PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI
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- Berto Baroni
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1 Istituto Comprensivo Pietro da Cemmo Capo di Ponte PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI Il presente documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un ottimale inserimento degli alunni diversamente abili, definisce compiti e ruoli delle figure operanti all interno dell istituzione scolastica, traccia le diverse possibili fasi dell accoglienza e delle attività di facilitazione per l apprendimento.
2 PROGETTO INTEGRAZIONE INGRESSO PERCORSI INTEGRATI TRA ORDINI DI SCUOLE PRE-CONOSCENZA E COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA PRESENTAZIONE AL C.d.C/team INSERIMENTO OSSERVAZIONE E CONOSCENZA VERIFICA E VALUTAZIONE PREDISPOSIZION E PERCORSI PERSONALIZZAT I
3 Iscrizione FASI entro il 25 gennaio TEMPI ATTIVITA PER L ALUNNO DISABILE La famiglia e l alunno visitano la scuola contattano il personale per una prima fase conoscitiva; la famiglia procede all iscrizione dell alunno presso la segreteria dell istituto nei termini prestabiliti; la famiglia dovrà far pervenire, entro breve tempo, la certificazione attestante la diagnosi clinica. Pre- accoglienza entro maggio Nell ambito dei percorsi di continuità tra i diversi ordini di scuola vengono organizzate una serie di attività e incontri finalizzati alla reciproca conoscenza tra l alunno e la scuola (personale, struttura, attività). Lo stesso tipo di percorso per i neo iscritti della scuola d infanzia Condivisione settembre Presentazione del caso dell alunno disabile all equipe pedagogica Accoglienza nel corso dell anno Durante la prima settimana di scuola vengono predisposte una serie di attività, rivolte a tutte le classi prime, finalizzate ad un positivo inserimento nella nuova scuola; nel caso in cui l ambientamento e il passaggio a nuove figure di riferimento costituiscano per l alunno difficoltà tali da compromettere i risultati raggiunti si prevede che un doc. della scuola di provenienza accompagni l alunno nel primo periodo d inserimento; successivamente vengono messe in atto le fasi del progetto accoglienza predisposto.
4 FASI DEL PROGETTO FASI PERSONE COINVOLTE TEMPI PREVISTI A. SCAMBIO INFORMAZIONI SULL ALUNNO; CONOSCENZA DELL AMBIENTE SCOLASTICO B. CONSAPEVOLEZZA E CONDIVISIONE C. COSTRUZIONE RAPPORTI INTERPERSONALI D. PARTECIPAZIONE E INCLUSIONE Docenti curricolari e insegnante a sostegno della classe, operatori neuropsichiatria, genitori, operatore socio educativo assistenziale Dalla preiscrizione in poi
5 Fase a: SCAMBIO INFORMAZIONI E CONOSCENZA DELL AMBIENTE ATTIVITA PERSONE COINVOLTE MODALITA TEMPI Acquisizione informazioni Famiglia,docenti insegnante a sostegno, operatori della scuola di provenienza Incontri, colloqui, visione della documentazione e del materiale di lavoro Uno o più incontri dalla preiscrizione in poi Visita dell edificio scolastico nei suoi spazi: classi, laboratori, biblioteca, palestra, uffici Docenti, alunno e famiglia L alunno con l eventuale classe di appartenenza visita l ambiente scolastico Uno più incontri dalla preiscrizione in poi Partecipazione attiva ad uno o più laboratori e/o ad attività curricolari di classe Docenti Docenti curricolari e insegnante a sostegno coinvolgono l alunno nelle attività proposte Uno o più incontri nei mesi di aprile maggio
6 Fase b: CONSAPEVOLEZZA E CONDIVISIONE ATTIVITA PERSONE COINVOLTE MODALITA TEMPI Tutti i docenti del C.d.C l eventuale assistente alla comunicazione e alla autonomia Al primo Consiglio di Classe lettura della diagnosi funzionale, della relazione finale, dello eventuale progetto continuità delle indicazione emerse negli incontri di pre-conoscenza. Primi giorni di scuola. Presentazione del caso al C.d.C. GLHO (Nel passaggio tra ordini di scuola nel primo incontro equipe sociopsico-pedagogica dovrà essere al completo) Durante l incontro referente NPIA presenta le modalità funzionali le ulteriori possibilità di sviluppo dell alunno fornendo indicazioni e Suggerimenti; La famiglia in base alle proprie competenze fornisce ulteriori indicazioni o chiarimenti. Primo periodo d inserimento
7 Fase c: COSTRUZIONE DI RAPPORTI INTERPERSONALI ATTIVITA PERSONE COINVOLTE MODALITA TEMPI Sviluppo dei rapporti interpersonali tra l alunno disabile e i compagni Docente curriculari e insegnante a sostegno, assistente alla comunicazione-autonomia eventuale coinvolgimento della famiglia. Dopo una prima osservazione e conoscenza dell alunno e della classe, allo scopo di favorire rapporti paritetici, l insegnante valuta l opportunità di fornire alla classe informazioni relative alla disabilità avvalendosi dell aiuto dei genitori dell alunno o di personale competente. Primi periodo di frequenza Facilitare l attivazione di una rete relazionale tra tutti i soggetti coinvolti Docente curricolari e insegnante a sostegno, docenti della classe ed assistente alla comunicazione e autonomia Il docente, gradualmente attraverso un dialogo continuo, presenta l alunno a tutti gli operatori scolastici affinché si crei tra loro un buon rapporto Primi periodo di frequenza
8 Fase d: PARTECIPAZIONE ED INCLUSIONE ATTIVITA PERSONE COINVOLTE MODALITA TEMPI Attività didattiche Docente curricolari, insegnante a sostegno, genitori e operatori NPIA eventuale psicopedagogista Scelta del tipo di percorso didattico adeguato alle capacità (programmazione, per obiettivi minimi differenziata o curricolare) Entro il mese di novembre In fase di progettazione: Partecipazione alle attività della classe secondo le indicazioni del P.O.F. Docente curricolari e insegnante a sostegno, assistente alla comunicazione e all autonomia e genitori Valutazione della composizione della classe in modo da proporre attività fruibili da tutti. L alunno partecipa, al percorso scolastico condividendo le iniziative della classe, le quali dovranno essere programmate valutando tutte le alternative possibili per renderle fruibili all alunno concordando con la famiglia le possibili soluzioni Nel corso dell anno.
9 PERSONE DI RIFERIMENTO PREPOSTE ALL ORGANIZZAZIONE
10 RUOLI - COMPITI - TEMPI PER L INTEGRAZIONE PERSONALE Dirigente scolastico COMPITI Consultivi Formazione delle classi Assegnazioni insegnanti di sostegno Rapporti con le amministrazioni locali (Comune, Provincia, ) Funzione Obiettivo Insegnante a sostegno Raccorda le diverse realtà (Enti territoriali, Enti di formazione, Cooperative, scuole, NPIA e famiglie) Attua il monitoraggio di progetti Coordina la commissione H Promuove l attivazione di laboratori specifici Controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita Partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione Cura gli aspetti metodologici e didattici Svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici Tiene rapporti con famiglia, operatori NPIA, operatori comunali Insegnante curricolare Tiene rapporti con famiglia, operatori NPIA, operatori comunali Accoglie l alunno nel gruppo classe favorendone l integrazione anche sul piano didattico Partecipa alla stesura del P.E.I. Favorisce un interscambio con l insegnante di sostegno per allentare la dipendenza psicologica/didattica del disabile
11 RUOLI - COMPITI - TEMPI PER L INTEGRAZIONE PERSONALE COMPITI Assistente alla comunicazione e alla autonomia. Collabora alla formulazione del PEI Collabora con gli insegnanti per la partecipazione dell alunno a tutte le attività scolastiche e formative Si attiva per il potenziamento dell autonomia della comunicazione e della relazione dell alunno Personale ausiliario Genitori GLHI ( preside, rappresentanti insegnanti enti locali, genitori, ) Su richiesta può accompagnare l alunno negli spostamenti interni relativamente ai bisogni primari Forniscono informazioni sull alunno Collaborano alla stesura del PEI in base alle loro competenze Collaborano al GLHI Analizza le realtà di sfondo e le risorse dell istituto. Collabora alle iniziative educative e di integrazione predisposte dalla scuola Propone interventi di formazione ed informazione al Collegio Docenti Verifica il livello e la qualità dell integrazione nella scuola
12 Istituto Comprensivo P.da Cemmo Fasi della programmazione NORMALE INDIVIDUATA NEL P.O.F. PER OBIETTIVI MINIMI Sono obiettivi minimi delle singole programmazioni, quindi si tratta di una programmazione non differenziata DIFFERENZIATA Prevede interventi educativi e didattici adeguati alle capacità e potenzialità riscontrate
13 DOCUMENTAZIONE
14 DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO DIAGNOSI FUNZIONALE Descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione di possibile evoluzione dell alunno certificato PROFILO DINAMICO FUNZIONALE(DAL 2008 INTGRATO CON LA DIAGNOSI FUNZIONALE) Indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell alunno, le possibilità di recupero, le capacità possedute da sollecitare e progressivamente rafforzare. Devono essere evidenziate le aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo-didattico e socio-affettivo.(in base alle linee guida degli accordi di programma). PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l alunno; mira ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più opportune mediante l assunzione concreta di responsabilità da parte delle diverse componenti firmatarie. Deve essere valutato in itinere ed eventualmente modificato PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PERSONALIZZATA (parte integrante del PEI) Vengono descritti gli interventi didattici integrati che si realizzano in classe fissando obiettivi e competenze. VERIFICA IN ITINERE Riscontro delle attività programmate nel PEI. Operatori NPIA Operatori NPIA Gli operatori del servizio NPIA, insegnanti curricolari, l insegnane a sostegno, operatori Enti locali, i genitori dell alunno. Insegnanti della classe insegnante a sostegno Insegnanti curricolari e insegnanti a sostegno All atto della prima segnalazione è rinnovata ad ogni passaggio tra un ordine di scuola all altro Viene aggiornato alla fine della Scuola d Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado e durante la Scuola Secondaria di II grado Formulato entro i primi tre mesi di ogni anno Scolastico Verificato con scadenza trimestrale Formulato entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico Durante l anno scolastico elenco
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