Linee guida per l acquisizione di PdD da Conservatore terzo

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Agnello Andreoli
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Linee guida per l acquisizione di PdD da Conservatore terzo EMISSIONE DEL DOCUMENTO Azione Data Nominativo Funzione Redazione 26/09/2017 Francesco Foglio RSC Verifica 27/09/2017

1 Linee guida per l acquisizione di PdD da Conservatore terzo EMISSIONE DEL DOCUMENTO Azione Data Nominativo Funzione Redazione 26/09/2017 Francesco Foglio RSC Verifica 27/09/2017 Andrea Fumagalli RFA, RSMC REGISTRO DELLE VERSIONI N Ver/Rev/Bozza Data emissione Modifiche apportate Osservazioni /09/2017 Redazione prima versione /11/2017 Prima revisione

Sommario 1. I CASI DI MIGRAZIONE DEGLI ARCHIVI DI CONSERVAZIONE... 3 2. LA NORMATIVA... 3 3. L INTEROPERABILITÀ DEI SISTEMI DI CONSERVAZIONE... 3 4.

2 Sommario 1. I CASI DI MIGRAZIONE DEGLI ARCHIVI DI CONSERVAZIONE LA NORMATIVA L INTEROPERABILITÀ DEI SISTEMI DI CONSERVAZIONE I CONTROLLI IN FASE DI ACQUISIZIONE DEI PDD Acquisizione Verifiche Accettazione, Rifiuto e Acquisizione in rettifica dei PdD... 7

3 1. I CASI DI MIGRAZIONE DEGLI ARCHIVI DI CONSERVAZIONE Tutti gli archivi di conservazione a norma possono essere migrati e, pertanto, trasferiti da un conservatore a un altro, senza che questo possa pregiudicare l integrità dei documenti/dati conservati. Al netto dei costi che variano in ragione delle diverse logiche economiche operate da ciascun conservatore le procedure tecniche sono riassunte nel prosieguo del presente documento. L articolo 10 del DPCM 3 dicembre 2013 stabilisce che il PdD (Pacchetto di Distribuzione) rappresenta la modalità con cui è possibile esibire i documenti informatici e le relative evidenze di conservazione. Ai fini della interoperabilità dei sistemi di conservazione, le suddette regole tecniche stabiliscono le specifiche della struttura dei pacchetti di archiviazione. Nell applicazione pratica, il PdD è la rappresentazione teleologicamente orientata del PdA. 2. LA NORMATIVA Nello specifico, il DPCM 3 dicembre 2013 prevede che: a) il PdD è generato e, qualora previsto dal Manuale della Conservazione, sottoscritto con firma digitale o firma elettronica qualificata dal Responsabile della conservazione; b) delle modalità di esibizione e del processo di esportazione dal sistema di conservazione, ne è data descrizione nel Manuale di Conservazione. 3. L INTEROPERABILITÀ DEI SISTEMI DI CONSERVAZIONE L interoperabilità dei PdD tra i diversi sistemi di conservazione, è garantita dal rispetto e dall utilizzo del formato UNI 11386:2010 Standard SInCRO - Supporto all'interoperabilità nella Conservazione e nel Recupero degli Oggetti digitali - così come previsto dagli Standard e Specifiche tecniche e dalle Specifiche tecniche del Pacchetto di Archiviazione, rispettivamente Allegati 3 e 4 del DPCM 3 dicembre 2013.

4 Segue lo schema logico del PdA (i.e. PdD) sulla base dello standard UNI 11386:2010 Standard SInCRO. Di seguito sono riportate alcune specificità del formato, richieste da DocuMI per una corretta importazione dei PdD: - la funzione di hash per il calcolo degli elementi Impronta deve utilizzare algoritmi sicuri e che garantiscono l univocità nel tempo. Non verranno quindi accettati algoritmi ormai deprecati (es. SHA-1) o non sicuri (es. MD5); - per alcune tipologie documentali (principalmente quelle a rilevanza tributaria) per cui è prevista una regolamentazione che identifica in maniera ben definita i metadati obbligatori, sono da ritenersi obbligatori gli elementi ExtraInfo relativi ai File e ai FileGruppo.

elementi ExtraInfo, uno o più schemi propri del produttore, è necessario allegarne le specifiche

5 Solo a titolo di esempio riportiamo qui di seguito un possibile modello: Esempio ExtraInfo (File) Esempio ExtraInfo (FileGruppo) - laddove venga utilizzato, e quindi specificato all interno degli elementi ExtraInfo, uno o più schemi propri del produttore, è necessario allegarne le specifiche al momento dell acquisizione del PdD. Riportiamo qui di seguito un estratto di un possibile schema:

6 4. I CONTROLLI IN FASE DI ACQUISIZIONE DEI PDD Ai fini della corretta importazione nel sistema di conservazione DocuMI di PdD generati da un conservatore terzo, occorre che siano rispettati i requisiti previsti dal DPCM 3 dicembre 2013 oltre che quelli espressamente stabiliti nell ambito del sistema di conservazione erogato da DocuMI. Nello specifico, occorre distinguere tra le seguenti fasi. 4.1 Acquisizione L acquisizione dei documenti all interno di uno specifico PdD richiede che questo sia identificato in modo univoco tramite le informazioni indicate nel Manuale del Servizio di Conservazione di DocuMI (p.e. id fiscale, annualità, tipologia, etc.). In questa prima istanza di acquisizione al sistema di conservazione DocuMI sono effettuati i primi controlli di completezza (necessari per evitare possibili errori di trasmissione) e di coerenza previsti per l acquisizione al sistema medesimo. 4.2 Verifiche Terminata la fase di acquisizione del PdD, alcuni processi automatizzati eseguono in maniera asincrona una serie di controlli e operazioni preordinata al buon esito della migrazione del pacchetto medesimo. Per prima cosa, al termine dell acquisizione del pacchetto viene verificato che tutti i file contenuti all interno dell Indice siano effettivamente presenti all interno del Pacchetto di Distribuzione (inteso come archivio). Tale verifica è effettuata calcolando l hash dei file ricevuti (e identificato tramite l elemento Indirizzo ) che sarà confrontato con la relativa Impronta contenuta all interno dell Indice. Tale controllo garantisce la completezza del PdD (tutti i file indicati nell Indice sono stati trasferiti) e la coerenza (tutti i file non sono stati alterati o corrotti nel processo di trasferimento).

7 Di seguito è riportata la lista delle principali verifiche effettuate per ogni singolo documento acquisito al servizio di conservazione, a partire dalle evidenze, dal formato specifico oltre che dalle configurazioni stesse del PdD: FileWellFormed: File non valido o corrotto; FileAllowedFormats: Formato o estensione del file non valida; MaxFileSize: La dimensione del file supera il limite consentito; IsImageBased: File proveniente/non proveniente da scansione o da immagine; PdfAConformanceCheck: File non conforme al formato PDF/A; MinSignaturesCount: Firma digitale o elettronica qualificata non presente; ValidSignatures: Firma digitale o elettronica qualificata non valida; ValidSignaturesAtSigTime: Firma digitale o elettronica qualificata non valida (alla data di apposizione della firma); Timestamped: Marca temporale non presente; SignersAllowedIDs: Firmatario non abilitato; SignersAllowedNotTrustedIDs: Certificato non qualificato. 4.3 Accettazione, Rifiuto e Acquisizione in rettifica dei PdD Concluse le verifiche descritte al paragrafo precedente, è assegnato un esito al PdD oggetto di versamento. Di seguito sono riportati gli esiti e le condizioni del verificarsi dell evento previsto: Rifiutato: almeno una verifica bloccante fallita; Accettato: effettuate tutte le verifiche con successo; Accettato (con warnings): presenza di verifiche fallite ma non bloccanti; Accettato (con ratifica del RSC): verifiche bloccanti fallite ma ritenute non ostative (i.e. forzabili) dal Responsabile del sistema di conservazione. Qualora DocuMI dovesse riscontrare un esito negativo o delle anomalie durante la fase di verifica e importazione del PdD, effettuerà una segnalazione a mezzo mail al Responsabile della Conservazione del Produttore, utilizzando l indirizzo indicato nell apposita sezione del Contratto di attivazione dei Servizi.

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