OGGETTO: Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. autorizzazione integrata ambientale. - Domanda di CHIEDE ALLEGATO I

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1 Parte riservata al protocollo Categoria: 14 Classe: 02 Fascicolo: 02 Settore Ambiente Servizio Rifiuti e Inquinamento Autorizzazione Integrata Ambientale tel fax rifiuti@provincia.mantova.it ALLEGATO I DOMANDA PER IMPIANTI IPPC NUOVI E MODIFICA SOSTANZIALE - COMPARTO INDUSTRIA E RIFIUTI (si applicano le disposizioni in materia di imposta di bollo previste dal DPR 26/10/1972 n. 642 e sue modifiche ed integrazioni ) Imposta di bollo assolta in modo virtuale autorizzazione n 76779/2010 del 04/10/2010 Ag. Entrate Dir. Reg. Lombardia Alla Provincia di Mantova Sportello «IPPC» c/o Servizio Rifiuti ed Inquinamento Via Don Maraglio, MANTOVA Al/i Comune/i di Spett. le ARPA Dipartimento di Mantova Viale Risorgimento, MANTOVA Al Parco.. All Ente Gestore servizio di fognatura e depurazione OGGETTO: Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. autorizzazione integrata ambientale. - Domanda di Dichiarazioni ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.p.r. 445 del 28/12/2000. il sottoscritto è consapevole che, ai sensi dell art. 76 del d.p.r. n. 445/2000 chiunque rilasci dichiarazioni mendaci, formi atti falsi o ne faccia uso nei casi previsti dalla stessa normativa, è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia e che i benefici, eventualmente conseguiti in seguito al provvedimento emanato sulla base di dichiarazioni non veritiere, decadono. Il/La sottoscritto/a... nato/a a... il... residente in Comune di... Prov... via... n..., in qualità di gestore e/o legale rappresentante del complesso IPPC denominato...sito in Comune di... C.A.P.... Prov.... via... n... CHIEDE ai sensi della normativa in oggetto l'autorizzazione integrata ambientale per il complesso sopra citato, come:

2 impianto nuovo ( Le categorie degli impianti soggetti sono quelle elencate all art.29bis allegato VIII del D.Lgs. 152/06 ad esclusione allegato XII del D. Lgs. 152/06 e s.m.i.) impianto esistente con richiesta di modifica sostanziale attualmente autorizzato: Regione Lombardia, con decreto n..in data ; Provincia di Mantova, con Determinazione n. in data..; A tal fine si allegano gli elaborati tecnici predisposti secondo i contenuti della modulistica di cui alla D.G.R. 30 dicembre 2008, n. 8/8831 (Allegato D). A tal proposito dichiara che: la modifica relativa a.. ha carattere di sostanzialità ai sensi del D.L.vo 152/06 e della D.G.R. 30 dicembre 2008, n. 8/8831; l impianto è soggetto a valutazione di impatto ambientale (VIA) o verifica di assoggettabilità alla VIA, ai sensi del D.L.vo 152/06 e s.m.i.. Si allega copia dell istanza presentata alla. in data Data... (firma leggibile del GESTORE e/o Legale Rappresentante) ai sensi art. 5 comma 1lett.-rbis D.Lgs. 152/06 copia di un documento di identificazione in corso di validità Ai sensi dell articolo 38 del D.P.R. 28 Dicembre 2000, n. 445, comma 3, le istanze presentate alla Pubblica Amministrazione possono essere sottoscritte dall interessato alla presenza del dipendente della Pubblica Amministrazione. INFORMATIVA AI SENSI DELL art. 13 DEL D.Lgs. 196/2003 La Provincia di Mantova, in qualità di titolare del trattamento dei dati personali nella Persona del Presidente pro tempore, La informa che i dati raccolti attraverso la compilazione del modulo per la dichiarazione sostitutiva di certificazione o di atto di notorietà vengono trattati per scopi strettamente inerenti alla verifica delle condizioni per l erogazione del servizio/ della prestazione richiesto/a, secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge e regolamentari. I dati possono essere comunicati ai soggetti istituzionali nei soli casi previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento, o a terzi interessati nel rispetto della normativa disciplinante l accesso. I dati da Lei forniti verranno trattati sia utilizzando mezzi elettronici o comunque automatizzati, sia mezzi cartacei. I dati da Lei forniti potranno essere utilizzati al fine della verifica della esattezza e veridicità delle dichiarazioni rilasciate, nelle forme e nei limiti previsti dal DPR. 445/2000 (cd. T.U. sulla documentazione amministrativa, recante norme sulla autocertificazione). Le ricordiamo che, in qualità di interessato, Lei può esercitare in qualsiasi momento i diritti previsti dall art. 7 del codice privacy, rivolgendosi al Dirigente Responsabile del Settore con domicilio in via Don Ma raglio n. 4, Mantova. sportello.ippc@provincia.mantova.it Data Firma 1 : 1 Ai sensi dell art. 38 comma 3^ del Decreto del Presidente della Repubblica 28 Dicembre 2000, n. 445, la domanda compilata può essere sottoscritta dall interessato in presenza del personale addetto alla ricezione dell atto previa esibizione di un documento di identità valida ovvero, sottoscritta e presentata unitamente a copia fotostatica non autenticata del documento di identità in corso di validità del sottoscrittore.

3 PARTE GENERALE RELATIVA ALLA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA I documenti da presentare sono i seguenti: DOMANDA in originale, a cui si applicano le disposizioni in materia di imposta di bollo previste dal DPR 26/10/1972 n. 642 e sue modifiche ed integrazioni Alla domanda si allegano: - n. 1 copia cartacea degli allegati tecnici (doc. 2); - n. 1 copia carta ce a della sintesi non tecnica (doc. 3); - n. 1 CD contenente la relazione tecnica (doc. 4); - n. 1 copia cartacea del report on-line documento riassuntivo generato dall'applicativo, attestante l'avvenuta compilazione della «Modulistica on-line (doc. 5); - n. 1 copia cartacea di ricevuta attestante il versamento per le spese istruttorie (doc. 6) secondo il tariffario emanato dalla Regione Lombardia. Indicazioni sulla documentazione: Il doc. 1 (DOMANDA) deve essere redatto sulla base del modello predisposto dalla Provincia di Mantova ALLEGATO I. Il doc. 2 (ALLEGATI TECNICI) è costituito da: a. Una copia dei seguenti elaborati grafici (che possono essere presentati singolarmente, secondo l'elenco sotto riportato, o accorpando più informazioni omogenee, purché risultino comprensibili; essi devono rappresentare le principali caratteristiche del complesso IPPC ed essere redatti nelle opportune scale in relazione all'estensione del complesso stesso e comunque tale da consentire l'individuazione delle planimetrie nel formato A0): Stralcio (in formato almeno A3) della Carta Tecnica Regionale alla scala 1: in cui è evidenziato il perimetro del complesso, centrato rispetto al foglio, ed il limite del territorio di riferimento, con le indicazioni delle aree soggette a vincoli ambientali. Stralcio del PRG vigente e di quello eventualmente adottato dai Comuni ricompresi nel raggio di riferimento dell'inquadramento territoriale, in cui è evidenziato il perimetro del complesso (in copia conforme) Planimetria a scala di dettaglio (orientativamente 1 :200) con la destinazione d'uso delle aree interne del complesso e l'indicazione delle linee produttive e delle apparecchiature, suddivise per attività IPPC e non IPPC, evidenziate con un numero d'ordine di riferimento. Emissioni idriche: schema del sistema di raccolta e scarico delle acque reflue e meteoriche in scala di dettaglio (orientativamente 1 :200), con particolari (pozzetti separatori, pozzetti di prima pioggia, ecc.) e con l'individuazione dei punti di ispezione alla rete e tutti i punti di scarico contraddistinti con la sigla 51,52, S3,... Sn, nonché l'indicazione del punto di recapito finale (fognatura, corso d'acqua, sub irrigazione, ecc.) Emissioni in atmosfera: planimetria in scala di dettaglio (orientativamente 1 :200) in cui sono individuati gli spazi occupati da ciascuna macchina/linea/impianto, contraddistinti con la sigla MI, M2, M3,... Mn, ed i condotti di scarico, contraddistinti con la sigla E1, E2, E3,... En. Se prescritto e/o previsto, allegare il progetto di realizzazione e gestione del Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME)

4 Emissioni sonore: planimetria in scala adeguata che rappresenti il territorio compreso nel raggio di 500 m dal perimetro del complesso, con identificazione delle sorgenti sonore del complesso stesso, suddivise per attività IPPC e non IPPC, la classificazione delle aree secondo la zonizzazione comunale approvata, e gli eventuali recettori sensibili Gestioni rifiuti: planimetria in scala di dettaglio (orientativamente 1 :200), con rappresentazione delle modalità e delle caratteristiche di cui al punto 5) della Relazione tecnica prevista dalla d.g.r.l ; in particolare, sono da indicare le aree destinate alle operazioni di recupero e/o smaltimento, la viabilità interna all'impianto e, in legenda, per ogni area, la superficie (in m 2 ), i tipi (codici CER) e i quantitativi dei rifiuti (in m 3 e t). Qualora una o più planimetrie sopra descritte non subiscano variazioni dalle modifiche progettate e sottoposte ad autorizzazione, l'azienda potrà evitare di presentarle inserendo tra la documentazione una dichiarazione in cui specifichi l'invarianza delle tavole denominate..presentate in data.. b. una copia delle autorizzazioni ambientali in materia di aria, acqua, rifiuti, energia, rischio di incidente rilevante, bonifiche, ancora vigenti o dei provvedimenti di compatibilità ambientai e (pronunciamento di compatibilità ambientale o esclusione dalla procedura di VIA). Il doc. 3 (SINTESI NON TECNICA) deve essere redatto sulla base dell'art. 29 ter comma 2 del d.lgs. 152/06 e s.m.i.. Il doc. 4 (RELAZIONE TECNICA) è costituito da CD contenente la relazione tecnica redatta con elaboratore di testo compatibile con Microsoft Word, che deve presentare in modo descrittivo e completo, ai sensi dell'art. 29 ter comma 2 del d.lgs. 152/06 e s.m.i., le informazioni necessarie alla descrizione del progetto e delle emissioni previste, con il riscontro dell'applicazione delle MTD (per gli impianti di trattamento rifiuti, la relazione tecnica dovrà essere integrata con i contenuti previsti dalla d.g.r.l /02); inoltre, la relazione tecnica deve comprendere la proposta del piano di monitoraggio delle prestazioni ambientali del complesso IPPC, redatta secondo il modello approvato con d.d.s. n del 20 febbraio Quanto contenuto nella relazione tecnica è correlato ai dati inseriti nella Modulistica on-line. La compilazione della Modulistica on-line si effettua collegandosi al sito della Regione Lombardia link Compilazione della modulistica on-line per la domanda di AIA seguendo le istruzioni disponibili sullo stesso sito. Per l'accesso al pubblico il richiedente deve indicare, nella relazione tecnica e nella documentazione presentata per l'ottenimento dell'autorizzazione integrata ambientale, le informazioni che ritiene non debbano essere diffuse per ragioni di riservatezza industriale, commerciale o personale, di tutela della proprietà intellettuale, di pubblica sicurezza o di difesa nazionale (art. 29 ter, comma 2, del d.lgs. 152/2006 e s.m.i.). A questo proposito, deve essere compilata l'apposita sezione n. 10 «Allegati e Informazioni Riservate» nella «Modulistica online». Il richiedente può fornire alla Provincia e agli Enti dove è consentito l'accesso del pubblico anche un'ulteriore versione della domanda priva delle informazioni riservate, ai fini dell'accessibilità al pubblico.

5 Per le attività di gestione rifiuti di cui al d.1gs. 152/06 e s.m.i. la documentazione deve essere integrata secondo quanto riportato nella d.g.r /02; in particolare: dichiarazione sostitutiva ex all. B; certificato di destinazione urbanistica dell'area rilasciato dal Comune e dichiarazione resa dal Comune medesimo della eventuale presenza/assenza di vincoli ex d.lgs. 490/99 e r.d.l. 3267/23 (in originale o copia conforme); dichiarazione del Comune o dell'ente gestore di inesistenza di punti di captazione delle acque destinate al consumo umano mediante infrastrutture di pubblico interesse nel raggio di 200 metri dall'impianto (in originale o copia conforme); elaborati grafici di carattere generale e specifico (a seconda della tipologia dell'impianto). Inoltre la relazione tecnica, prevista quale doc. 4 su CD, dovrà essere integrata con i contenuti previsti dalla citata d.g.r /02, resa anche in forma cartacea debitamente datata, timbrata e firmata da tecnico abilitato. Il Doc. 5 (REPORT ON-LINE) è la certificazione della avvenuta compilazione ed approvazione delle informazioni inserite nella Modulistica on-line. Tale documento viene generato in automatico dal sistema una volta compilate tutte le sezioni coerenti con l'attività svolta e approvate tramite il pulsante «approva compilazione questionario» della sezione n. lo. Il Doc. 6 (ATTESTAZIONE PAGAMENTO) è costituito da copia cartacea della ricevuta attestante il versamento alla Provincia competente delle spese istruttorie e la dichiarazione delle modalità di calcolo della tariffa. Per calcolare l'ammontare del versamento si dovrà far riferimento al tariffario definito dalla Regione Lombardia, mentre per la dichiarazione delle modalità di calcolo della tariffa si dovrà far riferimento alle specifiche dettate dalla Regione Lombardia o, in assenza di queste, a quanto previsto dall'art. 2, comma 1, del decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 24 aprile Le modalità di pagamento saranno definite dalle singole autorità competenti. Presentazione della domanda a Comune/i, ARPA Lombardia e altri Enti Al Protocollo del/dei Comune/i di ubicazione dell'impianto e di ARPA Competente per Territorio occorre presentare i seguenti documenti: - n. 1 copia della domanda (doc. 1), - n. 1 copia dell'/degli allegato!i tecnico/i (doc. 2), - n. 1 copia della sintesi non tecnica (doc. 3), - n. 1 Cd contenente la relazione tecnica (doc. 4). Nel caso in cui il territorio su cui è ubicato l'impianto ricada nell'ambito di un Parco o di una Comunità Montana, nonché nel caso in cui la gestione degli scarichi idrici sia di competenza di un Consorzio, la documentazione completa deve essere presentata anche ai suddetti Enti.

6 ALLEGATO VIII D.LGS. 152/06 e s.m.i. Allegato I (articolo 1, comma 1) Categorie di attività industriali di cui all'art Gli impianti o le parti di impianti utilizzati per la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi prodotti e processi non rientrano nel presente decreto. 2. I valori limite riportati di seguito si riferiscono in genere alle capacità di produzione o alla resa. Qualora uno stesso gestore ponga in essere varie attività elencate alla medesima voce in uno stesso impianto o in una stessa località, si sommano le capacità di tali attività. 1. Attività energetiche. 1.1 Impianti di combustione con potenza termica di combustione di oltre 50 MW Raffinerie di petrolio e di gas Cokerie Impianti di gassificazione e liquefazione del carbone. 2. Produzione e trasformazione dei metalli. 2.1 Impianti di arrostimento o sinterizzazione di minerali metallici compresi i minerali solforati Impianti di produzione di ghisa o acciaio (fusione primaria o secondaria), compresa la relativa colata continua di capacità superiore a 2,5 tonnellate all'ora Impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi mediante: a) laminazione a caldo con una capacità superiore a 20 tonnellate di acciaio grezzo all'ora; b) forgiatura con magli la cui energia di impatto supera 50 kj per maglio e allorché la potenza calorifica è superiore a 20 MW; c) applicazione di strati protettivi di metallo fuso con una capacità di trattamento superiore a 2 tonnellate di acciaio grezzo all'ora Fonderie di metalli ferrosi con una capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno Impianti: a) destinati a ricavare metalli grezzi non ferrosi da minerali, nonché concentrati o materie prime secondarie attraverso procedimenti metallurgici, chimici o elettrolitici; b) di fusione e lega di metalli non ferrosi, compresi i prodotti di recupero (affinazione, formatura in fonderia), con una capacità di fusione superiore a 4 tonnellate al giorno per il piombo e il cadmio o a 20 tonnellate al giorno per tutti gli altri metalli Impianti per il trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al trattamento utilizzate abbiano un volume superiore a 30 m Industria dei prodotti minerali Impianti destinati alla produzione di clinker (cemento) in forni rotativi la cui capacità di produzione supera 500 tonnellate al giorno oppure di calce viva in forni rotativi la cui capacità di produzione supera 50 tonnellate al giorno, o in altri tipi di forni aventi una capacità di produzione di oltre 50 tonnellate al giorno Impianti destinati alla produzione di amianto e alla fabbricazione di prodotti dell'amianto Impianti per la fabbricazione del vetro compresi quelli destinati alla produzione di fibre di vetro, con capacità di fusione di oltre 20 tonnellate al giorno Impianti per la fusione di sostanze minerali compresi quelli destinati alla produzione di fibre minerali, con una capacità di fusione di oltre 20 tonnellate al giorno Impianti per la fabbricazione di prodotti ceramici mediante cottura, in particolare tegole, mattoni, mattoni refrattari, piastrelle, gres, porcellane, con una capacità di produzione di oltre 75

7 tonnellate al giorno e/o con una capacità di forno superiore a 4 m 3 e con una densità di colata per forno superiore a 300 kg/m Industria chimica. Nell'ambito delle categorie di attività della sezione 4 si intende per produzione la produzione su scala industriale mediante trasformazione chimica delle sostanze o dei gruppi di sostanze di cui ai punti da 4.1 a Impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di base come: a) idrocarburi semplici (lineari o anulari, saturi o insaturi, alifatici o aromatici); b) idrocarburi ossigenati, segnatamente alcoli, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri, acetati, eteri, perossidi, resine, epossidi; c) idrocarburi solforati; d) idrocarburi azotati, segnatamente ammine, amidi, composti nitrosi, nitrati o nitrici, nitrili, cianati, isocianati; e) idrocarburi fosforosi; f) idrocarburi alogenati; g) composti organometallici; h) materie plastiche di base (polimeri, fibre sintetiche, fibre a base di cellulosa); i) gomme sintetiche; j) sostanze coloranti e pigmenti; k) tensioattivi e agenti di superficie Impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici inorganici di base, quali: a) gas, quali ammoniaca; cloro o cloruro di idrogeno, fluoro o fluoruro di idrogeno, ossidi di carbonio, composti di zolfo, ossidi di azoto, idrogeno, biossido di zolfo, bicloruro di carbonile; b) acidi, quali acido cromico, acido fluoridrico, acido fosforico, acido nitrico, acido cloridrico, acido solforico, oleum e acidi solforati; c) basi, quali idrossido d'ammonio, idrossido di potassio, idrossido di sodio; d) sali, quali cloruro d'ammonio, clorato di potassio, carbonato di potassio, carbonato di sodio, perborato, nitrato d'argento; e) metalloidi, ossidi metallici o altri composti inorganici, quali carburo di calcio, silicio, carburo di silicio Impianti chimici per la fabbricazione di fertilizzanti a base di fosforo, azoto o potassio (fertilizzanti semplici o composti). 4.4 Impianti chimici per la fabbricazione di prodotti di base fitosanitari e di biocidi. 4.5 Impianti che utilizzano un procedimento chimico o biologico per la fabbricazione di prodotti farmaceutici di base Impianti chimici per la fabbricazione di esplosivi. 5. Gestione dei rifiuti. Salvi l'art. 11 della direttiva n. 75/442/CEE e l'art. 3 della direttiva n. 91/689/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa ai rifiuti pericolosi Impianti per l'eliminazione o il ricupero di rifiuti pericolosi, della lista di cui all'art. 1, paragrafo 4, della direttiva 91/689/CEE quali definiti negli allegati II A e II B (operazioni R 1, R 5, R 6, R 8 e R 9) della direttiva 75/442/CEE e nella direttiva 75/439/CEE del Consiglio, del 16 giugno 1975, concernente l'eliminazione degli oli usati, con capacità di oltre 10 tonnellate al

8 giorno Impianti di incenerimento dei rifiuti urbani quali definiti nella direttiva 89/369/CEE del Consiglio, dell'8 giugno 1989, concernente la prevenzione dell'inquinamento atmosferico provocato dai nuovi impianti di incenerimento dei rifiuti urbani, e nella direttiva 89/429/CEE del Consiglio, del 21 giugno 1989, concernente la riduzione dell'inquinamento atmosferico provocato dagli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani, con una capacità superiore a 3 tonnellate all'ora Impianti per l'eliminazione dei rifiuti non pericolosi quali definiti nell'allegato 11 A della direttiva 75/442/CEE ai punti D 8, D 9 con capacità superiore a 50 tonnellate al giorno Discariche che ricevono più di 10 tonnellate al giorno o con una capacità totale di oltre tonnellate, ad esclusione delle discariche per i rifiuti inerti. (DAL 1 GENNAIO 2009) 6. Altre attività Impianti industriali destinati alla fabbricazione: a) di pasta per carta a partire dal legno o da altre materie fibrose; b) di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno; 6.2. Impianti per il pretrattamento (operazioni di lavaggio, imbianchimento, mercerizzazione) o la tintura di fibre o di tessili la cui capacità di trattamento supera le 10 tonnellate al giorno Impianti per la concia delle pelli qualora la capacità di trattamento superi le 12 tonnellate al giorno di prodotto finito. 6.4: a) Macelli aventi una capacità di produzione di carcasse di oltre 50 tonnellate al giorno; b) Trattamento e trasformazione destinati alla fabbricazione di prodotti alimentari a partire da: materie prime animali (diverse dal latte) con una capacità di produzione di prodotti finiti di oltre 75 tonnellate al giorno ovvero materie prime vegetali con una capacità di produzione di prodotti finiti di oltre 300 tonnellate al giorno (valore medio su base trimestrale); c) Trattamento e trasformazione del latte, con un quantitativo di latte ricevuto di oltre 200 tonnellate al giorno (valore medio su base annua) Impianti per l'eliminazione o il recupero di carcasse e di residui di animali con una capacità di trattamento di oltre 10 tonnellate al giorno Impianti per l'allevamento intensivo di pollame o di suini con più di: a) posti pollame; b) posti suini da produzione (di oltre 30 kg), o c) 750 posti scrofe Impianti per il trattamento di superficie di materie, oggetti o prodotti utilizzando solventi organici, in particolare per apprettare, stampare, spalmare, sgrassare, impermeabilizzare, incollare, verniciare, pulire o impregnare, con una capacità di consumo di solvente superiore a 150 kg all'ora o a 200 tonnellate all'anno Impianti per la fabbricazione di carbonio (carbone duro) o grafite per uso elettrico mediante combustione o grafitizzazione.

9 Il presente modulo può essere compilato nei campi individuati per l inserimento dei dati. Le aree di testo standard non devono in alcun modo essere modificate e/o alterate. L indebita modifica e/o alterazione delle aree di testo standard potranno comportare il rigetto dell istanza presentata.

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