Il Diritto in Schemi. diretti da Roberto GAROFOLI S10

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1 Il Diritto in Schemi diretti da Roberto GAROFOLI S10

2 Michela GRILLO Schemi di DIRITTO DEL LAVORO, SINDACALE E DELLA PREVIDENZA SOCIALE Aggiornato a: - L. 23 dicembre 2017, n. 205 (Bilancio di previsione dello Stato per l anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio ) - L. 30 novembre 2017, n. 179 (Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato) - D.Lgs. 15 settembre 2017, n. 147 (Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà) - D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 75 (Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche) - L. 22 maggio 2017, n. 81 (Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato) e alla più recente giurisprudenza V edizione 2018

3 SOMMARIO PARTE PRIMA IL DIRITTO DEL LAVORO I. DIRITTO DEL LAVORO: NOZIONI INTRODUTTIVE 3 1. Nozione 3 2. Finalità di garanzia 3 3. Partizioni 3 4. Evoluzione legislativa 4 Riquadro di approfondimento Quale ruolo assume il diritto del lavoro nella Costituzione? 4 5. Le ultime riforme in sintesi La L. 183/2014 e i decreti di attuazione: aspetti principali 6 II. LE FONTI NEL DIRITTO DEL LAVORO 8 1. Nozione 8 2. Fonti sovranazionali 8 3. Fonti statuali e regionali 9 4. Fonti contrattuali individuali e sindacali La consuetudine 10 Riquadro di approfondimento Cosa si intende per uso aziendale? La giurisprudenza costituzionale Il principio della lex loci laboris 11 III. IL LAVORO SUBORDINATO E IL LAVORO AUTONOMO Nozione Caratteri La subordinazione Differenze con il lavoro autonomo Nozione 13 Riquadro di approfondimento Quali sono i criteri distintivi tra lavoro subordinato e lavoro autonomo elaborati dalla giurisprudenza? Il nuovo statuto protettivo del lavoro autonomo 14 IV. LA PARASUBORDINAZIONE E LE COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE Nozione Differenze Caratteristiche 18 VI

4 4. L abrogazione del lavoro a progetto: le co.co.co. dopo il D.Lgs. 81/ Riquadro di approfondimento Jobs Act e superamento del contratto di lavoro a progetto 19 Riquadro di approfondimento Le collaborazioni coordinate e continuative dopo il D.Lgs. 81/ Istituti estesi ai rapporti di lavoro parasubordinato 20 V. ALTRE TIPOLOGIE DI LAVORO: IL LAVORO ACCESSORIO, IL LAVORO OCCASIONALE, IL LAVORO GRATUITO E L IMPRESA SOCIALE Il lavoro accessorio 22 Riquadro di approfondimento Come era cambiato il lavoro accessorio prima dell abrogazione? Disciplina 23 Riquadro di approfondimento Come ha colmato il legislatore il vuoto lasciato dall abrogazione del lavoro accessorio? Il lavoro occasionale Il lavoro gratuito L impresa sociale 26 VI. IL LAVORO NEI RAPPORTI ASSOCIATIVI Nozione Tipologie 27 Riquadro di approfondimento Quali novità sono state introdotte dalla L. 99/2013 e dal Jobs Act in tema di associazione in partecipazione? 29 Riquadro di approfondimento In cosa si distingueva l associazione in partecipazione dal rapporto di lavoro subordinato? 29 VII. IL CONTRATTO DI LAVORO Teorie sulla fonte Caratteristiche del contratto Requisiti soggettivi 32 Riquadro di approfondimento Qual è l interpretazione dell art. 2 c.c. in tema di capacità d agire? Requisiti oggettivi La patologia del contratto Cause di nullità del contratto I vizi del consenso La simulazione come causa d invalidità 34 Riquadro di approfondimento Quale tutela appresta l art c.c. in tema di 34 invalidità del contratto? Riquadro di approfondimento L art è applicabile alla p.a.? 35 VII

5 6. Interpretazione e integrazione del contratto Elementi accidentali del contratto La prova Disciplina 36 Riquadro di approfondimento Cosa determina il patto di prova per il datore di 36 lavoro? VIII. LA CERTIFICAZIONE DEL CONTRATTO DI LAVORO Funzione Ambito Gli organismi di certificazione Procedimento Effetti Impugnazione 39 IX. IL CONTRATTO A TERMINE Nozione Requisiti di legittimità 40 Riquadro di approfondimento Come hanno inciso la L. 92/2012 e la L. 78/ sul requisito causale? 3. Divieti e limiti quantitativi di assunzione a tempo determinato Disciplina 43 Riquadro di approfondimento Cos è il diritto di precedenza? 46 X. IL MERCATO DEL LAVORO: INTERVENTO PUBBLICO E PRIVATO Il collocamento Assetto organizzativo I centri per l impiego 48 Riquadro di approfondimento Che cos è lo stato di disoccupazione? Interventi attivi L intermediazione privata Le agenzie per il lavoro e gli altri soggetti abilitati 51 Riquadro di approfondimento Cosa accade a livello regionale? Divieti Le depenalizzazioni nel mercato del lavoro 52 XI. LE PROCEDURE D ASSUNZIONE DEI LAVORATORI L assunzione diretta La comunicazione di assunzione 54 VIII

6 Riquadro di approfondimento Cosa sono le assunzioni incentivate? Elenco anagrafico e scheda professionale 56 Riquadro di approfondimento Che cos è la Borsa continua nazionale del 57 lavoro? XII. I COLLOCAMENTI SPECIALI Il collocamento mirato dei disabili Beneficiari Soggetti obbligati 58 Riquadro di approfondimento Nella quota di riserva vanno computati anche i lavoratori divenuti inabili? Procedura di assunzione Disciplina del rapporto di lavoro 60 Riquadro di approfondimento Cosa accade in caso di aggravamento delle 61 condizioni di salute del lavoratore disabile? Riquadro di approfondimento Quali sono le novità introdotte in tema di 61 collocamento mirato di lavoratori disabili dal d.lgs. 151/2015 (e dal successivo decreto correttivo n. 185/2016)? 2. L assunzione di lavoratori extracomunitari Procedimento di assunzione Permesso di soggiorno per motivi di lavoro Stranieri soggiornanti di lungo periodo 64 Riquadro di approfondimento Quali diritti ha lo straniero? 65 XIII. LA PRESTAZIONE LAVORATIVA Nozione Mansioni, qualifiche e categorie Obbligo di informativa Le mansioni Le qualifiche Le categorie L inquadramento unico Il mutamento delle mansioni (c.d. ius variandi) Nozione 68 Riquadro di approfondimento Quali sono le differenze rispetto alla disciplina 69 previgente? 4.2. Ulteriori ipotesi specifiche di demansionamento 69 Riquadro di approfondimento Quale tutela è prevista per il lavoratore 70 demansionato? IX

7 XIV. OBBLIGHI E DIRITTI DEL LAVORATORE L obbligo di diligenza L obbligo di obbedienza L obbligo di fedeltà Il divieto di concorrenza L obbligo di segretezza I diritti del lavoratore Il mobbing La tutela del lavoratore vittima di mobbing 74 Riquadro di approfondimento In cosa si differenzia il mobbing dallo stalking? I diritti del lavoratore relativi alle proprie invenzioni e opere dell ingegno Tutela giudiziaria 76 XV. POTERI DEL DATORE DI LAVORO Il potere direttivo Il potere di vigilanza e di controllo 77 Riquadro di approfondimento Come cambia la disciplina del controllo a 79 distanza? 3. Il potere disciplinare Presupposti sostanziali Presupposti formali e procedimentali 81 XVI. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO: L OBBLIGO DI TUTELA DELLA RISERVATEZZA Tipologie L obbligo di tutelare la riservatezza dei lavoratori (ex D.Lgs. 196/2003) I soggetti del trattamento Il trattamento dei dati personali e dei dati sensibili Conservazione dei dati 85 XVII. L OBBLIGO DI SICUREZZA Fonti normative 86 Riquadro di approfondimento Quali novità sono state previste nel codice dei 86 contratti pubblici? 2. Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Le misure generali di tutela Adempimenti I soggetti responsabili dell obbligo di sicurezza Il datore di lavoro Responsabilità di dirigenti e preposti 90 X

8 4.3. La responsabilità di fatto 90 Riquadro di approfondimento Il datore di lavoro può delegare i suoi compiti? I soggetti tutelati Disciplina speciale Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Nozione Meccanismi di elezione Attribuzioni La sorveglianza sanitaria Tipologie di visite Giudizi 94 XVIII. LA RETRIBUZIONE Nozione L articolo 36 Cost Caratteri della retribuzione Forme di retribuzione (art c.c.) Le fonti della retribuzione Gli elementi della retribuzione L adempimento dell obbligazione retributiva 98 Riquadro di approfondimento Cos è il prospetto di paga? 99 Riquadro di approfondimento Cosa prevede la legge di bilancio 2018 in merito 99 alle modalità di pagamento della retribuzione? XIX. LA PRESTAZIONE LAVORATIVA: LUOGO E TEMPO Il luogo della prestazione La modifica del luogo di lavoro Il tempo della prestazione: l orario di lavoro Fonti normative Ambito applicativo L orario di lavoro Il diritto al riposo Il lavoro straordinario 103 Riquadro di approfondimento In cosa si differenzia dal lavoro supplementare? Disciplina 103 Riquadro di approfondimento In quali ipotesi è possibile il superamento del 104 limite legale massimo? 3. Le ferie annuali Il divieto di monetizzazione Durata I giorni festivi 106 XI

9 5. Il lavoro notturno Definizioni Durata La tutela della salute 107 XX. RAPPORTI DI LAVORO AD ORARIO RIDOTTO O FLESSIBILE Il lavoro a tempo parziale Tipologie I requisiti del contratto Lavoro supplementare e straordinario Clausole elastiche 111 Riquadro di approfondimento Cosa si intende per diritto di ripensamento? Il trattamento economico e normativo La trasformazione del rapporto Il lavoro ripartito (c.d. job sharing) Caratteristiche Elementi del contratto La cessazione del rapporto di lavoro Il lavoro intermittente Tipologie Caratteristiche Campo di applicazione Disciplina Divieti 117 XXI. LA SOSPENSIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO Permessi e congedi Permessi a titolo di handicap La sospensione del rapporto di lavoro 119 Riquadro di approfondimento Che cos è il principio del referente unico? Disciplina La malattia Disciplina 120 XXII. APPALTO, DISTACCO E SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO L interposizione di manodopera 122 Riquadro di approfondimento Quando un appalto è considerato genuino? 112 Riquadro di approfondimento Quali novità sono state introdotte in tema di 122 appalto? 1.1. Il regime di solidarietà 123 XII

10 Riquadro di approfondimento Il regime di solidarietà opera anche in caso di 112 subfornitura? 2. Il distacco del lavoratore Disciplina 125 Riquadro di approfondimento Cosa si intende per distacco transnazionale? La somministrazione di lavoro Elementi del rapporto 126 Riquadro di approfondimento In cosa si distingue la somministrazione 125 dall appalto? 3.2. Il contratto di somministrazione Il contratto di lavoro Titolarità dei poteri datoriali Diritti del lavoratore Divieto di somministrazione 130 XXIII. IL LAVORO MINORILE Fonti normative Ambito applicativo Requisiti di età per l accesso al lavoro 133 Riquadro di approfondimento Esistono ipotesi in cui è lecito adibire al lavoro i 134 bambini? 4. Le attività vietate per gli adolescenti La valutazione dei rischi e la sorveglianza sanitaria Il rapporto di lavoro 135 XXIV. LA TUTELA DELLA GENITORIALITÀ Fonti normative 137 Riquadro di approfondimento Cosa prevede la legge di stabilità 2015 a 137 sostegno della genitorialità? 2. Congedo di maternità 138 Riquadro di approfondimento Cosa si intende per flessibilità del congedo di 138 maternità? 3. Congedo di paternità 139 Riquadro di approfondimento Cos è il congedo di paternità obbligatorio? 139 Riquadro di approfondimento Quali novità sono state introdotte con il D.Lgs /2015? 4. Indennità I congedi parentali Altre ipotesi di sospensione del rapporto connesse alla genitorialità 141 Riquadro di approfondimento Cosa si intende per servizio di baby-sitting? La tutela della salute della madre lavoratrice 142 XIII

11 8. Divieto di licenziamento, dimissioni e diritto al rientro 143 XXV. LA PARITÀ DI GENERE E LE PARI OPPORTUNITÀ Fonti normative Il Codice delle pari opportunità (D.Lgs. 198/2006) Funzione L organizzazione amministrativa Le azioni positive La nozione di discriminazione 147 Riquadro di approfondimento Cosa prevede il Jobs Act a tutela delle donne 148 vittime della violenza di genere? 2.5. La tutela giudiziaria 149 XXVI. IL DIVIETO DI DISCRIMINAZIONI PER MOTIVI DI RAZZA, ORIGINE ETNICA, RELIGIONE, CONVINZIONI PERSONALI, HANDICAP, ETÀ, ORIENTAMENTO SESSUALE Fonti normative La nozione di discriminazione 151 Riquadro di approfondimento Sono legittimi i trattamenti differenziati in base 148 all età? 3. La tutela giudiziaria 153 XXVII. I RAPPORTI DI LAVORO A CONTENUTO FORMATIVO Premessa: I rapporti di lavoro speciali L apprendistato Tipologie 155 Riquadro di approfondimento È possibile l assunzione di lavoratori in mobilità? 157 Riquadro di approfondimento Quali novità ha introdotto il D.Lgs. 81/2015? Il rapporto di lavoro 158 Riquadro di approfondimento Quali vantaggi comporta l apprendistato per il 159 datore di lavoro? 2.3. Requisiti Il contratto di formazione e lavoro Ambito applicativo Il rapporto di lavoro Tipologie Il contratto di inserimento 162 Riquadro di approfondimento Quale ruolo assumeva la formazione nel 162 contratto di inserimento? 5. I tirocini formativi Caratteristiche 163 XIV

12 5.2. Tipologie Disciplina 163 Riquadro di approfondimento Cosa sono i tirocini curriculari? 164 XXVIII. I RAPPORTI SPECIALI IN BASE AL CONTESTO O ALL OGGETTO DELL ATTIVITÀ DI LAVORO L impresa familiare (art. 230 bis c.c.) Il lavoro a domicilio Specialità del rapporto 165 Riquadro di approfondimento Quali sono gli elementi distintivi del lavoro a 166 domicilio? 2.2. Divieti Disciplina del rapporto Il lavoro domestico Le deroghe alla disciplina ordinaria Il telelavoro Disciplina Caratteristiche Il lavoro agile Caratteristiche Disciplina 169 Riquadro di approfondimento In cosa si differenzia il lavoro agile dal 171 telelavoro subordinato? 6. Il lavoro sportivo Ambito applicativo Disciplina del rapporto 171 Riquadro di approfondimento Quali sono le deroghe alla tutela ordinaria? Il portierato Caratteristiche Il lavoro giornalistico Caratteristiche 174 Riquadro di approfondimento Chi è il free lance? Il lavoro dello spettacolo 174 XXIX. LA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO Le cause di estinzione del rapporto di lavoro Il recesso unilaterale Le dimissioni del lavoratore La disciplina delle dimissioni dopo il D.Lgs. n. 151/ Evoluzione normativa in tema di licenziamento Tutela reale e tutela obbligatoria 180 XV

13 4. Il licenziamento: caratteri generali Tipologie di licenziamento 181 Riquadro di approfondimento Che cosa sono le c.d. imprese di tendenza? I divieti di licenziamento 183 Riquadro di approfondimento Che cos è il periodo di comporto? L intimazione del licenziamento Il preavviso Impugnazione e revoca del licenziamento Disciplina dell impugnazione La revoca del licenziamento 188 Riquadro di approfondimento Quale era la disciplina della revoca ante riforma 188 Fornero? 8. Tutela in caso di licenziamenti individuali illegittimi Tutela ex art. 18 Statuto dei Lavoratori 189 Riquadro di approfondimento Come è cambiata la tutela in caso di 189 licenziamento illegittimo dopo la riforma Fornero e il Jobs Act? Riquadro di approfondimento Che cos è l offerta di conciliazione prevista dal 190 decreto attuativo? 8.2. Tutela obbligatoria ex art. 8 L. 604/ Riquadro di approfondimento La nuova disciplina dei licenziamenti si applica 196 anche al pubblico impiego privatizzato? Riquadro di approfondimento Che differenza c è tra reintegrazione e 197 riassunzione? Piccole imprese e Jobs Act Il recesso ad nutum I licenziamenti collettivi per riduzione di personale Impugnazione e regime sanzionatorio 201 Riquadro di approfondimento Cosa accade in caso di carenza dei presupposti 202 formali e sostanziali del licenziamento collettivo in base al D.Lgs. 23/2015? XXX. IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (TFR) Nozione Disciplina del TFR 204 Riquadro di approfondimento Cosa ha previsto la legge di stabilità 2015 sul 205 Tfr in busta paga? 2.1. Indennità sostitutiva del preavviso e TFR in caso di morte del lavoratore 206 Riquadro di approfondimento Quale natura hanno le indennità di fine 206 rapporto? 3. La tutela del credito di lavoro Il Fondo di garanzia Presupposti Disciplina 207 XVI

14 4. La devoluzione del TFR alla previdenza complementare Nozione 208 Riquadro di approfondimento Come è finanziata la previdenza complementare? La scelta del lavoratore (silenzio assenso) 208 Riquadro di approfondimento Che cos è il Fondo di Tesoreria? 208 XXXI. GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI Nozione Tipologie di interventi Le integrazioni salariali La Cassa integrazione guadagni ordinaria (CIG) e straordinaria (CIGS) 211 Riquadro di approfondimento Quali novità sono state introdotte in tema di 214 cassa integrazione? Riquadro di approfondimento In quali casi il lavoratore decade dalla fruizione 215 dei trattamenti di cassa integrazione? 3. I fondi di solidarietà settoriali Caratteri Disciplina 216 Riquadro di approfondimento Quali novità sono state introdotte in tema di 217 fondi di solidarietà? 4. I contratti di solidarietà La nuova assicurazione sociale per l impiego: NASpI Nozione Ambito applicativo 220 Riquadro di approfondimento Cosa accade se il lavoratore, in corso di 221 fruizione di NASpI, instaura un rapporto di lavoro (subordinato o autonomo)? Riquadro di approfondimento Cosa è previsto in tema di contribuzione 223 figurativa? 6. Altre prestazioni a sostegno del reddito 223 Riquadro di approfondimento Che cos è il contratto di ricollocazione? I lavori socialmente utili Gli ammortizzatori in deroga 225 XXXII. LE MODIFICHE SOGGETTIVE DEL RAPPORTO DI LAVORO Le modifiche soggettive e oggettive Il trasferimento d azienda Ambito applicativo Effetti del trasferimento 227 Riquadro di approfondimento Cosa accade in caso di contratto di appalto 228 avente ad oggetto un ramo d azienda? 2.3. La procedura di consultazione sindacale 229 XVII

15 Riquadro di approfondimento Sono ammesse deroghe alla disciplina di cui 230 all art c.c.? 3. Fallimento del datore di lavoro Morte o estinzione del datore di lavoro 231 XXXIII. IL PUBBLICO IMPIEGO Nozione 232 Riquadro di approfondimento Quali sono i riferimenti al pubblico impiego 232 nella Costituzione? 2. Caratteristiche Evoluzione storico-normativa Ambito di applicazione del T.U Le fonti del pubblico impiego 236 Riquadro di approfondimento Qual è il rapporto tra contrattazione collettiva 237 e disposizioni legislative? 6. La contrattazione collettiva 238 Riquadro di approfondimento Cosa assicura la contrattazione integrativa? Assunzione e mansioni 239 Riquadro di approfondimento Come ha inciso il D.L. 101/2013 sulle assunzioni 239 dei disabili nella P.A.? Riquadro di approfondimento Cosa accade in caso di assegnazione a mansioni 241 superiori al di fuori dei casi consentiti? Riquadro di approfondimento Cosa prevede il D.Lgs. 165/2001 in tema di 241 organizzazione dei pubblici uffici? 8. La dirigenza Caratteristiche 242 Riquadro di approfondimento Cosa si intende con l espressione spoil 243 system? Riquadro di approfondimento Quali novità erano previste in tema di dirigenza 244 pubblica? 9. Il ricorso a forme flessibili di impiego 244 Riquadro di approfondimento Cosa accade in caso di violazione di disposizioni 247 imperative relative all assunzione o all impiego di lavoratori? Riquadro di approfondimento Cosa prevede la riforma Madia in tema di 247 stabilizzazione dei precari della PA? 10. I doveri-obblighi dell impiegato I diritti dell impiegato 250 Riquadro di approfondimento Che cos è il whistleblowing? La mobilità nel pubblico impiego La responsabilità dell impiegato La responsabilità disciplinare Estinzione del rapporto di impiego 257 XVIII

16 Riquadro di approfondimento Quali novità sono state introdotte in tema di 258 licenziamento disciplinare nella p.a.? 15. Il riparto di giurisdizione in tema di pubblico impiego Modifiche soggettive e oggettive 260 Riquadro di approfondimento Qual è la disciplina delle assenze per malattia 261 nel pubblico impiego? XXXIV. LA TUTELA DEI DIRITTI Inderogabilità delle norme Indisponibilità dei diritti Il privilegio Crediti privilegiati (art. 2752bis c.c.) Tipologie di privilegio Il Fondo di garanzia Limiti alla pignorabilità e sequestrabilità della retribuzione La rivalutazione monetaria e gli interessi 264 Riquadro di approfondimento Interessi e rivalutazione sono cumulabili? Rinunzie e transazioni La prescrizione La prescrizione estintiva La prescrizione presuntiva 266 Riquadro di approfondimento Da quando decorrono i termini di prescrizione? La decadenza 267 XXXV. LA VIGILANZA IN MATERIA DI LAVORO Nozione Gli organi di vigilanza 268 Riquadro di approfondimento Che funzione hanno gli ispettori del lavoro? Il coordinamento della vigilanza 269 Riquadro di approfondimento Chi ha il compito di vigilare sull osservanza delle 269 misure di sicurezza sul lavoro? 4. Le ispezioni Nozione 270 Riquadro di approfondimento Quali poteri hanno gli ispettori degli enti 269 previdenziali? 4.2. Il potere di disposizione Le modalità di svolgimento dell ispezione Il modello unificato di verbale 271 Riquadro di approfondimento A cosa serve la Banca dati telematica? Il diritto di interpello La conciliazione monocratica 273 XIX

17 8. La diffida accertativa per crediti patrimoniali Diffida e sanzione amministrativa La prescrizione obbligatoria La vigilanza sul lavoro nero e irregolare Lavoro nero 277 Riquadro di approfondimento A cosa serve la Banca dati telematica? 278 Riquadro di approfondimento Che natura ha la maxisanzione? Il provvedimento di sospensione dei lavori 280 Riquadro di approfondimento Quali novità sono state introdotte dal D. Lgs /2015? XXXVI. IL PROCESSO DEL LAVORO Evoluzione normativa I caratteri del processo del lavoro Ambito applicativo Giudice competente Il giudizio di primo grado Fase introduttiva 284 Riquadro di approfondimento Il tentativo di conciliazione è obbligatorio o 284 facoltativo alla luce della L. 183/2010? 5.2. Istruzione e discussione Decisione 285 Riquadro di approfondimento In base a quali criteri si svolge il controllo del 284 giudice? 6. Impugnazioni Gli strumenti per la risoluzione stragiudiziale delle controversie Tentativo di conciliazione L arbitrato Il rito per le controversie in tema di licenziamento Nozione Principi Giudizio di primo grado I giudizi di impugnazione Il procedimento ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori 294 Riquadro di approfondimento Quali comportamenti integrano una condotta 295 antisindacale? XXXVII. IL DIRITTO DEL LAVORO DELL UNIONE EUROPEA Il diritto dell Unione Europea Fonti di primo grado del diritto UE Fonti di secondo grado (c.d. diritto derivato) 297 XX

18 3.1. Atti vincolanti Atti non vincolanti Rapporto tra diritto europeo e diritto interno Diritto del lavoro dell UE La libera circolazione dei lavoratori Il diritto di soggiorno 300 Riquadro di approfondimento Che ruolo ha il regolamento UE 492/2011 in 301 tema di libera circolazione dei lavoratori? Riquadro di approfondimento Quali sono le novità in tema di ricerca 301 dell occupazione? PARTE SECONDA IL DIRITTO SINDACALE XXXVIII. LIBERTÀ ED ORGANIZZAZIONE SINDACALE Nozione Il sindacato in Italia L articolo 39 della Costituzione 306 Riquadro di approfondimento Da cosa è dipesa la mancata attuazione dell art Cost.? 4. Posizioni soggettive dei soci Tipologie di organizzazione sindacale La libertà sindacale Lo Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970) Le rappresentanze sindacali dei lavoratori in azienda Le rappresentanze sindacali aziendali (RSA) Le rappresentanze sindacali unitarie (RSU) L informazione e la consultazione delle rappresentanze aziendali 313 Riquadro di approfondimento Cosa si intende per informazione e 314 consultazione? 10. I diritti sindacali nel pubblico impiego 315 XXXIX. IL CONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO Nozione Evoluzione normativa Il contratto collettivo di diritto comune Nozione Efficacia soggettiva Inderogabilità del contratto collettivo 319 Riquadro di approfondimento Che cos è il principio del favor praestatoris? 314 XXI

19 Riquadro di approfondimento Qual è il fondamento dell inderogabilità del 320 contratto collettivo? 3.4. Forma ed interpretazione del contratto collettivo Contenuto del contratto collettivo La procedura di stipulazione I livelli della contrattazione collettiva L Accordo interconfederale del L Accordo quadro sugli assetti contrattuali del L Accordo interconfederale del Riquadro di approfondimento Che cos è la contrattazione di prossimità? 327 XL. LO SCIOPERO Nozione Natura giuridica Titolarità del diritto di sciopero Legittimità dell esercizio del diritto di sciopero Limiti all esercizio del diritto di sciopero Limiti esterni 330 Riquadro di approfondimento Sono legittimi lo sciopero politico, lo sciopero di 330 solidarietà e lo sciopero di protesta? 5.2. Limiti interni Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali Ambito applicativo Condizioni per lo sciopero 333 Riquadro di approfondimento Che funzione ha la contrattazione collettiva? La Commissione di garanzia Il potere di precettazione 335 Riquadro di approfondimento Che cos è lo sciopero virtuale? Effetti dello sciopero e crumiraggio La serrata 337 PARTE TERZA IL DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE XLI. LA PREVIDENZA SOCIALE Nozione Evoluzione storico-normativa Previdenza ed assistenza sociale Il rapporto giuridico previdenziale La prestazione previdenziale 345 XXII

20 Riquadro di approfondimento Qual è la natura giuridica delle prestazioni 345 previdenziali? 6. Il principio di automaticità delle prestazioni previdenziali 346 XLII. LA CONTRIBUZIONE Nozione Natura giuridica del contributo L obbligo contributivo La misura della contribuzione La retribuzione imponibile La costituzione e la prescrizione dell obbligo contributivo 349 Riquadro di approfondimento Cosa si intende per anzianità contributiva? Ricongiunzione e totalizzazione La responsabilità del datore di lavoro per omessa o irregolare contribuzione La responsabilità dell ente previdenziale nei confronti del lavoratore La tutela amministrativa e giurisdizionale Tipologie di contributi 353 XLIII. LA TUTELA PREVIDENZIALE DELL INVALIDITÀ, VECCHIAIA E SUPERSTITI (IVS) Regime generale e regimi speciali I sistemi di calcolo delle pensioni Fasi storico-normative 357 Riquadro di approfondimento Come si calcola la pensione? Trattamento minimo e perequazione automatica La pensione di vecchiaia Presupposti Interventi legislativi in relazione al requisito dell anzianità anagrafica Interventi legislativi in relazione al requisito dell anzianità contributiva 360 Riquadro di approfondimento In cosa consiste il meccanismo di adeguamento 361 alla speranza di vita? 6. La pensione anticipata (ex pensione di anzianità) Nozione Tappe normative La pensione ai superstiti Nozione I trattamenti reversibili I beneficiari (c.d. superstiti) La misura della reversibilità 365 Riquadro di approfondimento Sono previste tutele per i familiari esclusi? Le nuove figure introdotte dalla legge di bilancio L APE 366 XXIII

21 8.2. L Ape sociale I trattamenti per invalidità e inabilità INPS Evoluzione della disciplina Invalidità e inabilità Prestazioni ordinarie e privilegiate Il divieto di cumulo 369 XLIV. LA TUTELA CONTRO LA DISOCCUPAZIONE Evoluzione della normativa e rinvio 371 XLV. LA TUTELA ASSICURATIVA PER GLI INFORTUNI E LE MALATTIE PROFESSIONALI Evoluzione della disciplina Il finanziamento della tutela Attività protette (requisiti oggettivi) I soggetti assicurati (requisiti soggettivi) L infortunio sul lavoro 374 Riquadro di approfondimento Quale danno è indennizzabile? Elementi dell infortunio 374 Riquadro di approfondimento Che cos è il rischio elettivo? L infortunio in itinere La malattia professionale Malattie tabellate Le prestazioni La responsabilità civile del datore di lavoro 379 Riquadro di approfondimento Qual è la procedura per l erogazione delle 379 prestazioni? 8. Le altre assicurazioni 380 XLVI. LA TUTELA PREVIDENZIALE DELLA FAMIGLIA Fondamento della tutela 382 Riquadro di approfondimento Che natura giuridica hanno i trattamenti 382 previsti a tutela della famiglia? 2. Gli assegni familiari L assegno per il nucleo familiare (ANF) 383 XLVII. LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Nozione Le forme della previdenza complementare: secondo e terzo pilastro I fondi pensione 386 XXIV

22 4. I beneficiari Il meccanismo del silenzio assenso Il finanziamento della previdenza complementare Le prestazioni erogate Riscatto e trasferimento 390 XLVIII. L ASSISTENZA SOCIALE Nozione 392 Riquadro di approfondimento Qual è il rapporto tra previdenza e assistenza 392 sociale? Riquadro di approfondimento Quali novità sono previste in tema di assistenza 393 sociale? 2. Requisiti di erogazione I soggetti tutelati Gli organi preposti all assistenza L accertamento dell invalidità civile 395 Riquadro di approfondimento In cosa si differenziano i trattamenti di 395 invalidità e inabilità erogati dall INPS e le pensioni di invalidità civile? 6. Le prestazioni economiche in favore degli invalidi civili Le prestazioni in favore dei soggetti anziani: l assegno sociale Le prestazioni in favore delle famiglie 398 Indice analitico 400 XXV

23 PARTE PRIMA - IL DIRITTO DEL LAVORO CAPITOLO V ALTRE TIPOLOGIE DI LAVORO: IL LAVORO ACCESSORIO, IL LAVORO OCCASIONALE, IL LAVORO GRATUITO E L IMPRESA SOCIALE 1. IL LAVORO ACCESSORIO Per lavoro accessorio si intendeva un attività lavorativa non riconducibile né al lavoro subordinato, né al lavoro autonomo, che era stata introdotta al fine di contrastare forme di lavoro nero e irregolare. Con L. 99/2013 (di conversione del D.L. 76/2013) era venuto meno il riferimento al lavoro occasionale per definire il lavoro accessorio, facendosi riferimento unicamente al parametro retributivo: si trattava di prestazioni che, con riferimento alla totalità dei committenti, non superavano come compenso i euro nell anno civile (limite innalzato, rispetto ai precedenti 5.000, dal D.Lgs. 81/2015, che aveva sostituito, all anno solare, l anno civile). La disciplina del lavoro accessorio è stata, tuttavia, abrogata dal D.L. 17 marzo 2017, n. 25, convertito dalla L. 20 aprile 2017, n. 49, che faceva salva la validità dei voucher richiesti alla data del 17 febbraio 2017, che potevano essere utilizzati fino al 31 dicembre Detta abrogazione è stata determinata, tra l altro, dallo scopo di evitare la celebrazione del referendum abrogativo (ritenuto ammissibile dalla Corte costituzionale) sulla disciplina del lavoro accessorio. Come era cambiato il lavoro accessorio prima dell abrogazione? Ante riforma: si poteva ricorrere al lavoro accessorio sulla base del c.d. doppio criterio: a) del settore merceologico di riferimento o della categoria di appartenenza del lavoratore; b) del compenso massimo complessivo, in relazione al singolo committente, pari a euro per anno solare (3.000 euro ed in riferimento a tutti i committenti, nell ipotesi di prestatori che beneficiassero di prestazioni integrative o di sostegno al reddito). A seguito della riforma Fornero, unico limite era divenuto il criterio del compenso economico: per prestazioni di lavoro accessorio, si intendevano attività lavorative di natura meramente occasionale che non davano luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a euro nel corso di un anno solare. Nei confronti dei committenti imprenditori commerciali o professionisti il lavoro occasionale poteva essere svolto in favore di ciascun singolo committente per compensi non superiori a euro. Il c.d. decreto crescita aveva poi previsto per il 2013 (ma il Jobs Act e il d.lgs. 81/2015 avevano reso tale previsione strutturale) che i percettori di integrazioni salariali potessero prestare lavoro accessorio, in tutti i settori produttivi, compresi gli enti locali, nel limite massimo di euro di corrispettivo per anno civile. 22

24 V. ALTRE TIPOLOGIE DI LAVORO: ACCESSORIO, OCCASIONALE, GRATUITO E L IMPRESA SOCIALE La legge 183/2014 (Jobs Act), e il relativo decreto di attuazione (D.Lgs. 81/2015, artt ) avevano previsto la possibilità di estendere il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio per le attività lavorative e occasionali nei diversi settori produttivi, fatta salva la piena tracciabilità dei buoni lavoro acquistati, con contestuale rideterminazione contributiva e semplificazione della disciplina. In particolare, il tetto di euro (parametrato sull anno civile, compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre di ogni anno, e non più sull anno solare, che si riferiva, invece, ad un periodo di 365 giorni, che poteva decorrere da qualsiasi giorno del calendario) restava comunque nei limiti della no-tax area. Era stato poi previsto che i committenti imprenditori non agricoli o professionisti fossero tenuti, almeno 60 minuti prima dell'inizio della prestazione, a comunicare alla sede territoriale competente dell Ispettorato nazionale del lavoro, mediante sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, indicando, altresì, il luogo, il giorno e l ora di inizio e di fine della prestazione svolta in regime di lavoro accessorio. Si vietava inoltre il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio nell ambito della esecuzione di appalti, fatte salve specifiche ipotesi da individuarsi con successivo decreto. Come ricordato supra, la disciplina del lavoro accessorio, di cui agli artt del d.lgs. 81/2015 è stata successivamente abrogata dal d.l. 25/2017, convertito dalla L. 20 aprile 2017, n Disciplina Peculiarità del lavoro accessorio erano: Acquisto di buoni lavoro c.d. voucher presso apposite concessionarie da parte dell utilizzatore, da consegnare poi al lavoratore (in attesa della emanazione del decreto che fissasse il valore nominale dei buoni orario, e fatte salve le prestazioni rese nel settore agricolo, questo era fissato in 10 euro; euro, mentre nel settore agricolo era pari all importo della retribuzione oraria delle prestazioni di natura subordinata individuata dalla contrattazione collettiva). Il lavoratore veniva retribuito mediante suddetti buoni, che dovevano essere poi convertiti in denaro dall apposito concessionario. Per alcune categorie di soggetti in stato di disabilità, detenzione, tossico dipendenza e beneficiari di ammortizzatori sociali, la L. 99/2013, di conversione del D.L. 76/2013, prevedeva la possibilità di ricorrere al lavoro accessorio secondo una regolamentazione speciale individuata da un apposito decreto ministeriale. 23

25 PARTE PRIMA - IL DIRITTO DEL LAVORO Come ha colmato il legislatore il vuoto lasciato dall abrogazione del lavoro accessorio? Il lavoro occasionale Con l art. 54 bis del D.L. n. 50 del 24 aprile 2017 (convertito con L. n. 96 del 21 giugno 2017) il legislatore ha introdotto l istituto del lavoro occasionale, a sua volta articolato in due nuovi strumenti destinati all'area, caratterizzata da sacche non irrilevanti di lavoro irregolare, delle prestazioni episodiche e occasionali, rimasta priva di riferimenti giuridici a seguito dell abrogazione della disciplina del lavoro accessorio. Il primo degli strumenti è il "Libretto Famiglia" che è rivolto alle persone fisiche, non nell'esercizio di attività professionale o d'impresa, ed è utilizzabile dalle stesse per il pagamento di piccoli lavori domestici, servizi di assistenza domiciliare e insegnamento privato supplementare. Non si tratta, come facilmente intuibile dal nome utilizzato, di una tipologia contrattuale ma di un libretto nominativo prefinanziato per il pagamento delle prestazioni occasionali appena menzionate. Il secondo strumento, invece, è rappresentato dal "Contratto di prestazione occasionale", destinato alle microimprese (quelle con meno di 5 dipendenti), e definito come il contratto attraverso il quale un utilizzatore può acquisire, con modalità semplificate, prestazioni occasionali e di ridotta entità. In entrambe le ipotesi, pur non essendo le prestazioni inquadrabili né nell'area della subordinazione né dell'autonomia, al lavoratore è riconosciuta una tutela previdenziale assimilata a quella del lavoro autonomo coordinato e il diritto al riposo giornaliero, alle pause e al riposo settimanale, secondo le regole applicabili al lavoro subordinato. In tutti e due i casi, non è necessaria la stipulazione di un contratto in forma scritta. I limiti dall utilizzo del lavoro occasionale sono molto più stringenti di quelli previsti per l abrogato lavoro accessorio: si possono intendere per occasionali solo le prestazioni che, nel corso di un anno, danno luogo: a) a compensi di importo complessivamente non superiore a euro lordi per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori; b) a compensi di importo complessivamente non superiore a euro lordi, per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori; c) a compensi di importo non superiore a euro lordi, per le prestazioni rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore. Fermo restando il rispetto dei limiti economici, poi, la prestazione in favore del medesimo committente non può comunque superare il limite di durata massima pari a 280 ore nell'arco di un anno. In caso di violazione del limite sub c) o della durata massima della prestazione, il lavoratore può chiedere al giudice, salvo nel caso in cui l utilizzatore sia una pubblica amministrazione, la trasformazione del rapporto occasionale in un contratto subordinato a tempo pieno e indeterminato. Infine, non possono far ricorso a prestazioni occasionali l'utilizzatore e il lavoratore che abbiano in corso o abbiano cessato da meno di sei mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa. Per poter accedere a entrambi gli strumenti per prestazioni di natura occasionale, sia gli utilizzatori che i prestatori devono preliminarmente registrarsi all'interno di una apposita piattaforma informatica gestita dall'inps. Per quanto concerne il Libretto Famiglia, in particolare, è previsto il seguente iter: 1) acquisto del libretto, da parte dell'utilizzatore, attraverso la piattaforma informatica INPS o presso gli uffici postali; 2) svolgimento dell'attività; 3) comunicazione a cura dell'utilizzatore, entro il giorno 3 del mese successivo allo svolgimento dell'attività, attraverso la piattaforma o l'apposito servizio di contact server INPS, dei dati identificativi del lavoratore, del compenso pattuito, del luogo e della durata della prestazione, di ogni altra informazione necessaria alla gestione del rapporto; 4) il 24

26 V. ALTRE TIPOLOGIE DI LAVORO: ACCESSORIO, OCCASIONALE, GRATUITO E L IMPRESA SOCIALE lavoratore riceve una contestuale notifica tramite SMS o posta elettronica al momento della comunicazione di cui al punto precedente. Per quanto riguarda, invece, il Contratto di prestazione occasionale, l iter è il seguente: 1) versamento da parte dell'utilizzatore della somma per compensare la prestazione attraverso la piattaforma informatica INPS; 2) trasmissione almeno un'ora prima dell'inizio della prestazione, sempre a carico dell'utilizzatore e attraverso la piattaforma, di una dichiarazione che contenga l'indicazione dei dati identificativi del lavoratore, del luogo di svolgimento dell'attività, dell oggetto della prestazione, della data e dell ora di inizio e termine della prestazione, del compenso pattuito; 3) il lavoratore riceve una contestuale notifica tramite SMS o posta elettronica al momento della comunicazione di cui al punto precedente. 4) svolgimento dell'attività o revoca della comunicazione precedente entro i tre giorni dal programmato svolgimento. Inoltre, con riguardo alla singola comunicazione, il compenso minimo indicato non può essere inferiore a 36 euro e la prestazione non può avere una durata superiore a quattro ore continuative nell'arco della giornata. Il pagamento dei compensi avviene a cura dell'inps, entro il giorno 15 del mese successivo allo svolgimento dell'attività. La misura oraria minima del compenso è stabilita in 10 euro per il Libretto Famiglia, a cui vanno aggiunti, per determinare il costo totale, a totale carico del committente, 1, 65 euro come contributo previdenziale, 0,25 euro per l'assicurazione infortuni e malattie e 0,10 euro per gli oneri gestionali. Per il Contratto di prestazione occasionale, invece, il compenso minimo orario è pari a 9 euro, a cui devono essere aggiunti, sempre a totale carico del committente, il 33% del compenso come contributo previdenziale e il 3,5% per l'assicurazione infortuni e malattie. Infine, l'1% delle somme versate dall'utilizzatore andrà a coprire gli oneri gestionali. Regole particolari sono dettate per l'utilizzo del Contratto di prestazione occasionale nel settore dell'agricoltura e della pubblica amministrazione e per il calcolo dei limiti massimi di compenso annuo riferiti ad alcune categorie di prestatori. 2. IL LAVORO GRATUITO In generale la figura del lavoro gratuito è inammissibile, posto che un eventuale accordo in tal senso sarebbe invalido, e sostituito con il diritto alla retribuzione minima prevista dalla contrattazione collettiva. Tuttavia, è legittimo in presenza di: Un vincolo di cortesia o affetto (c.d. affectionis causa): è quanto accade, per esempio, nel caso di a) lavoro familiare, tra soggetti legati da vincoli di parentela o affinità (esso si presume gratuito salvo prova contraria, ex multis, Cass., Sez. Lav., 20 aprile 2011, n.9043 e 26 gennaio 2009, n. 1833); b) impresa familiare, in cui collaborano con il titolare il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo (e salvo che non sia configurabile un diverso rapporto di natura subordinata). Uno scopo di solidarietà: ciò accade nell attività di 25

27 PARTE PRIMA - IL DIRITTO DEL LAVORO volontariato, prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà (art. 2 L. 266/1991). Per essa non è ammessa retribuzione ed è incompatibile con qualsiasi rapporto di lavoro intercorrente con l organizzazione di appartenenza. 3. L IMPRESA SOCIALE L impresa sociale (D. Lgs. 155/2006) è un soggetto privato, non a scopo di lucro, che: Produce o scambia beni e servizi di utilità sociale nei settori indicati dal legislatore del 2005 (ad es. assistenza sociale e sanitaria, educazione ed istruzione, valorizzazione del patrimonio culturale). Esercita attività d impresa al fine dell inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati o disabili. 26

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