La vera storia di Pedro ed Oscar

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1 Pedro era un bambino che non aveva ancora compiuto sei anni ed abitava con mamma e papà in una povera casa alla periferia di Rio De Janeiro. Non andava ancora a scuola, ne all asilo d infanzia; infatti i suoi erano molto poveri e costretti entrambi a lavorare per poter sopravvivere, non avrebbero potuto sostenere le spese necessarie. Il babbo andava a lavorare fuori città, in una miniera di carbone; partiva ad inizio settimana e tornava in Pullman il sabato. Mamma invece lavorava saltuariamente presso alcune famiglie come donna delle pulizie. Pedro restava quindi, spesso e volentieri, solo in casa. Era rimasto così, da quando aveva poco più di due anni. Non usciva quasi mai di casa in quanto i genitori, che lo avevano avvertito dei tanti pericoli della città, gli avevano proibito di farlo. Per tali motivi, piano, piano si era costruito nella propria testa un amichetto del cuore a cui aveva dato nome Oscar. Aveva sentito questo nome in una trasmissione alla radio di casa. Oscar era poco più piccolo di lui e per questo Pedro oltre che trattarlo come amico ne aveva una cura e una protezione particolare, come si fa con un fratello minore. Sua madre si era accorta di questa sua amicizia immaginaria, ma non se ne era preoccupata più di tanto. Spesso i bambini fanno di queste cose ed inoltre era contenta se il suo Pedro non si sentiva così solo. Con il babbo ci avevano pensato a dargli un fratellino ma proprio non avrebbero potuto. Così Pedro ed Oscar crescevano insieme, giocando, scherzando e talvolta facendo marachelle; erano sempre insieme. Arrivò il giorno in cui Pedro doveva iniziare la scuola dell obbligo. Naturalmente chiese a mamma di preparare tutto il necessario anche per il suo amico Oscar perché sarebbero andati a scuola insieme. La mamma cercava sempre di assecondarlo, ma cominciava a preoccuparsi di questa sua 1

2 mania; d altra parte non sapeva proprio come fare a togliergli dalla testa questa cosa. Ci sarebbe voluto un dottore! Ma chi se lo poteva permettere! Temeva però che a scuola avrebbero potuto prenderlo in giro gli altri ragazzi o chissà cosa altro poteva capitargli. Il primo giorno di scuola non ci furono problemi particolari, se si esclude il fatto che Pedro non volle nessuno accanto nel suo banco, nel quale lui teneva il suo caro amico Oscar. La maestra non oppose alcuna resistenza perché tanto i posti disponibili erano più dei ragazzi! Tornato a casa, trovò la mamma che subito gli chiese : Ciao, come è andato questo primo giorno di scuola? Bene mamma rispose prontamente Pedro Abbiamo conosciuto tanti ragazzi e anche delle ragazzine molto carine Ah, dimmi, dimmi, scommetto che te ne piaceva una! Si - rispose Pedro c era una bella ragazzina di nome Rosita che mi piace tanto; il guaio aggiunse è che piace tanto anche a Oscar. Per il resto tutto è andato bene. In Pedro era nato per la prima volta un motivo di discordia col suo amichetto Oscar. I giorni seguenti questa discordia si era accentuata, perché Pedro si era accorto che Oscar faceva gli occhi dolci a Rosita e questa cosa, proprio non riusciva a digerirla! La scuola proseguiva il suo corso e Pedro, che era molto bravo ed intelligente, imparava tutto rapidamente ed alle interrogazioni della maestra rispondeva sempre con puntualità e precisione. Una cosa però lo tormentava, perché Oscar non veniva mai interrogato? Eppure era bravo anche lui e studiava bene, esattamente come lui! Così un giorno si fece coraggio e chiese alla maestra : Scusi signora maestra ma perché lei non interroga mai il mio amico Oscar? E la maestra Chi? Non ho capito, chi dovrei interrogare? Ma il mio compagno di banco, Oscar! soggiunse Pedro. 2

3 Questa frase fu detta da Pedro con tale convinzione che la maestra, pur nell imbarazzo della situazione, capì che il ragazzo aveva qualche problema! E cercò subito di zittire gli altri alunni che nel frattempo erano scoppiati a ridere. Al termine della mattinata, la maestra chiamò Pedro e gli disse : Pedro, avrei bisogno di parlare con la tua mamma, dille di venire a trovarmi appena può! Mi raccomando non te ne dimenticare! Così Pedro, al ritorno dalla scuola, disse a sua madre che doveva andare a trovare la maestra, perché desiderava parlarle. La mamma si allarmò un po, perché sapeva che Pedro non aveva problemi di rendimento scolastico e così chiese : Perché vuole parlarmi? E successo qualcosa? No, no rispose Pedro Forse vuole chiederti informazioni su Oscar, sai non lo interroga mai! Ed io le ho dovuto chiedere il perché. La mamma che stava appoggiata con una mano al tavolo della cucina, per un attimo si sentì mancare e dovette sedersi per non cadere. Capì subito che la cosa stava diventando veramente seria; cosa avrebbe potuto dire alla maestra? Cosa doveva fare? Il babbo era ancora fuori per il lavoro ; e poi di tutta questa storia non sapeva quasi niente. Il giorno successivo la mamma accompagnò Pedro a scuola. Era preoccupata, cosa avrebbe detto alla maestra? Mentre camminava tenendo il ragazzo per mano, le venne in mente una cosa : Forse potrei dire alla maestra che questo Oscar era un vero amichetto di mio figlio che poi e stato chiamato in cielo e che Pedro non sopportando la sua scomparsa, lo mantiene vivo nella sua immaginazione. Non era sicura, ma forse era la cosa più giusta da fare. Infatti si comportò proprio così. Appartatasi con la maestra, dopo che essa le aveva raccontato di quanto era avvenuto in classe il giorno prima, le raccontò quello che aveva pensato durante il cammino. 3

4 Oh, povero Pedro, ora si capisce il suo comportamento! disse la maestra ed aggiunse: Ma prima o poi dovrà rendersi conto e prendere coscienza della morte del suo piccolo amico! Si ma è ancora troppo presto - aggiunse la madre spero che facendo qualche nuova amicizia a scuola, prima o poi possa dimenticare Oscar. La maestra fu molto comprensiva e cercò di aiutare la mamma di Pedro dicendole : Signora, non si preoccupi, ho capito ; cercherò di spiegare anche ai ragazzi la situazione in modo che non ci scherzino più sopra e non lo prendano in giro. Così infatti si comportò la maestra e per un po di tempo le cose si assestarono senza grossi problemi. Alcune volte, per cercare di assecondare Pedro, aveva anche finto di chiamare Oscar all interrogazione; prima però, aveva strizzato l occhio ai suoi compagni di classe. Però, il tempo passava e la situazione sembrava restare sempre la stessa. La maestra si era accorta che Pedro aveva un certa simpatia per Rosita, con la quale lui si intratteneva più del normale e pensò di sfruttare la situazione per aiutare Pedro. Un giorno chiese a Rosita se sarebbe stata d accordo a sedersi nel banco assieme a Pedro. Lei accettò di buon grado perché Pedro le era simpatico e le piaceva un po. Ma si preoccupava che lui non la volesse perché quello era il posto del suo caro amico Oscar. Non ti preoccupare le disse la maestra cercherò io il sistema per convincerlo. Infatti, qualche tempo dopo, la maestra chiamò Pedro alla cattedra e con dolcezza ma con determinazione, disse: Pedro mi devi fare un grande favore! Dica signora maestra rispose; e la maestra : Pedro devi dire ad Oscar che per qualche tempo deve lasciare il suo posto a Rosita; ho bisogno 4

5 che tu le dia una mano perché è un po in ritardo con gli studi e solo tu puoi aiutarla, capito? Pedro, da un lato fu contento della richiesta perché aveva veramente una spiccata simpatia per Rosita, ma subito si preoccupò di come fare e cosa dire ad Oscar. Così disse: Signora maestra mi farebbe molto piacere, ma prima voglio parlarne con Oscar quando torniamo a casa; domani le darò la risposta, va bene? Tornato a casa, Pedro era molto serio; la mamma gli chiese il perché, ma lui non rispose; era in una accesa discussione col suo amico Oscar, infatti parlando con se stesso diceva : Oscar non ti devi offendere, è un favore che devo fare alla signora maestra! Solo per un po di tempo! E subito si rispondeva Lo so che tu vuoi liberarti di me per stare con Rosita, ma lei piace anche a me! - No, no, non è vero, devo solo aiutarla! Me lo ha chiesto la maestra. Sei cattivo disse Oscar - Allora io me ne vado, non sono più tuo amico - Insomma la discussione durò molto tempo. La mamma che nascostamente ascoltava tutto quanto, era preoccupata; ma pensò che forse era bene quanto stava succedendo; forse Pedro si sarebbe finalmente liberato di questo suo amico immaginario. Il giorno successivo Pedro andò a scuola che sembrava un cane bastonato, era triste e stava con il capo chino; appena entrato in aula, però, andò alla cattedra dalla maestra e con un tono dimesso e quasi sotto voce, disse: Va bene signora maestra, può dire a Rosita di sedersi accanto a me. La maestra si rese subito conto di quale lotta interiore aveva subito il ragazzo. Ma non aggiunse nulla; chiamò Rosita e le disse di accomodarsi accanto a Pedro. Ma Pedro rimaneva in silenzio e sempre triste. Rosita cercava di distrarlo, ora facendogli domande sulla lezione, ora parlandogli della sua contentezza perche lui le era vicino. E lui rispondeva solo con dei cenni Uhm ; si ; no! 5

6 Nessuno poteva sapere che il suo amico Oscar se ne era andato dicendogli : Sei cattivo! Tu mi lasci per una smorfiosetta; non mi vedrai mai più. Passarono così alcuni giorni e Pedro era sempre più triste, niente lo consolava! Un bel giorno, però, si sentì bussare alla porta. Avanti rispose la maestra, era il bidello Signora maestra, questo è un nuovo alunno che hanno appena accompagnato i genitori, si sono appena trasferiti qui nelle vicinanze. Si chiama Oscar, lo lascio a Lei. Quasi tutti gli alunni, nel sentire quel nome, trasalirono, compresa la maestra. Non Pedro, però, il quale fu contento di questo arrivo, il suo amico era tornato, ed era vero, in carne ed ossa! In verità questo ragazzo era in tutto simile all immagine che lui si era costruito nella propria mente: stessa altezza, stessi capelli, stessi occhi. Il buon Dio lo aveva aiutato a ritrovare il suo amico. Da quel giorno, infatti, iniziò una nuova, vera, grande amicizia fra Pedro ed Oscar ed i due restarono amici per tutta la vita! 6

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