Parole chiave. Appropriatezza: condizione adatta, adeguata, che abbia carattere di efficacia ed efficienza
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- Ottaviano Pellegrino
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1 Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l organizzazione dell assistenza e, di conseguenza, favorire l erogazione di un servizio mirato alle reali necessità e appropriato.
2 Parole chiave Appropriatezza: condizione adatta, adeguata, che abbia carattere di efficacia ed efficienza Efficacia: ottenere un risultato Efficienza: ottenere un risultato tenendo conto dei costi e dei tempi associati Razionalizzazione: criterio metodologico, ragionevole, ordinato, facile, funzionale, sistematico
3 Obiettivi Consolidare l autonomia e responsabilità professionale Pianificare l assistenza infermieristica secondo modelli gestionali per processi attraverso criteri integrati e multidisciplinari. Orientare la pratica professionale verso l appropriatezza, l efficacia e l efficienza delle prestazioni Definire, introdurre, sperimentare nuovi modelli applicativi quali linee guida, procedure, protocolli
4 Strumenti operativi: Linee guida; Protocolli; Procedure.
5 Pianificazione Insieme di azioni utili alla scelta e alla realizzazione di interventi appropriati, efficaci ed efficienti, per la soluzione dei problemi posti
6 Pianificazione Verificata l appropriatezza di un criterio da seguire occorre stabilire un percorso operativo razionale e metodologico standardizzare la azioni necessarie
7 Pianificazione Cosa significa Standardizzazione?
8 Standardizzazione Processo finalizzato a uniformare attività e prodotti sulla base di norme, tipi o modelli di riferimento appropriati
9 la standardizzazione nella pratica infermieristica é la scelta di un percorso assistenziale uniformato che abbia come finalità il recupero della salute e dell autonomia dell assistito
10 Standardizzare Migliorare l appropriatezza della gestione delle situazioni cliniche diminuendo la variabilità di comportamento troppo spesso fonte di errori
11 Standardizzare Non significa ridurre la prassi ad una routine indifferenziata non tenendo in considerazione la soggettività della persona assistita ma al contrario assicurarle il livello della qualità della prestazione che le è dovuta
12 Qualche esempio di standard
13 Esempi di standard Standard di risultato: mancato sviluppo di lesioni da pressione per i pazienti allettati Standard di struttura: disponibilità di una sala di attesa calda e confortevole per i genitori dei pazienti ricoverati in terapia intensiva Standard di processo: colloquio con i genitori per la raccolta dei dati anamnestici dei piccoli pazienti nelle prime ore successive al ricovero
14 Modelli applicativi Linee Guida Procedure Protocolli (o percorsi clinico-assistenziali)
15 Linee guida Definizione: Insieme di raccomandazioni, sviluppate sistematicamente, basate su evidenza scientifica a favore o contro un determinato intervento Sono prodotte da società scientifiche, associazioni professionali, istituzioni sanitarie
16 Linee guida Scopo: Aiutare medici, infermieri e utenti a scegliere la più appropriata assistenza sanitaria in specifiche circostanze cliniche
17 Linee guida Fulcro di ogni linea guida sono le Raccomandazioni basate sul concetto di evidenza scientifica
18 Linee guida Le linee guida non vengono concepite come uno schema di sequenze comportamentali da applicare in modo rigido, ma come una sintesi ragionata delle migliori informazioni scientifiche disponibili circa le modalità di diagnosi, cura e assistenza secondo il criterio di appropriatezza
19 Cos è una Procedura?
20 Procedure Definizione: Forma di standardizzazione più elementare di una sequenza di azioni definite
21 Procedure Scopo: Descrivere la modalità ottimale di esecuzione di una tecnica infermieristica semplice o complessa che sia
22 Procedure Obiettivo: Riduzione della variabilità di comportamento e perseguimento di una relativa uniformità delle azioni
23 Procedura Qualche esempio di Procedura
24 Esempio di procedure Preparazione del materiale per una biopsia prostatica
25 Procedure Affinchè la procedura abbia senso sono necessari: massima condivisione da parte di tutti gli utilizzatori revisione ed aggiornamento continuo
26 Cos è un Protocollo?
27 I protocolli ( percorsi clinico-assistenziali) Definizione: Schema ottimale della sequenza di comportamenti da adottare in relazione ad un determinato iter diagnostico, terapeutico, assistenziale da attivare nei confronti di una situazione clinica tipica
28 Protocolli Scopo: Massimizzare l appropriatezza di un iter diagnostico, terapeutico, assistenziale
29 Protocolli Percorso metodologico: 1. Definizione caratteristiche cliniche del paziente; 2. Specificazione azioni diagnostiche, terapeutiche, assistenziali e loro sequenza; 3. Definizione risultati attesi
30 Protocolli Quando si adotta un Protocollo? Quando sono state individuate circostanze che definiscono un profilo di assistenza standardizzato per situazioni cliniche prevedibili
31 Esempio pratico di Protocollo 4. Stabilire gli obiettivi assistenziali - Ridurre, prevenire e controllare le infezioni ospedaliere associate ai dispositivi intravascolari. 5. Definire le fasi operative (riunioni, suddivisione dei compiti, durata applicazione protocollo) Riunioni di reparto con rappresentanti degli operatori coinvolti nell esecuzione delle procedure per definire i compiti di ognuno l approccio pratico e la durata di applicazione del protocollo del protocollo. Esempio: 4 Infermieri (analisi comportamentale, ricerca dati, stesura protocollo) 4 Medici (analisi comportamentale, ricerca dati, stesura protocollo)
32 Esempio pratico di Protocollo Fase operativa 6. Titolo ed obiettivo - Gestione dei C.V.C. Strategie fondamentali per la prevenzione, la riduzione ed il controllo delle infezioni ospedaliere associate ai dispositivi intravascolari. 7. Risorse umane e materiali Identificare gli Operatori che adotteranno il protocollo - Identificare il gruppo di controllo - Materiale occorrente: guanti sterili garze sterili disinfettante ( Neoxidina al 2% o Iodopovidone) medicazione (di garza o trasparente).
33 Esempio pratico di Protocollo 8. Procedura e tempi nelle prime ore successive all introduzione del C.V.C.: - disinfettare il sito d inserzione con Neoxidina al 2% o Iodopovidone ed - applicare medicazione di garza (migliore assorbenza) - controllare frequentemente che il sito d inserzione sia pulito ed asciutto successivamente: - disinfettare il sito d inserzione con Neoxidina al 2% o Iodopovidone ed - applicare medicazione trasparente (stabile adesione anche a contatto con l acqua, immediata ispezione del sito d inserzione, risparmio di tempo per il personale). Tale procedura deve essere ripetuta ogni 72 ore salvo complicazioni - controllare frequentemente che il sito d inserzione sia pulito ed asciutto
34 Esempio pratico di Protocollo 9. Verifica dell efficacia/efficienza L applicazione del protocollo nel gruppo campione ha ridotto del 20% ca. le infezioni associate a dispositivi intravascolari. 10. Valutazione In sede di riunione, visti i risultati prodotti dal protocollo si decide, in accordo con tutti gli Operatori, di adottarlo. 11. Eventuale rielaborazione
35 Protocolli L adozione dei protocolli rappresenta una strategia fondamentale per gestire ed informare un unità operativa. Il protocollo orienta la prassi dei processi assistenziali e l appropriatezza delle prestazioni
Q A U L A ITÀ E ST ITÀ E
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