RT - Relazioni. Adeguamento Ex-Compattatore - Valutazione del rischio di fulminazione ai sensi della normativa CEI EN 62305

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1 Elaborato Livello Tipo / S tipo RT - Relazioni ETQ Sistema / Edificio / Argomento EMR - Edificio immagazzinamento rifiuti solidi radioattivi Rev. 01 Data 10/12/2013 Centrale / Impianto: GR - Sito di Garigliano Titolo Elaborato: Adeguamento Ex-Compattatore - Valutazione del rischio di fulminazione ai sensi della normativa CEI EN Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 1 di 11 DWMD/ING Mangone F. DWMD/ING Papa I. Incaricato Collaborazioni Verifica DWMD/ING Barbella G. Approvazione / Benestare DWMD/ING Del Lucchese M. Autorizzazione all uso LIVELLO DI CLASSIFICAZIONE Del Lucchese M. Autorizzato Livello di Classificazione: Pubblico,, Riservato riproduzione vietata, Uso Ristretto riproduzione vietata

2 INDICE Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 2 di 11 1 GENERALITA 3 2 CALCOLO DEL RISCHIO DI FULMINAZIONE Densità annua di fulmini a terra Caratteristiche della struttura 4 3 CARATTERISTICHE DELLE LINEE ENTRANTI 5 4 CARATTERISTICHE DELLE ZONE ED IMPIANTI INTERNI 7 5 NUMERO ANNUO ATTESO DI EVENTI PERLOSI PER LA STRUTTURA 9 6 VALUTAZIONE DEL RISCHIO 10 2/11 Livello di Classificazione: Pubblico,, Riservato riproduzione vietata, Uso Ristretto riproduzione vietata

3 1 GENERALITA Formano oggetto della seguente relazione la valutazione del rischio dovuta alla fulminazione e la scelta delle misure di protezione adottate; la destinazione d uso della struttura, soggetta alla valutazione del rischio da fulminazione è la seguente: Impianto di deposito delle materie nucleari Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 3 di 11 La Normativa di riferimento adottata per lo sviluppo del report di calcolo è la seguente: CEI EN "Protezione contro il fulmine - Parte 1: Principi generali". Febbraio 2013; CEI EN "Protezione contro il fulmine - Parte 2: Valutazione del rischio". Febbraio 2013; CEI EN "Protezione contro il fulmine - Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone". Febbraio 2013; CEI EN "Protezione contro il fulmine - Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture ". Febbraio CEI 81-3 Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e chilometro quadrato dei Comuni d Italia in ordine alfabetico 1999 Il report di calcolo è stato sviluppato mediante l impiego dei software ZEUS sviluppato da TuttoNormel e FLASH sviluppato dal CEI. 3/11 Livello di Classificazione: Pubblico,, Riservato riproduzione vietata, Uso Ristretto riproduzione vietata

4 2 CALCOLO DEL RISCHIO DI FULMINAZIONE 2.1 Densità annua di fulmini a terra Come rilevabile dalla Norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel comune di SESSA AURUNCA in cui è ubicata la struttura vale: N g = 1,5 fulmini/km² anno Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 4 di Caratteristiche della struttura La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni. Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.2 della -2, le dimensioni e le caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso. I principali dati e caratteristiche della struttura sono specificati nella Tabella 1 Tabella 1:caratteristica della struttura Dimensioni (m) Struttura monoblocco (L b xw b x H b ) 30,0x15,5x7,0 Coefficiente di posizione Non isolata (*) C D 0,25 LPS Non presente P B 1,0 Schermatura della struttura Non presente K S1 1,0 Densità di fulmini al suolo 1/km 2 /anno N G 1,5 Persone presenti nella struttura esterno ed interno n t 15 (*) Struttura circondata da oggetti o da alberi di altezza più elevata Il valore dell'area di raccolta della struttura isolata vale Ad = 3761 [m2] Il valore dell'area di raccolta dei fulmini in prossimità della struttura vale Am= [m²] L'area di raccolta Ad dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata analiticamente come indicato nella -2, art. A.2. L'area di raccolta Am dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata analiticamente come indicato nella -2, art. A.3. Le aree di raccolta Al e Ai di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella -2, art. A.4 e A.5 4/11 Livello di Classificazione: Pubblico,, Riservato riproduzione vietata, Uso Ristretto riproduzione vietata

5 3 CARATTERISTICHE DELLE LINEE ENTRANTI Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 5 di 11 I principali dati e caratteristiche delle linee elettriche entranti nella struttura, nonché i valori calcolati delle aree di raccolta (Al e Ai) e del numero di eventi attesi pericolosi (NL e NI) sono specificati nelle seguenti tabelle: Tabella 2: Linea in ingresso sezione normale Linea elettrica in cavidotto interrato sez.normale Resistività del suolo (Wm) ro 2 Tensione nominale (V) 230 Lunghezza (m) L c 210 Altezza (m) Sezione schermo (mm 2 ) Linea interrata Linea non schermata Trasformatore BT/MT Presente C t 1,0 Coefficiente di posizione della linea Isolata C d Coefficiente ambientale della linea Suburbano C e 0,50 Connessione alla barra equipotenziale Schermo non collegato a barra equip. apparecchiature Area di raccolta dei fulmini sulla linea (m 2 ) A l 12727,9 Area di raccolta dei fulmini vicino alla linea (m 2 ) A i 180,0 Frequenza di fulminazione diretta della linea N L 0,0 Frequenza di fulminazione indiretta della linea N I 0,0 Dimensioni della struttura adiacente (m) (L a W a H) 20,0x8,0x3,0 Frequenza di fulminazione della struttura adiacente N Dj 0,7 Tabella 3:Linea in ingresso sezione emergenza Linea elettrica in cavidotto interrato sez.emergenza Resistività del suolo (Wm) ro 2 Tensione nominale (V) 230 Lunghezza (m) L c 210 Altezza (m) Sezione schermo (mm 2 ) Linea interrata Linea non schermata Trasformatore BT/MT Presente C t 1,0 Coefficiente di posizione della linea Isolata C d Coefficiente ambientale della linea Suburbano C e 0,50 Connessione alla barra equipotenziale Schermo non collegato a barra equip. apparecchiature Area di raccolta dei fulmini sulla linea (m 2 ) A l 12727,9 Area di raccolta dei fulmini vicino alla linea (m 2 ) A i 180,0 Frequenza di fulminazione diretta della linea N L 0,0 Frequenza di fulminazione indiretta della linea N I 0,0 Dimensioni della struttura adiacente (m) (L a W a H) 20,0x8,0x3,0 Frequenza di fulminazione della struttura adiacente N Dj 0,7 5/11 Livello di Classificazione: Pubblico,, Riservato riproduzione vietata, Uso Ristretto riproduzione vietata

6 Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 6 di 11 Tabella 4:Linea in ingresso di segnale Linee di segnali Resistività del suolo (Wm) ro 2 Tensione nominale (V) 48 Lunghezza (m) L c 5 Altezza (m) Linea interrata Sezione schermo (mm 2 ) Linea non schermata Trasformatore BT/MT Non presente C t 1,0 Coefficiente di posizione della linea Isolata C d Coefficiente ambientale della linea Suburbano C e 0,50 Connessione alla barra equipotenziale Schermo non collegato a barra equip. apparecchiature Area di raccolta dei fulmini sulla linea (m 2 ) A l 14142,1 Area di raccolta dei fulmini vicino alla linea (m 2 ) A i 2,0 Frequenza di fulminazione diretta della linea N L 0,0 Frequenza di fulminazione indiretta della linea N I 0,0 Dimensioni della struttura adiacente (m) (L a W a H) Frequenza di fulminazione della struttura adiacente N Dj 0,0 Tabella 5:Linea in ingresso 110 Vcc Linea a 110 Vcc Resistività del suolo (Wm) ro 2 Tensione nominale (V) 60 Lunghezza (m) L c 5 Altezza (m) Linea interrata Sezione schermo (mm 2 ) Linea non schermata Trasformatore BT/MT Non presente C t 1,0 Coefficiente di posizione della linea Isolata C d Coefficiente ambientale della linea Suburbano C e 0,50 Connessione alla barra equipotenziale Schermo non collegato a barra equip. apparecchiature Area di raccolta dei fulmini sulla linea (m 2 ) A l 14142,1 Area di raccolta dei fulmini vicino alla linea (m 2 ) A i 2,0 Frequenza di fulminazione diretta della linea N L 0,53 Frequenza di fulminazione indiretta della linea N I 0,75 Dimensioni della struttura adiacente (m) (L a W a H a Frequenza di fulminazione della struttura adiacente N Dj 0,0 6/11 Livello di Classificazione: Pubblico,, Riservato riproduzione vietata, Uso Ristretto riproduzione vietata

7 4 CARATTERISTICHE DELLE ZONE ED IMPIANTI INTERNI La struttura da proteggere ed i relativi impianti sono stati suddivisi nelle seguenti zone: Zona 1: Deposito Ex Compattatore Zona 2: Esterna al Deposito Le tabelle seguenti riportano le caratteristiche peculiari delle zone sopradescritte: Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 7 di 11 Tabella 6: Caratteristiche Zona 1 Deposito Ex Compattatore Tipo di pavimento terreno agricolo, cemento r t 0,01 Rischio d'incendio Rischio di incendio ordinario rf 0,01 Pericolo particolare (relativo a R 1 ) Panico ridotto h 2,0 Protezione antincendio Adottate ( ) r p 0,2 Schermo locale Nessuno K S2 1,0 Impianto interno sezione normale Alimentato dalla linea NORMALE Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 1,5 kv Sistema di SPD - livello: I (PSPD = 0,01) Impianto interno sezione emergenza Impianto interno segnale Impianto interno 110Vcc Alimentato dalla linea Emergenza Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 1,5 kv Sistema di SPD - livello: I (PSPD = 0,01) Alimentato dalla linea di segnale Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 1,5 kv Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1) Alimentato dalla linea 110 Vcc Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 1,5 kv Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1) Impianti di segnale interni presenti Persone potenzialmente in pericolo 10 ( ) Estintori; Impianto di allarme automatico; Compartimentazione antincendio; 7/11 Livello di Classificazione: Pubblico,, Riservato riproduzione vietata, Uso Ristretto riproduzione vietata

8 Tabella 7:Caratteristiche Zona 2 Esterna a deposito Tipo di pavimento asfalto, linoleum, legno r t 0,1 Rischio d'incendio --- rf --- Pericolo particolare (relativo a R 1 ) Nessuno h 1,0 Protezione antincendio --- r p --- Schermo locale --- K S2 --- Impianti di energia interni presenti Impianti di segnale interni presenti Persone potenzialmente in pericolo 5 Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 8 di 11 8/11 Livello di Classificazione: Pubblico,, Riservato riproduzione vietata, Uso Ristretto riproduzione vietata

9 5 NUMERO ANNUO ATTESO DI EVENTI PERLOSI PER LA STRUTTURA Il numero annuo atteso di eventi pericolosi per la struttura è valutato secondo l'allegato A della Norma EN I risultati ottenuti sono riportati nella Tabella 8. Tabella 8: Numero annuo atteso di eventi pericolosi Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 9 di 11 Simbolo Valore (1/anno) N D 0,141 N M 1, /11 Livello di Classificazione: Pubblico,, Riservato riproduzione vietata, Uso Ristretto riproduzione vietata

10 6 VALUTAZIONE DEL RISCHIO Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 10 di 11 In relazione alla destinazione d uso descritta precedentemente, la struttura può essere soggetta a perdita di vita umane, ragion per cui deve essere calcolato in accordo alla CEI EN il rischio residuo R1 per la protezione dalle scariche atmosferiche; il calcolo del rischio R2 (perdita di servizio pubblico) R3 (perdita di patrimonio culturale insostituibile) e R4 (perdita economica) non è oggetto di questa relazione in quanto sono stati assunti come rischi trascurabili. La struttura risulta essere autoprotetta se il rischio residuo R1 risulta essere minore o uguale al rischio tollerabile Rt definito come il massimo valore di rischio che può essere tollerato per l oggetto da progettare; il valore di rischio tollerabile Rt è assunto pari a 10-5 In accordo alla Normativa, il fattore di rischio R1 è dato dalla somma dei seguenti fattori di rischio: R A Danni ad esseri viventi per tensione di passo e contatto R B Danni materiali ( es. esplosione o incendio ) R 1 c Guasto a impianti interni R u Danni ad esseri viventi per tensione di contatto R v Danni materiali ( es. esplosione o incendio ) Rw 1 Guasto a impianti interni Rm 1 Guasto a impianti interni causato da LEMP Rz 1 Guasto a impianti interni per sovratensioni Le componenti di rischio RA RB e RC sono dovute a fulminazione diretta dell edificio. Le componenti di rischio RU RV e RW sono dovute a fulminazione diretta di linea. La componente di rischio RM è dovuta a fulminazione indiretta dell edificio. La componente di rischio Rz è dovuta a fulminazione indiretta di linea. In relazione alla caratteristiche della struttura quali linee entranti, zone interne ed esterne, ecc. 1 Sono calcolate solo nel caso di strutture con rischio di esplosione, ospedali o altre strutture, in cui il guasto di impianti interni provocano immediato pericolo per la vita umana 10/11 Livello di Classificazione: Pubblico,, Riservato riproduzione vietata, Uso Ristretto riproduzione vietata

11 Il calcolo del fattore di rischio residuo R1 è riportato nella tabella sottostante: Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 11 di 11 Tabella 9:Rischio R1 Valori delle componenti di rischio (valori x 10-5) Zona 1 Zona 2 Struttura R A 0,9 0,0 0,94 R B 0,4 0,0 0,38 R U (normale) 0,0 0,0 0,0 R V (normale) 0,0 0,0 0,0 R U 0,0 0,0 0,0 (emergenza) R V 0,0 0,0 0,0 (emergenza) R U (segnale) 0,0 0,0 0,0 R V (segnale) 0,0 0,0 0,0 R U (110Vcc) 0,0 0,0 0,0 R V (110Vcc) 0,0 0,0 0,0 TOTALE 0,013 0,0 0,013 Poiché, per il rischio considerato, il rischio dovuto al fulmine non è superiore al valore di rischio tollerato, la protezione contro il fulmine della struttura non è necessaria. In definitiva, non è necessario realizzare alcun sistema di protezioni contro i fulmini per la struttura in questione in quanto il rischio dovuto al fulmine è già al di sotto del limite tollerato Rt. In altre parole, la struttura è da considerarsi: AUTOPROTETTA Benché la struttura sia autoprotetta, trattandosi di impianto nucleare per una maggiore sicurezza è stato previsto un LPS di tipo I. 11/11 Livello di Classificazione: Pubblico,, Riservato riproduzione vietata, Uso Ristretto riproduzione vietata