Per poter dimensionare la soluzione richiesta, rappresentata sullo schizzo fornito col problema, alcune considerazioni preliminari sono necessarie:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Per poter dimensionare la soluzione richiesta, rappresentata sullo schizzo fornito col problema, alcune considerazioni preliminari sono necessarie:"

Transcript

1 Soluzione esercizio 3 Fra i dati esposti nella descrizione del problema troviamo: - la corsa : 1mm - l errore di planarità: 5µm - la forza massima in direzione z: 400N - la rigidità in direzione z: 50N/ µm - il volume approssimativo a disposizione per la cinematica. Per poter dimensionare la soluzione richiesta, rappresentata sullo schizzo fornito col problema, alcune considerazioni preliminari sono necessarie: 1) per effettuare i movimenti xy sono utilizzati parallelogrammi ) i parallelogrammi, effettuando una traslazione circolare, introducono un errore che, a dipendenza del suo valore e dall applicazione può essere tollerato. 3) A dipendenza della disposizione geometrica questi errori si possono addizionare, compensare oppure, se l errore generato è secondo una direzione di un altro asse di movimento, può semplicemente essere preso in conto nel modello del sistema. Nella soluzione proposta, la disposizione dei due parallelogrammi è seriale, quindi l errore di linearità generato dal movimento in arco di cerchio si addiziona. Essendo però il secondo parallelogramma girato in senso opposto, il suo errore sarà di segno opposto. Questo implica che l errore di linearità del sistema sarà compreso tra zero e l errore di un solo parallelogramma. ε f α ε L α f In questo caso dunque ε 5µm dei dati del problema. Per ottenere un movimento che, per la corsa richiesta f, abbia solo 5µm di errore, con ε L ( 1 cosα), e 1) f L sinα ) Per dei piccoli angoli possiamo approssimare sin α α e α cosα 1 allora L min f ε Soluzioni esercizi - pagina 3

2 Lmin 5mm, α 0.0rd Conoscendo la corsa richiesta, utilizzando l abaco A9, che rappresenta la corsa normalizzata f n in funzione di E, L e σadm, definendo un materiale da utilizzare, possiamo individuare un area del grafico, dove la condizione sulla corsa minima è rispettata. Fra i materiali che sono correntemente utilizzati per farne delle articolazioni flessibili troviamo alcune leghe di titanio (E114GPa, σadm 400N/mm ) e diversi acciai speciali (E00GPa, σadm 600N/mm ). Ponendo ad esempio come materiale l acciaio, la corsa normalizzata vale: E f n f L σ adm Soluzioni esercizi - pagina 4

3 Consideriamo ora la rigidità totale in z del sistema e vediamo a che rigidità corrisponde a livello dei colli. Disposizione seriale: braccio braccio Disposizione parallela: parall braccio Essendo la sezione dei bracci molto più importante di quella delle articolazioni, la differenza di rigidità è tale che considerando i bracci come infinitamente rigidi, l errore commesso è trascurabile. La rigidità in trazione/compressione di un parallelogramma è composta dalle rigidità in serie delle due articolazioni di un braccio, con i due bracci in parallelo. Come rappresentato sulla figura soprastante, la rigidità risultante per ogni parallelogramma corrisponde alla rigidità di un articolazione. La rigidità totale del sistema corrisponde dunque a quella di due articolazioni in serie, quindi K/ 50N/ µm Conoscendo la rigidità in trazione-compressione di un articolazione, come anche il volume a disposizione per il sistema XY, possiamo ipotizzare una profondità b, un materiale con il suo modulo E, e determinare la rigidità in trazione-compressione normalizzata di un collo circolare, Ktrac Ktracn, con K N trac 100 µ m E b Sull abaco corrispondente si potrà individuare un area del grafico dove questa rigidità minima è garantita. Se poniamo ad esempio che b16mm e il materiale è acciaio, E00000N/mm K tracn Sull abaco possiamo identificare la zona dove la condizione definita dalla rigidità in z è sempre rispettata. Soluzioni esercizi - pagina 5

4 Non avendo alcuna indicazione che ci permetta di definire la dinamica del sistema, sebbene nei dati del problema era specificato che l obbiettivo era di migliorare le prestazioni dinamiche e di precisione, si possono fare alcune considerazioni: 1) riducendo la massa in movimento si aumenta la frequenza di risonanza della struttura ) a parità di forza dell attuatore, riducendo la massa in movimento l accelerazione massima è maggiore 3) riducendo la rigidità della struttura nel senso del movimento, a parità di forza dell attuatore si ha a disposizione più forza per accelerare (v. esercizio ). Poniamo ad esempio di voler attribuire una forza di 0.5 N allo spostamento in fine corsa. Ricerchiamo allora i valori di r e dello spessore e che ci permettono di soddisfare questa condizione verificando in seguito il valore della rigidità in z e il carico massimo. Sull abaco A8 è rappresentata la rigidità normalizzata del parallelogramma a colli circolari. Attenzione utilizzare le unità del grafico in quanto la rigidità K n è normalizzata per rapporto a l /(Eb) ma non è adimensionale. Nel nostro caso corrisponde a: (5 10 ) K n che ritroviamo sull abaco sottostante Soluzioni esercizi - pagina 6

5 3.5 mm 70µm Sulla curva possiamo scegliere una coppia di valori (r,e) che soddisfano la condizione definita. Da notare che a sinistra della curva troviamo tutte le combinazioni che hanno una rigidità in traslazione inferiore a quella ipotizzata in precedenza. Verifichiamo che in trazione-compressione il sistema sopporti un carico di 400N F tr σ adm ; b e con F tr forza che vede un articolazione. Avendo definito precedentemente b16mm, calcoliamo e min e F 00 σ b min tr 0. 0 adm mm Soluzioni esercizi - pagina 7

6 È interessante notare come sovrapponendo sullo stesso grafico le linee che delimitano le condizioni di utilizzo, è possibile mettere in evidenza l area all interno della quale la soluzione richiesta soddisfa i criteri richiesti. Soluzioni esercizi - pagina 8

Modellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 23/11/2001 Soluzione

Modellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 23/11/2001 Soluzione Modellistica dei Manipolatori Industriali 1BTT Esame del 23/11/21 Soluzione 1 Sistemi di riferimento e cinematica di posizione In Figura 1 il manipolatore è stato ridisegnato per mettere in evidenza variabili

Dettagli

CALCOLO VETTORIALE ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA

CALCOLO VETTORIALE ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA CALCOLO VETTORIALE - DEFINIZIONE DI VETTORE - COMPONENTI DI UN VETTORE - SOMMA E DIFFERENZA - PRODOTTO SCALARE - PRODOTTO VETTORIALE - VETTORE GRADIENTE - FLUSSO DI UN VETTORE

Dettagli

Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave

Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave Meccanica e Tecnica delle Costruzioni Meccaniche Esercitazioni del corso. Periodo I Prof. Leonardo BERTINI Ing. Ciro SNTUS Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave Indice 1 Forza normale

Dettagli

Giacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili

Giacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili Giacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili Le tensioni dovute a sforzo normale, momento, taglio e a pressoflessione. 1 Le tensioni. Il momento, il taglio e lo sforzo normale sono le azioni che agiscono

Dettagli

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 2017

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 2017 SOLUZIONE DEL PROBLEMA TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 7. Studiamo la funzione f() per verificare che il suo grafico sia compatibile con il profilo della pedana. Dominio della funzione. R Eventuali simmetrie

Dettagli

Università degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria e Architettura

Università degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria e Architettura Esercizio N.1 a trave a mensola ha sezione trasversale costante e porta un carico F nella sua estremità libera. Determinare lo spostamento verticale del punto. Soluzione Iniziamo calcolando le reazioni

Dettagli

Vettori applicati. Capitolo Richiami teorici. Definizione 1.1 Un sistema di vettori applicati Σ è un insieme

Vettori applicati. Capitolo Richiami teorici. Definizione 1.1 Un sistema di vettori applicati Σ è un insieme Capitolo 1 Vettori applicati 1.1 Richiami teorici Definizione 1.1 Un sistema di vettori applicati Σ è un insieme {(P i,v i ), P i E, v i V, i = 1,...,N}, (1.1) dove P i è detto punto di applicazione del

Dettagli

Modellazione dinamica di un ingranaggio

Modellazione dinamica di un ingranaggio Modellazione dinamica di un ingranaggio Si scrivano le equazioni della dinamica per l ingranaggio in figura, costituito da una coppia di ruote dentate rette da cuscinetti a sfere. Si trascuri il gioco

Dettagli

Modellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 18/02/2002 Soluzione

Modellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 18/02/2002 Soluzione Modellistica dei Manipolatori Industriali BTT Esame del 8/2/22 Soluzione Sistemi di riferimento e cinematica di posizione In Figura a) il manipolatore è stato ridisegnato per mettere in evidenza variabili

Dettagli

SEZIONI A PARETE SOTTILE SFORZI TANGENZIALI E CENTRO DI TAGLIO

SEZIONI A PARETE SOTTILE SFORZI TANGENZIALI E CENTRO DI TAGLIO SEZIONI A PAREE SOILE SFORZI ANGENZIALI E CENRO DI AGLIO La relazione di Jourawski che lega l azione di taglio agente nella sezione di una trave con le sollecitazioni tangenziali medie agenti su su una

Dettagli

Commessa N. OSM 466 Foglio 1 di 8 Rev B. Titolo commessa. Redatto da SMH Data Agosto Verificato da NRB Data Dicembre 2001

Commessa N. OSM 466 Foglio 1 di 8 Rev B. Titolo commessa. Redatto da SMH Data Agosto Verificato da NRB Data Dicembre 2001 Commessa N. OSM 4 Foglio di 8 Rev B Telephone: (044) 45 Fax: (044) 944 Redatto da SMH Data Agosto 00 Verificato da NRB Data Dicembre 00 Revisionato da MEB Data Aprile 00 ESEMPIO DI PROGETTO 9 TRAVE CON

Dettagli

BILANCIA ANALITICA. La leva consente quindi di equilibrare la forza R con la forza P.

BILANCIA ANALITICA. La leva consente quindi di equilibrare la forza R con la forza P. BILANCIA ANALITICA Scopo dell esperienza è studiare la curva di sensibilità della bilancia analitica, analizzandone l eventuale dipendenza dal carico, e determinare il valore della massa di un corpo. La

Dettagli

Elementi di Statica Grafica

Elementi di Statica Grafica Università degli Studi di Messina Facoltà di Ingegneria.. 006/007 Statica e Sismica delle Costruzioni Murarie Docente: Ing. lessandro Palmeri Lezione n. 4: Un corpo rigido è in equilibrio se e solo sono

Dettagli

12 gennaio Commenti esame di geometria - Ing. gestionale - a.a

12 gennaio Commenti esame di geometria - Ing. gestionale - a.a Questo documento riporta commenti, approfondimenti o metodi di soluzione alternativi per alcuni esercizi dell esame Ovviamente alcuni esercizi potevano essere risolti utilizzando metodi ancora diversi

Dettagli

7. Forze elastiche. Nella figura 1 il periodo è T = 2s e corrisponde ad un moto unidimensionale limitato tra i valori x = 0 ed x = 1.

7. Forze elastiche. Nella figura 1 il periodo è T = 2s e corrisponde ad un moto unidimensionale limitato tra i valori x = 0 ed x = 1. 1 Moti periodici 7. Forze elastiche Un caso particolare di moto accelerato è un moto periodico. In figura 1 è riportato un esempio di moto periodico unidimensionale. Un moto periodico si ripete identicamente

Dettagli

ESERCITAZIONE STAMPAGGIO. Tecnologia Meccanica 1

ESERCITAZIONE STAMPAGGIO. Tecnologia Meccanica 1 ESERCITAZIONE STAMPAGGIO Tecnologia Meccanica 1 Vi è chiesto di studiare la realizzazione del componente descritto nel disegno (allegato 1), ottenuto mediante stampaggio a caldo nelle seguenti fasi: preformatura

Dettagli

Soluzione Secondo Compitino Fisica Generale I Ing. Elettronica e TLC 31/05/2019

Soluzione Secondo Compitino Fisica Generale I Ing. Elettronica e TLC 31/05/2019 Soluzione Secondo Compitino Fisica Generale I Ing. Elettronica e TLC 31/05/019 Esercizio 1 1) Ricordiamo innanzitutto che in un conduttore bisogna sempre identificare una regione interna, in cui il campo

Dettagli

Lezione VI Cinematica e dinamica del manovellismo. Cinematica e dinamica di un manovellismo ordinario centrato

Lezione VI Cinematica e dinamica del manovellismo. Cinematica e dinamica di un manovellismo ordinario centrato Cinematica e dinamica di un manovellismo ordinario centrato C x β l α r Definizioni lunghezza della biella raggio di manovella corsa dello stantuffo r posizione dello stantuffo rispetto al PMS α spostamento

Dettagli

Studio delle oscillazioni del pendolo semplice e misura dell accelerazione di gravita g.

Studio delle oscillazioni del pendolo semplice e misura dell accelerazione di gravita g. Studio delle oscillazioni del pendolo semplice e misura dell accelerazione di gravita g. Abstract (Descrivere brevemente lo scopo dell esperienza) In questa esperienza vengono studiate le proprieta del

Dettagli

H precedente. Procedendo come sopra, si costruisce la matrice del cambiamento di base

H precedente. Procedendo come sopra, si costruisce la matrice del cambiamento di base Geometria analitica e algebra lineare, anno accademico 9/1 Commenti ad alcuni esercizi 17 Diagonalizzazione di matrici simmetriche Coniche Commenti ad alcuni degli esercizi proposti 17 Diagonalizzazione

Dettagli

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x 4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto

Dettagli

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x 4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto

Dettagli

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI Esercizio 1. Un corsoio di massa m scorre su un piano orizzontale con attrito radente di coefficiente f d. Al corsoio, in C, è collegata la biella B C, di lunghezza b e

Dettagli

FISICA APPLICATA 2 FENOMENI ONDULATORI - 1

FISICA APPLICATA 2 FENOMENI ONDULATORI - 1 FISICA APPLICATA 2 FENOMENI ONDULATORI - 1 DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (onde1.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/tsrm/ 08/10/2012 FENOMENI ONDULATORI Una classe di fenomeni

Dettagli

Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni

Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prof. F. Ricci-Tersenghi 17/04/013 Quesiti 1. Una massa si trova al centro di un triangolo equilatero di lato L = 0 cm ed è attaccata con tre molle di costante

Dettagli

Statica del corpo rigido. Condizioni di equilibrio. Calcolo delle Reazioni Vincolari

Statica del corpo rigido. Condizioni di equilibrio. Calcolo delle Reazioni Vincolari Statica del corpo rigido Condizioni di equilibrio Calcolo delle Reazioni incolari Obiettivo della lezione: apprendere le equazioni cardinali della statica e applicarle al calcolo delle reazioni vincolari.

Dettagli

del materiale sul carico critico

del materiale sul carico critico Aste compresse: ffetti della non linearità RIF: LC III pag 39 del materiale sul carico critico Il carico critico per unità di superficie corrispondente alla perdita di unicità della risposta in caso di

Dettagli

CENNI DI TRIGONOMETRIA

CENNI DI TRIGONOMETRIA CENNI DI TRIGONOMETRIA Seno Consideriamo una circonferenza C e fissiamo un sistema di riferimento cartesiano in modo che la circonferenza C sia centrata nell origine degli assi e abbia raggio. Dall origine

Dettagli

Corso di Laure in Fisica e in Matematica FISICA I Prova in itinere Nr. 1 ANNO ACCADEMICO =15 m/s.

Corso di Laure in Fisica e in Matematica FISICA I Prova in itinere Nr. 1 ANNO ACCADEMICO =15 m/s. Corso di Laure in Fisica e in Matematica MILANO BICOCCA FISICA I Prova in itinere Nr. 1 ANNO ACCADEMICO 016 017 Problema 1: Un carrello (approssimabile a un punto materiale) parte da fermo e procede con

Dettagli

1 Preliminari sugli angoli

1 Preliminari sugli angoli 26 Trapani Dispensa di Geometria, 1 Preliminari sugli angoli (Questa seione e inserita per completea ma non e parte del programma del corso) Consideriamo in R 2 la circonferena S 1 di centro (, ) e raggio

Dettagli

3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA

3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA 3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA Quanto segue ci consente di dimensionare l altezza di una trave inflessa con un criterio di imporre che la tensione massima agente sulla sezione della trave sia

Dettagli

Un materiale si definisce un buon conduttore se la sua conducibilità σ soddisfa a

Un materiale si definisce un buon conduttore se la sua conducibilità σ soddisfa a BUON CONDUTTORE Un materiale si definisce un buon conduttore se la sua conducibilità σ soddisfa a σ ωε (137). Mentre in un materiale con conducibilità infinita il campo deve essere nullo, la presenza di

Dettagli

Nello schema seguente sono riportate le forze che agiscono sul sistema:

Nello schema seguente sono riportate le forze che agiscono sul sistema: CORPI COLLEGATI 1) Due blocchi sono collegati tra di loro come in figura. La massa di m1 è 4,0 kg e quella di m è di 1,8 kg. Il coefficiente di attrito dinamico tra m1 e il tavolo è μ d = 0,. Determinare

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme

Dettagli

EQUAZIONE DELLA LINEA ELASTICA

EQUAZIONE DELLA LINEA ELASTICA ESERCIZI SVOLTI O CON TRACCIA DI SOLUZIONE SU EQUAZIONE DELLA LINEA ELASTICA v 0.9 Calcolare lo spostamento verticale del pattino A della struttura utilizzando l equazione della linea elastica. Materiale:

Dettagli

1 Distanza di un punto da una retta (nel piano)

1 Distanza di un punto da una retta (nel piano) Esercizi 26/10/2007 1 Distanza di un punto da una retta (nel piano) Sia r = {ax + by + c = 0} una retta. Sia P = (p 1, p 2 ) R 2 un punto che non sta sulla retta r. Vogliamo vedere se si può parlare di

Dettagli

ESERCITAZIONE 4 (5/11/2014) ESERCIZIO 1

ESERCITAZIONE 4 (5/11/2014) ESERCIZIO 1 ESERCITAZIONE 4 (5/11/2014) ESERCIZIO 1 1. Cosa rappresenta la funzione di produzione? La funzione di produzione associa ad un data allocazione di input (Q k ; Q L ) un certo livello di output (Y) 1. Cosa

Dettagli

2 m 2u 2 2 u 2 = x = m/s L urto è elastico dunque si conserva sia la quantità di moto che l energia. Possiamo dunque scrivere: u 2

2 m 2u 2 2 u 2 = x = m/s L urto è elastico dunque si conserva sia la quantità di moto che l energia. Possiamo dunque scrivere: u 2 1 Problema 1 Un blocchetto di massa m 1 = 5 kg si muove su un piano orizzontale privo di attrito ed urta elasticamente un blocchetto di massa m 2 = 2 kg, inizialmente fermo. Dopo l urto, il blocchetto

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2009/2010.

Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2009/2010. Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2009/2010 Statistica Esercitazione 4 12 maggio 2010 Dipendenza in media. Covarianza e

Dettagli

1 Sistemi di riferimento

1 Sistemi di riferimento Università di Bologna - Corsi di Laurea Triennale in Ingegneria, II Facoltà - Cesena Esercitazioni del corso di Fisica Generale L-A Anno accademico 2006-2007 1 Sistemi di riferimento Le grandezze usate

Dettagli

È chiaro che l argomento che vogliamo trattare riguarda un moto di un corpo la cui traiettoria è una circonferenza.

È chiaro che l argomento che vogliamo trattare riguarda un moto di un corpo la cui traiettoria è una circonferenza. Moto circolare uniforme È chiaro che l argomento che vogliamo trattare riguarda un moto di un corpo la cui traiettoria è una circonferenza. Ricordiamo innanzitutto che la velocità è una grandezza vettoriale,

Dettagli

Calcolo dei calastrelli e delle diagonali

Calcolo dei calastrelli e delle diagonali 1 Calcolo dei calastrelli e delle diagonali La funzione dei calastrelli e delle diagonali è quella di conferire un elevata rigidità all asta composta, con una notevole limitazione della sua inflessione

Dettagli

25 - Funzioni di più Variabili Introduzione

25 - Funzioni di più Variabili Introduzione Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 25 - Funzioni di più Variabili Introduzione Anno Accademico 2013/2014 M. Tumminello

Dettagli

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI Tema d esame 11-02 - 23 Esercizio 1. Il sistema in figura, posto in un piano verticale, è costituito da due dischi di raggio R e di massa uniformemente distribuita rispettivamente

Dettagli

BULLONI AD ALTA RESISTENZA GIUNZIONI AD ATTRITO

BULLONI AD ALTA RESISTENZA GIUNZIONI AD ATTRITO LEZIONI N E 3 ULLONI D LT RESISTENZ GIUNZIONI D TTRITO I) Giunzioni ad attrito soggette a forze di taglio Si considerano ad alta resistenza i bulloni di classe 8.8 e 10.9. Essi sono caratterizzati dai

Dettagli

Progetto di filtri numerici IIR da filtri analogici

Progetto di filtri numerici IIR da filtri analogici Filtri selettivi 1. Butterworth: monotono nella banda passante e nella banda oscura 2. Chebyshev: oscillazione uniforme nella banda passante e monotona nella banda oscura 3. Ellittico: oscillazione uniforme

Dettagli

Alcuni problemi di meccanica

Alcuni problemi di meccanica Alcuni problemi di meccanica Giuseppe Dalba Sommario Questi appunti contengono cinque problemi risolti di statica e dinamica del punto materiale e dei corpi rigidi. Gli ultimi quattro problemi sono stati

Dettagli

Soluzione Compito di Fisica Generale I Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni 12/01/2018

Soluzione Compito di Fisica Generale I Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni 12/01/2018 Soluzione Compito di isica Generale I Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni 12/01/2018 Esercizio 1 1) Scriviamo le equazioni del moto della sfera sul piano inclinato. Le forze agenti sono il peso

Dettagli

ESAME DI FISICA II- Sessione 16/07/2013 Compito per l Ordinamento 270 e i VV.OO.

ESAME DI FISICA II- Sessione 16/07/2013 Compito per l Ordinamento 270 e i VV.OO. ESAME DI FISICA II- Sessione 16/07/2013 Compito per l Ordinamento 270 e i VV.OO. PROBLEMA 1 Una lastra di dielettrico (a=b=1 cm; spessore 0.1 cm), in cui si misura un campo elettrico di 10 3 V.m -1, presenta

Dettagli

Tesina di Fisica Generale II

Tesina di Fisica Generale II Tesina di Fisica Generale II Corso di laurea di scienza e ingegneria dei materiali 1 gruppo Coordinatore Scotti di Uccio Umberto Tesina svolta da: nnalisa Volpe N50000281 Catello Staiano N50000285 Raffaele

Dettagli

(trascurare la massa delle razze della ruota, e schematizzarla come un anello; momento d inerzia dell anello I A = MR 2 )

(trascurare la massa delle razze della ruota, e schematizzarla come un anello; momento d inerzia dell anello I A = MR 2 ) 1 Esercizio Una ruota di raggio R e di massa M può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di massa m, che a sua volta

Dettagli

Derivata di una funzione

Derivata di una funzione Derivata di una funzione Prof. E. Modica http://www.galois.it erasmo@galois.it Il problema delle tangenti Quando si effettua lo studio delle coniche viene risolta una serie di esercizi che richiedono la

Dettagli

Calcolo strutturale dell albero a gomito di un motore motociclistico

Calcolo strutturale dell albero a gomito di un motore motociclistico UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE Calcolo strutturale dell albero a gomito di un motore motociclistico Tesi di

Dettagli

Verso il calcolo dei limiti: alcuni risultati generali

Verso il calcolo dei limiti: alcuni risultati generali Verso il calcolo dei iti: alcuni risultati generali Ci proponiamo adesso di enunciare e dimostrare alcuni fatti di per sé piuttosto intuitivi, che trovano una giustificazione grazie al concetto di ite.

Dettagli

Elettromagnetismo. Prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano. Lezione n

Elettromagnetismo. Prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano. Lezione n Elettromagnetismo Prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano Lezione n. 14 30.11.2018 Sfera di dielettrico polarizzata Carica puntiforme e semispazio dielettrico Energia elettrostatica Anno

Dettagli

inferiore ai 180, ha area uguale al quadrato della corda AD che sottende un arco uguale alla somma dell arco AC e dell arco 180

inferiore ai 180, ha area uguale al quadrato della corda AD che sottende un arco uguale alla somma dell arco AC e dell arco 180 L approssimazione di π secondo al-kashi Al-Kashi calcola il π in modo tale che soddisfi una condizione, detta Condizione di Al-Kashi : La circonferenza di un cerchio deve essere espressa in funzione del

Dettagli

Indici di posizione e dispersione per distribuzioni di variabili aleatorie

Indici di posizione e dispersione per distribuzioni di variabili aleatorie Indici di posizione e dispersione per distribuzioni di variabili aleatorie 12 maggio 2017 Consideriamo i principali indici statistici che caratterizzano una distribuzione: indici di posizione, che forniscono

Dettagli

MODELLI e METODI MATEMATICI della FISICA. Esercizi - A.A

MODELLI e METODI MATEMATICI della FISICA. Esercizi - A.A MODELLI e METODI MATEMATICI della FISICA Esercizi - A.A. 08-9 settimana Esercizi:. Risolvere il problema di Cauchy y (x) = αy (x) + y (x) y (x) = αy (x) + y 3 (x) y 3(x) = αy 3 (x) con condizioni iniziali

Dettagli

Calcoliamo le componenti lungo gli assi del campo dovuto ad A: 2 C 2 C

Calcoliamo le componenti lungo gli assi del campo dovuto ad A: 2 C 2 C SRIZI. Due cariche e sono poste rispettivamente nei punti (-;0) e (;0). alcolare intensità, componenti e, direzione e verso del campo elettrico nel punto (0;). Dalle coordinate dei punti si ha che, e sono

Dettagli

Appunti di Matematica 5 - Derivate - Derivate. Considero una funzione e sia e definita in un intorno completo di.

Appunti di Matematica 5 - Derivate - Derivate. Considero una funzione e sia e definita in un intorno completo di. Derivate Definizione di derivata di f(x) in x D o f Considero una funzione e sia e definita in un intorno completo di. Consideriamo il rapporto (detto rapporto incrementale ) È evidente che il rapporto

Dettagli

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica Don Bosco 014/15, Classe B - Primo compito in classe di Fisica 1. Enuncia il Teorema dell Energia Cinetica. Soluzione. Il lavoro della risultante delle forze agenti su un corpo che si sposta lungo una

Dettagli

Laboratorio di Fisica I A.A. 2018/2019

Laboratorio di Fisica I A.A. 2018/2019 Laboratorio di Fisica I A.A. 2018/2019 29/11/2018 Esperienza N.2 Taratura di una bilancia dinamometrica Gruppo n.2 Bozzotta Riccardo Di Paola Guido Greco Federico Marino Francesco Pennino Pietro Sacco

Dettagli

Lezione 10: Le forze vengono a coppie

Lezione 10: Le forze vengono a coppie Lezione 10 - pag.1 Lezione 10: Le forze vengono a coppie 10.1. Ricordiamo la prima e la seconda legge della dinamica Abbiamo visto come, per prevedere il moto di un corpo, sia necessario conoscere le forze

Dettagli

Elettronica applicata

Elettronica applicata 4. DIODO IDEALE La configurazione in diodo ideale (riportata in fig., con la caratteristica ingresso uscita) consente di avere la seguente risposta ad una tensione di ingresso i : per i < 0 o > 0 ed inoltre

Dettagli

Ricordiamo ora che a è legata ad x (derivata seconda) ed otteniamo

Ricordiamo ora che a è legata ad x (derivata seconda) ed otteniamo Moto armonico semplice Consideriamo il sistema presentato in figura in cui un corpo di massa m si muove lungo l asse delle x sotto l azione della molla ideale di costante elastica k ed in assenza di forze

Dettagli

4. Disegnare le forze che agiscono sull anello e scrivere la legge che determina il moto del suo centro di massa lungo il piano di destra [2 punti];

4. Disegnare le forze che agiscono sull anello e scrivere la legge che determina il moto del suo centro di massa lungo il piano di destra [2 punti]; 1 Esercizio Una ruota di raggio e di massa M può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di massa m, che a sua volta

Dettagli

Meccanica e Macchine esame 2008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

Meccanica e Macchine esame 2008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Meccanica e Macchine esame 008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Sessione ordinaria 008 Lo schema riportato in figura rappresenta un motore elettrico che eroga una potenza nominale di 0 kw ad un

Dettagli

Attrito statico e attrito dinamico

Attrito statico e attrito dinamico Forza di attrito La presenza delle forze di attrito fa parte dell esperienza quotidiana. Se si tenta di far scorrere un corpo su una superficie, si sviluppa una resistenza allo scorrimento detta forza

Dettagli

Prodotto scalare e ortogonalità

Prodotto scalare e ortogonalità Prodotto scalare e ortogonalità 12 Novembre 1 Il prodotto scalare 1.1 Definizione Possiamo estendere la definizione di prodotto scalare, già data per i vettori del piano, ai vettori dello spazio. Siano

Dettagli

FENOMENI PERIODICI E FUNZIONI TRIGONOMETRICHE

FENOMENI PERIODICI E FUNZIONI TRIGONOMETRICHE FENOMENI PERIODICI E FUNZIONI TRIGONOMETRICHE Si definisce la funzione tangente, tanθ, (talvolta indicata tgθ), nel modo seguente tanθ =sinθ/cosθ La funzione tangente non è definita dove si annulla il

Dettagli

Gradi di libertà e vincoli. Moti del corpo libero

Gradi di libertà e vincoli. Moti del corpo libero Gradi di libertà e vincoli Moti del corpo libero Punto materiale Il punto materiale descrive un corpo di cui interessa individuare solo la sua posizione Nel piano la posizione di un punto si individua

Dettagli

Elettrostatica II. Energia Elettrostatica (richiamo) Potenziale Elettrico. Potenziale di cariche puntiformi. Superfici equipotenziali.

Elettrostatica II. Energia Elettrostatica (richiamo) Potenziale Elettrico. Potenziale di cariche puntiformi. Superfici equipotenziali. Elettrostatica II Energia Elettrostatica (richiamo) Potenziale Elettrico Potenziale di cariche puntiformi Superfici equipotenziali Condensatori Dielettrici Energia potenziale di due cariche Si può dimostrare

Dettagli

Equilibrio dei corpi. Leggi di Newton e momento della forza, τ

Equilibrio dei corpi. Leggi di Newton e momento della forza, τ Equilibrio dei corpi Leggi di Newton e momento della forza, τ Corpi in equilibrio 1. Supponiamo di avere due forze di modulo uguale che agiscono lungo la stessa direzione, ma che siano rivolte in versi

Dettagli

3. PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI

3. PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI 7 3. PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI Il predimensionamento degli elementi strutturali è effettuato con riferimento alla condizione di carico relativa al peso proprio più i carichi accidentali

Dettagli

La composizione di isometrie

La composizione di isometrie La composizione di isometrie Quello che è più interessante in una trasformazione geometrica è studiare quali effetti ha sulle figure e soprattutto valutare quali proprietà delle figure di partenza si conservano

Dettagli

8. Energia e lavoro. 2 Teorema dell energia per un moto uniformemente

8. Energia e lavoro. 2 Teorema dell energia per un moto uniformemente 1 Definizione di lavoro 8. Energia e lavoro Consideriamo una forza applicata ad un corpo di massa m. Per semplicità ci limitiamo, inizialmente ad una forza costante, come ad esempio la gravità alla superficie

Dettagli

PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI DEL 05/12/2011 Esercizio n 1

PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI DEL 05/12/2011 Esercizio n 1 PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI DEL 05/1/011 Esercizio n 1 Sia data una sezione di c.a. avente dimensioni 40 x 60 cm. I materiali impiegati sono: a) calcestruzzo Rck=0 N/, b) acciaio tipo B450C.

Dettagli

Meccanica 17 giugno 2013

Meccanica 17 giugno 2013 Meccanica 17 giugno 2013 Problema 1 (1 punto) Un punto si muove nel piano y-x con legge oraria: Con x,y misurati in metri, t in secondi. a) Determinare i valori di y quando x=1 m; b) Determinare il modulo

Dettagli

CENTRO DI TAGLIO E TORSIONE SPURIA IN TRAVI A PARETE SOTTILE ESERCIZIO 1

CENTRO DI TAGLIO E TORSIONE SPURIA IN TRAVI A PARETE SOTTILE ESERCIZIO 1 CENTR DI TAGLI E TRSINE SPURIA IN TRAVI A PARETE STTILE ESERCIZI 1 La sezione di figura, sietrica rispetto ad un asse orizzontale passante per, è soggetta all azione di taglio T agente in direzione verticale

Dettagli

La retta nel piano cartesiano

La retta nel piano cartesiano La retta nel piano cartesiano Se proviamo a disporre, sul piano cartesiano, una retta vediamo che le sue possibili posizioni sono sei: a) Coincidente con l asse delle y; b) Coincidente con l asse delle

Dettagli

Università del Sannio

Università del Sannio Università del Sannio Corso di Fisica 1 Lezione 4 Prof.ssa Stefania Petracca 1 Vettore posizione Per poter generalizzare i concetti introdotti nella lezione precedente al caso bidimensionale, e successivamente

Dettagli

Esercizio 1. La variabile casuale G, somma di due V.C. normali, si distribuisce anch essa come una normale.

Esercizio 1. La variabile casuale G, somma di due V.C. normali, si distribuisce anch essa come una normale. Esercizio 1. La V.C. Y segue una distribuzione normale con media 45 e varianza 9. La V.C. X segue una legge normale con media 12 e varianza 4. Calcolare come si distribuisce e quali sono i parametri della

Dettagli

x 1 Fig.1 Il punto P = P =

x 1 Fig.1 Il punto P = P = Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi

Dettagli

Introduciamo il sistema di riferimento indicato in figura b) con F 1 = ( f, 0) ed F 2 = (f, 0). Se P = (x, y) la condizione (1) fornisce

Introduciamo il sistema di riferimento indicato in figura b) con F 1 = ( f, 0) ed F 2 = (f, 0). Se P = (x, y) la condizione (1) fornisce 1 L ellisse 1.1 Definizione Consideriamo due punti F 1 ed F 2 e sia 2f la loro distanza. L ellisse è il luogo dei punti P tali che la somma delle distanze PF 1 e PF 2 da F 1 ed F 2 è costante. Se indichiamo

Dettagli

LEZIONE 7 CRITERI DI RESISTENZA

LEZIONE 7 CRITERI DI RESISTENZA LEZIONE 7 CRITERI DI RESISTENZA La resistenza di un materiale e definita dallo stato tensionale ultimo che esso puo sopportare prima della rottura. Un CRITERIO DI RESISTENZA (o di ROTTURA) e una relazione

Dettagli

Esercitazione 2. Soluzione

Esercitazione 2. Soluzione Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale

Dettagli

Flessione semplice. , il corrispondente raggio di curvatura R del tubo vale:

Flessione semplice. , il corrispondente raggio di curvatura R del tubo vale: Esercizio N.1 Il tubo rettangolare mostrato è estruso da una lega di alluminio per la quale σ sn = 280 MPa e σ U = 420 Mpa e E = 74 GPa. Trascurando l effetto dei raccordi, determinare (a) il momento flettente

Dettagli

Esercizi aprile Sommario Conservazione dell energia e urti a due corpi.

Esercizi aprile Sommario Conservazione dell energia e urti a due corpi. Esercizi 2.04.8 3 aprile 208 Sommario Conservazione dell energia e urti a due corpi. Conservazione dell energia. Esercizio Il motore di un ascensore solleva con velocità costante la cabina contenente quattro

Dettagli

Le derivate parziali

Le derivate parziali Sia f(x, y) una funzione definita in un insieme aperto A R 2 e sia P 0 = x 0, y 0 un punto di A. Essendo A un aperto, esiste un intorno I(P 0, δ) A. Preso un punto P(x, y) I(P 0, δ), P P 0, possiamo definire

Dettagli

Fisica per Farmacia A.A. 2018/2019

Fisica per Farmacia A.A. 2018/2019 Fisica per Farmacia A.A. 208/209 Responsabile del corso: Prof. Alessandro Lascialfari Tutor (6 ore): Matteo Avolio Lezione del 04/04/209 2 h (3:30-5:30, Aula G0, Golgi) - SOLUZIONI ESERCITAZIONI LAVORO

Dettagli

Esercizi geometria analitica nello spazio. Corso di Laurea in Informatica. Docente: Andrea Loi. Correzione

Esercizi geometria analitica nello spazio. Corso di Laurea in Informatica. Docente: Andrea Loi. Correzione Esercizi geometria analitica nello spazio Corso di Laurea in Informatica Docente: Andrea Loi Correzione 1. Denotiamo con P 1, P 13, P 3, P 1, P, P 3, P i simmetrici di un punto P rispetto ai piani coordinati

Dettagli

Dinamica Rotazionale

Dinamica Rotazionale Dinamica Rotazionale Richiamo: cinematica rotazionale, velocità e accelerazione angolare Energia cinetica rotazionale: momento d inerzia Equazione del moto rotatorio: momento delle forze Leggi di conservazione

Dettagli

Ulteriori conoscenze di informatica Elementi di statistica Esercitazione3

Ulteriori conoscenze di informatica Elementi di statistica Esercitazione3 Ulteriori conoscenze di informatica Elementi di statistica Esercitazione3 Sui PC a disposizione sono istallati diversi sistemi operativi. All accensione scegliere Windows. Immettere Nome utente b## (##

Dettagli

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x = 0.

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x = 0. . Rette in R ; circonferenze. In questo paragrafo studiamo le rette e le circonferenze in R. Ci sono due modi per descrivere una retta in R : mediante una equazione cartesiana oppure mediante una equazione

Dettagli

; r 0 2 m = l 2 (s 2 θ + c 2 θ) = l 2

; r 0 2 m = l 2 (s 2 θ + c 2 θ) = l 2 1 Calcolo del momento d inerzia Esercizio I.1 Pendolo semplice Si faccia riferimento alla Figura 1, dove è rappresentato un pendolo semplice; si utilizzeranno diversi sistemi di riferimento: il primo,

Dettagli

Fisica per scienze ed ingegneria

Fisica per scienze ed ingegneria Serway, Jewett Fisica per scienze ed ingegneria Capitolo 15 Blocchetto legato ad una molla in moto su un piano orizzontale privo di attrito. Forza elastica di richiamo: F x =-Kx (Legge di Hooke). Per x>0,

Dettagli

Compositi: teoria dei laminati

Compositi: teoria dei laminati Compositi: teoria dei laminati Introduzione Il laminato singolo Equazioni costitutive e proprietà Criteri di rottura Fibre fuori asse Introduzione: progettazione Materiali e frazione fibre Spessore laminato

Dettagli

Prof. Luigi De Biasi VETTORI

Prof. Luigi De Biasi VETTORI VETTORI 1 Grandezze Scalari e vettoriali.1 Le grandezze fisiche (ciò che misurabile e per cui è definita una unità di misura) si dividono due categorie, grandezze scalari e grandezza vettoriali. Si definisce

Dettagli

Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice.

Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice. Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice. Esperienza n.3 13 Dicembre 2018 Gruppo 9: Gucciardo Gloria; Mazzola Luca Rosario; Nolfo Gloria;

Dettagli