Verso la costruzione del polo tecnico professionale della nautica nelle Marche

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1 Verso la costruzione del polo tecnico professionale della nautica nelle Marche Proposta in sette punti PREMESSA Si tratta di una proposta attraverso la quale riteniamo si possa realizzare un pezzo di politica industriale perché interviene sulla qualificazione del capitale umano, attraverso il potenziamento della istruzione tecnica e professionale e l ulteriore utilizzo della formazione continua; che prende in considerazione formazione tecnica superiore, master e specializzazioni fino a riposizionare i progetti formativi dell apprendistato professionalizzante. Tutto ciò potrebbe favorire ulteriormente la competitività del settore e naturalmente l occupabilità dei lavoratori. 1) La scelta strategica E una scelta strategica quella di puntare sulla istruzione e la formazione da parte del distretto del mare per affrontare le sfide del futuro. Per questo occorre avere una visione programmatica, progettuale e coordinata degli interventi pubblici (scuola e formazione) con quelli privati (fondi interprofessionali/bilateralità e fondazioni, imprese). La valorizzazione del capitale umano è una delle condizione principali su cui le imprese devono puntare per essere competitivi a livello globale (è l obiettivo che l UE si è data a Lisbona nel 2000). Questa scelta strategica per il settore si può conseguire più agevolmente dando vita al Polo Tecnico Professionale con l obiettivo da un lato di ripristinare e potenziare per le diverse figure tecniche e professionali necessarie a costruire le barche e per la sua gestione. 2) La dimensione territoriale del Polo Tecnico Professionale Il Polo Tecnico Professionale della nautica e della cantieristica deve avere una dimensione territoriale regionale, è strumento operativo del distretto del mare in materia di formazione e istruzione, è dotato di autonomia organizzativa, programmatica e progettuale. Non c è ancora un indirizzo ministeriale preciso su cosa debba essere un Polo Tecnico Professionale ma siamo consapevoli che nell ambito dell attuazione del titolo V della Costituzione la Regione può ben decidere su uno strumento ordinatorio e programmatico. Del resto sulla base dell esperienza che anche nelle Marche si sta facendo con il polo formativo della calzatura e sulla letteratura esistente sui Poli costituiti in Italia (che hanno preso il via per allargare l esperienza degli IFTS), pensiamo che i diversi soggetti che debbono rientrare nel progetto hanno l autorità, le competenze per dare il via a questo nuovo modello di integrazione scuola-formazione-ricerca-mercato del lavoro.

2 3) La dimensione ordinativa ed organizzativa del Polo Tecnico Professionale Il Polo mette in rete anzitutto le scuole superiori tecniche e professionali che intervengono con la loro offerta educativa/formativa sulle professionalità afferenti la nautica e la cantieristica (Ipsia Volta di Fano terza area del mare/ist.tecnico, Istituto nautico di Ancona e Ipsia annesso, Ipsia di S.B. del T. con la sezione nautica), e queste a loro volta possono realizzare progetti formativi condivisi con altre scuole tecniche anche private. Nel settore della nautica/cantieristica vi è una grande necessità di aumentare e migliorare l offerta formativa tecnica e specialmente l offerta tecnica superiore. C è l esigenza di una ricognizione sull attuale offerta e la sua qualità ed il rapporto con il sistema delle imprese per realizzare il giusto collegamento tra istruzioneformazione e mercato del lavoro. In questo senso è anche necessario monitorare costantemente quelli che sono i fabbisogni formativi espressi e la domanda di formazione proiettata nel prossimo futuro. 4) La costituzione di un ITS, l art.13 della L.40/2007 Aumentare l offerta formativa tecnica è possibile attraverso la programmazione dell ITS applicata alla nautica/cantieristica sulla base delle indicazioni provenienti dalla legge 40/2007 dove all art.13 si prevede la loro costituzione allo scopo di migliorare l offerta tecnica superiore aggiuntiva ai percorsi didattici garantiti dagli ITI, dagli IPSIA, attraverso la programmazione di quattro moduli semestrali. Gli ITS costituiti per iniziativa di una o più scuole unitamente alle imprese, alle istituzioni locali, al Università, centri di ricerca, saranno governati da una Fondazione di Partecipazione a cui rispondono. Gli ITS devono fare riferimento ai sei settori strategici già individuati nel provvedimento di Bersani in Industria e nella nostra fattispecie l eventuale ITS che si potrebbe costituire, potrebbe fare riferimento alla Mobilità Sostenibile (anche se la nautica da diporto di lusso che costituisce il grosso della produzione di settore nelle Marche) ma anche avere punti di riferimento nei settori afferenti al Made in Italy (Industria 2015 individua la nautica nel settore della mobilità sostenibile al fine di avere una imbarcazione energeticamente efficiente, ecologica, facile da manutendere e dotata di sistemi di navigazione, automazione (tra cui la domotica) e controllo. L aumento dell offerta tecnica professionale può essere aumentata anche attraverso gli interventi fatti con gli IFTS, con le lauree brevi, alla condizione che la programmazione sia tale e dunque non siano sovrapponibili i vari indirizzi. 5) I profili professionali da formare con l ITS, ma anche con l IFTS I profili professionali che potrebbero essere progettati con gli ITS sono diversi, noi ne indichiamo a mo di esempio quattro: il disegnatore tecnico capace di sviluppare l ingegnerizzazione delle diverse fasi produttive e di allestimento; il project manager (già capobarca) che deve assommare alla conoscenza diffusa di tutti gli aspetti tecnici dei diversi reparti che caratterizzano l imbarcazione ma con in più una grande capacità relazionale ed organizzativa per far muovere in modo coordinata efficiente ed efficace le diverse squadre che operano contemporaneamente in appalto e in subappalto sulla barca; esperto di elettronica di bordo, di telecomunicazioni e di automazione e domotica; esperto di sistemi energetici efficienti ed ecologici da impiantare sulla barca. Per altro sarebbe anche utile pensare questi profili anche in modo integrato l ideale sarebbe

3 quello di produrre un tecnico superiore che racchiuda in sé diverse competenze sopra descritte anche in relazione alla dimensione dei nostri cantieri che esclusi alcuni la maggior parte sono medio e piccoli. ITS, IFTS, master, lauree brevi, sono strumenti per aumentare l offerta tecnica superiore e che afferiscono alla programmazione del Polo Tecnico Professionale. C è la necessità di intervenire anche sulla formazione professionale (ri adeguando l offerta nei suoi contenuti di base, trasversali e specialistici), così come sugli strumenti che implementano la formazione continua dei lavoratori (fondi interprofessionali, FSE, leggi 236/92 e 53/2000); così come andrebbe probabilmente riprogettato il piano formativo presente nei contratti a causa mista degli apprendisti con l apprendistato professionalizzante. Anche questi interventi, garantiti dalla bilateralità (fondi interprofessionali), e dall intervento pubblico Regione e Province, devono far parte integrante della programmazione del Polo Tecnico Professionale. 6) La governance del Polo Tecnico Professionale La governance del Polo Tecnico Professionale è assicurata dalla Regione Marche attraverso l Assessorato alla istruzione,formazione e lavoro. La programmazione degli interventi è determinata dai diversi soggetti pubblici e privati (Istituzioni, scuole, imprese, parti sociali, ecc.) componenti del Polo e riconfermando la loro autonomia gestionale è evidente che questa deve sempre stare in relazione con la programmazione che si è contribuito a definire. Per dare praticabilità a queste affermazioni si richiede alla Regione di approntare una proposta con i necessari atti amministrativi. Costituito il Polo e definiti gli adempimenti burocratici e regolamentari occorre predisporsi alla programmazione dell offerta formativa già a partire dall anno scolastico ) Timing I soggetti costituenti decidono anche le modalità di realizzare il processo, nella sua interezza o per avanzamenti: in questo secondo caso la cosa più importante su cui si è chiamati a decidere è quella di dare vita all ITS della nautica e della cantieristica, realizzando il necessario progetto che deve essere condiviso da scuole, province, ufficio scolastico regionale, parti sociali e Regione e infine dal Ministero. La costituzione dell ITS (si tratta di un biennio scolastico oltre il diploma di scuola media superiore) va motivata con l esigenza di formare figure tecniche superiori attualmente carenti e fortemente necessarie al settore e altra novità richiede la messa in campo di uno strumento gestionale che è la fondazione di partecipazione (che prevede la partecipazione anche del capitale privato imprese del settore e di quello pubblico, oltre ché contare su un finanziamento statale). Si può programmare un corso IFTS per altre figure tecniche di cui il settore necessita (vedi analisi dei fabbisogni formative delle principali imprese del settore); si possono mettere insieme gli interventi attraversi i fondi interprofessionali per migliorare e aggiornare le professionalità dei lavoratori.

4 La iniziativa comunque da farsi nel settore riguarda la definizione delle competenze, per questo è necessario un gruppo tecnico di lavoro capace di produrre un lavoro che deve stare in testa ai possibili interventi di carattere formativo.

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