Corso Base CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA Unità Didattica 8

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso Base 2014. CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA Unità Didattica 8"

Transcript

1 Corso Base 2014 CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA Unità Didattica 8 Traumi Cranici e Vertebrali Ictus Celebrale Malori improvvisi e perdite di Coscienza lipotimia e sincope, colpo di sole e colpo di calore, assideramento, epilessia. IL SISTEMA NERVOSO - ANATOMIA Il sistema nervoso è formato da un insieme di strutture la cui funzione è quella di percepire, elaborare e trasmettere impulsi. Il sistema nervoso è la sede dell'assunzione, elaborazione e trasmissione delle informazioni relative a tutto il corpo umano, in altre parole è il sistema di regolazione delle funzioni corporee. fornire sensazioni sull'ambiente interno ed esterno, integrare le informazioni sensoriali coordinare le attività volontarie e involontarie, regolare e controllare le strutture e gli apparati periferici Il sistema nervoso si può dividere in: 1. SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) Composto da: ENCEFALO : contenuto nella scatola cranica, controlla le percezioni dei sensi, il pensiero, la parola, i movimenti volontari, l equilibrio, lo stato di veglia e alcune funzioni vitali come gli atti respiratori; MIDOLLO SPINALE: corre lungo la colonna vertebrale, ed è costituito sia da fibre nervose che collegano i nervi al cervello, sia da centri (gangli) dotati di semplici funzioni elaborative non volontarie (es. atti riflessi, come il ritirare una mano che venga scottata). 2. SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) Trasmette percezioni dagli organi di senso al sistema nervoso centrale e comandi di movimento dal sistema nervoso centrale ai muscoli volontari. E composto principalmente da: - 12 paia di nervi cranici : escono direttamente dal cranio, e innervano la testa; - 33 paia di nervi spinali : escono dal midollo spinale, raggiungendo le varie parti del corpo. 3. SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (O NEUROVEGETATIVO) Si divide in due sottosistemi, il sistema simpatico ed il parasimpatico, la cui azione bilanciata controlla le funzioni di base necessarie a mantenere in vita l organismo ( respirazione, circolazione, ecc.) Il sistema nervoso è costituito principalmente di cellule nervose: neuroni.

2 L ENCEFALO L encefalo occupa la cavità cranica ed è costituito da cervello, cervelletto e tronco encefalico. 1) Cervello : è costituito da due emisferi; presiede alle funzioni più alte e complesse, quali il pensiero, il linguaggio, le percezioni sensoriali, i movimenti volontari, ecc. Quando una parte di esso viene danneggiata, scompaiono le facoltà che vi avevano sede ( es. il linguaggio), mentre altre facoltà rimangono inalterate. 2) Cervelletto : la sua funzione è quella di coordinare i movimenti volontari e di mantenere l equilibrio. Quando il cervelletto è danneggiato, si hanno disturbi dell equilibrio ( es. andatura barcollante) e dei movimenti (scoordinati e a scatti). 3) Tronco encefalico: è costituito da mesencefalo, ponte e bulbo, quest ultimo è unito al midollo spinale. Alcune delle funzioni del Tronco Encefalico sono: vi ha sede il sistema reticolare, un centro che regola lo stato di veglia; se tale centro viene danneggiato, si ha la perdita di coscienza; Il bulbo regola alcune delle principali funzioni vitali: respiro, battito del cuore, deglutizione, ecc. quando viene danneggiato, la conseguenza più immediata e temibile è l arresto respiratorio; per il tronco passano le fibre nervose che collegano il cervello con il midollo spinale. Lesioni Craniche o alla Colonna Vertebrale, Possono causare danni al cervello e al midollo spinale, Isolando una parte del corpo dal sistema nervoso. Il TRAUMA CRANICO Le cause principali sono: Incidenti stradali, sul lavoro o sportivi. IL TRAUMA CRANICO provoca un danno di entità diversa in base alla dinamica del trauma : Alla parte esterna (cute scatola cranica) Al suo contenuto (encefalo). LESIONI ESTERNE riguardano: Il cuoio capelluto; Tumefazione (bernoccolo); Ferite (abrasioni, escoriazioni,). Quando l infortunato presenta lesioni esterne alla testa (contusioni, tumefazioni o ferite), dobbiamo sempre considerare la possibilità che siano anche presenti lesioni craniche, vertebrali o cerebrali non evidenti.

3 FRATTURA DEL CRANIO: Frattura lineare (osso incrinato); Frattura comminata (irraggiamento dal punto di impatto); Frattura cranica avvallata (distacco di frammenti ossei). Un trauma cranico può provocare fratture delle ossa facciali: il rischio immediato è il soffocamento, in quanto le vie aeree possono essere ostruite da tessuti lacerati, da corpi estranei o da sangue.. Il trauma facciale può essere complicato da danni all encefalo, alla scatola cranica ed alle vertebre cervicali. Le priorità in questi casi sono: assicurare la pervietà delle vie aeree, senza aggravare le lesioni( controllando il cavo orale per costatare la presenza di sangue o altri corpi estranei; rimuovere e conservare eventuali protesi dentali mobili, che potrebbero dislocarsi in seguito; se si sviluppa edema applicare impacchi freddi per impedire che il rigonfiamento dei tessuti possa ostruire le vie aeree. Le fratture craniche possono essere chiuse o aperte. Fratture aperte: sono visibili, avremo lacerazione del cuoio capelluto con fuoriuscita di sangue, o liquido/materiale celebrale; Fratture chiuse: sono di difficile valutazione in quanto non sono visibili. Le fratture alla scatola cranica possono manifestarsi senza segno visibile dall esterno, una deformazione o un affossamento della volta cranica, una frattura esposta, cioè un ferita dove appaiono frammenti ossei e/o materiale cerebrale. La frattura localizzata alla base cranica può manifestarsi con epistassi, otorragia, dilatazione disuguale delle pupille, presenza di liquidi limpidi o ematici nell orecchio e nel naso, cambiamento di colore dei tessuti molli sotto gli occhi, segno di battle. La frattura della scatola cranica può manifestarsi con: ferita alla testa, ematoma epidurale, frattura infossata, frattura radiale. LESIONI INTERNE: Commozione celebrale; Contusione celebrale; Ematoma intracranico. Quando l infortunato presenta lesioni indirette dell Encefalo parliamo di : commozione cerebrale : è un forte scuotimento della massa celebrale dovuto ad urto, caratterizzata da stordimento, possibile perdita di coscienza e amnesia. Generalmente senza conseguenze. contusione cerebrale : in seguito ad una frattura cranica o ad uno scuotimento violento si verifica la distruzione dei tessuti cerebrali e la rottura di vasi sanguigni; ematoma cerebrale : il trauma può provocare la rottura di vasi sanguigni e il sangue si raccoglie internamente alla scatola cranica comprimendo e deformando il cervello;

4 edema cerebrale : compressione cerebrale dovuta al gonfiore dei tessuti lesi da un trauma o da altre cause. Quando sospettiamo un Trauma Cranico? Ogni volta che la dinamica dell evento non lo può far escludere. Sicuramente In presenza di deformazioni del cranio, affossamenti, bernoccoli. Ogni persona che abbia subito un trauma deve essere considerata portatrice di lesioni. Soccorrendo un paziente con probabile trauma cranico esaminiamo lo stato di coscienza dell infortunato; cerchiamo di capire se l infortunato: è caduto perché stava male o per altri motivi, ha perso coscienza, per quanto tempo, presenta vuoti di memoria, è confuso, presenta segni e sintomi anormali, potrebbe aver subito lesioni vertebrali. SEGNI E SINTOMI: Disturbi della coscienza: Sonnolenza; Stato confusionale; Incoscienza; Mal di testa; Nausea; Vomito (improvviso e a getto); Disturbi dell equilibrio; Disturbi visivi e uditivi; Rinorragia (fuoriuscita di sangue dal naso); Otorragia (fuoriuscita di sangue dall orecchio); Anisocoria (asimmetria delle pupille); Polso lento; Convulsioni; I sintomi possono manifestarsi nell immediato o a distanza di tempo COSA FARE: Cerchiamo di capire la dinamica dell evento; Valutiamo lo stato di coscienza e se è orientato; Controlliamo le funzioni vitali; Chiamiamo i soccorsi qualificati; BLS MANOVRE DA EVITARE: Alzare il capo; Muovere e/o trascinare l infortunato;

5 Arrestare la fuoriuscita di liquidi; Somministrare bevande; DA RICORDARE: Nei traumi cranici anche le ore successive all evento sono importanti (24/48), perché si potrebbero avere manifestazioni tardive dei sintomi. La COLONNA VERTEBRALE La colonna vertebrale è formata da 33 o 34 vertebre. Con Vertebra si identificano quelle ossa brevi formate da un corpo cilindrico e da un arco che delimita il foro vertebrale. La sovrapposizione delle 34 cavità vertebrali si chiama canale vertebrale e contiene il midollo spinale. Dai lati della colonna vertebrale fuoriescono 33 paia di nervi spinali diretti alle varie parti del corpo. Classificazione delle vertebre: C1 atlante prima vertebra cervicale C2 epistrofeo seconda vertebra cervicale C3 C7 vertebre cervicali D1 D12 vertebre toraciche ai cui lati si articolano le coste L1 L5 vertebre lombari il midollo spinale termina alla 2^ S1 S5 vertebre sacrali che fuse formano l osso sacro 4 5 vertebre coccigee unite formano il coccige. Il MIDOLLO SPINALE Il midollo spinale contiene le fibre nervose che trasmettono segnali da e per l encefalo: E composto da una Sostanza Grigia costituita dai corpi dei neuroni e si trova al centro del midollo; una Sostanza Bianca che ha la funzione di trasmettere impulsi; E dai Nervi Spinali che partono dal midollo verso tutto il corpo. Il midollo spinale è costituito da: meningi (pia madre, aracnoide, dura madre) che sono membrane che proteggono il midollo; Liquor, liquido che serve per attutire gli urti, si trova fra l aracnoide e la pia madre; Ganglio simpatico, insieme di neuroni che presiedono a funzioni della vita vegetativa; Corpo vertebrale, dietro di esso si trova il foro vertebrale, dove passa il midollo. I TRAUMI VERTEBRALI Provocati da: Incidenti stradali; Cadute da altezze elevate;

6 Incidenti sportivi (es. tuffi in acqua bassa); ma possiamo avere traumi vertebrali anche Cadendo sui talloni, o con le natiche; Sollevando pesi (colpo della strega). ATTENZIONE: Sospettiamo un trauma vertebrale ogni qualvolta la dinamica dell evento non possa escluderlo, anche in assenza di sintomi. Le fratture e le lussazioni alla colonna vertebrale possono essere provocate da traumi diretti alla schiena o al collo oppure da traumi indiretti. Si possono verificare due casi: Lesioni vertebrali senza lesioni midollari (le vie nervose che corrono nella colonna vertebrale non sono state lese e viene conservata normale la motilità e la sensibilità fino agli arti inferiori). Lesioni vertebrali con lesioni midollari (durante l infortunio o successivamente, i frammenti di vertebre fratturate hanno compresso o reciso il midollo spinale o le radici nervose che da esso dipartono, in modo parziale o totale). Movimenti scorretti possono provocare paralisi irreversibili. Consideriamo probabile una lesione vertebro spinale quando di ha: si ha dolore localizzato in un punto preciso della colonna: si ha Formicolio, Bruciore, intorpidimento degli arti; si ha dolore alla schiena e al collo; si ha insensibilità completa degli arti; si ha perdita involontaria di urina e feci. Sospettiamo comunque una frattura vertebrale quando: l infortunato incosciente può aver subito un urto; l infortunato cosciente ha subito un trauma abbastanza forte alla testa, al collo, alla schiena, ai glutei, o alle gambe; In generale, quando non potremmo escludere con certezza. Se c è il minimo sospetto di lesione vertebrale, osserviamo sempre queste precauzioni: Controlliamo le funzioni vitali; lasciamolo immobile nella posizione in cui si trova; Impediamo che altri lo possano muovere scorrettamente; Chiamiamo i soccorsi qualificati; Per impedire movimenti, teniamogli ferma la testa con le mani o con altro materiale di fortuna; Copriamolo in attesa dei soccorsi.

7 Ricordiamo sempre di non piegare l infortunate, trascinarlo o sollevarlo scorrettamente, girargli la testa, caricarlo su un veicolo, metterlo seduto o semiseduto. La resezione completa del midollo spinale comporta la definitiva paralisi ed insensibilità della parte del corpo sottostante al livello della lesione. Con la lesione a livello sacrale, lombare o dorsale potremmo avere formicolii, bruciore, insensibilità e paralisi degli arti inferiori e parte inferiore del busto (paraplegia). Con la lesione più alta, a livello cervicale, danni estesi anche a tutto il busto e le braccia (tetraplegia), ma la persona respira ancora contraendoli solo diaframma. Se la frattura è ancora più alta, alle prime vertebre cervicali, possiamo avere arresto respiratorio, causato da danni al bulbo che controllala respirazione, oppure al nervo che contrae il diaframma. Ictus Cerebrale Il cervello è riccamente vascolarizzato e richiede un continuo apporto di sangue in quanto le cellule nervose, per sopravvivere, hanno bisogno di ossigeno e sostanze nutritive. L interruzione dell apporto di sangue in una zona del cervello ha immediate ripercussioni sulla funzionalità delle cellule stesse e se si prolunga per qualche minuto esse vanno incontro a lesioni irreversibili. I numeri dell ictus: L ICTUS è la causa più frequente di disabilità in persone adulte e una delle più frequenti cause di morte; due terzi dei casi si verificano sopra i 65 anni, ma possono essere colpite anche persone giovani; il 90% dei casi è causato da una riduzione del flusso sanguigno (ischemia, infarto); il10% dalla rottura di un vaso sanguigno (emorragia). Con Ictus Cerebrale, detto anche accidente cerebrovascolare, o stroke si intende una condizione patologica dovuta ad una lesione cerebrale causata da una alterazione della vascolarizzazione. Parliamo, invece, di T.I.A. (transient ischemic attack) o attacco ischemico se l alterazione della circolazione cerebrale è solo temporanea e si manifesta con deficit funzionale temporaneo. Fondamentalmente esistono due forme di ictus: ICTUS ISCHEMICO ICTUS EMORRAGICO Le cause dell Ictus Ischemico sono legate alla occlusione di una arteria che irrora une parte più o meno estesa del cervello. L occlusione può essere dovuta ad una placca aterosclerotica su cui si

8 forma un trombo che ostruisce completamente il lume dell arteria; oppure può essere legata all arrivo di un embolo (frammento di trombo presente il altra sede) che una volta in circolo ostruisce un vaso di calibro insufficiente al suo passaggio. L Ictus Emorragico, invece, è causato dalla rottura patologica di una arteria cerebrale con conseguente emorragia. Ne consegue che la zona vascolarizzata da quell arteria non riceve più sangue necessario, per cui si ha ugualmente un danno dei neuroni. La rottura dell arteria può essere per aneurisma oppure per l indebolimento della parete dovuta dall ipertensione prolungata nel tempo. FATTORI DI RISCHIO: NON MODIFICABILI: Età; Ereditarietà; Sesso; MODIFICABILI: Fumo; Dieta scorretta; Eccessivo consumo di alcol Ridotta attività fisica; INTERMEDI: Ipertensione; Obesità; Diabete; Per fare un esempio descriviamo un quadro tipico di una vittima di un ictus cerebrale: Dolori al capo; Presenza di vomito, Perdita o alterazione della coscienza; Pallore; Polso lento; Alterazione pupillare; Bocca deviata, Paresi di un lato del corpo; Sguardo rivolto verso l alto. La procedura di intervento in questa situazione è la seguente: Se la persona è cosciente posizione semiseduta; Valutazione dei parametri vitali ; Mantenere la pervietà delle vie aeree; Allentiamo ciò che stringe (cravatte, cinture, ecc.) Impedire sforzi o emozioni; Chiamare i soccorsi. Se la persona è incosciente P.L.S.

9 Cosa non fare Non dare da bere, o cibo; No posizione antishock. LE ALTERAZIONIDELLA COSCIENZA Il Livello di Coscienza La coscienza è quella facoltà mentale che permette conoscenza di sé e degli avvenimenti che accadono intorno. Questa facoltà può essere compromessa a causa di una alterazione del normale funzionamento dell encefalo. Lo stato di incoscienza è normalmente classificato in : SINCOPE---breve perdita di coscienza che si risolve da sola; COMA---alterazione o perdita di coscienza più prolungata che non può essere interrotta attraverso stimoli esterni. Il COMA presenta più livelli: Coma vigile (la persona si muove e sente gli stimoli), Coma superficiale (la persona non si muove spontaneamente ma è sensibile e reagisce agli stimoli dolorosi), Coma profondo (la persona è immobile e non reagisce), Coma irreversibile o depassè (si hanno la morte dei tessuti cerebrali e la cessazione dell attività elettrica del cervello). Per valutare il livello di coscienza si utilizzano delle scale di valutazione: Per soccorritori di base si usa la scala AVPU: A ALERT: paziente sveglio V VERBAL: paziente che risponde allo stimolo verbale (alla chiamata) P PAIN: paziente che risponde allo stimolo doloroso U UNRESPONSIVE: paziente che non risponde a nessuno stimolo. Le alterazioni della coscienza, quale la sincope, possono essere precedute da una fase iniziale che dura qualche secondo detta Lipotimia. Lipotimia I sintomi sono annebbiamento della vista, campo visivo ridotto, ronzii e fischi, attenuazione dei rumori esterni, riduzione della forza, sudorazione fredda, nausea, ecc.; i segni sono persona barcollante in cerca di appoggio, viso pallido e freddo, fronte imperlata di sudore e sguardo fisso nel vuoto.

10 Sincope La sincope è provocata solitamente da una temporanea riduzione dell afflusso di sangue al cervello che provoca una breve perdita di coscienza. Fra le varie cause la più frequente è una reazione emotiva violenta che provoca una vasodilatazione improvvisa con riduzione della pressione sanguigna e/o riduzione della frequenza cardiaca. Un alta causa può essere la permanenza in luoghi molto caldi in posizione eretta dove il ristagno di sangue negli arti inferiori e la vasodilatazione da calore provocano una riduzione della pressione arteriosa. Se alla fase lipotimia segue la sincope è necessario trattare il paziente con le seguenti manovre: Adagiamo con attenzione la persona a terra; Valutazione dei parametri vitali; Allentiamo ciò che stringe (cravatte, cinture, ecc.); Porre il paziente in posizione supina con le gambe sollevate (posizione antishock); Se vomita posizione laterale di sicurezza. Cosa non fare Dare da bere; Far rialzare subito. Epilessia È una malattia del sistema nervoso centrale, caratterizzata da manifestazioni diverse; è dovuta al fatto che un gruppo di neuroni produce improvvisamente segnali anomali provocando una crisi. L epilessia può presentarsi a tutte le età; alcune forme colpiscono prevalentemente bambini e giovani. Non tutte le crisi sono uguali; l attività e la durata delle crisi sono determinate dalla causa che ne è alla base. E possibile suddividerle in due gruppi: CRISI PARZIALE o piccola epilessia --- (può presentarsi con una improvvisa perdita di contatto con l esterno, la persona farfuglia parole senza senso e fa gesti automatici. Non vi sono né perdita dell equilibrio né convulsioni). PICCOLO MALE --- (è una forma caratterizzata da perdita di coscienza, rotazione degli occhi, contrazioni muscolari, incontinenza, perdita dell equilibrio. Quando la crisi termina la persona è in grado di riprendere le azioni o i discorsi incompiuti prima della crisi.

11 In questi due casi Il primo soccorso è limitato solo a non trattenere il paziente; rimuovete gli oggetti che gli stanno intorno per evitare che si faccia male. La forma più grave di Epilessia è Il GRANDE MALE --- caratterizzata da manifestazioni convulsive; avviene con fasi cronologiche note: 1) l attacco epilettico può essere preceduto da segni premonitori come percezioni visive, uditive e olfattive (aura); 2) il malato lancia un grido e cade (pianto epilettico); 3) il corpo si irrigidisce e tende a rovesciare gli occhi all indietro (fase tonica); 4) nelle convulsioni protratte nel tempo il paziente muove gli arti in tutte le direzioni, gli occhi rovesciati, la faccia contratta, fuoriuscita di schiuma dalla bocca e la lingua proiettata in avanti, può perdere urina e feci (fase clonica); 5) le convulsioni si attenuano progressivamente e cessano facendo cadere la persona in un sonno profondo (fase comatosa); 6) la persona si risveglia gradualmente, inebetita, con mal di testa e muscoli gonfi, non ricorda nulla dell accaduto (fase post critica). Cosa fare Proteggiamo la persona dall ambiente; Se la persona perde coscienza quando è in piedi va sorretta e distesa a terra; Chiamiamo i soccorsi; Slacciare ciò che stringe; Avviciniamo cuscini e coperte arrotolate da porre sotto la testa; Sorvegliamo il paziente durante la fase comatosa eventualmente posizioniamolo in P.L.S.; Al risveglio diamo supporto psicologico. Cosa non fare Non fermiamo il movimento inconsulto degli arti; Non mettiamo le nostre dita all interno della bocca; MALORI DA CAUSE AMBIENTALI REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA Eterotermi: (anfibi e rettili) variano la loro temperatura in funzione della temperatura ambientale; Omeotermi: (mammiferi e uccelli) sono in grado di mantenere costante le propria temperatura corporea. Temperatura umana = 37 Qualunque sia la temperatura ambientale, l uomo mantiene il proprio grado di temperatura costante, questo avviene grazie ad un equilibrio che si viene a stabilire tra produzione e dispersione di calore. Il corpo umano produce calore che deve essere smaltito per:

12 Convezione: l aria circostante viene riscaldata e si muove verso l alto. Irradiazione: eliminazione del calore sotto forma di radiazioni termiche; Evaporazione: dell acqua dalla cute, e dell aria che espiriamo, (si accresce con la sudorazione e con la frequenza respiratoria). TERMOREGOLAZIONE Vasodilatazione: se la temperatura ambientale cresce aumenta la dispersione di calore attraverso la cure. Vasocostrizione: se la temperatura ambientale si abbassa, diminuisce la dispersione di calore. Colpo di Sole Cause : Malessere ambientale causato da un eccessiva esposizione dall azione diretta dei raggi del sole, che provoca un aumento della temperatura; Si verifica una eccessiva vasodilatazione con calo della pressione e stato di shock. Sintomi : Cefalea, Confusione mentale fino ad allucinazioni, Vertigini, Nausea, Ronzii; Sudorazione profusa, Febbre molto alta, Aumento frequenza cardiaca e respiratoria Cosa fare : Valutazione dei parametri vitali, Mettere la persona all ombra, Tamponare con acqua fresca, Se incosciente P.L.S., Chiamare i soccorsi. Cosa non fare Dare da bere bevande fredde. Colpo di Calore Cause : Malessere ambientale, dovuto all aumento della temperatura corporea a causa del clima caldo e umido. Alterazione meccanismi termoregolatori. Sintomi : Rossore in viso; Pelle secca e calda; Respirazione profonda poi superficiale; Cefalea; Debolezza, Crampi muscolari; Vertigini, Disorientamento, Confusione mentale; Perdita di coscienza, Arresto respiratorio; Aumento frequenza cardiaca e respiratoria Cosa fare : Valutazione dei parametri vitali; Portare la persona in ambienti ventilati ;

13 Avvolgerlo in teli umidi; Se incosciente P.L.S. Chiamare i soccorsi. Cosa non fare Dare da bere bevande fredde. Lesioni da freddo La temperatura corporea è normalmente di circa 37 Affinché le normali funzioni metaboliche si mantengono regolari e gli organi nobili non nè risentano la temperatura non deve subire variazioni importanti. Il corpo esposto al freddo, nel tentativo di conservare il calore reagisce con una vasocostrizione periferica, determinando una riduzione dell apporto di sangue ai tessuti, con danni reversibili e/o irreversibili. Congelamento Raffreddamento localizzato in alcune parti del corpo, dovute all esposizione a basse temperature. In genere cono colpite le estremità, quali le dita delle mani e dei piedi, la punta del naso, le guance e le orecchie. Sintomi: Fase iniziale: Lieve dolore iniziale che scompare, Sensazione di formicolio o pizzicorio parte interessata, Possibile gonfiore o indurimento, Cute leggermente pallida. Fasi Avanzate: Progressivo arresto della circolazione, Assenza completa di sensibilità, Pelle cianotica, Formazione di bolle prima sierose poi emorragiche, Dolori molto intensi, Blocco della circolazione, Necrosi dei tessuti. Cosa fare : Togliere gli indumenti bagnati, e asciugare; Portare l infortunato in ambiente riscaldato; Rimuovere ogni ostacolo alla circolazione sanguigna; Riscaldare le parti in acqua tiepida, o con indumenti; Provvedere al ricovero in ospedale. Cosa non fare Frizionare la parte congelata; Perforazione delle bolle;

14 Somministrazione di bevande alcoliche. Assideramento Raffreddamento di tutto il corpo dovuto all esposizione prolungata a basse temperature. Diminuzione della temperatura corporea, da cui deriva una progressiva e marcata riduzione delle funzioni vitali. Sintomi: Fase iniziale: Pallore del viso e del corpo; Presenza di brividi e agitazione; Polso accelerato e respiro rapido; Dolori articolari e muscolari. Fasi Avanzate: Difficoltà o scarsa coordinazione nei movimenti; Stato di confusione; Sonnolenza; Respiro rallentato; Rigidità muscolare; Stato di Incoscienza; Rallentamento funzioni vitali; Arresto cardiaco. Cosa fare : Portare l infortunato in ambiente riscaldato; Sostituire gli indumenti bagnati, con altri asciutti e caldi; Somministrare Ossigeno; Provvedere al ricovero in ospedale. Cosa non fare: Innalzamento troppo rapido della temperatura; Somministrazione di bevande alcoliche.

LESIONI SCHELETRICHE

LESIONI SCHELETRICHE LESIONI SCHELETRICHE LESIONI MUSCOLO - SCHELETRICHE Anatomia dell APPARATO SCHELETRICO Lo scheletro umano è costituito da 208 ossa di diversi tipi: OSSA BREVI (es.vertebre) OSSA PIATTE (es. SCAPOLA, BACINO)

Dettagli

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,

Dettagli

MALORI DA CAUSE AMBIENTALI REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA

MALORI DA CAUSE AMBIENTALI REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA MALORI DA CAUSE AMBIENTALI REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA METABOLISMO = TEMPERATURA CORPOREA ETEROTERMI: (RETTILI ED ANFIBI) VARIANO LA LORO TEMPERATURA IN RELAZIONE ALLA TEMPERATURA AMBIENTALE.

Dettagli

SISTEMA NERVOSO. Comitato locale CRI Firenze

SISTEMA NERVOSO. Comitato locale CRI Firenze SISTEMA NERVOSO Comitato locale CRI Firenze SISTEMA NERVOSO Struttura CENTRALE: Encefalo (cervello, cervelletto, tronco) Midollo spinale NB: non confondere Il midollo spinale con il midollo osseo!!! PERIFERICO:

Dettagli

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA Corso per soccorritori volontari L APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA DEFINIZIONE: INSIEME DI ORGANI CHE CONCORRONO ALLA MEDESIMA

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

COLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE.

COLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE. COLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE. COLPO DI SOLE CAUSE LA CAUSA DETERMINANTE E L ECCESSIVA ESPOSIZIONE A L AZIONE DEI RAGGI SOLARI, RADIAZIONE INFRAROSSE

Dettagli

Il B.L.S. (Basic Life Support)

Il B.L.S. (Basic Life Support) Il B.L.S. (Basic Life Support) Cos è: Sequenza di verifiche ed azioni da effettuare sulla Vittima quando A NON E COSCIENTE B NON RESPIRA C NON HA CIRCOLO Scopo: Prevenire o Limitare i danni dovuti alla

Dettagli

Patologie da caldo. Collasso da calore o sincope da caldo. Colpo di calore. Ustione. Colpo di sole

Patologie da caldo. Collasso da calore o sincope da caldo. Colpo di calore. Ustione. Colpo di sole Patologie da caldo Patologie da caldo Collasso da calore o sincope da caldo Colpo di calore Ustione Colpo di sole permanenza prolungata e attività fisica in ambiente caldo, perdita elevata di acqua e sali

Dettagli

Comitato Provinciale Trento - Formazione

Comitato Provinciale Trento - Formazione Croce Rossa Italiana SHOCK E MALORI SHOCK PRE-SINCOPE E SINCOPE ICTUS E TIA EPILESSIA CONVULSIONI FEBBRILI COLPO DI SOLE E DI CALORE INTOSSICAZIONI SHOCK SITUAZIONE DI SCARSA IRRORAZIONE SANGUINEA AI TESSUTI

Dettagli

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE PALMANOVA

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE PALMANOVA CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE PALMANOVA 1 Sistema Nervoso COMITATO LOCALE PALMANOVA 2 A COSA SERVE? Riceve e coordina le informazioni provenienti dall esterno e dall interno. Controlla le risposte

Dettagli

L APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO

L APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO L APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO L APPARATO LOCOMOTORE OSSA-ARTICOLAZIONI MUSCOLI OSSA-ARTICOLAZIONI Il sistema scheletrico garantisce le funzioni di: Sostegno rigido (le ossa danno forma al corpo e gli

Dettagli

IL SISTEMA NERVOSO I TRAUMI CRANICI E VERTEBRALI

IL SISTEMA NERVOSO I TRAUMI CRANICI E VERTEBRALI CROCE ROSSA ITALIANA GRUPPO DI TRENTO IL SISTEMA NERVOSO I TRAUMI CRANICI E VERTEBRALI CORSO PER ASPIRANTI VOLONTARI DEL SOCCORSO V.d.S. I.P. Franco Onere ANATOMIA E FISIOLOGIA Il sistema nervoso si distingue

Dettagli

PATOLOGIE TRAUMATICHE dell APPARATO DI SOSTEGNO e LOCOMOZIONE e del SISTEMA NERVOSO / DSSDUDWRGLVRVWHJQRHORFRPR]LRQH è l insieme degli organi che

PATOLOGIE TRAUMATICHE dell APPARATO DI SOSTEGNO e LOCOMOZIONE e del SISTEMA NERVOSO / DSSDUDWRGLVRVWHJQRHORFRPR]LRQH è l insieme degli organi che PATOLOGIE TRAUMATICHE dell APPARATO DI SOSTEGNO e LOCOMOZIONE e del SISTEMA NERVOSO / DSSDUDWRGLVRVWHJQRHORFRPR]LRQH è l insieme degli organi che permettono: sostegno, movimento, e protezione di alcune

Dettagli

TRAUMA approccio e trattamento. EPIDEMIOLOGIA e PREVENZIONE

TRAUMA approccio e trattamento. EPIDEMIOLOGIA e PREVENZIONE TRAUMA approccio e trattamento EPIDEMIOLOGIA e PREVENZIONE Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI - Cos è il TRAUMA - TRAUMA SPINALE - TRAUMA CRANICO - TRAUMA al TORACE - TRAUMA all ADDOME -

Dettagli

EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA

EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI TEMPERATURE ESTREME OBIETTIVI Conseguenze sull organismo umano in ambienti con TEMPERATURE

Dettagli

Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale

Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale Sistema nervoso Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale Catania 18.02.2006 Anatomia e Fisiologia Trauma cranico Trauma della colonna vertebrale Convulsione Epilessia Coma Prof. F. Ventura

Dettagli

TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI

TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI A cura di Vds Davide Bolognin Istruttore di Pronto Soccorso e Trasporto Infermi CROCE ROSSA ITALIANA Volontari del Soccorso Delegazione di Terme Euganee (PD) TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE Opera Lo shock Lo shock è uno stato di sofferenza dell organismo, grave e progressivo, potenzialmente mortale, dovuto a ridotta perfusione ai tessuti, in seguito a caduta della Pressione Arteriosa che

Dettagli

LO SHOCK Cors r o s B as a e s.. Relat a ore: Mo M nitore C RI R oberto Va V l a erian a i

LO SHOCK Cors r o s B as a e s.. Relat a ore: Mo M nitore C RI R oberto Va V l a erian a i LO SHOCK Corso Base. Relatore: Monitore CRI Roberto Valeriani Lo shock è l insieme dei sintomi che sopravvengono quando l organismo subisce un aggressione acuta. Questo stato patologico esprime la reazione

Dettagli

Lesioni da caldo, freddo e da agenti chimici

Lesioni da caldo, freddo e da agenti chimici Lesioni da caldo, freddo e da agenti chimici LA PELLE LA PELLE La pelle è composta LA PELLE epidermide derma adipe LA PELLE La pelle ha la funzione di: proteggere da microrganismi regolare l equilibrio

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova CROCE ROSSA ITALIANA Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova 1 SALUTE-MALATTIA Definizione dell OMS: La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente

Dettagli

Riconoscere lo stato di incoscienza. Saper effettuare manovre su pazienti incoscienti. Saper riconoscere un paziente in stato di shock

Riconoscere lo stato di incoscienza. Saper effettuare manovre su pazienti incoscienti. Saper riconoscere un paziente in stato di shock Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA INFORTUNATO INCOSCIENTE SHOCK OBIETTIVO DELLA LEZIONE Riconoscere lo stato di incoscienza Saper effettuare manovre su pazienti incoscienti

Dettagli

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore

Dettagli

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Misericordia di Empoli Centro Formazione Primo Soccorso Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Il Trauma E detto trauma un evento violento che reca un danno psico-fisico ad un individuo. Incidente SI Infarto

Dettagli

Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione

Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, Asma, intossicazioni, primo soccorso e classificazione COMA sindrome clinica caratterizzata da una mancata risposta

Dettagli

Dr. Mentasti Riccardo

Dr. Mentasti Riccardo TRAUMATOLOGIA Dr. Mentasti Riccardo Obiettivi Apprendere nozioni di anatomia e fisiologia dell apparato muscolo sceletrico Conoscere i meccanismi ed i principali traumi muscolo-scheletrici più frequenti

Dettagli

Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare?

Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare? Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare? Per le persone, sappiamo che solo 1 incidente con colpo di frusta può provocare sofferenza e dolore a lungo termine. L anatomia del cane

Dettagli

SISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.

SISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo. SISTEMA NERVOSO In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema nervoso controlla

Dettagli

LEZIONE PRONTO SOCCORSO

LEZIONE PRONTO SOCCORSO LEZIONE DI PRONTO SOCCORSO 1 Arresto CARDIOCIRCOLATORIO SICUREZZA A Coscienza Sequenza a 2 soccorritori B-C VALUTA Respiro e Mo.To.Re. MAX. PER 10 sec Guarda l espansione del torace + movimenti Ascolta

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

GENERALITA COSCIENZA: QUESTA SCONOSCIUTA CONSAPEVOLEZZA DI SE E DELL AMBIENTE CIRCOSTANTE

GENERALITA COSCIENZA: QUESTA SCONOSCIUTA CONSAPEVOLEZZA DI SE E DELL AMBIENTE CIRCOSTANTE GENERALITA COSCIENZA: QUESTA SCONOSCIUTA CONSAPEVOLEZZA DI SE E DELL AMBIENTE CIRCOSTANTE DIVERSI CONTENUTI, TRA I QUALI: VIGILANZA, CONTENUTO DELLA COSCIENZA, MEMORIA. ORIGINE DELLA COSCIENZA GENERALITA

Dettagli

INSURANCE TEAM di Farina & C. S.a.s.

INSURANCE TEAM di Farina & C. S.a.s. CONGELAMENTO E una lesione locale da freddo che interessa una o più parti del corpo, generalmente le estremità: mani, piedi, naso, orecchie. - Diminuito apporto di sangue nei tessuti interessati (colore

Dettagli

Lesioni apparato locomotore, politrauma, trauma cranico e. trauma oculare

Lesioni apparato locomotore, politrauma, trauma cranico e. trauma oculare Lesioni apparato locomotore, politrauma, trauma cranico e vertebrale,trauma toracico, trauma oculare APPARATO LOCOMOTORE Composto da ossa, articolazioni e muscoli Serve a: sostenere l organismo proteggere

Dettagli

Lesione di una parte dell'organismo prodotta da una causa esterna in modo rapido e violento Può riguardare (tra l'altro...):

Lesione di una parte dell'organismo prodotta da una causa esterna in modo rapido e violento Può riguardare (tra l'altro...): COS'E' IL TRAUMA: Lesione di una parte dell'organismo prodotta da una causa esterna in modo rapido e violento Può riguardare (tra l'altro...): l'apparato scheletrico (fratture) le articolazioni (distorsioni,

Dettagli

APPARATO NEUROLOGICO. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

APPARATO NEUROLOGICO. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna APPARATO NEUROLOGICO Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna OBIETTIVI Conoscere l anatomia e la fisiologia del sistema nervoso Riconoscere le principali patologie del Sistema nervoso Effettuare

Dettagli

TRAUMA CRANICO E TRAUMA DI COLONNA

TRAUMA CRANICO E TRAUMA DI COLONNA SERVIZIO OPERATIVO SANITARIO COMMISSIONE FORMAZIONE SONA - VR CORSO PER SOCCORRITORI TRAUMA CRANICO E TRAUMA DI COLONNA 1 ATTENZIONE Questo manuale deve essere associato ad uno specifico corso teorico

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE Opera TRAUMI LO SCHELETRO FUNZIONE: DI SOSTEGNO DI MOVIMENTO DI PROTEZIONE ORGANI INTERNI (es: cranio/cervello) EMOPOIETICA (midollo osseo, produzione cellule sangue) DI DEPOSITO (riserva di Sali, Calcio)

Dettagli

Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 pubblicato sulla G.U. n. 101 - Supplemento Ordinario - del 30 aprile 2008

Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 pubblicato sulla G.U. n. 101 - Supplemento Ordinario - del 30 aprile 2008 Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 pubblicato sulla G.U. n. 101 - Supplemento Ordinario - del 30 aprile 2008 INFERMIERE AREA CRITICA 16/12/2011 - Dott. G. Guastella - www.formatori.veneto.it

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA. M.Grazia Fabbri VdS ROMA NORD

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA. M.Grazia Fabbri VdS ROMA NORD Crisi epilettiche Crisi ipoglicemiche CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA M.Grazia Fabbri VdS ROMA NORD Obiettivi Imparare a conoscere i diversi tipi: 2.CRISI EPILETTICHE 3.CRISI IPOGLICEMICHE

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

Sistema nervoso. Turbe del sistema nervoso. Shock

Sistema nervoso. Turbe del sistema nervoso. Shock Sistema nervoso Turbe del sistema nervoso Shock Sistema nervoso generalità Il SN controlla tutte le attività del nostro organismo! Questo avviene grazie a stimoli nervosi/ elettrici RICEVE, ELABORA e TRASMETTE

Dettagli

INCONTRI DELLA SALUTE

INCONTRI DELLA SALUTE INCONTRI DELLA SALUTE TERZO APPUNTAMENTO 16.10.2014 CONTR-ATTACCO CARDIACO: ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO CARDIACO Relatore: Dott.ssa Marcella Camellini Dirigente Medico Cardiologia Ospedale di Sassuolo APPUNTI:

Dettagli

BLS ADULTO 09/03/2011

BLS ADULTO 09/03/2011 Capitolo 3 Il Trattamento Primario RegioneLombardia 2006 Obiettivi Sapere come trattare le situazioni pericolose per la vita Trattamento primario CRI BUCCINASCO 1 Cuore - Polmone - Cervello Perdita di

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE Opera MALORI IMPROVVISI PERDITE DI SENSI MALORI DOVUTI A DISTURBI DEL S.N. MALORI PER CAUSE AMBIENTALI 1. Perdite di coscienza transitorie Lipotimia (debolezza con o senza perdita coscienza) Sincope (improvvisa

Dettagli

RELAZIONE INTERVENTO CROCE ROSSA ITALIANA

RELAZIONE INTERVENTO CROCE ROSSA ITALIANA Giulia Poggi 1 A RELAZIONE INTERVENTO CROCE ROSSA ITALIANA La Croce Rossa è un associazione internazionale fondata a Ginevra (Svizzera) nel 1864 da Henry Dunant. Nel 1859 durante la battaglia di Solferino

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA Patologie Mediche

CROCE ROSSA ITALIANA Patologie Mediche Patologie Mediche Sindrome coronariche, malori, colpo di sole, colpo di calore, Pescantina, 27 marzo 2012 Il dolore toracico cardiaco E provocato da una riduzione dell apporto di ossigeno, che è assicurato

Dettagli

Conferenza Regionale Misericordie. Ufficio Formazione

Conferenza Regionale Misericordie. Ufficio Formazione Ufficio Formazione B L S Basic Life Support La corsa contro il tempo 1 La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce 1 persona su 1000 Le malattie cardiovascolari sono la causa più frequente e nei 2/3

Dettagli

Dr Anna Simoncelli, 2010. Il Sistema Nervoso

Dr Anna Simoncelli, 2010. Il Sistema Nervoso Il Sistema Nervoso Il Sistema Nervoso Rete di cellule nervose (neuroni) in circuiti Inviano messaggi attraverso segnali elettrici 2 parti: Centrale Periferico Neuroni 100 miliardi nel cervello! Corpo con

Dettagli

Corso Base. Convulsioni Crisi convulsiva isterica Ipotermia Ipertermia Avvelenamenti Intossicazioni

Corso Base. Convulsioni Crisi convulsiva isterica Ipotermia Ipertermia Avvelenamenti Intossicazioni Corso Base Convulsioni Crisi convulsiva isterica Ipotermia Ipertermia Avvelenamenti Intossicazioni Convulsioni Sono movimenti involontari, scoordinati e violenti degli arti, della testa o dell intero corpo

Dettagli

Stimola la riparazione dei tessuti. Magnetoterapia BF 167

Stimola la riparazione dei tessuti. Magnetoterapia BF 167 Stimola la riparazione dei tessuti Magnetoterapia BF 167 Illustrazioni esplicative per famiglie che intendono utilizzare trattamenti con Magnetoterapia BF 167: Illustrazione Descrizione Diffusori Frequenza

Dettagli

Turbe del sistema nervoso, coma, epilessia,il soggetto con crisi ipoglicemica e iperglicemica, segni e sintomi di altre patologie mediche in funzione

Turbe del sistema nervoso, coma, epilessia,il soggetto con crisi ipoglicemica e iperglicemica, segni e sintomi di altre patologie mediche in funzione Turbe del sistema nervoso, coma, epilessia,il soggetto con crisi ipoglicemica e iperglicemica, segni e sintomi di altre patologie mediche in funzione di una corretta gestione del soccorso Corso BASE Relatore:

Dettagli

ANATOMIA DELL ORECCHIO UMANO

ANATOMIA DELL ORECCHIO UMANO ANATOMIA DELL ORECCHIO UMANO Approccio all infortunato 1) Protezione del soccorritore 2) Valutazione rischio ambientale si Il paziente va rimosso no 3) Valutazione delle condizioni dell infortunato Approccio

Dettagli

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation BLS-D Basic Life Support- Defibrillation Rianimazione Cardiopolmonare e Defibrillazione Precoce per Comunità M. & G. for and La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce una persona su 1.000 Molte di

Dettagli

BLS E PRIMO SOCCORSO. M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia

BLS E PRIMO SOCCORSO. M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia BLS E PRIMO SOCCORSO M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia DEFINIZIONE Il Bls (Basic Life Support) è una sequenza coordinata di azioni da intraprendere immediatamente

Dettagli

Nozioni di Primo Soccorso

Nozioni di Primo Soccorso Corso RLS Nozioni di Primo Soccorso Roberto Volpe CNR-SPP, Roma Roma, 10 Aprile 2008 Regolamento sul pronto soccorso aziendale Ogni azienda, a prescindere dal numero di dipendenti che vi sono impiegati,

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

BASIC LIFE SUPPORT. Supporto di Base delle Funzioni Vitali

BASIC LIFE SUPPORT. Supporto di Base delle Funzioni Vitali BASIC LIFE SUPPORT Supporto di Base delle Funzioni Vitali QUALI SONO LE FUNZIONI VITALI? Respiro Circolazione del sangue SE LE FUNZIONI VITALI NON FUNZIONANO Se il respiro è assente o non valido ci sarà

Dettagli

SHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana

SHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI Definire il SIGNIFICATO di Classificare i vari TIPI di RICONOSCERE precocemente l instaurarsi dello stato di Saper TRATTARE lo DEFINIZIONE Lo è un GRAVE

Dettagli

SISTEMA NERVOSO. SISTEMA NERVOSO PATOLOGIE del SN

SISTEMA NERVOSO. SISTEMA NERVOSO PATOLOGIE del SN SISTEMA NERVOSO PATOLOGIE del SN Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI SISTEMA NERVOSO Cenni di ANATOMIA e FISIOLOGIA del SISTEMA NERVOSO PATOLOGIE principali del SISTEMA NERVOSO RICONOSCIMENTO

Dettagli

PRIMO SOCCORSO EMERGENZE MEDICHE PATOLOGIA DA CALORE CRAMPI DA CALORE ESAURIMENTO DA CALORE COLPO DI CALORE. deplezione IDRICA.

PRIMO SOCCORSO EMERGENZE MEDICHE PATOLOGIA DA CALORE CRAMPI DA CALORE ESAURIMENTO DA CALORE COLPO DI CALORE. deplezione IDRICA. PRIMO SOCCORSO EMERGENZE MEDICHE PATOLOGIA DA CALORE CRAMPI DA CALORE ESAURIMENTO DA CALORE deplezione SALINA deplezione IDRICA COLPO DI CALORE CRAMPI DA CALORE Insorgono in seguito ad una giornata di

Dettagli

CENNI DI LEGISLAZIONE

CENNI DI LEGISLAZIONE CENNI DI LEGISLAZIONE L articolo 593 del Codice Penale prescrive, in via generale, che ogni cittadino che trovi un corpo umano inanimato o una persona ferita o altrimenti in pericolo, deve prestare l assistenza

Dettagli

IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: IL SISTEMA NERVOSO SOMATICO ED IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO. Sezione schematica trasversale del midollo spinale

IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: IL SISTEMA NERVOSO SOMATICO ED IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO. Sezione schematica trasversale del midollo spinale IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: IL SISTEMA NERVOSO SOMATICO ED IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO Sezione schematica trasversale del midollo spinale 1 Nervi cranici: sono 12 paia di nervi che fuoriescono dall

Dettagli

LA PELLE. Tessuto epiteliale che riveste il corpo senza soluzione di continuità

LA PELLE. Tessuto epiteliale che riveste il corpo senza soluzione di continuità EPIDERMIDE: costituita da cellule morte in superficie, rigenerate continuamente DERMA: ricco di vasi sanguigni, nervi, ghiandole varie STRATO ADIPOSO: riserva energetica, isolante LA PELLE Tessuto epiteliale

Dettagli

Rischio ELETTRICO Prima Parte: Pericoli e conseguenze Seconda Parte: Aspetti Legislativi / Normativi Terza Parte: Misure di protezione

Rischio ELETTRICO Prima Parte: Pericoli e conseguenze Seconda Parte: Aspetti Legislativi / Normativi Terza Parte: Misure di protezione Rischio ELETTRICO Prima Parte: Pericoli e conseguenze Seconda Parte: Aspetti Legislativi / Normativi Terza Parte: Misure di protezione Normativa ART. 15, 36, 37, 45, 165 D. Lgs.. 81/2008 ART. 6.1.7 NORMA

Dettagli

IL SISTEMA NERVOSO Anatomia e fisiologia

IL SISTEMA NERVOSO Anatomia e fisiologia IL SISTEMA NERVOSO Anatomia e fisiologia Ogni espressione della nostra personalità, ossia pensieri, speranze, sogni, desideri, emozioni, sono funzioni del sistema nervoso Premessa Il sistema nervoso è,

Dettagli

A L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i

A L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i A L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i Fase A: Primo Soccorritore Valuta Coscienza: Chiama e Scuote la vittima (Pizzica se Trauma) Accertato lo stato di Incoscienza Paziente Cosciente

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Unità SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Il sistema nervoso Un uomo viaggia in autostrada. E molto attento: guarda le auto che gli stanno davanti, guarda lo specchietto retrovisore, controlla la velocità,

Dettagli

LA PRESSIONE ARTERIOSA

LA PRESSIONE ARTERIOSA LA PRESSIONE ARTERIOSA La pressione arteriosa è quella forza con cui il sangue viene spinto attraverso i vasi. Dipende dalla quantità di sangue che il cuore spinge quando pompa e dalle resistenze che il

Dettagli

Monitore Primo Soccorso Chiara Parola CRI Casciana Terme

Monitore Primo Soccorso Chiara Parola CRI Casciana Terme Monitore Primo Soccorso Chiara Parola CRI Casciana Terme OBIETTIVI: Anatomia del cuore Fisiologia del cuore Patologie dell apparato cardiaco Sangue e vasi sanguigni Come funziona la circolazione del sangue

Dettagli

Patologie muscolo - scheletriche ed articolari

Patologie muscolo - scheletriche ed articolari Patologie muscolo - scheletriche ed articolari La struttura ossea Ossa lunghe Ossa corte Ossa piatte Struttura dell 0sso Tessuto spugnoso Tessuto compatto Struttura dell 0sso La struttura tridimensionale

Dettagli

ATTENTI AL CALDO!!!! come affrontare il rischio di ondate di calore. www.anpanacosenza.it

ATTENTI AL CALDO!!!! come affrontare il rischio di ondate di calore. www.anpanacosenza.it A.N.P.A.N.A. (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente) Sezione Provinciale di Cosenza e COMUNE DI PAOLA PROVINCIA DI COSENZA presentano ATTENTI AL CALDO!!!! come affrontare il rischio

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

SCIENZE. Il Sistema Nervoso. Il sistema nervoso. il testo:

SCIENZE. Il Sistema Nervoso. Il sistema nervoso. il testo: 01 Il sistema nervoso Il sistema nervoso è formato da tante parti (organi) che lavorano per far funzionare perfettamente il nostro corpo (organismo). Il sistema nervoso controlla ogni nostro movimento,

Dettagli

Lezione 02. Apparato Respiratorio

Lezione 02. Apparato Respiratorio Lezione 02 Apparato Respiratorio 1 La Respirazione Perché respiriamo? Perché le nostre cellule hanno bisogno di ossigeno per poter funzionare e produrre l energia che serve per compiere il loro lavoro

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

CONOSCERE LA PROPRIA SCHIENA

CONOSCERE LA PROPRIA SCHIENA Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale Tel. 030 3709750-Fax 030 3709403 COSCERE LA PROPRIA SCHIENA Come è fatta? È costituita da 24 ossa chiamate vertebre. La colonna vertebrale è suddivisa in

Dettagli

Basic Life Support. Rianimazione CardioPolmonare per. soccorritori laici. Croce Rossa Italiana

Basic Life Support. Rianimazione CardioPolmonare per. soccorritori laici. Croce Rossa Italiana Croce Rossa Italiana Volontari del Soccorso Gruppo Terme Euganee Basic Life Support Rianimazione CardioPolmonare per soccorritori laici Secondo le linee guida dello European Resuscitation Council - 2010

Dettagli

Dr. Mentasti Riccardo

Dr. Mentasti Riccardo APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO Anatomia, fisiologia e principali patologie Dr. Mentasti Riccardo Apparato cardiocircolatorio Apparato costituito da cuore e vasi della circolazione sistemica e polmonare avente

Dettagli

http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll

http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll link simulazione http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll username: studente bisazza password: bisazza La nocicezione, risultato di una somma algebrica L intensità dell informazione nocicettiva

Dettagli

APPARATO RESPIRATORIO RESPIRATORIO

APPARATO RESPIRATORIO RESPIRATORIO APPARATO RESPIRATORIO TURBE del RESPIRO SINDROME da ANNEGAMENTO Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI Cenni di ANATOMIA e FISIOLOGIA dell APPARATO RESPIRATORIO Le TURBE DEL RESPIRO: INSUFFICIENZA

Dettagli

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo CONTRO LA 3 ottobre 2015 Verona / Palermo 2015 POSTER - LOCANDINA 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni 10:00-18.00 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni

Dettagli

Come tutti ben sappiamo il copro umano è costituito in gran parte da ossa e muscoli. Insieme costituiscono l apparato scheletrico muscolare.

Come tutti ben sappiamo il copro umano è costituito in gran parte da ossa e muscoli. Insieme costituiscono l apparato scheletrico muscolare. L APPARATO SCHELETRICO MUSCOLARE Come tutti ben sappiamo il copro umano è costituito in gran parte da ossa e muscoli. Insieme costituiscono l apparato scheletrico muscolare. Le ossa Le funzioni principali

Dettagli

IL SISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. midollo spinale. encefalo. autonomo. parasimpatico. -Cervello -Cervelletto

IL SISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. midollo spinale. encefalo. autonomo. parasimpatico. -Cervello -Cervelletto IL SISTEMA NERVOSO Sistema nervoso centrale Sistema nervoso periferico encefalo midollo spinale sensoriale motorio -Cervello -Cervelletto somatico simpatico autonomo parasimpatico -Midollo allungato Il

Dettagli

Aspetti clinici e terapeutici. Carla Padovan

Aspetti clinici e terapeutici. Carla Padovan Aspetti clinici e terapeutici Carla Padovan ASS6 Diabete giovanile (insulino dipendente) Allergia/Anafilassi Crisi convulsive Malattia metabolica dovuta alla mancata produzione di insulina da parte del

Dettagli

LO SHOCK. I fattori che determinano la pressione sanguigna sono:

LO SHOCK. I fattori che determinano la pressione sanguigna sono: CROCE ROSSA ITALIANA Corso TSSA LO STATO DI SHOCK LO STATO DI SHOCK Lo stato di shock o IPOPERFUSIONE è determinato dalla incapacità dell apparato cardio- circolatorio di irrorare in modo adeguato i tessuti.

Dettagli

Gabriela Sangiorgi Nicola Alvaro

Gabriela Sangiorgi Nicola Alvaro LA MORTE ENCEFALICA - inizio di un percorso verso la vita - Gabriela Sangiorgi Nicola Alvaro Centro Riferimento Trapianti Emilia - Romagna MORTE CARDIACA E MORTE ENCEFALICA La prima è un concetto più intuibile

Dettagli

Che cosa è un Trauma Cranico.

Che cosa è un Trauma Cranico. Il Trauma Cranico Che cosa è un Trauma Cranico. Qualunque colpo alla testa potrebbe essere chiamato trauma cranico. Gli effetti variano. Alcuni traumi che potrebbero sembrare secondari o minori possono

Dettagli

Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA

Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA La chiamata di Soccorso OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere l importanza della chiamata di soccorso Saper effettuare una chiamata di soccorso

Dettagli

STATO COMATOSO - cause

STATO COMATOSO - cause STATO COMATOSO STATO COMATOSO - cause INTRACRANICHE Infiammatorie (meningiti encefaliti) Vascolari (ictus edemi) Traumatiche Neoplastiche EXTRACRANICHE Alterazioni del metabolismo (coma ipoglicemico, diabetico,

Dettagli

Basic Life Support. Rianimazione CardioPolmonare per. soccorritori laici. Croce Rossa Italiana

Basic Life Support. Rianimazione CardioPolmonare per. soccorritori laici. Croce Rossa Italiana Croce Rossa Italiana Volontari del Soccorso Delegazione di Terme Euganee (PD) Basic Life Support Rianimazione CardioPolmonare per soccorritori laici OBIETTIVI DELLA LEZIONE Importanza del conoscere le

Dettagli

Il Trattamento Primario

Il Trattamento Primario Retraining 2009 Il Trattamento Primario Protocollo locale A.A.T. Brescia Obiettivi Sapere come trattare le situazioni pericolose per la vita Trattamento primario Cuore - Polmone - Cervello Perdita di

Dettagli

IN UN CICLO RESPIRATORIO SI HA UNA DIMINUZIONE DI OSSIGENO ED UN AUMENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. CORSO OSS DISCIPLINA: PRIMO SOCCORSO MASSIMO FRANZIN

IN UN CICLO RESPIRATORIO SI HA UNA DIMINUZIONE DI OSSIGENO ED UN AUMENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. CORSO OSS DISCIPLINA: PRIMO SOCCORSO MASSIMO FRANZIN PRIMO SOCCORSO PATOLOGIE RESPIRATORIE ANATOMIA E FISIOLOGIA LA FUNZIONE PRINCIPALE DELL APPARATO RESPIRATORIO È DI FORNIRE AI TESSUTI UN SUFFICIENTE APPORTO DI OSSIGENO PER SODDISFARNE LE RICHIESTE ENERGETICHE

Dettagli

Corso di Primo Soccorso. Dolore. Gonfiore. Turgore. Calore. Funzione lesa. Corso di Primo Soccorso. contrazione in eccentrica

Corso di Primo Soccorso. Dolore. Gonfiore. Turgore. Calore. Funzione lesa. Corso di Primo Soccorso. contrazione in eccentrica Patologie dell apparato locomotore Traumatologia Traumatologia Ossa Fratture Definizioni Per trauma si intende una lesione fisica di natura violenta che si manifesta in maniera più o meno improvvisa. Articolazioni

Dettagli

TRAUMI CRANICI E SPINALI

TRAUMI CRANICI E SPINALI TRAUMI CRANICI E SPINALI Le lesioni della testa e del rachide sono estremamente gravi e se non riconosciute o trattate inadeguatamente possono provocare gravi invalidità permanenti o la morte. Elena Castiglione

Dettagli

Corso Base. Patologie Neurologiche d urgenza (non traumatiche)

Corso Base. Patologie Neurologiche d urgenza (non traumatiche) Corso Base Patologie Neurologiche d urgenza (non traumatiche) DISTURBI DELLO STATO DI COSCIENZA Sono alterazioni neurologiche caratterizzate dalla perdita della consapevolezza di sé e del mondo esterno

Dettagli

Croce Rossa Italiana - Emilia Romagna

Croce Rossa Italiana - Emilia Romagna Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA ARRESTO CARDIACO B.L.S. OBIETTIVO DELLA LEZIONE conoscere il protocollo di intervento in caso di arresto cardiaco Saper effettuare le manovre

Dettagli

..GLI ARGOMENTI DEL GIORNO..

..GLI ARGOMENTI DEL GIORNO.. ..GLI ARGOMENTI DEL GIORNO.. IL PRIMO SOCCORSO CROCE ROSSA ITALIANA Ispettorato Provinciale VV.d.S. TERNI PRIMO SOCCORSO Il primo soccorso è l insieme di azioniche un soccorritore occasionalecompie per

Dettagli