Sistemi di Evacuazione Fumo e Calore Giuseppe Giuffrida
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1 Sistemi di Evacuazione Fumo e Calore Giuseppe Giuffrida Varese, 6 aprile 2018
2 COS È L EVACUAZIONE DI FUMO E CALORE? In caso d incendio Senza aperture l ambiente si riempie di fumo In tempi brevi SERBATOIO D ACQUA
3 COS È L EVACUAZIONE DI FUMO E CALORE? In caso d incendio Senza aperture l ambiente si riempie di fumo In tempi brevi
4 COS È L EVACUAZIONE DI FUMO E CALORE? In caso d incendio Senza aperture l ambiente si riempie di fumo In tempi brevi SERBATOIO DI FUMO
5 COS È L EVACUAZIONE DI FUMO E CALORE? In caso d incendio Senza aperture l ambiente si riempie di fumo In tempi brevi
6 IL PROBLEMA EVACUATORI DI FUMO E CALORE Composizione Sistema di Evacuazione Naturale Fumo e Calore UN PRODOTTO OPPURE Linee di collegamento ENFC EVACUAZIONE DI FUMO E CALORE rivelatore UNA MISURA ANTINCENDIO quadro di comando ingresso aria box bombole barriera al fumo focolaio ingresso aria UN SISTEMA DI PROTEZIONE ATTIVA
7 SEFC UN SISTEMA DI PROTEZIONE ATTIVA DM 37/08 DM 20/12/2012 DM 03/08/2015 Progetto a regola d arte Specifica d impianto attività B/C Installazione a regola d arte Esercizio e manutenzione a regola d arte Documentazione corretta e completa
8 Sistemi di evacuazione fumo e calore Progettazione sistema 1 GD incendio di progetto 2 y altezza libera da fumo 3 Q m 3 /h SEFFC 3 Θ F media, Θ F locale dei fumi C 4 A EF m 2, Q m 3 /h SEFFC 3 SUT m 2 SENFC 4 SCT m 2 SENFC UNI :2017 ENFC SUT UNI :2017 z h SCT ingresso aria box bombole y GD focolaio SCT ingresso aria
9 ESEMPIO specifica d impianto Specifica SENFC secondo UNI :2012 Progetto Supersconto Ubicazione Bormio (1.224 m s.l.m.) Attività Supermercato Note Food + casalinghi Superficie m 2 Altezza ambiente 7 m Impianto di rivelazione SI Impianto di spegnimento SI Squadra di soccorso Interna NO VVF 15 min Gruppo Dimensionamento GD 3 Altezza libera da fumo 4 m Suddivisione ambiente in compartimenti a soffitto Comp. N Superficie SUT N min ENFC Nota m 2 8 m m 2 8 m m 2 8 m 2 8 Superficie per l afflusso di aria esterna (SCT) SCT totale 12 m 2 SCT automatica 12 m 2 SCT manuale Attivazione SENFC Manuale attivato da addetto antincendio dopo ricevimento allarme Automatico a ricevimento segnale da impianto di rivelazione (quando supermercato presidiato) (quando supermercato non presidiato)
10 ESEMPIO specifica d impianto SCHEMA A BLOCCHI (SENFC)
11 DICH-IMP 2012
12 DICH-IMP 2012
13 DICH-IMP 2012 Ing. Rossi Francesco 30/03/2017 Brescia A DM 27 luglio 2010 UNI :2017 UNI :2014 UNI EN : UNI EN :2004 CEI
14 DICH-IMP 2012 Dich. Conformità CE ENFC, DoP ENFC, DoP Barriera al fumo, Dich. conf. cavi Dich. Corretta posa ENFC, barriere al fumo, servomeccanisimi aperture Dich. Conformità imp. elettrico, Verbale verifica primo funzionamento Installatore secondo definizione 3.10 UNI :2017
15 Norme UNI 9494:2017 (firma DICH-IMP) Definizioni installatore di SEFC (naturali e forzati): Persona fisica o giuridica che, avendone le competenze è responsabile di realizzare la posa in opera di tutti i componenti di un SEFC, i collegamenti necessari per il suo funzionamento e la verifica di primo funzionamento (esclusi gli impianti di interfaccia per esempio impianti di rivelazione incendio), in conformità ad un progetto. NOTA 1 L installatore di SEFC, come definito, è il soggetto competente per dichiarare la conformità del sistema secondo la legislazione vigente. (leggi DICH-IMP) NOTA 2 L installatore di SEFC può affidare l esecuzione di parti del SEFC a diversi soggetti, specialisti ognuno di soltanto una o più parti del SEFC, che nel linguaggio comune possono anche essere chiamati installatore, ovviamente della parte affidata di competenza. (firma dichiarazione corretta posa componente)
16 QUESITO ALLA DCPST Si richiede un chiarimento sull utilizzo del DICH- IMP per rispondere a situazioni di mercato che rendono complicato il rispetto delle procedure. La situazione ricorrente è la suddivisione dell appalto dell opera, definita nel progetto, a diversi soggetti a secondo delle specializzazioni e dei componenti. Si può, ad esempio, pensare che esistono anche fino a 4/5 soggetti diversi. 1. Fabbricante e installatore degli ENFC e qualche volta delle centraline di comando 2. Fornitore/installatore degli ENFC 3. Fabbricante/fornitore e installatore delle barriere al fumo 4. Installatore che realizza i collegamenti (elettrici e/o pneumatici) 5. Installatore di motorizzazioni per gli afflussi d aria Da questi esempi è possibile immaginare quali sono tutte le combinazioni possibili di incroci di diverse attività durante l esecuzione del SENFC. Dato che solitamente la richiesta di DICH-IMP viene indirizzata, secondo l Associazione impropriamente, ai primi soggetti riportati (aziende associate a ZENITAL), si richiede a questa Direzione di chiarire in che modo va compilato il DICH-IMP e da chi deve essere sottoscritto.
17 Sistemi per il Controllo di Fumo e Calore Secondo le norme tecniche 1. Sistemi di ventilazione di fumo e calore espulsione e/o smaltimento di fumo e calore dalfabbricato o parte di esso 2. Sistemi di Evacuazione di Fumo e Calore (SEFC) creazione di uno strato libero da fumo su cui galleggia uno strato di fumo 3. Sistemi a differenza dipressione creazione nella zona dell incendio di una pressione inferiore a quella di uno spazio protetto Norme e documenti tecnici UNI 9494 Norme e documenti tecnici CEN 12101
18 Regola dell arte del 1989
19 Norme UNI
20 Norme UNI Al momento della consegna l installatore del sistema di evacuazione fumi deve dimostrarne il buon funzionamento meccanico e termico e rilasciare un resoconto di prova Gli EFC devono essere mantenuti in efficienza dall esercente 5.75 In aggiunta a quanto precisato in l installatore deve consegnare al committente: - le istruzioni di funzionamento; - le istruzioni di manutenzioni; - una dichiarazione comprovante che l intera installazione è stata dimensionata conformemente a quanto prescritto al punto 6; Qualifica prodotto - il certificato riguardante le prove di stabilità e funzionamento - il certificato riguardante la prova di reazione al fuoco; - il certificato riguardante la prova di resistenza al calore; - i certificati riguardanti la determinazione della SUA e dell influenza del vento L intera installazione deve essere soggetta a regolare manutenzione ommissis I risultati delle verifiche periodiche devono essere registrati sul libro di manutenzione tenuto dal titolare dell attività protetta.
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23 UNI :2014 Sistemi per il controllo di fumo e calore: Parte 3: Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di evacuazione di fumo e calore La norma descrive le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza e il controllo periodico, la manutenzione dei sistemi di evacuazione di fumo e calore. 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Questa norma si applica ai SEFC, realizzati secondo le UNI e UNI , e fornisce indicazioni sufficienti per operare secondo la regola dell arte su tutti gli altri sistemi aventi lo stesso scopo, per quanto applicabile. NOTA: La norma può essere utilizzata per eseguire operazione di controllo e manutenzione di componenti di altri sistemi per il controllo di fumo e calore. NOTA: Le operazioni di verifica effettuate durante il controllo periodico possono essere prese come riferimento per assolvere agli obblighi dell asseveratore in occasione del rinnovo periodico di conformità antincendio.
24 Controllo periodico e manutenzione Documentazione per l esecuzione della corretta manutenzione SENFC secondo UNI : Punto 8.1 Prima di operare su un SEFC è necessario reperire la documentazione di progetto e di installazione ad esso relativa conforme alla Legislazione e alla normativa (UNI per i SENFC e UNI per i SEFFC) vigenti. Qualora la suddetta documentazione non sia disponibile o sia parzialmente disponibile, essa dovrà essere resa da un professionista antincendio, a cura del responsabile del sistema. Documentazione minima necessaria per l esecuzione della corretta manutenzione SENFC secondo punto 8.1 UNI : scheda riassuntiva del SENFC comprendente l elenco dei singoli componenti; schema funzionale a blocchi che consenta di individuare la configurazione dei componenti a seconda della posizione dell incendio; disegni di layout con identificazione dei componenti; documentazione dei componenti comprensiva di schede tecniche e manuali di installazione uso e manutenzione.
25 Controllo periodico Controllo sugli ENFC Su 100 % Pulizia e integrità ENFC Manovra manuale ENFC Stato meccanismo di apertura e dispositivo di azionamento Stato energia a bordo ENFC meccanismo di apertura pneumatica Controllo elementi termosensibili: - Controllo presenza e integrità - Controllo corretta taratura Tarature elementi termosensibili Controllo visivo stato bombola (corrosione, integrità filettatura, ). Controllo peso bombola CO2: -Il peso non deve essere inferiore al minimo indicato sul corpo
26 Controllo periodico
27 Controllo periodico
28 Nota sugli impianti realizzati con ENFC comandati soltanto da dispositivi individuali termosensibili Senza specifiche indicazioni un SENFC realizzato con singoli ENFC con solo dispositivo di attivazione termosensibile andrebbe adeguato con comando remoto Non è compito del manutentore assumersi la responsabilità di decidere se questo adeguamento è necessario, bensì deve segnalare l anomalia al titolare dell attività. Il titolare dell attività deve quindi chiarire questo aspetto, con l ausilio del progettista del sistema, e/o comunque con il professionista antincendio incaricato di fare le verifiche in fase di rinnovo periodico della conformità antincendio
29 Nota sugli impianti realizzati con ENFC comandati soltanto da dispositivi individuali termosensibili Il punto della UNI risulta inapplicabile in quanto non esiste la possibilità di azionare contemporaneamente una serie di ENFC con un unico comando. Non si può escludere che alcuni progetti, sotto la responsabilità del progettista che deve giustificarne il motivo, siano stati realizzati soltanto con comando termosensibile installato a bordo degli ENFC le procedure di controllo per garantire la funzionalità dell impianto si devono trovare nella documentazione Manuale di uso e manutenzione
30 Giuseppe Giuffrida
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