GRUPPO DI LAVORO IDROGENO: Futuri obiettivi
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- Aureliano Bono
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1 Università degli Studi di Pisa Ministero dell Interno Dipartimento di Ingegneria Meccanica Nucleare e della Produzione Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile GRUPPO DI LAVORO IDROGENO: Futuri obiettivi Dott. Ing. Luigi CREMONA onvegno Nazionale Verso un quadro normativo per la sicurezza dell idrogeno come vettore energetico Roma ISA
2 Gruppo di Lavoro Idrogeno 2 Premessa Sono molteplici le applicazioni dell uso dell idrogeno che possono essere comprese nell elenco elenco allegato al D.M e pertanto costituiscono attività soggette ai controlli di P.I. da parte dei Comandi Provinciali VV.F., secondo le procedure stabilite da D.P.R. n n 37/98.
3 Gruppo di Lavoro Idrogeno 3 1- Stabilimenti ed impianti ove si producono o impiegano gas combustibili con quantità globali in ciclo o in deposito superiori a 50 Nmc/h 2- Impianti di compressione/decompressione dei gas combustibili con potenzialità superiore a 50 Nmc/h; 3-44 Depositi di gas combustibili in bombole o serbatoi 6- Reti di trasporto e distribuzione gas combustibili con pressioni di es. non superiori a 5 bar; 7- Impianti di distribuzione gas combustibili per autotrazione 63- Centrali termoelettriche; 64- Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiari; 91- Impianti per la produzione del calore alimentati a combustibile gassoso;
4 Gruppo di Lavoro Idrogeno 4 Se si escludono i distributori di carburante, al momento non esistono riferimenti normativi italiani di prevenzione incendi che regolano in maniera completa l accumulo, l la distribuzione e l utilizzazione l dell idrogeno.
5 Gruppo di Lavoro Idrogeno 5 Priorità d azione.. La prevedibile crescente diffusione dell idrogeno come vettore energetico pone nuove problematiche di prevenzione incendi che conviene cominciare ad affrontare per non rimanere impreparati di fronte alla velocissima evoluzione del settore.
6 Gruppo di Lavoro Idrogeno 6 Nella definizione delle strategie di sicurezza nonché nella pianificazione delle emergenze operative deve essere eseguita una specifica e peculiare valutazione dei rischi in quanto:
7 Gruppo di Lavoro Idrogeno 7 L idrogeno attualmente prodotto non è odorizzato; Il campo d infiammabilitd infiammabilità è assai più ampio di quello del metano e l energia l d innesco d è molto più modesta; La compatibilità dei materiali a contatto con l idrogeno non è la stessa del gas naturale;
8 Gruppo di Lavoro Idrogeno 8 Obiettivo istituzionale. Su specifica indicazione ministeriale, il Gruppo deve perseguire la regolamentazione univoca, ai fini della prevenzione incendi, dell impiego dell idrogeno in diversi ambiti produttivi e del settore civile
9 Gruppo di Lavoro Idrogeno 9 Modalità d azione.. Il raggiungimento dell obiettivo prefissato passa attraverso una necessaria fase di raccolta di informazioni, dati ed esperienze (realizzazioni, progetti, schemi e tipologie d impianto, d materiali impiegati, strategie di sicurezza attuate, ecc.) utili ad individuare le priorità di lavoro e a costituire la base per la definizione, con approccio tecnico scientifico, di un unico strumento normativo per l impiego l dell idrogeno in campo civile ed industriale
10 Gruppo di Lavoro Idrogeno 10 Priorità d azione.. L approccio più razionale è quello di cominciare ad affrontare i problemi delle installazioni che verosimilmente nei prossimi anni troveranno sempre maggiori applicazioni nel campo pratico e che possono individuarsi nei: Depositi in pressione; Reti di distribuzione; Impianti di conversione energetica.
11 Gruppo di Lavoro Idrogeno 11 Priorità d azione.. Nel primo caso le conoscenze teoriche sulla valutazione e gestione dei rischi, associate alle esperienze operative maturate nel campo dei gas combustibili consentono il raggiungimento di adeguati standard sicurezza.
12 Gruppo di Lavoro Idrogeno 12 Priorità d azione.. Solo una consistente diffusione di depositi anche di piccole dimensioni dovrà,, così come avvenuto per il metano e il GPL, imporre la definizione di un riferimento normativo puntuale in grado di coprire tutte le possibilità realizzative che il progresso tecnologico vorrà porre.
13 Gruppo di Lavoro Idrogeno 13 Priorità d azione.. La presenza di reti di trasporto e distribuzione sul territorio italiano, seppur limitata agli insediamenti industriali medio- piccoli, è tendenzialmente cresciuta negli ultimi anni ed è importante a questo punto definire di una regola tecnica di Prevenzione Incendi specifica per settore.
14 Gruppo di Lavoro Idrogeno 14 Priorità d azione.. In quest ottica il Gruppo di lavoro sta arrivando alla definizione una bozza di regola tecnica di Prevenzione incendi tesa a definire la progettazione, costruzione e l esercizio di reti di trasporto e distribuzione di idrogeno gassoso
15 Gruppo di Lavoro Idrogeno 15 Reti di trasporto e distribuzione Nella definizione delle strategie di sicurezza, oltre a tener conto delle analisi su rapporti di sicurezza, studi scientifici e riferimenti normativi internazionali, si è usufruito di una validazione sperimentale diretta.
16 Gruppo di Lavoro Idrogeno 16 Reti di trasporto e distribuzione Tale approccio nella definizione di una norma di tipo prescrittivo ha richiesto un impegno preliminare di studio per la definizione di modelli sperimentali significativi ai fini della traduzione in specifiche prescrizioni normative.
17 Gruppo di Lavoro Idrogeno 17 Reti di trasporto e distribuzione Allo stesso tempo il supporto sperimentale e il confronto continuo con il mondo produttivo ha consentito di identificare nuovi modelli di realizzazione che armonizzano i diversi parametri progettuali di una rete di trasporto e distribuzione
18 Gruppo di Lavoro Idrogeno 18 Sviluppi futuri.. La crescente diffusione di applicazioni di conversione energetica (fuel( fuel-cell,, turbine, ecc) impone la necessità di definire nuovi strumenti di normazione di sicurezza specifica attraverso approcci dove la componente sperimentale e l approccio l scientifico devono assumere sempre maggior rilievo
19 Gruppo di Lavoro Idrogeno 19 Sviluppi futuri.. le competenze acquisite dal gruppo devono trovare strumenti di diffusione sia in ambito operativo che nel settore dei servizi di prevenzione incendi attraverso: La definizione di linee guida per la gestione di interventi connessi al rilascio di idrogeno gassoso; la diffusione capillare degli studi prodotti attraverso gli strumenti tecnologici disponibili.
20 Grazie per l attenzione! l Gruppo di Lavoro Idrogeno 20
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