LE TENDENZE DELL'ECONOMIA LIGURE III Trimestre 2016

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1 TENDENZE DELL'ECONOMIA LIGURE Chiusura editoriale: Marzo 2017 Per informazioni: PER MAGGIORI INFORMAZIONI VISITA IL SITO DI LIGURIA RICERCHE NELLA SEZIONE STUDI E RICERCHE LE TENDENZE DELL'ECONOMIA LIGURE III Trimestre 2016 LIGURIA RICERCHE SpA Via XX Settembre, Genova /

2 La presente nota è stata curata da Liguria Ricerche S.p.A. Ricercatori: Manuela Basta Paola Dadone Germana Dellepiane Si ringraziano gli enti, le organizzazioni e le istituzioni la cui fattiva collaborazione ha reso possibile la raccolta sistematica dei dati statistici per l elaborazione della presente nota.

3 Indice Mercato del lavoro Popolazione per condizione lavorativa Occupati e disoccupati Tassi di riferimento Cassa Integrazione Guadagni Imprese Movimento anagrafico delle imprese Artigianato Commercio Agricoltura Import / Export Flussi per area geografica Flussi per settore merceologico Movimento turistico Movimento complessivo Movimento alberghiero Movimento extra alberghiero Traffici portuali e aeroportuali Traffici portuali Traffici aeroportuali Legenda... 38

4 Nel III trimestre del 2016 si rilevano per la Liguria alcuni elementi di difficoltà che interessano in particolare la dinamica delle imprese e del mercato del lavoro, mentre segnali molto positivi provengono dal commercio estero e dal turismo. Mercato del lavoro Sistema produttivo L andamento del mercato del lavoro nel trimestre mostra un calo della forza lavoro (- 0,6%, pari a circa 4 mila unità) dovuto alla riduzione delle persone occupate (-1,1%, pari a circa 7 mila unità), che non è compensata dall aumento delle persone in cerca di occupazione (+5,5%, ossia circa 3 mila unità in più). Aumentano sia le persone alla ricerca della prima esperienza lavorativa (+7,9%), sia quelle con precedenti esperienze lavorative (+4,9%). Per quanto riguarda i tassi, si evidenzia un aumento sia del tasso di attività sia di quello di occupazione, ma entrambi questi incrementi risultano inferiori a quelli registrati in tutti i comparti territoriali di riferimento. Il tasso di attività, che cresce dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, si attesta al 68,6%, livello superiore solo al dato nazionale. Il tasso di occupazione invece cresce dello 0,1% e raggiunge quota 62,8%, inferiore a Nord Ovest e Nord Est, ma superiore al dato nazionale. Anche il tasso di disoccupazione regionale è in aumento (+0,5%),in questo caso però a fronte di una riduzione nei comparti del Nord (Nord-Ovest: -0,2%; Nord-Est: -0,5%) e di un incremento più contenuto a livello nazionale (+0,3%). Il tasso si attesta sul livello dell 8,3%, superiore a Nord Ovest e Nord Est e inferiore solo alla media nazionale. Il numero di ore autorizzate per interventi di Cassa Integrazione Guadagni risulta ancora decisamente in calo (-75,6%). La riduzione riguarda tutte le tipologie di intervento: la C.I.G. ordinaria diminuisce del 56,5% rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente, mentre la C.I.G. straordinaria e quella in deroga fanno registrare una contrazione rispettivamente dell 82,3% e del 63,9% Il III trimestre 2016 si chiude con una dinamica negativa dei flussi anagrafici delle imprese: Si registra un calo rispetto al terzo trimestre 2015 sia per le imprese registrate sia per le attive (-0,4% per entrambe); l andamento è in controtendenza rispetto al dato nazionale, che fa registrare un leggero aumento sia delle imprese registrate (+0,3%), sia di quelle attive (+0,1%). In calo anche le iscrizioni (-2,3%) e le cancellazioni (-11,4%). A livello settoriale, le imprese attive diminuiscono nei seguenti settori: agricoltura (-1,4%), industria in senso stretto (-1,2%), costruzioni (-1,1%), commercio (-0,9%) e trasporti e magazzinaggio (-2,4%). Si rilevano degli incrementi invece per quel che riguarda i servizi di

5 alloggio e ristorazione (+0,9%), altri servizi alla persona (+1,4%) e servizi alle imprese (+1,1%). Flussi turistici Per quanto riguarda il commercio estero, il trimestre si chiude con un aumento tendenziale delle esportazioni (+30,3%) accompagnato da un calo delle importazioni (- 3,4%). L export ligure aumenta per tutti i mercati di sbocco, con le sole eccezioni di quelli americani e degli altri paesi africani: in particolare crescono i flussi verso il Medio Oriente (+117,9%) e verso gli altri paesi europei (+85,4%). L incremento è dovuto anche all aumento dei flussi verso l Unione Europea (+27,2%), che rappresenta il principale mercato di sbocco dei prodotti liguri, arrivando a interessare il 45,0% degli stessi. Le importazioni diminuiscono per tutti i mercati di origine con la sola eccezione dell America settentrionale (+60,5%), degli altri paesi africani (+20,7%) e degli altri paesi europei (+83,3%). Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre è positiva e migliora sia rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente, sia rispetto al secondo trimestre del Il traffico complessivo di merci nei porti di Genova e della Spezia fa registrare un calo rispetto allo stesso periodo dell anno precedente: l incremento del porto di Genova (+1,0%) non è infatti sufficiente a compensare la contrazione del porto della Spezia (- 6,6%). Il traffico passeggeri rimane sostanzialmente stabile: l aumento nello scalo genovese (+7,3%) compensa la riduzione del porto della Spezia (-33,5%). Cresce invece il numero di containers movimentati: in questo caso l aumento registrato a Genova (+5,4%) compensa il calo dello scalo della Spezia (-3,2%). In aumento rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente i movimenti aerei in transito presso l aeroporto di Genova (+3,0%) e il traffico di merce via superficie (+5,5%). In calo invece il traffico passeggeri (-6,6%) e i flussi di merce aerea (-19,6%). Segnali decisamente positivi provengono anche dal movimento turistico: in aumento rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente gli arrivi (+6,5%) e presenze (+4,8%%). L incremento dei flussi riguarda sia i turisti italiani, per i quali si registra una crescita del 9,5% degli arrivi e del 5,7% delle presenze, sia gli stranieri (arrivi: + 3,5%; presenze: +3,6%). I risultati sono positivi in tutte le province liguri, che registrano un miglioramento di arrivi e presenze di italiani e stranieri. Le performance migliori, in termini percentuali, si registrano nella provincia di Savona e La Spezia.

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7 pagina 7 Mercato del lavoro Aumento del tasso di occupazione e di attività Aumento del tasso di disoccupazione Calo degli occupati (sola componente femminile) Aumento dei disoccupati (sola componente femminile) Mercato del lavoro 1. Popolazione per condizione lavorativa 2. Occupati e disoccupati 3. Tassi di riferimento 4. Cassa Integrazione Guadagni 1. Popolazione per condizione lavorativa Rispetto allo stesso periodo dell anno precedente il III trimestre 2016 in Liguria fa registrare un calo sia della forza lavoro (-0,6%, pari a circa 4 mila unità), sia della popolazione inattiva (-0,7%, pari a circa 6 mila unità). Per quanto riguarda la forza lavoro, diminuisce, sempre in ottica tendenziale, il numero delle persone occupate (- 1,1%, pari a circa 7 mila unità), mentre aumentano le persone in cerca di occupazione (+5,5%, ossia circa 3 mila unità in più). In particolare, in questo ambito, aumentano sia le persone alla ricerca della prima esperienza lavorativa (+7,9%), sia quelle con precedenti esperienze lavorative (+4,9%). Tra gli inattivi aumentano invece tutte le categorie con la sola eccezione di coloro che non cercano lavoro e non sono disposti a lavorare (-5,5%, pari a circa 13 unità in meno) e delle non forze lavoro con meno di 15 anni (- 1,4%).

8 Migliaia pagina 8 Mercato del lavoro Tabella 1 POPOLAZIONE PER CONDIZIONE LAVORATIVA LIGURIA Valori assoluti (migliaia di unità) e variazioni % sul III trimestre 2015 Grafico 2 COMPOSIZIONE DELLE FORZE LAVORO LIGURIA Valori assoluti (migliaia di unità) III trimestre 2015 III trimestre 2016 Occupati In cerca di occupazione con esperienza In cerca di occupazione senza esperienza

9 pagina 9 Mercato del lavoro 2. Occupati e disoccupati La dinamica negativa degli occupati (-1,1%) dipende dalla contrazione dell occupazione nel settore dei servizi (- 1,9%), che, vista la preponderanza del settore terziario in Liguria, da sola riesce a più che compensare in senso negativo la crescita dell occupazione negli altri settori (industria: +1,7%; agricoltura: +0,1%). Analizzando il dettaglio di genere, si evidenzia come il calo occupazionale riguardi in realtà quasi esclusivamente la componente femminile (-5,2%), per la quale si registra una riduzione in tutti i settori economici considerati. Al contrario, cresce l occupazione maschile (+2,2%), sebbene non abbastanza da compensare la dinamica dell occupazione femminile. In particolare, gli occupati maschi diminuiscono nel trimestre solo nel comparto dei servizi. L occupazione alle dipendenze risulta leggermente in aumento (+0,4%) rispetto al terzo trimestre del L aumento registrato per le persone in cerca di occupazione (+5,5%) è invece legato alle persone senza precedenti esperienze lavorative (+7,9%) e agli ex-occupati (+24,5%), mentre diminuiscono, anche se non abbastanza da compensare gli incrementi di cui sopra, le persone in cerca di occupazione precedentemente inattive (-40,3%). Anche in questo caso l analisi di genere evidenzia come in realtà solo la componente femminile sia interessata dal peggioramento.

10 pagina 10 Mercato del lavoro Tabella 3 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITÀ E PER SESSO LIGURIA Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015 Tabella 4 DISOCCUPATI PER CONDIZIONE PROFESSIONALE E PER SESSO LIGURIA Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015

11 pagina 11 Mercato del lavoro 3. Tassi di riferimento La situazione dei tassi di riferimento colloca la Liguria, come d abitudine, in una posizione peggiore rispetto al Nord Ovest e al Nord Est, ma migliore rispetto alla media nazionale. La dinamica dei tassi non è però positiva: sebbene in Liguria crescano sia il tasso di attività (+0,4%), sia quello di occupazione (+0,1%), entrambi questi incrementi risultano inferiori a quelli registrati in tutti i comparti territoriali di riferimento, Italia compresa. Al contrario, il tasso di disoccupazione regionale è in aumento (+0,5%), a fronte di una riduzione nei comparti del Nord (Nord-Ovest: -0,2%; Nord-Est: -0,5%) e di un incremento più contenuto a livello nazionale (+0,3%)..

12 pagina 12 Mercato del lavoro Tabella e grafici 5 TASSI DI ATTIVITÀ, OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE LIGURIA E AREE DI RIFERIMENTO Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015 Area Tassi di attività (15-64) III trimestre 2016 III trimestre 2015 Variazioni % Tassi di Tassi di occupazione disoccupazione (15-64) Tassi di attività (15-64) Tassi di Tassi di occupazione disoccupazione (15-64) Tassi di attività (15-64) Tassi di Tassi di occupazione disoccupazione (15-64) Liguria 68,6 62,8 8,3 68,2 62,7 7,8 0,4 0,1 0,5 Nord-Ovest 70,7 65,4 7,3 70,0 64,7 7,5 0,7 0,7-0,2 Nord-Est 71,6 67,1 6,2 70,6 65,8 6,7 1,0 1,3-0,5 Italia 64,8 57,6 10,9 63,6 56,7 10,6 1,2 0,9 0,3

13 pagina 13 Mercato del lavoro 4. Cassa Integrazione Guadagni Nel terzo trimestre del 2016 il numero di ore autorizzate per interventi di Cassa Integrazione Guadagni risulta ancora decisamente in calo (-75,6%). La riduzione riguarda tutte le tipologie di intervento: la C.I.G. Ordinaria diminuisce del 56,5% rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente, mentre la C.I.G. Straordinaria e quella in deroga fanno registrare una contrazione rispettivamente dell 82,3% e del 63,9%. A livello territoriale le ore di C.I.G. complessivamente autorizzate diminuiscono in tutte le province. Fanno eccezione solo gli incrementi rilevati per la C.I.G. Straordinaria e per quella in deroga nella provincia di Savona. Analizzando i dati per settore produttivo, si registra un calo consistente in tutti i settori.

14 pagina 14 Mercato del lavoro Tabella 6 CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI SU BASE PROVINCIALE Valori assoluti (ore autorizzate) e variazioni % sul III trimestre 2015 Provincia III trimestre 2016 Variazione % Ordinaria Straordinaria In deroga Totale Ordinaria Straordinaria In deroga Totale Imperia ,7-77,3-92,2-78,9 Savona ,6 8,1 4,3-46,3 Genova ,6-89,4-44,0-83,7 La Spezia ,2-71,6-82,3-67,5 LIGURIA ,5-82,3-63,9-75,6 Tabella 7 CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI PER SETTORE DI ATTIVITÀ LIGURIA Valori assoluti (ore autorizzate) e variazioni % sul III trimestre 2015 CIG Liguria Settore III trimestre 2016 III trimestre 2015 Variazione % Ordinaria Straordinaria In deroga Industria ,2 Edilizia ,0-51,5 TOTALE ,5 Industria ,5 Edilizia ,4 Artigianato Commercio ,5 Settori vari TOTALE ,3 Industria ,3 Edilizia Artigianato ,7 Commercio ,3 Settori vari TOTALE ,9

15 pagina 15 Mercato del lavoro Grafici 8 CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI, SETTORE INDUSTRIA LIGURIA Composizione % nel III trimestre 2016 e nel III trimestre 2015.

16 pagina 16 Mercato del lavoro CIG in deroga Varie Servizi Meccaniche Tabacchicoltura Trasporti e comunicazioni Energia elettrica, gas e acqua Installazione impianti per l'edilizia Carta, stampa ed editoria Lavorazione minerali non metalliferi Pelli, cuoio e calzature Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche Abbigliamento Tessili Metallurgiche Alimentari Legno Estrazione minerali metalliferi e non Attività economiche connesse con l'agricoltura 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 Composizione % III trimestre 2016 Composizione % III trimestre 2015

17 pagina 17 Imprese Imprese 5. Movimento anagrafico delle imprese 6. Artigianato 7. Commercio 8. Agricoltura Tasso di natalità netto positivo Diminuzione delle imprese attive e registrate Riduzione del tasso di artigianalità 5. Movimento anagrafico delle imprese Continua anche nel III trimestre 2016 la dinamica negativa del movimento anagrafico delle imprese. Si registra un calo dello 0,4% rispetto al terzo trimestre 2015 sia per le imprese registrate, sia per quelle attive. L andamento è in controtendenza rispetto al dato nazionale, che fa registrare un leggero aumento sia delle imprese registrate (+0,3%), sia di quelle attive (+0,1%). Per quanto riguarda le iscrizioni e le cancellazioni, entrambi i flussi risultano in calo (rispettivamente -2,3% e - 11,4%); in questo caso la dinamica è analoga a quella nazionale, sebbene con intensità differenti. A livello territoriale il calo delle imprese attive riguarda tutte le province, in particolar modo quelle di Savona (- 0,7%) e di Genova (-0,4%). Lo stock di imprese registrate cresce però leggermente nelle province di Imperia e della Spezia. Il tasso di natalità netto rimane comunque positivo in tutte le province e presenta una leggerissima flessione solo nelle province di Imperia e Genova. A livello settoriale, le imprese attive diminuiscono nei seguenti settori: agricoltura (-1,4%), industria in senso stretto (-1,2%), costruzioni (-1,1%), commercio (-0,9%) e trasporti e magazzinaggio (-2,4%). Si rilevano degli incrementi invece per quel che riguarda: Servizi di alloggio e ristorazione: +0,9%; Altri servizi alla persona: +1,4%; Servizi alle imprese: +1,1%.

18 pagina 18 Imprese Tabella 9 STOCK DI IMPRESE REGISTRATE, ATTIVE, ISCRITTE E CANCELLATE SU BASE PROVINCIALE Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015 III trimestre 2016 Variazione % Provincia Stock Stock Iscritte Cancellate registrate di cui attive registrate di cui attive Iscritte Cancellate Imperia ,1-0,2-6,6-6,0 Savona ,6-0,7 21,2-13,0 Genova ,6-0,4-11,2-12,7 La Spezia ,2-0,2 9,7-10,7 LIGURIA ,4-0,4-2,3-11,4 Italia ,3 0,1-6,5-0,9 Grafico 10 TASSO DI NATALITÀ NETTO SU BASE PROVINCIALE* Valori assoluti III trimestre 2015 e III trimestre 2016 *Tasso di natalità netto: (iscrizioni cessazioni) / stock imprese registrate di inizio periodo

19 pagina 19 Imprese Tabella 11 STOCK DI IMPRESE ATTIVE PER SETTORE ITALIA E LIGURIA Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015 Italia Valori assoluti Liguria Valori assoluti Settore III trimestre 2016 III trimestre 2015 Variazione % III trimestre 2016 III trimestre 2015 Variazione % Agricoltura , ,4 Industria in senso stretto , ,2 di cui Manifatturiera , ,2 Costruzioni , ,1 Commercio , ,9 Trasporti e magazzinaggio , ,4 Servizi di alloggio e ristorazione , ,9 Altri servizi alla persona , ,4 Servizi alle imprese , ,1 Altri , ,2 TOTALE , ,4

20 pagina 20 Imprese 6. Artigianato In calo anche il numero di imprese registrate e attive nel settore artigiano, che calano entrambe dell 1,0% rispetto al III trimestre La contrazione è tuttavia meno grave rispetto a quanto registrato a livello nazionale, dove il calo è dell 1,4%. Tutte le province sono coinvolte nella dinamica negativa: la situazione peggiore riguarda le province della Spezia e di Savona, dove la riduzione raggiunge l 1,6%. Il tasso di natalità netto si attesta intorno allo 0% in tutte le province liguri, in leggero miglioramento rispetto al dato negativo del corrispettivo trimestre del Diminuisce anche il tasso di artigianalità (-0,17%), che si posiziona su un valore del 27,4%. L indicatore peggiora in tutti i settori, fatta eccezione per l industria in senso stretto, il commercio e gli altri servizi alla persona, dove il tasso si mantiene stabile, e per i servizi alle imprese, dove aumenta. Tabella 12 STOCK DI IMPRESE REGISTRATE, ATTIVE, ISCRITTE E CANCELLATE SU BASE PROVINCIALE Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015 III trimestre 2016 Variazione % Provincia Stock Stock di cui Iscritte Cancellate registrate di cui attive registrate attive Iscritte Cancellate Imperia ,3-0,3-9,8-12,9 Savona ,6-1,6 13,3-11,4 Genova ,0-0,9-27,0-23,3 La Spezia ,2-1,2 9,2-27,0 LIGURIA ,0-1,0-11,8-19,6 Italia ,4-1,4-5,0-6,4

21 pagina 21 Imprese Grafico 13 TASSO DI NATALITÀ NETTO SU BASE PROVINCIALE* Valori assoluti III trimestre 2015 e III trimestre 2016 *Tasso di natalità netto: (iscrizioni cessazioni) / stock imprese registrate di inizio periodo Tabella 14 TASSO DI ARTIGIANALITÀ PER SETTORE LIGURIA Valori assoluti III trimestre 2015 e III trimestre 2016 Tasso di artigianalità Settore III trimestre 2016 III trimestre 2015 Agricoltura 3,0% 3,1% - Industria in senso stretto 60,1% 60,1% = di cui Manifatturiera 62,1% 62,2% - Costruzioni 73,1% 73,3% - Commercio 5,1% 5,1% = Trasporti e magazzinaggio 50,3% 50,8% - Servizi di alloggio e ristorazione 9,4% 9,7% - Altri servizi alla persona 52,3% 52,3% = Servizi alle imprese 11,6% 11,5% + Altri 0,5% 0,5% = TOTALE 27,4% 27,6% -

22 pagina 22 Imprese 7. Commercio Anche il settore del commercio registra un calo tendenziale del numero di imprese registrate e attive (rispettivamente -0,8% e -0,9%). L andamento negativo è peggiore rispetto a quello registrato a livello nazionale, dove le imprese registrate risultano stabili e quelle attive solo lievemente in diminuzione (-0,1%). La dinamica negativa interessa tutte le province liguri, con particolare rilievo per quelle di Genova e della Spezia. Le imprese attive diminuiscono sia nel comparto del commercio al dettaglio (-1,00%), sia in quello del commercio all ingrosso (-1,04%). Fanno eccezione le imprese attive nel commercio all ingrosso e al dettaglio e nella riparazione di autoveicoli e motocicli, che registrano invece un incremento (+0,45%). Il tasso di natalità netto delle imprese commerciali si mantiene su valori negativi in tutte le province (-0,3% a livello regionale) e peggiora rispetto allo stesso periodo dell anno precedente con la sola eccezione della provincia di Savona, dove si registra un miglioramento che porta il tasso allo 0%. Tabella 15 STOCK DI IMPRESE REGISTRATE, ATTIVE, ISCRITTE E CANCELLATE SU BASE PROVINCIALE Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015 III trimestre 2016 Variazione % Provincia Stock Stock Iscritte Cancellate Registrate di cui attive Registrate di cui attive Iscritte Cancellate Imperia ,3-0,6-33,3 12,1 Savona ,3-0,6 6,5-35,1 Genova ,0-0,9-24,5-6,6 La Spezia ,1-1,4-20,0 14,7 LIGURIA ,8-0,9-20,4-7,1 Italia ,0-0,1-19,0-1,3

23 pagina 23 Imprese Grafico 16 IMPRESE COMMERCIALI ATTIVE PER TIPOLOGIA Variazioni % sul III trimestre 2015 Grafico 17 TASSO DI NATALITÀ NETTO SU BASE PROVINCIALE* Valori assoluti III trimestre 2015 e III trimestre 2016 *Tasso di natalità netto: (iscrizioni cessazioni) / stock imprese registrate di inizio periodo

24 pagina 24 Imprese 8. Agricoltura Anche le imprese agricole registrate e attive diminuiscono (rispettivamente -1,3% e -1,4%) e il calo è più marcato rispetto a quanto rilevato a livello nazionale (-0,3% per entrambe). Tutte le province concorrono alla riduzione dello stock, in particolar modo Savona e Genova. Nel trimestre si rileva, inoltre, un incremento delle imprese agricole iscritte (+63,3%) e una riduzione di quelle cancellate (-27,7%). Tabella 18 STOCK DI IMPRESE REGISTRATE, ATTIVE, ISCRITTE E CANCELLATE SU BASE PROVINCIALE Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015 III trimestre 2016 Variazione % Provincia Stock di cui Stock Iscritte Cancellate registrate attive registrate di cui attive Iscritte Cancellate Imperia ,2-1,2 255,6-37,2 Savona ,7-1,9 73,7-17,9 Genova ,3-1,6-36,4-31,6 La Spezia ,2-0,2-20,0-18,2 LIGURIA ,3-1,4 63,3-27,7 Italia ,3-0,3 28,3 11,0

25 pagina 25 Import / Export Aumento dell export Bilancia commerciale positiva e in miglioramento Import / Export 9. Flussi per area geografica 10. Flussi per settore merceologico 9. Flussi per area geografica La dinamica tendenziale dell export ligure per il terzo trimestre 2016 appare decisamente positiva: aumentano del 30,3% le esportazioni rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente, mentre le importazioni calano del 3,7%. In termini di destinazione, l export ligure aumenta per tutti i mercati di sbocco, con le sole eccezioni di quelli americani (America settentrionale: -7,0% e America centro-meridionale: -16,8%) e degli altri paesi africani (-4,0%). Crescono in particolare i flussi verso il Medio Oriente (+117,9%) e verso gli altri paesi europei (+85,4%). L incremento è dovuto anche alla crescita dei flussi verso l Unione Europea (+27,2%), che rappresenta il principale mercato di sbocco dei prodotti liguri, arrivando a interessare il 45,0% degli stessi. Le importazioni mostrano una dinamica a tratti speculare a quelle dell export: diminuiscono per tutti i mercati di origine con la sola eccezione dell America settentrionale (+60,5%), degli altri paesi africani (+20,7%) e degli altri paesi europei (+83,3%). Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre è positiva e migliora sia rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente, sia rispetto al secondo trimestre del III trim. 2016: +50 milioni di euro; III trim. 2015: -451 milioni di euro; II trim. 2016: -80 milioni di euro.

26 pagina 26 Import / Export Grafico 19 IMPORT/EXPORT PER AREA GEOGRAFICA LIGURIA Valori assoluti III trimestre 2016 (migliaia di euro) * e variazioni % sul III trimestre 2015 * Dati provvisori Grafico 20 IMPORT/EXPORT PER CONTINENTE LIGURIA Variazioni % sul III trimestre 2015

27 pagina 27 Import / Export 10. Flussi per settore merceologico L incremento delle esportazioni interessa tutte le province liguri eccetto Imperia (-9,2%). Sebbene a livello di categorie merceologiche si rilevi che il solo settore in crescita dal punto di vista delle esportazioni è quello dei manufatti (+33,8%), bisogna ricordare che questo rappresenta il 94,7% dell export ligure e dunque compensa il calo registrato negli altri settori. Nel caso delle importazioni invece, il lieve incremento registrato per il settore dei manufatti (che rappresenta il 64,8% delle importazioni liguri) non risulta sufficiente a compensare il calo rilevato in tutti gli altri settori. La riduzione delle importazioni riguarda, in particolare, le province di Imperia e Genova. Tabella e grafico 21 EXPORT PER SETTORE MERCEOLOGICO SU BASE PROVINCIALE Valori assoluti (euro) III trimestre 2016 e variazioni % sul III trimestre 2015 Variazioni % Area geografica Agricoltura e Prodotti Minerali Manufatti pesca energetici Altro Totale Imperia 8,2-40,3-12,9 0,0-28,4-9,2 Savona -25,8 23,5 44,5 0,0 73,9 42,8 Genova -20,6-75,7 39,3 0,0-16,9 34,1 La Spezia -39,9-43,2 8,7 0,0 21,9 8,9 LIGURIA -4,5-32,5 33,8 0,0-13,3 30,3

28 pagina 28 Import / Export Tabella e grafico 22 IMPORT PER SETTORE MERCEOLOGICO SU BASE PROVINCIALE Valori assoluti (euro) III trimestre 2016 e variazioni % sul III trimestre 2015 Variazioni % Area geografica Agricoltura e Prodotti Minerali Manufatti pesca energetici Altro Totale Imperia -12,7-10,3-8,4 0,0-36,3-9,2 Savona 39,4 13,4 16,3 0,0 27,6 15,5 Genova -33,0-88,9-4,6 0,0 11,9-20,4 La Spezia -4, ,5-7,8 0,0-90,1 0,7 LIGURIA -16,4-9,4 0,5 0,0-0,9-3,7

29 pagina 29 Movimento turistico Aumento di arrivi e presenze dei turisti italiani e stranieri Movimento turistico 11. Movimento complessivo 12. Movimento alberghiero 13. Movimento extra alberghiero 11. Movimento complessivo 2 Il III trimestre 2016 si chiude con segnali decisamente positivi provenienti dal settore turistico: in aumento rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente gli arrivi (+6,5%) e presenze (+4,8%%). L incremento dei flussi riguarda sia i turisti italiani, per i quali si registra una crescita del 9,5% degli arrivi e del 5,7% delle presenze, sia gli stranieri (arrivi: + 3,5%; presenze: +3,6%). I risultati sono positivi in tutte le province liguri, che registrano un miglioramento di arrivi e presenze di italiani e stranieri. Le performance migliori, in termini percentuali, si registrano nella provincia di Savona e La Spezia. 2 La nota è predisposta mediante l elaborazione dei dati sui movimenti turistici rilevati dalla Regione Liguria nell ambito delle attività dall Osservatorio turistico regionale. I dati sono da intendersi provvisori e possono essere suscettibili di variazioni. Per il mese di settembre i dati non sono ancora consolidati e l'indice di rispondenza regionale risulta pari al 98,43% del totale. Per indice di rispondenza si intende la percentuale delle giornate letto (n. posti letto x n. giorni nel mese) comunicate dalle strutture ricettive rispetto al totale.

30 pagina 30 Movimento turistico Grafico 23 MOVIMENTO COMPLESSIVO ARRIVI E PRESENZE PER PROVENIENZA SU BASE PROVINCIALE Variazioni % sul III trimestre 2015 Tabella 24 MOVIMENTO COMPLESSIVO ARRIVI E PRESENZE PER PROVENIENZA SU BASE PROVINCIALE Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015

31 pagina 31 Movimento turistico Grafico 25 MOVIMENTO COMPLESSIVO ARRIVI E PRESENZE TOTALI SU BASE PROVINCIALE Variazioni % sul III trimestre 2015

32 pagina 32 Movimento turistico 12. Movimento alberghiero Il settore alberghiero chiude il trimestre con risultati positivi sia in termini di arrivi (+2,7%) sia di presenze (+2,6%). A livello territoriale la dinamica positiva interessa tutte le province liguri, in particolare Savona (arrivi: +5,5%; presenze: +3,3%). Tabella 26 MOVIMENTO ALBERGHIERO ARRIVI E PRESENZE SU BASE PROVINCIALE Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015 III trimestre 2016 Variazione % Provincia Totale Totale Arrivi Presenze Arrivi Presenze Imperia ,7 1,2 Savona ,5 3,3 Genova ,0 1,9 La Spezia ,3 4,3 LIGURIA ,7 2,6 Grafico 27 MOVIMENTO ALBERGHIERO - ARRIVI E PRESENZE TOTALI SU BASE PROVINCIALE Variazioni % sul III trimestre 2015

33 pagina 33 Movimento turistico 13. Movimento extra alberghiero Anche il settore extra alberghiero mostra segnali decisamente positivi per quel che riguarda arrivi (+16,1%) e presenze (+8,3%). In tutte le province liguri si evidenziano incrementi degli arrivi superiori al 10%, con un picco a Savona (+20,2%) e miglioramenti delle presenze, in particolare alla Spezia (+12,8%). Tabella 28 MOVIMENTO EXTRA ALBERGHIERO ARRIVI E PRESENZE SU BASE PROVINCIALE Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015 III trimestre 2016 Variazione % Provincia Totale Totale Arrivi Presenze Arrivi Presenze Imperia ,0 8,1 Savona ,2 7,5 Genova ,9 5,0 La Spezia ,1 12,8 LIGURIA ,1 8,3 Grafico 29 MOVIMENTO EXTRA ALBERGHIERO ARRIVI E PRESENZE TOTALI SU BASE PROVINCIALE Variazioni % sul III trimestre 2015

34 Traffici portuali ed aeroportuali pagina 34 Aumento dei traffici (merci, passeggeri, containers) nello scalo genovese Aumento dei movimenti aerei e di merce via superficie nell aeroporto di Genova Diminuzione dei passeggeri e della merce aerea in transito nell aeroporto genovese Riduzione dei traffici (merci, passeggeri, containers) nello scalo spezzino Traffici portuali e aeroportuali 14. Traffici portuali 15. Traffici aeroportuali 14. Traffici portuali 3 Nel terzo trimestre del 2016 il traffico complessivo di merci nei porti di Genova e della Spezia ha fatto registrare un calo rispetto allo stesso periodo dell anno precedente: l incremento del porto di Genova (+1,0%) non è infatti sufficiente a compensare la contrazione del porto della Spezia (-6,6%). Cresce invece il numero di containers movimentati: in questo caso l aumento registrato a Genova (+5,4%) compensa il calo dello scalo della Spezia (-3,2%). Il traffico passeggeri rimane sostanzialmente stabile: anche in questo caso l aumento nello scalo genovese (+7,3%) compensa la riduzione del porto della Spezia (-33,5%). 3 I dati relativi al porto di Savona non sono pervenuti.

35 pagina 35 Traffici portuali ed aeroportuali Grafici 30 MOVIMENTO COMPLESSIVO, CONTAINER E PASSEGGERI NEI PORTI LIGURI Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015

36 pagina 36 Traffici portuali ed aeroportuali Tabelle 31 MOVIMENTO COMPLESSIVO PER SETTORE MERCEOLOGICO PORTO DI GENOVA E LA SPEZIA Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015 Genova Tipologie III trimestre III trimestre Variazione % TONNELLAGGIO TOTALE ,0 Rinfuse liquide ,8 Rinfuse solide ,2 Merci varie in colli ,4 TRANSITI Numero navi ,6 Numero passeggeri totale ,3 Numero contenitori (TEU) ,4 La Spezia Tipologie III trimestre III trimestre Variazione % TONNELLAGGIO TOTALE ,6 Rinfuse liquide ,1 Rinfuse solide ,2 Merci varie in colli ,1 TRANSITI Numero navi ,1 Numero passeggeri totale ,5 Numero contenitori (TEU) ,2

37 pagina 37 Traffici portuali ed aeroportuali 15. Traffici aeroportuali Nel III trimestre 2016 i movimenti aerei in transito presso l aeroporto di Genova sono cresciuti del 3,0% rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente. Aumenta del 5,5% anche il traffico di merce via superficie. In calo invece il traffico passeggeri (-6,6%) e i flussi di merce aerea (-19,6%). Tabella 32 TRAFFICI PER TIPOLOGIA - AEROPORTO DI GENOVA Valori assoluti e variazioni % sul III trimestre 2015 III trimestre 2016 III trimestre 2015 Variazione % Movimenti aerei ,0 Passeggeri ,6 Merce aerea (Kg.) ,6 Via superficie (Kg.) ,5 Posta

38 pagina 38 Legenda ARRIVI (TURISMO) BILANCIA COMMERCIALE CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ORDINARIA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA Secondo la definizione dell ISTAT è il numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati negli esercizi ricettivi (alberghieri o complementari) nel periodo considerato. Il saldo di bilancia commerciale corrisponde alla differenza tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni, relativamente alle sole merci. La cassa integrazione guadagni ordinaria è un intervento a sostegno delle imprese in difficoltà che garantisce al lavoratore un reddito sostitutivo della retribuzione. La cassa integrazione guadagni ordinaria spetta agli operai, impiegati e quadri delle imprese industriali in genere e delle imprese industriali e artigiane del settore edile e lapideo, esclusi gli apprendisti, in caso di sospensione o contrazione dell'attività produttiva per situazioni aziendali dovute a: eventi temporanei e non imputabili all'imprenditore o ai lavoratori; situazioni temporanee di mercato. La cassa integrazione corrisponde all'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata per le ore di lavoro non prestate e può essere concessa per un massimo di 13 settimane, più eventuali proroghe fino a 12 mesi. In determinate aree territoriali il limite è elevato a 24 mesi. Per le imprese edili e per quelle del settore lapideo la durata massima, in caso di sospensione del lavoro, è di 13 settimane; è di 52 settimane quando deriva da una riduzione dell'orario di lavoro. La cassa integrazione guadagni straordinaria è un intervento a sostegno delle imprese in difficoltà che garantisce al lavoratore un reddito sostitutivo della retribuzione. Spetta agli operai, impiegati e quadri, in caso di ristrutturazione, di riorganizzazione, di conversione, di crisi aziendale e nei casi di procedure concorsuali, delle: 1) imprese industriali anche edili, imprese appaltatrici di servizi di mensa o ristorazione e dei servizi di pulizia. Esse devono avere occupato più di 15 dipendenti nel semestre precedente la presentazione della domanda; 2) imprese commerciali, di spedizione e trasporto e agenzie di viaggio e turismo che occupano più di 50 dipendenti, esclusi gli apprendisti e gli assunti con contratto di formazione e lavoro; 3) imprese di vigilanza. Non si può chiedere l'intervento straordinario per le unità produttive per le quali è stato richiesto, per lo stesso periodo, l'intervento ordinario. L'importo corrisponde all'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non svolte. La Cassa integrazione straordinaria dura al massimo 12 mesi per le crisi aziendali, 24 mesi per la riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale, 18 mesi per i casi di procedure esecutive concorsuali.

39 pagina 39 CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA IN DEROGA DEPOSITI BANCARI ESERCIZI ALBERGHIERI ESERCIZI COMPLEMENTARI (O EXTRA ALBERGHIERI) FORZE LAVORO IMPIEGHI TOTALI DELLE BANCHE IMPRESE CESSATE IMPRESE ISCRITTE IMPRESE REGISTRATE NON FORZE DI LAVORO OCCUPATO PERMANENZA MEDIA (TURISMO) La Cassa Integrazione straordinaria in deroga è aperta alle imprese anche artigiane e cooperative fino a quindici lavoratori: quindi, tutte le imprese sotto i 15 lavoratori. È aperta inoltre alle imprese artigiane cooperative con più di 15 lavoratori che non rientrano nella normativa della Cassa Integrazione Straordinaria, e alle imprese industriali con più di 15 lavoratori che hanno finito il periodo della Cigs. Costituiscono l operazione fondamentale per la provvista dei fondi effettuata dalle banche. Attraverso questa operazione la banca diventa debitrice nei confronti dei depositanti ai quali dovrà restituire il capitale ricevuto con eventuali interessi maturati. Gli alberghi da 1 a 5 stelle, i villaggi albergo, le residenze turistico alberghiere, le pensioni, i residence, i motel, le residenze d epoca, gli alberghi meublé o garni, le dimore storiche, i centri benessere (beauty farm) e tutte le altre tipologie di alloggio che in base alle normative regionali sono assimilabili agli alberghi. Gli alloggi in affitto, i campeggi, i villaggi turistici, gli alloggi agroturistici, gli ostelli della gioventù, le case per ferie, i rifugi alpini e gli altri esercizi ricettivi. Le persone occupate e le persone in cerca di occupazione (disoccupati). Secondo la definizione della Banca d Italia, l aggregato comprende, oltre agli impieghi, i pronti contro termine attivi, gli effetti insoluti e al protesto propri, le partite in sofferenza e gli interessi netti da addebitare alla clientela. Imprese iscritte al Registro che hanno comunicato la cessazione dell attività. Imprese per le quali è già stata fatta la denuncia presso le CCIAA di competenza per l iscrizione al Registro. Imprese presenti nell archivio e non cessate, indipendentemente dallo stato di attività assunto (attiva, inattiva, sospesa, in liquidazione, fallita). Le persone che dichiarano di essere in condizione non professionale (casalinga, studente, ritirato dal lavoro) e di non aver svolto alcuna attività lavorativa, né di aver cercato lavoro nel periodo di riferimento; oppure di averlo cercato ma non con le modalità già definite per le persone in cerca di occupazione. Le non forze di lavoro comprendono, inoltre, gli inabili e i militari di leva o in servizio civile sostitutivo e la popolazione in età fino a 15 anni. La persona di 15 anni e più che all'indagine sulle forze di lavoro dichiara: - di possedere un'occupazione, anche se nel periodo di riferimento non ha svolto attività lavorativa (occupato dichiarato); - di essere in una condizione diversa da occupato, ma di aver effettuato ore di lavoro nel periodo di riferimento (altra persona con attività lavorativa). Secondo la definizione dell ISTAT è il rapporto tra il numero di notti trascorse (presenze) e il numero di clienti arrivati (arrivi) nella struttura ricettiva (alberghi ed esercizi complementari).

40 pagina 40 PERSONA IN CERCA DI OCCUPAZIONE PRESENZE (TURISMO) SOFFERENZE TASSO DI ATTIVITÀ TASSO DI DISOCCUPAZIONE TASSO DI OCCUPAZIONE TEU VARIAZIONE CONGIUNTURALE VARIAZIONE TENDENZIALE La persona di 15 anni e più che all'indagine sulle forze di lavoro dichiara: - una condizione professionale diversa da quella di occupato; - di non aver effettuato ore di lavoro nel periodo di riferimento; - di essere alla ricerca di un lavoro; - di aver effettuato almeno un'azione di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono il periodo di riferimento; - di essere immediatamente disponibile (entro due settimane) ad accettare un lavoro, qualora gli venga offerto. Secondo la definizione dell ISTAT è il numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi. Secondo la definizione della Banca d Italia sono i crediti al valore nominale nei confronti di soggetti in stato d insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili. Rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione con età compresa tra 15 e 64 anni. Rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro. Rapporto tra gli occupati e la popolazione con età compresa tra 15 e 64 anni. Twenty Feet Equivalent Unit, unità di misura dei container utilizzati nel trasporto intermodale, equivalente a 20 piedi (6,10 m.) Variazione percentuale rispetto al mese o al periodo precedente Variazione percentuale rispetto allo stesso mese o periodo dell anno precedente

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