Profilo di crescita del Pil nelle maggiori economie Ue (numeri indice media 2000=100) Italia Francia Germania Regno Unito Spagna
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- Giuseppina Napoli
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1 La caduta del Pil Tra le maggiori economie europee, l'italia ha registrato, nel periodo , la flessione del Pil (Prodotto interno lordo, che è dato dalla somma di tutti i beni e servizi prodotti in un anno) più accentuata, pari al 6,3 per cento, contro il 3,8 per cento della Germania, il 3,5 della media Uem e l'1,7 per cento della Francia. Sommando questo risultato all'espansione modesta degli anni precedenti, per l'intero periodo l'italia è, in assoluto, il paese dell'ue la cui economia è cresciuta meno: appena l'1,4 per cento, contro il 10 per cento dell'uem e il 12,1 per cento dell'ue. Tra le componenti della domanda, l'impatto della crisi è stato particolarmente forte su investimenti ed esportazioni nette. Profilo di crescita del Pil nelle maggiori economie Ue (numeri indice media 2000=) Italia Francia Germania Regno Unito Spagna Profilo di crescita del Pil nelle maggiori economie Ue. Numeri indice 2000= Fonte Istat, Eurostat, Insee, Destatis, Ine L andamento della produzione industriale L'Italia ha storicamente una forte vocazione manifatturiera e tuttora è la seconda economia europea per valore aggiunto e addetti nell'industria, dopo la Germania. La specializzazione produttiva - il cosiddetto made in Italy - comprende le filiere del tessileabbigliamento (dalle calzature all'occhialeria), dell'edilizia e dell'arredo (piastrelle, mobili, illuminotecnica), la metallurgia e la metalmeccanica, inclusa la fabbricazione di macchinari. Nella prima parte degli anni Duemila, la manifattura italiana ha subito la concorrenza delle economie emergenti nei comparti a minor contenuto tecnologico, ed è entrata in una lunga fase di stagnazione e ricomposizione delle produzioni, con il rafforzamento di alcuni comparti (ad es. i prodotti di gomma e plastica, la farmaceutica) e la perdita di peso di altri La diffusione della crisi al settore industriale si è concentrata tra l'aprile 2008 e il marzo/aprile 2009, con una caduta della produzione del 25,8 per cento.
2 Andamento della produzione industriale in Italia: indice generale e per grandi raggruppamenti di industrie - gennaio marzo 2010 (numeri indice base 2005=; dati mensili destagionalizzati) Totale Strumentali Consumo Intermedi Energia Andamento della produzione industriale in Italia: Indice generale e per grandi raggruppamenti d'industrie. Numeri indice media 2005=, dati mensili destagionalizzati Fonte Istat - Indagine mensile sulla produzione industriale Il potere d acquisto delle famiglie In Italia, l'impatto della crisi sul reddito disponibile delle famiglie in termini reali ha iniziato a manifestarsi già nel 2008, con una diminuzione del potere d'acquisto (cosa ci si può comprare con il denaro) dello 0,8 per cento, cui è seguito un ulteriore calo del 2,6 per cento nel 2009; l'andamento risulta peraltro analogo a quello della crisi del Nel 2009 il potere d'acquisto delle famiglie italiane è risultato superiore del 3,4 per cento rispetto al Tuttavia, la popolazione residente è cresciuta nel medesimo periodo del 5,8 per cento, cosicché vi è stata una riduzione del reddito pro capite del 2,3 per cento, corrispondente a una perdita di oltre 300 euro per abitante ai prezzi del 2000 (scontando l inflazione). Reddito reale delle famiglie, popolazione e potere d'acquisto pro capite in Italia - Anni (numeri indice base 2000=; migliaia di euro) N. indice migliaia di , , , ,9 14, , ,0 Fonte: Istat Potere d'acquisto pro capite (migliaia di ) Potere d'acquisto Popolazione Le presenze negli esercizi ricettivi (Hotel, ecc.)
3 Il settore turistico e ricettivo ha risentito in misura rilevante del peggioramento generalizzato delle condizioni dell'economia. I risultati provvisori della rilevazione sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi indicano per il 2009 un calo complessivo delle presenze (ovvero delle notti trascorse negli esercizi ricettivi) del 4,1 per cento, con un'accentuazione della tendenza discendente già emersa nel La diminuzione dell'attività è stata lievemente più accentuata per la componente straniera della clientela (-4,7 per cento le presenze). Presenze negli esercizi ricettivi (numeri indice media 2005=; dati destagionalizzati) Totale Italiani Stranieri I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi L andamento dell occupazione Dai primi mesi del 2009 un progressivo aggravamento del quadro occupazionale interessa tutta l'unione europea. La riduzione del numero di occupati si avvicina, nella media dello scorso anno, ai quattro milioni di persone (-1,7 per cento in confronto al 2008). Il ritmo di discesa, ancora pari all' 1,3 per cento nella prima parte del 2009, è aumentato nella seconda, fino a raggiungere il 2,2 per cento. Il peggioramento coinvolge sia gli uomini sia le donne. In Italia, la riduzione dell'occupazione maschile, avviatasi nel terzo trimestre 2008, è stata meno sostenuta rispetto alla media dell'ue e pari nel 2009 al -2,0 per cento (-274 mila unità). Il calo dell'occupazione femminile, partito nel primo trimestre 2009 e mantenutosi sempre superiore a quella medio dell'ue, ha comportato una variazione tendenziale annua del -1,1 per cento (-105 mila unità). La maggiore discesa dell'occupazione femminile in Italia sconta il più forte impatto della crisi nei comparti dell'industria in senso stretto (tessile, abbigliamento e cuoio) dove la presenza delle donne è particolarmente significativa.
4 Occupati per sesso nell'unione europea e in Italia - Anni (variazioni tendenziali) 3,0 2,0 1,0 Ue maschi Italia maschi Ue femmine Italia femmine 0,0-1,0-2,0-3,0-4,0 I II III IV I II III IV Fonte: Eurostat, Labour force survey Entrate e spese della Pubblica Amministrazione Nell'ultimo decennio, in confronto alle principali economie europee, l'italia ha scontato gli effetti di una crescita del Pil mediamente più bassa e di oneri del debito pubblico più elevati. In particolare, nel quinquennio , alla riduzione delle entrate complessive di circa 1,5 punti percentuali rispetto al Pil, in presenza di tassi di crescita reale molto contenuti, ha corrisposto una dinamica della spesa totale in espansione. La spesa è stata trainata soprattutto dalla crescita delle prestazioni sociali e dei redditi da lavoro dipendente (pubblico), con un'espansione relativa della componente di spesa corrente (non per investimenti) particolarmente marcata. Nel corso del biennio successivo ( ) il saldo del bilancio pubblico dell'italia ha mostrato un forte recupero, per tornare a peggiorare significativamente negli ultimi due anni in conseguenza della crisi economica e finanziaria. Entrate e spese totali in Italia, Germania, Francia e Spagna - Anni (percentuale sul Pil) 54 Italia Germania 40
5 58 Francia Spagna Entrate totali 34 Spese totali Fonte: Elaborazione Istat su dati Eurostat
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