Canapa indiana. Cannabis sativa var. indica Circa 70 principi attivi. foglie e infiorescenze femminili. resina. hashish. olio.
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- Aloisia Monica Zamboni
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1 Canapa indiana Cannabis sativa var. indica Circa 70 principi attivi foglie e infiorescenze femminili marijuana resina olio hashish infiorescenze
2 Derivati della Cannabis Marijuana: Hashish: Olio di hashish: foglie ed infiorescenze essiccate e sminuzzate (2-5% THC) resina essiccata (6-10% THC) estratto dalle infiorescenze (15-60% THC). Attraverso i più moderni metodi di ibridazione sono state prodotte varietà di Cannabis che arrivano a contenere il 20% di THC (sul peso secco).
3 Derivati della Cannabis Esistono poi prodotti alimentari (prodotti da forno) e prodotti cosmetici (es. shampoo) contenenti cannabinoidi Varietà coltivate per la produzione di fibra (hemp) o mangimi per uccelli che contengono tipicamente meno dello 0,5% di THC.
4 Cannabinoidi 9-tetraidrocannabinolo 8-tetraidrocannabinolo Agonisti della proteina G CB1 cannabinolo cannabidiolo
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6 Cannabinoidi Attraverso il fumo la biodisponibilità varia dal 15 al 50%, a seconda della tecnica utilizzata dal fumatore e dell esperienza. Il fumo di una sigaretta contenente 15 mg di THC (una sigaretta contiene mediamente da 5 a 20 mg) determina una concentrazione plasmatica media di picco di ca. 80 ng/ml ( ng/ml) entro 15 min dall inalazione. L ingestione è sostanzialmente inefficace sotto il profilo stupefacente (scarsa biodisponibilità, 6%, lento assorbimento, inattivazione epatica).
7 Cannabinoidi I cannabinoidi possiedono recettori specifici nel SNC, similmente agli oppiacei e alle benzodiazepine. I recettori dei cannabinoidi (CB1) sono localizzati in specifiche regioni del SNC: l ippocampo, le aree corticali coinvolte nella memoria e nell apprendimento, i gangli basali ed il cervelletto (controllo della coordinazione e del bilanciamento). Esistono poi recettori periferici, denominati CB2, che sembra giochino un ruolo nella modulazione della risposta immunitaria e dell infiammazione.
8 Cannabinoidi L assenza di recettori dei cannabinoidi nel tronco cerebrale (sede dei centri del respiro e di altre funzioni vitali) spiega la ridotta tossicità acuta dei cannabinoidi. Poco si sa sulla funzione fisiologica di tali recettori. Sono state isolate sostanze endogene (anandamide e 2-arachidonil glicerolo, entrambi derivati dell acido arachidonico, precursore delle prostaglandine) che sono in grado di mimare in parte l azione dei cannabinoidi.
9 Cannabinoidi I cannabinoidi producono una gamma di effetti comportamentali e fisiologici piuttosto ampia che può essere riassunta come uno sensazione di piacevolezza e di sogno con effetti sulla funzione cognitiva e psicomotoria. Il THC produce un incremento misurabile della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e della temperatura corporea (effetti dose-dipendenti). L incremento della frequenza cardiaca può raggiungere il 50% in più rispetto al basale entro 30 min per tornare a valori basali dopo 2 ore.
10 Cannabinoidi La Cannabis determina inoltre una riduzione della pressione endooculare (effetto probabilmente dovuto ad un cannabinoide diverso dal THC ) e della lacrimazione, l arrossamento della congiuntiva, modesta midriasi, e diminuita reazione alla luce (con conseguente fotofobia). Tali effetti fisiologici sono associati a modificazioni del comportamento che sono tuttavia in scarsa relazione con i livelli plasmatici di THC:
11 Cannabinoidi
12 Cannabinoidi Gli effetti psicotropi dei cannabinoidi, più protratti rispetto a quelli fisiologici, includono uno stato euforico associato a modificazioni dello stato emozionale e cognitivo. Tale stato è definito come high. In alcuni soggetti, soprattutto quelli inesperti, si può manifestare invece disforia (ansia, paranoia, panico, sensazioni spiacevoli). Alcuni utilizzatori descrivono flashback, come nel caso dell LSD.
13 Agonisti endogeni Arachidoniletanolamide (anandamide) 2-Arachidonilglicerolo rilascio da fosfolipidi di membrana minore affinità recettoriale rispetto a THC presenti in latte, cacao
14 Biosintesi anandamide
15 Biosintesi 2-arachidonilglicerolo
16 Ricaptazione neuronale Diffusione facilitata Rapida degradazione idrolitica ad opera fatty acid amide hydrolase FAAH Inibita da FANS COX-2 Ruolo minore FANS anandamide Inattivazione endocannabinoidi
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18 Paracetamolo
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20 estrema liposolubilità vie di somministrazione Farmacocinetica THC orale, inalatoria inizio d azione dopo poche inalazioni durata 3-8 ore metabolizzazione CYP2D6 11-idrossi-THC più attivo analgesia 11-norcarbossi-THC, inattivo urine e plasma 2-3 giorni successivi cannabidiolo, inattivo, modifica metabolismo lenta escrezione accumulo in tessuto adiposo emivita 1-3 giorni
21 CB 2 CB 1 sistema emo-linfatico SNC VR1 Inibizione presinaptica adenilil-ciclasi canali Ca 2+ canali K + modulazione proteine chinasi MAP chinasi, ERK PKA capsaicina Meccanismo d azione
22 CB1 Recettori cannabinoidi CB2 SNC Ridotta locomozione e temperatura corporea, catalessi, alterazione della memoria, sedazione, euforia SNP Analgesia, riduzione della tosse, inibizione del transito intestinale Sistema immunitario SNP Azione Immunomodulatrice Analgesia periferica e azione antiinfiammatoria
23 Meccanismi post-recettoriali
24 Meccanismi post-recettoriali
25 fluidificazione membrana modulazione allosterica nicotinici oppioidi, NMDA, 5-HT attivazione fosfolipasi liberazione acido arachidonico aumento produzione eicosanoidi acido THC-11-oic ciclossigenasi Meccanismi indiretti
26 Siti di legame nel SNC Neocortex Gangli della base striato a. tegmentale ventrale n. accumbens Ippocampo Cervelletto
27 Effetto euforizzante
28 Inibizione presinaptica Euforia, dipendenza GABA Glutammato Alterazioni cognitive Glutammato Acetilcolina
29 Altri effetti SNC alterazioni psicomotorie rilassamento distorsioni percettive, allucinazioni, stati d ansia disturbi memoria, coordinazione motoria (guida) analgesia persistenti nei 2 giorni successivi recettore CB1 attivazione vie discendenti noradrenergiche stimolazione oppioidi endogeni dinorfina recettori κ possibile interazione recettore vanilloide VR1 capsaicina sensibilità termodolorifica attività anticonvulsivante inibizione presinaptica neuroni glutammergici aumento dell appetito
30 Tossicità cronica SNC effetti non dose dipendenti deficit memoria apoptosi neuroni ippocampo accumulo ceramide graduale ripresa dopo astinenza sindrome amotivazionale schizofrenia
31 cardiovascolare vasodilatazione, tachicardia cautela in cardiopatici iperemia congiuntivale sistema immunitario inibizione linfociti T e B sistema endocrino fumo ridotta produzione testosterone Altre tossicità ridotta spermatogenesi, fertilizzazione apparato respiratorio tumori benzo(a)pirene, catrame, CO gravidanza e allattamento basso peso alla nascita alterato sviluppo psicomotorio
32 Cannabinoidi Il THC influenza negativamente ed in modo significativo le abilità cognitive quali la capacità di richiamare alla memoria numeri o fatti, l esecuzione di calcoli semplici, e quelle legate alla vigilanza. Tali effetti sono in genere più brevi rispetto agli effetti comportamentali e seguono l andamento di quelli fisiologici.
33 Cannabinoidi Secondo la definizione classica di dipendenza (che include lo sviluppo di tolleranza e della sindrome di astinenza) i cannabinoidi non producono dipendenza se non ad alte dosi (circa 10%). Forse la dipendenza è legata al tabacco. La sindrome da astinenza è caratterizzata da ansietà, irritabilità, piloerezione, anoressia, insonnia, sudorazione, tremori, fotofobia (simile alla sindrome da astinenza da tranquillanti minori, quali le BDZ). Difficilmente sono causa o concausa di morte.
34 Tolleranza Tolleranza e dipendenza internalizzazione recettori alterazioni proteine G Crisi da astinenza poco rilevante lunga emivita cannabinoidi sperimentalmente indotta da antagonisti CB1 camp irritabilità, insonnia, nausea, crampi, vampate di calore dopo uso cronico Dipendenza polimorfismi FAAH più frequente nei lenti metabolizzatori
35 Potenziali usi terapeutici analoghi non-psicotropi dronabinolo, nabilone, levonantradolo antiemetico analgesico dati contrastanti oressizzante antagonisti anoressizzanti (rimonabant) antagonisti anoressizzanti (rimonabant) antiblastico miorilassante sclerosi multipla (dronabinolo) anticonvulsivante cannabidiolo attivo dexanabinolo blocca recettori NMDA antiglaucomatoso
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