La svolta dell anno Mille

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1 La svolta dell anno Mille Prof. Monti a.s Il popolamento dell Europa Dall XI secolo ha inizio un incremento demografico che prosegue sino al XIII secolo Non è possibile fornire numeri molto precisi relativi a questa crescita...

2 Il popolamento dell Europa Lo studio della popolazione è oggi oggetto di quella disciplina che si chiama demografia. Oggi è assai importante il tasso di fecondità, ovvero la media dei figli avuti da ogni donna... Rilevanti sono anche i periodici censimenti.

3 Il popolamento dell Europa Lasciando perdere la precisione, la popolazione europea passò dai 23 milioni dell anno Mille ai circa 55 milioni del La popolazione attuale supera i 500 milioni! Quali furono le cause della crescita? Anche su questo punto gli storici non hanno fatto piena chiarezza...

4 Il popolamento dell Europa Il medesimo fenomeno può essere interpretato come causa o come effetto: fra la crescita della popolazione e la crescita dell economia, qual è la causa e quale l effetto? I pareri sono, a riguardo, contrastanti!

5 Il popolamento dell Europa Risulta quindi più prudente parlare di cause concomitanti. - Mutazioni climatiche: clima più mite e secco. - Fine delle invasioni in Europa. - Consolidamento del sistema feudale che garantiva una relativa sicurezza. - Cambiamenti nella condizione giuridica dei servi.

6 Il popolamento dell Europa Curtis e condizione giuridica dei servi Nella curtis, l azienda agricola medievale, la pars dominica si ridusse progressivamente a favore del massaricio. Questo fece sì che molti servi si trovarono in condizioni del tutto simili a quelle dei contadini liberi.

7 Il popolamento dell Europa Non appena la popolazione prese ad aumentare, fu necessario mettere a coltura nuovi terreni Ovunque in Europa la foresta e la palude arretrarono a favore delle coltivazioni. Spesso i Signori cercarono, proprio per questo, di limitare il diritto alla caccia. Si formano moltissimi nuovi villaggi: piccoli centri di nuova fondazione che attiravano coloni grazie all esenzione fiscale. Spesso erano ordini religiosi a farsi carico della colonizzazione.

8 Il popolamento dell Europa Nell Europa del Centro-Nord, molti Signori spinsero i coloni a trasferirsi anche oltre i confini dell Impero, verso Nord e verso Est. Le popolazioni già presenti suoi nuovi territori venivano costrette alla conversione religiosa. I numeri cui abbiamo prima accennato potrebbero farci pensare ad un Europa sostanzialmente spopolata, ma attenzione: sovrappopolazione e o spopolamento sono concetti relativi. La popolazione raggiunta in Europa nel XIII secolo costituiva un limite quasi insuperabile.

9 Il progresso delle tecniche agrarie Prof. Monti a.s Quasi l intera popolazione viveva in campagna. La terra era non solo il bene principale, la miglior forma di investimento, ma anche la fonte del rango. Alcune innovazioni tecniche favorirono l aumento della popolazione: - Aratro pesante, con puntali in ferro e versoio (la cui diffusione era ostacolata dal costo dello strumento e da quello degli animali da tiro). - Energia animale: buoi e cavalli erano preziosissimi. In questo campo fu essenziale il nuovo collare rigido a spalla. Il cavallo dava maggior resa e aveva un mantenimento meno oneroso, ma era più facilmente vittima di malattie.

10 Rotazione triennale, mulini, produttività Alcune innovazioni tecniche favorirono l aumento della popolazione: - Passaggio dalla rotazione biennale a quella triennale (frumento e segale avena, orzo, piselli maggese). - Il mulino ad acqua e mulino a vento (meno carne, più pane). - Progressi nella metallurgia. Rese agricole Non abbiamo risposte precise, ma è probabile che le rese fossero di 1:4 o 1:5 (oggi sono dieci volte superiori). All epoca di Carlo Magno era comune una resa di 1:2 o 1:3.

11 Rotazione triennale, mulini, produttività Tutto ciò costituì un reale progresso? Forse si può rispondere affermativamente, ma solo in senso relativo: più persone vivono in condizioni precarie...

12 PRODUZIONE URBANA COMMERCI Dopo aver parlato di demografia e di questioni riguardanti il mondo contadino, affrontiamo alcuni elementi riguardanti il mondo urbano, le città... STUDI E CULTURA

13 Artigianato e manifatture urbane Le città si ingrandiscono e tutte le attività commerciali e produttive che ivi si svolgono hanno un forte incremento. L Italia settentrionale era la regione europea dove tutto questo risultava più evidente.

14 Artigianato e manifatture urbane La città attraeva molte persone dalle campagne e non solo per le possibilità di lavoro: molti servi, trasferendosi, ottenevano la libertà. Le attività artigianali, concentrandosi nelle città, divennero maggiormente specializzate. Il settore guida era indubbiamente quello tessile. Una novità essenziale fu la produzione e lavorazione della seta.

15 Artigianato e manifatture urbane La specializzazione portò alla formazione di associazioni di mestiere, chiamate Arti o Corporazioni. Esse, in una data città, riunivano tutti i maestri di una certa professione. Il maestro era il proprietario della bottega e dirigeva il lavoro dei socii (operai) e dei discipuli (apprendisti).

16 Artigianato e manifatture urbane L Arte controllava orari e condizioni di lavoro, vietava la concorrenza, decideva la quantità di merce da produrre e le sue caratteristiche, stabiliva i prezzi del prodotto finito. Essa era, inoltre, anche una associazione di mutuo soccorso.

17 I commerci Dopo il Mille, ci sono più motivi per viaggiare! A muoversi, infatti, non erano più solo soldati, pellegrini e vagabondi, ma anche numerosi mercanti, ceto sociale che inizia qui la sua ascesa.

18 I commerci Il commercio genera anche nuove forme di associazione fra persone, come la societas maris. Si trattava di un contratto commerciale: una persona, detentrice di un capitale, si assumeva i rischi finanziari di una spedizione commerciale via mare, mentre una seconda persona, il mercante, effettuava il viaggio. Si trattava di un investimento davvero rischioso, ma molto redditizio!

19 I commerci Le principali vie marittime riguardavano il Mediterraneo orientale, ma anche il Mare del Nord e il Mar Baltico. Anche gli scambi via terra aumentarono. Alcune vie carovaniere univano le regioni meridionali dell Europa a quelle settentrionali. Lungo questi percorsi sorgevano delle fiere.

20 I commerci Il commercio stimola il conio di moneta A partire dal XIII secolo riprese anche la coniazione di monete d oro: l augustale di Federico II il Fiorino aureo di Firenze e il ducato d oro di Venezia sono esempi importanti.

21 I commerci... E lo sviluppo delle attività bancarie! All inizio furono semplici banchi di cambio valuta, ma presto divennero veri e propri depositi utilizzati per offrire prestiti a interesse o per investire in grandi imprese commerciali. Per trasferire fondi da una città all altra nacquero le lettere di cambio. In Italia, regine del commercio furtono le repubbliche marinare: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia.

22 Le università Prof. Monti a.s Gli studi superiori La nuova vitalità si manifesta anche con la nascita delle prime università. Si trattava di corporazioni, che spesso univano in società studenti e docenti, il cui sviluppo fu un fenomeno tipicamente urbano.

23 Le università Alcune università La scuola di medicina di Salerno era attiva già nell XI secolo e venne riordinata da Federico II. L università di Bologna nacque nel XII secolo per iniziativa degli studenti di diritto. Altre importanti università erano quella di Parigi (1200), Oxford (1170) e Cambridge (1240).

24 Le università Cultura e politica Le autorità politiche e religiose erano molto interessate a queste istituzioni e, non di rado, cercavano di controllarle e di dirigerle.

25 Le università Libertà di insegnamento? Quello della libertà di insegnamento era un grosso problema. Nella concezione medievale, la cultura era inscindibile dalla fede: ecco che i programmi di studio dovevano essere approvati dalla Chiesa!

26 Le università Libertà di insegnamento? Per parte loro, gli universitari si rendevano sempre meglio conto di rappresentare una sorta di terzo potere, accanto a quello politico e quello religioso, e spesso cercavano di imporsi attraverso strumenti come lo sciopero.

27 Organizzazione degli studi Facoltà Come accade anche oggi, gli studi universitari erano organizzati in diverse facoltà, certo assai meno numerose di quelle attuali. L insegnamento era impartito in latino e si basava sulla lectio (lettura) e sulla quaestio (commento) dei testi delle auctoritates. A seguire, c era la disputatio (discussione) su un tema proposto dal maestro secondo il metodo della dialettica.

28 Organizzazione degli studi I libri I libri continuarono ad essere assai rari e preziosi, ma la loro funzione prese a cambiare. Essi cominciarono a perdere la loro funzione sacra, per diventare strumenti di lavoro.

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