Decreto di recepimento della Direttiva 27/2012 Principali strumenti di incentivazione
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1 Decreto di recepimento della Direttiva 27/2012 Principali strumenti di incentivazione Davide Valenzano Efficienza energetica: motore di sviluppo economico, degli investimenti e dell occupazione Roma, 22 Gennaio 2015
2 Indice Sintesi del quadro energetico Il ruolo del GSE nel decreto efficienza energetica I sistemi di incentivazione La Cogenerazione Il Conto Termico I Certificati Bianchi I sistemi semplici di produzione e consumo - 2 -
3 Sintesi del quadro energetico nazionale Mtep Monitoraggio delle fonti rinnovabili e dell efficienza energetica: andamento dei consumi totali di energia primaria negli ultimi 50 anni Crisi energetica Kippur 1973 Anno 2012 Consumo interno di energia primaria 155,2 Mtep (-14% rispetto al 2005) Calcolo del target EE Crisi finanziaria Anno 2012 Consumi Finali Lordi 124,1 Mtep (-10% rispetto al 2005) Calcolo del target FER Dati BEN, EUROSTAT - 3 -
4 Sintesi del quadro energetico nazionale Consumi energetici nazionali e incidenza delle fonti rinnovabili Grandezze statistiche di riferimento dei consumi energetici nazionali Anno 2012 Dipendenza da estero 80,6% FER 11,0% Disponibilità nazionale 19,4% FER: Fonti di Energia Rinnovabile NO-FER: Prodotti petroliferi, gas e carbone NO-FER 8,5% FER 13,3% FER 13,5% NO-FER 78,9% FER 1,7% Usi non Energetici * NO-FER 86,7% Perdite di trasformazione NO-FER 86,5% 163 Mtep Consumo interno lordo Fabbisogno complessivo nazionale di prodotti energetici 155 Mtep Consumo interno di energia primaria Grandezza di riferimento per la Direttiva «Efficienza energetica» (2012/27) 124 Mtep Consumo finale lordo Grandezza di riferimento per la Direttiva «Fonti Rinnovabili» (2009/28/CE) * Produzione delle materie plastiche, di lubrificanti, di bitumi, di solventi, ecc Elaborazioni GSE su dati EUROSTAT
5 Consumo energia rinnovabile / consumo energia totale Sintesi del quadro energetico nazionale Il Secondo Progress Report L Italia è vincolata dalla Direttiva 2009/28/CE a raggiungere al 2020 il 17% della quota di consumi finali coperti mediante le rinnovabili. Il secondo Rapporto intermedio di aggiornamento del PAN (2 Progress Report 2013), elaborato dal GSE a supporto di MSE, conferma le indicazioni della SEN, per la quale, entro il 2020, la quota di consumi finali coperti mediante le rinnovabili potrebbe raggiungere il 19%, superando l obiettivo vincolante. 20% Andamento della quota complessiva di energia rinnovabile Previsione SEN 19% 17% 15% 13,5% 10% 9,2% Target Direttiva 2009/28/CE 5% Quota complessiva di energia rinnovabile prevista nel Secondo Progress Report (2013) Quota complessiva di energia rinnovabile prevista nel Piano di Azione Nazionale (PAN 2010) 0%
6 Sintesi del quadro energetico nazionale Consumo Finale Lordo di energia in Italia (Mtep) (1 Mtep = 11,6 TWh = 11,6 miliardi di KWh) Fonte: Elaborazione GSE su dati EUROSTAT - 6 -
7 Sintesi del quadro energetico nazionale Consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili nel 2012 per settore di utilizzo Consumi finali di energia da fonti rinnovabili Ripartizione per fonte dei consumi rinnovabili nel settore elettrico Consumi di energia da fonti rinnovabili nel settore Elettrico Mtep TWh % sul CFL % sul settore specifico 8,0 93,3 6,5% 27,4% Idraulica Solare 20,2% 47,3% Consumi di energia da fonti rinnovabili nel settore Termico 7,4 85,9 6,0% 12,8% Eolica Bioenergie 13,3% 13,2% Consumi di energia da fonti rinnovabili nel settore Trasporti (Biocarburanti) 1,4 15,9 1,1% Geotermica 6,0% TOTALE CONSUMI FINALI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI 16,8 195,1 13,5% Ripartizione per fonte dei consumi rinnovabili nel settore termico CONSUMI FINALI LORDI (CFL) 124,1 1442,8 Consumi di energia da fonti rinnovabili nel settore Trasporti calcolati per l'obiettivo specifico settoriale fissato dalla direttiva 2009/28/CE (10%) 1,9 22,1 5,8% Bioenergie Pompe di calore Solare termica Geotermica 2,1% 1,8% 35,4% 60,7% La Direttiva 2009/28/CE impone all Italia di raggiungere al 2020 una quota consumi finali lordi da fonti rinnovabili pari al 17%. Nel 2012 tale quota ha raggiunto il 13,5%. La Direttiva richiede di distinguere tra i 3 settori di consumo: settore elettrico, settore termico e settore dei trasporti Fonti: GSE, Terna
8 Decreto efficienza energetica: il ruolo del GSE 1/2 Il GSE, partecipa alla cabina di regia a supporto dei Ministeri competenti (DM 9 gennaio 2015, di attuazione dell art.4): La cabina di regia si compone di 8 membri, quattro nominati dal Mise, il cui il Direttore ne assume la Presidenza, e quattro dal MATTM. Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte, la cabina di regia si avvale dell ENEA e del GSE, secondo le rispettive competenze istituzionali. I membri designati dei due Enti possono partecipare alle riunioni ma senza diritto di voto. Il GSE, nell ambito del Programma di miglioramento delle prestazione energetica degli edifici della PA (art.5): supporta i Ministeri competenti nella gestione del programma di miglioramento della prestazione energetica degli edifici della PA (art.5), assicurandone il coordinamento, la raccolta dei dati e il monitoraggio dello stato di avanzamento Il Mise, avvalendosi dell ENEA e del GSE, ha avviato l istruttoria tecnica dei primi 30 progetti presentati ai fini del Programma di riqualificazione degli edifici della PA (obiettivo di risparmio di energia al 2020: 0,04 Mtep) - 8 -
9 Decreto efficienza energetica: il ruolo del GSE 2/4 Art.7 Regime obbligatorio di efficienza energetica Definisce l obiettivo vincolante di risparmio nazionale cumulato di energia finale, sulle vendite medie annue di energia ai clienti finali, da conseguire nel periodo 1 gennaio 2014 e il 31 dicembre 2020; il meccanismo dei Certificati Bianchi dovrà garantire il raggiungimento del 60% dell obiettivo al Il restante volume è ottenuto attraverso le misure di incentivazione vigenti (Conto Termico, Cogenerazione ad Alto Rendimento e detrazioni fiscali); entro il 31 dicembre 2016 ed entro il 31 dicembre 2018, il Ministero dello sviluppo economico redige, con il supporto di ENEA e GSE, un rapporto sullo stato di conseguimento dell obiettivo; nell ambito del meccanismo di incentivazione Conto Termico, il GSE predispone specifiche modalità di erogazione per gli interventi che le PA centrali attivano direttamente
10 Decreto efficienza energetica: il ruolo del GSE 3/4 Obiettivo minimo di risparmio cumulato è pari a circa 26 Mtep di energia finale Più dell 80% dell obiettivo di risparmio dei consumi sarà garantito dall insieme dei risparmi generati da meccanismi di incentivazione dell efficienza energetica gestiti dal GSE (Certificati Bianchi, CAR, e Conto Termico)
11 Decreto efficienza energetica: il ruolo del GSE 4/4 Per la promozione della Cogenerazione ad Alto Rendimento (art.10) il GSE: predispone un rapporto contenente una valutazione del potenziale nazionale di applicazione della CAR e del teleriscaldamento e teleriscaldamento efficienti; effettua un analisi costi-benefici finalizzata all individuazione delle soluzioni più efficienti per soddisfare le esigenze di riscaldamento e raffrescamento; istituisce una banca dati sulla cogenerazione e sulle infrastrutture di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficienti, esistenti e in realizzazione; dispone controlli sugli impianti in esercizio; rilascia la garanzia d origine secondo criteri oggettivi, trasparenti e non discriminatori. Disponibilità di regimi di qualificazione, accreditamento e certificazione (art.12) il GSE: supporta Enea (insieme a Accredia, FIRE e CTI) nella definizione di un protocollo per l iscrizione agli elenchi delle ESCO certificate UNI CEI 11352, EGE, organizzazioni certificate ISO 50001, auditor energetici
12 I principali meccanismi di sostengo all efficienza energetica Conto Termico Certificati Bianchi Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) Gli incentivi coprono una parte del costo degli interventi attraverso l erogazione di un contributo annuale per un periodo compreso tra 1 e 5 anni, in funzione del tipo di intervento Limite al effettuato. costo indicativo annuo di incentivazione: 900 mln, di cui 200 mln destinati alla PA Decreto 28 dicembre 2012 I certificati bianchi sono titoli che possono essere commercializzati su un apposito mercato e attestano la riduzione di consumi finali di energia attraverso interventi di efficientamento energetico. La domanda sui mercato è generata dall obbligo posto in capo ai distributori di energia elettrica e gas di conseguire degli obiettivi annuali prefissati di risparmio energetico. Decreto 28 dicembre 2012 Le unità di cogenerazione ad alto rendimento, hanno diritto, per ciascun anno solare in cui soddisfano i requisiti di CAR, al rilascio di Certificati Bianchi, in numero commisurato al risparmio di energia primaria realizzato nell anno in questione Decreto 5 settembre
13 La Cogenerazione Evoluzione delle richieste pervenute (prod ) Contributo degli impianti cogenerativi rispetto alla produzione elettrica nazionale del 2012 pari a circa 300 TWh % annuo Energia TWh (79%) 63 TWh (21%) L incremento delle richieste è dovuto a: impianti esistenti che hanno colto l opportunità di accesso ai benefici per gli impianti cogenerativi; nuovi impianti entrati in esercizio. Energia elettrica prodotta nel 2012 con Cogenerazione ad Alto Rendimento 113 GW 27 TWh Altri impianti Impianti cogenerativi (88%) Risparmio energia primaria (Mtep) Risparmio emissioni CO 2 (Mt) Risparmio importazioni comb. fossili (Mln ) Strategia Energetica Nazionale Obiettivi quantitativi al Contributo % Cogenerazione produzione ,5 % 6,4 % 8,8 %
14 La Cogenerazione Dati sulla produzione elettrica del 2012 da Cogenerazione ad Alto Rendimento suddivisi per tecnologia 237 TWh 63 TWh 36 TWh 27 TWh Contributo degli impianti Cogenerativi rispetto alla produzione elettrica nazionale del 2012 pari a circa 300 TWh Energia elettrica cogenerata ad alto rendimento [%] Incentivi alla cogenerazione Certificati Verdi riconosciuti ai sensi del DM 24 ottobre 2005 per impianti di cogenerazione abbinati al teleriscaldamento (rilasciati nel 2013 sulla base della produzione del 2012) Certificati Bianchi riconosciuti ai sensi del DM 5 settembre 2011 (rilasciati nel 2013)
15 Il Conto Termico: interventi incentivabili Categoria 1 - interventi di incremento dell efficienza energetica (art. 4, comma 1 del Decreto): 1.A isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato ; SOLO PER LE PA 1.B sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato; 1.C sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione; 1.D installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili. Categoria 2 - interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza (art. 4, comma 2 del Decreto): 2.A sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica; 2.B sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa; 2.C installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling; 2.D sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
16 Il Conto Termico: attività sviluppate e situazione attuale Regole Applicative del D.M. 28 dicembre 2012 ((procedimento amministrativo dematerializzato) e relativo manuale utente Sezione dedicata del sito istituzionale del GSE FAQ sugli aspetti normativi e tecnici Modelli per dichiarazioni Rispetto dei 60 gg. previsti per l istruttoria del GSE (recuperato il pregresso) Negli ultimi mesi significativo miglioramento della qualità delle richieste di incentivo presentate dagli operatori
17 Il Conto Termico: risultati Quadro d insieme dei risultati al 03/12/2014 RICHIESTE INVIATE AL GSE ACCESSO DIRETTO PRENOTAZIONE AMMESSE AI REGISTRI TOTALE * * di cui 10 (3 PA e 7 Soggetti privati) iscritti nei Registri 2013 e 19 (tutti Soggetti privati) nel Registro 2014 Accesso Diretto Istruttoria Con riferimento ai dati del 03/12/2014 le Richieste Concessione Incentivi (RCI) accolte sono ripartite rispettivamente in 2% PA (130 RCI) e 98% Soggetti privati (7.483 RCI) in termini di incentivi associati alle RCI (circa 23,4 M di incentivo complessivo), la ripartizione è invece 16% PA (3,7 M ) e 84% Soggetti privati (19,7 M ) 130 RCI da parte di PA accolte 3,7 M complessivi (0,74 M annui) di cui 89 inviate direttamente da Comuni (3 M complessivi)
18 Il Conto Termico: risultati Distribuzione per tipologia dei interventi riconosciuti (al 03/12/2014) Nota: Il totale degli interventi riconosciuti (7.948) è sempre maggiore del totale delle richieste di concessione dell'incentivo accolte (7.613) in quanto alcune delle richieste sono "multintervento" Distribuzione incentivi totali riconosciuti (circa 23,4 M )
19 Il Conto Termico: evoluzione del meccanismo Novità Legge n. 164/2014 ( Sblocca Italia ) Semplificazione procedurale dello strumento attraverso l utilizzo di modulistica predeterminata Potenziamento dello strumento, anche attraverso la diversificazione e l innovazione tecnologica Ampliamento del perimetro dei Soggetti ammessi (edilizia popolare e a cooperative di abitanti) per le categorie di incentivi della Pubblica Amministrazione Linee di sviluppo futuro del meccanismo Armonizzazione del Conto Termico con gli altri strumenti incentivanti vigenti (principalmente TEE) Complessiva semplificazione tecnica e gestionale per la presentazione delle richieste da parte degli operatori (razionalizzazione e riduzione delle informazioni da fornire) Maggior semplificazione per apparecchi di piccola taglia per uso domestico e piccolo terziario Promozione dello strumento, in particolare verso la Pubblica Amministrazione Nuovi interventi eleggibili Prevista l emanazione di nuovo DM per l aggiornamento, la semplificazione e il potenziamento del Conto Termico
20 Certificati bianchi : interventi incentivabili Settore industriale: generazione o recupero di calore per raffreddamento, essicazione, cottura, fusione; generazione di energia elettrica da recuperi o da fonti rinnovabili (es. generazione di energia elettrica da decompressione gas); sistemi di azionamento efficienti (motori, inverter); ottimizzazione energetica dei processi produttivi e dei layout di impianto (es. integrazioni di più fasi della linea produttiva). Settore civile, agricolo e terziario: piccoli sistemi di generazione elettrica (es. impianti FV sotto i 20 kw, sistemi di trigenerazione); interventi sull involucro edilizio finalizzati alla riduzione dei fabbisogni di illuminazione artificiale; interventi di edilizia passiva elettronica di consumo; elettrodomestici per il lavaggio e la conservazione dei cibi ad alta efficienza; riduzione dei fabbisogni di acqua calda; riduzione dei fabbisogni di energia per applicazioni ICT
21 Certificati bianchi : interventi incentivabili Illuminazione pubblica e privata: nuovi impianti completi o rifacimento completo di quelli esistenti; applicazione di dispositivi per l efficientamento degli impianti esistenti. Trasporti: iniziative per la diffusione di veicoli stradali a trazione elettrica, a gas naturale e a GPL Reti
22 Certificati Bianchi: risultati Risultati raggiunti da febbraio 2013 a novembre 2014 TEE rilasciati per valutazioni e certificazioni (RVC) di competenza GSE (ivi incluse le emissioni trimestrali standard) Dati in ktee TEE rilasciati [ktee] TEE rilasciati cumulati [ktee]
23 Certificati Bianchi: risultati Risultati raggiunti da febbraio 2013 a novembre 2014 TEE emessi per valutazioni e certificazioni (RVC) di competenza GSE ripartiti per categoria di intervento (ivi incluse le emissioni trimestrali standard) CIV-FC 7% CIV-T 8% IND-GEN 3% IPUB-RET 2% IND-E 5% IND-FF 28% CIV-FA 1% CIV-INF 1% CIV-GEN 0% IND-T 43% IND-T IND-FF CIV-T CIV-FC IND-E IND-GEN IPRIV-RET IPUB-RET CIV-FA CIV-INF CIV-GEN IPRIV-NEW IPUB-NEW TRASP ALTRO circa l 80% dei titoli emessi afferiscono a risparmi realizzati nel settore industriale il 70% di titoli riguarda progetti presentati da società di servizi energetici le società con obbligo di nomina dell energy manager hanno ottenuto il 25% di titoli emessi Al netto dei titoli annullati ai fini del conseguimento degli obblighi 2013 risultano disponibili circa TEE* titoli utilizzabili per l assolvimento all obbligo dell anno 2014 (6,75 Mtep) * dati GME
24 Certificati Bianchi : lavori in corso per le Nuove Linee Guida Meccanismi di incentivazione dell efficienza energetica Sovrapposizione tra Cogenerazione ad alto rendimento (CAR) e CB CAR CB DF Sovrapposizione tra Certificati Bianchi (CB), Conto Termico (CT) e Detrazioni Fiscali (DF) CT Concorrenza e sovrapposizione tra i diversi meccanismi di incentivazione Requisiti di accesso ed incentivi diversi per una stessa tecnologia (CT vs Detrazioni; CET vs CB; CAR vs CB) Divieto di cumulabilità tra gli incentivi
25 Certificati Bianchi : lavori in corso per le Nuove Linee Guida Punti di attenzione Evoluzione migliorativa del meccanismo dei TEE nel suo complesso: a) armonizzazione degli esistenti strumenti di incentivazione sull efficienza energetica (TEE, CAR, CET, ecc); b) introduzione di nuove schede tecniche e/o modifica e/o superamento di quelle esistenti; c) metodo di calcolo dell incentivo e del risparmio addizionale imputabile agli interventi nei differenti settori; d) affidabilità delle misure in sito per la rendicontazione del risparmio; e) sviluppo delle verifiche sugli impianti incentivati; ecc. Correlazione tra risparmio conseguito e investimento sostenuto: possibile introduzione di una correlazione tra il risparmio conseguito, l investimento sostenuto e l incentivo, anche al fine di eliminare eventuali rischi di sovraremunerazione, in coerenza con la disciplina degli Aiuti di Stato energiaambiente;
26 Certificati Bianchi : lavori in corso per le Nuove Linee Guida Punti di attenzione Risparmi comportamentali: individuazione dei metodi da utilizzare per la valutazione dei risparmi connessi a misure comportamentali strutturate. Grandi Progetti: focalizzazione sulla definizione di infrastruttura e intervento infrastrutturale e predisposizione di una procedura per la trasmissione e la valutazione delle richieste, analogamente a quanto previsto per i progetti a consuntivo. Efficacia e sostenibilità degli incentivi all efficienza energetica: spesa complessiva a valere sulle bollette per l anno d obbligo 2013: circa 714 M (stima di riferimento individuata nella SEN 2013 a regime al 2020 per i CB pari a circa 1 miliardo di euro)
27 Sistemi semplici di produzione e consumo (1/4) D.lgs 115/08 Definisce i Sistemi Efficienti di Utenza configurandoli come sistemi di auto-approvvigionamento energetico ed escludendoli così dal novero delle reti elettriche. Stabilisce inoltre che per questi sistemi "i corrispettivi tariffari di trasmissione e di distribuzione, quelli di dispacciamento e quelli a copertura degli oneri generali di sistema siano applicati esclusivamente all'energia elettrica prelevata sul punto di connessione". Legge 99/09 La legge 99/09, insieme al D.M. 10 dicembre 2010, al D.lgs 93/11, oltre a delineare nuove fattispecie attribuisce all Autorità il compito di definire i criteri e le condizioni per l erogazione dei servizi di connessione, misura, trasmissione, distribuzione, dispacciamento e vendita tenendo conto delle agevolazioni previste. Delibera 578/213/R/eel e s.m.i. Regolazione dei sistemi semplici di produzione e consumo Legge 116/2014 Condizioni tariffarie per RIU, SEU e SEESEU a decorrere dal 1 gennaio
28 Sistemi semplici di produzione e consumo (2/4) La Delibera 578/2013/R/eel regola i servizi di connessione, misura, trasmissione, distribuzione, dispacciamento e vendita in caso di Sistemi Semplici di Produzione e Consumo. Nello specifico, i Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (SSPC) sono sistemi caratterizzati dall insieme dei sistemi elettrici, connessi direttamente o indirettamente alla rete pubblica, all interno dei quali il trasporto di energia elettrica per la consegna alle unità di consumo che li costituiscono non si configura come attività di trasmissione e/o di distribuzione, ma come attività di auto approvvigionamento energetico. SSPC Cooperative e Consorzi storici con rete propria Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) Sistemi Esistenti Equivalenti ai Sistemi di Utenza (SEESEU) Altri Sistemi di Autoproduzione (ASAP) Altri Sistemi Esistenti (ASE) SSPC ASSPC Oggetto di qualifica da parte del GSE Nuove configurazioni impiantistiche caratterizzate dalla presenza di una o più unità di consumo e una o più unità di produzione, che non rientrano nella categoria delle reti elettriche, né in alcuno dei sottoinsiemi che compongono l insieme dei SSPC, sono configurazioni non ammissibili e pertanto non devono essere connesse alla rete elettrica
29 Sistemi semplici di produzione e consumo (3/4) Categoria Potenza massima Riepilogo dei requisiti per essere qualificati come Sistemi SEU o SEESEU Obbligo FER o CAR SEU 20 MW Sì Nessuno Vincoli data Vincoli di natura giuridica Vincoli di area 1 cliente; 1 produttore (anche diverso); 1 Unità di Consumo. Il Sistema deve essere realizzato all interno di un area senza soluzione di continuità, al netto di strade, strade ferrate, corsi d acqua e laghi, di proprietà o nella piena disponibilità del cliente finale. SEESEU-A Nessun limite No Autorizzazioni richieste entro il 4 luglio 2008 e ottenute entro il 31 dicembre 2013 Unico soggetto giuridico (Produttore=Cliente). L univocità del soggetto giuridico deve essere verificata al 1 gennaio 2014, ovvero, qualora successiva, alla data di entrata in esercizio del SEESEU-A Nessuno SEESEU-B 20 MW Sì Autorizzazioni richieste entro il 4 luglio 2008 e ottenute entro il 31 dicembre cliente; 1 produttore (anche diverso dal cliente); 1 Unità di Consumo Il Sistema deve essere realizzato all interno di un area senza soluzione di continuità, al netto di strade, strade ferrate, corsi d acqua e laghi, di proprietà o nella piena disponibilità del cliente finale. SEESEU-C (valida fino al 31 dicembre 2015) Nessun limite No Autorizzazioni richieste entro il 4 luglio 2008 e ottenute entro il 31 dicembre Entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2013 Al 1 gennaio 2014 le Unità di Consumo che lo compongono devono essere gestite, in qualità di cliente finale, dal medesimo soggetto giuridico o da soggetti giuridici diversi, purché tutti appartenenti al medesimo gruppo societario Nessuno
30 Sistemi semplici di produzione e consumo (4/4) Componenti Oneri generali (Parti variabili) ANNO 2014 ANNO 2015 (art bis legge 116/2014) ANNO 2015 (Delibera 609/2014/R/eel) SEU SEESEU-A/B SEESEU-C Energia elettrica prelevata Energia elettrica prelevata Energia elettrica prelevata Energia elettrica prelevata dalla rete + 5% dell'energia elettrica consumata e non prelevata dalla rete * Energia elettrica prelevata dalla rete + 5% dell'energia elettrica consumata e non prelevata dalla rete * Energia elettrica prelevata dalla rete + 5% dell'energia elettrica consumata e non prelevata dalla rete * punti BT, maggiorazioni per punto di prelievo sulla componente A3; punti MT, esclusi quelli nella titolarità di imprese a forte consumo di energia, maggiorazioni per punto di prelievo sulla componente A3; punti MT nella titolarità di imprese a forte consumo di energia e per i punti di prelievo in AT e AAT, le maggiorazioni sono determinate a conguaglio da CCSE sulla base dei consumi. * Va esclusa l energia prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili operanti in Scambio sul Posto di potenza non superiore a 20 kw, ai sensi della Legge 116/2014, art. 25-bis
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