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1 M1/02 rev. 0 TABELLA REATI/ILLECITI PRESUPPOSTO DELLA RESPONSABILITA' EX DLGS 231/01, CON RIFERIMENTI LEGISLATIVI E SANZIONI (Rev 0 del 31/01/2014) DESCRIZIONE REATO RIF. ARTT. 231 FONTE ORIGINALE ART. FONTE ORIGINALE P D R = PxD AMM. MIN AMM. MAX INT. MIN INT. MAX PROCESSI A RISCHIO AREE - FUNZIONI INTERESSATE MISURE DA ADOTTARE Presidente - Resp.AA.GG. - Richiesta e Ricevimento contributi - (Malversazione a danno dello Stato o di altro ente pubblico) Chiunque, estraneo alla Resp. Area tecnica - Resp. Area 24 Sovvenzioni - Finanziamenti pubblica amministrazione, avendo ottenuto dallo Stato o da altro ente pubblico o dalle contabilità (Reati commessi nei rapporti Comunità europee contributi, sovvenzioni o finanziamenti destinati a favorire iniziative dirette c.p. 316 bis con la Pubblica alla realizzazione di opere o allo svolgimento di attività di pubblico interesse, non li destina Amministrazione) Gestione amministrativo - contabile alle predette finalità, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Resp. Area Contab del contributo (Indebita percezione di contributi, finanziamenti o altre erogazioni da parte dello Stato o di altro ente pubblico o delle Comunità europee) Salvo che il fatto costituisca il reato previsto dall articolo 640-bis, chiunque mediante l utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero mediante l omissione di informazioni dovute consegue indebitamente, per sé o per altri, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Quando la somma indebitamente percepita è pari o inferiore a 3.999,96 si applica soltanto la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro da 5.164,00 a ,00. Tale sanzione non pu comunque superare il triplo del beneficio conseguito. 24 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) c.p. 316 ter Richiesta e Ricevimento contributi - Sovvenzioni - Finanziamenti Gestione amministrativo - contabile del contributo Presidente - Resp.AA.GG. - Resp. Area tecnica - Resp. Area contabilità Resp. Area Contab. (Truffa in danno dello Stato o di altro ente pubblico o delle Comunità europee) Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore,procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 5 1,00 a 1.032,00. La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da 309,00 a 1.549,00: se il fatto, è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare; se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell'autorità.il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze previste dal capoverso precedente o un'altra circostanza aggravante. 24 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) c.p. 640 c Richiesta e Ricevimento contributi - Sovvenzioni - Finanziamenti Gestione amministrativo - contabile del contributo Presidente - Resp.AA.GG. - Resp. Area tecnica - Resp. Area contabilità Resp. Area Contab. (Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) La pena è della reclusione da uno a sei anni e si procede d ufficio se il fatto di cui all'articolo 640 riguarda contributi, finanziamenti, mutui agevolati ovvero altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee. 24 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) c.p. 640 bis Richiesta e Ricevimento contributi - Sovvenzioni - Finanziamenti Gestione amministrativo - contabile del contributo Presidente - Resp.AA.GG. - Resp. Area tecnica - Resp. Area contabilità Resp. Area Contab. (Frode informatica in danno dello Stato o di altro ente pubblico) Chiunque, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico ad esso pertinenti, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51,00 a 1.032,00. La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da 309,00 a 24 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica c.p. 640 ter Processi relativi all'utilizzo delle piattaforme informatiche per l'accesso alle banche dati di proprietà di enti pubblici (Agenzia entrate; Dipendenti con profili di accesso a sistemi informatici Sistema Gestione Privacy;

2 DESCRIZIONE REATO RIF. ARTT. 231 altrui danno è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51,00 a 1.032,00. La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da 309,00 a 1.549,00 se ricorre una delle circostanze previste dal numero 1 del secondo comma dell art. 640, ovvero se il fatto è commesso con abuso della qualità di operatore del sistema. Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze di cui al secondo comma o un altra circostanza aggravante. (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) FONTE ORIGINALE c.p. ART. FONTE ORIGINALE P D R = PxD 640 ter 1 AMM. MIN AMM. MAX INT. MIN INT. MAX 24 PROCESSI A RISCHIO di enti pubblici (Agenzia entrate; Comuni; Regione; organismi centrali e decentrati dello stato) AREE - FUNZIONI INTERESSATE Presidente - Resp. Area Contab - CED MISURE DA ADOTTARE Sistema Gestione Privacy; (Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico) Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni. La pena è della reclusione da uno a cinque anni: 1) se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio, o da chi esercita anche abusivamente la professione di investigatore privato, o con abuso della qualità di operatore del sistema; 2) se il colpevole per commettere il fatto usa violenza sulle cose o alle persone, ovvero se è palesemente armato; 3) se dal fatto deriva la distruzione o il danneggiamento del sistema o l'interruzione totale o parziale del suo funzionamento ovvero la distruzione o il danneggiamento dei dati, delle informazioni o dei programmi in esso contenuti Qualora i fatti di cui ai commi primo e secondo riguardino sistemi informatici o telematici di interesse militare o relativi all'ordine pubblico o alla sicurezza pubblica o alla sanità o alla protezione civile o comunque di interesse pubblico, la pena è, rispettivamente, della reclusione da uno a cinque anni e da tre a otto anni (Nel caso previsto dal primo comma il delitto è punibile a querela della persona offesa; negli altri casi si procede d'ufficio. 24bis (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) [Articolo aggiunto dalla L. 18 marzo 2008 n. 48, art. 7] c.p. 615 ter Processi relativi all'utilizzo delle piattaforme informatiche per l'accesso alle banche dati di proprietà di enti pubblici (Agenzia entrate; Comuni; Regione; organismi centrali e decentrati dello stato) Dipendenti con profili di accesso a sistemi informatici Presidente - Resp. Area Contab - CED Sistema Gestione Privacy; (Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici) Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto o di arrecare ad altri un danno, abusivamente riproduce, si procura,diffonde, comunica o consegna codici,parole chiave o altri mezzi idonei all accesso ad un sistema informatico o telematico,protetto da misure di sicurezza, o comunque fornisce indicazioni o istruzioni idonee al predetto scopo, è punito con la reclusione sino ad un anno e con la multa sino a 5164 euro. La pena è della reclusione da uno a due anni e della multa da 5163 euro a euro se ricorre taluna delle circostanze di cui ai numeri 1) e 2) del quarto comma dell art. 617 quater. 24bis (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) [Articolo aggiunto dalla L. 18 marzo 2008 n. 48, art. 7] c.p. 615 quater Processi relativi all'utilizzo delle piattaforme informatiche per l'accesso alle banche dati di proprietà di enti pubblici (Agenzia entrate; Comuni; Regione; organismi centrali e decentrati dello stato) Dipendenti con profili di accesso a sistemi informatici Presidente - Resp. Area Contab - CED Sistema Gestione Privacy; (Diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico o telematico) Chiunque. allo scopo di danneggiare illecitamente un sistema informatico o telematico, le informazioni, i dati o i programmi in esso contenuti o ad esso pertinenti ovvero di favorire l interruzione, totale o parziale, o l alterazione del suo funzionamento, si procura, produce, riproduce, importa, diffonde, comunica, consegna o, comunque, mette a disposizione di altri apparecchiature, dispositivi o programmi informatici, e` punito con la reclusione fino a due anni e con la multa sino a euro bis (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) [Articolo aggiunto dalla L. 18 marzo 2008 n. 48, art. 7] c.p. 615 quinquies Processi relativi all'utilizzo delle piattaforme informatiche per l'accesso alle banche dati di proprietà di enti pubblici (Agenzia entrate; Comuni; Regione; organismi centrali e decentrati dello stato) Dipendenti con profili di accesso a sistemi informatici Presidente - Resp. Area Contab - CED Sistema Gestione Privacy; (Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche) Chiunque fraudolentemente intercetta comunicazioni relative ad un sistema informatico o telematico o intercorrenti tra più sistemi, ovvero le impedisce o le interrompe, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, la stessa pena si applica a chiunque rivela, mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico, in tutto o in parte, il contenuto delle comunicazioni di cui al primo comma. I delitti di cui ai commi primo e secondo sono punibili a querela della persona offesa.tuttavia si procede d'ufficio e la pena è della reclusione da uno a cinque anni se il fatto è commesso: 1) in danno di un sistema informatico o telematico utilizzato dallo Stato o da altro ente pubblico o da impresa esercente servizi pubblici o di pubblica necessità; 2) da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio, ovvero con abuso della qualità di operatore del sistema; 3) da chi esercita anche abusivamente la professione di investigatore privato. 24bis (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) [Articolo aggiunto dalla L. 18 marzo 2008 n. 48, art. 7] c.p. 617 quater Processi relativi all'utilizzo delle piattaforme informatiche per l'accesso alle banche dati di proprietà di enti pubblici (Agenzia entrate; Comuni; Regione; organismi centrali e decentrati dello stato) Dipendenti con profili di accesso a sistemi informatici Presidente - Resp. Area Contab - CED Sistema Gestione Privacy; (Installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche) Chiunque, fuori dai casi consentiti dalla legge, installa apparecchiature atte ad intercettare, impedire o interrompere comunicazioni relative ad un sistema informatico o telematico ovvero intercorrenti tra più sistemi, è punito con la reclusione da uno a quattro anni. La pena è della reclusione da uno a cinque anni nei casi previsti dal quarto comma dell'articolo 24bis (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) [Articolo aggiunto dalla L. 18 marzo 2008 n. 48, art. 7] c.p. 617 quinquies Processi relativi all'utilizzo delle piattaforme informatiche per l'accesso alle banche dati di proprietà di enti pubblici (Agenzia entrate; Comuni; Regione; organismi centrali e decentrati dello stato) Dipendenti con profili di accesso a sistemi informatici Presidente - Resp. Area Contab - CED Sistema Gestione Privacy; (Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici) Chiunque distrugge, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili sistemi informatici o telematici altrui, ovvero programmi, informazioni o dati altrui, è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, 24bis (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) c.p. 635 bis Processi relativi all'utilizzo delle piattaforme informatiche per l'accesso alle banche dati di proprietà Dipendenti con profili di accesso a sistemi informatici

3 DESCRIZIONE REATO RIF. ARTT. 231 FONTE ORIGINALE ART. FONTE ORIGINALE P D R = PxD AMM. MIN AMM. MAX INT. MIN INT. MAX PROCESSI A RISCHIO AREE - FUNZIONI INTERESSATE MISURE DA ADOTTARE programmi, informazioni o dati altrui, è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, con la reclusione da sei mesi a tre anni. Se ricorre una o più delle circostanze di cui al secondo comma dell'articolo 635,ovvero se il fatto è commesso con abuso della qualità di operatore del sistema, la pena è della reclusione da uno a quattro anni. (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) [Articolo aggiunto dalla L. 18 marzo 2008 n. 48, art. 7] c.p. 635 bis l'accesso alle banche dati di proprietà di enti pubblici (Agenzia entrate; Comuni; Regione; organismi centrali e decentrati dello stato) Presidente - Resp. Area Contab - CED Sistema Gestione Privacy; (Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici utilizzati dallo Stato o da altro ente pubblico o comunque di pubblica utilità) Salvo che il atto costituisca piu` grave reato, chiunque commette un fatto diretto a distruggere, deteriorare, cancellare, alterare o sopprimere informazioni, dati o programmi informatici utilizzati dallo Stato o da altro ente pubblico o ad essi pertinenti, o comunque di pubblica utilità, è punito con la reclusione da uno a quattro anni. Se dal fatto deriva la distruzione, il deterioramento, la cancellazione, l alterazione o la soppressione delle informazioni, dei dati o dei programmi informatici, la pena e` della reclusione da tre a otto anni. Se ricorre la circostanza di cui al numero 1) del secondo comma dell articolo 635 ovvero se il fatto e` commesso con abuso della qualita` di operatore del sistema, la pena e` aumentata. 24bis (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) [Articolo aggiunto dalla L. 18 marzo 2008 n. 48, art. 7] c.p. 635 ter Processi relativi all'utilizzo delle piattaforme informatiche per l'accesso alle banche dati di proprietà di enti pubblici (Agenzia entrate; Comuni; Regione; organismi centrali e decentrati dello stato) Dipendenti con profili di accesso a sistemi informatici Presidente - Resp. Area Contab - CED Sistema Gestione Privacy; (Danneggiamento di sistemi informatici o telematici) Salvo che il fatto costituisca piu` grave reato, chiunque, mediante le condotte di cui all articolo 635-bis, ovvero attraverso l introduzione o la trasmissione di dati, informazioni o programmi, distrugge, danneggia, rende, in tutto o in parte, inservibili sistemi informatici o telematici altrui o ne ostacola gravemente il funzionamento e` punito con la reclusione da uno a cinque anni. 24bis (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) [Articolo aggiunto dalla L. 18 marzo 2008 n. 48, art. 7] c.p. 635 quater Processi relativi all'utilizzo delle piattaforme informatiche per l'accesso alle banche dati di proprietà di enti pubblici (Agenzia entrate; Comuni; Regione; organismi centrali e decentrati dello stato) Dipendenti con profili di accesso a sistemi informatici Presidente - Resp. Area Contab - CED Sistema Gestione Privacy; (Danneggiamento di sistemi informatici o telematici di pubblica utilità) Se il fatto di cui all articolo 635- quater e` diretto a distruggere, danneggiare, rendere, in tutto o in parte, inservibili sistemi informatici o telematici di pubblica utilita` o ad ostacolarne gravemente il funzionamento, la pena e` della reclusione da uno a quattro anni. Se dal fatto deriva la 24bis (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) c.p. 635 quinquies Processi relativi all'utilizzo delle piattaforme informatiche per l'accesso alle banche dati di proprietà Dipendenti con profili di accesso a sistemi informatici

4 DESCRIZIONE REATO RIF. ARTT. 231 FONTE ORIGINALE ART. FONTE ORIGINALE P D R = PxD AMM. MIN AMM. MAX INT. MIN INT. MAX PROCESSI A RISCHIO AREE - FUNZIONI INTERESSATE MISURE DA ADOTTARE funzionamento, la pena e` della reclusione da uno a quattro anni. Se dal fatto deriva la distruzione o il danneggiamento del sistema informatico o telematico di pubblica utilita` ovvero se questo e` reso, in tutto o in parte, inservibile, la pena e` della reclusione da tre a otto anni. Se ricorre la circostanza di cui al numero 1) del secondo comma dell articolo 635 ovvero se il fatto e` commesso con abuso della qualita` di operatore del sistema, la pena e` aumentata. (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) [Articolo aggiunto dalla L. 18 marzo 2008 n. 48, art. 7] c.p. 635 quinquies l'accesso alle banche dati di proprietà di enti pubblici (Agenzia entrate; Comuni; Regione; organismi centrali e decentrati dello stato) Presidente - Resp. Area Contab - CED Sistema Gestione Privacy; (Frode informatica del certificatore di firma elettronica) Il soggetto che presta servizi di certificazione di firma elettronica, il quale, al fine di procurare a se o ad altri un ingiusto profitto ovvero di arrecare ad altri danno, viola gli obblighi previsti alla legge per il rilascio di un certificato qualificato, e` punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da 51 a euro 24bis (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) [Articolo aggiunto dalla L. 18 marzo 2008 n. 48, art. 7] c.p. 640 quinquies Non riscontrabili processi a rischio (Associazione per delinquere) Associazione a delinquere finalizzata alla riduzione o al mantenimento in schiavitù, alla tratta di persone, all'acquisto e alienazione di schiavi ed ai reati concernenti le violazioni delle disposizioni sull'immigrazione clandestina di cui all'art. 12 d. lgs 286/1998. Se l'associazione è diretta a commettere taluno dei delitti di cui agli articoli 600, 601 e 602, si applica la reclusione da cinque a quindici anni nei casi previsti dal primo comma e da quattro a nove anni nei casi previsti dal secondo comma. 24ter (Delitti di criminalità organizzata) [Articolo aggiunto dalla L. 15 luglio 2009, n. 94, art. 2, co. 29] Attività direzionali di controllo dei processi e di autorizzazione di atti e documenti c.p. 416, c Erogazione servizi all'utenza (Verifica requisiti Assegnazione -Ampliamento - Ospitalità) Presidente - Resp. Area Contab.- Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG Resp. Area Contab. (Associazione di tipo mafioso) Chiunque fa parte di un'associazione di tipo mafioso formata da tre o più persone, è punito con la reclusione da sette a dodici anni. Coloro che promuovono, dirigono o organizzano l'associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da nove a quatordici anni. L'associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgano della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri, ovvero al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a sé o ad altri in occasione di consultazioni elettorali. Se l'associazione è armata si applica la pena della reclusione da nove a quindici anni nei casi previsti dal primo comma e da dodici a ventiquattro anni nei casi previsti dal secondo comma. L'associazione si considera armata quando i partecipanti hanno la disponibilità, per il conseguimento della finalità dell'associazione, di armi o materie esplodenti, anche se occultate o tenute in luogo di deposito. Se le attività economiche di cui gli associati intendono assumere o mantenere il controllo sono finanziate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto, o il profitto di delitti, le pene stabilite nei commi precedenti sono aumentate da un terzo alla metà. Nei confronti del condannato è sempre obbligatoria la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono il prezzo, il prodotto, il profitto o che ne costituiscono l'impiego. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alla camorra e alle altre associazioni, comunque localmente denominate, anche straniere, che valendosi della forza intimidatrice del vincolo associativo perseguono scopi corrispondenti a quelli delle associazioni di tipo mafioso. (Scambio elettorale politico-mafioso) La pena stabilita dal primo comma dell'articolo 416 bis si applica anche a chi ottiene la promessa di voti prevista dal terzo comma del medesimo articolo 416 bis in cambio della erogazione di denaro. 24ter (Delitti di criminalità organizzata) [Articolo aggiunto dalla L. 15 luglio 2009, n. 94, art. 2, co. 29] 24ter (Delitti di criminalità organizzata) [Articolo aggiunto dalla L. 15 luglio 2009, n. 94, art. 2, co. 29] c.p. 416bis c.p. 416ter Attività direzionali di controllo dei processi e di autorizzazione di atti e documenti Gestione appalti Servizi alla utenza Attività direzionali di controllo dei processi e di autorizzazione di atti e documenti Gestione appalti Presidente - Resp. Area Contab.- Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG Presidente - Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG - Commissione di valutazione Resp. Area Tecnica - Resp. Area AAGG Presidente - Direz. Generale - Resp. Area Contabilità - Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG Presidente - Direz. Generale - Resp. Area Tecnica - Resp.AA.GG - Commissione di valutazione Servizi alla utenza Resp Area tecnica - Resp. AA.GG (Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope) 1. Quando tre o piu' persone si associano allo scopo di commettere più delitti tra quelli previsti dall'articolo 73, chi promuove, costituisce, dirige, organizza o finanzia l'associazione e' punito per cio' solo con la reclusione non inferiore a venti anni. 2. Chi partecipa all'associazione e' punito con la reclusione non inferiore a dieci anni. 3. La pena e' aumentata se il numero degli associati e' di dieci o piu' o se tra i partecipanti vi sono persone dedite all'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. 4. Se l'associazione e' armata la pena, nei casi indicati dai commi 1 e 3, non puo' essere inferiore a ventiquattro anni di reclusione e, nel caso previsto dal comma 2, a dodici anni di reclusione. L'associazione si considera armata quando i partecipanti hanno la disponibilita' di armi o 24ter (Delitti di criminalità

5 DESCRIZIONE REATO RIF. ARTT. 231 FONTE ORIGINALE ART. FONTE ORIGINALE P D R = PxD AMM. MIN AMM. MAX INT. MIN INT. MAX PROCESSI A RISCHIO AREE - FUNZIONI INTERESSATE MISURE DA ADOTTARE reclusione. L'associazione si considera armata quando i partecipanti hanno la disponibilita' di armi o materie esplodenti, anche se occultate o tenute in luogo di deposito. 5. La pena e' aumentata se ricorre la circostanza di cui alla lettera e) del comma 1 dell'articolo Se l'associazione e' costituita per commettere i fatti descritti dal comma 5 dell'articolo 73, si applicano il primo e il secondo comma dell'articolo 416 del codice penale. 7. Le pene previste dai commi da 1 a 6 sono diminuite dalla meta' a due terzi per chi si sia efficacemente adoperato per assicurare le prove del reato o per sottrarre all'associazione risorse decisive per la commissione dei delitti. 8. Quando in leggi e decreti e' richiamato il reato previsto dall'articolo 75 della legge 22 dicembre 1975, n. 685, abrogato dall'articolo 38, comma 1, della legge 26 giugno 1990, n. 162, il richiamo si intende riferito al presente articolo. (Delitti di criminalità organizzata) [Articolo aggiunto dalla L. 15 luglio 2009, n. 94, art. 2, co. 29] DPR 309/ Non riscontrabili processi a rischio Tutti i delitti se commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'articolo 416-bis c.p. ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni previste dallo stesso articolo 24ter (Delitti di criminalità organizzata) [Articolo aggiunto dalla L. 15 luglio 2009, n. 94, art. 2, co. 29] Legge 203/91 di conversione del Decreto Legge 152/ Attività direzionali di controllo dei processi e di autorizzazione di atti e documenti Gestione appalti Presidente - Direz. Generale - Resp. AA.GG - Resp. Area Tecnica - Resp. Area Contabilità Presidente - Direz. Generale - resp. Area tecnica - Resp.AA.GG - Commissione di valutazione Servizi alla utenza Resp. Area tecnica - Resp. AA.GG (Associazione per delinquere) Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono od organizzano l'associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni. Per il solo fatto di partecipare all'associazione, la pena è della reclusione da uno a cinque anni. I capi soggiacciono alla stessa pena stabilita per i promotori. Se gli associati scorrono in armi le campagne o le pubbliche vie si applica la reclusione da cinque a quindici anni. La pena è aumentata se il numero degli associati è di dieci o più. 24ter (Delitti di criminalità organizzata) [Articolo aggiunto dalla L. 15 luglio 2009, n. 94, art. 2, co. 29] c.p. 416, escluso comma Attività direzionali di controllo dei processi e di autorizzazione di atti e documenti Gestione appalti Servizi alla utenza Presidente - Direz. Generale - Resp Area contabilità - Resp- Area tecnica - Resp. AA.GG Presidente - Resp. Area tecnica - Resp. AA:GG - Commissione di valutazione Resp. Area tecnica - Resp. AA.GG (Illegale fabbricazione, introduzione nello Stato, messa in vendita, cessione, detenzione e porto in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi da guerra o tipo guerra o parti di esse, di esplosivi, di armi clandestine nonché di più armi comuni da sparo(*) (art. 407, co. 2, lett. a), numero 5), c.p.p.).) (*) Escluse quelle denominate «da bersaglio da sala», o ad emissione di gas, nonché le armi ad aria compressa o gas compressi, sia lunghe sia corte i cui proiettili erogano un'energia cinetica superiore a 7,5 joule, e gli strumenti lanciarazzi, salvo che si tratti di armi destinate alla pesca ovvero di armi e strumenti per i quali la "Commissione consultiva centrale per il controllo delle armi" escluda, in relazione alle rispettive caratteristiche, l'attitudine a recare offesa alla persona.b26 24ter (Delitti di criminalità organizzata) [Articolo aggiunto dalla L. 15 luglio 2009, n. 94, art. 2, co. 29] c.p.p. 407, co. 2, lett. a), numero 5) Non riscontrabili processi a rischio Presidenza - Direzione Richiesta e Rilascio di autorizzazioni - Generale - Resp. Area tecnica - concessioni - e certificazioni RUP - Resp.AA:GG Presidente - Resp.AA.GG. - Richiesta e ricevimento contributi - Resp. Area tecnica - Resp. Area Sovvenzioni - Finanziamenti contabilità (Corruzione per un atto d'ufficio ) Il pubblico ufficiale, che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve, per sé o per un terzo, in denaro o altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Se il pubblico ufficiale riceve la retribuzione per un atto d ufficio da lui già compiuto, la pena è della reclusione fino a un anno. 25 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) c.p Adempimenti fiscali e tributari Servizi alla utenza Presidente - Direz. Generale - Resp. Area Contabilità e funzioni Delegate a rappresentare Arezzo Casa Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG Gestione fornitori per lavori, servizi e forniture Presidente - Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG - Resp. Area Contabilità Presidenza - Direzione Richiesta e Rilascio di autorizzazioni - Generale - Resp. Area tecnica - concessioni - e certificazioni RUP - Resp.AA:GG (Pene per il corruttore)

6 DESCRIZIONE REATO RIF. ARTT. 231 FONTE ORIGINALE ART. FONTE ORIGINALE P D R = PxD AMM. MIN AMM. MAX INT. MIN INT. MAX PROCESSI A RISCHIO AREE - FUNZIONI INTERESSATE MISURE DA ADOTTARE (Pene per il corruttore) Le pene stabilite nel primo comma dell articolo 318, nell articolo 319, nell articolo 319-bis, nell articolo 319-ter e nell articolo 320 in relazione alle suddette ipotesi degli articoli 318 e 319, si applicano anche a chi dà o promette al pubblico ufficiale o all incaricato di un pubblico servizio il denaro o altra utilità. (IN RIFERIMENTO ALL'ART.318) 25 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) c.p Richiesta e ricevimento contributi - Sovvenzioni - Finanziamenti Adempimenti fiscali e tributari Presidente - Resp.AA.GG. - Resp. Area tecnica - Resp. Area contabilità Presidente - Direz. Generale - Resp. Area Contabilità -Funz. Delegate a rappresentare Arezzo Casa (Corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio) Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da due a cinque anni. 25 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) c.p Presidenza - Direzione Richiesta e Rilascio di autorizzazioni - Generale - Resp. Area tecnica - concessioni - e certificazioni RUP - Resp.AA:GG Presidente - Resp.AA.GG. - Richiesta e Ricevimento contributi - Resp. Area tecnica - Resp. Area Sovvenzioni - Finanziamenti contabilità Presidente - Direz. Generale - Resp. Area Contabilità -Funz. Adempimenti fiscali e tributari Delegate a rappresentare Arezzo Casa Servizi alla utenza Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG Gestione fornitori per lavori, servizi e forniture Presidente - Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG - Resp. Area Contabilità (Corruzione in atti giudiziari) Se i fatti indicati negli articoli 318 e 319 sono commessi per favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo, si applica la pena della reclusione da tre a otto anni.(omissis comma 2) 25 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) c.p. 319ter c Rapporti con Autorità Giudiziaria Presidente - Direz. Generale - Funz. Delegate a rappresentare Arezzo Casa (Istigazione alla corruzione) Chiunque offre o promette denaro o altra utilità non dovuti a un pubblico ufficiale o a un incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato, per indurlo a compiere un atto del suo ufficio, soggiace, qualora l offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nel primo comma dell articolo 318, ridotta di un terzo. Se l'offerta o la promessa è fatta per indurre un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio a omettere o a ritardare un atto del suo ufficio, ovvero a fare un attocontrario ai suoi doveri, il colpevole soggiace, qualora l offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nell'articolo 319, ridotta di un terzo. La pena di cui al primo comma si applica al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato che sollecita una promessa o dazione di denaro o altra utilità da parte di un privato per le finalità indicate all articolo 318. La pena di cui al secondo comma si applica al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio che sollecita una promessa o dazione di denaro od altra utilità da parte di un privato per le finalità indicate dall articolo (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) c.p. 322 c Presidenza - Direzione Richiesta e Rilascio di autorizzazioni - Generale - Resp. Area tecnica - concessioni - e certificazioni RUP - Resp.AA:GG Presidente - Resp.AA.GG. - Richiesta e Ricevimento contributi - Resp. Area tecnica - Resp. Area Sovvenzioni - Finanziamenti contabilità Presidente - Direz. Generale - Resp. Area Contabilità -Funz. Adempimenti fiscali e tributari Delegate a rappresentare Arezzo Casa Presidente - Direz. Generale - Rapporti con Autorità Giudiziaria Funz. Delegate a rappresentare Arezzo Casa Presidente - Direz. Generale - Resp. Area Contabilità - Resp. Rapporti con Autorità di Vigilanza Area tecnica - Resp. AA.GG- Funzioni delegate a rappresentare Arezzo Casa (Pene per il corruttore) Le pene stabilite nel primo comma dell articolo 318, nell articolo 319, nell articolo 319-bis, nell articolo 319-ter e nell articolo 320 in relazione alle suddette ipotesi degli articoli 318 e 319, si applicano anche a chi dà o promette al pubblico ufficiale o all incaricato di un pubblico servizio il denaro o altra utilità. (IN RIFERIMENTO ARTT. 319 e 319ter) 25 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) c.p Presidenza - Direzione Richiesta e Rilascio di autorizzazioni - Generale - Resp. Area tecnica - concessioni - e certificazioni RUP - Resp.AA.GG Presidente - Resp.AA.GG. - Richiesta e Ricevimento contributi - Resp. Area tecnica - Resp. Area Sovvenzioni - Finanziamenti contabilità Presidente - Direz. Generale - Resp. Area Contabilità -Funz. Adempimenti fiscali e tributari Delegate a rappresentare Arezzo Casa Presidente - Direz. Generale - Resp. Area Contabilità - Resp. Rapporti con autorità di Vigilanza Area tecnica - Resp. AA.GG- Funzioni delegate a rappresentare Arezzo Casa

7 DESCRIZIONE REATO RIF. ARTT. 231 FONTE ORIGINALE ART. FONTE ORIGINALE P D R = PxD AMM. MIN AMM. MAX INT. MIN INT. MAX PROCESSI A RISCHIO AREE - FUNZIONI INTERESSATE MISURE DA ADOTTARE Presidenza - Direzione Richiesta e Rilascio di autorizzazioni - Generale - Resp. Area tecnica - concessioni - e certificazioni RUP - Resp.AA.GG (Concussione) Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni. 25 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) c.p Richiesta e Ricevimento contributi - Sovvenzioni - Finanziamenti Servizi alla utenza Presidente - Resp.AA.GG. - Resp. Area tecnica - Resp. Area contabilità Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG Gestione fornitori per lavori, servizi e forniture Presidente - Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG - Resp. Area Contabilità Presidenza - Direzione Richiesta e Rilascio di autorizzazioni - Generale - Resp. Area tecnica - concessioni - e certificazioni RUP - Resp.AA.GG (Circostanze aggravanti) Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da due a cinque anni. 25 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) c.p. 319bis Richiesta e Ricevimento contributi - Sovvenzioni - Finanziamenti Servizi alla utenza Presidente - Resp.AA.GG. - Resp. Area tecnica - Resp. Area contabilità Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG Gestione fornitori per lavori, servizi e forniture Presidente - Resp. Area Tecnica - Resp. AA.GG - Resp. Area Contabilità (Corruzione in atti giudiziari) Se i fatti indicati negli articoli 318 e 319 sono commessi per favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo, si applica la pena della reclusione da tre a otto anni. Se dal fatto deriva l ingiusta condanna di taluno alla reclusione non superiore a cinque anni, la pena è della reclusione da quattro a dodici anni; se deriva l ingiusta condanna alla reclusione superiore a cinque anni o all ergastolo, la pena è della reclusione da sei a venti anni. (Pene per il corruttore) Le pene stabilite nel primo comma dell articolo 318, nell articolo 319, nell articolo 319-bis, nell articolo 319-ter e nell articolo 320 in relazione alle suddette ipotesi degli articoli 318 e 319, si applicano anche a chi dà o promette al pubblico ufficiale o all incaricato di un pubblico servizio il denaro o altra utilità. 25 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) 25 (Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione) Presidente - Direz. Generale - c.p. 319 ter c Rapporti con Autorità Giudiziaria Funz. Delegate a rappresentare Arezzo Casa Presidenza - Direzione Richiesta e Rilascio di autorizzazioni - Generale - Resp. Area tecnica - concessioni - e certificazioni RUP - Resp.AA.GG Presidente - Resp.AA.GG. - Richiesta e Ricevimento contributi - Resp. Area tecnica - Resp. Area Sovvenzioni - Finanziamenti contabilità Presidente - Direz. Generale - c.p Resp. Area Contabilità -Funz. Adempimenti fiscali e tributari Delegate a rappresentare Arezzo Casa Presidente - Direz. Generale - Resp. Area Contabilità - Resp. Rapporti con Autorità di Vigilanza Area tecnica - Resp. AA.GG- Funzioni delegate a rappresentare Arezzo Casa (Falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate) E' punito con la reclusione da tre a dodici anni e con la multa da 516,00 a 3.098,00: 1) chiunque contraffà monete nazionali o straniere, aventi corso legale nello Stato o fuori; 2) chiunque altera in qualsiasi modo monete genuine, col dare ad esse l'apparenza di un valore superiore; 3) chiunque, non essendo concorso nella contraffazione o nell'alterazione, ma di concerto con chi l'ha eseguita ovvero con un intermediario, introduce nel territorio dello Stato o detiene o spende o mette altrimenti in circolazione monete contraffatte o alterate; 4) chiunque, al fine di metterle in circolazione, acquista o comunque riceve da chi le ha falsificate, ovvero da un intermediario, monete contraffatte o alterate. 25bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) [Articolo aggiunto dal D.L. 25 sett n. 350, art. 6, D.L. convertito con modificaz. dalla legge n. 409 del 23/11/2001] c.p Non riscontrabili processi a rischio (Alterazione di monete) Chiunque altera monete della qualità indicata nell articolo precedente, scemandone in qualsiasi modo il valore, ovvero, rispetto alle monete in tal modo alterate, commette alcuno dei fatti indicati nei numeri 3 e 4 del detto articolo, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 103,00 a 516,00. 25bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) [Articolo aggiunto dal D.L. 25 sett n. 350, art. 6, D.L. convertito con modificaz. dalla legge n. 409 del 23/11/2001] c.p Non riscontrabili processi a rischio

8 DESCRIZIONE REATO RIF. ARTT. 231 FONTE ORIGINALE ART. FONTE ORIGINALE P D R = PxD AMM. MIN AMM. MAX INT. MIN INT. MAX PROCESSI A RISCHIO AREE - FUNZIONI INTERESSATE MISURE DA ADOTTARE (Spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate) Chiunque, fuori dei casi preveduti dai due articoli precedenti, introduce nel territorio dello Stato, acquista o detiene monete contraffatte o alterate, al fine di metterle in circolazione, ovvero le spende o le mette altrimenti in circolazione, soggiace alle Pene stabilite nei detti articoli ridotte da un terzo alla metà. 25bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) [Articolo aggiunto dal D.L. 25 sett n. 350, art. 6, D.L. convertito con modificaz. dalla legge n. 409 del 23/11/2001] c.p Non riscontrabili processi a rischio (Spendita di monete falsificate ricevute in buona fede.) Chiunque spende o mette altrimenti in circolazione monete contraffatte o alterate, da lui ricevute in buona fede, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a 1.032,00. 25bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) [Articolo aggiunto dal D.L. 25 sett n. 350, art. 6, D.L. convertito con modificaz. dalla legge n. 409 del 23/11/2001] c.p Non riscontrabili processi a rischio (Falsificazione di valori di bollo, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori di bollo falsificati) Le disposizioni degli articoli 453, 455 e 457 si applicano anche alla contraffazione o alterazione di valori di bollo e alla introduzione nel territorio dello Stato, o all'acquisto, detenzione e messa in circolazione di valori di bollo contraffatti; ma le pene sono ridotte di un terzo. Agli effetti della legge penale, s'intendono per valori di bollo la carta bollata, le marche da bollo, i francobolli e gli altri valori equiparati a questi da leggi speciali. 25bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) [Articolo aggiunto dal D.L. 25 sett n. 350, art. 6, D.L. convertito con modificaz. dalla legge n. 409 del 23/11/2001] c.p , Non riscontrabili processi a rischio (Contraffazione di carta filigranata in uso per la fabbricazione di carte di pubblico credito o di valori di bollo) Chiunque contraffà la carta filigranata che si adopera per la fabbricazione delle carte di pubblico credito o di valori di bollo, ovvero acquista, detiene o aliena tale carta contraffatta, è punito, se il fatto, non costituisce un più grave reato, con la reclusione da due a sei anni e con la multa da 309,00 a 1.032,00. 25bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) [Articolo aggiunto dal D.L. 25 sett n. 350, art. 6, D.L. convertito con modificaz. dalla legge n. 409 del 23/11/2001] c.p Non riscontrabili processi a rischio (Fabbricazione o detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete, di valori di bollo o di carta filigranata) Chiunque fabbrica, acquista, detiene o aliena filigrane, programmi informatici o strumenti destinati esclusivamente alla contraffazione o alterazione di monete, di valori di bollo o di carta filigranata è punito, se il fatto non costituisce più grave reato, con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 103,00 a 516,00. La stessa pena si applica se le condotte previste dal primo comma hanno ad oggetto ologrammi o altri componenti della moneta destinati ad assicurarne la protezione contro la contraffazione o l alterazione. 25bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) [Articolo aggiunto dal D.L. 25 sett n. 350, art. 6, D.L. convertito con modificaz. dalla legge n. 409 del 23/11/2001] c.p Non riscontrabili processi a rischio (Uso di valori di bollo contraffatti o alterati) Chiunque, non essendo concorso nella contraffazione o nell alterazione, fa uso di valori di bollo contraffatti o alterati è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 516,00. (Uso di valori di bollo contraffatti o alterati) Chiunque, non essendo concorso nella contraffazione o nell alterazione, fa uso di valori di bollo contraffatti o alterati è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 516,00. Se i valori sono stati ricevuti in buona fede, si applica la pena stabilita nell articolo 457, ridotta di un terzo. 25bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) [Articolo aggiunto dal D.L. 25 sett n. 350, art. 6, D.L. convertito con modificaz. dalla legge n. 409 del 23/11/2001] 25bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) [Articolo aggiunto dal D.L. 25 sett n. 350, art. 6, D.L. convertito con modificaz. dalla legge n. 409 del 23/11/2001] c.p. 464 c Non riscontrabili processi a rischio c.p. 464 c Non riscontrabili processi a rischio (Contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell'ingegno o di prodotti industriali) (Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni). Chiunque, potendo conoscere dell'esistenza del titolo di proprietà industriale, contraffà o altera marchi o segni distintivi, nazionali o esteri, di prodotti industriali, ovvero chiunque, senza essere concorso nella contraffazione o alterazione, fa uso di tali marchi o segni contraffatti o alterati, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro a euro Soggiace alla pena della reclusione da uno a quattro anni e della multa da euro a euro 25bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) c.p Non riscontrabili processi a rischio

9 DESCRIZIONE REATO RIF. ARTT. 231 Soggiace alla pena della reclusione da uno a quattro anni e della multa da euro a euro chiunque contraffà o altera brevetti, disegni o modelli industriali, nazionali o esteri, ovvero, senza essere concorso nella contraffazione o alterazione, fa uso di tali brevetti, disegni o modelli contraffatti o alterati. I delitti previsti dai commi primo e secondo sono punibili a condizione che siano state osservate le norme delle leggi interne, dei regolamenti comunitari e delle convenzioni internazionali sulla tutela della proprietà intellettuale o industriale»; bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) [Articolo integrato dalla Legge 23 Luglio 2009, n.99, art.15] FONTE ORIGINALE ART. FONTE ORIGINALE P D R = PxD c.p AMM. MIN 100 AMM. MAX 500 INT. MIN INT. MAX 3 12 PROCESSI A RISCHIO Non riscontrabili processi a rischio AREE - FUNZIONI INTERESSATE MISURE DA ADOTTARE (Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) - Fuori dei casi di concorso nei reati previsti dall'articolo 473, chiunque introduce nel territorio dello Stato, al fine di trarne profitto, prodotti industriali con marchi o altri segni distintivi, nazionali o esteri, contraffatti o alterati è punito con la reclusione da uno a quattro anni e con la multa da euro a euro Fuori dei casi di concorso nella contraffazione, alterazione, introduzione nel territorio dello Stato, chiunque detiene per la vendita, pone in vendita o mette altrimenti in circolazione, al fine di trarne profitto, i prodotti di cui al primo comma è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a euro I delitti previsti dai commi primo e secondo sono punibili a condizione che siano state osservate le norme delle leggi interne, dei regolamenti comunitari e delle convenzioni internazionali sulla tutela della proprietà intellettuale o industriale»; 25bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento) [Articolo integrato dalla Legge 23 Luglio 2009, n.99, art.15] c.p Non riscontrabili processi a rischio (Turbata libertà dell'industria o del commercio) Chiunque adopera violenza sulle cose ovvero mezzi fraudolenti per impedire o turbare l'esercizio di un'industria o di un commercio è punito, a querela della persona offesa, se il fatto non costituisce un più grave reato, con la reclusione fino a due anni e con la multa da euro 103 a euro (Frode nell'esercizio del commercio) Chiunque, nell'esercizio di un'attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile per un'altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a euro Se si tratta di oggetti preziosi, la pena è della reclusione fino a tre anni o della multa non inferiore a euro bis-1 (Delitti contro l'industria e il commercio) [Articolo introdotto dalla Legge 23 Luglio 2009, n.99, art.15] 25bis-1 (Delitti contro l'industria e il commercio) [Articolo introdotto dalla Legge 23 Luglio 2009, n.99, art.15] c.p Non riscontrabili processi a rischio c.p Non riscontrabili processi a rischio (Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine) Chiunque pone in vendita o mette altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro bis-1 (Delitti contro l'industria e il commercio) c.p Non riscontrabili processi a rischio [Articolo introdotto dalla Legge 23 Luglio 2009, n.99, art.15] (Vendita di prodotti industriali con segni mendaci) Chiunque pone in vendita o mette altrimenti in circolazione opere dell'ingegno o prodotti industriali, con nomi, marchi o segni distintivi nazionali o esteri, atti a indurre in inganno il compratore sull'origine, provenienza o qualità dell'opera o del prodotto, è punito, se il fatto non è preveduto come reato da altra disposizione di legge, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a ventimila euro. 25bis-1 (Delitti contro l'industria e il commercio) [Articolo introdotto dalla Legge 23 Luglio 2009, n.99, art.15] c.p Non riscontrabili processi a rischio (Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale) - Salva l'applicazione degli articoli 473 e 474 chiunque, potendo conoscere dell'esistenza del titolo di proprietà industriale, fabbrica o adopera industrialmente oggetti o altri beni realizzati usurpando un titolo di proprietà industriale o in violazione dello stesso è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a euro Alla stessa pena soggiace chi, al fine di trarne profitto, introduce nel territorio dello Stato, detiene per la vendita, pone in vendita con offerta diretta ai consumatori o mette comunque in circolazione i beni di cui al primo comma. Si applicano le disposizioni di cui agli articoli 474-bis, 474-ter, secondo comma, e 517-bis, secondo comma. I delitti previsti dai commi primo e secondo sono punibili sempre che siano state osservate le norme delle leggi interne, dei regolamenti comunitari e delle convenzioni internazionali sulla tutela della proprietà intellettuale o industriale. (Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari). - Chiunque contraffà o comunque altera indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agroalimentari è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a euro Alla stessa pena soggiace chi, al fine di trarne profitto, introduce nel territorio dello Stato, detiene per la vendita, pone in vendita con offerta diretta ai consumatori o mette comunque in circolazione i medesimi prodotti con le indicazioni o denominazioni contraffatte. Si applicano le disposizioni di cui agli articoli 474-bis, 474-ter, secondo comma, e 517-bis, secondo comma. I delitti previsti dai commi primo e secondo sono punibili a condizione che siano state osservate le norme delle leggi interne, dei regolamenti comunitari e delle convenzioni internazionali in materia di tutela delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari. 25bis-1 (Delitti contro l'industria e il commercio) [Articolo introdotto dalla Legge 23 Luglio 2009, n.99, art.15] 25bis-1 (Delitti contro l'industria e il commercio) [Articolo introdotto dalla Legge 23 Luglio 2009, n.99, art.15] c.p. 517ter Non riscontrabili processi a rischio c.p. 517quater Non riscontrabili processi a rischio

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