IMPIANTO DI MEDOLLA (Via Campana n. 16 Comune di Medolla)

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1 IMPIANTO DI MEDOLLA (Via Campana n. 16 Comune di Medolla) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore: AIMAG S.p.A. L impianto è costituito da due corpi discarica: un vecchio bacino di discarica, sviluppato sul lato est, in cui l ultimo settore di conferimento è stata ultimato nel dicembre 2000 ed un bacino di discarica di ampliamento sito ad ovest, gestito operativamente dal dicembre 2000 fino ad agosto 2009, composto da 4 lotti adiacenti e contigui tra loro. Parametri gestionali Rifiuti conferiti (t/a) - - % di rifiuti urbani - - Produzione di percolato (t) , ,26 Produzione di biogas (m3) Volume residuo a fine anno (m3) Piano di sorveglianza e controllo dell impianto L attività di sorveglianza e controllo adottata presso la discarica di Medolla è contenuta all interno del Piano di Sorveglianza e Controllo (Sezione D3) approvato con Determinazione n 218 del 20/05/2009, Determinazione n 213 del 21/09/2010 (modifica del piano di monitoraggio del percolato) e Determinazione n 517 del 12/12/2011 (modifica del piano di monitoraggio delle emissioni diffuse e del biogas). Il gestore deve attuare il piano di sorveglianza e controllo previsto, rispettando frequenza, tipologia e modalità dei diversi parametri da controllare. ARPA è incaricata di effettuare i controlli di propria competenza previsti nel Piano, quale verifica del corretto monitoraggio da parte del gestore. Pag.1 di 10 Aggiornato al 01/05/2012

2 Acque sotterranee Le acque sotterranee sono le acque che si trovano al di sotto della superficie terrestre, nella zona di saturazione, a contatto diretto con il suolo e sottosuolo. Questa acqua si trova immagazzinata nei pori fra le particelle sedimentarie e nelle fenditure delle rocce compatte. A seguito dell infiltrazione nel suolo, le acque sotterranee fluiscono lentamente verso la falda acquifera, dove vengono immagazzinate. La rete di controllo delle acque sotterranee è costituita da 5 pozzi con profondità comprese tra 45 e 60 metri. Sorveglianza e controllo delle acque sotterranee: punti di monitoraggio e parametri Pag.2 di 10 Aggiornato al 01/05/2012

3 Pag.3 di 10 Aggiornato al 01/05/2012

4 Acque superficiali e di ruscellamento Con il termine acque superficiali si intendono corsi d acqua superficiali (canali, cavi, torrenti ecc.) di origine naturale o antropica, che veicolano acque ad uso irriguo, misto o di scolo. Le acque superficiali possono ricevere le acque di ruscellamento provenienti dal corpo di discarica. Il ruscellamento è il fenomeno di scorrimento delle acque di pioggia sulla superficie della discarica, che si verifica quando esse non possono penetrare perché è stata superata la capacità di infiltrazione che caratterizza la stessa discarica. Il monitoraggio prevede l analisi chimica di parametri fondamentali su due corsi d acqua superficiali, Fossetta Campana e Fossetta Rovere, situati rispettivamente sul lato nord e sul lato sud dell area discarica. Per ogni corpo idrico viene effettuato un campionamento a monte ed uno a valle dello scarico delle acque meteoriche di ruscellamento. Viene inoltre eseguito un prelievo di acqua dai 3 pozzetti di raccordo delle scoline poste al piede esterno degli argini perimetrali, coincidenti con i punti di immissione delle acque di ruscellamento nei corpi idrici esterni. Sorveglianza e controllo delle acque superficiali e di ruscellamento: punti di monitoraggio e parametri Pag.4 di 10 Aggiornato al 01/05/2012

5 Pag.5 di 10 Aggiornato al 01/05/2012

6 Acque di percolazione Il percolato è un liquido che si genera a seguito di processi di liscivazione e fermentazione all interno del corpo di una discarica. Il percolato viene estratto da pozzi di captazione attraverso pompe ad immersione poste all'interno degli stessi pozzi. Si tratta di un rifiuto speciale che viene avviato ad appositi impianti di trattamento. Ciascun lotto della discarica è dotato di un sistema di drenaggio, captazione e recapito del percolato, prodotto all interno dell ammasso dei rifiuti, verso una vasca di stoccaggio temporaneo. Sono previsti due punti di monitoraggio delle acque di percolazione; uno intercetta il percolato proveniente dalla parte più vecchia dell intero impianto (discarica esaurita ad est), l altro capta il percolato prodotto dalla parte relativa all ampliamento (discarica ampliamento ad ovest). Sorveglianza e controllo delle acque di percolazione: punti di monitoraggio e parametri Pag.6 di 10 Aggiornato al 01/05/2012

7 Pag.7 di 10 Aggiornato al 01/05/2012

8 Biogas Insieme al percolato, il principale prodotto di degradazione dei rifiuti è una miscela di gas, detta "biogas", composta, prevalentemente, da metano e anidride carbonica, con una parte di azoto ed altri gas minori. L'estrazione del biogas (captazione) avviene mediante pozzi verticali, posizionati nel corpo della discarica e collegati mediante una rete di tubi ad un sistema di aspirazione. La discarica è dotata di un impianto di captazione e sfruttamento del biogas per la produzione di energia elettrica. Il biogas captato viene sfruttato tutto per la produzione di energia, salvo casi eccezionali di fermo impianto per manutenzioni straordinarie, durante le quali lo stesso viene avviato alla torcia di combustione. L impianto per la produzione di energia elettrica da biogas è gestito dalla ditta Asja Ambiente Italia S.p.A. Sorveglianza e controllo del biogas: parametri Pag.8 di 10 Aggiornato al 01/05/2012

9 Emissioni diffuse Si tratta della frazione di biogas che è impossibile captare, soprattutto durante la fase di coltivazione della discarica, e che si diffonde liberamente in atmosfera. Il monitoraggio delle emissioni diffuse viene svolto in 3 punti interni all impianto: 2 punti marginali collocati lungo le direzioni prevalenti del vento e un punto adiacente al corpo del bacino di discarica di ampliamento. Sorveglianza e controllo delle emissioni diffuse: punti di monitoraggio e parametri Pag.9 di 10 Aggiornato al 01/05/2012

10 Emissioni sonore Le emissioni sonore all interno di una discarica sono dovute alla circolazione del traffico pesante che raggiunge la zona di scarico rifiuti e all attività delle pale meccaniche impiegate per lo stoccaggio degli stessi e per le operazioni di sistemazione dei rifiuti nei lotti di coltivazione. Anche gli impianti tecnologici installati nel sito, quali la torcia di combustione del biogas o l eventuale impianto di cogenerazione, danno luogo ad emissioni sonore. Nel 2010 non è stata eseguita la valutazione di impatto acustico perché la discarica è risultata chiusa ai conferimenti. Sorveglianza e controllo delle emissioni sonore: parametri Rifiuti Ogni discarica è autorizzata allo smaltimento di specifici codici CER, di cui alla Decisione 2000/532/CE e successive modifiche. Sorveglianza e controllo dei rifiuti: parametri Pag.10 di 10 Aggiornato al 01/05/2012

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