Protocollo continuità assistenziale

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1 1 di 11 PROTOCOLLO CONTINUITÀ ASSISTENZIALE Scopo della procedura è definire analiticamente le modalità con le quali Anafi Associazione garantisce la continuità assistenziale in tutte le fasi della cura domiciliare integrata, prevedendo modalità di gestione degli eventuali trasferimenti degli utenti presso strutture sanitarie e sociosanitarie e la gestione di eventuali cambi del personale di riferimento. PROSEGUIMENTO CURE I medici e/o gli operatori devono spiegare scrupolosamente ai pazienti e ai loro familiari i rischi e i benifici del proseguimento delle cure. Una volta che il paziente e i familiari sono stati informati sul proseguimento delle cure, il medico e/o l operatore consegnano il consenso informato ai pazienti (Allegato 1) che lo devono debitamente firmare. PASSAGGI DI CONSEGNA Scopo della consegna è quello di fornire informazioni sulla cura del paziente, sul trattamento e sui servizi, sulle sue condizioni attuali e su ogni cambiamento prevedibile. Il processo di trasmissione delle informazioni relative al paziente da un operatore all altro, da un team all altro o dagli operatori al paziente e alla famiglia, ma anche con eventuali strutture sanitarie ha lo scopo di assicurare la continuità della cura e la sicurezza per il paziente. La comunicazione deve essere accurata per garantire la sicurezza del paziente. Le potenzialità riconducibili alla consegna comunicativa sono almeno le seguenti: - condivisione delle informazioni; - continuità della cura; - protezione del paziente; - apprendimento cooperativo; - sviluppo della collaborazione nel gruppo; - sostegno per i membri dell équipe; - l esplicitazione di conoscenze ed esperienze, e quindi, formazione. pag. 1 di 11

2 2 di 11 Il tempo impiegato per la trasmissione della consegna infermieristica, socio assistenziale e di ogni operatore sanitario può venire sprecato con ripercussioni sulla sicurezza degli assistiti, se durante il cambio turno non vengono fornite informazioni utili. Tutto ciò ha importanti implicazioni per tutto il personale sanitario e i pazienti, in quanto la continuità assistenziale dipende dall esistenza di efficienti ed efficaci meccanismi di comunicazione tra tutti i membri del team sanitario. Le sperimentazioni e i protocolli elaborati a livello internazionale per rendere la consegna più efficace sono moltissimi, anche perché non vi può essere un unica soluzione valida per tutte le situazioni, ma è necessario identificare lo strumento più idoneo per la propria realtà. Anafi ha scelto il sistema SBAR (acronimo di Situation, Background, Assessment, Recommendation): è un metodo strutturato, in particolare, per la trasmissione delle informazioni cliniche che richiedono un immediata attenzione e decisione. Questo metodo,in primo luogo, aiuta a colmare le differenze di approccio tra diversi professionisti, facilitare la comunicazione e renderla più soddisfacente per tutti. Inoltre questo metodo, oltre alla sua versatilità e semplicità, ha la fondamentale caratteristica di contribuire alla formazione di un modello mentale condiviso tra gli operatori che favorisce la comunicazione efficace e garantisce la sicurezza del paziente. Infine recenti studi in area critica, hanno dimostrato che l utilizzo della SBAR favorisce lo sviluppo di schemi mentali, e velocizza il passaggio di informazioni tra operatori, migliora la qualità delle informazioni scambiate, riduce la durata dei punti di transizione senza compromettere la sicurezza e l impatto emotivo della comunicazione orale. L operatore è tenuto a compilare una checklist (Allegato 2) per presentare in modo chiaro, completo e rispettando sempre una certa sequenza i dati importanti riferiti alla situazione pregressa e attuale del paziente, mettendo in evidenza ciò che è raccomandato fare nelle ore a seguire. Anafi completa la procedura dando particolare importanza anche allo scambio verbale delle consegne infermieristiche durante il cambio turno, che consente di verificare, riformulare e integrare le informazioni con gli aspetti non verbali, permettendo una maggiore profondità dei dati oggettivi che non può essere gestito in forma scritta. MODALITÀ DI GESTIONE TRASFERIMENTI Nell assistenza domiciliare è giustamente crescente l attenzione dedicata ai processi connessi al trasferimento dei pazienti (tra strutture e unità operative) e al conseguente affido degli stessi a colleghi o altre équipe professionali. Anafi, consapevole di ciò, pone una particolare cura nei trasferimenti e si preoccupa di garantire procedure certe e sicure. L operatore è tenuto a continuare la sua opera fino all avvenuta sostituzione con un collega. La consegna clinica si riferisce al trasferimento delle responsabilità/accountability (presa in carico e responsabilità) per alcuni aspetti della cura di un paziente. Al riguardo gli operatori sono tenuti a compilare l apposita scheda in allegato (Allegato 3). pag. 2 di 11

3 3 di 11 DIMISSIONE Nel momento in cui il paziente ha raggiunto gli obiettivi del PAI, il medico specialista viene interpellato dal Care Manager per concordare la rivalutazione della situazione, finalizzata ad una eventuale dimissione. Ricevute le indicazioni del medico, insieme ai familiari ed al paziente, viene pianificata la dimissione, che può coincidere con la scadenza del pai assegnato. In caso di sospensione per ricovero, per periodi superiori ai 15 giorni, la data di dimissione coincide con il ricovero ospedaliero. In tutti i casi di dimissione del paziente il Care Manager ritira la documentazione dal domicilio e la consegna alla ASL per l archiviazione; il Coordinatore registra la dimissione e la sua motivazione nel sistema informatico. DOCUMENTAZIONE SANITARIA Tutta la documentazione sanitaria del paziente è a disposizione degli operatori sanitari, sociosanitari e sociali in ogni momento: la documentazione sanitaria relativa al paziente è conservata all interno del sistema gestionale GesAnafi. ANAFI aggiorna e conserva il fascicolo socio sanitario del cittadino, adottando tutte le misure necessarie alla tutela della privacy. RELAZIONE CLINICA FINALE È fornita al paziente specifica relazione finale per il medico curante (Allegato 4). pag. 3 di 11

4 4 di 11 ALLEGATO 1 CONSENSO INFORMATO AL PROSEGUIMENTO DELLE CURE Il/la sottoscritto/a. Nato/a a.. (Prov.) il / / dettagliatamento informato dal Dott/ Operatore di necessitare della prosecuzione delle cure, dichiara di essere stato messo a conoscenza delle caratteristiche del trattamento a cui viene sottoposto/a e dei rischi e benefici che ne posssono conseguire e di (barrare la voce desiderata). o o autorizzare il consenso non autorizzare il consenso Luogo e data Firma del paziente o del legale rappresentante Firma del medico o dell operatore pag. 4 di 11

5 5 di 11 ALLEGATO 2 CHECKLIST PASSAGGI DI CONSEGNA Al fine di garantire la sicurezza del paziente gli operatori sono tenuti a compilare debitamente questa checklist, in modo tale da favorire lo scambio di informazioni tra colleghi. Di seguito la leggenda per compilare la checklist. S Identificazione del paziente Rapido inquadramento della situazione B Diagnosi, anamnesi significativa, allergie Risultati di laboratorio e di altri interventi diagnostici A Segni vitali Valutazioni cliniche Preoccupazioni con dati oggettivi a supporto R Specificare richieste Formulare suggerimenti chiarendo i tempi e le modalità di attuazione operatore data ora S: B: A: R: pag. 5 di 11

6 6 di 11 DATI ANAGRAFICI PAZIENTE COGNOME: NOME: CODICE FISCALE: RESIDENZA: pag. 6 di 11

7 7 di 11 ALLEGATO 3 - SCHEDA TRASFERIMENTO STRUTTURA DI DESTINAZIONE: MOTIVO TRASFERIMENTO: PROCEDURE E TERAPIE ESEGUITE DURANTE LA DEGENZA: CONDIZIONI E BISOGNI ASSISTENZIALI DEL PAZIENTE AL MOMENTO DEL TRASFERIMENTO: AVVENUTA FORMAZIONE /EDUCAZIONE DEL PAZIENTE: SEGNALAZIONE EVENTI AVVERSI: Luogo e data, Firma operatore pag. 7 di 11

8 8 di 11 RELAZIONE CLINICA FINALE PER IL MEDICO CURANTE DATI ANAGRAFICI PAZIENTE COGNOME: NOME: CODICE FISCALE: RESIDENZA: PATOLOGIE PREGRESSE : DIAGNOSI CLINICA: pag. 8 di 11

9 9 di 11 STATO CLINICO ATTUALE: ESAMI E TERAPIA ESEGUITI O IN VIA DI ESECUZIONE: RISPOSTA AL TRATTAMENTO: pag. 9 di 11

10 10 di 11 INDICAZIONE ALLA RICHIESTA DI TRASFERIMENTO: NOME DEL MEDICO RICHIEDENTE E TELEFONO DIRETTO: pag. 10 di 11

11 11 di 11 NOME MEDICO ACCETTANTE E TELEFONO DIRETTO: SEGNALAZIONE EVENTI AVVERSI: Firma medico coordinatore pag. 11 di 11

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