La L D eme m nz n a z
|
|
- Elena Mosca
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La Demenza
2 Background La demenza è una delle principali cause di disabilità nel mondo occidentale e rappresenta una priorità assistenziale, soprattutto in termini di costi, che aumenterà nei prossimi anni a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e dell aumento dell aspettativa di vita. Rispetto al 2001, in Europa occidentale ci si aspetta un aumento di numero di dementi del 43% entro il 2020, e del 100% entro il 2040.
3 Il deterioramento cognitivo nell anziano Difficile inquadramento Declino cognitivo ècaratteristico dell invecchiamento Ha espressività diversa da soggetto a soggetto Ci sono diversi gradi di deterioramento Spesso il confine tra fisiologico e patologico è labile.
4 Invecchiamento cerebrale Atrofia variabile della corteccia dovuta a degenerazione neuronale progressiva (in genere più evidente in zona fronto temporale) Perdita di sostanza bianca con aumento compensatorio del volume dei ventricoli Aumento della glia Perdita di strutture che riforniscono la corteccia di acetilcolina
5 Aspetti anatomo patologici Deposito del pigmento lipofuscina all interno dei neuroni e di amiloide nei vasi. Depositi diffusi o placche senili (neuriti, astrociti e cellule gliali attorno a un nucleo amiloide). Degenerazione neurofibrillari o gomitoli (filamenti elicoidali appaiati di proteina TAU). I radicali liberi si accumulano con l etàe possono dare effetti tossici sui neuroni.
6 Un po di confusione sui termini Morbo di Alzheimer Deterioramento cognitivo Demenza vascolare Demenza senile Decadimento cerebrale Mild cognitive impairment..
7 MORBO DI ALZHEIMER E la forma di demenza piùcomune nell anziano, costituendo fino 43-64% dei casi. La sua frequenza aumenta con l età.
8 CRITERI DIAGNOSTICI PER LA DEMENZA ALZHEIMER -DSM IV A. Sviluppo di deficit cognitivi multipli, manifestati da entrambe le condizioni seguenti: 1) deficit della memoria(compromissione della capacitàdi apprendere nuove informazioni o di ricordare informazioni già acquisite) 2) una o piùtra le seguenti: a) afasia b) aprassia(alterazione della capacità di eseguire attività motorie nonostante l'integritàdella funzione motoria) c) agnosia(incapacitàdi riconoscere o di identificare oggetti) d) disturbo delle funzioni esecutive (pianificare, organizzare, astrarre).
9 CRITERI DIAGNOSTICI PER LA DEMENZA ALZHEIMER -DSM IV B. Ciascuno dei deficit cognitivi dei Criteri A1 e A2 causa una compromissione significativa del funzionamento sociale o lavorativo, e rappresenta un significativo declinorispetto ad un precedente livello di funzionamento. C. Il decorso ècaratterizzato da insorgenza graduale e declino continuo delle facoltà cognitive.
10 CRITERI DIAGNOSTICI PER LA DEMENZA ALZHEIMER -DSM IV D. I deficit cognitivi dei Criteri non sono dovuti a: 1) altre condizioni del SNC che causano deficit progressivi della memoria e delle facoltàcognitive (per es., malattia cerebrovascolare, Parkinson, malattia di Huntington, ematoma sottodurale, idrocefalo normoteso, tumore cerebrale) 2) affezioni sistemiche che sono riconosciute come causa di demenza (per es., ipotiroidismo, deficienza di vitamina B12 o acido folico, deficienza di niacina, ipercalcemia, neurosifilide, infezione HIV)
11 CRITERI DIAGNOSTICI PER LA DEMENZA ALZHEIMER -DSM IV E. I deficit non si presentano esclusivamente durante il decorso di un delirium. F. Il disturbo non risulta meglio giustificato da un altro disturbo dell'asse I (per es., Disturbo Depressivo Maggiore, Schizofrenia).
12 Diagnosi Alzheimer Certa:Presenza dei criteri clinici per la diagnosi di AD probabile e presenza di assemblamenti di proteina tau e beta amiloide nel cervello insolubili visibili solo mediante autopsia (si diagnostica in maniera definitiva soltanto con biopsia o all esame post-mortem del tessuto cerebrale).
13 Demenza vascolare La presentazione classica èun declino cognitivo a scalini, ognuno dei quali caratterizzato da un insulto ischemico. I gradini possono essere cosìimpercettibili da essere indistinguibili da un declino graduale. A differenza del MA, èmeno uniforme e alcune funzioni cognitive possono essere completamente intatte. I deficit neurologici focali, spesso asimmetrici (ipostenia, ipereflessia, segno di Babinski, difetti del campo visivo, incontinenza) si manifestano più precocemente.
14 CRITERI DIAGNOSTICI PER LA DEMENZA VASCOLARE -DSM IV A. Sviluppo di deficit cognitivi multipli, manifestati da entrambe le condizioni seguenti: 1) deficit della memoria 2) una o piùtra le seguenti: a) afasia b) aprassia c) agnosia d) disturbo delle funzioni esecutive B. Causa una compromissione significativa del funzionamento sociale o lavorativo, e rappresenta un significativo declino.
15 CRITERI DIAGNOSTICI PER LA DEMENZA VASCOLARE -DSM IV C. Segni e sintomi neurologici focali (accentuazione dei riflessi tendinei profondi, Babinski, paralisi pseudobulbare, anomalie della deambulazione, ipostenia) o Segni al neuroimagingindicativi di malattia cerebrovascolare (per es., infarti multipli che interessano la corteccia e la sostanza bianca sottostante). D. I deficit non si manifestano esclusivamente durante il decorso di un delirium
16 Hachinski Ischemic Score Esordio acuto dei sintomi 2 Deterioramento a scalini 1 Decorso fluttuante 2 Confusione notturna 1 Conservazione relativa della personalità1 Depressione 1 Disturbi somatici 1 Labilitàemotiva 1 Anamnesi o presenza di ipertensione 1 Anamnesi di ictus 2 Segni di aterosclerosi 1 Sintomi neurologici focali 2 Segni neurologici focali 2 Punteggio totale <4 è compatibile con una demenza primaria (p. es., morbo di Alzheimer); da 4 a 7 èindeterminato; > 7 ècompatibile con una demenza vascolare.
17 Demenze Reversibili In corso di ipo/ipertiroidismo, insufficienza epatica, renale o respiratoria, deficit di vitamina B12 e di acido folico, abuso di alcolici o di sostanze stupefacenti, esposizione a tossici ambientali. Disturbi psichiatrici, traumi cranici ed altre patologie neurologiche. Numerosi farmaci sono in grado di indurre sindromi demenziali.
18 Il Mini Mental State Esamination E uno strumento di valutazione standardizzato, utilizzato per uno screening preliminare, che fornisce una misura dello stato cognitivo globale molto concisa, ma chiara e relativamente completa. Èadatto per misurare le modificazioni del livello cognitivo nel tempo.
19 Il Mini Mental State Esamination Ècostituito da 11 item tramite i quali vengono valutate alcune funzioni cognitive: Item 1: orientamento temporale Item 2: orientamento spaziale Item 3: memoria immediata Item 4: attenzione e calcolo Item 5: memoria di richiamo Item 6: linguaggio-denominazione Item 7: linguaggio-ripetizione Item 8: linguaggio-comprensione orale Item 9: linguaggio-lettura e comprensione scritta Item 10: linguaggio-generazione di frase scritta Item 11: copia di disegno (prassia costruttiva)
20 Folstein MF, Folstein SE, McHugh, 1975
21 Clock drawing test Il CDT consiste nel disegno del quadrante di un orologio completo di numeri e di lancette indicanti una specifica ora. Facile da eseguire
22 Esempi di Clock Tests:
23
24 Terapia? Non esistono ancora farmaci che possano portare alla guarigionedella demenza. Esistono farmaci che possono rallentarela progressione della malattia! Gli unici farmaci approvati in Italia per il trattamento dell Alzheimer sono Inibitori dell Acetilcolinesterasi (Rivastigmina, Donepezil, Galantamina) Memantina
25 RIVASTIGMINA Come funziona Exelon(compresse o cerotto) E un inibitore dell acetil-e butirrilcolinesterasi, che rallenta l inattivazione della acetilcolina rilasciata dai neuroni colinergici ancora integri. Può migliorare i deficit cognitivi a mediazione colinergica nella demenza associata alla malattia di Alzheimer e alla malattia di Parkinson. Indicata nel trattamento sintomaticodella demenza di tipo Alzheimer da lieve a moderatamente grave.
26 RIVASTIGMINA Indicazioni Il trattamento deve essere iniziato e controllato da un medico esperto nella diagnosi e terapia delle demenze. Deve essere disponibile un caregiver (colui che assiste abitualmente il paziente) che controlli regolarmente l assunzione del medicinale.
27 MEMANTINA -Come funziona Ebixa compresse E un antagonista non competitivo dei recettori NMDA Modula gli effetti dei livelli tonici patologicamente elevati di glutammato che possono comportare una disfunzione neuronale. Indicata nel trattamento di pazienti con malattia di Alzheimer da moderata a grave
28 Donepezil Ariceptcompresse 5 o 10 mg E un inibitore specifico e reversibile della acetilcolinesterasi. Indicato nel trattamento sintomaticodella demenza di tipo Alzheimer da lieve a moderato. Poco utilizzato perchéstudi hanno dimostrato come sia efficace sul punteggio MMSE, ma non sugli outcome (istituzionalizzazione, disabilità, )
29 La terapia non farmacologica Care vs Cure
30 Sintomatologia della demenza Cognitiva Non cognitiva: che comprende la parte COMPORTAMENTALE E FUNZIONALE (agitazione, allucinazioni, disinibizione, wandering, aggressività, )
31 La Terapia Comportamentale Il trattamento farmacologico non deve però distogliere l attenzione sull altra parte della terapia della demenza Reminiscenza ROT Metodo Validation Il giardino dell Alzheimer Musico terapia
32 La Terapia NON Farmacologica Individuare le funzioni non ancora perdute e cercare di mantenerle, al fine di non creare disabilitàin eccesso. USE IT OR LOSE IT Esempio se il paziente può mangiare da solo evitare di imboccarlo. Se può andare in bagno non mettere pannolone/catetere vescicale. Sia per il paziente che per il care giver.
33 In caso di wandering Cercare di ridurre il rischio di cadute Affiancare un care giver Porte allarmate Corri mano Calzature adatte (non ciabatte, meglio pantofole chiuse)
34 Grazie per l attenzione!
Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno
Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale
DettagliDEMENZE. Demenze secondarie
Prof. Benvenuti DEMENZE La demenza è caratterizzata da un declino cognitivo che si manifesta con uno stato di coscienza normale e in assenza di altre malattie acute o sub-acute che possono causare un declino
DettagliLa Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato
La Malattia di Alzheimer Manuel Soldato Caratteristiche Più frequente forma di demenza Deterioramento ingravescente delle capacità cognitive Comparsa di disturbi comportamentali e dell affettività Progressiva
DettagliProgetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliI disturbi della mente
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 I disturbi della mente 16/5/2006 Evoluzione Degenerazione delle capacità cognitive Invecchiamento buono Invecchiamento fisiologico
DettagliMODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER
MODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER Dai primi sintomi alla diagnosi Roberto De Gesu Medico di Med. Generale - Responsabile della attività medica di base e del coordinamento sanitario RSA Cialdini
DettagliMALATTIE NEURODEGENERATIVE
MALATTIE NEURODEGENERATIVE MALATTIA DI PARKINSON MALATTIA DI ALZHEIMER COREA DI HUNTINGTON SCLEROSI MULTIPLA SCLEROSI AMIOTROFICA LATERALE (SLA) Misfolding proteine aminoacidi idrofobici (HSP) ubiquitinazione
DettagliRischio psicopatologico
Rischio psicopatologico http://www.medicinalive.com/sindrome-di-down Corso di Disabilità cognitive - Prof. Renzo Vianello - Università di Padova Power Point per le lezioni a cura di Manzan Dainese Martina
DettagliMCI CENNI DI ATTIVAZIONE COGNITIVA ABILITÀ COGNITIVE E INVECCHIAMENTO
MCI CENNI DI ATTIVAZIONE COGNITIVA ABILITÀ COGNITIVE E INVECCHIAMENTO MILD COGNITIVE IMPAIRMENT La patologia dementigena inizia molto prima delle manifestazioni cliniche della malattia. Esiste una fase
DettagliLa Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico
La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico Dott.ssa Sara Fascendini Centro Alzheimer, Fondazione Europea di Ricerca Biomedica (FERB), Ospedale Briolini, Gazzaniga (BG) CHE COSA È LA DEMENZA?
DettagliLA DEMENZA SENILE: ORIGINE E DIAGNOSI PRECOCE
LA DEMENZA SENILE: ORIGINE E DIAGNOSI PRECOCE Filippo Bogetto Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Torino Dipartimento Salute Mentale Interaziendale To 1 - Molinette MODIFICAZIONI COGNITIVE
DettagliCosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco
Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco DEMENZA Sindrome clinica caratterizzata dal deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive rispetto al livello di sviluppo
DettagliAlice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa
PSICOPATOLOGICO PSICOPATOLOGICO Alice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa CAPITOLO V CAPITOLO V RISCHIO RISCHIO SINDROME DI DOWN È una malattia genetica causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più:
DettagliLa psichiatria geriatrica è un campo in rapida crescita in quanto la popolazione anziana è in aumento.
La psichiatria geriatrica è un campo in rapida crescita in quanto la popolazione anziana è in aumento. I disturbi mentali dell anziano comprendono tutti i disturbi ritrovabili nei giovani adulti e ad essi
DettagliLa progressione clinica
La progressione clinica I medici di fronte alla demenza nella donna e nell uomo Milano, 20 settembre 2014 Francesca Clerici Centro per il Trattamento e lo Studio dei Disturbi Cognitivi U.O. Neurologia
DettagliLA MALATTIA DI ALZHEIMER: DAL SOSPETTO CLINICO ALLA DIAGNOSI (Parte II)
LA MALATTIA DI ALZHEIMER: DAL SOSPETTO CLINICO ALLA DIAGNOSI (Parte II) Dr. Roberto Bombardi Dirigente Medico Neurologia Ospedale San. Bassiano 11 Ottobre 2014 -Bassano del Grappa Eavluationofcognitive
DettagliADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia
ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia CONTESTO GENERALE In Italia l 80% circa dei pazienti affetti da demenza è assistita
DettagliBambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer
Bambini e nonni insieme per una vita più bella incontro con la Malattia di Alzheimer Società Cooperativa Sociale Occhio Magico BAMBINI E NONNI INSIEME PER UNA VITA PIÙ BELLA incontro con la Malattia di
DettagliPsicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016
Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di
DettagliCOS E LA MALATTIA DI ALZHEIMER?
COS E LA MALATTIA DI ALZHEIMER? E la forma più frequente di demenza. La DEMENZA è la perdita delle funzioni intellettive (il RICORDARE, il PENSARE, il RAGIONARE) di gravità tale da rendere la persona malata
DettagliCome cambiano le funzioni cognitive nella terza età: invecchiamento normale e patologico
Come cambiano le funzioni cognitive nella terza età: invecchiamento normale e patologico L età è niente, è un numero che abbiamo addosso Arnoldo Foà Università Ivana Torretta Nerviano Massimiliano Dieci
DettagliPercorso Preventivo-Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale Riabilitativo (PDTAR) per la popolazione e i pazienti con demenza Sintesi
e le Aziende Ospedaliere, IRCCS, ASP(Aziende di Servizi alla Persona), Università elencate nel Documento Integrale Percorso Preventivo-Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale Riabilitativo (PDTAR) per la
DettagliI PROBLEMI NELLE FASI INIZIALI DELLA DEMENZA E I MODI PER AFFRONTARLI
I PROBLEMI NELLE FASI INIZIALI DELLA DEMENZA E I MODI PER AFFRONTARLI Dr. Emiliano Petrò Responsabile Unità Valutativa Alzheimer Policlinico San Marco, Zingonia Importanza della diagnosi precoce Esclude
DettagliIl Morbo di Alzheimer
Il Morbo di Alzheimer Il morbo di Alzheimer, detta anche demenza senile di tipo Alzheimer, demenza degenerativa primaria di tipo Alzheimer o semplicemente di Alzheimer, è la forma più comune di demenza
DettagliALZHEIMER: PERCHE UNA DIAGNOSI PRECOCE
ALZHEIMER: PERCHE UNA DIAGNOSI PRECOCE Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un progressivo allungamento della durata media della vita, e quindi ad un invecchiamento della popolazione, che determina l
DettagliScheda informativa sulla Malattia di Alzheimer
Che cos è la Malattia di Alzheimer? Quali sono le cause? Quali sono i sintomi? Quali sono i trattamenti? Qual è la prognosi? Cosa sta facendo l AFaR? Scheda informativa sulla Malattia di Alzheimer Che
DettagliLA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COME MISURA CHIAVE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL DNC LIEVE: L ESPERIENZA DELLA REGIONE PIEMONTE
VIII Convegno IL CONTRIBUTO DELLE UNITA VALUTAZIONE ALZHEIMER NELL ASSISTENZA DEI PAZIENTI CON DEMENZA LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COME MISURA CHIAVE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL DNC LIEVE: L ESPERIENZA
DettagliDisturbi comportamentali Aspetti clinici
Disturbi comportamentali Aspetti clinici Dott. ssa Livia Ludovico La Malattia di Alzheimer: gli aspetti clinici e l alleanza terapeutica Hotel Parma & Congressi Via Emilia Ovest, 281/A - Parma 24 settembre
DettagliConoscere i volti della demenza. Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze
Conoscere i volti della demenza Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze Vero o falso? Barrare una casella e controllare la risposta alle pagine seguenti Vero Falso 1 Chi ha
DettagliMILD COGNITIVE IMPAIRMENT
MILD COGNITIVE IMPAIRMENT - Rapporto del Gruppo di Lavoro Internazionale sul - Winblad B et al. (2004). Mild Cognitive Impairment: beyond controversies, towards a consensus. Journal of Internal Medicine;
DettagliMalattie degenerative, sporadiche ed ereditarie, prevalentemente dementigene
Malattie degenerative, sporadiche ed ereditarie, prevalentemente dementigene Prof. Roberto Cotrufo 2009 Definizione di demenza La demenza è una sindrome caratterizzata da deterioramento di capacità cognitive
DettagliCapitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO
Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,
DettagliSTRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI
STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
DettagliMMSE. Mini Mental State Examination. Folstein e coll. (1975)
MMSE Mini Mental State Examination Folstein e coll. (1975) Scopo Il MMSE è un test ampiamente utilizzato nella pratica clinica della valutazione delle funzioni cognitive dei soggetti anziani. E un test
DettagliIl paziente neurologico ICTUS
ICTUS ICTUS ICTUS ICTUS Fattori di rischio modificabili Ipertensione arteriosa Diabete mellito Stenosi carotidea Fumo/alcool Sovrappeso Sedentarietà Fattori di rischio non modificabili Età Sesso Predisposizione
DettagliCome promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile?
Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile? Studio condotto presso i 5 Istituti di cura per anziani della Città di Lugano. Giornata RAI 2011 Lugano 27
DettagliDEMENZE Cenni epidemiologici
DEMENZE Cenni epidemiologici Le demenze, rappresentano la quarta causa di morte negli ultra65enni. La prevalenza aumenta con l età ed è maggiore nel sesso femminile (5,3% Uomini e 7,2% Donne >65aa), specie
DettagliIl mondo invecchia Il mondo invecchia
Il mondo invecchia Il mondo invecchia Evoluzione della popolazione anziana per classi d età e tassi di demenza Il cervello invecchia DISTURBI INTELLETTIVI DEL CERVELLO ANZIANO Declino della memoria Riduzione
DettagliLE FRAGILITA DELL ANZIANO FRAGILITA
LE FRAGILITA DELL ANZIANO Motoria FRAGILITA Cerebro-vascolare Cognitiva Ambientale Metabolica STROKE 80 % ISCHEMICO EMORRAGICO 20 % CORTICALE A. cerebrale ant. A. cerebrale media A. cerebrale post. SOTTOCORTICALE
DettagliMALATTIA DI ALZHEIMER
MALATTIA DI ALZHEIMER FORME FAMILIARI FORME SPORADICHE 5-10% 90-95% Esordio precoce (40-60 aa) (EOFAD) Esordio tardivo (>60 aa) (LOFAD) Esordio precoce (65 aa) (LOAD) (Fattori
DettagliCOSA VUOLE DIRE DEMENZA DEGENERATIVA PRIMARIA?
CHE COSA È LA MALATTIA DI ALZHEIMER? La malattia di Alzheimer è una forma di demenza degenerativa primaria legata alla progressiva perdita di cellule nervose della corteccia cerebrale, dette neuroni. Essa
DettagliPROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL
PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano
DettagliDisturbo della memoria: quando è normale per l età? Quando preoccuparsi? Che fare?
Disturbo della memoria: quando è normale per l età? Quando preoccuparsi? Che fare? Dr.ssa Elisabetta Corengia Dr.ssa Caterina Barrilà Ospedale Valduce Como Neurologia da Lo smemorato di Tapiola Arto Paasilinna
DettagliPATOLOGIE 3 ALTRE FORME DI DEMENZA
DEMENZA VASCOLARE PATOLOGIE 3 ALTRE FORME DI DEMENZA CRITERI DIAGNOSTICI DEL DSM-IV Esaminiamo adesso i principali quadri di demenza secondaria, iniziando dalle demenze vascolari, le più frequenti, che
DettagliL APPROCCIO PSICHIATRICO: DEPRESSIONE E BPSD. Lucio Ghio Clinica Psichiatrica - IRCSS A.O.U. San Martino-IST
L APPROCCIO PSICHIATRICO: DEPRESSIONE E BPSD Lucio Ghio Clinica Psichiatrica - IRCSS A.O.U. San Martino-IST Approccio psichiatrico nelle Demenze Depressione Behavioral and Psychological Symptoms of Dementia
DettagliPatologie più comunemente coinvolte nel mobbing.
Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Episodio Depressivo Maggiore. Cinque o più dei seguenti sintomi sono presenti da almeno due settimane comportando un cambiamento rispetto al precedente
DettagliDemenze : La sfida del Territorio. Dott. Antonio Colin Responsabile Unità Valutativa Alzheimer ASL NA5 - Distretto 81 - Portici
Demenze : La sfida del Territorio Dott. Antonio Colin Responsabile Unità Valutativa Alzheimer ASL NA5 - Distretto 81 - Portici Evoluzione Popolazione Italiana - Lori et al. 1995 DEMENZA SENILE QUARTA CAUSA
DettagliIctus acuto: fase preospedaliera
Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Ictus Ruolo del Medico di Medicina Generale nell ambito del programma regionale ed aziendale sulla STROKE CARE Arezzo, Ordine dei Medici,
DettagliLaura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza
CORPOrat(t)ivaMENTE. Confronti e prospettive sulle pratiche di lavoro integrato in età evolutiva IL CASO CLINICO CHE NON TI ASPETTI Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza A. è giunto
DettagliUNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta
UNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta Anno Accademico 2013 2014 Argomenti di Medicina Generale e terapia EVOLUZIONE E UOMO: è sempre lotta per l esistenza? LA CRONOBIOLOGIA: occhio all orologio; devo prendere
DettagliANIMAZIONE AVANZATA IN CP/RSA: ESPERIENZE DI ATTIVITA ASSISTITA CON ANIMALI E DI MUSICOTERAPIA GIOVANNI XXIII
Animazione come strumento di stimolazione cognitiva e di contrasto ai disturbi psico-affettivi. Bologna 26 Maggio 2010 ANIMAZIONE AVANZATA IN CP/RSA: ESPERIENZE DI ATTIVITA ASSISTITA CON ANIMALI E DI MUSICOTERAPIA
DettagliIl delirium II/II. Firenze 1 dicembre 2007. 8 Corso Multiprofessionale di Nursing
Firenze 1 dicembre 2007 8 Corso Multiprofessionale di Nursing Il delirium II/II M.Pozzebon U.O.C. Geriatria U.S.D. Continuità delle Cure P.O. Treviso Delirium: sindrome multifattoriale che deriva dall
DettagliNUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN
NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN GRUPPO DI RICERCA Coordinamento Università Partner Progetto realizzato con il contributo di Assicurazioni Generali ABSTRACT
DettagliLa Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.
Sclerosi multipla FONTE : http://www.medicitalia.it/salute/sclerosi-multipla La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce
DettagliPOLIZZE VITA LONG TERM CARE (Convenzione EMAPI GENERALI ITALIA n. 100.000)
POLIZZE VITA LONG TERM CARE (Convenzione EMAPI GENERALI ITALIA n. 100.000) RELAZIONE MEDICA SULLO STATO DI NON-AUTOSUFFICIENZA PRESUMIBILMENTE PERMANENTE (Modello 1) M od. R -L T C -3 / 1 5 Nome e Cognome
DettagliClassificazione dei tessuti
Tessuto nervoso Classificazione dei tessuti Tessuto nervoso Caratterizzato da eccitabilità e conduttività Costituito principalmente da due tipi di cellule: Cellule neuronali o neuroni che sono caratteristiche
DettagliIl sistema immunitario reagisce contro la glia come se questa fosse estranea, aggredendola e distruggendola come farebbe con qualunque aggressore
SCLEROSI MULTIPLA Malattia autoimmune Colpisce in generale soggetti giovani: 15-35 anni Anticorpi contro le cellule gliali: i neuroni in linea di principio sono risparmiati Andamento a ricadute e remissioni
DettagliDemenza e malattia di Alzheimer
Igiene e cultura medico-sanitaria 1 La demenza è il nucleo centrale di questa sezione, anche se si fa riferimento in modo particolare al malato di Alzheimer. Iniziamo con il porci delle domande. Quale
DettagliDisturbi ossessivi compulsivi? Sono disturbi invalidanti? Trattamento farmacologico?
ALCUNE DOMANDE DEL COMPITO SCRITTO DI NEUROLOGIA DEL 31 GENNAIO Mielite trasversa, caratteristiche cliniche. SLA Lobo più colpito nel morbo d Alzheimer Sede più frequente di emorragia intraparenchimale
DettagliInterventi sul caregiver del paziente affetto da demenza
Interventi sul caregiver del paziente affetto da demenza Dott.ssa Amparo Ortega Ambulatorio di Neuropsicologia Dipartimento di Neurologia ASL 3 Genovese La malattia di Alzheimer è la più comune causa di
DettagliLa psicologia come diagnosi e riabilitazione
San Maurizio Canavese, 23/24 Febbraio 2012 Danilo De Gaspari ICP - CTO CENTRO PARKINSON MILANO L INTERVENTO PSICOLOGICO IN 2 FASI 1. LA DIAGNOSI DEI DISTURBI COGNITIVO-COMPORTAMENTALI 2. LA PRESA IN CARICO
DettagliLA MALATTIA DI ALZHEIMER: ASPETTI MEDICI E SOCIALI
SEDE DI VARESE LA MALATTIA DI ALZHEIMER: ASPETTI MEDICI E SOCIALI Dott.ssa Cristina Morelli La malattia di Alzheimer è la più comune forma di demenza: colpisce l 1% della popolazione occidentale, il 6%
DettagliELENCO ELABORATI SCRITTI PRESENTATI DAGLI STUDENTI PER LA PROVA FINALE IN DUE ANNI ACCADEMICI. Cognizione sociale e iperattività
Cognizione sociale e iperattività La riabilitazione delle anomie per mezzo del condizionamento classico : uno studio sperimentale Recepire, controllare,suscitare e interpretare le emozioni nella relazione
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con
DettagliDSM-5 5 e Disturbi Specifici dell Apprendimento. Dott.ssa L.Ferro
DSM-5 5 e Disturbi Specifici dell Apprendimento Dott.ssa L.Ferro DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO Viene promosso l uso di specificatori nelle diagnosi Disabilita Intellettive Disturbi quali: della Comunicazione
DettagliLa patologia Quali sono i sintomi?
EMOCROMATOSI La patologia L'emocromatosi è una condizione che causa un aumentato assorbimento del ferro alimentare e che determina un progressivo accumulo di ferro nell'organismo ed è una malattia ereditaria
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DELLE NEUROSCIENZE 2014 GARE LOCALI - A VERSIONE PER I DOCENTI ISTRUZIONI PER L USO
OLIMPIADI ITALIANE DELLE NEUROSCIENZE 2014 GARE LOCALI - A ERSIONE PER I DOCENTI ISTRUZIONI PER L USO NEUROANATOMIA (prova individuale): 4 diverse tavole mute di cervello umano, con indicate 5 diverse
DettagliLa medicina del buon senso. ADR (Adverse Drug Reactions) Prevalenza
L appropriatezza diagnostica tra evidenze e buon senso Savigliano, 11 Giugno 2011 Pazienti in trattamento cronico con farmaci: 60% ne assume due tipi La medicina del buon senso 25% assumono 4 o più tipi
DettagliLE UNITA VALUTATIVE ALZHEIMER (UVA) DELLA REGIONE MARCHE
LE UNITA VALUTATIVE ALZHEIMER (UVA) DELLA REGIONE MARCHE Attività e caratteristiche organizzative Il Progetto Cronos, promosso nel settembre del 2000 dal Ministero della Salute in collaborazione con l
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliOCT nello studio della papilla ottica
Aggiornamenti in neuroftalmologia Varese, 20 maggio 2011 OCT nello studio della papilla ottica S. Donati Cos èla tomografia ottica e luce coerente (OCT) Meccanismo di Reflettività luminosa OCT e
Dettagli<1%familiare, 99% sporadica Incidenza: 1% tra 65-70anni; 8% > 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni
Malattia di Alzheimer 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni 3-4 milioni di individui affetti da AD in USA Sintomi: Cognitivi: Perdita
DettagliI FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO. Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011
I FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011 FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO Proteine: 1-1,2 g/kg/die; Calorie: 20-30/kg/die Es.: anziano di 60 kg 60-72 g di proteine; 1200-1800
DettagliL ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:
L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO
DettagliIL DELIRIUM: STRATEGIE DI PREVENZIONE E GESTIONE
IL DELIRIUM: STRATEGIE DI PREVENZIONE E GESTIONE Collegio IPASVI Brescia 24 febbraio 2016 Zani Michele Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia Fond. Le Rondini Città di Lumezzane ONLUS IL MESSAGGIO DI OGGI
DettagliVertova 18-Settembre-2010. La terapia della malattia di Alzheimer Lo stato della ricerca e della terapia oggi.
Vertova 18-Settembre-2010 La terapia della malattia di Alzheimer Lo stato della ricerca e della terapia oggi. Epidemiologia m.alzheimer Secondo ADI(Alzheimer s disease international) 1) 35 milioni persone
DettagliAllenAPP: nuove tecnologie e quotidianità. Ausili per la disabilità cognitiva
AllenAPP: nuove tecnologie e quotidianità Ausili per la disabilità cognitiva UN TEMA CHE RIGUARDA circa 750mila persone in Italia hanno disabilità cognitive. Le cause sono diverse: genetiche ( ad esempio
DettagliCosa sono le patologie neurodegenerative. Dr. R. Padoan Neurologia Feltre
Cosa sono le patologie neurodegenerative Dr. R. Padoan Neurologia Feltre Le malattie neurodegenerative sono un insieme variegato di malattie del cervello, accomunate da un processo cronico e selettivo
DettagliICTUS: LA CURA E POSSIBILE!
ICTUS: LA CURA E POSSIBILE! Dott. Simone Comelli Dott. Giacomo P. Vaudano Dott. Roberto Cavallo Dott. Daniele Savio Dott. Carlo A. Cametti Ospedale S.G. Bosco Ictus: Definizione Deficit neurologico ad
DettagliMASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da: Con il patrocinio di:
PROGRAMMA MASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA NELL ADULTO E NELL ANZIANO I EDIZIONE TORINO 19 GENNAIO 2014-14 DICEMBRE 2014 (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da:
DettagliMenopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare. Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it
Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it Epidemiologia Disturbi dell Umore Prevalenza Maschi/ femmine Età di esordio Depressione
DettagliComunicato del 20/1/2016. Ictus Cerebrale, Parkinson e Alzheimer al centro Del Convegno SIN Sicilia.
Comunicato del 20/1/2016 Ictus Cerebrale, Parkinson e Alzheimer al centro Del Convegno SIN Sicilia. Venerdì 22 gennaio si aprirà al Palazzo Vermexio di Siracusa il Congresso promosso dalla Sezione Sicilia
DettagliComplicanze psico- cognitive dell ictus
www.fisiokinesiterapia.biz Complicanze psico- cognitive dell ictus Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Depressione post-ictus L utilizzo di benzodiazepine e neurolettici
DettagliOBSERVATION TREATMENT (AOT)
ABSTRACT Valutazione dell efficacia dell ACTION OBSERVATION TREATMENT (AOT) sull impairment funzionale in pazienti con Demenza di Alzheimer di grado lieve-moderato - Studio randomizzato e controllato Il
DettagliLa rete dei neuropsicologi nella macro UVA del IRCCS San Martino/IST. Luisa Emma Bosia U.O. NEUROLOGIA
La rete dei neuropsicologi nella macro UVA del IRCCS San Martino/IST Luisa Emma Bosia U.O. NEUROLOGIA L importanza di lavorare in rete Il concetto di rete implica il riferimento ad un tessuto di relazioni
DettagliI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCONTRO GENITORI CHIUSA PESIO Aprile 2015 Dott. ALESSANDRO MARANGI CORRELAZIONE (provvisoria) TRA MINORAZIONE e HANDICAP Legge 104/1992: è persona handicappata colui che presenta
DettagliLa palestra per la mente
La palestra per la mente Corso rivolto alla terza età Docenti: Dr.sse E. Pasquali, L. Cretella Associazione UmanaMente www.associazioneumanamente.org La palestra per la mente Corso rivolto alla terza età
DettagliAlzheimer. vivere con il malato Conoscere, capire e curare LA SALUTE A PORTATA DI TUTTI I.P.
Obiettivo de InHealth è di costituire uno strumento di informazione per comunicare le più recenti novità in tema di salute, benessere psico-fisico e corretti stili di vita. L editore non è responsabile
DettagliLA SALUTE. La malattia di Alzheimer: il progetto Cronos del Ministero della Salute. obiettivo sicurezza. a cura di Pompeo Pindozzi
a cura di Pompeo Pindozzi La malattia di Alzheimer: COS E IL PROGETTO CRONOS LA RETE ASSISTENZIALE DEL PROGETTO CRONOS: OPERATORI E STRUTTURE COINVOLTE Il progetto cronos è il più ampio studio clinico-epidemiologico
DettagliCONOSCERE LA DEMENZA PER AFFRONTARLA
1 CORSO FORMATIVO/INFORMATIVO MESORACA 24/ 28 MAGGIO 2016 CONOSCERE LA DEMENZA PER AFFRONTARLA DOTT.SSA ANASTASIA WANDA CARCELLO DOTT.SSA MONICA BACCI COS È LA DEMENZA? GRADUALE COMROMISSIONE DELLE FUNZIONI
DettagliMODELLO ARD Advanced Rehabilitation in Dementia Castellanza, 24 marzo 2015 a cura di DOTT. LIVIO DAL BOSCO DOTT. DAVIDE BARRA
WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione MODELLO ARD Advanced Rehabilitation in Dementia Castellanza, 24 marzo 2015 a cura di DOTT. LIVIO DAL BOSCO DOTT. DAVIDE
DettagliDDAI. DDAI:diagnosi differenziale e associata DDAI DDAI DDAI DDAI
:diagnosi differenziale e associata Renata Rizzo Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Pediatria, Università di Catania è una sindrome neurocomportamentale. I sintomi principali sono classificati
DettagliTrattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Trattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri Dr.ssa Marina
DettagliMedicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza
52 Congresso Nazionale SIGG Paese vecchio, assistenza nuova: il caso Italia Firenze, 1 dicembre 2007 Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità
DettagliLa valutazione comportamentale. Dr. C. Marra e Dr. D. Quaranta Istituto di Neurologia - UCSC
La valutazione comportamentale Dr. C. Marra e Dr. D. Quaranta Istituto di Neurologia - UCSC Ruolo dei disturbi comportamentali nella demenza sono la prima causa di stress nel care-giver (Rabins et al,
DettagliIl diabete nell anziano e il rischio di. Claudio Marengo Marco Comoglio
Il diabete nell anziano e il rischio di disabilità Claudio Marengo Marco Comoglio SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@edizioniseed.it
Dettaglifunzionamento cognitivo IRCCS OASI MARIA SS TROINA Dipartimento per l involuzione cerebrale senile
Approccio riabilitativo nelle compromissioni del funzionamento cognitivo funzionamento cognitivo IRCCS OASI MARIA SS TROINA Dipartimento per l involuzione cerebrale senile IRCCS Oasi Maria SS: attività
DettagliSISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.
SISTEMA NERVOSO In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema nervoso controlla
Dettagli