Variabile divisa in classi: varianza

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Variabile divisa in classi: varianza"

Transcript

1 Variabile divisa in classi: varianza Distribuzione semplice di frequenze assolute del carattere X raggruppato in classi Car. X n i Valori centrali (c i - M) 2 (c i - M) 2 n i (x 0, x 1 ] n 1 (x 1, x 2 ] n 2 (x i -1, x i ] n i (x K -1, x K ] n K Totale n c 1 c 2 c i c K (c 1 - M) 2 (c 1 - M) 2 n 1 (c 2 - M) 2 (c 2 - M) 2 n 2 (c i - M) 2 (c i - M) 2 n i (c K - M) 2 (c K - M) 2 n K = = = σ = = Scarto quadrativo medio = = Pagina 115 Esempio Distribuzione degli studenti di SDC frequentanti la facoltà nell a.a. 2001/2002 per Voto di Maturità n 283 K 5 M 79,84 Voto Maturità n i [60-70] 72 (70-80] 78 (80-90] 65 (90-95] 18 (95-100] 50 Totale 283 (c i - M) 2 220,25 23,44 26,62 160,25 311,84 (c i - M) 2 n i 15858, , , , , ,84 =, +, +, +, +, =, = = σ 5 = =, =, = =, =11,57 Pagina 116

2 Quartili Primo quartile Q 1 : modalità che nella graduatoria (crescente o decrescente) bipartisce il 50% delle osservazioni con modalità più piccole o al più uguali alla Mediana Terzo quartile Q 3 : modalità che nella graduatoria (crescente o decrescente) bipartisce il 50% delle osservazioni con modalità più grandi o al più uguali alla Mediana U.S. A G I F B D L H E M C x j Me Q 1 Q 3 Pagina 117 Esempio Distribuzione unitaria degli affitti settimanali in euro pagati da 19 studenti Senza ordine U.S. Affitto U1 40 U2 43 U3 35 U4 33 U5 45 U6 40 U7 36 U8 36 U9 42 U10 38 U11 48 U12 51 U13 39 U14 42 U15 46 U16 59 U17 53 U18 55 U19 42 Ordine crescente Posto U.S. Affitto 1 U U U U U U U U U U U U U U U U U U U16 59 Affitto Primo Quartile è 38 La mediana è 42 Terzo Quartile è 48 Pagina 118

3 Esempio: quartili per una distribuzione di frequenza Distribuzione dei laureati del 2011 secondo il voto assegnato al prestigio dell ateneo nel quale si sono laureati VOTO n i p i N i P i , , , , , , , , , , , , , , , ,00 TOT ,00 Primo Quartile è 1 Mediana è 6 Terzo Quartile è 8 La frequenza percentuale cumulata corrispondente alla modalità 1 è la prima frequenza percentuale cumulata maggiore o uguale a 25% La frequenza percentuale cumulata corrispondente alla modalità 6 è la prima frequenza percentuale cumulata maggiore o uguale a 50% La frequenza percentuale cumulata corrispondente alla modalità 8 è la prima frequenza percentuale cumulata maggiore o uguale a 75% Pagina 119 Indici di variabilità relativa Consentono di effettuare confronti sulla variabilità di fenomeni che presentano unità di misura differenti pur avendo la stessa unità di misura hanno valori medi differenti e quindi distribuzioni differenti In alcune situazioni è fuorviante utilizzare la deviazione standard per il confronto: della variabilità di una variabile osservata su due collettivi differenti di u.s. della variabilità di due o più variabili osservate sul medesimo collettivo di u.s. Pagina 120

4 Indici di variabilità relativa Ci permettono di misurare la variabilità indipendentemente dalla grandezza e dalla scala di misura del carattere Indici percentuali di variabilità o dispersione Indici di variabilità o dispersione relativa Sono numeri puri non hanno unità di misura Pagina 121 Indici di variabilità relativa Indici percentuali di variabilità o dispersione ottenuti dividendo l indice di variabilità (dispersione) assoluto per la media rispetto alla quale è stato calcolato Coefficiente di variazione CV 100 M Indici di variabilità o dispersione relativa ottenuti dividendo l indice di variabilità (dispersione) assoluto per il valore massimo che esso può assumere in una situazione ipotetica Deviazione standard relativa max( ) Numero compreso tra 0 e 1 Pagina 122

5 Esempio: due variabili diverse In un collettivo di 91 ragazze la media del peso è pari a 55,1 Kg e la deviazione standard è pari a 5,7 Kg La media della statura è pari a 166,1 cm e la deviazione standard è pari a 6,1 cm E maggiore la variabilità del peso o la variabilità della statura? Le variabili misurate sono diverse perché espresse in diverse unità di misura Pagina 123 Esempio: due gruppi con valori molto distanti Tre neonati pesano rispettivamente 3, 4 e 5 Kg (media=4 Kg e =1 Kg) Tre bambini di 1 anno pesano 10, 11 e 12 Kg (media=11 Kg e =1 Kg) La variabile misurata è la stessa ma i valori medi delle osservazioni nei due gruppi sono molto distanti (le osservazioni nei due gruppi sono su diversi ordini di grandezza) La deviazione standard è uguale nei due gruppi ma il buon senso suggerisce che la variabilità del peso sia maggiore nei neonati!! Pagina 124

6 Soluzione Media Dev. Standard CV Peso 55,1 Kg 5,7 Kg 10,3% Statura 166,1 cm 6,1 cm 3,7% La variabilità del Peso è maggiore della variabilità della Satura Media Dev. Standard CV Neonati 4 Kg 1 Kg 25% Bambini di 1 anno 11 Kg 1 Kg 9% La variabilità del Peso è maggiore nel collettivo dei neonati Pagina 125 Altri indici di variabilità Campo di Variazione = oppure = R 0 R=0 non c è variabilità Differenza Interquartilica W Q 3 Q 1 W rappresenta il campo di variazione per il 50% delle unità centrali Pagina 126

7 Mutabilità Sinonimo di eterogeneità Le misure di mutabilità si basano sull analisi delle frequenze Mutabilità nulla = tutte le u.s. presentano la stessa modalità Massima omogeneità Tutte le n i sono uguali a zero tranne una che è pari a n Mutabilità massima = le frequenze delle varie modalità sono tutte uguali Minima omogeneità n 1 = n 2 = = n i = = n K = n/k Pagina 127 Indici di mutabilità o eterogeneità Devono esser nulli tutte le u.s. presentano la stessa modalità Crescere all aumentare della mutabilità o eterogeneità Indice di Gini Pagina 128

8 Indici di mutabilità o eterogeneità Indice di Gini Indice di Gini Relativo G 1 K j1 n j n 2 G G max( G) 1 1 K Assume valori tra 0 e 1-(1/K) Assume valori tra 0 e 1 Pagina 129 BoxPlot Tasso di variazione annua della produttività del lavoro Pagina 130

9 Box Plot Rappresentazione grafica della distribuzione di un carattere quantitativo che mette in evidenza la sua variabilità Elementi caratteristici 1) 1 punto che individua la posizione della media (aritmetica o mediana) della distribuzione 2) 1 rettangolo (box) la cui altezza rappresenta la variabilità dei valori prossimi alla media scelta 3) 2 segmenti che partono dai lati maggiori del rettangolo e i cui estremi sono rappresentati dai valori minimo e massimo della distribuzione Pagina 131 BoxPlot Tasso di variazione annua della produttività del lavoro Mediana Terzo quartile Primo quartile Pagina 132

10 Quale Box Plot? Box plot con mediana 1) Media = mediana 2) Altezza box = differenza interquartile W Estremo sup.= Q 3 Estremo inf.=q 1 3) Estremi dei segmenti Superiore=valore max Inferiore=valore min Box plot con media aritmetica 1) Media = media aritmetica 2) Altezza box = 2 Estremo sup.= M+ Estremo inf.=m- 3) Estremi dei segmenti Superiore=M+1,96 Inferiore=M-1,96 Pagina 133 Esempio Distribuzione delle nascite in 11 ospedali A B C D E F G H I L M Distribuzione ordinata delle nascite in 11 ospedali C B D I E H A G L F M Me 2 Q 1 Q Pagina 134

11 Box Plot Terzo quartile Mediana Primo quartile Pagina 135 Box Plot con valori anomali Valori anomali: LSR + (LSR - LIR) = 5 + 1,5 (5-1) = 11 LIR - (LSR - LIR) = 1-1,5 (5-1) = -5 E anomalo il solo valore 12 dell unità F! Outlier Unità F Terzo quartile Mediana Primo quartile Pagina 136

12 Box Plot: variabilità a confronto Tasso di variazione annua della produttività del lavoro per tre diversi settori produttivi Pagina 137 La costruzione di misure relative I rapporti statistici (capitolo 10) Pagina 138

13 Costruire nuove variabili A partire da una matrice di dati, mediante opportune operazioni compiute sui valori delle variabili originarie, si possono ottenere nuove variabili, più adeguate alla rappresentazione di un fenomeno X1 X2 Xj Xk I1 I2 Iq u 1 x 11 x 12 x 1j x 1k I 11 I 12 I 1q u 2 x 21 X 22 x 2j x 2k I 21 I 22 I 2q u i x i1 X i2 x ij x ik I i1 I i2 I iq u n x n1 x n2 x nj x nk I n1 I n2 I nq Pagina 139 Nuove variabili Le nuove variabili possono derivare da: semplici trasformazioni di una sola variabile originaria Esempi: I j = X j / max(x j ) I j = X j / Media(X j ) I j = Ammontare di X j / Numero u.s. operazioni che tengono conto di più variabili Esempi: I j = X 1 /X 2 *100 I j = (X 1 +X 2 )/2 Pagina 140

14 Variabili costruite a partire da altre: esempi di uso nella misurazione dei fenomeni Invecchiamento della popolazione Densità abitativa di un certo luogo Reddito pro-capite Indice dei prezzi al consumo Tasso di occupazione Share In tutti i casi suddetti i fenomeni sono espressi mediante variabili ottenute rapportando diversi valori di una singola variabile oppure valori di variabili differenti Per questa loro caratteristica, vengono denominati RAPPORTI STATISTICI Essi offrono una immediata ed efficace rappresentazione sintetica dei fenomeni Pagina 141 Rapporti Statistici: che cosa sono? Sono rapporti tra due quantità a) tra esse esiste un nesso logico b) almeno una delle due si riferisce ad un collettivo NON TUTTI I RAPPORTI SONO RAPPORTI STATISTICI almeno una delle due quantità poste a confronto deve riferirsi ad un collettivo circonferenza diametro n. nati popolazione Pagina 142

15 Esempi di rapporti statistici Denominazione Reddito pro capite Tasso di divorzialità Come si calcolano Reddito /popolazione residente Divorzi /tot. popolazione*1000 Tasso di occupazione Occupati/Pop. > 15 anni *100 Tasso di scolarità Tasso di mortalità infantile Popolazione iscritta e frequentate un livello scolastico/ Pop. residente di età corrispondente *100 Morti nel I anno di vita/nati vivi nello stesso periodo *1000 Indice invecchiamento Pop. 65 anni +/pop. *100 Indice di vecchiaia Pop. 65 anni +/pop. da 0 a 14 * 100 Densità automobilistica Autovetture immatricolate/pop.residente*1000 Pagina 143 Rapporti statistici: a cosa servono? 1. Confrontare un fenomeno su collettivi di numerosità differente poiché sono misure relative : mettono a confronto variabili che esprimono intensità (es: reddito) o frequenze (es: numero di laureati) tra diverse unità di analisi o delle stesse unità in tempi diversi Esempi: comparare il livello di istruzione (o il reddito) degli abitanti in due regioni diverse nello stesso anno oppure confrontare il livello di istruzione (o il reddito) degli abitanti della stessa regione nel 2001 e nel Costruire nuove variabili che hanno un significato differente da quelle originarie Pagina 144

16 Costruire misure relative: i rapporti statistici nella comparazione Esempio Analizziamo il numero di occupati nelle seguenti regioni Numero occupati(*) Valle d Aosta 55 Lombardia 4064 Sicilia 1405 Italia In quale regione la situazione occupazionale è migliore? Osserviamo che il numero di occupati è influenzato innanzitutto dall ammontare della popolazione nelle regioni considerate Fonte: Istat, Forze di Lavoro, Media 2003 *dati assoluti in migliaia Popolazione 15 anni e più Valle d Aosta 104 Lombardia 7877 Sicilia 4139 Italia Pagina 145 Costruire misure relative: i rapporti statistici nella comparazione Esempio (segue) Eliminare l effetto della diversa numerosità della popolazione, significa relativizzare il dato assoluto: calcoliamo un rapporto statistico rapportando il numero di occupati alla popolazione in età attiva Numero occupati (O) Popolazione 15 anni e più (P) Tasso di Occupazione (O/P*100) Valle d Aosta ,88 Lombardia ,59 Sicilia ,95 Italia ,82 Il rapporto, moltiplicato per 100 per facilitarne la lettura, è il tasso di occupazione: ci indica quale valore assume O (la popolazione occupata) per ogni 100 unità di P (Popolazione in età attiva) Si è così eliminata l influenza del diverso ammontare delle popolazioni delle unità territoriali confrontate Pagina 146

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Misura dell associazione tra due caratteri Uno store manager è interessato a studiare la relazione

Dettagli

Carta di credito standard. Carta di credito business. Esercitazione 12 maggio 2016

Carta di credito standard. Carta di credito business. Esercitazione 12 maggio 2016 Esercitazione 12 maggio 2016 ESERCIZIO 1 Si supponga che in un sondaggio di opinione su un campione di clienti, che utilizzano una carta di credito di tipo standard (Std) o di tipo business (Bsn), si siano

Dettagli

2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della

2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della 2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della distribuzione Un approccio alternativo, e spesso utile, alla misura della variabilità è quello basato sul confronto di valori caratteristici

Dettagli

Statistica Applicata all edilizia Lezione 3: i numeri indice

Statistica Applicata all edilizia Lezione 3: i numeri indice Lezione 3: i numeri indice E-mail: orietta.nicolis@unibg.it 24 marzo 2009 Programma Programma Operazioni statistiche elementari Vengono utilizzate per confrontare fenomeni nel tempo (nello stesso luogo

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

L indagine statistica

L indagine statistica 1 L indagine statistica DEFINIZIONE. La statistica è quella disciplina che si occupa della raccolta di dati quantitativi relativi a diversi fenomeni, della loro elaborazione e del loro utilizzo a fini

Dettagli

7. Si confronti la variabilità del carattere età nel gruppo dei maschi ed in quello delle femmine.

7. Si confronti la variabilità del carattere età nel gruppo dei maschi ed in quello delle femmine. Esercizio n. 1 Da un collettivo di 20 individui si è rilevata la seguente distribuzione univariata multipla relativa ai caratteri età, sesso, numero di automobili possedute: unità età sesso n.auto 1 35

Dettagli

STATISTICA DESCRITTIVA. Le misure di tendenza centrale

STATISTICA DESCRITTIVA. Le misure di tendenza centrale STATISTICA DESCRITTIVA Le misure di tendenza centrale 1 OBIETTIVO Individuare un indice che rappresenti significativamente un insieme di dati statistici. 2 Esempio Nella tabella seguente sono riportati

Dettagli

Statistica (Prof. Capitanio) Slide n. 1. Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo

Statistica (Prof. Capitanio) Slide n. 1. Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo Statistica (Prof. Capitanio) Slide n. 1 Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo MEDIA GEOMETRICA M g = x g = n n x i i=1 1 PROPRIETA 1) Identità di prodotto ( ) n n M =

Dettagli

UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE. Valutazione della soddisfazione degli studenti a.a. 2011-2012. Riepilogo delle valutazioni fornite

UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE. Valutazione della soddisfazione degli studenti a.a. 2011-2012. Riepilogo delle valutazioni fornite Pagina 1 di UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE Valutazione della soddisfazione degli studenti a.a. 011-01 (Legge 0/1) Riepilogo delle valutazioni fornite Rapporto statistico relativo al corso di laurea

Dettagli

Esercitazioni del corso di Statistica - III canale Prof. Mortera e Vicard a.a. 2010/2011

Esercitazioni del corso di Statistica - III canale Prof. Mortera e Vicard a.a. 2010/2011 Esercitazioni del corso di Statistica - III canale Prof. Mortera e Vicard a.a. 2010/2011 Esercizi di statistica descrittiva 1. Secondo i dati ISTAT 1997 sull occupazione, la Lombardia e il Veneto presentano

Dettagli

Analisi Statistica per le Imprese (6 CFU) - a.a. 2010-2011 Prof. L. Neri RICHIAMI DI STATISTICA DESCRITTIVA UNIVARIATA

Analisi Statistica per le Imprese (6 CFU) - a.a. 2010-2011 Prof. L. Neri RICHIAMI DI STATISTICA DESCRITTIVA UNIVARIATA Analisi Statistica per le Imprese (6 CFU) - a.a. 2010-2011 Prof. L. Neri RICHIAMI DI STATISTICA DESCRITTIVA UNIVARIATA 1 Distribuzione di frequenza Punto vendita e numero di addetti PUNTO VENDITA 1 2 3

Dettagli

Indici di dispersione

Indici di dispersione Indici di dispersione 1 Supponiamo di disporre di un insieme di misure e di cercare un solo valore che, meglio di ciascun altro, sia in grado di catturare le caratteristiche della distribuzione nel suo

Dettagli

Offerta in concorrenza perfetta: Cap.6

Offerta in concorrenza perfetta: Cap.6 Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi Cap.6 Curva di offerta Per capire meglio le origini della curva di offerta consideriamo ora una impresa che debba decidere quale livello di produzione

Dettagli

Bundesland Tirol Raumordnung - Statistik. Provincia Autonoma di Bolzano Istituto provinciale di statistica

Bundesland Tirol Raumordnung - Statistik. Provincia Autonoma di Bolzano Istituto provinciale di statistica Edizione 2000 Tirolo Alto Adige Trentino Bundesland Tirol Raumordnung - Statistik Provincia Autonoma di Bolzano Istituto provinciale di statistica Provincia Autonoma di Trento Servizio Statistica TERRITORIO

Dettagli

Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali - a.a. 2013-2014

Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali - a.a. 2013-2014 Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali - a.a. 2013-2014 Il boxplot o diagramma a scatola e baffi, è un grafico, utilizzato per la rappresentazione di variabili

Dettagli

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2 Esercitazione con generatori di numeri casuali Seconda parte Sommario Trasformazioni di Variabili Aleatorie Trasformazione non lineare: numeri casuali di tipo Lognormale Trasformazioni affini Numeri casuali

Dettagli

Occupati - Totale economia livello, migliaia

Occupati - Totale economia livello, migliaia VALLE D AOSTA Le previsioni al 215: impiego di lavoro Nel corso del periodo 28-215 1, la Valle d Aosta sperimenterà una dinamica occupazionale positiva. L incremento medio annuo sarà dello.9 per cento,

Dettagli

Esercitazioni del corso di Statistica Prof. Mortera a.a. 2008/2009

Esercitazioni del corso di Statistica Prof. Mortera a.a. 2008/2009 Esercitazioni del corso di Statistica Prof. Mortera a.a. 2008/2009 Esercizi di statistica descrittiva 1. Secondo i dati ISTAT 1997 sull occupazione, la Lombardia e il Veneto presentano le seguenti distribuzione

Dettagli

Indici (Statistiche) che esprimono le caratteristiche di simmetria e

Indici (Statistiche) che esprimono le caratteristiche di simmetria e Indici di sintesi Indici (Statistiche) Gran parte della analisi statistica consiste nel condensare complessi pattern di osservazioni in un indicatore che sia capace di riassumere una specifica caratteristica

Dettagli

Il Metodo Scientifico

Il Metodo Scientifico Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato

Dettagli

TEMPI D'ATTESA 2014. posti annuali 2014 in classe di priorità "U", "B", "D" utilizzati dai medici

TEMPI D'ATTESA 2014. posti annuali 2014 in classe di priorità U, B, D utilizzati dai medici TEMPI D'ATTESA 2014 Prestazione interna mediana tempi d'attesa in regime ordinario/program mata* numero pazienti in attesa per prestazione** posti annuali 2014 in classe di priorità "U", "B", "D" utilizzati

Dettagli

ALFID. Associazione Laica Famiglie in Difficoltà

ALFID. Associazione Laica Famiglie in Difficoltà ALFID Associazione Laica Famiglie in Difficoltà Separazione e Divorzio: alcuni dati a confronto sui principali recenti cambiamenti in Provincia di Trento e nel resto d Italia a cura di Marco Brusegan Il

Dettagli

Analisi della varianza

Analisi della varianza 1. 2. univariata ad un solo fattore tra i soggetti (between subjects) 3. univariata: disegni fattoriali 4. univariata entro i soggetti (within subjects) 5. : disegni fattoriali «misti» L analisi della

Dettagli

RAPPRESENTAZIONE DEI DATI

RAPPRESENTAZIONE DEI DATI Rappresentazione dei Dati RAPPRESENTAZIONE DEI DATI Quando si dispone di un alto numero di misure della stessa grandezza fisica è opportuno organizzarle in modo da rendere evidente Quandoil si loro dispone

Dettagli

Statistica descrittiva

Statistica descrittiva Statistica descrittiva La statistica descrittiva mette a disposizione il calcolo di indicatori sintetici che individuano, con un singolo valore, proprieta` statistiche di un campione/popolazione rispetto

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA CORSO DI COSTRUZIONI IDRAULICHE A.A. 00-0 PROF. LUIGI DA DEPPO ING. NADIA URSINO ESERCITAZIONE N : Progetto

Dettagli

Guido Corbetta. Irene Dagnino. Mario Minoja. Giovanni Valentini

Guido Corbetta. Irene Dagnino. Mario Minoja. Giovanni Valentini Il settore farmaceutico in Italia: Posizionamento e fattori di crescita Guido Corbetta Irene Dagnino Mario Minoja Giovanni Valentini Centro di Ricerca Imprenditorialità e Imprenditori (EntER) Università

Dettagli

Comune di S. Vito di Cadore. Bilancio demografico e popolazione residente al 31 dicembre. Anni 2013-2014

Comune di S. Vito di Cadore. Bilancio demografico e popolazione residente al 31 dicembre. Anni 2013-2014 Bilancio demografico e popolazione residente al 31 dicembre. Anni 213-214 SAN VITO DI CADORE 213 214 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 gennaio 845 95 1.795 874 98 1.854 Nati

Dettagli

Esercitazione di riepilogo 23 Aprile 2013

Esercitazione di riepilogo 23 Aprile 2013 Esercitazione di riepilogo 23 Aprile 2013 Grafici Grafico a barre Servono principalmente per rappresentare variabili (caratteri) qualitative, quantitative e discrete. Grafico a settori circolari (torta)

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

LA POVERTA IN ITALIA NEL 2009 (ISTAT)

LA POVERTA IN ITALIA NEL 2009 (ISTAT) POVERTA RELATIVA Misura le risorse economiche di ognuno rispetto a quelle possedute da tutti gli altri. La misura della povertà relativa fa uso della soglia della povertà solitamente definita dalla media

Dettagli

Per forma di una distribuzione si intende il modo secondo il quale si dispongono i valori di un carattere intorno alla rispettiva media.

Per forma di una distribuzione si intende il modo secondo il quale si dispongono i valori di un carattere intorno alla rispettiva media. FORMA DI UNA DISTRIBUZIONE Per forma di una distribuzione si intende il modo secondo il quale si dispongono i valori di un carattere intorno alla rispettiva media. Le prime informazioni sulla forma di

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-1 Il capitale umano - Introduzione -L istruzione nel mercato del lavoro: alcuni fatti stilizzati 1 Introduzione Ognuno di noi porta nel mercato del lavoro abilità innate

Dettagli

Statistica. L. Freddi. L. Freddi Statistica

Statistica. L. Freddi. L. Freddi Statistica Statistica L. Freddi Statistica La statistica è un insieme di metodi e tecniche per: raccogliere informazioni su un fenomeno sintetizzare l informazione (elaborare i dati) generalizzare i risultati ottenuti

Dettagli

MISURA DELLA DISTANZA FOCALE DI UNA LENTE CONVERGENTE

MISURA DELLA DISTANZA FOCALE DI UNA LENTE CONVERGENTE MISURA DELLA DISTANZA FOCALE DI UNA LENTE CONVERGENTE La distanza focale f di una lente convergente sottile è data dalla formula: da cui 1 f = 1 p + 1 q f = pq p + q dove p e q sono, rispettivamente, le

Dettagli

Come descrivere un fenomeno in ambito sanitario fondamenti di statistica descrittiva. Brugnaro Luca

Come descrivere un fenomeno in ambito sanitario fondamenti di statistica descrittiva. Brugnaro Luca Come descrivere un fenomeno in ambito sanitario fondamenti di statistica descrittiva Brugnaro Luca Progetto formativo complessivo Obiettivo: incrementare le competenze degli operatori sanitari nelle metodiche

Dettagli

Analisi della redditività, effetto leva e creazione di valore

Analisi della redditività, effetto leva e creazione di valore Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Analisi della redditività, effetto leva e creazione di valore Capitolo 10 Indice degli argomenti 1. Analisi della redditività 2. Effetto

Dettagli

Economia del turismo

Economia del turismo Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia e Gest. dei Serv. Turistici A.A. 2013-2014 Economia del Prof.ssa Carla Massidda Sezione 11 La macroeconomia del Argomenti

Dettagli

Statistica Inferenziale

Statistica Inferenziale Statistica Inferenziale Prof. Raffaella Folgieri Email: folgieri@mtcube.com aa 2009/2010 Esercizio 1 (stima puntuale) In un processo di controllo di qualità, siamo interessati al numero mensile di guasti

Dettagli

Esercizi di Matematica Finanziaria

Esercizi di Matematica Finanziaria Università degli Studi di Siena Facoltà di Economia Esercizi di Matematica Finanziaria relativi ai capitoli V-X del testo Claudio Pacati a.a. 1998 99 c Claudio Pacati tutti i diritti riservati. Il presente

Dettagli

CENNI DI METODI STATISTICI

CENNI DI METODI STATISTICI Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale CENNI DI METODI STATISTICI Docente: Page 1 Page 2 Page 3 Due eventi si dicono indipendenti quando il verificarsi di uno non influisce sulla probabilità di accadimento

Dettagli

2. Un carattere misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale

2. Un carattere misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale BIOSTATISTICA 2. Un carattere misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale Marta Blangiardo, Imperial College, London Department of Epidemiology and Public Health m.blangiardo@imperial.ac.uk

Dettagli

Statistica Applicata all edilizia Lezione 2: Analisi descrittiva dei dati

Statistica Applicata all edilizia Lezione 2: Analisi descrittiva dei dati Lezione 2: Analisi descrittiva dei dati E-mail: orietta.nicolis@unibg.it 1 marzo 2011 Prograa 1 Analisi grafica dei dati 2 Indici di posizione Indici di dispersione Il boxplot 3 4 Prograa Analisi grafica

Dettagli

ANALISI DEI DATI PER IL MARKETING 2014

ANALISI DEI DATI PER IL MARKETING 2014 ANALISI DEI DATI PER IL MARKETING 2014 Marco Riani mriani@unipr.it http://www.riani.it MISURE DI DISTANZA E SIMILARITA 1 SCOPI DEL CALCOLO Problema: misurare la diversità (ovvero la rassomiglianza) tra

Dettagli

Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale. Miriam Tagliavia Marzo 2011

Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale. Miriam Tagliavia Marzo 2011 Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale Marzo 2011 2 Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale Il Dipartimento per le Comunicazioni, uno dei

Dettagli

Metodi Matematici e Informatici per la Biologia----31 Maggio 2010

Metodi Matematici e Informatici per la Biologia----31 Maggio 2010 Metodi Matematici e Informatici per la Biologia----31 Maggio 2010 COMPITO 4 (3 CREDITI) Nome: Cognome: Matricola: ISTRUZIONI Gli esercizi che seguono sono di tre tipi: Domande Vero/Falso: cerchiate V o

Dettagli

Lezione 12 Argomenti

Lezione 12 Argomenti Lezione 12 Argomenti Costi di produzione: differenza tra costo economico e costo contabile I costi nel breve periodo Relazione di breve periodo tra funzione di produzione, produttività del lavoro e costi

Dettagli

Statistica. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unina.it

Statistica. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unina.it Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unina.it Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 16 Outline 1 () Statistica 2 / 16 Outline 1 2 () Statistica 2 / 16 Outline 1 2 () Statistica 2 / 16

Dettagli

UTILIZZO DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI

UTILIZZO DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI UTILIZZO DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI Risultati della ricerca Milano, 20 ottobre 2006 Stefania Farneti Direttore di ricerca INDICE PREMESSA E OBIETTIVI 3 METODOLOGIA 4 LE 4 MACROAREE NIELSEN 5 IL CAMPIONE

Dettagli

Analisi dei dati. Statistica descrittiva

Analisi dei dati. Statistica descrittiva Analisi dei dati DATI GREZZI SINTESI DELLE OSSERVAZIONI ELABORAZIONE DATI Statistica descrittiva Si occupa dell analisi di un certo fenomeno relativo a un certo gruppo di soggetti (popolazione) sulla base

Dettagli

ITCS Erasmo da Rotterdam. Anno Scolastico 2014/2015. CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio

ITCS Erasmo da Rotterdam. Anno Scolastico 2014/2015. CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio ITCS Erasmo da Rotterdam Anno Scolastico 014/015 CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio INDICAZIONI PER IL LAVORO ESTIVO DI MATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA GLI STUDENTI CON IL DEBITO FORMATIVO

Dettagli

STATISTICA DESCRITTIVA UNIVARIATA

STATISTICA DESCRITTIVA UNIVARIATA Capitolo zero: STATISTICA DESCRITTIVA UNIVARIATA La STATISTICA è la scienza che si occupa di fenomeni collettivi che richiedono lo studio di un grande numero di dati. Il termine STATISTICA deriva dalla

Dettagli

Statistica descrittiva

Statistica descrittiva Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio Corso di Costruzioni Idrauliche A.A. 2004-05 www.dica.unict.it/users/costruzioni Statistica descrittiva Ing. Antonino Cancelliere Dipartimento

Dettagli

La rilevanza della cooperazione nell economia italiana

La rilevanza della cooperazione nell economia italiana ECONOMIA COOPERATIVA 1 La rilevanza della cooperazione nell economia italiana Unendo le varie fonti disponibili è possibile stimare in non più di 70.000 le cooperative attive in Italia a fine 2013. Per

Dettagli

Grafici delle distribuzioni di frequenza

Grafici delle distribuzioni di frequenza Grafici delle distribuzioni di frequenza L osservazione del grafico può far notare irregolarità o comportamenti anomali non direttamente osservabili sui dati; ad esempio errori di misurazione 1) Diagramma

Dettagli

LA RILEVAZIONE DEI PREZZI AL CONSUMO

LA RILEVAZIONE DEI PREZZI AL CONSUMO LA RILEVAZIONE DEI PREZZI AL CONSUMO EUROSTAT ISTAT 80 Comuni capoluoghi di provincia 42.300 punti vendita, imprese, istituzioni 8.000 abitazioni 1.187 distributori di carburanti 495.500 quotazioni di

Dettagli

Fonti e strumenti statistici per la comunicazione (prof.ssa I.Mingo) Esercizi (soluzioni e suggerimenti )

Fonti e strumenti statistici per la comunicazione (prof.ssa I.Mingo) Esercizi (soluzioni e suggerimenti ) Esercizio 1 Fonti e strumenti statistici per la comunicazione (prof.ssa I.Mingo) Esercizi (soluzioni e suggerimenti ) Qualitativo Sconnesso: Marca di Jeans preferita, Partito votato nelle ultime elezioni,

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

ALLEGATO N. 3 CONDIZIONI E MODALITÀ DI EROGAZIONE DELLE RENDITE

ALLEGATO N. 3 CONDIZIONI E MODALITÀ DI EROGAZIONE DELLE RENDITE ALLEGATO N. 3 CONDIZIONI E MODALITÀ DI EROGAZIONE DELLE RENDITE Art. 1. Prestazione in forma di rendita 1. Ai sensi dell Art. 12 del Regolamento, la compagnia garantisce all aderente la corresponsione

Dettagli

LABORATORIO EXCEL XLSTAT 2008 SCHEDE 2 e 3 VARIABILI QUANTITATIVE

LABORATORIO EXCEL XLSTAT 2008 SCHEDE 2 e 3 VARIABILI QUANTITATIVE Matematica e statistica: dai dati ai modelli alle scelte www.dima.unige/pls_statistica Responsabili scientifici M.P. Rogantin e E. Sasso (Dipartimento di Matematica Università di Genova) LABORATORIO EXCEL

Dettagli

Direzione generale centrale Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica Servizio statistica e informazione geografica

Direzione generale centrale Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica Servizio statistica e informazione geografica Direzione generale centrale Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica Servizio statistica e informazione geografica Redditi, povertà ed esclusione sociale in Anno 214 Bologna, 9 dicembre

Dettagli

LABORATORIO-EXCEL N. 2-3 XLSTAT- Pro Versione 7 VARIABILI QUANTITATIVE

LABORATORIO-EXCEL N. 2-3 XLSTAT- Pro Versione 7 VARIABILI QUANTITATIVE LABORATORIO-EXCEL N. 2-3 XLSTAT- Pro Versione 7 VARIABILI QUANTITATIVE DESCRIZIONE DEI DATI DA ESAMINARE Sono stati raccolti i dati sul peso del polmone di topi normali e affetti da una patologia simile

Dettagli

Laboratorio di ST1 Lezione 2

Laboratorio di ST1 Lezione 2 Laboratorio di ST1 Lezione 2 Claudia Abundo Dipartimento di Matematica Università degli Studi Roma Tre Frequenze in R ESEMPIO Fiori preferiti da n=6 ragazze In R: fiori=c("rosa", "orchidea", "violetta",

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI PER LA PROVA DI STATISTICA

ESERCIZI SVOLTI PER LA PROVA DI STATISTICA ESERCIZI SVOLTI PER LA PROVA DI STATISTICA Stefania Naddeo (anno accademico 4/5) INDICE PARTE PRIMA: STATISTICA DESCRITTIVA. DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA E FUNZIONE DI RIPARTIZIONE. VALORI CARATTERISTICI

Dettagli

Statistiche in breve

Statistiche in breve Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Marzo 2016 Anno 2016 vigenti all 1.1.2016 e liquidate nel 2015 erogate dall Inps 1 Le Gestioni Le pensioni vigenti all 1.1.2016

Dettagli

kkk INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION Line S.p.A. Indagine sulla soddisfazione degli utenti del trasporto pubblico locale urbano a Pavia 2010

kkk INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION Line S.p.A. Indagine sulla soddisfazione degli utenti del trasporto pubblico locale urbano a Pavia 2010 kkk I2006.10 INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION Line S.p.A. Indagine sulla soddisfazione degli utenti del trasporto pubblico locale urbano a Pavia 2010 Aprile 2010 1 Scheda della ricerca pag. 3 Descrizione

Dettagli

La stima del valore di trasformazione: definizione e stima

La stima del valore di trasformazione: definizione e stima Corso di Estimo a.a. 2008-09 La stima del valore di trasformazione: definizione e stima Prof. Stefano Stanghellini Collaboratore: Arch. Alessandro Mascarello Presentazione: Dott.ssa Valeria Ruaro 1 Scopo

Dettagli

Potenziamento degli apprendimenti nell area logico matematica

Potenziamento degli apprendimenti nell area logico matematica Potenziamento degli apprendimenti nell area logico matematica Dirigente scolastico Dott.sa Maria Salvia Docente Babusci Marina Se dobbiamo decidere in quale supermercato conviene andare a fare la spesa,

Dettagli

Economia dello sviluppo Paolo Figini (paolo.figini@unibo.it) Sviluppo e Crescita: definizioni e concetti, fatti e prospettive

Economia dello sviluppo Paolo Figini (paolo.figini@unibo.it) Sviluppo e Crescita: definizioni e concetti, fatti e prospettive Economia dello sviluppo Paolo Figini (paolo.figini@unibo.it) Sviluppo e Crescita: definizioni e concetti, fatti e prospettive Fatti e domande Fatto: i paesi hanno valori di reddito e tassi di crescita

Dettagli

I ESERCITAZIONE. Gruppo I 100 individui. Trattamento I Nuovo Farmaco. Osservazione degli effetti sul raffreddore. Assegnazione casuale

I ESERCITAZIONE. Gruppo I 100 individui. Trattamento I Nuovo Farmaco. Osservazione degli effetti sul raffreddore. Assegnazione casuale I ESERCITAZIONE ESERCIZIO 1 Si vuole testare un nuovo farmaco contro il raffreddore. Allo studio partecipano 200 soggetti sani della stessa età e dello stesso sesso e con caratteristiche simili. i) Che

Dettagli

Elementi di statistica

Elementi di statistica Elementi di statistica 1 Generalità Le prime statistiche erano una specie di contabilità della popolazione umana e dei dati economici: numero delle nascite e delle morti per anno, percentuale di maschi

Dettagli

Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni

Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni Si sono fin qui presi in considerazione i singoli elementi che costituiscono l infrastruttura telematica delle scuole. Per utilizzare in modo semplice

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL MELANOMA CUTANEO IN VENETO

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL MELANOMA CUTANEO IN VENETO dicembre 213 EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL MELANOMA CUTANEO IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco CF, Tognazzo S,

Dettagli

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 ASSE E - PIANO FORMEZ 2013 Progetto pilota Revisione dei processi e riorganizzazione di una struttura territoriale del ministero dei beni e delle attività culturali

Dettagli

Capitolo 3. Errori di misura. 3.1 L'incertezza nella misura

Capitolo 3. Errori di misura. 3.1 L'incertezza nella misura Interventi didattici integrativi Appunti di Fisica III 1 Capitolo 3 Errori di misura 3.1 L'incertezza nella misura 3.2 Le misure dirette 3.3 Serie di misure dirette 3.4 Le misure indirette 3.5 Procedimento

Dettagli

VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA Mattone Misura dell appropriatezza GdLA 26 Settembre 2006 VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA QUESITI DELLA RICERCA Qual è stato l impatto

Dettagli

Provincia di Monza e della Brianza

Provincia di Monza e della Brianza Provincia di Monza e della Brianza Comune di Lissone Via Gramsci Città di Lissone Comune di Lissone Sala Consiliare Città di Lissone Piazza IV Novembre Città di Lissone Biblioteca Civica Piazza IV Novembre

Dettagli

Quantificare la variabilità dei processi ecologici

Quantificare la variabilità dei processi ecologici Scopo ecologia Quantificare la variabilità dei processi ecologici Comprensione dei meccanismi fondamentale per identificare gli effetti del disturbo antropico e per prevenire alterazioni su scala globale

Dettagli

Dai dati al modello teorico

Dai dati al modello teorico Dai dati al modello teorico Analisi descrittiva univariata in R 1 Un po di terminologia Popolazione: (insieme dei dispositivi che verranno messi in produzione) finito o infinito sul quale si desidera avere

Dettagli

Dott.ssa Caterina Gurrieri

Dott.ssa Caterina Gurrieri Dott.ssa Caterina Gurrieri Le relazioni tra caratteri Data una tabella a doppia entrata, grande importanza riveste il misurare se e in che misura le variabili in essa riportata sono in qualche modo

Dettagli

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Esercizio 1 Nella seguente tabella è riportata la distribuzione di frequenza dei prezzi per camera di alcuni agriturismi, situati nella regione Basilicata.

Dettagli

Strumenti di base per l analisi descrittiva della mortalità a livello locale

Strumenti di base per l analisi descrittiva della mortalità a livello locale Strumenti di base per l analisi descrittiva della mortalità a livello locale Il ritorno informativo a disposizione delle Aziende ULSS Montecchio Precalcino, 22 marzo 2013 Elena Schievano, Francesco Avossa

Dettagli

Percorsi di istruzione/formazione/abbandono/ inserimento lavorativo

Percorsi di istruzione/formazione/abbandono/ inserimento lavorativo Percorsi di istruzione/formazione/abbandono/ inserimento lavorativo Una prima sperimentazione di integrazione delle fonti regionali Romina Filippini, Annelisa Giordano Istat Progetto Archimede Annalisa

Dettagli

STATISTICA (L-Z) - Parte I Esercitazione 3

STATISTICA (L-Z) - Parte I Esercitazione 3 STATISTICA (L-Z) - Parte I Esercitazione 3 A.A. 2009/2010 Debora Slanzi debora.slanzi@unive.it 1 Esercizio 1 In un gruppo di 20 persone sono state rilevate due variabili, il sesso e l età In relazione

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 5-Indici di variabilità (vers. 1.0c, 20 ottobre 2015) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

ESERCITAZIONE 4 SOCIALE. Corso di Laurea Comunicazione e A.A. 2012/2013

ESERCITAZIONE 4 SOCIALE. Corso di Laurea Comunicazione e A.A. 2012/2013 ESERCITAZIONE 4 STATISTICA PER LA RICERCA SOCIALE Corso di Laurea Comunicazione e Psicologia A.A. 2012/2013 \\lib\psico\corsi\esercitazioni_cp1 Il programma SPSS 1) Aprire spss 2) Immettere dati / aprire

Dettagli

Valenza predittiva dei test di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia

Valenza predittiva dei test di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia Valenza predittiva dei test di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia a cura di Augusto Garuccio ISBN 978-88-88793-87-0 Questo volume raccoglie i risultati della ricerca condotta nell ambito

Dettagli

Il Piano telematico regionale

Il Piano telematico regionale Il Piano telematico regionale CONTESTO La Regione Marche è caratterizzata da: particolare conformazione geo-morfologica (susseguirsi della fascia montuosa a quella collinare e infine litoranea) complessi

Dettagli

MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010

MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010 MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010 STATISTICHE RELATIVE AL PERIODO 1 GENNAIO 31 MARZO 2016 Ministero della Giustizia Dipartimento della Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi Direzione

Dettagli

Titolo della lezione. Analisi dell associazione tra due caratteri: indipendenza e dipendenza

Titolo della lezione. Analisi dell associazione tra due caratteri: indipendenza e dipendenza Titolo della lezione Analisi dell associazione tra due caratteri: indipendenza e dipendenza Introduzione Analisi univariata, bivariata, multivariata Analizzare le relazioni tra i caratteri, per cercare

Dettagli

ˆp(1 ˆp) n 1 +n 2 totale di successi considerando i due gruppi come fossero uno solo e si costruisce z come segue ˆp 1 ˆp 2. n 1

ˆp(1 ˆp) n 1 +n 2 totale di successi considerando i due gruppi come fossero uno solo e si costruisce z come segue ˆp 1 ˆp 2. n 1 . Verifica di ipotesi: parte seconda.. Verifica di ipotesi per due campioni. Quando abbiamo due insiemi di dati possiamo chiederci, a seconda della loro natura, se i campioni sono simili oppure no. Ci

Dettagli

Indagine campionaria sul ricorso alla rendita vitalizia Esercizi 2002-2004

Indagine campionaria sul ricorso alla rendita vitalizia Esercizi 2002-2004 Servizio Statistiche e Studi Attuariali Indagine campionaria sul ricorso alla rendita vitalizia Esercizi 2002-2004 Roma, 27 luglio 2006 Indagine campionaria sul ricorso alla rendita vitalizia Esercizi

Dettagli

Domanda e offerta. consumatori di un bene/servizio per ciascun livello di prezzo del bene/servizio preso

Domanda e offerta. consumatori di un bene/servizio per ciascun livello di prezzo del bene/servizio preso . . La funzione di domanda La funzione di domanda (o curva di domanda) rappresenta la quantità domandata dai consumatori di un bene/servizio per ciascun livello di prezzo del bene/servizio preso in considerazione.

Dettagli

Corso di Psicometria Progredito

Corso di Psicometria Progredito Corso di Psicometria Progredito 2.1 Statistica descrittiva (Richiami) Prima Parte Gianmarco Altoè Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia Università di Cagliari, Anno Accademico 2013-2014 Sommario

Dettagli

PROTOCOLLO ITACA PUGLIA 2011 - RESIDENZIALE Istruzioni d'uso del software Versione 1.0

PROTOCOLLO ITACA PUGLIA 2011 - RESIDENZIALE Istruzioni d'uso del software Versione 1.0 PROTOCOLLO ITACA PUGLIA 2011 - RESIDENZIALE Istruzioni d'uso del software Versione 1.0 1/10 Indice 1 Premessa...3 2 Fogli di calcolo del framework...5 2.1 Foglio "Progetto"...5 2.2 Fogli "ATTESTATO" e

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA-FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DI DESENZANO dg STATISTICA MEDICA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA-FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DI DESENZANO dg STATISTICA MEDICA Seconda Lezione DISTRIBUZIONE DI FREQUENZA Frequenza assoluta: è il numero puro di casi per quella modalità Frequenze relative: sono il rapporto tra la frequenza assoluta con cui si manifesta una modalità

Dettagli

LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI

LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI Ragioneria A.A. 2014/2015 1 SOMMARIO Aspetti introduttivi La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Gli indicatori finanziari e patrimoniali Struttura finanziaria

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro - 1 Abbiamo visto le conseguenze dell equilibrio in un unico mercato del lavoro concorrenziale (es. efficienza). Ma una economia

Dettagli

ANALISI MULTIVARIATA

ANALISI MULTIVARIATA ANALISI MULTIVARIATA Marcella Montico Servizio di epidemiologia e biostatistica... ancora sulla relazione tra due variabili: la regressione lineare semplice VD: quantitativa VI: quantitativa Misura la

Dettagli