PROGRAMMAZIONE UNITARIA Rapporto di monitoraggio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROGRAMMAZIONE UNITARIA 2007-2013. Rapporto di monitoraggio"

Transcript

1 PROGRAMMAZIONE UNITARIA Rapporto di monitoraggio

2 SOMMARIO 1. INTRODUZIONE METODOLOGICA IL QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PON COMPETENZE PER LO SVILUPPO E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO Dalle politiche europee ai programmi operativi La nuova Programmazione Unitaria Strategie e obiettivi dei Programmi Operativi Nazionali Competenze per lo Sviluppo e Ambienti per l Apprendimento Quadro sinottico degli obiettivi azione del PON Competenze per lo Sviluppo Quadro sinottico degli obiettivi azione del PON Ambienti per l apprendimento IL PON FSE COMPETENZE PER LO SVILUPPO Avanzamento finanziario Avanzamento procedurale Il quadro complessivo del Programma Il quadro di avanzamento per annualità I destinatari raggiunti Il quadro complessivo del programma Il quadro di avanzamento per annualità I tassi di copertura raggiunti Il coinvolgimento di gruppi specifici La partecipazione di soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà La partecipazione dei rom Un analisi quantitativa un analisi qualitativa La partecipazione dei diversamente abili La partecipazione degli adulti Le caratteristiche socio anagrafiche dei soggetti coinvolti I risultati del questionario sull utilizzo dei materiali diagnostici del progetto SAPA Il contributo del programma al raggiungimento degli obiettivi di servizio Le azioni realizzate: gli interventi erogati per competenze specifiche I risultati delle schede di valutazione curricolare Studenti che hanno partecipato al percorso formativo C1 competenze in matematica

3 Studenti che hanno partecipato al percorso formativo C1 competenze in lingua madre Studenti che hanno partecipato al percorso formativo C1 competenze in lingua straniera Studenti che hanno partecipato al percorso formativo C1 competenze in scienze Le proposte di formazione nazionale Schede descrittive su alcune buone pratiche Progetto Ri-ambientiamoci (obiettivo azione F1) Progetto Voglio diventare scienziato (obiettivo azione C1) Progetto Fare impresa: arance, fragole, miele (obiettivo azione g1) Prodotto Attivita di monitoraggio del liceo scientifico statale a. vallone IL PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO Avanzamento finanziario Avanzamento procedurale Avanzamento per annualità SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA

4 1. INTRODUZIONE METODOLOGICA Il rapporto di monitoraggio 2010 vuole fornire a decisori e valutatori un analisi di dettaglio di quanto realizzato con i Programmi Operativi Nazionali Competenze per lo sviluppo e Ambienti per l Apprendimento, restituendo informazioni prevalentemente di carattere quantitativo relative sia al complesso della programmazione (dal 2007 fino al 30 aprile 2010) sia per singola annualità. Il rapporto di monitoraggio intende fornire approfondimenti anche su aspetti specifici del Programma e pertanto in questo documento vengono presentate alcune analisi su gruppi particolari di destinatari: carcerati, rom, disabili e adulti. Sono stati inoltre calcolati dei tassi di copertura relativi alla popolazione di studenti, docenti e adulti coinvolti dal Programma rispetto al bacino di utenza delle quattro regioni coinvolte dal Programma. Al fine di agevolare la lettura dei dati si ricorda che le scuole delle quattro regioni dell obiettivo Convergenza, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia hanno effettuato la programmazione tramite la predisposizione di un Piano Integrato degli Interventi, definito collegialmente e collegato strettamente al Piano dell Offerta Formativa (POF). Il Piano Integrato degli Interventi può prevedere interventi collegati ad entrambi i Programmi Operativi Nazionali, FSE e FESR, questo affinché ogni scuola abbia la possibilità di rafforzarsi sia sul piano delle competenze formative degli studenti, dei docenti e del personale della scuola sia sul piano dell attrezzatura scolastica. A ciascuna scuola, prima di predisporre il proprio piano integrato degli interventi è stato chiesto di avviare un operazione di auto valutazione, attraverso la compilazione di una scheda di auto diagnosi, predisposta dall INVALSI, per individuare e sintetizzare i fattori di maggiore criticità in quattro ambiti: personale della scuola, studenti, strutture e infrastrutture e rapporti della scuola con il territorio. Una volta individuati i propri punti di debolezza e di forza, la scuola ha progettato un Piano di interventi in grado di operare sui vari segmenti dell istruzione primaria e secondaria, sia di primo che di secondo grado. La raccolta e l elaborazione dei dati è stata possibile grazie al sistema informativo Gestione della Programmazione Unitaria (SI ), all interno del quale vengono gestiti i progetti dalle istituzioni scolastiche interessate dai finanziamenti. Nel rapporto si presentano i dati quantitativi e qualitativi relativi ai bandi pluri-obiettivo, a cadenza annuale o biennale, che danno origine ai Piani FSE e Piani FESR integrati al Piano dell Offerta Formativa e ai bandi monobiettivo per l affidamento di servizi o di progetti da parte dell Autorità di Gestione del PON (AdG) 1. I bandi inseriti e gestiti nel sistema informativo, al 15/03/2010, sono elencati nella tabella che segue. 1 Vengono qui considerati anche i bandi monobiettivo, relativi a singoli obiettivi e a singole azioni, per la progettazione di interventi da parte delle scuole (ad esempio Ob. Azione B3). 4

5 Tabella I - Bandi inseriti nel Sistema Informativo al 15/03/2010 Bandi annualità AOODGAI 872 del 01/08/2007 bando pluri-obiettivo 2 AOODGAI 3105 del 11/04/2008 bando monobiettivo Obiettivi/Azioni Piani Integrati FSE: B1, B4, B6, B7, B9, C1, C4, C5, D1, F1, F2, G1 FESR: A2, B1 Formazione Nazionale: E2 AOODGAI 8124 del 15/07/2008 bando pluri-obiettivo AOODGAI 8853 del 30/07/2008 bando monobiettivo Piani Integrati FSE e FESR: B1, B4, B6, B7, B9, B10, C1, C4, C5, C6, D1, F1, F2, G1 FESR: A1, A2, A4, B1A, B1B, B1C, B2A, B2B, B3A, B3B, B4A, B4B, B4C Seminari OCSE-PISA: B3 Bandi annualità AOODGAI 678 del 06/02/2009 bando monobiettivo AOODGAI 1309 del 23/02/2009 bando monobiettivo AOODGAI 2096 del 03/04/2009 bando pluri-obiettivo AOODGAI 2096 del 30/07/ bando monobiettivo AOODGAI 4992 del 08/10/2009 band o pluri-obiettivo AOODGAI 5412 del 23/10/2009 Affidamento E2 (MATABEL) AOODGAI 6271 del 13/11/2009 Affidamento E2 (Educazione linguistica e letteraria in un ottica plurilingue corso 1) Bandi annualità AOODGAI del 07/01/2010 Educazione scientifica AOODGAI 388 del 15/01/2010 PQM AOODGAI 713 del 26/01/2010 Affidamento E2 (Lingua, letteratura e cultura in una dimensione europea: ITALIANO E LINGUE STRANIERE) AOODGAI 2182 del 04/03/2010 Piano Integrato 2010 Obiettivi/Azioni Seminari OCSE-PISA: B3 Formazione Nazionale: E2 Piani Integrati FSE: B1, B4, B6, B7, B9, B10, C1, C4, C5, C6, D1, F1, F2, G1 Progetto Qualità e Merito PQM Piani Integrati FESR: A1, A2, B1A, B1B, B1C, B2A, B2BB4A, B4B, B4C Formazione Nazionale: E2 Formazione Nazionale: E2 Obiettivi/Azioni Formazione Nazionale: E2 Progetto Qualità e Merito PQM Formazione Nazionale: E2 Piani Integrati FSE: B1, B4, B6, B7, B9, B10, C1, C4, C5, C6, D1, F1, F2, G1 Non sono presentate qui le elaborazioni relative ai bandi monobiettivo per l affidamento di servizi o di progetti da parte dell AdG alle scuole per la realizzazione di attività di pubblicizzazione e informazione sul Programma Operativo Nazionale. Tabella II - Bandi monobiettivo inseriti nel Sistema Informativo al 15/03/2010 Ambienti per l Apprendimento (fondi FESR) AOODGAI 5483 del 28/10/2009, Obiettivi-azione L1 e G1 AOODGAI 4642 del 29/09/2009, Obiettivo-azione G1 AOODGAI 2508 del 06/05/2009 Obiettivo-azione F1 AOODGAI 2508 del 06/05/2009 Obiettivo-azione I1 Competenze per lo Sviluppo (fondi FSE) AOODGAI 6644 del 20/11/2009 Obiettivo-azione L1 AOODGAI 6443 del 17/11/2009 Obiettivo-azione L2 AOODGAI 5483 del 28/10/2009 Obiettivi-azione L1 e G1 AOODGAI 4642 del 29/09/2009 Obiettivo-azione L1 AOODGAI 3555 del 15/07/2009 Obiettivo-azione I6 AOODGAI 2046 del 02/04/2009 Obiettivo-azione L1 2 Nel capitolo 5 vengono descritti gli obiettivi/azioni. 3 Come indicato dalla circolare AOODGAI /3764 del 30/7/2009, la partecipazione al Progetto nazionale Qualità e Merito (PQM) è riservata alle scuole secondarie di I grado delle Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che, tra il 1 e il 20 settembre 2009, hanno compilato e inoltrato un formulario online appositamente predisposto all interno del sistema di monitoraggio e gestione Programmazione 2007/

6 2. IL QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PON COMPETENZE PER LO SVILUPPO E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO 2.1. DALLE POLITICHE EUROPEE AI PROGRAMMI OPERATIVI La nuova programmazione dei Fondi Strutturali Europei è il risultato della riforma della politica di coesione 4 (avviata dal Consiglio dell Unione Europea il 19 dicembre 2005) che ridefinisce gli obiettivi territoriali e raggruppa le risorse in tre grandi tipologie, in relazione alle caratteristiche economiche e sociali dei diversi territori dell Unione Europea. La riforma conferma i principi fondamentali dei Fondi Strutturali (partenariato, programmazione pluriennale, addizionalità e valutazione) e articola i temi prioritari in tre macro-obiettivi: Obiettivo convergenza, rivolto al rafforzamento della coesione economica e sociale dell Unione (che sostituisce l ex Obiettivo 1), per le regioni in ritardo di sviluppo (Reddito Nazionale Lordo, RNL, inferiore al 75% della media comunitaria), queste aree erano identificate come Obiettivo1 nella precedente Programmazione ; Obiettivo competitività regionale e occupazione, che si abbina all obiettivo della creazione di occupazione stabile, per le regioni impegnate nel rafforzamento dei fattori di stabilità socio economica (nella precedente programmazione aree identificate come obiettivo 2 e 3); Obiettivo cooperazione territoriale che mira a rafforzare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, promuovendo la ricerca di soluzioni congiunte a problemi comuni tra le autorità confinanti, come lo sviluppo urbano, rurale e costiero e la creazione di relazioni economiche e di reti di Piccole e Medie Imprese 5. Le linee strategiche della politica di coesione 6 vengono stabilite dal Consiglio e dal Parlamento europeo in base ad una proposta della Commissione europea, elaborata in stretta collaborazione con gli Stati membri: queste indicazioni si 4 Le politiche di coesione sono nate per favorire lo sviluppo equilibrato e sostenibile, le pari opportunità tra le persone e la riduzione del divario strutturale tra regioni e paesi. Le origini delle politiche di coesione risalgono al Trattato di Roma del 1957, nel cui preambolo si fa riferimento alla necessità di ridurre "le disparità fra le differenti regioni e il ritardo di quelle meno favorite". Tuttavia, solo a partire dagli anni '70 la Comunità prende una serie di iniziative organiche per coordinare ed integrare sul piano finanziario gli strumenti d'intervento nazionali. Nel 1986, l'atto unico europeo ha introdotto esplicitamente, oltre al mercato unico, l'obiettivo della coesione economica e sociale. Nella prospettiva dell'unione economica e monetaria, questa base giuridica ha consentito all'azione comunitaria di diventare il fulcro di una politica globale di sviluppo fin dal Grazie al trattato di Maastricht, questa politica è stata istituzionalizzata nel trattato che istituisce la Comunità europea. 5 Disposizioni e Istruzioni per l'attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2007/2013, Edizione 2009, pagina 7. 6 I Fondi Strutturali Europei costituiscono i principali strumenti finanziari con cui l Unione europea persegue gli obiettivi della politica regionale e di coesione. 6

7 richiamano al documento della Commissione Europea Orientamenti strategici comunitari in materia di coesione del 5 luglio 2005, formalizzato nella decisione del Consiglio dell Unione Europea del 6 ottobre 2006, che ha posto alla base della programmazione gli obiettivi strategici dei Consigli di Lisbona; in conformità degli orientamenti integrati per la crescita e l occupazione dell agenda di Lisbona rinnovata, i programmi sostenuti dalla politica di coesione devono cercare di indirizzare le risorse verso le tre priorità seguenti: rendere più attraenti gli Stati membri, le regioni e le città migliorando l accessibilità, garantendo una qualità e un livello adeguati di servizi e tutelando l ambiente; promuovere l innovazione, l imprenditorialità e lo sviluppo dell economia della conoscenza mediante lo sviluppo della ricerca e dell innovazione, comprese le nuove tecnologie dell informazione e della comunicazione; creare nuovi e migliori posti di lavoro attirando un maggior numero di persone verso il mercato del lavoro o l attività imprenditoriale, migliorando l adattabilità dei lavoratori e delle imprese e aumentando gli investimenti nel capitale umano 7. La strategia, adottata dal Consiglio di Lisbona nella sessione straordinaria del marzo 2000, prevedeva un piano di azioni volte a trasformare l Unione Europea, entro il 2010, in una economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale 8. Per raggiungere tale obiettivo, sono state definite e promosse, fin dalla precedente programmazione dei Fondi Strutturali Europei , riforme strutturali nell ambito dell'occupazione, dell'innovazione, delle riforme economiche e della coesione sociale: i sistemi europei di istruzione e formazione devono essere adeguati alle esigenze della società dei saperi e alla necessità di migliorare il livello e la qualità dell'occupazione. Dovranno offrire possibilità di apprendimento e formazione adeguate ai gruppi bersaglio nelle diverse fasi della vita: giovani, adulti disoccupati e persone occupate soggette al rischio che le loro competenze siano rese obsolete dai rapidi cambiamenti. Questo nuovo approccio dovrebbe avere tre componenti principali: lo sviluppo di centri locali di apprendimento, la promozione di nuove competenze di base, in particolare nelle tecnologie dell'informazione, e qualifiche più trasparenti 9. I Nuovi Regolamenti, approvati nel luglio 2006 (il Regolamento Attuativo è invece approvato nel dicembre 2006) forniscono un ulteriore contributo per raggiungere gli obiettivi fissati nell ambito della straregia di Lisbona: 7 Decisione del Consiglio d Europa del 6 ottobre 2006, pagina 4. 8 Ibidem. 9 Conclusioni della Presidenza, paragrafo 25. 7

8 il rafforzamento del sistema dell istruzione è ritenuto, nella nuova programmazione, di fondamentale importanza strategica nel contribuire al conseguimento delle finalità di sviluppo e coesione sociale nel medio e nel lungo periodo, nel miglioramento del mercato del lavoro, nel favorire i processi di innovazione e produttività del sistema produttivo oltre che per garantire reali processi di inclusione sociale, di applicazione del principio delle pari opportunità e di riduzione del disagio sociale 10. Il Regolamento generale sulla politica di coesione comunitaria prevede l avvio di una nuova programmazione unitaria che operi attraverso un approccio programmatico-strategico, raccordando organicamente la strategia di coesione europea, le strategie nazionali degli Stati membri e le strategie di sviluppo delle singole Regioni. Per agevolare l'integrazione della nuova programmazione con le politiche europee e le politiche nazionali, il Regolamento generale, art. 27, prevede la costituzione di un Quadro Strategico Nazionale (QSN) che ha il compito di tradurre gli indirizzi strategici della politica di coesione in indirizzi operativi: il QSN individua le strategie nazionali per lo sviluppo, la competitività e la coesione sociale e definisce i Programmi Operativi Nazionali (PON), i Programmi Operativi Regionali (POR) e la loro allocazione finanziaria. Ogni Stato avvia dunque, nel rispetto del QSN, un processo di programmazione unitaria delle risorse per lo sviluppo e la competitività per consentire di destinare risorse nazionali e comunitarie, con diversa intensità, per tutto il territorio nazionale 11. Gli Obiettivi definiti dal QSN sono attuati attraverso piani di intervento relativi ai Fondi Strutturali Europei 12 (FSE, FESR, FAS): si tratta di fondi finalizzati a favorire la politica di coesione comunitaria, promuovendo la crescita economica e l occupazione ed eliminando gli squilibri territoriali degli Stati Membri. La nuova programmazione consiste dunque in un insieme di azioni avviate da ogni Stato dell Unione Europea per destinare risorse nazionali e comunitarie a tutto il territorio nazionale. In particolare, sulla base di un analisi dei fattori critici di ogni Stato, sono state individuate alcune priorità rivolte a obiettivi di sviluppo, innovazione e competitività. Le priorità si declinano con intensità e con modalità diverse, specifiche per le due macro-aree geografiche (Centro-Nord e Sud), e in relazione agli obiettivi comunitari di riferimento: Obiettivo Convergenza, Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione e Obiettivo Occupazione Territoriale. 10 Disposizioni e Istruzioni per l'attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2007/2013, Edizione 2009, pagina 8 11 Disposizioni e Istruzioni per l'attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2007/2013, Edizione 2009, pagina 9 12 La programmazione dei Fondi Strutturali Europei è a titolarità del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (MIUR). 8

9 Fig. 1 Cartina che indica le regioni degli Obiettivi Convergenza e Competitività regionale e occupazione. L obiettivo prioritario dei Fondi Strutturali, l Obiettivo Convergenza, ha lo scopo di accelerare la convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo e di migliorare le condizioni per la crescita e l'occupazione attraverso l'aumento e la qualificazione degli investimenti in capitale fisico e umano e lo sviluppo dell'innovazione e della società della conoscenza. Le regioni italiane interessate per l Obiettivo Convergenza sono: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. 9

10 Fig. 2 Scheda riassuntiva che mostra lo sviluppo delle politiche di coesione POLITICHE DI COESIONE STRATEGIA DI LISBONA Regolamento generale e Regolamento dei Fondi Linee-guida della Strategia comunitaria QUADRO STRATEGICO NAZIONALE PON POR FSE FESR 10

11 2.2. LA NUOVA PROGRAMMAZIONE UNITARIA La nuova strategia della politica di coesione richiede l avvio di un processo di programmazione unitaria per lo sviluppo e la competitività al fine di destinare e distribuire le risorse nazionali e comunitarie per tutto il territorio nazionale: la necessità di elaborare una nuova programmazione si fonda sull analisi dei risultati del PON La Scuola per lo Sviluppo unita all attenzione per le esigenze emerse dall ingresso nell Unione europea di nuovi Stati. Questo intervento, relativo al periodo , si configura dunque come un processo di organizzazione, decisione e finanziamento che realizza, su base pluriennale, le indicazioni strategiche per conseguire gli obiettivi generali indicati dal QSN: il Q.S.N. definisce la strategia e le priorità a livello nazionale, la lista dei programmi operativi e la loro allocazione finanziaria declinati sia per Obiettivo che per Fondo e la dimostrazione del rispetto del principio di addizionalità. Il Q.S.N. è stato elaborato partendo dalle puntuali lezioni derivanti dall esperienza realizzata nel periodo Esso evidenzia le continuità e discontinuità necessarie per perseguire le priorità strategiche che emergono dall analisi condotta, secondo le indicazioni dei Documenti Strategici preliminari elaborati nel 2005 e nel 2006, dai diversi livelli istituzionali 13. La programmazione unitaria è sostenuta da risorse aggiuntive, comunitarie e nazionali che provengono dal bilancio europeo (Fondi Strutturali) e dal bilancio nazionale (fondo di cofinanziamento nazionale ai Fondi Strutturali e fondo per le aree sottosviluppate) ed ha lo scopo di garantire che gli obiettivi di competitività siano raggiunti da tutti i territori regionali. La strategia adottata individua quattro macro-obiettivi (1. sviluppare i circuiti della conoscenza, 2. accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l inclusione sociale nei territori, 3. potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza, 4. internazionalizzare e modernizzare) all interno dei quali sono definite dal QSN dieci priorità tematiche 14 (vedere Fig. 3). Gli obiettivi e le priorità costituiscono il riferimento costante per l attuazione della programmazione: relativamente ai sistemi di istruzione e formazione, la programmazione prevede due Programmi Operativi Nazionali (PON), Competenze per lo Sviluppo (finanziato dai fondi FSE) e Ambienti per l Apprendimento (finanziato dai fondi FESR). I due PON per la scuola sviluppano un azione integrata e congiunta volta a favorire il miglioramento della qualità dell istruzione. 13 Disposizioni e Istruzioni per l'attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2007/2013, Edizione 2009, pagina Disposizioni e Istruzioni per l'attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2007/2013, Edizione 2009, pagina

12 Fig. 3 Scheda riassuntiva dei macro-obiettivi e delle priorità della nuova programmazione Strategia della nuova programmazione individua 4 macro-obiettivi 1 sviluppare i circuiti della conoscenza miglioramento e valorizzazione delle risorse umane (Priorità 1) promozione, valorizzazione e diffusione della Ricerca e dell innovazione per la competitività (Priorità 2) 2 accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l inclusione sociale nei territori energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse per lo sviluppo (Priorità 3) inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l attrattività territoriale (Priorità 4) 3 potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l attrattività per lo sviluppo (Priorità 5) reti e collegamenti per la mobilità (Priorità 6) competitività dei sistemi produttivi e occupazione (Priorità 7) competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani (Priorità 8) 4 internazionalizzare e modernizzare apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse (Priorità 9) governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali e efficaci (Priorità 10) 12

13 2.3. STRATEGIE E OBIETTIVI DEI PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI COMPETENZE PER LO SVILUPPO E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO Il QSN, in relazione alla programmazione unitaria , prevede quattro tipologie di programmi operativi: 1. Programmi operativi regionali 2. Programmi operativi nazionali 3. Programmi operativi interregionali 4. Programmi operativi di cooperazione territoriale I Programmi Operativi sono gli strumenti di pianificazione elaborati dalle singole Amministrazioni per declinare e raggiungere gli obiettivi indicati dal Quadro Strategico Nazionale (QSN) e sono articolati secondo le indicazioni dell Unione Europea: in assi, obiettivi specifici ed azioni. Nel presente rapporto, sono presi in esame i Programmi Operativi Nazionali (PON) Competenze per lo Sviluppo, che riguarda gli Interventi sulla formazione per migliorare le competenze degli studenti, degli adulti e del personale della scuola, e Ambienti di apprendimento, che concerne gli Interventi sulle strutture per migliorare la funzionalità degli ambienti scolastici. A differenza della precedente programmazione PON La Scuola per lo Sviluppo , non sono redatti i documenti di attuazione della strategia e degli assi prioritari (Docup e Complementi di Programmazione) che avevano lo scopo di dettagliare e chiarire ulteriormente il contenuto dei PON Scuola La strategia operativa dei nuovi Programmi, che rispondono piuttosto alla volontà di alleggerire e facilitare la gestione dei Fondi Strutturali, è fondata su due impatti prioritari: 1. più elevate e più diffuse competenze e capacità di apprendimento di giovani e adulti, da raggiungere in coerenza con la strategia della politica ordinaria per l istruzione -potenziamento dell autonomia, estensione dell obbligo a 16 anni e, definizione di livelli degli apprendimenti nell area dell istruzione secondaria di primo grado e del biennio dell istruzione di secondo grado, la cui organizzazione dovrebbe contemplare le tre aree dei licei, dell istruzione tecnica e di quella professionale, riorganizzazione e rafforzamento dei Centri per l educazione degli adulti; 2. maggiore attrattività della scuola anche in termini di ambienti ben attrezzati per la didattica, sicuri e accoglienti per contrastare gli abbandoni precoci e attenuare gli effetti di quei fattori di contesto, interni ed esterni alla scuola, che influiscono su motivazioni, impegno e aspettative dei giovani e delle loro famiglie I risultati della precedente programmazione PON sono alla base dell attuale programmazione Disposizioni e Istruzioni per l'attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2007/2013, Edizione 2009, pagina

14 Le priorità indicate nel programma finanziato dal Fondo Sociale Europeo Competenze per lo Sviluppo riguardano 17 : a) lo sviluppo degli strumenti e la capacità diagnostica; b) la formazione del personale della scuola; c) il miglioramento delle competenze di base dei giovani; d) lo sviluppo della società dell informazione; e) la promozione di reti fra scuole e con il territorio; f) le iniziative per promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l inclusione sociale; g) la promozione di un sistema di formazione lungo tutto l arco della vita; h) il miglioramento e il potenziamento della capacità istituzionale (governance) e del sistema di valutazione nazionale. Presentiamo di seguito un quadro riassuntivo che mette in relazione gli Assi, gli Obiettivi Globali e Specifici del Programma Operativo F.S.E , come indicato nelle Disposizioni e Istruzioni per l'attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2007/2013, Edizione : ASSI F.S.E. OBIETTIVI DI ASSE OBIETTIVI SPECIFICI ASSE I CAPITALE UMANO Espandere e migliorare gli investimenti nel capitale umano promuovendo: 1)l attuazione di riforme di sistemi di istruzione e formazione in special modo per aumentare la rispondenza delle persone alle esigenze di una società basata sulla conoscenza e sull apprendimento permanente; a) Sviluppare la capacità diagnostica e i dispositivi per la qualità del sistema scolastico b) Migliorare le competenze della scuola e dei docenti c) Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani d) Accrescere la diffusione, l accesso e l uso della società dell informazione nella scuola e) Sviluppare reti tra gli attori del sistema e con le istanze del territorio 2) una maggiore partecipazione all istruzione e alla formazione permanente anche attraverso azioni intese a ridurre l abbandono scolastico e la segregazione di genere e ad aumentare l accesso e la qualità dell istruzione iniziale. f) Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l inclusione sociale g) Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l arco della vita 17 Disposizioni e Istruzioni per l'attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2007/2013, Edizione 2009, pagina Ibidem pagina

15 ASSI F.S.E. OBIETTIVI DI ASSE OBIETTIVI SPECIFICI ASSE II CAPACITÀ ISTITUZIONALE ASSE III ASSISTENZA TECNICA Rafforzamento della capacità istituzionale e l efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici a livello nazionale in una prospettiva di riforme; miglioramento della regolamentazione e buona governance nel settore dell istruzione. Assistenza Tecnica h) Migliorare la governance e la valutazione del sistema scolastico i) Migliorare l efficienza, efficacia e la qualità degli interventi finanziati, nonché la verifica e il controllo degli stessi l) Migliorare e sviluppare modalità, forme e contenuti dell informazione e pubblicizzazione del Programma, degli interventi e dei risultati Il Programma finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Ambienti per l apprendimento, costituisce un importante strumento per completare il piano di investimento nei laboratori collegati alle competenze di base (avviato nella precedente programmazione) ed un supporto agli interventi formativi finanziati con il Fondo F.S.E. è inoltre previsto un Asse dedicato al miglioramento delle infrastrutture scolastiche al fine di promuovere la trasformazione delle scuole in centri di apprendimento polifunzionali accessibili a tutti 19. Gli obiettivi indicati nel programma finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Ambienti per l apprendimento sono: a) Incrementare le dotazioni tecnologiche e le reti delle istituzioni scolastiche; b) Incrementare il numero dei laboratori per migliorare l apprendimento delle competenze chiave, in particolare quelle matematiche, scientifiche e linguistiche; c) Incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici; potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelli finalizzati alla qualità della vita degli studenti; d) Promuovere la trasformazione delle scuole in centri di apprendimento polifunzionali accessibili a tutti; e) Potenziare gli ambienti per la l autoformazione e la formazione degli insegnanti. L obiettivo globale della programmazione unitaria , per il fondo F.E.S.R. è: migliorare l accessibilità e l attrattività delle strutture scolastiche per gli studenti e gli adulti. 19 Ibidem pagina

16 ASSI F.E.S.R. OBIETTIVI DI ASSE OBIETTIVI SPECIFICI ASSE I SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA ASSE II QUALITÀ DEGLI AMBIENTI SCOLASTICI Promuovere e sviluppare la Società dell informazione e della conoscenza nel sistema scolastico Migliorare la sostenibilità ambientale e l innovatività delle strutture scolastiche per valorizzare l offerta formativa a) Incrementare le dotazioni tecnologiche e le reti delle istituzioni scolastiche; b) Incrementare il numero dei laboratori per migliorare l apprendimento delle competenze chiave, in particolare quelle matematiche, scientifiche e linguistiche; c) Incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici; potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelli finalizzati alla qualità della vita degli studenti d) Promuovere la trasformazione delle scuole in centri di apprendimento polifunzionali accessibili a tutti; e) Potenziare gli ambienti per la l autoformazione e la formazione degli insegnanti; ASSE III ASSISTENZA TECNICA Assistenza Tecnica f) Migliorare l efficienza, efficacia e la qualità degli interventi finanziati, nonché la verifica e il controllo degli stessi; g) Migliorare e sviluppare forme e contenuti dell informazione e pubblicizzazione del programma, degli interventi e dei suoi risultati Per l attuazione dei Programmi Operativi Nazionali (finanziati dai Fondi FSE e FESR), l Autorità di Gestione ha deciso di avvalersi di un sistema informativo che, in tempo reale, coinvolgendo tutti i soggetti partecipanti, garantisce la programmazione e gestione delle attività, l erogazione dei fondi, il monitoraggio, il controllo e il trasferimento dei dati all Unione Europea. Il Sistema informativo Gestione della Programmazione Unitaria (SI ) garantisce una efficace comunicazione tra l Autorità di Gestione e le scuole, coordina e facilita la partecipazione dei beneficiari dei PON FSE e FESR, permette la documentazione delle attività realizzate, nonché il monitoraggio dell attuazione di entrambi i PON secondo i vincoli imposti dalla Unione Europea. Per beneficiare dei Programmi Operativi Nazionali (FSE e FESR), le istituzioni scolastiche devono rispondere a bandi online di progettazione e realizzazione di interventi formativi e interventi infrastrutturali: sono richieste, come condizioni necessarie per partecipare, l iscrizione all INVALSI e la compilazione di un scheda di autodiagnosi che rivela i punti di criticità sui quali progettare gli interventi Per ulteriori informazioni rimandiamo alle Istruzioni per la gestione dei progetti e dei piani, Introduzione. 16

17 2.3.1 QUADRO SINOTTICO DEGLI OBIETTIVI AZIONE DEL PON COMPETENZE PER LO SVILUPPO Di seguito, al fine di contestualizzare i bandi presi in esame, sono indicati gli Obiettivi/Azione dei Progetti di Intervento Formativo PON F.S.E. (in rosso). OBIETTIVO B - MIGLIORARE LE COMPETENZE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E DEI DOCENTI I contenuti degli interventi promossi devono produrre reali cambiamenti all interno dei diversi ambiti prioritari, pertanto devono avere un impatto forte sui livelli di apprendimento degli alunni, e dovranno caratterizzare la scuola, da una parte come servizio per la crescita culturale di tutto il territorio, interpretando e soddisfacendo i bisogni formativi anche della popolazione adulta, e, dall altra, come modello e vetrina di efficienza e trasparenza nella gestione e nell amministrazione dei fondi nazionali e comunitari. Azione B.1 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione B.1 Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in particolare sulle discipline tecnico-scientifiche, matematica, lingua madre, lingue straniere, competenze civiche (legalità, ambiente ecc.). DESTINATARI: personale docente Azione B.3 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione B.3 "Interventi di formazione sulla valutazione nei processi di apprendimento". Seminari di informazione e sensibilizzazione sull'indagine OCSE-PISA e altre ricerche internazionali (IEA-TIMSS e IEA-PIRLS), rivolti ai docentii della scuola secondaria di secondo grado, Regioni Obiettivo Convergenza. DESTINATARI: personale docente Azione B.4 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione B.4 Interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle strategie per il recupero del disagio. DESTINATARI: personale docente e non docente Azione B.6 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione B.6 Interventi di formazione dei docenti per l insegnamento rivolto agli adulti. DESTINATARI: personale docente Azione B.7 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione B.7 Interventi individualizzati per l auto-aggiornamento del personale scolastico (apprendimento linguistico, viaggi di studio, master, software didattici, comunità di pratiche, borse di ricerca, stage in azienda, ecc.). DESTINATARI: personale docente e non docente Azione B.9 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione B.9 Sviluppo di competenze sulla gestione amministrativo/contabile e di controllo e sulle procedure di acquisizione di beni e servizi. DESTINATARI: personale non docente 17

18 FORMAZIONE NAZIONALE BLENDED: GESTIONE IN PRESENZA Azione B.10 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione B.10 Progetti nazionali con formazione a distanza (FAD). Intervento di formazione nazionale (Matematica corso 1, Educazione linguistica e letteraria in un ottica plurilingue, Educazione Scientifica, Lingua, letteratura e cultura nella dimensione europea: ITALIANO, Lingua, letteratura e cultura nella dimensione europea: LINGUE STRANIERE). DESTINATARI: personale docente OBIETTIVO C - MIGLIORARE LE COMPETENZE DEGLI STUDENTI Questo obiettivo, che rappresenta accanto alla riduzione degli abbandoni, la priorità del Programma, risponde all esigenza già richiamata di innalzare i livelli di apprendimento nell area delle competenze chiave, quindi di garantire l effettiva equità di accesso all istruzione. Si tratta di realizzare un azione complessa rivolta agli studenti di tutte le scuole delle aree dell obiettivo Convergenza, che si inserisca a pieno titolo nel quadro del Piano dell offerta formativa di ciascuna scuola con l attuazione di percorsi aggiuntivi rispetto alle attività finanziate con risorse nazionali e qualificando l offerta in termini sia di efficacia, con riferimento all innalzamento dei livelli di apprendimento degli alunni, in particolare nell ambito delle competenze di base e della diminuzione degli abbandoni scolastici, sia in termini di efficienza con riferimento a indicatori della qualità del servizio scolastico, quali la progettualità educativa e formativa e l attivazione di processi valutativi. Azione C.1 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione C.1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad apprendere, competenze sociali e civiche, spirito d iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale). DESTINATARI: studenti Azione C.1 Obiettivo specifico (competenze chiave con FAD) ASSE I - Capitale Umano, Azione C.1 Progetto PON SOS Studenti - Interventi aggiuntivi per il miglioramento delle competenze chiave. al fine di sostenere le scuole negli interventi finalizzati all innalzamento dei livelli di apprendimento degli studenti, in particolare negli ambiti disciplinari oggetto delle rilevazioni internazionali, questa Direzione Generale, in qualità di Autorità di Gestione, ha attivato un servizio di supporto alla didattica ordinaria volto ad offrire nuove opportunità formative agli studenti delle quattro regioni dell obiettivo Convergenza. La gestione di tale servizio è affidata all Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica, che nell ambito del progetto SOS Studenti, finalizzato a supportare gli allievi nello studio individuale, ha creato un ambiente on-line per favorire l apprendimento delle competenze chiave, prioritariamente negli studenti del biennio della scuola secondaria di II grado (ma potranno accedere, a partire dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti della scuola secondaria di I grado). DESTINATARI: studenti Azione C.4 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione C.4 Interventi individualizzati per promuovere l eccellenza (gare disciplinari, borse di studio, attività laboratoriali). DESTINATARI: studenti 18

19 ASSE I - Capitale Umano, Azione C.5 Tirocini e stage (in Italia). DESTINATARI: studenti Azione C.5 - Obiettivo specifico Tirocini e stage (in Italia) Azione C.6 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione C.6 Simulazioni aziendali (IFS), alternanza scuola/lavoro. DESTINATARI: studenti OBIETTIVO D - ACCRESCERE LA DIFFUSIONE, L ACCESSO E L USO DELLA SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE NELLA SCUOLA Le azioni di questo obiettivo sono strettamente connesse alle tematiche presenti negli altri obiettivi specifici, in quanto l apprendimento dei linguaggi multimediali e l'uso di modalità familiari alla generazione dei giovani motivano e favoriscono il miglioramento della didattica, stimolano l innovazione dei saperi e facilitano lo sviluppo di conoscenze, abilità e competenze. Le competenze digitali hanno cioè un ruolo peculiare di competenze trasversali, spesso propedeutiche e necessarie anche per l acquisizione delle altre competenze. La diffusione delle tecnologie dell informazione e della comunicazione è inoltre un potente strumento di non discriminazione, oltre che di conoscenza e di partecipazione, perché non è ancora pienamente realizzata, nel paese e soprattutto nell area dell Obiettivo Convergenza, la pari opportunità di accesso e fruizione della banda larga, dei servizi digitali e di tutte le facilitazioni consentite da un uso appropriato di queste tecnologie. Azione D.1 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione D.1 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della comunicazione DESTINATARI: personale docente e non docente FORMAZIONE NAZIONALE BLENDED: GESTIONE IN PRESENZA Azione D.5 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione D.5 Progetti nazionali con formazione a distanza (FAD). Intervento di formazione nazionale (Le tecnologie per la didattica corso1, Le tecnologie per la didattica corso 2) DESTINATARI: personale docente OBIETTIVO F - PROMUOVERE IL SUCCESSO CICLO SCOLASTICO, LE PARI OPPORTUNITÀ E INCLUSIONE SOCIALE In particolare, in alcune aree dell Ob. Convergenza, il contesto di diffusa illegalità ed il basso livello di istruzione degli adulti influiscono in maniera determinante sulla partecipazione alla vita scolastica e quindi sul successo formativo: mancati ingressi, evasione dall obbligo, abbandoni, proscioglimento dall obbligo senza acquisizione del titolo, frequenze irregolari, ritardi rispetto all età, generati da cause di varia natura (degrado ambientale e familiare, scarsa sensibilità verso i beni della cultura, marginalità sociale, criminalità ed illegalità diffuse ecc.). Con questo obiettivo si vogliono recuperare all istruzione tutti i soggetti in difficoltà, scolarizzati e non scolarizzati, riconoscendone i bisogni e gli interessi, valorizzandone le risorse intellettuali, relazionali ed operative, promuovendone le capacità ai fini di una migliore integrazione socio-culturale e lavorativa. 19

20 Azione F.1 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione F.1 Interventi per promuovere il successo scolastico per le scuole del primo ciclo DESTINATARI: studenti ed adulti Azione F.2 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione F.1 Interventi per promuovere il successo scolastico per le scuole del secondo ciclo DESTINATARI: studenti ed adulti OBIETTIVO G - MIGLIORARE I SISTEMI DI APPRENDIMENTO DURANTE TUTTO L ARCO DELLA VITA Questo obiettivo specifico rappresenta l importanza strategica della promozione dell offerta formativa per gli adulti. Nel corso della programmazione , le istituzioni scolastiche hanno registrato una forte domanda di istruzione e formazione da parte della popolazione adulta, soprattutto femminile. Nella programmazione il perseguimento dell obiettivo specifico G ha come finalità un concreto miglioramento della coesione sociale, possibile sia attraverso l accesso all istruzione e l acquisizione di un titolo di studio da parte di giovani e meno giovani, sia attraverso il contrasto ai nuovi analfabetismi, l aggiornamento di saperi e competenze, la partecipazione attiva alla vita sociale e politica. Azione G.1 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione G.1 Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell istruzione di base per giovani privi di titolo di studio e adulti. DESTINATARI: adulti OBIETTIVO E FORMAZIONE NAZIONALE BLENDED: GESTIONE IN PRESENZA Sviluppare attività di rete tra gli attori del sistema e con le istanze del territorio In ordine alla necessità di supportare la realizzazione dei Programmi Operativi e delle azioni in essi previste per il miglioramento della qualità dell istruzione nelle istituzioni scolastiche delle Regioni dell ob. Convergenza, sono stati previsti interventi di sistema che coinvolgono le scuole in progetti nazionali promossi dall Autorità di Gestione e riguardanti i diversi aspetti del servizio scolastico: formazione dei docenti; attività di apprendimento degli studenti; strumenti e spazi dell autonomia scolastica per l ampliamento dell offerta formativa. Con l intento di voler sollecitare le scuole a fruire delle opportunità offerte attraverso le suddette iniziative centrali, si richiamano di seguito le azioni avviate a livello centrale per sostenere l attuazione dei PON istruzione 2007/2013. Questa specifica tipologia di interventi, si configura come affidamento di un attività/servizio alle scuole a sostegno di progetti di formazione on line. 20

21 Azione E.2 - Obiettivo specifico ASSE I - Capitale Umano, Azione E.2 Interventi per la creazione di reti su diverse aree tematiche e trasversali (educazione ambientale, interculturale, competenze di base, ecc.) Questi interventi vengono programmati dalle Direzioni Generali del Ministero che li hanno avviati, e sono gestiti dall Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica. Sono interventi articolati in modalità blended in cui sono previste attività di collaborazione on line, a distanza, e attività in presenza in piccoli gruppi di docenti corsisti. La partecipazione a queste azioni di formazione è di fatto il risultato di una scelta del Collegio Docenti di ciascun istituto che intende programmare la formazione specifica degli insegnanti di determinate discipline nell ambito di un Piano Integrato di Interventi volti a migliorare la qualità dell offerta formativa complessiva dell istituto. Con questa specifica tipologia di interventi si mira anche a promuovere e facilitare la cooperazione fra i docenti all interno della loro scuola e lo sviluppo di reti di scuole, in cui gli insegnanti collaborano, sperimentano e apprendono insieme nell ottica della crescita professionale continua. Vengono inoltre selezionati i Presìdi a supporto delle attività di formazione nazionale previste, con una selezione ad opera dagli Uffici Scolastici Regionali: tutti gli istituti possono candidarsi per svolgere la funzione di Presidio per le attività in presenza inerenti le seguenti azioni nazionali di formazione: B.10 Educazione linguistica e letteraria in un ottica plurilingue B.10 Matematica corso 1 B.10 Educazione Scientifica B.10 Lingua, letteratura e cultura nella dimensione europea: ITALIANO B.10 Lingua, letteratura e cultura nella dimensione europea: LINGUE STRANIERE D.5 Le tecnologie per la didattica corso 1 D.5 Le tecnologie per la didattica corso 2 DESTINATARI: personale docente 21

22 QUADRO SINOTTICO DEGLI OBIETTIVI AZIONE DEL PON AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO Di seguito, al fine di contestualizzare i bandi presi in esame, sono indicati gli Obiettivi/Azione dei Progetti di Infrastruttura PON F.E.S.R. (in blu). FONDO FESR - Obiettivo Operativo: PROMUOVERE E SVILUPPARE LA SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA NEL SISTEMA SCOLASTICO A-1 DOTAZIONI TECNOLOGICHE E MULTIMEDIALI istituzioni scolastiche del I ciclo A-2 DOTAZIONI TECNOLOGICHE E MULTIMEDIALI istituzioni scolastiche del II ciclo A-3 CABLAGGIO E RETI (FESR PREGRESSI) A-4 DOTAZIONI TECNOLOGICHE E LABORATORIALI Centri territoriali per l educazione permanente B-1 LABORATORI E STRUMENTI PER L APPRENDIMENTO DELLE COMPETENZE BASE (A. MATEMATICA, B. LINGUA, C. MUSICA) istituzioni scolastiche del i ciclo B-2 LABORATORI E STRUMENTI PER L APPRENDIMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE (MATEMATICA E SCIENZE, LINGUA) istituzioni scolastiche del II ciclo B-3 LABORATORI E STRUMENTI PER L APPRENDIMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE (A. MATEMATICA E SCIENZE, B. LINGUE) Centri territoriali per l educazione permanente B-4 LABORATORI DI SETTORE (A. ISTRUZIONE PROFESSIONALE, B. ISTRUZIONE TECNICA, C. ISTRUZIONE ARTISTICA) istituzioni scolastiche del II ciclo B-5 DOTAZIONI TECNOLOGICHE (FESR PREGRESSI) Centri di acquisizione delle conoscenze 22

23 3. IL PON FSE COMPETENZE PER LO SVILUPPO 3.1. AVANZAMENTO FINANZIARIO In questa sezione si restituisce una fotografia del quadro di avanzamento finanziario del Programma aggiornato al maggio Gli impegni complessivi del PON si attestano a milioni di euro, corrispondenti ad oltre la metà (51,93%) delle risorse stanziate per l intero periodo , metre le risorse certificate per cui sono state effettuate domande di rimborso raggiungono i milioni di euro. Il buon grado di avanzamento del Programma è principalmente imputabile all Asse Capitale Umano - sul quale si colloca il 94% delle risorse programmate che presenta una capacità di impegno (risorse impegnate/risorse programmate) pari al 53,67%. In particolare, registrano le performance più elevate gli obiettivi specifici f) Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l inclusione sociale (72,72%), c) Migliorare i livelli di apprendimento e conoscenza (55,01%) e b) Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti (50%). Un minor livello di avanzamento si riscontra invece in corrispondenza degli obiettivi specifici a) Sviluppare la capacità diagnostica e i dispositivi per la qualità del sistema istruzione (10,36%) ed e) Sviluppare reti tra gli attori del sistema e con le istanze del territorio (13,39%). Percentuali di avanzamento fra il 36% e il 39% contraddistinguono infine gli obiettivi g) Migliorare i sistemi di apprendimento degli adulti e delle adulte durante tutto l arco della vita e d) Accrescere la diffusione, l accesso e l uso della società dell informazione nella scuola e nel sistema formativo. L Asse II, volto al rafforzamento della capacità istituzionale e l efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici a livello nazionale in una prospettiva di riforme, verrà attivato nel corso del 2010, mentre l ASSE III, relativo all Assistenza tecnica, presenta un capacità di impegno del 36,89%, principalmente imputabile all obiettivo specifico I) Migliorare l efficienza, efficacia e la qualità degli interventi finanziati, nonché la verifica e il controllo degli stessi. 23

24 Tabella n. 1 - Stato di avanzamento finanziario al 3 maggio 2010 ASSI FSE Obiettivi specifici Risorse Programmate % Risorse impegnate % Risorse Certificate* % A PON B B/A C C/A A) Sviluppare la capacità diagnostica e i dispositivi per la qualità del sistema istruzione ,25 1,88% ,46 10,36% - 0,00% B) Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti ,23 9,40% ,31 50,00% ,02 27,51 C) Migliorare i livelli di apprendimento e conoscenza ,28 47,94% ,44 55,01% ,86 22,44 ASSE I D) Accrescere la diffusione, l accesso e l uso della società ,62 4,70% ,24 38,38% ,65 17,80 CAPITALE UMANO dell informazione nella scuola e nel sistema formativo E) Sviluppare reti tra gli attori del sistema e con le istanze ,25 1,88% ,44 13,39% ,04 2,45 del territorio F) Promuovere il successo scolastico le pari opportunità e inclusione sociale ,46 18,80% ,66 72,72% ,37 37,09 G) Migliorare i sistemi di apprendimento degli adulti e delle adulte durante tutto l arco della vita ,23 9,40% ,48 36,80% ,69 13,98 TOTALE ASSE I ,32 94,00% ,03 53,67% ,63 23,95 ASSE II CAPACITA ISTITUZIONALE H) Migliorare la governance e la valutazione del sistema scolastico ,00 2,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% TOTALE ASSE II ,00 2,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% I) Migliorare l efficienza, efficacia e la qualità degli interventi finanziati, nonché la verifica e il controllo degli ,78 2,80% ,50 51,32% 0,00 0,00% ASSE III ASSISTENZA TECNICA stessi L) Migliorare e sviluppare forme e contenuti dell informazione e pubblicizzazione del programma, degli ,90 1,20% ,01 3,20% 0,00 0,00% interventi e dei suoi risultati TOTALE ASSE III ,68 4,00% ,51 36,89% 0,00 0,00% TOTALE PON FSE ,00 100,00% ,54 51,93% ,63 22,51 *Risorse certificate all UE per cui sono state fatte domande di rimborso 24

Schema del PON Competenze per lo Sviluppo

Schema del PON Competenze per lo Sviluppo UNIONE EUROPEA Direzione Generale Occupazione e Affari Sociali MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Dipartimento dell Istruzione Direzione Generale per gli Affari Internazionali Uff. V PROGRAMMA OPERATIVO

Dettagli

PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011

PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 L avanzamento del PON FESR nel 2011 in sintesi L attuazione del PON FESR mantiene e rafforza gli elementi

Dettagli

GOVERNANCE. Obiettivo Convergenza (FESR) 2007-2013. crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA

GOVERNANCE. Obiettivo Convergenza (FESR) 2007-2013. crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA Programma operativo NazioNale GOVERNANCE e assistenza tecnica Obiettivo Convergenza (FESR) 2007-2013 crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA Una premessa

Dettagli

ESPERIENZE CON IL PON. Il Piano Integrato del Fondo Sociale Europeo 2013-14

ESPERIENZE CON IL PON. Il Piano Integrato del Fondo Sociale Europeo 2013-14 ESPERIENZE CON IL PON Il Piano Integrato del Fondo Sociale Europeo 2013-14 SOMMARIO INTRODUZIONE 2 PROGRAMMAZIONE DELLA SCUOLA PER L ISTRUZIONE 3 IL PIANO INTEGRATO FSE 2013-14 4 I FONDI STRUTTURALI PER

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

ESITI DEGLI STUDENTI

ESITI DEGLI STUDENTI ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

ACCORDO. Tra MIUR. la Regione Sardegna. per. La realizzazione di interventi finalizzati all integrazione e al potenziamento dell offerta di istruzione

ACCORDO. Tra MIUR. la Regione Sardegna. per. La realizzazione di interventi finalizzati all integrazione e al potenziamento dell offerta di istruzione ACCORDO Tra MIUR e la Regione Sardegna per La realizzazione di interventi finalizzati all integrazione e al potenziamento dell offerta di istruzione PREMESSO - che nella Regione Sardegna l insuccesso scolastico

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica

PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica Scuola Secondaria di I grado Progetto realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Programma Operativo Nazionale Competenze

Dettagli

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta

Dettagli

Condizioni d Attuazione funzionali alla realizzazione degli obiettivi PON FSE 2010/11

Condizioni d Attuazione funzionali alla realizzazione degli obiettivi PON FSE 2010/11 Condizioni d Attuazione funzionali alla realizzazione degli obiettivi PON FSE 2010/11 La normativa di riferimento per la progettazione dei piani integrati dà precise indicazioni per la pianificazione della

Dettagli

La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro

La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Valentina Aprea

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 313 del 21/06/2011

Delibera della Giunta Regionale n. 313 del 21/06/2011 Delibera della Giunta Regionale n. 313 del 21/06/2011 A.G.C.3 Programmazione, piani e programmi Settore 2 Pianificazione e collegamento con le aree generali di coordinamento Oggetto dell'atto: PO FSE E

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). Adempimenti di cui al DPR 80/2013 e alla Legge 107/205. Come è noto i documenti che dovranno essere predisposti

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE. Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia

PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE. Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Art. 1 (Innovazione nel sistema educativo di istruzione

Dettagli

STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE

STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE ISTITUTO SILONE San Ferdinando di Puglia STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE REPORT FINALE DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Progetto di Ricerca finanziato da: REGIONE PUGLIA Assessorato

Dettagli

PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO

PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2014-2020 PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE 2014-2020 LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE E GLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ La Strategia

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Politiche, programmi, bandi Dovrebbe essere innanzitutto chiaro che le risorse finanziarie messe a disposizione dal bilancio europeo attraverso i bandi servono

Dettagli

IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Priorità strategiche della valutazione - Riduzione della dispersione e dell insuccesso scolastico. - Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione

Dettagli

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI - Area informatica - Area linguistica - Area commerciale e vendita - Area amministrazione e controllo - Area produzione e logistica - Area energia e ambiente

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

Elementi di progettazione europea Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche

Elementi di progettazione europea Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche Elementi di progettazione europea Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche Antonella Buja Coordinatrice Progetto Europa - Europe Direct - Comune di Modena Le diverse tipologie

Dettagli

Seminario di disseminazione e formazione Erasmus+ I.I.S. De Sanctis- Deledda 21 gennaio 2016

Seminario di disseminazione e formazione Erasmus+ I.I.S. De Sanctis- Deledda 21 gennaio 2016 H Seminario di disseminazione e formazione Erasmus+ I.I.S. De Sanctis- Deledda 21 gennaio 2016 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO KA1 COMENIUS ERASMUS + APPROCCIO INDIVIDUALE APPROCCIO ISTITUZIONALE DIVERSE

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca

Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Allegato al PTOF dell I.C. Giuseppe Scelsa Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Premessa L Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n 17791 del 19/11/2015) destinatario di un

Dettagli

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

PON Sicurezza & PON Legalità

PON Sicurezza & PON Legalità PON Sicurezza & PON Legalità Confronto tra i programmi per la legalità nella precedente e nell attuale programmazione dei Fondi Comunitari Parte I Il PON "Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza"2007-2013

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014 2020 OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014 2020 OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015 LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014 2020 OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015 Le opportunità: due grandi filoni diversi ma complementari I programmi

Dettagli

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013 I s t i t u t o P r o f e s s i o n a l e d i S t a t o p e r l I n d u s t r i a e l A r t i g i a n a t o CAVOUR-MARCONI Loc. Piscille Via Assisana, 40/d-06154 PERUGIA Tel. 075/5838322 Fax 075/32371

Dettagli

Finanziare la Cultura e il Turismo a livello Nazionale e Regionale

Finanziare la Cultura e il Turismo a livello Nazionale e Regionale Finanziare la Cultura e il Turismo a livello Nazionale e Regionale Dott.ssa Letizia Donati donati@eurosportello.eu Eurosportello Confesercenti 9 ottobre 2015 I Fondi Strutturali per la Cultura e Turismo

Dettagli

Investimento sull istruzione e formazione dei giovani Articolazione unitaria del sistema libertà di scelta Flessibilità strutturale

Investimento sull istruzione e formazione dei giovani Articolazione unitaria del sistema libertà di scelta Flessibilità strutturale Investimento sull istruzione e formazione dei giovani per favorire la crescita personale, culturale e professionale in linea con le politiche del capitale umano, assicurando loro conoscenze, abilità, capacità

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

Assistenza tecnica funzionale alla

Assistenza tecnica funzionale alla definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore

Dettagli

Prot. n. 6408/C23 Viareggio 13 novembre 2015

Prot. n. 6408/C23 Viareggio 13 novembre 2015 Prot. n. 6408/C23 Viareggio 13 novembre 2015 AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dettagli

Prot.n. AOODGAI/11551 Roma, 27/07/2012. e p.c.

Prot.n. AOODGAI/11551 Roma, 27/07/2012. e p.c. UNIONE EUROPEA Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per gli Affari

Dettagli

PROGRAMMAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO 2014/2020 CONCERTAZIONE CON IL PARTENARIATO ISTITUZIONALE, ECONOMICO - SOCIALE, DI SETTORE

PROGRAMMAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO 2014/2020 CONCERTAZIONE CON IL PARTENARIATO ISTITUZIONALE, ECONOMICO - SOCIALE, DI SETTORE PROGRAMMAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO 2014/2020 CONCERTAZIONE CON IL PARTENARIATO ISTITUZIONALE, ECONOMICO - SOCIALE, DI SETTORE INDICAZIONE DI PRIORITA RELATIVAMENTE AD PROPOSTE DAL PARTENARIATO Direzione

Dettagli

La CAssetta degli attrezzi

La CAssetta degli attrezzi in collaborazione con Fondo Sociale Europeo Investiamo sul nostro futuro La CAssetta degli attrezzi per costruire il tuo futuro Hai un idea da realizzare? Istruzioni per l uso www.fse.basilicata.it - www.eures.europa.eu

Dettagli

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato 5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 COMITATO DI SORVEGLIANZA 11 GIUGNO 2015 Presentazione del RAE al 31 dicembre 2014 ASPETTI PRINCIPALI DEL RAE

Dettagli

COMUNICAZIONE n 46 a. s. 2014/15. Avvio indagine sulle competenze digitali e rilevazione dei fabbisogni formativi.

COMUNICAZIONE n 46 a. s. 2014/15. Avvio indagine sulle competenze digitali e rilevazione dei fabbisogni formativi. MINISTERO DELL ISTRUZIONE UNIVERSITA RICERCA Direzione Didattica Statale Infanzia e Primaria III CIRCOLO SAN GIOVANNI BOSCO Via Amando Vescovo, 2-76011 Bisceglie (BT) Codice Fiscale 83006560722 - Codice

Dettagli

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014

MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014 MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014 ALLEGATO A RELAZIONE TECNICA CONFAO, in relazione alle richieste provenienti dagli istituti scolastici associati e al fine di promuovere un apprendimento

Dettagli

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola: Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola Treviso, 23 maggio2008 Elio Gilberto Bettinelli I temi L integrazione scolastica degli alunni stranieri: dati, tendenze

Dettagli

ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA)

ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA) ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA) INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE ECONOMICO INDIRIZZI: - B1 Amministrazione, finanza e marketing (Ragioniere Perito Commerciale

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per gli Affari Internazionali Ufficio IV - Programmazione e gestione dei fondi strutturali

Dettagli

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

ISTITUZIONI E SVILUPPO La programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 2013 in Calabria e le politiche per i giovani

ISTITUZIONI E SVILUPPO La programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 2013 in Calabria e le politiche per i giovani ISTITUZIONI E SVILUPPO La programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 2013 in Calabria e le politiche per i giovani Università della Calabria 25 marzo 2008 Dott. Alfredo Fortunato Quarta Parte Le politiche

Dettagli

Presentazione delle attività formative. Obiettivi e contenuti del Piano

Presentazione delle attività formative. Obiettivi e contenuti del Piano Piano di formazione e informazione dei Team di Valutazione alle indagini nazionali e internazionali Conferenze di servizio per i dirigenti scolastici Presentazione delle attività formative. Obiettivi e

Dettagli

LEGGE 107/2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione. Legge 107 del 13 luglio 2015 - Elena Centemero

LEGGE 107/2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione. Legge 107 del 13 luglio 2015 - Elena Centemero LEGGE 107/2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione 1 FINALITA Dare piena attuazione all autonomia Innalzare i livelli di istruzione e le competenze Contrastare le disuguaglianze Prevenire

Dettagli

Il progetto. Di che cosa si tratta? Contesto culturale Obiettivi Destinatari. Come si svolge la formazione? Come è articolata l offerta formativa?

Il progetto. Di che cosa si tratta? Contesto culturale Obiettivi Destinatari. Come si svolge la formazione? Come è articolata l offerta formativa? Il progetto Il progetto Di che cosa si tratta? Contesto culturale Obiettivi Destinatari 1 2 Come si svolge la formazione? Come è articolata l offerta formativa? 5 4 Chi ha progettato il corso? 3 Perché

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020

PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 Allegato parte integrante - 2 Allegato B) PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 TRA Regione Emilia Romagna, in persona

Dettagli

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA

Dettagli

IL RAV. Maria Girone

IL RAV. Maria Girone IL RAV Maria Girone Foggia 12/03/2015 AVVIO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE ART. 6 DEL D.P.R. 80/2013 Autovalutazione delle Istituzioni Scolastiche Valutazione esterna Azioni di migliomento Analisi e verifica

Dettagli

EUROPA 2020 Crescere in coesione PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO, LE PARI OPPORTUNITÀ E L INCLUSIONE SOCIALE: SVILUPPO DI RETI CONTRO LA

EUROPA 2020 Crescere in coesione PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO, LE PARI OPPORTUNITÀ E L INCLUSIONE SOCIALE: SVILUPPO DI RETI CONTRO LA EUROPA 2020 Crescere in coesione PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO, LE PARI OPPORTUNITÀ E L INCLUSIONE SOCIALE: SVILUPPO DI RETI CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA E CREAZIONE DI PROTOTIPI INNOVATIVI 1 EUROPA

Dettagli

IL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2014-2020 PER LA SCUOLA

IL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2014-2020 PER LA SCUOLA IL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2014-2020 PER LA SCUOLA Competenze e ambienti per l apprendimento Interventi infrastrutturali per l innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l apprendimento

Dettagli

Progetto Cantieri aperti per la scuola di base

Progetto Cantieri aperti per la scuola di base Progetto Cantieri aperti per la scuola di base TRACCIA dell INTERVISTA Istituto. Note per la compilazione Le parti a sfondo grigio saranno affrontate durante l incontro tra mini staff di istituto e intervistatori.

Dettagli

RELAZIONE CONCLUSIVA

RELAZIONE CONCLUSIVA Liceo Scientifico "G. Salvemini" - Sorrento A.S. 2011/12 2012/13 PROGETTI B-7-FSE-2011-300 ATTIVITA DI VALUTAZIONE RELAZIONE CONCLUSIVA Il sottoscritto INGENITO CATELLO, docente presso il Liceo Scientifico

Dettagli

PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni

PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni Newsletter n.74 Aprile 2010 Approfondimento_22 PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni Assi Asse 1 - Asse 2 - Asse 3 - Asse 4 - Sostegno

Dettagli

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione

Dettagli

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca; (ALLEGATO 1) Estratto dallo Statuto della Fondazione per la Ricerca e l Innovazione Art. 3 Finalità 1. La Fondazione non ha fini di lucro, e ha lo scopo di realizzare, in sintonia con le strategie e la

Dettagli

METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia

METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia cospicui finanziamenti per la coesione economica, sociale

Dettagli

DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive. Giovanni Principe General Director ISFOL

DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive. Giovanni Principe General Director ISFOL DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive Giovanni Principe General Director ISFOL DECENTRALISATION AND COORDINATION: THE TWIN CHALLENGES OF LABOUR

Dettagli

5 PIANO FINANZIARIO 5.1 ORGANIZZAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO E COINVOLGIMENTO DEL SETTORE

5 PIANO FINANZIARIO 5.1 ORGANIZZAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO E COINVOLGIMENTO DEL SETTORE 5 PIANO FINANZIARIO 5.1 ORGANIZZAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO E COINVOLGIMENTO DEL SETTORE PRIVATO La nuova fase di programmazione, attivata dal QCS 2000-2006, impegna tutti i soggetti coinvolti

Dettagli

POR FSE 2007-2013. L alta formazione finanziata dal POR FSE Sardegna 2007-2013

POR FSE 2007-2013. L alta formazione finanziata dal POR FSE Sardegna 2007-2013 POR FSE 2007-2013 L alta formazione finanziata dal POR FSE Sardegna 2007-2013 Cagliari, 14 Novembre 2013 Lo sviluppo del capitale umano nel PO Con gli interventi finanziati dal POR assi IV e V - la Regione

Dettagli

IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Itis Galilei di Roma - 4 dicembre 2009 - VI CONFLUISCONO GLI INDIRIZZI PREESISTENTI: ISTITUTI TECNICI COMMERCIALI Ragioniere e perito commerciale

Dettagli

EaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES

EaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES Provincia di Pistoia EaSI Employment and Social Innovation Assi PROGRESS e EURES Potenzialità per il lavoro e l integrazione sociale su scala europea Carla Gassani Servizio Politiche attive del Lavoro,

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva Descrizione generale Il Programma Leonardo da Vinci si propone di collegare le politiche alle pratiche nel campo dell istruzione e formazione

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

L ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE E. FERMI

L ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE E. FERMI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE E. FERMI FRANCAVILLA FONTANA (BR) MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA COMMISSIONE EUROPEA Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale La Scuola

Dettagli

MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA

MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA Attuazione finanziaria, situazione al 31 dicembre 2013 Sistema Nazionale di Monitoraggio del Quadro Strategico Nazionale

Dettagli

Il RUOLO DELLA SECONDARIA II

Il RUOLO DELLA SECONDARIA II Orientamento per il successo scolastico e formativo Il RUOLO DELLA SECONDARIA II seconda parte 2011/2012 ruolo orientativo della secondaria II una scuola che ha un RUOLO DI REGIA Sostiene i propri studenti

Dettagli

PROGETTO NUVAL AZIONI DI SOSTEGNO ALLE ATTIVITA DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE E DEI NUCLEI DI VALUTAZIONE

PROGETTO NUVAL AZIONI DI SOSTEGNO ALLE ATTIVITA DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE E DEI NUCLEI DI VALUTAZIONE PROGETTO NUVAL AZIONI DI SOSTEGNO ALLE ATTIVITA DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE E DEI NUCLEI DI VALUTAZIONE Programma Operativo PON GAT (FESR) 2007-2013 Obiettivo I Convergenza OB.1.3 Potenziamento

Dettagli

AMBITO: Promozione dell apprendimento. DESTINATARI: Istituzioni Scolastiche di qualsiasi ordine e grado della Regione.

AMBITO: Promozione dell apprendimento. DESTINATARI: Istituzioni Scolastiche di qualsiasi ordine e grado della Regione. Allegato 2 alla D.G.R. n. 201 del 1 febbraio 2008 PROGETTO SPECIALE Promozione del successo scolastico interventi finalizzati al recupero delle difficoltà di apprendimento e/o al potenziamento dei saperi

Dettagli

Europa 2020, salute e sociale

Europa 2020, salute e sociale Europa 2020, salute e sociale Breve introduzione L Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: Crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione.

Dettagli