Incontri IeFP 16-17/09/2014 polo provinciale professionale APC-Marazzi
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1 Relatore Prof. Franco Romagnoli Incontri IeFP 16-17/09/2014 polo provinciale professionale APC-Marazzi Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
2 Le Nuove Indicazioni DR 12550/2013 e le Procedure DR 7214/2014 vanno a sostituire le Indicazioni DDUO 9837/2008 e le Procedure DGR 6563/2009 che erano il riferimento fino all a.s. 2013/14 Le Indicazioni e le Procedure sono documenti che si integrano a vicenda, più fondamentali le prime, più operative le seconde.
3 Il sistema IeFP
4 Il ruolo strategico di IeFP Attualmente gli Istituti Professionali offrono solo percorsi di durata quinquennale, articolati secondo lo schema (due bienni ed un quinto anno), senza più uscite di Qualifica al terzo anno. I percorsi di Istruzione e Formazione professionale, invece, consentono la possibilità di conseguire una Qualifica triennale ed un Diploma di Tecnico professionale di quarto anno (3+1).
5 orario minimo annuale L orario minimo annuale che tutte le Istituzioni erogatrici dei percorsi devono garantire ai singoli allievi è calcolato nella misura di 990 ore (le Indicazioni fanno riferimento solo a questo monteore). Nelle Istituzioni Scolastiche in genere si fa riferimento alle 1056 ore annuali, come per i Professionali (32 ore settimanali x 33 settimane).
6 quote di sviluppo complessive degli standard di apprendimento
7 Le precedenti Indicazioni riportavano nel Triennio Base 35%-45% e TP 40%-50% che comprendeva anche l Alternanza (lasciando 15% alla flessibilità, ora assorbita dal monteore di Base e TP) e nel Quarto Anno Base 45%-55% e TP 45%-55%, sempre quest ultimo comprensivo dell Alternanza. Questo significa (nel caso 45% area base e 55% area TP) 14 ore di base e 18 ore TP. Quali siano considerate ore di base e ore TP è chiarito nell allegato A del DM 4/2011 (ad esempio Fisica, Chimica e TIC competono all area professionale).
8 All interno dei corsi IeFP è assicurato l insegnamento della Religione Cattolica e delle attività fisiche e motorie. Tutti gli insegnamenti, compresi l IRC e l insegnamento delle attività motorie, concorrono allo sviluppo del PECuP e di tutti gli OSA sia di base sia tecnico professionali del profilo formativo-professionale; ad eccezione dell IRC, non sono previste suddivisioni e attribuzioni di OSA in via esclusiva ai diversi ambiti di insegnamento. Solo il docente IRC può accertare e valutare la competenza IRC.
9 quote orarie riservate alla diversificazione delle modalità formative
10 Le quota riferita all Alternanza riguarda solo ore effettivamente svolte in azienda (quindi non vengono computate progettazione e formazione d aula o di laboratorio). A differenza delle precedenti Indicazioni non si fa più riferimento a minimo 25% dell Area Professionale (che, in una prospettiva TP 50% del monteore complessivo, significava 132 ore annue di Alternanza).
11 Questo significa sicuramente 200 ore circa di alternanza nel quarto anno, mentre non è chiaro (anche se l indicazione parametri percentuali orari minimi e massimi riferiti alla durata complessiva dei percorsi sembrerebbe decisiva) se la quota del triennale sia riferita all intero triennio (nel qual caso le ore di alternanza ammonterebbero a ben 240 ore in Seconda e altrettante in Terza) o solo alle annualità in cui effettivamente gli studenti possono svolgere l Alternanza, cioè Secondo e Terzo anno (nel qual caso l ammontare sarebbe circa 160 ore in Seconda e 160 in Terza). Se ci fosse una logica legata al progressivo aumento della quota di Alternanza, si dovrebbe ipotizzare 15% in II e III, 20% in IV, 30% negli IFTS (si parla sempre di minimi). Ma probabilmente non è così
12 Predisposizione Piano Formativo Caratteristica dei corsi IeFP è la rilevanza del Piano Formativo, un articolato documento di programmazione e registrazione. Viene denominato Piano Formativo Personalizzato perché non è detto che debba essere uguale per tutti i componenti del gruppo-classe (sono possibili corsi di alfabetizzazione, percorsi di accompagnamento, LARSA cioè Laboratori per il Recupero e lo Sviluppo degli Apprendimenti, ecc.). E composto essenzialmente dalle UF che costituiscono il cuore della progettazione.
13 Le UF devono essere costruite tenendo conto degli STANDARD MINIMI DELL OFFERTA DI IeFP Gli Standard Formativi Minimi (SFM) costituiscono la determinazione necessaria e sufficiente a garantire, sull intero territorio nazionale, l omogeneità dell offerta formativa (sia a livello di erogazione, che di apprendimento). Sulla base degli SFM nazionali e del riconoscimento delle competenze e dei crediti acquisiti, in ogni fase di sviluppo del sistema di IeFP è garantito il reciproco passaggio con i percorsi di Istruzione secondaria statali e paritari. Gli SFM sono articolati nel PECUP comune alla Secondaria Superiore DL 226/2005 e negli OSA (di Base, DGR 9798/2011, Tecnico-Professionali specifici e comuni, DDG n. 1544/10, IRC, All. 4 DPR 175/2012)
14 Gli OSA regionali sono declinati in termini di Competenza, intesa come comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento. Le Conoscenze consistono nell assimilazione di informazioni; le Abilità consistono nell applicazione delle conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi.
15 Le Competenze del Triennio IeFP Per quanto riguarda il corso attivato presso il ns. Istituto (Operatore Meccanico) sono queste, non ce ne sono altre Tabella 1
16 1 : Pianificazione triennale Già dal primo anno è utile se non necessario predisporre delle griglie che riescano a visualizzare il perseguimento delle competenze nell arco del triennio, come nell esempio Tabella 2 Queste tabelle andrebbero compilate nel primissimo periodo in modo tale da poter indicare anche agli altri docenti quando (in quale annualità) sarebbe opportuno promuovere l acquisizione di quella competenza-abilità-conoscenza. Andrebbero però confermate (o meno) a fine annualità perché ci potrebbero essere state variazioni in itinere.
17 Il Piano Formativo Personalizzato Entro 60 gg dall inizio dell anno formativo (entro il 15 novembre circa) l Istituzione scolastica deve mettere a punto il PFP, non certo in forma definitiva (va adeguato durante l anno alle reali esigenze della classe) Tabella 3 format PFP Tabella 4 con collocazione temporale delle UF (planning)
18 Esempio di format UF Per ogni UF che sia disciplinare o multidisciplinare è necessario seguire un format condiviso dall Istituzione Scolastica Esempio 5
19 Accertamento, valutazione e certificazione I criteri e le modalità generali dell accertamento e della valutazione sono stabiliti in autonomia dalle Istituzioni e collegialmente dalle équipes dei docenti formatori in sede di definizione del POF e dei PFP, con riferimento a tutti gli esiti di apprendimento, compresi quelli relativi al comportamento ed all IRC, e con riguardo agli allievi disabili e con DSA. Ai fini del controllo, del monitoraggio e della qualificazione del sistema, le Istituzioni redigono per ogni percorso attuato e sotto la responsabilità del Coordinatore un rapporto annuale secondo il format predisposto dalla Regione di cui all allegato 7 alle Indicazioni.
20 Accertamento Oggetto dell accertamento, della valutazione e della certificazione è costituito dalle competenze individuate negli OSA base-tp-irc oltre che dal comportamento. Per quanto riguarda l accertamento, la raccomandazione è quella di limitare gli aspetti soggettivi della valutazione, quindi ben vengano prove strutturate o semistrutturate, tenendo conto della necessità di sottoporre lo studente a prove complesse di realtà non immediatamente o interamente traducibili in quesiti a risposta chiusa. Importante esplicitare per ogni fase della prova quali competenze-abilità-conoscenze essa accerta.
21 Valutazione Regione Lombardia ha operato una scelta precisa per quanto riguarda la valutazione delle competenze, assumendo i quattro livelli della certificazione dell obbligo di istruzione per la certificazione anche dei propri standard formativi. Quindi possiamo valutare in decimi-trentesimisessantesimi-centesimi, l importante è che il valore vada poi inserito nel livello appropriato. Attualmente all APC 1-54 Non raggiunto Base Intermedio Avanzato
22 Nel caso di ammissione a nuova annualità pur in presenza di carenze relative a specifici ambiti di competenza, in sede di scrutinio devono contestualmente essere definite e verbalizzate le misure e gli interventi atti al loro recupero. In ogni caso non è prevista la modalità della sospensione del giudizio.
23 Per l ammissione all esame finale gli allievi devono avere raggiunto almeno a livello minimo l insieme di tutte le competenze degli OSA costituenti il Profilo formativoprofessionale ed ottenuto una valutazione positiva del comportamento. La valutazione del comportamento (che fa riferimento alle dimensioni specificamente educative di identità e convivenza civile previste nel PECuP) concorre all ammissione alla nuova annualità ed all attribuzione del credito formativo per l esame conclusivo di percorso.
24 Certificazione Per certificazione, in senso specifico, si intende la fase relativa al rilascio di un documento o ogni atto formale avente rilevanza esterna di determinazione di punteggio o livello circa il raggiungimento delle competenze / loro elementi di cui agli standard di apprendimento regionali. In caso di non ammissione alla classe successiva o agli esami, su richiesta dell interessato, è rilasciato l Attestato intermedio di competenza, riportante le acquisizioni degli OSA effettivamente raggiunte.
25 Al termine della Seconda Classe viene rilasciato il Certificato di assolvimento dell Obbligo di Istruzione (All. 4 delle Indicazioni) per ogni studente che deve essere conservato presso la scuola (viene consegnato a richiesta allo studente).
26 Il Portfolio E costituito da una parte identificativa, una certificativa (entrambe obbligatorie) e una formativa, autovalutativa, orientativa (non obbligatoria). Quest ultima parte (autovalutazione) può essere utilmente perseguita durante l intero percorso, ad esempio come oggetto della competenza dell area linguistica, in modo particolare sembra adatta questa riflessione da parte dello studente in preparazione dell orale agli esami iefp. Format minimo Portfolio All 1 alle Indicazioni Esempi della parte certificativa in adozione APC 6-7
27 Per i percorsi di IeFP attivati presso le Istituzioni scolastiche, il Portfolio assolve a tutti gli effetti le stesse funzioni di quanto in uso e/o previsto dalla regolamentazione statale in materia di certificazione collegiale e registrazione degli esiti di apprendimento e ne ha la stessa rilevanza formale. L estratto dal Portfolio relativo a certificazione può svolgere il ruolo ricoperto nei corsi tradizionali da pagelle e pagellini.
28 Documenti attestativi e certificativi Costituiscono documenti certificativi in senso proprio, oltre alla parte certificativa del Portfolio: - l Attestato intermedio delle competenze; - l Attestato di riconoscimento dei crediti in ingresso; - l Attestato finale di Qualifica e di Diploma Professionale; - il Certificato dell Obbligo di istruzione.
29 Riferimento al testo delle Procedure Nelle Procedure sono contenuti gli adempimenti che deve assicurare le Segreteria (ad esempio per quanto riguarda la conservazione della documentazione) Importanti anche i riferimenti agli esami, alla gestione dei passaggi e all alternanza.
30 Esami di qualifica e di Quarto Anno Premesso che uno studente può essere ammesso agli Esami solo se ha raggiunto tutte le competenze, all allievo viene assegnato in scrutinio d ammissione un punteggio che va da 18 a 30, in relazione alla valutazione che ne dà l équipe dei formatori.
31 Gli Esami IeFP sono costituiti da: - una Prova Centralizzata in tre parti distinte che vanno a misurare le competenze in lingua italiana, in lingua inglese e nell area matematico-scientifica. E predisposta dalla Regione. - una Prova Professionale predisposta dall Istituzione Scolastica - un Colloquio che parte da un elaborato prodotto dall allievo e attinente alle tematiche del proprio settore professionale e al proprio progetto di vita
32 Il punteggio d uscita dell allievo è dato da: Credito d ammissione: Prova Centralizzata: max 25 (10-6-9) Prova Professionale: max 35 Colloquio: max 10 La Commissione ha a disposizione 5 punti extra da assegnare in relazione a particolari positività dimostrate dall allievo durante l esame.
33 gestione dei passaggi e riconoscimento dei crediti formativi Il passaggio avviene di norma entro la data del 31 gennaio, termine oltre il quale si considera difficile garantire l efficacia dell intervento. E necessario la costituzione di una Commissione per il riconoscimento dei crediti formativi, costituita dall RRC e da almeno due altri docenti scelti dall RRC. Nel caso di passaggio a percorso di Istruzione, l Istituzione del percorso di IeFP in uscita richiede la partecipazione di almeno un suo docente formatore alla Commissione costituita presso l Istituzione in ingresso.
34 Alternanza/Tirocinio (stage) A parte il monteore da destinarsi al periodo di Alternanza Scuola-Lavoro, non mi sembra che ci siano novità nello sviluppo di questa modalità formativa. Vanno esplicitate le competenze che si intendono far acquisire attraverso questo periodo, vanno predisposte delle modalità di valutazione di questa esperienza. Ne va fatto puntuale riferimento nel Piano Formativo. Tenendo conto della sempre maggiore rilevanza del periodo di alternanza IeFP, diviene quasi imperativo il fatto che una delle UF Pluridisciplinari fondamentali sia proprio questa.
35 Cose da fare a livello operativo Entro settembre: tabelle per progettazione triennale collocazione documenti fondamentali su sito Entro ottobre: cdc di programmazione e prima stesura del piano formativo Entro novembre: definizione del piano formativo
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