IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

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1 IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

2 INDICE L Accordo sulla Chimica a Porto Marghera Perché il Rapporto Ambientale di Area I soggetti partecipanti La struttura del rapporto ambientale: modello PSR Parte Pressione Parte Stato Parte Relazione Stato-Pressione

3 ACCORDO SULLA CHIMICA A PORTO MARGHERA Min. Industria, Min. Ambiente, Min, LLPP, Aziende, Unindustria, Regione Veneto, Enti Locali, parti sociali (ottobre 1998) Gli Obiettivi risanare e tutelare l ambiente attraverso: disinquinamento, bonifica, messa in sicurezza dei siti, Riduzione delle emissioni in atmosfera Riduzione degli scarichi in laguna Prevenzione dei rischi di incidente rilevante realizzare investimenti industriali adeguati per: dotare gli impianti esistenti delle migliori tecnologie ambientali e renderli concorrenziali sul piano europeo garantire il rilancio e la qualificazione dell occupazione

4 ACCORDO SULLA CHIMICA Punto 3) g Ciascuna impresa si impegna ad elaborare un bilancio ambientale d azienda, che l ARPAV utilizzerà per l elaborazione di un bilancio annuale ambientale d area

5 PERCHE IL RAPPORTO AMBIENTALE D AREA Per monitorare, mediante specifici indicatori, il miglioramento ambientale ottenuto a seguito degli interventi attuati dalle imprese Per costituire in prospettiva uno strumento a supporto delle decisioni per le politiche ambientali Per costituire, in ogni caso, un importante strumento di comunicazione e apertura tra imprese, pubblica amministrazione e cittadini

6 I SOGGETTI PARTECIPANTI progetto finanziato da: Regione Veneto Delibera Regionale 364/99 Delibera Regionale 4310/00 soggetto attuatore: A.R.P.A.V. in collaborazione con: Provincia di Venezia Comune di Venezia Unindustria

7 MODELLO PRESSIONE - STATO - RISPOSTA PRESSIONE Attività umane e impatti Energia Industria Trasporti Altro... Stato di qualità dell ambiente Aria Acqua Suolo e sottosuolo Altro... STATO Risposte istituzionali e individuali Legislazione Strumenti economici Decisioni internazionali Valori della comunità Altro... RISPOSTA

8 Azioni implementari RISPOSTA Accordo sulla Chimica Decreti Ministeriali Pianificazione locale d area Verifiche ambientali PRESSIONE Bilanci Ambientali d Impresa RAPPORTO AMBIENTALE D AREA Arpav STATO Monitoraggi Ambientali Indicatori Indicatori

9 STRUTTURA DEL RAPPORTO D AREA Premesse generali PARTE PRESSIONE insistente sull area di Porto Marghera AGGIORNAMENTO ANNUALE PARTE STATO dell ambiente dell area di Porto Marghera PARTE Relazione Stato - Pressione Schede di Bilancio Ambientale delle aziende partecipanti AGGIORNAMENTO ANNUALE

10 PRESSIONE Obiettivi Determinare la pressione complessiva delle aziende sulle diverse componenti ambientali; Determinare, ove possibile, la pressione dei principali cicli di produzione; Individuare e descrivere i flussi di materia ed energia attraverso e all interno del polo industriale; Valutare le performance ambientali delle singole imprese aderenti all Accordo sulla Chimica.

11 PRESSIONE Riferimenti spaziali e temporali Dati forniti volontariamente dalle aziende firmatarie dell Accordo sulla Chimica e da altre aziende non firmatarie; Settori rappresentati: chimico, petrolchimico, servizi (produzione energia; trattamento reflui e rifiuti); Anni di riferimento: prima edizione: dati 1998 Aggiornamenti: annuali

12 PRESSIONE Raccolta ed elaborazione dati Protocollo di Riferimento per la redazione del Bilancio Ambientale d Impresa (5 marzo 1999) Software dedicato realizzato da ARPAV Creazione di una banca dati Bilanci ambientali e Indicatori di performance ambientale d impresa Indicatori di pressione Indicatori di pressione per ogni matrice ambientale

13 PRESSIONE Il bilancio ambientale di impresa MATERIE PRIME consumo di risorse materie prime energia produzione PRODOTTI impatti emissioni scarichi rifiuti Dati fisici Dati economici Raccolta organica e periodica Elaborazione di indicatori di performance Gestione interna e comunicazione esterna dei dati Monitoraggio del miglioramento ambientale Supporto alle decisioni e all allocazione di risorse

14 PRESSIONE Il bilancio ambientale per ciclo produttivo ciclo A ciclo B ciclo C input ciclo D ciclo E output AZIENDA

15 PRESSIONE Indicatori di performance ambientale d impresa tonnellate di prodotto prelievi idrici (milioni m3) Prelievi idrici specifici (m3/t) prelievi idrici milioni di m indicatore prelievi (m3/t)

16 PRESSIONE Indicatori di pressione per matrice ambientale ACQUA ACQUA ACQUA ACQUA matrice indicatore volume totale di prelievi idrici volume di prelievi idrici dalla laguna volume di scarichi idrici in laguna totali volume di scarichi idrici in laguna trattati

17 STATO Schema generale VERIFICA OBIETTIVI ACCORDO SULLA CHIMICA SET DI INDICATORI RACCOLTA DATI

18 STATO Settori ambientali analizzati ARIA FATTORI DI PRESSIONE DEFINIZIONE CAMPI DI INDAGINE ACQUA SEDIMENTO SUOLO E SOTTOSUOLO RISCHI INDUSTRIALI

19 STATO Caratteristiche degli indicatori Reperibilità dati da fonte ufficiale; Incidenza delle attività industriali rispetto ai carichi di origine antropica; Evoluzione temporale delle concentrazioni degli inquinanti; Collegamento con standards e obiettivi di legge.

20 STATO Proposta di set di indicatori ottimale ARIA Anidride solforosa Cloruro di vinile monomero Cloro Ammoniaca Acrilonitrile Deposizioni atmosferiche SUOLO E SOTTOSUOLO Superfici indagate Superfici messe in sicurezza Superfici bonificate Grado di contaminazione ACQUA OBIETTIVI DI QUALITÀ DM 23/04/1998 SEDIMENTO PARAMETRI PROTOCOLLO DI INTESA 8/04/1993 RISCHI INDUSTRIALI aziende soggette a 175/88 Sostanze pericolose trasportate Mappatura zone isorischio Curve isodanno Curve FN

21 RELAZIONE PRESSIONE-STATO STATO (Aria) Obiettivi Costruire uno strumento analitico che definisca una connessione tra la pressione ambientale determinata dalle emissioni e la qualità dell aria, tramite una mappatura delle concentrazioni degli inquinanti. In prospettiva futura: Legare le differenti fonti di emissione e le concentrazioni stimate nei punti recettori; Valutare il contributo percentuale delle sorgenti e indirizzare le politiche di risanamento.

22 RELAZIONE PRESSIONE-STATO STATO (Aria) Metodologia Caratterizzazione delle fonti emissive (PRESSIONE) Analisi dettagliata delle condizioni meteorologiche tipiche e critiche (STATO) Simulazione modellistica short-term con MODELLO DI DISPERSIONE ISC3 Taratura del modello di dispersione costruzione di campi meteoclimatici simulazioni delle ricadute al suolo per gli inquinanti traccianti in condizioni acute

23 RELAZIONE PRESSIONE-STATO STATO (Aria) Input e output Dati meteo: - stazioni di Rete di Monitoraggio Ente Zona Industriale; - dati rilevati dal sistema RASS dell ENEL. Dati di emissione relativi a SO 2 e cloro: - dati dichiarati dalle aziende nei Bilanci Ambientali Mappe di ricaduta: isolivelli di concentrazione calcolati al suolo, per gli scenari invernale ed estivo (episodi acuti)

24 RELAZIONE PRESSIONE-STATO STATO (Aria) Sviluppi futuri Approfondire la criticità legata a esposizioni longterm, soprattutto per traccianti con potenziali effetti cancerogeni; Calcolare un indice di esposizione cronica, stimare le deposizioni degli inquinanti e definire il carico di inquinamento a cui il territorio è soggetto; Utilizzare anche altri modelli di dispersione.

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