I dati disponibili in Lombardia Rosella Rusconi. Centro Regionale di Radioprotezione (CRR) ARPA Lombardia Via Juvara Milano
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- Lorenzo Bevilacqua
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1 I dati disponibili in Lombardia Rosella Rusconi Centro Regionale di Radioprotezione (CRR) ARPA Lombardia Via Juvara Milano 1
2 La quantità di radioattività nelle acque è monitorata sin dai tempi di Chernobyl, soprattutto radionuclidi artificiali RETE NAZIONALE - ISPRA RETE EUROPEA - Euratom
3 RADIOATTIVITA ARTIFICIALE Particolarmente vulnerabili le acque superficiali, alcuni positivi ai tempi di Chernobyl Normalmente protette dalla contaminazione antropica le acque profonde, comunque controllate se a valle di specifiche fonti di pressione (discariche) Monitoraggio in continuo dell acqua erogata presso le principali città lombarde Nessuna evidenza di contaminazione da radionuclidi artificiali
4 RADIOATTIVITA NATURALE Dalla fine degli anni 90 i controlli si estendono a seguito dell emanazione della Direttiva 83/98, includendo anche i radionuclidi naturali RADIOATTIVITA NATURALE E ARTIFICIALE HANNO LA STESSA PERICOLOSITA Radionuclidi naturali più frequenti nelle acque: Uranio234 Uranio238 Radio226 Radio228 Piombo210 Polonio210 Radon222
5 La Lombardia è una realtà complessa: comuni lombardi circa di abitanti, di cui il 50% risiede in soli 114 comuni Sul territorio regionale sono presenti (dati aggiornati al 31/12/2015): 12 ATO (Ambito Territoriale Ottimale) 16 Gestori d Ambito operatori del Servizio Idrico Integrato 80 Operatori circa, diversi dai Gestori d Ambito 236 Comuni che gestiscono in economia il servizio acquedottistico circa reti acquedottistiche, circa 9000 captazioni circa punti di prelievo sulla rete, dove le ATS effettuano i prelievi per i controlli microbiologici e chimici delle acque potabili erogate
6 Le misure di radioattività nelle acque sono lunghe ed onerose, pochi laboratori, il numero di campioni DEVE essere limitato Non è possibile replicare il piano dei controlli in atto per i parametri chimici o biologici CAMPAGNE MIRATE, PROGETTATE «AD HOC»
7 Sintesi delle informazioni disponibili in Lombardia Complessivamente circa 200 punti di prelievo Copertura 30% popolazione Controllo nelle città principali di ogni provincia (criterio demografico) Controlli mirati in presenza di specificità geologiche Controlli mirati nei pressi di specifiche fonti di pressione
8 Sintesi delle informazioni disponibili Monitorato il contenuto di radioattività totale (attività alfa e beta totale), con l esclusione del radon (non considerato dal D.L.vo 31/01) 25% dei campioni > «livello di riferimento» Approfondimento % dei campioni > 0,1 Bq/kg Radioattività naturale Dose: OK Frequenza TOSSICITA CHIMICA 0 0,025 0,05 0,075 0,1 0,125 0,15 0,175 0,2 0,225 0,25 0,275 0,3 0,325 0,35 0,375 0,4 > 0,4 ATTIVITA' ALFA TOT (Bq/kg)
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10 Anche in aree apparentemente omogenee grande diversità nel contenuto di radioattività delle acque MILANO 550 pozzi 31 centrali RADON 222 ALFA TOTALE Attività alfa-beta totale e radon non sono correlati Il controllo della radioattività nelle acque potabili in Lombardia
11 BRESCIA 41 POZZI 3 SORGENTI 2 FALDE 3 RETI interconnesse 9 punti di prelievo + 1 BS < MI Radioattività naturale Lunghezza tubazioni = 705 km rete Cogozzo-Nord rete Fossa rete Montagnola pozzi in esercizio = 41 pozzi fuori servizio = 3 sorgenti = 3 (2 in comune di Villa Carcina) Dose: OK
12 PARABIAGO 3 FALDE 1 UNICA MISCELAZIONE Valori molto diversi anche per falde molto prossime Variazioni nel tempo dell acqua erogata in funzione delle quote di miscelazione Le «peculiarità geologiche» non sono sempre evidenti a priori Il controllo della radioattività nelle acque potabili in Lombardia
13 Nessuna correlazione tra composizione chimica e radioattività Nessuna correlazione tra alfa + beta totale e radon In linea di massima le acque superficiali, più esposte alla contaminazione antropica, hanno meno radioattività naturale (si origina dalle rocce) In generale il trizio non deve essere misurato (eccetto in prossimità di impianti nucleari) Il controllo della radioattività nelle acque potabili in Lombardia
14 Prima caratterizzazione delle acque lombarde Individuati i principali fattori di variabilità: acqua da falde diverse, organizzazione della rete Criteri di scelta dei punti di controllo funzionali alla ottimizzazione del numero di misure Messa a punto di tecniche analitiche «ad hoc» (specifiche per la radioattività e onerose) nell ambito dell accreditamento ISO Il controllo della radioattività nelle acque potabili in Lombardia
15 In Lombardia ¼ dei campioni analizzati superano il primo livello di riferimento in termini di attività alfa totale (beta tot OK) Gli approfondimenti hanno mostrato che questi superamenti sono dovuti alla presenza di uranio (U-234 e U-238) La dose rispetta sempre i valori definiti dalla normativa I valori più alti sono stati misurati e Milano e provincia, risultato inatteso Radon in acqua: minori informazioni, sinora nessun dato «critico»
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