OGGETTO: REALIZZAZIONE DI FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN VIA BARABINO IN COMUNE DI SANREMO. PIANO DI MONITORAGGIO PRELIMINARE.

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1 Studio di Ingegneria Civile Dott. Ing. Massimo Carli Studio di Geologia Tecnica Dott. Geol. Roberto Castellano Via Matteotti n 18, Ospedaletti (IM) Via Manzoni n 75, Sanremo (IM) Tel. 0184/ Fax 0184/ Tel. 0184/ Fax 0184/ carlimassimo@tiscalinet.it geol.castellano@libero.it OGGETTO: REALIZZAZIONE DI FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN VIA BARABINO IN COMUNE DI SANREMO. PIANO DI MONITORAGGIO PRELIMINARE. COMMITTENTI: Sig.ri DAMIANO ALBERTO BERNI MONICA. PREMESSA I sottoscritti Dott. Ing. Massimo Carli, con studio in Ospedaletti (IM), via Matteotti n 18, iscritto all Ordine degli Ingegneri della Provincia di Imperia al n 482, Dott. Geol. Roberto Castellano, con studio in Sanremo, Via Manzoni n 75, iscritto all O.R.G. n 108, incaricati dai sig.ri Damiano Alberto e Berni Monica, promotori del progetto edilizio di cui all'oggetto, di redigere piano di monitoraggio preliminare ai sensi dell'art. 7/bis del Regolamento Edilizio del Comune di Sanremo, per la realizzazione dell'autorimessa interrata in area urbanizzata, hanno redatto la seguente relazione. L'area è urbanizzata da una edilizia principalmente residenziale sviluppatasi negli anni '60 '70. Il terreno appare sub-pianeggiante ed è compreso sul lato Est dalla via Barabino nel suo tratto terminale, ad Ovest dall'arginatura del torrente Foce, a Sud da altro terreno non edificato adibito a parcheggio aperto ed a Nord da fabbricato in aderenza a destinazione box auto privati. Si evince come sia necessario approntare un piano di monitoraggio in quanto lo scavo risulta in aderenza al muro di contenimento della via Barabino e su questo lato (Est) è ad una distanza di circa 13 metri dall' edificio esistente. 1

2 Sul lato Nord la struttura adibita a box nella sua parte di accesso, piano interrato e piano fuori terra, risulta in aderenza allo scavo in progetto. A corredo del progetto urbanistico è stata redatta una esaustiva relazione geologica e geotecnica a cui si rimanda, dalla quale tramite le indagini geognostiche eseguite quali i sondaggi a rotazione con prelievo di nucleo e prospezioni sismiche, si è rilevata una stratigrafia locale dei terreni costituita da uno strato superficiali di riporti antropici, seguite da un livello di 3m - 4m di spessore di alluvioni marine recenti costituite da sabbie e livelli di limi argillosi con ciottoli di dimensioni da centimetriche a metriche. Il livello del substrato di base costituito dalla formazione flyshoide rappresentata da marne e argilloscisti è stata rinvenuta ad una profondità di 5,50m 6,50 metri dal p.c. attuale. Nei fori di sonda attrezzati con adeguati piezometri è stata rilevata la presenza di falda acquifera alla profondità dal piano di campagna di 3,4 3,90 metri. Il progetto prevede la realizzazione di un fabbricato residenziale pluripiano ubicato nel terreno in via Barabino ove attualmente è alloggiata una struttura di tipo precario a destinazione sportiva. L'edificio si eleva su sei piani fuori terra e due piani interrati per la cui realizzazione è previsto uno scavo su tutta l'area di circa 1260 mq per una altezza di circa 6,00 m dall'attuale piano campagna. La realizzazione dello scavo sarà preceduta da un'opera speciale costituita da un diaframma di pali con diametro foro 200 mm ed armatura metallica costituita da profilato tubolare 139,7 mm spessore 10 mm, con interasse variabile da 0,40 a 0,80 metri. La lunghezza d'infissione è variabile da un minimo di 3,00 metri dal fondo scavo ad un massimo di 6,00 metri in funzione del rinvenimento della quota del substrato roccioso da verificarsi durante la fase esecutiva delle opere. Il progetto degli scavi non prevede l'utilizzo di tiranti attivi o passivi in quanto gli stessi potrebbero interferire con le fondazioni degli edifici attigui in modo particolare in presenza di falda acquifera ed inoltre in quanto comporterebbero una servitù dovendo interessare terreni di altra proprietà. Come indicato nella Conferenza dei Servizi Servizio Urbanistica del 18/04/2012 e previsto nel già citato art. 7/bis del R.E. il piano di monitoraggio preliminare affronta le seguenti problematiche connesse alla realizzazione dell'opera. 2

3 PROBLEMATICHE STRUTTURALI. L'altezza di scavo connesso alla natura dei terreni sciolti ed incoerenti impongono opere di contenimento e metodologie di scavo particolari che verranno risolte come dettagliatamente sopra descritto. Gli scavi saranno realizzati solo dopo aver eseguito i diaframmi di pali in modo che le spinte del terreno siano adeguatamente contrastate. Dal punto di vista dei carichi ammissibili e cedimenti della struttura in elevazione, non si prevedono particolari problematiche in quanto la quota fondazione si dovrebbe attestare presumibilmente direttamente sul substrato roccioso di base, inoltre la tipologia delle fondazioni, prevista a platea continua, distribuirà meglio i carichi realizzando un idoneo contrasto alla spinta da sifonamento dovuto alla falda acquifera. Non sono prevedibili fenomeni di liquefazione dei terreni verificati sulla scorta delle indagini geognostiche e di laboratorio eseguite. Prima dell'inizio del cantiere dovrà essere eseguita una verifica dello stato dei luoghi negli edifici limitrofi all'area dell'intervento edificatorio per accertare eventuali problematiche strutturali già in essere. GRANDEZZE FISICHE. Le grandezze fisiche oggetto di monitoraggio sono gli spostamenti e ribaltamenti dei fronti di scavo e i cedimenti verticali delle aree esterne allo scavo. Inoltre altra caratteristica rilevante è la quota del livello di falda durante le fasi di scavo. TECNICHE PREVISTE. Il sondaggio (S3), realizzato durante la campagna geognostica all'esterno dell'area di cantiere, verrà utilizzato per la messa in opera di un inclinometro per la lettura periodica di potenziali movimenti. Basi topografiche fisse poste all'esterno dell'area di cantiere e in testa al cordolo del diaframma dei pali serviranno per il monitoraggio dei possibili movimenti. Tali misurazioni saranno eseguite manualmente. 3

4 FREQUENZA DELLE MISURE PREVISTE. La frequenza delle misure sarà distinta in funzione della criticità prevista. In pratica durante la fase iniziale di scavo, altamente critica, la frequenza sarà minima settimanale; la criticità diminuisce con il progressivo avanzamento delle opere strutturali (platea di fondazione, primo solaio e solaio di piano terreno), in quanto quest'ultime costituiscono rigido contrasto alle spinte e pertanto la frequenza prevista potrà essere ridotta a bisettimanale. SOGLIA DI TOLLERABILITA' DEI CEDIMENTI/DEFORMAZIONI. Le deformazioni sul diaframma di pali ammissibili e tollerabili, tenuto conto della strada pubblica attigua e degli edifici esistenti, non potrà superare la grandezza del centimetro. PROCEDURE STANDARDIZZATE DEI DATI PER LIVELLI DI PERICOLOSITA'. Durante le fasi di scavo, fasi maggiormente critiche, si verificherà il possibile insorgere di minimi cedimenti e/o deformazioni sia delle opere che delle aree e manufatti esterni ed in funzione dell'importanza degli stessi verranno apportate adeguate soluzioni tecniche atte ad impedire l'evolversi del dissesto. Contestualmente si eseguiranno monitoraggi a cadenza ridotta per meglio comprendere il fenomeno; in caso di progressivo incremento del fenomeno deformativo si interverrà mediante contrasto con adeguati puntoni metallici provvisori e nel caso estremo pericolo di pericolo di collasso di parte dello scavo, se questo può compromettere i manufatti esistenti con rinterro del fronte di scavo eseguito. 4

5 DURATA DEL MONITORAGGIO. Ultimate le opere strutturali è previsto un monitoraggio utilizzando sempre le basi topografiche e l'inclinometro a cadenza mensile per la durata di un anno. Sanremo 28/03/2013 Ing. Massimo Carli Geol. Roberto C. Castellano 5

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