STORIE. Talent show in

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Enrico Sasso
5 anni fa
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2 Talent show in Ecco i sei giovani designer d interni (selezionati da altrettanti grandi mentori) che rappresenteranno l Italia all esposizione Maison&Objet 2018 Testo di FRANCESCA MOLTENI Foto di LORENZO MACCOTTA 94 / D I C E M B R E

3 mostra a Parigi Da destra a sinistra, i designer: Marco Lavit Nicora, Antonio Facco, Guglielmo Poletti, Federica Biasi, Federico Peri, Kensaku Oshiro GQITALIA.IT DICEMBRE 2017 / 95

FEDERICA BIASI L architetto e designer Andrea Branzi è il suo mentore.

Classe 1989, laureata allo IED, cervello in fuga ad Amsterdam, è da un anno l art director di Mingardo, azienda che realizza oggetti artigianali in metallo.

Ha imparato tutto dall autoproduzione: «Se sai come si fanno le cose, riesci anche a disegnarle meglio», racconta. «È l incontro col limite.

Equilibrium Stool, sgabello in gomma uretanica di Guglielmo Poletti Elettra, vaso monofiore in rame e ferro di Federica Biasi GUGLIELMO POLETTI Quasi autodidatta, 30

4 FEDERICA BIASI L architetto e designer Andrea Branzi è il suo mentore. L ha scelta «per il design essenziale con spunti poetici che trasmettono messaggi piccoli, ma molto precisi». Classe 1989, laureata allo IED, cervello in fuga ad Amsterdam, è da un anno l art director di Mingardo, azienda che realizza oggetti artigianali in metallo. E ne è orgogliosa. Federica progetta anche pezzi in ceramica e tappeti. Ha imparato tutto dall autoproduzione: «Se sai come si fanno le cose, riesci anche a disegnarle meglio», racconta. «È l incontro col limite. Se lo conosci, hai il mondo nelle tue mani». Equilibrium Stool, sgabello in gomma uretanica di Guglielmo Poletti Elettra, vaso monofiore in rame e ferro di Federica Biasi GUGLIELMO POLETTI Quasi autodidatta, 30 anni, deve molto alla scuola che gli ha insegnato a sperimentare, la Design Academy di Eindhoven, all apprendistato con Piero Lissoni e a Ron Gilad, che gli ha fatto capire «di andare oltre il design industriale, com è inteso in Italia, per cercare altro». Ora realizza oggetti in edizioni limitate, in Olanda, anche per Rossana Orlandi, che l ha selezionato come rising talent. Poletti non sogna progetti che cambino l umanità, ma cerca l intimità, la protezione dentro il suo mondo, un universo delicato che sconfina nell arte. 96 / D I C E M B R E GQITALIA.IT

La Venezia Chair di Marco Lavit Nicora (Nilufar Gallery) MARCO LAVIT NICORA Da dodici anni vive a Parigi, dove ha studiato architettura e aperto

Rosita Missoni l ha scelto per la leggerezza delle sue opere che si ispirano ai classici.

FEDERICO PERI Il designer Luca Nichetto l ha scelto per la capacità di creare, con i suoi prodotti, un total feeling.

5 La Venezia Chair di Marco Lavit Nicora (Nilufar Gallery) MARCO LAVIT NICORA Da dodici anni vive a Parigi, dove ha studiato architettura e aperto il suo studio. Disegna pezzi limitati per gallerie, arredi e interni, in dialogo con gli artigiani italiani. Rosita Missoni l ha scelto per la leggerezza delle sue opere che si ispirano ai classici. A soli 31 anni ha già progettato una suite su un albero e le capanne galleggianti a Châteauneuf-du-Pape. FEDERICO PERI Il designer Luca Nichetto l ha scelto per la capacità di creare, con i suoi prodotti, un total feeling. A Peri, 34 anni, piacciono gli oggetti polifunzionali e le scaffalature industriali, da reinventare con un segno contemporaneo. Disegna interni, lampade e arredi in edizione limitata per la Galleria Nilufar di Milano. Lampade Shapes di Federico Peri (foto StudioRocci) 98 / D I C E M B R E GQITALIA.IT

Il suo studio collabora con aziende francesi e italiane, da Boffi a De Padova, cercando sempre un punto d incontro tra le due culture, «quella semplice-complicata giapponese e quella

6 Lampada Mondo di Antonio Facco, prodotta da Oblure KENSAKU OSHIRO è nato nel Sud del Giappone nel 77, su un isola meravigliosa, Okinawa. Però ha studiato design in Italia, lavorato con Piero Lissoni (che l ha scelto come rising talent) e con Barber & Osgerby a Londra. Il suo studio collabora con aziende francesi e italiane, da Boffi a De Padova, cercando sempre un punto d incontro tra le due culture, «quella semplice-complicata giapponese e quella complicata-semplice occidentale». Sogna di progettare una barca a vela, forse per tornare sulla sua isola. Specchio Belize di Kensaku Oshiro (foto by Jeremias Morandell) ANTONIO FACCO Giulio Cappellini l ha scoperto allo IED di Milano, era in giuria quando lui discuteva la sua tesi. Ora l ha scelto per Maison&Objet, perché ritiene sia «uno dei rappresentanti più interessanti delle nuove tendenze del design italiano». Nato nel 1991, Antonio osserva i comportamenti della sua generazione e da lì trae ispirazione per progetti multidisciplinari, di ricerca. Dalla grafica all allestimento, vorrebbe disegnare tutto, anche «il manuale della contraddizione», o forse una nuova Ferrari. Progettare, insomma, ma anche comunicare. 100 / D I C E M B R E GQITALIA.IT

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