[Tugnoli, 2016] IL COLLOQUIO CON I FAMILIARI

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1 IL COLLOQUIO CON I FAMILIARI

2 IL COLLOQUIO CON I FAMILIARI q Non sempre si capisce chi è il paziente q Importanza dei familiari con il paziente bambino e adolescente q Importanza dei familiari con il paziente adulto/anziano grave q Sofferenza del familiare-caregiver nel paziente cronico q Attenzione a non colludere con il familiare

3 IL COLLOQUIO CON I FAMILIARI I familiari sono un polo fondamentale dello spazio comunicativo e relazionale, e possono essere coinvolti, nei modi giusti in base alla specifica situazione, per disporre di maggiori informazioni e per qualificare meglio il rapporto con il paziente

4 COLLOQUIO E ARCO DELLA VITA

5 rapporto col tempo (vita/morte) SUPERFICIE silente parlante -dolore -fatica -piacere AGGRESSIVITA CORPO visibilità relazione rapporto con se stessi SESSUALITA comunicazione espressione di se stessi PROFONDITA

6 COLLOQUIO CON IL BAMBINO

7 COMUNICAZIONE CON IL BAMBINO q Importanza dell ambiente q Evitare le lunghe attese q Rendere familiare al bambino la situazione medica q Informazioni dalla madre (tanto più quanto il bambino è piccolo) q Informazioni dal bambino q Informazioni al genitore e al bambino

8 capire cosa il bambino già conosce e cosa è in grado di capire spiegazioni correlate a ciò che può essere visto e toccato

9 (Tugnoli, 2016) RENE SPITZ OSPITALISMO Osservazione dei bambini istituzionalizzati 6-18 mesi pianto ritiro e indifferenza regressione dello sviluppo e sintomi somatici marasma morte DEPRESSIONE ANACLITICA

10 Nell inconscio del bambino viene a formarsi un MONDO INTERIORE che corrisponde - alle sue esperienze reali - alle impressioni che si fa delle persone e del mondo esterno - modificato però dalle sue pulsioni e fantasie (M.Klein, 1940) (Tugnoli, 2016)

11 MALATTIA evento esterno incomprensibile qualcosa di magico CURA sono cattivo punizione (Tugnoli, 2016)

12 MINACCIA ALLA INTEGRAZIONE PSICO-FISICA Immaturità cognitiva Emozioni intense Fantasie sulla malattia Dipendenza dai genitori Caratteristiche del bambino in quel particolare momento evolutivo Qualità dell interazione con le figure di attaccamento Significato e vissuto della malattia e del ricovero per quel particolare bambino in quella particolare famiglia (Tugnoli, 2016)

13 VULNERABILITA DEL BAMBINO AMMALATO bambino Sofferenza Emotiva famiglia equipe curante (Tugnoli, 2016)

14 RELAZIONE EMPATIA COMUNICAZIONE TERAPIA

15 COLLOQUIO CON L ADOLESCENTE

16 q Specificità psicodinamiche della fase adolescenziale q Problemi psico-sociali e profili del disagio soggettivo q Bisogno di essere ascoltati q Riservatezza-Segreto q Rischi di invadenza/intrusività, autoritarismo, paternalismo, collusione/alleanze con i genitori q Necessità di costruire una relazione attiva q Confronto con i genitori

17 ETA DEL CAMBIAMENTO PUBERTA -trasformazioni -conflitti e contraddizioni -rotture -crisi di identità -lavoro psichico CRISI DI ADOLESCENZA MOBILITA ADOLESCENZA IN CRISI

18 PUBERTA -CORPO ADOLESCENZA -PENSIERO mondo int. -AMBIENTE processo di adattamento alla pubertà IDENTITA STABILE E MATURA realtà ext.

19 COMPITI DI SVILUPPO IN ADOLESCENZA q Processo di Soggettivazione q Ridefinizione Immagine del Sé Corporeo, della Identità di Genere e Scelte Sessuali q Costruzione nuovi legami affettivi e sociali q Sviluppo Cognitivo ed espansione degli interessi personali, sino al prospettarsi nel mondo del lavoro

20 PSICODINAMICA DELL ADOLESCENZA q Eccitazione Sessuale à Fase Genitale q Corporeità q Intensità della vita pulsionale (sessualità e aggressività) q Rielaborazione del Complesso di Edipo q Regressioni q Narcisismo q Adolescenza come Lutto da elaborare à Perdita q Meccanismi di Difesa

21 PROFILI DEL DISAGIO ADOLESCENZIALE Ø Disturbi d Ansia e Depressivi Ø Somatizzazioni Ø Isolamento relazionale Ø Fughe, Dissocialità, Violenza, Abusi sessuali Ø Tossicodipendenze Ø Disturbi del Comportamento Alimentare Ø Esordio psicosi schizofreniche Ø Condotte Suicidarie Ø Condotte a rischio [ Equivalenti Suicidari ]

22 COLLOQUIO CON L ANZIANO

23 q Declino cognitivo q Deficit sensoriali (sordità) q Disturbi del linguaggio (disartrie, disfasie) q Difficoltà emotive dell operatore

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