VALUTAZIONE DEL CONSUMO DI ALCOL QUALE COFATTORE DEL RISCHIO DI INFEZIONE DA HIV

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1 VALUTAZIONE DEL CONSUMO DI ALCOL QUALE COFATTORE DEL RISCHIO DI INFEZIONE DA HIV Silvia Ghirini ed Emanuele Scafato Osservatorio Nazionale Alcol Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Roma WHO CC - Research on alcohol and alcohol related problem Roma 29 Novembre 2011

2 L evidenza scientifica: l ALCOL è un cofattore di rischio di infezione da HIV Ø E noto che le persone che hanno rapporti sessuali non protetti o che fanno un uso iniettivo di droga hanno un rischio maggiore di contrarre il virus dell'hiv o altre malattie sessualmente trasmissibili (STDs) Ø E meno noto ma provato scientificamente che il consumo di alcol può influenzare il rischio di contrarre malattie diffusive. Inoltre l abbassamento della percezione del rischio conseguente ad una intossicazione alcolica, la riduzione delle inibizioni favorisce comportamenti incontrollati tra cui rapporti sessuali non protetti o pratiche a maggior rischio. [NIAAA, 2002]. Ø La sinergia tra il comportamento sessuale e uso di alcol moltiplica enormemente le possibili conseguenze negative dei due comportamenti considerate separatamente (OMS, 2005)

3 Classificazione OMS tipologie dei LIVELLI Dl RISCHIO alcolcorrelato (ICD 10) CONSUMO RISCHIOSO ( hazardous ) : un livello di consumo o una modalità del bere che possono determinare un rischio nel caso di persistenza di tali abitudini. CONSUMO DANNOSO ( harmful ): una modalità di consumo alcolico che causa danno alla salute, a livello fisico o mentale. A differenza del consumo a rischio, la diagnosi di consumo dannoso può essere posta solo in presenza di un danno alla salute del soggetto. ALCOLDIPENDENZA: insieme di fenomeni fisiologici, comportamentali e cognitivi in cui l'uso di alcol riveste per l individuo una priorità sempre maggiore rispetto ad abitudini che in precedenza avevano ruoli più importanti. La caratteristica predominante è il continuo desiderio di bere. Ricominciare a bere dopo un periodo di astinenza si associa spesso alla rapida ricomparsa delle caratteristiche della sindrome.

4 Quando un consumo deve essere considerato a rischio?

5 Epidemiologia e monitoraggio alcolcorrelato. Il contributo dell ISS

6 I DATI NAZIONALI FONTE : Indagine Multiscopo sulle famiglie-aspetti della vita quotidiana 2010-ISTAT ELABORAZIONE : Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS Istituto Superiore di Sanità

7 Prevalenza di consumatori (uomini) giovani a rischio (criterio ISS) Numeratore Ragazzi di anni che dichiarano di aver consumato una qualsiasi quantità di bevande alcoliche, e di anni che dichiarano di aver consumato più di 1 UA al giorno. Ragazzi di anni che dichiarano di aver consumato più di 6 UA, anche diverse, in un unica occasione. Denominatore Popolazione maschile dell indagine Multiscopo ISTAT di anni. Prevalenza di consumatrici (donne) giovani a rischio (criterio ISS) Numeratore Ragazze di anni che dichiarano di aver consumato una qualsiasi quantità di bevande alcoliche, e di anni che dichiarano di aver consumato più di 1 UA al giorno Ragazze di anni che dichiarano di aver consumato più di 6 UA, anche diverse, in un unica occasione Denominatore Popolazione femminile dell indagine Multiscopo ISTAT di anni.

8 45,0 40,0 MASCHI 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 6,0 9,8 12,4 13,8 13,9 14,0 15,1 16,2 16,4 17,0 17,7 19,5 19,8 20,1 22,1 22,4 24,2 25,0 25,5 28,1 FEMMINE ANNI 0,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0-5,0 Umbria 2,9 Basilicata Friuli Venezia Giulia 5,3 5,6 Campania Campania Puglia Sicilia 7,8 Abruzzo Toscana 9,8 10,4 10,6 10,8 10,9 11,1 11,5 12,2 Calabria Molise Sicilia Puglia Friuli Venezia Giulia Calabria Emilia Romagna Liguria Toscana Emilia Romagna Umbria ITALIA ITALIA Lombardia Lazio Piemonte - Valle d'aosta Non si registrano differenze significative rispetto al ,5 13,7 14,1 14,6 15,0 Marche Sardegna Liguria Molise Lombardia 16,9 17,0 Fonte: Elaborazioni Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS e WHO CC Research on Alcohol su dati Istat Indagine Multiscopo sulle Famiglie-Aspetti della vita Quotidiana. Anno 2010 Lazio Basilicata Sardegna Abruzzo Trentino Alto Adige Piemonte - Valle d'aosta Veneto Veneto Marche 19,3 Trentino Alto Adige

9 Le criticità relative alla diffusione dei comportamenti a rischio tra i giovani ANNO 2009 circa enni a RISCHIO in Italia ( ragazzi e ragazze) il 17,7 % dei ragazzi il 11,5 % delle ragazze ha uno stile di consumo dannoso o rischioso di alcol circa enni a RISCHIO nel Lazio ( ragazzi e ragazze) il 20,1 % dei ragazzi il 12,2 % delle ragazze ha uno stile di consumo dannoso o rischioso di alcol Fonte: Elaborazioni Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS e WHO CC Research on Alcohol su dati Istat Indagine Multiscopo sulle Famiglie-Aspetti della vita Quotidiana. Anno di pubblicazione 2010

10 I DATI DEL PROGETTO Prevenzione A.I.D.S. problematiche adolescenziali ANNO ELABORAZIONE: Silvia Ghirini e Emanuele Scafato Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS Istituto Superiore di Sanità

11 Numerosità del campione (Anno 2010) Ridenominazione struttura Maschi Femmine Totale Liceo artistico A Istituto professionale cinematografia e televisione B Istituto tecnico industriale C Istituto tecnico aeronautico D Istituto tecnico agrario E Istituto magistrale F Liceo scientifico G Liceo scientifico H Liceo scientifico I Liceo classico L Liceo classico M Totale Sesso Età media Min Max Maschi 17, Femmine 17,

12 Secondo te, quale è la quantità oltre la quale potresti correre rischi per la tua salute? (Anno 2010) 25 maschio femmina 22,4 20,6 23, ,0 18,5 15, ,7 10,5 12,5 11,4 11,0 7,7 9,8 5 2,2 4,4 4, Numero di U.A. M F Validi Mancanti Media=moda=mediana 5 4

13 Percentuale di ragazzi che hanno dichiarato di aver consumato bevande alcoliche- Anno ,6 maschio femmina 68,3 64,5 90,4 82, ,0 43,6 47, ,8 26, Birra* Drink Vino* Whisky o grappa* Alcolici* * Esiste una differenza di genere statisticamente significativa rispetto al 2009 è DIMINUITA la percentuale di ragazze che hanno consumato vino.

14 Numero medio di bicchieri di alcolici consumati nelle occasione in cui è capitato di bere per tipologia di bevanda complessivamente - Anno , , ,1 2,9 3,2 2,9 2,1 2,3 2,7 2,5 1 0 Birra (74,6%) Drink (68,3%) Vino (43,6%) Whisky o grappa* (47,0%) ragazzi a cui è capitato di bere Alcolici (90,4%) Birra (54,0%) * Non esiste una differenza di genere statisticamente significativa Drink (64,5%) Vino (24,8%) Whisky o grappa* (26,6%) ragazze a cui è capitato di bere Alcolici (82,2%)

15 Percentuale di ragazzi che hanno dichiarato di aver consumato bevande alcoliche e numero di bicchieri consumati in un occasione tipo, per genere MASCHI Oltre 1 RAGAZZO SU 2 HA PRATICATO IL BINGE DRINKING 55,0 FEMMINE quasi 1 RAGAZZA SU 3 HA PRATICATO IL BINGE DRINKING ,8 18,9 20,1 31,0 16,9 32,0 10 8,3 0 1 bicchiere 2-3 bicchieri 4-5 bicchieri 6 o + bicchieri 1 bicchiere 2-3 bicchieri 4-5 bicchieri 6 o + bicchieri 90,4 82,2 9,6 17,8 non mi è capitato di bere mi è capitato di bere in alcune occasioni non mi è capitato di bere mi è capitato di bere in alcune occasioni

16 100% 80% 60% 40% 20% Distribuzione (%) dei consumatori di bevande alcoliche per bicchieri (SU= Unità Standard= 12 grammi) consumati in un occasione tipo, tipologia dell istituto d istruzione e sesso 0% Licea classico Liceo scientifico Liceo Artistico Istituto magistrale Istituto Istituto tecnico professionale cinematografia e televisione Licea classico Liceo scientifico Liceo Artistico Istituto magistrale Istituto professionale cinematografia e televisione Istituto tecnico Maschi >=6 SU 2-5 SU <=1 SU Femmine >=6 SU 2-5 SU <=1 SU 1) In tutti gli istituti le percentuali di binge drinkers sono più elevate tra i ragazzi che tra le ragazze. 2) L istituto professionale di cinematografia e televisione è quello dove si registrano le % più elevate di binge drinkers per entrambe i sessi (Maschi=67,2%; Femmine=60%). 3) Il liceo classico è la tipologia di istituto con il minor numero di binge drinkers per entrambe i sessi (Maschi=37,7%; Femmine=16,8%). 4) Esite una differenza statisticamente significativa per sesso tra binge drinkers ed altre persone (p<0,005).

17 Percentuale di ragazzi che hanno dichiarato di aver avuto comportamenti diversi dal solito a causa di quello che avevano bevuto per tipologia di comportamento e sesso Anno ,1 84,3 alla guida nel rapporto con gli altri MASCHI 17,2 9,8 16,3 2,6 nella in famiglia* sessualità* per altri motivi 92,6 FEMMINE 17,8 4,3 5,2 alla guida nel rapporto nella in famiglia con gli altri sessualità* per altri motivi 53,9 49,3 46,1 50,7 non ho avuto comportamenti diversi a causa di quello che ho bevuto ho avuto comportamenti diversi a causa di quello che ho bevuto non ho avuto comportamenti diversi a causa di quello che ho bevuto ho avuto comportamenti diversi a causa di quello che ho bevuto

18 Percentuale di ragazzi che dichiarano di non pensare all AIDS durante un rapporto sessuale per motivazione e genere ,9 85,2 maschio femmina ,5 50, ,7 22,0 11,8 17,3 12,4 9,0 0 non considera il rischio in quanto lo valuta lontano da sé * se è troppo emozionato non può valutare il rischio * se è innamorato non può pensare al rischio ha bevuto e non è in grado di valutare il rischio è sconvolto dall uso di sostanze e non è in grado di valutare il rischio Esiste una differenza statisticamente significativa per sesso Non si registrano differenze per sesso

19 Conclusioni 1. Non esistono quantità di alcol raccomandabili per i giovani perchè l'alcol e il bere sino ad intossicarsi rappresentano per i giovani i piu' importanti fattori di rischio, di disabilita', di mortalita' prematura. 2. I giovani sono un target di popolazione estremamente vulnerabile ai rischi legati al consumo di bevande alcoliche; è esperienza corrente che questi rischi sono influenzati dalle pressioni sociali, mediatiche, pubblicitarie, familiari. 3. E necessario sostenere le azioni rivolte alla identificazione precoce del rischio e del danno, e di intercettazione dei giovani e degli adolescenti che si giovano di interventi di formazione, sensibilizzazione, informazione, di incremento di consapevolezza, di intervento breve nelle forme e nelle modalità attualmente validate e adottate a livello internazionale. 4. In questa ottica l Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS sostiene le attività svolte nell ambito del progetto Prevenzione A.I.D.S. - problematiche adolescenziali ideato, organizzato e realizzato in maniera ottimale dagli operatori di Unità Operativa AIDS ASL RM C e sollecita una formalizzazione di attività di prevenzione mirate nei contesti esaminati e di continuo monitoraggio esteso alle scuole superiori del territorio comunale.

20 Distribuiti e gratuitamente scaricabili alla web page: INFO: alcol@iss.it

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