RELAZIONE DI SINTESI NON TECNICA

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1 REGIONE MARCHE PROVINCIA DI MACERATA Comune di Penna San Giovanni PROGETTO RIPRISTINO DI UNA VECCHIA OPERA DI PRESA SUL TORRENTE TENNACOLA CON REALIZZAZIONE DI UN NUOVO IMPIANTO IDROELETTRICO COMMITTENTE DILETTI MAURIZIO & C. Via Grazi, PENNA SAN GIOVANNI (MC) RELAZIONE DI SINTESI NON TECNICA CORRIDONIA 05 NOVEMBRE 2012 I TECNICI DOTT. GEOL. FABRIZIO RAFFAELI PER. AGR. NAZARENO CHIARAMONI 1

2 INDICE GENERALE 1) PREMESSA 2) INDIVIDUAZIONE DELL AREA OGGETTO DI INTERVENTO 3) DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO 4) DESCRIZIONE PARTICOLAREGGIATA DELL INTERVENTO 5) CONCLUSIONI ALLEGATI FUORI TESTO 1) TAVOLA 1 - INQUADRAMENTO RILIEVO E SEZIONI 2) TAVOLA 2 - PARTICOLARI PROGETTUALI 2

3 1. PREMESSA La seguente relazione di sintesi non tecnica è stata redatta in accompagnamento al procedimento di VIA relativo al progetto di ripristino di una vecchia opera di presa sul torrente Tennacola, con realizzazione di una nuova centrale idroelettrica. L intervento verrà realizzato dalla ditta Diletti Maurizio & C. di Penna San Giovanni (MC). 2. INDIVIDUAZIONE DELL AREA OGGETTO DI INTERVENTO L area di intervento ricade nel comune di Penna San Giovanni (MC), in località Pedegnano. Figura 1 - Inquadramento tavoletta IGM Dal punto di vista catastale risulta compresa nel foglio 24. Di tutte le aree interessate dal progetto alcune saranno demaniali, altre, distinte dalle particelle 119, 120, 121, 172, 268 e 311, di proprietà. 3. DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO Il progetto prevedere il ripristino di una vecchia opera di derivazione presente nel Torrente Tennacola e attualmente rilevabile in uno stato di conservazione pessimo. Tale opera, probabilmente risalente alla fine dell 800, è realizzata con conci in pietrame tra loro cementati; gran parte di questa opera risulta erosa e smantellata dalle correnti di deflusso del torrente, soprattutto nella porzione centrale, insistente al centro dell asse di deflusso. Gli interventi prevedono il rifacimento delle porzioni crollate e la realizzazione di un cordolo sommitale, necessario per garantire il necessario dislivello idraulico, utile per garantire la produttività della turbina, che verrà ubicata più a valle, dopo un tragitto intubato di circa 600 metri 3

4 (pendenza 0,015). In corrispondenza della sezione di derivazione verranno realizzate tutte le opere di presa e di regolazione del flusso e la vasca di alimentazione della condotta in pressione. Lo sbarramento garantirà, tramite una scala di risalita, il deflusso vitale minimo e la risalita dei pesci. Di seguito si riportano la planimetria della zona di captazione e le due sezioni principali. Figura 2 - Planimetria opera di captazione Figura 3 - Sezione A-A della briglia e della vasca di alimentazione 4

5 Figura 4 - Sezione longitudinale della vasca di alimentazione A valle della condotta verranno realizzati due vani separati, uno seminterrato e necessario per l alloggiamento della turbina e del generatore, il secondo, in aderenza al primo ma più piccolo e realizzato totalmente fuori terra, per contenere i contatori di misura. Tutta l acqua in entrata dell impianto verrà restituita al deflusso naturale, tramite un canale di scarico in uscita dalla centrale di produzione. Figura 5 - Planimetria dell area della centrale idroelettrica 5

6 Figura 6 - Sezione della centrale idroelettrica L opera prevista è stata progettata per garantire il Deflusso Minimo Vitale, pari a circa 0,12 mc/sec. Tale volume d'acqua, garantito mediante la regolazione delle saracinesche di captazione, passerà attraverso una specifica scala a chiocciola di risalita dei pesci. Non avendo a disposizione un monitoraggio continuo del corso d acqua, che metta in relazione le precipitazioni cadute sul bacino idrografico e l entità dei deflussi, i volumi d acqua sfruttabili sono stati desunti in maniera empirica relazionando le precipitazioni medie potenzialmente presenti nell area e le caratteristiche della sezione di deflusso nel punto di captazione. Il calcolo della portata è stato svolto con la relazione di Chezy: Q (mc/s) = V m * A S dove V m è la velocità di deflusso media in m/s e A s l area della sezione di deflusso in m 2. In tal modo sono stati definiti due livelli di portata, una minima e valida per la maggior parte dell anno (circa 11 mesi) ed una massima, valida per un solo mese di tutto l arco dell anno. La portata minima ottenute è di 0,94 mc/s, calcolata considerato una velocità di deflusso pari a 0,76 m/s, mentre la portata massima è di 24,2 mc/s, calcolata in considerazione di una velocità di deflusso pari a 1,82 m/s. La portata media utilizzata per il dimensionamento dell impianto è quindi di 2,8 mc/s 4. DESCRIZIONE PARTICOLAREGGIATA DELL INTERVENTO Come già detto precedentemente l impianto idroelettrico a flusso fluente di tipo forzato, verrà realizzato in destra idrografica rispetto al torrente Tennacola. Gli interventi prevedono: - ripristino dell opera di presa, per la derivazione della portata necessaria all alimentazione dell impianto, con rilascio delle portate non necessarie e di quelle per il Deflusso Minimo Vitale (DMV); 6

7 - realizzazione della vasca di alimentazione interrata, in calcestruzzo armato; - realizzazione della scala di risalita dei pesci, costituente anche lo scarico del DMV; - realizzazione della condotta idrica forzata interrata; - realizzazione dei locali turbina e contatori; - realizzazione del canale di scarico. Il ripristino dell opera di presa verrà attuato tramite opere in calcestruzzo armato, necessarie per garantire la conservazione degli interventi nel tempo. L altezza totale dell opera finita sarà di 3,0 metri, misurata a partire dall alveo di deflusso attuale del torrente, ed occuperà trasversalmente tutta la sezione necessaria fino al raccordo con le scarpate naturali. Lateralmente, sulla porzione meridionale dell opera di presa, verrà realizzata la vasca di alimentazione della condotta forzata, con tutti i sistemi di regolazione ed arresto dei flussi idrici tramite saracinesche a controllo remoto. La soglia sommitale della vasca, collegata alla scala a chiocciola per il Deflusso Minimo Vitale (DMV) e la risalita del pesce, sarà ubicata 20 cm più in basso, rispetto alla soglia massima costituente lo sfioro della briglia di derivazione. Il salto finale utile al calcolo della potenza prodotta sarà quindi di 9,0 metri. La vasca di alimentazione della condotta, sempre in calcestruzzo armato con pareti da 20 cm e chiusa superiormente con una griglia di sghiaiamento, avrà una lunghezza utile interna di 5,95 metri, una larghezza e un altezza interna utili di 2,50 metri. La parte superiore esterna della vasca sarà sormontata da un setto perimetrale in calcestruzzo, alto 1,1 metri e avente funzione di incanalamento e contenimento dei flussi idrici in entrata e di sostegno per le saracinesche di regolazione. La parete posta verso il torrente presenterà un apertura di 0,9 x 1,3 metri, necessaria per permettere il DMV e il collegamento con la scala di risalita del pesce. La vasca prevedrà un alimentazione regolata da una saracinesca di afflusso regolabile, gestita con controllo remoto tramite software dedicato. Lo scarico di fondo dei fanghi accumulati nella vasca verrà attuato con una saracinesca interna ad apertura manuale. La condotta forzata di alimentazione della turbina sarà realizzata con tubi in PRFV (vetroresina) o PE dal diametro interno di 90 cm, lunga circa 600 metri. Il dimensionamento della condotta è stato attuato prendendo come valore di riferimento la portata media del torrente Tennacola, pari a 2,68 mc/sec, valore ottenuto scorporando dalla portata media calcolata del torrente (2,80 mc/sec) il valore del deflusso minimo vitale (0,12 mc/sec). I locali turbina e generazione verranno realizzati in calcestruzzo armato, prevalentemente interrati. Le dimensioni dei locali saranno valutati in relazione alle caratteristiche della turbina, del generatore e dei relativi accessori. Allo stato attuale si prevede una pianta utile interna di circa 18,0 mq. Il locale contatori ed apparati di misura, in pianta di circa 6,0 mq, sarà invece realizzato in aderenza alla parete meridionale esterna del locale turbina e risulterà totalmente fuori terra. Le porzioni fuori terra dei due vani saranno rivestite in materiali idonei a garantire l inserimento con l ambiente circostante. Relativamente alla turbina, la necessità di modulare i flussi in entrata ed in uscita in relazione alle portate fortemente variabili del torrente, obbligherà all uso di un modello Ossberger. 7

8 La turbina in questione, avendo sistemi di regolazione efficaci, è l unica in grado di operare con variazioni delle portate comprese tra 0,25 e 2,5 mc/s. Il dimensionamento della turbina verrà attuato per una produzione di energia compresa tra 100 e 200 Kw e. La turbina verrà accoppiata ad un generatore asincrono collegato in parallelo e predisposto per fornire energia alla vicina centrale ENEL in media tensione. Il rilascio delle acque avverrà tramite un canale di scarico interrato, allo stato attuale previsto in calcestruzzo armato e lungo circa 10,0 metri. Considerando le caratteristiche dell'impianto idroelettrico e le perdite di potenza (condottaturbina-generatore), la potenza installata sarà pari a Kw e 165,6. 5. CONCLUSIONI In base a quanto sopra il ripristino dell opera di presa garantirà una derivazione idrica del Tennacola per 2,68 mc/s. Tale derivazione garantirà il funzionamento, più o meno continuativo, di una piccola turbina idraulica che genererà una potenza media annua di circa 165 Kw e. Tale sarà la potenza che indicativamente dovrà essere autorizzata dall ENEL per l immissione in rete. Ai competenti uffici provinciali dovrà essere richiesta l autorizzazione per la derivazione di acqua pubblica, tenendo in considerazione la portata indicativa di 2,68 mc/sec. Corridonia, 05 novembre 2012 I tecnici Dott. Geol. Fabrizio Raffaeli Perito Agrario Nazareno Chiaramoni 8

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