mostra immediatamente la posizione del sensore in allarme a prescindere dallo stato in cui si trova il programma. laconferma di acquisizione dell allarme in corso, che procede alla memorizzazione di una serie di informazioni significative quali il tipo di allarme, il sensore relativo, il suo posizionamento, l ora di attivazione, l ora di disattivazione e così via; il comando, che permette all utente di impartire ordini al sistema, sia scrivendo sulla tastiera, sia utilizzando tasti pre-programmati, sia utilizzando altri strumenti di comunicazione;

47 Il software di gestione dovrebbe inoltre consentire di specificare: il livello di priorità per ogni sensore, che stabilisce le precedenze nell accesso alla visualizzazione in caso di allarme contemporaneo; il messaggio che deve essere visualizzato o stampato in caso di allarme del sensore; la descrizione, che fornisce informazioni circa il sensore allarmato, la sua posizione, la sua connessione all impianto e la relativa area protetta;

48 le password di protezione che, in aggiunta ai tradizionali sistemi di chiusura, vengono utilizzate per regolare l accesso al sistema secondo vari livelli di sicurezza; la chiusura del sistema che dovrebbe avvenire manualmente, utilizzando la tastiera, oppure automaticamente per un certo intervallo di tempo o ancora secondo una tabella oraria prestabilita, la registrazione degli accessi di tutte le persone che hanno utilizzato il sistema, con indicazione dell orario ed eventualmente delle operazioni eseguite.

49 In realtà il software di gestione può offrire numerosissime altre funzionalità tra cui: la registrazione di falsi tentativi di accesso o dei tentativi errati, memorizzando il codice forzato; la negazione dell accesso dopo un numero prestabilito di accessi errati; l ordinamento prioritario degli allarmi a seconda che si tratti di attacchi personali, di emergenze antincendio o di intrusioni; le informazioni circa i soggetti da chiamare in funzione del tipo di allarme o in caso di malfunzionamento dell impianto, corredate di numero telefonico, indirizzo ed eventuali altri dati significativi;

50 la possibilità di trasmissione remota delle informazioni, o del controllo di un combinatore telefonico a cui abbinare una serie di numeri in funzione del tipo di allarme; l archivio degli eventi che memorizzi l ora e la data di accensione, spegnimento e inserimento dell intero sistema ed eventualmente delle singole componenti degli impianti controllati.

51 Impianti integrati di sicurezza le funzionalità di questi sistemi sono nettamente superiori rispetto a quelle dei singoli impianti