UOMINI AUTORI DI VIOLENZA PERCORSI. Alessandro Lombardo Psicologo - Psicoterapeuta
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- Silvana Piccinini
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1 UOMINI AUTORI DI VIOLENZA PERCORSI Alessandro Lombardo Psicologo - Psicoterapeuta Info@alessandrolombardo.org
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3 AD OGGI IL DATABASE RACCOGLIE INFORMAZIONI RELATIVAMENTE A 192 PROGRAMMI DI 19 PAESI EUROPEI. TRA I PAESI EUROPEI CHE, ALL EPOCA, NON PARTECIPARONO PER ASSENZA DI PROGRAMMI SUL TERRITORIO NAZIONALE CI FURONO: L ITALIA41, LA GRECIA, LA SLOVACCHIA, LA LETTONIA, L UNGHERIA, LA REPUBBLICA CECA.
4 LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO DI STANDARD PER I PROGRAMMI CHE OPERANO CON UOMINI PERPETRATORI DI VIOLENZA DOMESTICA DAPHNE 2008
5 4 PRECONDIZIONI 6 PRINCIPI FONDAMENTALI
6 GLI STANDARD PER IL LAVORO CON PERPETRATORI DI VIOLENZE DOMESTICHE DOVREBBERO INTEGRARE LE CONOSCENZE PRODOTTE NEL CAMPO DELLA RICERCA E DELLE MIGLIORI ESPERIENZE PRATICHE. SI TRATTA DI UN PROCESSO CIRCOLARE DEDITO A RISPONDERE ALLA DOMANDA GENERALE: CHE COSA FUNZIONA, PER QUALI UOMINI, IN QUALI CIRCOSTANZE?
7 3 VARIABILI E CIRCOLARITÀ DEL PROCESSO DEI PROGRAMMI COSA FUNZIONA - TERMINARE IL PERPETUARSI DELLE VIOLENZE - PER QUALI UOMINI - VARIABILI PSICOLOGICHE, SOCIOLOGICHE, CULTURALI IN QUALI CIRCOSTANZE - CONTESTO (GIURIDICO, CULTURALE, COMUNITARIO)
8 PRECONDIZIONI 1 - OBIETTIVO 2 - SERVIZI E PERCORSI IN RETE 3 - ESPLICITA VISIONE TEORICA 4 - DIMENSIONI MULTIFATTORIALI DELLA VIOLENZA
9 PRECONDIZIONI 1 - OBIETTIVO L OBIETTIVO PRINCIPALE DEL LAVORO CON UOMINI AUTORI DI VIOLENZA È QUELLO DI MIGLIORARE LA SICUREZZA DELLE VITTIME DELLA VIOLENZA.
10 PRECONDIZIONI 2 - SERVIZI E PERCORSI IN RETE SISTEMI CHE SI INTEGRANO SISTEMA GIUDIZIARIO SANITARIO SERVIZI SOCIALI SERVIZI PER L INFANZIA ASSOCIAZIONISMO E TERZO SETTORE PRIVATO
11 PRECONDIZIONI 3 - ESPLICITA VISIONE TEORICA: TEORIA DI GENERE VISIONE DELLA GERARCHIA DI GENERE E DELLA MASCOLINITÀ, TANTO AL LIVELLO SOCIALE, CULTURALE, RELIGIOSO, ETNICO CHE DELL INFLUENZA POLITICA, DEFINIZIONE DELLA VIOLENZA DOMESTICA E DEI TIPI DI ABUSO, ORIGINI DELLA VIOLENZA VISIONE DELLE CAUSE E DEI MECCANISMI CHE CONDUCONO ALLA VIOLENZA (LA VIOLENZA COME SCELTA) TEORIA DELL INTERVENTO/TEORIA DEL CAMBIAMENTO VISIONE DELLE RAGIONI PER LE QUALI SI SUPPONE CHE GLI INTERVENTI PROPOSTI POSSANO CAMBIARE L ATTEGGIAMENTO E IL COMPORTAMENTO VIOLENTO DEI PARTECIPANTI.
12 PRECONDIZIONI 4 - DIMENSIONI MULTIFATTORIALI DELLA VIOLENZA FATTORI SOCIO-CULTURALI: INCLUSO IL CONTESTO SOCIALE DI GENERE, I RAPPORTI DI POTERE INEGUALI TRA UOMINI E DONNE NELLE NOSTRE SOCIETÀ, LA DIFFUSIONE DELLA VIOLENZA COME MODO PER AFFRONTARE I CONFLITTI NELLE NOSTRE CULTURE, LE SANZIONI PREVISTE DALLA LEGGE E DALLA SOCIETÀ PER L USO DI VIOLENZA DOMESTICA, ECC. FATTORI RELAZIONALI: INCLUSO IL TIPO DI RAPPORTI DI POTERE GENERE-SPECIFICI ALL INTERNO DELLA COPPIA, LE MODALITÀ DI SOLUZIONE DEI CONFLITTI E DI COMUNICAZIONE, ECC. FATTORI INDIVIDUALI: CHE POSSONO ESSERE SUDDIVISI NELLE CATEGORIE SEGUENTI: 1. FATTORI COGNITIVI INCLUSE LE CONVINZIONI E LE POSIZIONI RISPETTO ALLE RELAZIONI E AI RUOLI DI GENERE, LE ASPETTATIVE RELATIVE ALLA RELAZIONE (AMORE ROMANTICO,...), ALLA COMPAGNA E AI BAMBINI (DIRITTO ALL ASSISTENZA,...) E A SE STESSI (MASCOLINITÀ, IDENTITÀ), 2. FATTORI EMOTIVI INCLUSA LA GESTIONE (IDENTIFICAZIONE, VISIONE E ESPRESSIONE), IN UNA PROSPETTIVA DI GENERE, DEI SENTIMENTI DI RABBIA, FRUSTRAZIONE, FALLIMENTO, VERGOGNA, GELOSIA, PAURA, ECC., E LE COMPONENTI ESPERIENZIALI SU CUI SI FONDANO QUESTI SENTIMENTI (STILI DI ATTACCAMENTO, SENSO DI IDENTITÀ, ASPETTATIVE, ECC.), 3. FATTORI COMPORTAMENTALI INCLUSA LA SOSTITUZIONE DI COMPORTAMENTI VIOLENTI E AUTORITARI GENERE- SPECIFICI CON CAPACITÀ E ABILITÀ A INSTAURARE RELAZIONI BASATE SU RISPETTO E UGUAGLIANZA, LE CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE E DI RISOLUZIONE DEI CONFLITTI, LA GESTIONE DELLO STRESS E DELLA RABBIA, ECC.
13 PRINCIPI FONDAMENTALI 1. CONTATTO CON LA COMPAGNA E SUPPORTO 2. POLITICA DI PROTEZIONE DEI BAMBINI 3. APPROCCI E ATTEGGIAMENTI NEL LAVORO DIRETTO COI PERPETRATORI 4. VALUTAZIONE DEI RISCHI 5. QUALIFICHE E FORMAZIONE DEL PERSONALE 6. ACCERTAMENTI DI QUALITÀ, DOCUMENTAZIONE E VALUTAZIONE
14 1 - CONTATTO CON LA COMPAGNA E SUPPORTO PER MIGLIORARNE LA SICUREZZA, I PROGRAMMI PER PERPETRATORI DEVONO ASSICURARE CHE LE COMPAGNE DEI SOGGETTI COINVOLTI SIANO INFORMATE QUANTO AGLI OBIETTIVI E AI CONTENUTI DEL PROGRAMMA, AI SUOI LIMITI (AD ESEMPIO: NESSUNA GARANZIA DI NON-VIOLENZA), AL MODO IN CUI IL LORO COMPAGNO POTREBBE USARE IL FATTO DI SEGUIRE UN PROGRAMMA PER MANIPOLARLE E CONTROLLARLE ULTERIORMENTE, E ALLE POSSIBILITÀ DI RICEVERE ESSE STESSE SUPPORTO E DI FARE PARTE DI PROGETTI DI SICUREZZA.
15 2 - POLITICA DI PROTEZIONE DEI BAMBINI
16 3 - APPROCCI E ATTEGGIAMENTI NEL LAVORO DIRETTO COI PERPETRATORI SI ASSUME LA CONVINZIONE CHE LE PERSONE ABBIANO LA CAPACITÀ DI CAMBIARE. ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA UNIVOCA E INEQUIVOCABILE DA PARTE DEL PERPETUATORE LA VIOLENZA È UNA SCELTA. NEGAZIONE, GIUSTIFICAZIONE, SCUSE O BIASIMO PER ALTRI O PER LE CIRCOSTANZE DEVONO ESSERE MESSI IN DISCUSSIONE E SMONTATI. PORTARE UN ATTENZIONE ANALITICA SUI COMPORTAMENTI VIOLENTI, RICOSTRUENDO LE AZIONI CONCRETE, I PENSIERI E I SENTIMENTI METTE IN CONDIZIONE I SOGGETTI DI RICONOSCERE IL LORO RUOLO ATTIVO NELL USO DELLA VIOLENZA.
17 4 - VALUTAZIONE DEI RISCHI 5 - QUALIFICHE E FORMAZIONE DEL PERSONALE 6 - ACCERTAMENTI DI QUALITÀ, DOCUMENTAZIONE E VALUTAZIONE
18 QUALIFICHE DEL PERSONALE PER POTER SVOLGERE UN LAVORO DI ALTA QUALITÀ COI PERPETRATORI, SI DOVREBBERO POSSEDERE LE QUALIFICHE SEGUENTI, IN AGGIUNTA ALLA LORO FORMAZIONE DI BASE: IMPEGNO PER RELAZIONI LIBERE DA VIOLENZA E UGUAGLIANZA DI GENERE FORMAZIONE SPECIALE PER RENDERSI CONSAPEVOLI DELLA VIOLENZA RIFLESSIONE SUL PROPRIO RAPPORTO CON I RUOLI E LE IDENTITÀ DI GENERE E SENSIBILITÀ PER LE GERARCHIE DI GENERE E IL SESSISMO RIFLESSIONE SULLE PROPRIE TENDENZE VERSO COMPORTAMENTI VIOLENTI E AUTORITARI, CONSAPEVOLEZZA DELLA PROPRIA STORIA CON LA VIOLENZA VISIONE GLOBALE DELLE DINAMICHE DEI RAPPORTI VIOLENTI EDUCAZIONE E SUPERVISIONE CONTINUE PREDISPOSIZIONE PER IL LAVORO DI GRUPPO (PER I FACILITATORI DI GRUPPO)
19 PANORAMICA PRIMI PROGRAMMI
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21 TEMI E VARIABILI
22 INVIO AL PROGRAMMA E PARTECIPAZIONE OBBLIGATORIA - VOLONTARIA
23 METODOLOGIA DI LAVORO E CRITERI DI SELEZIONE GRUPPO - INDIVIDUALE EDUCAZIONE - TERAPIA PSICOPATOLOGIE PSICHIATRICHE
24 DURATA E CONTENUTI DEL PROGRAMMA 12 SETTIMANE -> LA DEFINIZIONE DI VIOLENZA IL RICONOSCIMENTO DEI MECCANISMI DI DIFESA E L ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ RISPETTO ALLA CONDOTTA VIOLENTA L APPRENDIMENTO DI TECNICHE DI CONTROLLO DELL IRA E DELL AGGRESSIVITÀ; LE CONSEGUENZE DELLA VIOLENZA SULLA DONNA E I MINORI; I RUOLI DI GENERE MASCHILI E FEMMINILI NELLA SFERA PRIVATA E PUBBLICA
25 LA MULTICULTURALITÀ
26 PROVE DI EFFICACIA DEI PROGRAMMI - DOPO 4 ANNI DALLA FINE DEL TRATTAMENTO, L 80% DEGLI UOMINI CHE AVEVANO PARTECIPATO AI PROGRAMMI NON AVEVA MANIFESTATO ALCUNA NUOVA CONDOTTA VIOLENTA, SECONDO QUANTO AFFERMATO DALLE TESTIMONIANZE DI PARTNER/EX PARTNER/ POLIZIA. - RISPETTO AL 20% DI UOMINI RECIDIVI SI EVIDENZA UNA INDISCUTIBILE DE-ESCALATION DELLA VIOLENZA (LA MAGGIOR PARTE DI QUESTI UOMINI AVEVANO COMMESSO VIOLENZE DEL PRIMO ANNO POST TRATTAMENTO); - CONFRONTANDO I TASSI DI RECIDIVA TRA CHI AVEVA COMPLETATO IL PROGRAMMA O AVEVA FREQUENTATO ALMENO 2 MESI DI SESSIONI E CHI AVEVA ABBANDONATO PRECOCEMENTE (MENO DI 2 MESI) SI OSSERVA UN 50% DI RIDUZIONE DELLA RECIDIVA IN FAVORE DEI PRIMI RISPETTO AI SECONDI; - GLI UOMINI CHE PARTECIPAVANO AL PROGRAMMA PER MANDATO DEL TRIBUNALE ERANO PIÙ PROPENSI AL CAMBIAMENTO DI QUELLI CHE VI PARTECIPAVANO VOLONTARIAMENTE; - IL 56% DEGLI UOMINI NON PRESENTAVANO PARTICOLARI DISTURBI DI PERSONALITÀ O PROBLEMI PSICOLOGICI MAGGIORI. GONDOLF, 2010
27 TEORIA E MODELLI - LA TEORIA DI GENERE E L APPROCCIO PRO FEMMINISTA (VIOLENZA SULLE DONNE IN QUANTO DONNE) - LA TEORIA DELL APPRENDIMENTO SOCIALE E L APPROCCIO COGNITIVO COMPORTAMENTALE; - LA TEORIA DEI DISTURBI DELL ATTACCAMENTO O DEL TRAUMA PRECOCE E L APPROCCIO PSICOPATOLOGICO; - L APPROCCIO SISTEMICO RELAZIONALE O INTERATTIVO; - IL MODELLO ECOLOGICO E L APPROCCIO INTEGRATO O DI COMUNITÀ.
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