LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA: DALLA PREVENZIONE ALLA DIAGNOSI
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- Sergio Tarantino
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1 Invecchiare con gusto. Dalla prevenzione alla cura del decadimento cognitivo 12 Ottobre 2018 Hotel Villa Soligo LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA: DALLA PREVENZIONE ALLA DIAGNOSI Dott.ssa Cristina Ruaro Psicologa-Psicoterapeuta Presso l'azienda Ospedaliera di Padova Centro Regionale Invecchiamento Cerebrale CRIC
2 LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA: DALLA PREVENZIONE ALLA DIAGNOSI... Cos'è Cosa valuta Quali obiettivi ha Quale prevenzione Quale diagnosi Oltre alla diagnosi
3 COS'E' LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA NEUROPSICOLOGIA: Disciplina scientifica che studia i deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali causati da lesioni o disfunzioni del sistema nervoso centrale ESAME NEUROPSICOLOGICO: Misurazione indiretta del funzionamento cerebrale. L'oggetto di indagine non è il cervello, ma la cognizione.
4 COSA VALUTA L'ESAME NEUROPSICOLOGICO AREE COGNITIVE Attenzione Complessa Linguaggio Funzione Esecutiva Percettivo-Motoria Apprendimento e Memoria Cognizione Sociale Edito in USA 2013
5 AREE COGNITIVE DELL'ESAME NEUROPSICOLOGICO AREE COGNITIVE Attenzione Complessa Funzione Esecutiva Apprendimento e Memoria Linguaggio Percettivo-Motoria Cognizione Sociale
6 AREE COGNITIVE DELL'ESAME NEUROPSICOLOGICO AREE COGNITIVE Attenzione Complessa Funzione Esecutiva Apprendimento e Memoria Linguaggio Percettivo-Motoria Cognizione Sociale
7 AREE COGNITIVE DELL'ESAME NEUROPSICOLOGICO AREE COGNITIVE Attenzione Complessa Funzione Esecutiva Apprendimento e Memoria Linguaggio Percettivo-Motoria Cognizione Sociale
8 AREE COGNITIVE DELL'ESAME NEUROPSICOLOGICO AREE COGNITIVE Attenzione Complessa Funzione Esecutiva Apprendimento e Memoria Linguaggio Percettivo-Motoria Cognizione Sociale
9 AREE COGNITIVE DELL'ESAME NEUROPSICOLOGICO AREE COGNITIVE Attenzione Complessa Funzione Esecutiva Apprendimento e Memoria Linguaggio Percettivo-Motoria Cognizione Sociale
10 AREE COGNITIVE DELL'ESAME NEUROPSICOLOGICO AREE COGNITIVE Attenzione Complessa Funzione Esecutiva Apprendimento e Memoria Linguaggio Percettivo-Motoria Cognizione Sociale
11 PREVENZIONE Primaria: focalizzata sull'adozione didiinterventi e comportamenti in grado di evitare/ridurre l'insorgenza una malattia (fattori di rischio). Azioni: educazione sanitaria, interventi psicologici epermette psicoeducativi Secondaria: si riferisce alla diagnosi precoce che di intervenire precocemente sulla patologia (non evita o riduce la comparsa, ma aumenta le opportunità terapeutiche, migliora la progressione e riduce gli effetti negativi). Lo strumento cardine è lo screening Terziaria: prevenzione degli esitidelle più complessi della malattiae della (prevenzione delle complicanze, probabilità di recidive morte). Con prevenzione terziariaconsequenziali si intende anche launo gestione dei deficit e delle disabilità funzionali ad stato o disfunzionale. patologico Quaternaria prevenzione di forme di iper-medicalizzazione
12 Infanzia PREVENZIONE PRIMARIA Età adulta Scarsa scolarità Ipoacusia Ipertensione Obesità Età anziana Fumo Depressione Sedentarietà Isolamento sociale Diabete The Lancet Commissions 2017
13 PREVENZIONE SECONDARIA E ESAME NEUROPSICOLOGICO LO SCREENING PER DEMENZA di tutte le persone anziane non è raccomandato in quanto i benefici non sono chiari. di persone a rischio è opportuno (40% degli anziani ricoverato presenta demenza)
14 SCREENING NEUROPSICOLOGICO? Se effettuato sulla popolazione a rischio per età: Dovrebbe riguardare tutte le persone anziane Residenti in Veneto nel anni: (13,5% della popolazione) 26 CDCD in Veneto 163,99 visite al giorno
15 LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA La malattia è attiva decenni prima della compromissione clinica NPS pertanto non capace attualmente di prevenzione primaria Alzheimers Dement May ; 7(3):
16 PREVENZIONE SECONDARIA E ESAME NEUROPSICOLOGICO LA DIAGNOSI PRECOCE Per non arrivare troppo tardi quando si dispone Prerequisito per un'assistenza ottimale di strumenti che ci consentono di fare molto poco...e rimanedecisioni poco da per salvare! Permette di prendere il futuro
17 QUALI OBIETTIVI HA L'ESAME NEUROPSICOLOGICO Diagnostico Interventi Riabilitativi/Stimolazione Cognitiva Valutazione di Efficacia degli Interventi Stadiazione Certificazione/medico legale
18 SETTING DELL'ESAME NEUROPSICOLOGICO TEMPO SPAZIO Riservato Colloquio Silenzioso Organizzazione Confortevole Disponibilità Dedicato Dedicato
19 QUESTIONI DI TEMPO Una valutazione esaustiva richiede approssimativamente 3-4 ore faccia a faccia oltre all'intervista neuropsicologica. Clinical Neuropsychology. Parsons, 2014 Presso i CDCD i tempi per un esame neuropsicologico sono variabili: 30 minuti 2 ore selezione dei test
20 PERCHE' NON E' SUFFICIENTE UN TEST DI SCREENING? DIAGNOSI DI DEMENZA NON ESISTE UN'UNICA DEMENZA DIAGNOSI DI DEMENZA TIPO... POSSIBILE PERCHE' Ogni patologia al suo esordio ha un profilo neuropsicologico specifico NECESSARIO PERCHE' Differenti: Interventi Farmacologici Prognosi
21 I TEST NEUROPSICOLOGICI STANDARDIZZATI The italian journal of neurological sciences Elenco di test disponibili Elenco di test e tarature
22 FALSI NEGATIVI? Laureato Giovane Elevata Attività Intelletuale/Sociale ESAME NEUROPSICOLOGICO NELLA NORMA MMSE 30/30 Esame Neuropsicologico Breve (ENB) Nella norma
23 VERI NEGATIVI? Laureato Giovane Elevata Attività Intelletuale/Sociale ESAME NEUROPSICOLOGICO NELLA NORMA Approfondita Valutazione Neuropsicologica
24 VERI NEGATIVI? Laureato Giovane Elevata Attività Intelletuale/Sociale Approfondita Valutazione Neuropsicologica NELLA NORMA Deficit soggettivo Valutazione Neuropsicologica di Controllo FOLLOW-UP
25 FALSI POSITIVI? Scuola dell'obbligo Giovane Povera Attività Intelletuale/Sociale ESAME NEUROPSICOLOGICO PATOLOGICO MMSE 23/30
26 SENSIBILITA' E SPECIFICITA' PER DEMENZA TIPO ALZHEIMER Cut-off MMSE Standard 24 Elevata scolarizzazione 27 Scarsa scolarizzazione < 24 Non madrelingua < 24
27 CONTENUTI DEL REFERTO NEUROPSICOLOGICO TABELLA Dati anagrafici Quali test Quale versione Dettagli batterie Punteggi: p.g., p.e., p.z., Cut-off Legenda Tarature
28 CONTENUTI DEL REFERTO NEUROPSICOLOGICO DESCRITTIVA Risultati (Confronto) Conclusioni Firma Data
29 IL REFERTO DEVE ESSERE INFORMATIVO PER: SPECIALISTA NEUROPSICOLOGO RELAZIONE ESTESA MMG MMSE + CONCLUSIONI FAMILIARI CONCLUSIONI CONSIGLI UTENTE CONSEGNA REFERTO DIRITTO ALLA DIAGNOSI
30 OLTRE ALLA DIAGNOSI.. Riabilitazione DESCRITTIVA Risultati (Confronto) Conclusioni Firma RISULTATI Comportamento Deficit Abilità residue Indicata stimolazione cognitiva C. Ruaro Venezia 27/10/2015
31 VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA E STIMOLAZIONE COGNITIVA IN GRUPPO Fornisce elementi che consentono di: 1) selezionare le persone che potranno trarre maggiori benefici 2) selezionare il gruppo di persone caratteristiche omogene/compatibili 3) pianificare attività idonee (terapisti) con
32 TAKE HOME MESSAGE: 1. L'ESAME NEUROPSICOLOGICO E' parte della prevenzione secondaria (diagnosi precoce) Expertise Neuropsicologo Contribuisce alla prevenzione terziaria Lavoro in Equipe
33 FINE GRAZIE PER L'ATTENZIONE
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