Apparecchi domestici ed esiti analitici, alcune esperienze

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1 Francesco Mantelli - Dipartimento ARPAT di Firenze f.mantelli@arpat.toscana.it Apparecchi domestici ed esiti analitici, alcune esperienze Corso Apparecchi domestici di trattamento dell acqua - Utilizzo ed efficacia ASL 11 Empoli via dei Cappuccini n. 79 1

2 - Acque destinate al consumo umano - Con la definizione Acque destinate al consumo umano, si intendono principalmente le acque distribuite tramite pubblici acquedotti, ma anche in cisterne, in bottiglie e altri contenitori. Sono le acque comunemente definite potabili. Esse rispondono ai requisiti indicati dal Decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, entrato in vigore il 25 dicembre Sono le acque sottoposte a trattamenti definiti domestici che spesso si rifanno al decreto D.M. 21 dicembre 1990, n Regolamento recante disposizioni tecniche concernenti apparecchiature per il trattamento domestico di acque potabili.. un decreto vecchio e oggi di scarsa utilità 2

3 Le tipologie di acque destinate al consumo umano (acque potabili) che potrebbero richiedere trattamenti ai fini di migliorare alcune caratteristiche sono generalmente di 3 tipi: 1. Acque di acquedotto che possono richiedere interventi per migliorare alcune caratteristiche organolettiche come sapore ed odore 3

4 2. Acque di acquedotto che possono richiedere interventi per diminuire le concentrazioni di alcuni parametri per i quali è prevista la deroga. Acque dell Etna: deroga per il vanadio. Acque dei alcune aree della Toscana meridionale: deroghe per l arsenico 4

5 3. Acque provenienti da approvvigionamenti privati che richiedono interventi su differenti parametri per raggiungere i requisiti di potabilità (Ad esempio presenza di ferro e manganese, aspetti microbiologici critici). 5

6 Il basso consumo dell acqua di acquedotto è spesso imputabile a sapore ed odore non soddisfacenti. Sugli scarsi consumi delle acque di acquedotto ai fini potabili può pesare anche la campagna pubblicitaria delle acque minerali che certamente spinge a consumi anche in quegli ambiti dove l acqua di rubinetto presenta buone caratteristiche organolettiche. Odore e sapore delle acque sono imputabili principalmente a due cause: i prodotti aggiunti alle acque ai fini della potabilizzazione e il contenuto di sali disciolti. 6

7 Anche la normale composizione delle acque potabili può presentare caratteri organolettici non gradevoli: è soprattutto il contenuto dei sali disciolti che influenza il sapore delle acque: il D. lgs. 31/2001 stabilisce un valore massimo di 1500 mg/l. Nella Valdelsa (Toscana), ad esempio, alcune acque sotterranee di ottima qualità per quanto riguarda la presenza di possibili contaminanti sia di natura chimica che microbiologica, utilizzate dai pubblici acquedotti, hanno un sapore poco gradito per il contenuto mediamente elevato di sali disciolti e fra questi il solfato, che unito al magnesio, determina caratteristiche di sapore amaro. 7

8 Elementi di criticità - -- Le acque di acquedotto sono sottoposte a disinfezione. Ad eccezione del trattamento con raggi ultravioletti, la disinfezione comporta sempre il contatto con sostanze chimiche che lasciano tracce e modifiche più o meno evidenti dell acqua; i composti del cloro, comunemente impiegati per tale scopo, determinano la formazione di derivati organoalogenati (cloroformio, bromoformio, bromodiclorometano, ) sostanze dotate di una tossicità più o meno elevata in funzione della loro natura e quantità; 8

9 Elementi di criticità delle acque potabili Ma la tecnologia attuale non consente di abbandonare completamente il cloro nei processi di disinfezione. In casi particolari, in piccoli acquedotti in aree montane, spesso con acque già di ottima qualità in partenza, che richiedono solo una disinfezione prudenziale, è possibile un trattamento con raggi ultravioletti che non induce modifiche dei caratteri organolettici. 9

10 -- Elementi di criticità nelle acque potabili -- La qualità di un acqua distribuita tramite rete acquedottistica può peggiorare durante il percorso (tubazioni vecchie, fenomeni di corrosione, infiltrazioni, ecc.): è indispensabile che vi sia sempre un azione disinfettante residua. 10

11 Elementi di criticità delle acque potabili Per alcune sostanze sono in vigore deroghe (che comunque sono autorizzate per un periodo di tempo limitato), per cui può essere ragionevole intervenire su queste sostanze con sistemi di trattamento cercando di diminuire la loro concentrazione Valore parametrico Valore massimo ammissibile concesso per deroga - Anno 2010 Toscana Unità di misura Clorito 0,7 1,0-1,3 mg/l THM ug/l Arsenico ug/l Boro 1 2,0-3,5 mg/l 11

12 Il problema delle deroghe: L attuale tecnologia di potabilizzazione, lo stato delle reti acquedottistiche, le caratteristiche particolari di alcune risorse idriche (acque naturalmente ricche in elementi tossici), determinano deroghe ai valori parametrici di alcuni elementi indesiderabili e tossici. Sono concesse deroghe purché nessuna deroga presenti potenziale pericolo per la salute umana e sempreché l'approvvigionamento di acque destinate al consumo umano conformi ai valori di parametro non possa essere assicurato con nessun altro mezzo congruo (Art. 13, D. lgs. 31/01). A tal scopo sono stati fissati dei periodi transitori durante i quali, in attesa di raggiungere i limiti definiti, viene comunqueconsentita l erogazione dell acqua. Non sono previste deroghe per le acque minerali naturali Non sono previste deroghe per i parametri microbiologici 12

13 Tutto ciò non giustifica la diffusione di troppi articoli che dipingono negativamente in modo eccessivo la qualità delle acque potabili distribuite dagli acquedotti 13

14 Apparecchi di trattamento domestico: cosa accadeva qualche tempo fa Calà P. G. e F. Mantelli - Evoluzione della normativa tecnica per il trattamento delle acque potabili - Ecomondo 2006 Atti dei Seminari, volume 2, pp , novembre 2006 Maggioli Editore S.p.A, Santarcangelo di Romagna (RN) Di seguito sono riportati alcuni dati tratti dal lavoro sopra citato e che si riferiscono ad alcuni anni fa 14

15 Analisi di un acqua sottoposta a depurazione : si osserva la diminuzione eccessiva del calcio e la comparsa di concentrazioni elevate di sodio. Le acque così trattate possono divenire aggressive. Questo avveniva nel Denominazione campione Acqua A Acqua A trattata Conducibilità elettrica µs/cm 25 C Residuo calcolato Torbidità N.T.U. 0,2 0,1 ph 7,6 8,0 Ammonio mg/l <0,1 <0,1 Nitrito mg/l <0,01 <0,01 Cloruro mg/l 50,0 51,2 Nitrato mg/l 7,5 9,0 Solfato mg/l 35,0 34,4 Sodio mg/l 29,0 190 Potassio mg/l 3,4 3,6 Calcio mg/l 50,0 2,1 Magnesio mg/l 12,0 4,2 Durezza totale F 17,4 2,2 La normativa prevede che le acque potabili sottoposte a trattamenti di dissalazione o addolcimento contengano una concentrazione residua di almeno 60 mg/l di calcio, prescrizione spesso disattesa in acque trattate. 15

16 Ulteriore esempio di acqua di acquedotto sottoposta a trattamento mediante apparecchiatura (anno 2006): si osserva un evidente modifica della composizione Parametri Espressione dei risultati Valori rilevati Acqua in ingresso (acqua di acquedotto) Valori rilevati Acqua in uscita dall apparecchio (terzo e quarto Odore Tasso diluizione presenza Torbidità F.T.U. 0,6 0,4 0,3 1,0 ph 7,2 5,5 5,6 6,5-9,5 Cond. Elettrica spec. µs/cm a 25 C Durezza totale F 23,9 1,7 5, Sodio mg/l Na 28,1 20,2 31,6 200 Potassio mg/l K 2,5 41,7 15,4 - Calcio mg/l Ca 71,4 3,2 11,5 - Magnesio mg/l Mg 14,8 2,1 7,3 - Fluoruri mg/l F 0,14 0,16 0,14 1,50 Cloruri mg/l Cl 40,3 38,5 41,3 200 Nitrati mg/l NO 3 10,3 4,8 8,9 50 Solfati mg/l SO 4 55,4 51,9 55,4 250 Ammonio mg/l NH 4 <0,10 6,1 <0,10 0,50 Nitriti mg/l NO 2 <0,01 <0,01 <0,01 0,1\\ Fosfati mg/l PO 4 <0,05 1,84 0,18-16 Fluoruri mg/l F 0,14 0,16 0,14 1,50 litro) Valori rilevati Acqua in uscita dall apparecchio ( undicesimo litro) Valori di parametro allegato 1 D. lgs, 31/01

17 Il DECRETO LEGISLATIVO 2 febbraio 2001, n. 31 Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano riporta in relazione alla durezza nella tabella C, parametri indicatori: Durezza Valori consigliati: F Il limite inferiore vale per le acque sottoposte a trattamento di addolcimento o di dissalazione 17

18 Un acqua aggressiva può determinare fenomeni di corrosione delle tubazioni: oltre al danno alla rete idrica si aggiunge il passaggio in circolo di metalli pesanti. Nella foto: captazione di un acqua aggressiva destinata ad uso acquedottistico 18

19 Dati di analisi su campioni di acqua consegnati da privati ai laboratori ARPAT alcuni anni fa (circa 120 campioni, anni ) evidenziavano che l 80 % di questi presentava una conducibilità < 50 µs/cm Idrogenocarbonato Solfato Nitrato Cloruro Potassio Sodio Magnesio Calcio Prima del trattamento Dopo il trattamento 19

20 Cosa accade oggi: Recenti dati analitici di acque sottoposte a trattamento domestico: le acque, originariamente di tipologia bicarbonato-calcica, sono state trasformate in acque cloruro-sodiche Parametri di analisi Unità di misura Acqua X Acqua X trattata Valori parametrici D.lgs. 31/01 Residuo fisso a 180 C mg/l Valore massimo consigliato: 1500 mg/l ph Unità ph 7,9 7,6 6,5 e 9,5 Ammonio mg/l NH 4 <0,05 <0,05 0,5 Cloruro mg/l Cl Nitrato mg/l NO 3 3,5 3,4 50 Solfato mg/l SO Bicarbonato mg/l HCO Sodio mg/l Na Potassio mg/l K 2,5 10,6 - Calcio mg/l Ca ,8 - Magnesio mg/l Mg 32 10,1 - Durezza totale F 50,4 7,4 Valori consigliati: F

21 La rappresentazione con un istogramma di composizione evidenzia i dati di critici Residuo fisso a 180 C mg/l 1000 Cloruro mg/l Cl Sodio mg/l Na Calcio mg/l Ca Magnesio mg/l Mg Durezza totale F Acqua X 32 50,4 12,8 10,1 7,4 Acqua X trattata 21

22 Breve intermezzo sull importanza del calcio nelle acque potabili: Dal Notiziario ISS, Volume 20 - Numero 3 Marzo 2007: LA DUREZZA DELL'ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO: RIFLESSI SULLA SALUTE UMANA Massimo Ottaviani, Laura Achene, Emanuele Ferretti e Luca Lucentini Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria, Istituto Superiore di Sanità, Roma 22

23 Il significato sanitario della durezza delle acque è stato messo in evidenza per la prima volta alla fine degli anni 50 da studi epidemiologici che riscontravano una correlazione inversa tra CVDs (malattie cardiovascolari) e durezza delle acque potabili. Più di un centinaio di studi condotti a livello mondiale nel ventennio successivo hanno riscontrato una significativa incidenza di CVDs in popolazioni servite da acque con ridotti contenuti di calcio e magnesio. Numerose ricerche condotte in seguito, sulla base delle più recenti metodologie epidemiologiche, in differenti periodi, aree geografiche e popolazioni hanno ribadito l esistenza di un effetto protettivo dei contenuti di calcio e magnesio disciolti nei confronti dell insorgenza di CVDs. 23

24 In considerazione dell importanza della tematica e dei molteplici contributi scientifici elaborati nel corso degli ultimi anni, l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha di recente pubblicato la monografia Nutrients in Drinking Water con lo scopo di accertare in via definitiva la relazione esistente tra calcio, magnesio e altri elementi in traccia sulle CVDs, e di indagare sul contributo dell acqua potabile all apporto di elementi utili alla salute umana. In tale contesto, particolare interesse riveste uno studio che, sulla base di un esame approfondito degli studi epidemiologici riportati nel periodo , attribuisce un importante ruolo sanitario alla presenza del magnesio nell acqua. Risultanze di studi in vitro su animali e uomo sono anche riportate a conferma di tale ipotesi. 24

25 . viene evidenziato il ruolo essenziale dell acqua potabile nell apporto di nutrienti minerali e, in linea generale, viene rimarcato il beneficio del consumo di acque dure sulla riduzione dell incidenza di CVDs, ascrivibile principalmente alla presenza di magnesio. Su tali basi, la stessa OMS raccomanda l emissione di linee guida per la regolamentazione dei trattamenti di desalinizzazione delle acque destinate al consumo umano, ed evidenzia la necessità di procedere ad arricchimento o ricostituzione dei contenuti originali di calcio e magnesio di acque demineralizzate e di provvedere a una corretta informazione dei consumatori... 25

26 Sul piano normativo, a livello europeo, la direttiva 80/778/CE fissava un livello guida per calcio e magnesio e per la durezza totale (60 mg/l Ca), riferita alla concentrazione minima in acque addolcite o desalinizzate. La direttiva 98/83/CE sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, ha sostituito la precedente norma del 1980 e, acquisendo le indicazioni delle linee guida 1993 dell OMS, non ha riportato i valori limite per i suddetti parametri, sebbene un requisito indiretto potrebbe essere rappresentato dal ph minimo di 6,5 in quanto acque molto dolci e poco mineralizzate presentano generalmente un ph < 6,5. Nei lavori di revisione della direttiva 98/83/ CE, è largamente condivisa dagli esperti di molti Stati Membri l importanza di reintrodurre il parametro durezza sulla base di considerazioni sanitarie legate ai numerosi studi epidemiologici che associano il consumo di acque a ridotto tenore di calcio e, soprattutto, di magnesio all incremento di CVDs. 26

27 Oggi, con i sistemi di trattamento domestico le cose potrebbero oggi essere anche migliori Ad esempio, si è capito che aumentare molto il valore del sodio non è una buona cosa. Tuttavia l idea di considerare la durezza un elemento negativo della qualità dell acqua ad uso potabile, nonostante l immensa mole di lavori che dimostrano il contrario, non si riesce ad abbandonare. E così che nell esperienze di seguito riportate si osserva un eccessiva riduzione della durezza di acque potabili 27

28 Recenti dati analitici di acque sottoposte a trattamento domestico: niente sembra cambiato rispetto al passato: peggioramento delle caratteristiche di qualità per aumento di sodio e riduzione di calcio Acqua trattata con sistemi di depurazione domestica Unità di misura Acquedotto di Pian di Scò (Figline) Acqua non trattata Acquedotto di Pian di Scò (Figline) Acqua trattata Conducibilità elettrica specifica µs/cm 20 C Residuo fisso calcolato mg/l ph 7,2 7,8 Fluoruro mg/l F 0,2 0,4 Cloruro mg/l Cl 34,2 36,7 Nitrato mg/l NO 3 1,5 1,4 Solfato mg/l SO 4 50,5 48,9 Idrogenocarbonato mg/l HCO Sodio mg/l Na 37,7 145 Potassio mg/l K 1,3 5,6 Calcio mg/l Ca 89,2 25,8 Magnesio mg/l Mg 24,5 8,1 Durezza totale F 32,4 9,8 28

29 Esperienze di trattamento con caraffa filtrante 29

30 Esperienze di laboratorio su una caraffa filtrante molto diffusa in commercio dotata di filtro a carbone e filtro a resine: confronto con i valori parametrici di normativa Parametri di analisi Unità di misura Acquedotto di S. Miniato (Loc San Quintino) Acqua NON trattata Acquedotto di S. Miniato (Loc San Quintino) Acqua trattata Residuo fisso a 180 C mg/l Valori parametrici D.lgs. 31/01 Valore massimo consigliato: 1500 mg/l ph unità ph 7,7 7,8 6,5 e 9,5 Ammonio mg/l NH 4 <0,005 0,33 0,5 Cloruro mg/l Cl 55 55,0 250 Nitrato mg/l NO 3 10,0 10,0 50 Solfato mg/l SO 4 22,0 22,0 250 Idrogenocarbonato mg/l HCO Sodio mg/l Na 58,0 59,0 200 Potassio mg/l K 1,0 48,0 - Calcio mg/l Ca 77,0 11,0 - Magnesio mg/l Mg 15,0 4,0 - Durezza totale F 25,4 4,4 Valori consigliati: F

31 Esperienze di laboratorio su una caraffa filtrante molto diffusa in commercio dotata di filtro a carbone e filtro a resine: rappresentazione mediante istogramma di composizione 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 77,0 15,0 25,4 48,0 Potassio mg/l K Calcio mg/l Ca Magnesio mg/l Mg Durezza totale F 11,0 10,0 0,0 1,0 Acquedotto di S. Miniato - Acqua NON trattata 4,0 4,4 Acquedotto di S. Miniato - Acqua 31 trattata

32 Ulteriori esperienze di laboratorio su una caraffa filtrante molto diffusa in commercio dotata di filtro a carbone e filtro a resine: elevata riduzione della durezza e aumento del potassio Acquedotto di Collesalvetti Acqua NON Acquedotto di Collesalvetti Acqua Acquedotto di Firenze Acqua NON Acquedotto di Firenze Acqua Unità di misura filtrata FILTRATA filtrata FILTRATA Residuo fisso a 180 C mg/l ph 7,0 6,5 7,0 5,9 Cloruro mg/l Cl 68,1 65,1 46,7 46,9 Nitrato mg/l NO 3 1,0 1,5 6,5 3,6 Solfato mg/l SO 4 39,9 37,5 42,6 38,5 Idrogenocarbonato mg/l HCO ,0 Sodio mg/l Na 67,8 74,0 32,7 43,8 Potassio mg/l K 2,9 59,5 3,4 24,4 Calcio mg/l Ca ,0 68,0 10,5 Magnesio mg/l Mg 35,3 14,7 12,3 4,0 Durezza totale F 59,5 16,5 22,1 4,3 32

33 Quando un trattamento può essere utile 9 Esperienze di laboratorio su una caraffa filtrante molto diffusa in commercio dotata di filtro a carbone e filtro a resine: la rimozione dei trialometani ug/l Bromodiclorometano Dibromoclorometano Bromoformio 0 Prima del trattamento Acquedotto di Collesalvetti Dopo il trattamento Acquedotto di Collesalvetti 33

34 Esperienze di laboratorio su una caraffa filtrante molto diffusa in commercio dotata di filtro a carbone e filtro a resine: la rimozione dei trialometani Prodotti conseguenti alla clorazione - Trialometani Unità di misura Acquedotto di Collesalvetti Acquedotto di Collesalvetti Prima del trattamento Dopo il trattamento Bromodiclorometano µg/l 0,6 0,1 Dibromoclorometano µg/l 3,0 0,7 Bromoformio µg/l 8,4 1,6 34

35 Riduzione della concentrazione di metalli ed elementi di natura non metallica in acqua di acquedotto trattata con sistema di filtrazione in caraffa Metalli e elementi di natura non metallica Concentrazione nell'acqua PRIMA del trattamento (ug/l) Concentrazione nell'acqua DOPO il trattamento (ug/l) % di rimozione Arsenico 18,6 13,5 38 Ferro 80,0 4,0 95 Manganese 67,0 3,7 94 Cromo 17,6 0,9 94 Nichel 22,0 <

36 Riduzione della concentrazione del BORO in acqua di acquedotto trattata con sistema di filtrazione in caraffa Valore limite D.lgs.31/01 Massimo Ammissibile per deroga in Toscana Concentrazione nell'acqua PRIMA del trattamento Concentrazion e nell'acqua DOPO il trattamento % di rimozione 1,0 mg/l 3,5 mg/l 2,9 mg/l 2,1 mg/l 27,6 36

37 I trattamenti con osmosi inversa L'osmosi inversa è un processo attraverso cui si forza il passaggio delle molecole da una soluzione più concentrata alla soluzione meno concentrata ottenuto applicando alla soluzione più concentrata una pressione. In pratica, l'osmosi inversa viene realizzata con membrane semipermeabili che trattengono il soluto da una parte e che permettono di ricavare il solvente puro dall'altra. Questo fenomeno richiede il compimento di un meccanico pari a quello necessario per annullare l'effetto della pressione osmotica. La pressione osmotica è correlata alle soluzioni:. Le particelle di un tendono a disperdersi uniformemente nel, come quelle di un tendono a occupare tutto lo spazio a loro disposizione: le particelle di soluto esercitano perciò una pressione analoga alla gassosa

38 L'impiego dei sistemi a osmosi inversa: quasi sempre inutili e dannosi per gran parte delle acque di acquedotto La maggior parte delle acque di acquedotto in Toscana si colloca con un contenuto di solidi disciolti fra 50 e 900 mg/l, con un valore medio intorno 400 mg/l. Il valore parametrico indicato dal D. lgs è 1500 mg/l Nella quasi totalità di queste acque è inopportuno qualsiasi trattamento volto a ridurre il contenuto dei solidi disciolti 38

39 Il trattamento con osmosi inversa: molti apparecchi di trattamento domestico vengono forniti con sistemi di osmosi inversa ( generalmente anche molto costosi) Nelle comuni acque distribuite dai pubblici acquedotti l osmosi inversa è operazione quasi sempre inutile e spesso dannosa, in quelle acque cioè con un contenuto di solidi disciolti non elevato (come la quasi totalità degli acquedotti in Toscana) 39

40 Il trattamento con osmosi inversa Può essere utile in casi particolari, ad esempio per rimuovere contenuti elevati di sostanze come fluoruro e nitrato e ovviamente per acque con salinità elevata (maggiore di 1500 mg/l). Solo in approvvigionamenti privati, con acque che presentano particolari criticità può essere una tecnica utile. Pertanto è una tecnica che raramente dovrebbe essere applicata nei trattamenti di acque provenienti da pubblici acquedotti 40

41 Riduzione della concentrazione dello ione clorito in acqua di acquedotto sottoposta a trattamento con osmosi inversa Parametri di analisi Trattamento in caraffa Unità di misura Acquedotto di Firenze Acqua NON trattata Acquedotto di Firenze Acqua trattata Valore parametrico D. lgs. 31/01 Clorito µ g/l Parametri di analisi Trattamento mediante osmosi inversa Unità di misura Acquedotto di Firenzee Acqua NON trattata Acquedotto di Firenzee Acqua trattata Valore parametrico D. lgs. 31/01 Clorito µ g/l

42 Il trattamento con osmosi inversa: analisi chimica di un acqua sottoposta a trattamento di osmosi inversa Eccessiva riduzione del contenuto dei solidi disciolti Acqua trattata con osmosi inversa Unità di misura Acquedotto di Firenze Acqua non trattata Acquedotto di Firenze Acqua trattata Conducibilità elettrica specifica µs/cm 20 C Residuo fisso a 180 C mg/l Valori parametrici D.lgs. 31/01 Valore massimo consigliato: 1500 ph 7,7 7,7 6,5 e 9,5 Ammonio mg/l NH 4 <0,05 <0,05 0,5 Fluoruro mg/l F 0,13 <0,10 1,5 Cloruro mg/l Cl 48,2 17,4 250 Nitrato mg/l NO 3 7,3 4,2 50 Solfato mg/l SO 4 42,1 10,5 250 Idrogenocarbonato mg/l HCO Sodio mg/l Na 33,7 13,1 200 Potassio mg/l K 3,6 1,5 - Calcio mg/l Ca 69,0 19,2 - Magnesio mg/l Mg 12,4 3,4 - Durezza totale F 22,4 6,2 Valori consigliati: F 42

43 . Da tutta questa presentazione resta fuori la microbiologia delle acque sottoposte a trattamento domestico E un aspetto abbastanza complesso e richiederebbe molte trattazioni caso per caso e che per ora non affrontiamo

44 Per finire..attenzione all aggiunta delle polverine per rendere l acqua gassata: si possono introdurre quantità di sodio molto elevate... Acqua gasata artificialmente con aggiunta di polvere Unità di misura Valori trovati Valori parametrici D.lgs. 31/01 Conducibilità elettrica specifica µs/cm 20 C ph unità ph 5,1 6,5 e 9,5 Idrogenocarbonato mg/l HCO Sodio mg/l Na

45 Qualche esempio di pubblicità non corretta che invita all acquisto di strani apparecchi di trattamento domestico Scopri il miglior prodotto = Generatore Acqua Ionizzata [ nome ] 4. Favorire l'idratazione. La grandezza dei cluster d'acqua alcalina Ionizzata, è circa di 5-6 cluster rispetto ai 25 dell'acqua che bevi ogni giorno. Bere un'acqua con molecole temporaneamente + piccole, significa idratare notevolmente di più il nostro organismo! 1 bicchiere di acqua [ nome..] può equivalere a 4 bicchieri di acqua regolare.. in fatto di idratazione 5. Aiutare le difese immunitarie. Riducendo i depositi acidi nel corpo, si aumentano in modo naturale le difese immunitarie. 6. Lavare frutta e verdura : Generare un'acqua con PH 2.5 o 3.0. permette di uccidere il 99% di virus e batteri. Potrai lavare la frutta con la consapevolezza di ottenere lo scopo desiderato. Lavarla veramente!! 45

46 . Per non parlare poi di strani documenti sulle acque potabili che fanno un informazione priva di ogni valenza scientifica 46

47 Conclusioni 1) Come mostrato all inizio di questa presentazione, il trattamento domestico delle acque potabili deve essere effettuato solo in casi particolari 2) In commercio vi sono molti apparecchi per il trattamento domestico delle acque potabili che forniscono acque con parametri fuori dai limiti di quanto previsto dal D. lgs. 31/01. 3) la riduzione della durezza operata da molti apparecchi in commercio è quasi sempre un operazione inutile e che peggiora la qualità delle acque 4) l utilizzo di apparecchi di trattamento che si basano sull osmosi inversa deve essere effettuato con molta cautela 47

48 Conclusioni 5) per le comuni acque di acquedotto il trattamento domestico dovrebbe essere quasi sempre di tipo semplice: rimozione di odori e sapori. Nel caso in cui si ritenga di intervenire su parametri in deroga (THM. clorito, arsenico e boro) va studiato caso per caso il sistema di trattamento da impiegare. 6) nel caso di approvvigionamenti privati, il trattamento dell acqua da utilizzare a scopo potabile può essere indispensabile (rimozione ferro e manganese, microbiologia alterata, altro)... 48

49 Alla realizzazione di questa presentazione hanno collaborato: TPA Gabriele Bertini TPA Paolo Bucci Dott. Andrea D Elia Dott. Fabrizio Lo Galbo Dott.ssa Anna Maria Marsico TPA Marzia Masini TPA Luigina Romualdi Dott. Roberto Signorini Dott. Paolo Spiniello 49

50 Grazie dell attenzione Fine 50

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