L infermiere e la Dignità della persona assistita nelle cure di fine vita
|
|
- Gennara Porta
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Collegio Provinciale IPASVI di Gorizia OLTREPASSARE IL CONFINE DELLA VITA ACCOMPAGNANDO IL MORENTE Monfalcone, 12 maggio 2011 L infermiere e la Dignità della persona assistita nelle cure di fine vita Dott.ssa Orietta Masala
2 La cultura contemporanea del nursing colloca i suoi riferimenti etici e professionali nel contesto di un approccio universale basato su principi,valori e azioni accettabili a tutti, indipendentemente dal credo religioso ma tuttavia in sintonia con la prospettiva dell individuo e della famiglia.
3 Gli infermieri da sempre e quotidianamente accompagnano l assistito nell evoluzione terminale della malattia e le persone a lui vicine nel momento della perdita e della elaborazione del lutto
4 Attraverso modalità relazionali, atteggiamenti e gesti che vogliono accogliere,ascoltare, assistere, comunicare, lenire.
5 Strategie per le cure compassionevoli di fine vita Sviluppare un rapporto personale con la morte Ø riflettere su morte e perdita Ø abituarsi all incertezza di malattia e morte (Truog RD, et al., Crit Care Med 2001) (Levy M. Crit Care Med 2001) (Drazen JM. NEJM 2003) (Wunsch H, et al., Intensive Care Med 2005) (SIARRTI, Minerva Anestesiol 2006)
6 Strategie per le cure compassionevoli di fine vita Capacità di comunicazione: essere sinceri e presenti Ø manifestare una presenza compassionevole Ø ascoltare senza distrarsi (Truog RD, et al., Crit Care Med 2001) (Levy M. Crit Care Med 2001) (Drazen JM. NEJM 2003 (Wunsch H, et al., Intensive Care Med 2005) (SIARRTI, Minerva Anestesiol 2006)
7 Strategie per le cure compassionevoli di fine vita Creare l ambiente adatto Ø utilizzare una stanza separata Ø coinvolgere l équipe (Wunsch H, et al., Intensive Care Med 2005) (SIARRTI, Minerva Anestesiol 2006)
8 Ruolo dei familiari Legame fondamentale con il mondo esterno con la sua biografia personale con i suoi valori. (J Hospice Palliative Nursing 2007;9(3)
9 Le ricerche evidenziano tuttora una scarsa qualità assistenziale per: Formazione scadente degli operatori Comunicazione inadeguata con la persona assistita (J Palliative Medicine 2008;11(2): )
10 Si può certamente asserire che il ruolo dell infermiere nel contesto assistenziale assume anche quello di facilitatore all interno del percorso diagnostico - terapeutico - assistenziale. Tale ruolo comporta la presa in carico della persona assistita nel rispetto del codice deontologico.
11 Il Codice di deontologia professionale degli Infermieri italiani 2009 Per quanto attiene la relazione con la persona, recita : art. 3 La responsabilità dell infermiere consiste nell assistere, nel curare e nel prendersi cura della persona nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell individuo. art. 35 L infermiere presta assistenza qualunque sia la condizione clinica e fino al termine della vita dell assistito, riconoscendo l importanza della palliazione e del conforto ambientale, fisico, psicologico, relazionale, spirituale. art. 36 L infermiere tutela la volontà dell assistito di porre dei limiti agli interventi che non siano proporzionati alla sua condizione clinica e coerenti con la concezione da lui espressa della qualità di vita. art. 38 L infermiere non attua e non partecipa a interventi finalizzati a provocare la morte, anche se la richiesta proviene dall assistito. 11
12 Il Codice di deontologia professionale degli Infermieri italiani 2009 Per quanto attiene la modalità di assistenza alla persona, recita : art. 14 L infermiere riconosce che l interazione tra professionisti e l integrazione interprofessionale sono modalità fondamentali per far fronte ai bisogni dell assistito. art. 27 L infermiere garantisce la continuità assistenziale anche contribuendo alla realizzazione di una rete di rapporti interprofessionali e di una efficace gestione degli strumenti informativi. art. 39 L infermiere sostiene i familiari e le persone di riferimento dell assistito, in particolare nelle evoluzione terminale della malattia e nel momento della perdita e della elaborazione del lutto. 12
13 Il Codice di deontologia professionale degli Infermieri italiani 2009 Per quanto attiene l informazione alla persona, recita : art. 20 L infermiere ascolta, informa, coinvolge l assistito e valuta con lui i bisogni assistenziali, anche al fine di esplicitare il livello di assistenza garantito e facilitarlo nell esprimere le proprie scelte. art. 24 L infermiere aiuta e sostiene l assistito nelle scelte, fornendo informazioni di natura assistenziale in relazione ai progetti diagnostico-terapeutici e adeguando la comunicazione alla sua capacità di comprendere. art. 37 L infermiere quando l assistito non è in grado di manifestare la propria volontà, tiene conto di quanto da lui chiaramente espresso in precedenza e documentato. 13
14 La riflessione etica nell ambito dell assistenza è legata sia ai progressi in campo scientifico e sia alla maggiore responsabilità nei confronti della persona assistita.
15 Lo sviluppo professionale stimola la ricerca anche personale che viene effettuata al fine di trovare la profondità e la misura degli interventi al fine di raggiungere il benessere garantendo i diritti naturali e la dignità della persona.
16 Ma soprattutto ad aiutare l altro ad affrontare la morte con migliore capacità perché il morire non sia impotenza di vivere ma consapevole e comunque partecipativo atto dell esistere.
Consenso Informato e DAT, tra libertà di scelta e garanzia della cura
Consenso Informato e DAT, tra libertà di scelta e garanzia della cura «L orientamento della Deontologia Infermieristica rispetto le tematiche della legge 219/17» Lecco, 1/12/2018 Fabio Fedeli Presidente
DettagliESSERE INFERMIERA IN HOSPICE. Corso di formazione Donatella Piazza San Vito al T. 24 marzo 2015
ESSERE INFERMIERA IN HOSPICE Corso di formazione Donatella Piazza San Vito al T. 24 marzo 2015 1 ASPETTI ASSISTENZIALI Persona no malato persona malata sentire i bisogni della persona malata e prevenire
DettagliCodice Deontologico dell Infermiere 2009
dell Infermiere 2009 Approvato dal Comitato centrale della Federazione Nazionale Collegi IPASVI con deliberazione n. 1/09 del 10.01.2009 e dal Consiglio nazionale della Federazione Nazionale Collegi IPASVI
DettagliCodice Deontologico CAPO I
CAPO I Articolo 1 L infermiere è il professionista sanitario responsabile dell assistenza infermieristica. Articolo 2 L assistenza infermieristica è servizio alla persona, alla famiglia e alla collettività.
DettagliArticolo 1 L'infermiere è il professionista sanitario responsabile dell'assistenza infermieristica.
CODICE DEONTOLOGICO Approvato dal Comitato centrale della Federazione Nazionale Collegi IPASVI con deliberazione n. 1/09 del 10.01.2009 e dal Consiglio nazionale della Federazione Nazionale Collegi IPASVI
DettagliIL CODICE DEONTOLOGICO
CORSO DI PREPARAZIONE AI CONCORSI PER INFERMIERE IL CODICE DEONTOLOGICO CPS INFERMIERE IVANO CERVELLA Per chiarimenti contattami a: icervella@mauriziano.it Legge 10 agosto 2000 n. 251 Gli operatori svolgono
Dettaglida: Zorro di Margaret Mazzantini
Cos è, sei nervosa perché non ritiro la moneta? Vuoi darmi l obolo per metterti un po in pace dentro? Per goderti meglio il regalino di boutique? Però non ti vuoi avvicinare troppo. Capisco. Ah, certo,
DettagliNasce il nuovo Codice Deontologico degli infermieri italiani
Nasce il nuovo Codice Deontologico degli infermieri italiani Il 17 gennaio il Consiglio nazionale della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi ha approvato il nuovo Codice Dentologico degli infermieri
DettagliGrandangolo di Oncologia 2011 LE CRITICITA DEL CONSENSO DAVVERO INFORMATO
Grandangolo di Oncologia 2011 LE CRITICITA DEL CONSENSO DAVVERO INFORMATO Orsino Lina (1) Dellepiane Andrea (2) 1-CPSE U.O.C.Oncologia Medica 2-CPSI U.O.C. Medicina d Urgenza e Pronto Soccorso IRCCS A.O.U.
DettagliQUIZ A TEMA: Codice deontologico Quiz estratti dalla banca dati del e
QUIZ A TEMA: Codice deontologico Quiz estratti dalla banca dati del e sito La banca dati contiene oltre 12000 quiz dei concorsi svolti in tutta Italia. sino ad ora 1) Le norme riportate nel codice deontologico
DettagliIl Responsabile del Servizio Dr. Vincenzo Rizzotto
REGIONE SICILIANA AZIENDA U.S.L. 6 PALERMO DIREZIONE SANITARIA Servizio di Assistenza Infermieristica ed Ostetrica 90141 Palermo Via G. Cusmano, 24 tel. 091-7032070/2251 fax 091-7032054 e-mail serv.infermieristico@ausl6palermo.org
DettagliL ultimo tratto della vita nei Centri di Servizio per anziani dell ULSS n.6 Vicenza. Alcuni dati per rappresentare la situazione
L ultimo tratto della vita nei Centri di Servizio per anziani dell ULSS n.6 Vicenza Alcuni dati per rappresentare la situazione I luoghi del morire della popolazione anziana anno 2012 - popolazione ULSS
DettagliL INFERMIERE DA ESECUTORE A PROFESSIONISTA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA AA 2009/2010 SEDE DI FIRENZE Corso Integrato A4 INFERMIERISTICA GENERALE E TEPRIA DEL NURSING DISCIPLINA
DettagliIl ruolo dell infermiere nelle cure palliative in nefrologia. Paola Chiappini U.O Nefrologia e Dialisi A.U.S.L. Piacenza
Il ruolo dell infermiere nelle cure palliative in nefrologia Paola Chiappini U.O Nefrologia e Dialisi A.U.S.L. Piacenza Il paziente e la famiglia Il paziente con M.R.C. deve affrontare un cammino molto
Dettagli11 Corso (aula 1): Prima esercitazione sulla movimentazione di un Paziente non autosufficiente
11 Corso per Assistenti di Pazienti fragili con malattie neurologiche avanzate 4 Corso per Assistenti di Pazienti fragili con malattie avanzate anche terminali (sabato 10 febbraio 2018) 11 Corso (aula
DettagliRuolo dell infermiere nell educazione all autocontrollo glicemico post prandiale
Ruolo dell infermiere nell educazione all autocontrollo glicemico post prandiale C.P.S.I. Gaetano Crescenzo S.C. di Endocrinologia A.O. Ordine Mauriziano di Torino Perché l infermiere deve occuparsi di
DettagliUn modello clinico ed organizzativo
Chardin Jean Baptiste, The attentive nurse, 1738 Brescia, 19 settembre 2012 Convegno: Brescia e le demenze Un modello clinico ed organizzativo Tavola rotonda Stefano Bazzana La presa in carico assistenziale
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO
CONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO Il cambiamento L aumento dell incidenza delle malattie croniche è uno dei principali driver della necessità di riequilibrio ospedaleterritori. Occorre definire
DettagliSCELTE DI FINE VITA RENZO PEGORARO
SCELTE DI FINE VITA RENZO PEGORARO Fondazione Lanza - Padova FIRENZE, 28.11.2008 CONDIZIONE DELL ANZIANO (NON AUTOSUFFICIENTE) Fragilità e vulnerabilità Dipendenza Decadimento organico e multipatologie
DettagliGli ambiti dell esercizio esercizio professionale
Gli ambiti dell esercizio esercizio professionale e della libera professione Antonella Gioia Infermiera libero professionista specializzata in Bioetica e in Counseling con la Procedura Immaginativa 1 Professione,
DettagliPROPOSTA DI MODIFICHE AL VIGENTE CODICE DEONTOLOGICO DELL INFERMIERE
Collegio Provinciale IPASVI Brindisi PROPOSTA DI MODIFICHE AL VIGENTE CODICE DEONTOLOGICO DELL INFERMIERE Redatto dal gruppo di studio del Collegio IPASVI di Brindisi nella seduta del 26 giugno 2017 Alla
DettagliAffiliata a P. IVA International CF Council of via V. Russo, 8. ICN tel. e fax
19 febbraio 2017 Gentili Colleghi, Presidenti di Associazioni infermieristiche e persone interessate, Durante il Consiglio di amministrazione di CNAI congiunto con l Assemblea dei Presidenti delle Associazioni
DettagliASSISTENZA TRANSCULTURALE CULTURALE
ASSISTENZA TRANSCULTURALE CULTURALE Giovanna Colombo U.O. di Terapia intensiva Neonatale Azienda Ospedaliera S. Anna - Como L assistenza infermieristica ha una grossa componente culturale, o meglio, è
DettagliIl ruolo dell'infermiere 04/11/16
Il ruolo dell'infermiere nelle Cure Palliative 04/11/16 Lavorare in Cure Palliative significa mettere al centro la persona, la sua storia non solo di malattia, i suoi desideri e la sua volontà, e costruire
DettagliCompetenze infermieristiche in Cure Palliative
Competenze infermieristiche in Cure Palliative Dott.ssa Anna Maria Marzi Responsabile Casa Madonna dell Uliveto Reggio Emilia COMPETENZE INFERMIERISTICHE IN CURE PALLIATIVE L infermiere palliativista è
DettagliIl Percorso del Paziente Oncologico Anziano Il parere del Palliativista
Il Percorso del Paziente Oncologico Anziano Il parere del Palliativista Dr. P. Bellingeri Responsabile Coordinamento UOCP ex ASL 22 Alessandria 28 Marzo 2013 L invecchiamento Continuità delle cure, per
DettagliLa gestione infermieristica nella continuità di cure. Rita Marson Coordinatore Didattico Hospice Via di Natale, Aviano
La gestione infermieristica nella continuità di cure Rita Marson Coordinatore Didattico Hospice Via di Natale, Aviano Il concetto di continuità delle cure -Presa in carico. -Estensione non interrotta nel
DettagliCONTENUTI COMUNI per i PROFESSIONISTI che operano nella RETE DELLE CURE PALLIATIVE DELL ADULTO
Il documento è stato sviluppato dai professionisti che operano nelle reti di cure palliative del territorio della Azienda USL della Romagna, nell ambito del 1 corso Dossier formativo (DF) per sviluppare
DettagliLA COLPA PROFESSIONALE DELL INFERMIERE ALLA LUCE DEL CODICE DEONTOLOGICO IPASVI ANGELA SEGANTINI
LA COLPA PROFESSIONALE DELL INFERMIERE ALLA LUCE DEL CODICE DEONTOLOGICO IPASVI ANGELA SEGANTINI LA DEONTOLOGIA Etimologia : dal greco deon : necessita, convenienza deontos : dovere DISCORSO SUL DOVERE
DettagliL etica e la presa di decisioni. Evoluzione del pensiero deontologico infermieristico in Italia e lettura per parole chiave
L etica e la presa di decisioni Evoluzione del pensiero deontologico infermieristico in Italia e lettura per parole chiave Pio LATTARULO 18 Febbraio 2017 Evoluzione storica e filosofica del pensiero assistenziale
DettagliIl documento condiviso
Grandi insufficienze d organo end stage : cure intensive o cure palliative Daniele Rodriguez P.O. di Medicina Legale Università degli Studi di Padova 1 Il documento condiviso Il documento condiviso gli
DettagliDal Curare al Prendersi Cura
Dal Curare al Prendersi Cura Dr. Responsabile Coordinamento Clinico Unità di Cure Palliative ASL AL Asti 26 Settembre 2014 Quality of Life..è la condizione dello star-bene ed è costituito da due componenti:
DettagliEtica e deontologia del volontario
21 CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI DI ACCOMPAGNAMENTO PRESSO LE SEDI DI TERAPIA E ASSISTENZA DOMICILIARE AL MALATO ONCOLOGICO Etica e deontologia del volontario Dott.ssa Stefania carpenzano psicologa,
DettagliI diversi orizzonti della terminalità: conoscenze e posizioni morali di medici e infermieri Indagine descrittiva
I diversi orizzonti della terminalità: conoscenze e posizioni morali di medici e infermieri Indagine descrittiva Martina Bertolino Bologna, 13 maggio 2018 Caro Presidente " Io amo la vita. Vita è la donna
DettagliPrima Sessione. Coinvolgimento del paziente nelle scelte diagnosticoterapeutiche
Prima Sessione Coinvolgimento del paziente nelle scelte diagnosticoterapeutiche Coinvolgimento del paziente nelle scelte diagnostico-terapeutiche Comunicazione L oncologo L. Fioretto (Firenze) Lo psiconcologo
DettagliDAL CURARE AL PRENDERSI CURA
DAL CURARE AL PRENDERSI CURA Dr.ssa Alessandra S. Galetto SC Oncologia SC Cure Palliative AOU Maggiore della Carità Novara UPO Università del Piemonte Orientale CURARE PRENDERSI CURA PROSPETTIVA DISEASE
DettagliC era una volta In un altro
Una riflessione etica C era una volta In un altro posto cinzia capelli - caposala malattie infettive - bergamo - 2008 1 riflessione etica Perché? cinzia capelli - caposala malattie infettive - bergamo
DettagliAssenza di malattia stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente l assenza di malattie o infermità (OMS)
Definizioni di salute Assenza di malattia stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente l assenza di malattie o infermità (OMS) Altre definizioni di salute La salute è uno
DettagliGuida al Sant Andrea Hospice
Guida al Sant Andrea Hospice Cos è l Hospice? Che tipo di malati accoglie? L Hospice è una struttura residenziale socio sanitaria che fornisce assistenza in un ambiente simile a quello domestico alle
DettagliUNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA
UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA Dipartimento Emergenza 1/9 Attività L unità operativa Medicina Urgenza fornisce assistenza a persone ricoverate con problemi di salute acuti e urgenti, in continuità
DettagliIncontro con i Laureandi. Ordine delle Professioni Infermieristiche Bologna
Incontro con i Laureandi Ordine delle Professioni Infermieristiche Bologna Ordini Sommario Codice Deontologico La responsabilità ordinistico/disciplinare Gli Ordini Enti di diritto pubblico non economico,
DettagliIl Codice deontologico dell infermiere
Federazione Nazionale Collegi Ipasvi Il Codice deontologico dell infermiere Federazione nazionale Collegi Ipasvi Via Agostino Depretis 70 00184 Roma tel. 06-46200101 fax 06-46200131 PRIMA REVISIONE 12
DettagliQuale etica per l allocazione delle risorse in sanità? Sandro Spinsanti Istituto Giano, Roma
Quale etica per l allocazione delle risorse in sanità? Sandro Spinsanti Istituto Giano, Roma Quando si affaccia la Scienza triste (dismal science) è il tempo delle scelte Due scenari: A) MICROALLOCAZIONI
DettagliXVI congresso FADOI Emilia Romagna Bologna, 30 gennaio 2015
XVI congresso FADOI Emilia Romagna Bologna, 30 gennaio 2015 L'agire professionale dell'infermiere, tra dialettica e clausola di coscienza (art.8 del Codice deontologico) Giovanna Artioli 1 Articolo 8 Il
DettagliCONTENUTI COMUNI per i PROFESSIONISTI che operano nella RETE DELLE CURE PALLIATIVE DELL ADULTO
Il documento è stato sviluppato dai professionisti che operano nelle reti di cure palliative del territorio della Azienda USL della Romagna, nell ambito del 1 corso Dossier formativo (DF) per sviluppare
DettagliIL CODICE DEONTOLOGICO: UNA GUIDA PER L AGIRE DEL PROFESSIONISTA
UNA GUIDA PER L AGIRE DEL BRESCIA 05/04/2013 CAPO III E CAPO IV: CONOSCERE E FORMARSI PER FAR CONOSCERE E INFORMARE Dott. Gianluca Raineri Fare le valige e metterci tutto quello che ci serve (meglio se
DettagliL HOSPICE ED I PERCORSI DI FINE VITA
L HOSPICE ED I PERCORSI DI FINE VITA 1 D O N AT ELLA PIAZZA H o s p ice San Vito a l T. Norme di riferimento nazionali 2 D.L.28.12.1998, n.450, convertito in: L. 26.2.1999, n. 39 D.M. 28.9.1999 Adozione
DettagliI provvedimenti legislativi e di programmazione hanno posto l accento sull importanza di una migliore gestione degli ammalati con tumore e altre termi
Cure palliative tra etica e bisogni MODENA 05/11/2016 Fulvio Borromei 1 I provvedimenti legislativi e di programmazione hanno posto l accento sull importanza di una migliore gestione degli ammalati con
DettagliFederazione nazionale collegi Ipasvi. Codice deontologico 1999
Federazione nazionale collegi Ipasvi Codice deontologico 1999 IL PATTO INFERMIERE CITTADINO 12 maggio 1996 Io infermiere mi impegno nei tuoi confronti a: PRESENTARMI al nostro primo incontro, spiegarti
DettagliIl Ruolo dell Infermiere nel network
Il Ruolo dell Infermiere nel network Una testimonianza multidisciplinare dello scompenso cardiaco Ercole Vellone, PhD, FESC Ricercatore di Scienze infermieristiche Università di Roma Tor Vergata INCONTRO
DettagliPSICOLOGIA GENERALE. 1 Università degli Studi dell Insubria - Psicologia Generale Docente: F. Carini
GENERALE La Psicologia nella formazione del professionista socio-sanitario 1 QUALE RAPPORTO? PSICOLOGIA = Studio dei processi mentali e della personalità nelle loro manifestazioni l l l Intrapsichiche
DettagliConsenso informato, appropriatezza, limitazione delle cure. Luciano Orsi Dipartimento Cure Palliative, Mantova
Consenso informato, appropriatezza, limitazione delle cure Luciano Orsi Dipartimento Cure Palliative, Mantova Morte prevedibile, attesa Processo del morire gestito: Scelte etiche Scelte cliniche quando
DettagliPROBLEMI ETICI ALLA FINE DELLA VITA. Luciano Orsi Direttore Rivista italiana di cure palliative
PROBLEMI ETICI ALLA FINE DELLA VITA Luciano Orsi Direttore Rivista italiana di cure palliative MALATTIA CRONICO-DEG. FASI DI AGGRAVAMENTO ATTESE E PREVEDIBILI MORTE GESTITA BUONA MORTE SCELTE POSSIBILI:
DettagliLa bozza (prima stesura) deontologico Ipasvi Luca Benci
La bozza (prima stesura) deontologico Ipasvi 2016 Luca Benci www.lucabenci.it Twitter @Luca_Benci Storia Primo codice 1960 Secondo codice 1977 Terzo codice 1999 Quarto codice 2009 Quinto 2018 Le (a mio
DettagliLA PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE. Prof. ssa Rossana Cecchi Dipartimento di Medicina e Chirurgia Istituto di Medicina Legale Università di Parma
LA PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE Prof. ssa Rossana Cecchi Dipartimento di Medicina e Chirurgia Istituto di Medicina Legale Università di Parma LEGGE 22 dicembre 2017, n. 219 Norme in materia di consenso
DettagliASSISTENZA INFERMIERISTICA FRA AZZARDO E LIMITE: LE SFIDE E LE QUESTIONI APERTE. Di Nora Marinelli e Maria Benetton
ASSISTENZA INFERMIERISTICA FRA AZZARDO E LIMITE: LE SFIDE E LE QUESTIONI APERTE Di Nora Marinelli e Maria Benetton 1 Introduzione alla tematica In questi ultimi decenni, si è assistito ad un enorme sviluppo
DettagliFederazione Nazionale Collegi Ipasvi
codice:layout 1 24-03-2009 12:23 Pagina 16 Federazione Nazionale Collegi Ipasvi Via Agostino Depretis 70 00184 Roma tel. 06-46200101 fax 06-46200131 www.ipasvi.it codice:layout 1 24-03-2009 12:23 Pagina
Dettaglil inserimento del paziente in dialisi peritoneale: esperienza del centro di Piacenza Paola Chiappini
Il predialisi come presupposto fondamentale per l inserimento del paziente in dialisi peritoneale: esperienza del centro di Piacenza Paola Chiappini PROCESSO INIZIALE 1998 Paziente con IRC Medico curante
DettagliLA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA
LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA Alberto Marsilio Medico di Famiglia Mira Venezia- Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA In Italia ogni anno ci sono
DettagliWORKSHOP. Corsi Periferici di 1 livello per professionisti delle Reti Locali di Cure Palliative
WORKSHOP Corsi Periferici di 1 livello per professionisti delle Reti Locali di Cure Palliative Tipologia formativa: Workshop ID evento: 118955.1 Sede: Aule didattiche Ufficio Formazione ATS della Val Padana
DettagliIl valore del tempo nell anziano. Mons. Renzo Pegoraro Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita 12 settembre 2108
Il valore del tempo nell anziano Mons. Renzo Pegoraro Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita 12 settembre 2108 Essere anziani a. E una nuova condizione esistenziale fisica psichica relazionale
DettagliLE CURE PALLIATIVE DOMICILIARI:
LE CURE PALLIATIVE DOMICILIARI: Il ruolo del medico di assistenza primaria e la sua integrazione con gli operatori dell équipe (infermiere, medico palliativista, psicologo, volontari) LE NOVITÀ NELL EROGAZIONE
DettagliL IDEONA!!! Aperta. Rianimazione
Rianimazione Aperta SI - PUO - FARE!!!! L Esperienza della Neurorianimazione 2006-2010 2010 Aprire non significa essere generosi, ma restituire ai pazienti ed ai familiari semplicemente un loro diritto
DettagliCORSO DI FORMAZIONE IN AREA GERIATRICA
CORSO DI FORMAZIONE IN AREA GERIATRICA L assistenza dei pazienti anziani con malattie croniche irreversibili: dalla diagnosi alla terminalità 24 e 31 Gennaio 2013 Milano A.S.P. Pio Albergo Trivulzio Comitato
DettagliDalla riorganizzazione della rete locale di cure palliative all'accreditamento. Esperienza della Regione Emilia Romagna
Dalla riorganizzazione della rete locale di cure palliative all'accreditamento. Esperienza della Regione Emilia Romagna Maria Rolfini Antonio Brambilla Direzione generale cura della persona, salute e welfare
DettagliSIN ANIN Napoli 20 ottobre Presa in carico del paziente con SLA
SIN ANIN Napoli 20 ottobre 2008 Presa in carico del paziente con SLA S. Troiani Coordinatore Dipartimento di Scienze Neurologiche Mediche Chirurgiche A.O.Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona LA SCLEROSI
DettagliCodice Deontologico
Codice Deontologico 1999-2009 Il vecchio e il nuovo Codice Deontologico degli Infermieri messi a confronto Studenti II AA Emanuela Vezzani Luca Rivi Università di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea
DettagliANZIANI E CURE DI FINE VITA: LA REALTÀ ITALIANA. Il processo decisionale Flavia Caretta
ANZIANI E CURE DI FINE VITA: LA REALTÀ ITALIANA Il processo decisionale Flavia Caretta La legislazione nazionale è lacunosa in materia, ma i Comuni possono in qualche modo sopperire a questa mancanza
DettagliAntonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. antonellamrt@gmail.
Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 Il counseling inteso come scienza che: guida l individuo
DettagliETICA DI FINE VITA 20 Aprile 2013 N.O.C.S.A.E. - Baggiovara ( MO )
ETICA DI FINE VITA 20 Aprile 2013 N.O.C.S.A.E. - Baggiovara ( MO ) 20 marzo 2009 mi brucia la pelle della schiena... 17 aprile 2009 mi dispiace essere così irascibile..... devo trovare un senso... 9 novembre
DettagliIl nuovo Codice Deontologico degli Infermieri italiani
Il nuovo Codice Deontologico degli Infermieri italiani La storia è fatta di eventi, vicende e ricorrenze. Così è anche per il cammino delle infermiere e degli infermieri italiani che, con i Collegi provinciali
DettagliIL MALATO OGGI: LE SFIDE DELLA BIOETICA
IL MALATO OGGI: LE SFIDE DELLA BIOETICA RENZO PEGORARO Direttore Fondazione Lanza Servizio di Bioetica Az. Osp. Padova Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita Torino, 21 marzo 2013 L ESPERIENZA
DettagliIL LUTTO E IL VISSUTO DI PERDITA IN CURE PALLIATIVE: nuovi criteri diagnostici e nuove prospettive di presa in carico
IL LUTTO E IL VISSUTO DI PERDITA IN CURE PALLIATIVE: nuovi criteri diagnostici e nuove prospettive di presa in carico Dott.ssa Anna Porta Psicologa - Psicoterapeuta Gruppo Geode CONTESTO TEMPO EQUIPE CP
DettagliSEDAZIONE PALLIATIVA ACCANIMENTO TERAPEUTICO DESISTENZA. Renzo Pegoraro 21 giugno 2018
SEDAZIONE PALLIATIVA ACCANIMENTO TERAPEUTICO DESISTENZA Renzo Pegoraro 21 giugno 2018 I-SEDAZIONE PALLIATIVA 1) Società italiana cure palliative (2007) «la riduzione intenzionale della vigilanza con mezzi
DettagliIl ruolo delle Associazioni: APM Parkinson Lombardia ONLUS. Francesca Saporiti Presidente APM Parkinson Lombardia ONLUS
Il ruolo delle Associazioni: APM Parkinson Lombardia ONLUS Francesca Saporiti Presidente APM Parkinson Lombardia ONLUS Si stima che in Italia ci siano circa 300.000 malati di Parkinson, un numero destinato
DettagliLe Cure Palliative domiciliari in oncoematologia: problemi clinici e assistenziali. 26 aprile 2018 A.Bertola C.Cugno
Le Cure Palliative domiciliari in oncoematologia: problemi clinici e assistenziali 26 aprile 2018 A.Bertola C.Cugno L accesso del paziente alle Cure Palliative Una questione di punti di vista Il problema,
DettagliIL CONTRIBUTO DELL INFERMIERE NELLA PIANIFICAZIONE DELLA DIMISSIONE DIFICILE
IL CONTRIBUTO DELL INFERMIERE NELLA PIANIFICAZIONE DELLA DIMISSIONE DIFICILE Ghedini Teresa U.A medicina-chirurgia Ospedale D.Dossetti Bazzano (BO) l infermiere promuove, attraverso l educazione, stili
DettagliCure appropriate e di alta qualità. Informazioni personalizzate e consenso informato
Dignità Autodeterminazione Cure appropriate e di alta qualità Informazioni personalizzate e consenso informato Libertà di espressione, pensiero: credo, cultura e religione Cure palliative, sostegno, rispetto
DettagliPaziente con Drepanocitosi. Il Processo di Nursing. Carla FERRETTI. 27 febbraio 2015 Ospedale Infantile Regina Margherita TORINO
Paziente con Drepanocitosi Il Processo di Nursing Carla FERRETTI 27 febbraio 2015 Ospedale Infantile Regina Margherita TORINO Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica PROCESSO DI ASSISTENZA: APPROCCIO
DettagliPERCEZIONE DELLA TERMINALITA DA PARTE DEGLI INFERMIERI NELL ULSS N 1 DI BELLUNO. Bologna, 26 Novembre 2009 Alessandra Turrin
PERCEZIONE DELLA TERMINALITA DA PARTE DEGLI INFERMIERI NELL ULSS N 1 DI BELLUNO Bologna, 26 Novembre 2009 Alessandra Turrin IL FENOMENO ED IL SUO STUDIO Concetti : malato terminale, famiglia, assistenza
DettagliVirginia Henderson cenni storici
Virginia Henderson cenni storici 1897:nasce a Kansas City. 1921:si diploma alla Army School of Nursing. 1926:acquisisce il Bachelor of Science e il Master of Arts in istruzione infermieristica alla Columbia
DettagliAspetti sociali del fine vita
Assistenti sociali e Psicologi a confronto sui temi dei fine-vita e palliazione Aspetti sociali del fine vita Silvana Bortolami Trafitto da un raggio di sole Morte, dolore, solitudine, paura, senso di
DettagliSan Vito al Tagliamento 24 Febbraio 2015
San Vito al Tagliamento 24 Febbraio 2015 R. Sisto Il distretto (LR. 17/14) art.19 1. Il distretto costituisce il livello privilegiato per coinvolgere in modo strutturato i cittadini, anche mediante le
DettagliIl codice deontologico 2009 Attualmente in vigore
Patto Infermiere-Cittadino 1996 Patto Infermiere-Cittadino 1996 Presentarmi al nostro primo incontro, a spiegarti chi sono e cosa posso fare per te Sapere chi sei, riconoscerti, chiamarti per nome e cognome
DettagliIl valore della comunicazione in oncologia
Il valore della comunicazione in oncologia Paola Ponton, psicologa-psicoterapeuta AAS n 3 «Alto Friuli- Collinare Medio Friuli» Una cornice: Storica Semantica Etica Deontologica Legale IL SILENZIO Non
DettagliL équipe dell assistenza domiciliare
2 Corso Specialis5co Assisten5 Familiari per Pazien5 con mala
DettagliCorso Periferico di 1 Livello per Professionisti delle Reti Locali di Cure Palliative
Corso Periferico di 1 Livello per Professionisti delle Reti Locali di Cure Palliative 2 3-16 -17-24 -30 ottobre 2018 Sede del Corso Collegio De Filippi Via Brambilla 15 - Varese pag. 1 di 8 2 ottobre 2018
DettagliIl modello della REGIONE VENETO per le Cure Palliative
La cura nella fase terminale della vita Treviso - 21 GIUGNO 2018- Il modello della REGIONE VENETO per le Cure Palliative UOC Cure Palliative AULSS3 Serenissima Giovanni Poles La Rete di Cure Palliative
DettagliStresa, 1 Ottobre 2015 Il GIC quale strumento di appropriatezza clinico-assistenziale: il ruolo dell Infermiere
Pasqualina DE MASI Mariangela TRES Stresa, 1 Ottobre 2015 Il GIC quale strumento di appropriatezza clinico-assistenziale: il ruolo dell Infermiere video Da government a governance Paternalismo medico Modello
DettagliDignità, Sofferenza, Dolore, Morte e Lutto nella pratica Infermieristica
Dignità, Sofferenza, Dolore, Morte e Lutto nella pratica Infermieristica CORSO DEONTOLOGI DOCENTI: JULITA SANSONI - SIMONA CAPOZZA - GIULIA MARCHETTI Unità di Ricerca Infermieristica Prof. Julita Sansoni
DettagliBisogni di salute e sviluppo delle competenze avanzate/specialistiche degli infermieri. Patrizia Di Giacomo,RN,PhD Federazione IPASVI
Bisogni di salute e sviluppo delle competenze avanzate/specialistiche degli infermieri Patrizia Di Giacomo,RN,PhD Federazione IPASVI Introduzione/1 Cambiamento demografico Aumento della popolazione fragile
DettagliL infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo
L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo Rosangela Ghidelli Coordinatore Infermieristico Caposala U.O. S. Diabetologia e Endocrinologia Azienda Ospedaliera S. Anna Como Presidio
DettagliBasi dell'assistenza infermieristica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Principi di assistenza infermieristica Basi dell'assistenza infermieristica Dr. Caldararo Cosimo Chi è l infermiere? Qual è il lavoro dell
Dettagli