Introduzione La proposta Agenas alle regioni in piano di rientro

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1 Introduzione La proposta Agenas alle regioni in piano di rientro Corso manageriale della Regione Puglia settembre 2013 Ragnar Gullstrand

2 Presentazioni Ragnar Gullstrand, cittadino svedese da trenta anni in Italia, esperto in organizzazione sanitaria e controllo di gestione, collaboratore Agenas, Regione Piemonte - programmazione regionale per undici anni; Agenas - piani di rientro, Monitor 27, Standard personale, Progetto europeo sul fabbisogno futuro di professionisti sanitari. 2

3 Cambiamenti 1. Ogni organismo, che ha una funzione, deve necessariamente trasformarsi quando le premesse cambiano. 2. Nel privato, e in presenza di concorrenza, le organizzazioni di successo dedicano molto tempo per anticipare i cambiamenti del mondo circostante, le altre si modificano in seguito a crisi periodiche, qualche volta drastiche (fallimenti) (p. es. Polaroid, Kodak, Nokia...). 3. Le organizzazioni sanitarie italiane sono semi-monopoli senza lo stimolo della concorrenza e senza l'abitudine al cambiamento se non attraverso lunghe e laboriose trattative. 4. Lo Stato, in funzione di costi percentuali crescenti, ha deciso di limitare le risorse dedicate alla sanità e, di conseguenza, ha creato delle crisi periodiche. 3

4 Esempi di forze sottostanti / cambiamenti di contesto 4

5 Alcuni esempi di cambiamenti del contesto Specializzazione Necessità di interazione tra le specialità (ruolo med int) Tendenza mobilità dei pazienti Incremento della diagnostica strumentale (PET, RM, TAC) Diffusione di soluzioni alternative Richieste più sofisticate (non si accetta un difetto) Più cronicità (25% costa 75%) e meno acuzie Medicina difensiva Nuovi farmaci (non più necessaria l'erogazione in ospedale) Comfort alberghiero + malattie del benessere, - malattie della povertà Maggiori richieste di appropriatezza (ospedale e singolo clinico) 5

6 Effetti probabili sulle organizzazioni sanitarie H >>>T 6

7 Sommario della parte introduttiva 1. Age.na.s. e le regioni con piano di rientro. 2. Dove si risparmia / la necessità di interventi congiunti. 3. Le tre reti. 4. Il supporto nella fase di realizzazione. 7

8 Il ruolo dell Age.na.s. Indirizzi espressi dalla Conferenza Unificata del sul ruolo dell Age.na.s: monitoraggio dello stato di attuazione dei PdR; valutazione delle criticità organizzative, economiche e qualitative; elaborazione di proposte, procedure e modelli organizzativi atti a superare le criticità. Patto per la salute (art 13) Regioni che hanno chiesto interventi dell Age.na.s.: Sicilia Abruzzo Calabria Campania Sardegna Piemonte Puglia Liguria

9 Dove si risparmia? (esempio da una regione) (milioni di euro) anno 2012 Tendenza Programma Diff % Entrate Personale % Beni e servizi % Prodotti farmaceutici % Farmaceutica convenzionata % Medicina di base % Prestazioni sanitarie da privati % Altre spese % Totale spese % Risultato Incremento max aliquote fiscali Netto Osp Blocco sostituzione personale (129 mil.). Riduzione consumo farmaceutico, ospedaliero e convenzionato (100 mil.). Riduzione Beni e servizi (68 mil.) Ristrutturazione offerta di servizi: da ospedaliera a territoriale. Miglioramento flussi informativi.

10 Difficoltà delle regioni che fanno parte del Piano di rientro Qualità servizi sanitari Alta Bassa Bassi Alti Costi Come si effettua lo spostamento da costi alti e qualità bassa a costi bassi e qualità alta? 10

11 Contestualità degli interventi Interventi sui fattori produttivi (blocco turnover, riduzione degli acquisti, Riduzione consumo farmaci, riduzione acquisti Prestazioni sanitarie da privati) Mettono in crisi il sistema sanitario regionale e rendono necessaria la Riorganizzazione dei servizi (più veloce ed accessibile il servizio di emergenza; più eccellenza nel servizio ospedaliero; maggiori servizi territoriali con la presa in carico degli assistiti) La riduzione di fattori produttivi deve essere contestuale alla riorganizzazione dei servizi. 11

12 Le tre reti formano un insieme: il sistema sanitario regionale Rete Emergenza Urgenza Rete Ospedaliera Rete Territoriale Sintonia tra le tre reti attraverso strategia comune e cambiamenti organizzativi congiunti. 12

13 Il metodo Agenas per la rete emergenza - urgenza Determina la distribuzione minima dei presidi ospedalieri sul territorio. Specifica la dotazione organizzativa minima dei diversi tipi di presidi (DEA II, DEA I, PS, PS zona disagiata). Garantisce un sistema di 118 capillare sul territorio e un coordinamento dei mezzi a terra ed aerei (formule di distribuzione razionale). Permette l integrazione tra il 118 e la Continuità Assistenziale in modo da offrire, nel tempo, ai cittadini un front-end unico. Verifica la razionale distribuzione delle postazioni di Continuità Assistenziale. 13

14 Il metodo Agenas per la rete ospedaliera L analisi del fabbisogno appropriato di ricoveri di acuzie. Il miglioramento dell appropriatezza di ricoveri di postacuzie ospedaliera (riabilitazione e lungodegenza ospedaliera). La rideterminazione di posti letto complessivi a livello regionale e per area geografica. Il fabbisogno di strutture organizzative della rete pubblica e la loro distribuzione razionale per area geografica e tipologia di ospedale (HUB, SPOKE, BASE) considerando il bacino di utenza per specialità ed i posti letto relativi. L integrazione tra la rete ospedaliera pubblica e privata. 14

15 Il metodo Agenas per la rete territoriale La presa in carico degli assistiti (unica centrale operativa, organizzazione distrettuale con personale sanitario in grado di gestire i percorsi diagnostici terapeutici). La creazione di alternative al ricovero ospedaliero e il ricorso alla rete di emergenza-urgenza (Strutture di cure intermedie, Residenzialità e Cure domiciliari). Razionalizzazione della presenza distrettuale sul territorio (Centri di Assistenza Primaria). Rafforzamento della presenza dei specialisti ospedalieri sul territorio (nei CAP). Coinvolgimento dei MMG. 15

16 Come si realizzano questi cambiamenti? Legislazione nazionale e regionale Indirizzi e programmi regionali e locali Distribuzione della decisionalità Autonomia decisionale Spazio per l azione dei dirigenti Futuri progetti Agenas Capacità organizzative Quantità / qualità delle risorse Capacità manageriali degli operatori Motivazione degli operatori

17 Agenas e la realizzazione dei piani di rientro. Interventi sull autonomia decisionale Il piano di rientro diminuisce l autonomia decisionale concentrandosi sugli obiettivi decisi creando legami all interno delle reti. Interventi sulle capacità organizzative Creazione di un gruppo centrale per la gestione del processo. Attivazione di gruppi di lavoro mirati per area di intervento: gestione del cambiamento; trasferimento di conoscenze; motivazione del personale interessato; piani di formazione. Rafforzamento della qualità e della tempestività dei flussi informativi.

18 Cambiamenti in Puglia negli ultimi dieci anni 18

19 Supporto Agenas nella fase di realizzazione dei cambiamenti Strategie aziendali Sistema di monitoraggio e controllo gestionale Organizzazione Tutti gli elementi devono essere in sintonia. 19

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