RELAZIONE IDROGEOLOGICA E VERIFICA DI COMPATIBILITA IDRAULICA

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1 RELAZIONE IDROGEOLOGICA E VERIFICA DI COMPATIBILITA IDRAULICA COMUNE DI ROSSANO VENETO - VI PROGETTO : VARIANTE URBANISTICA DA ZTO AREA PARCHEGGI AD AREA EDIFICABILE - VIA XI FEBBRAIO ROSSANO VENETO COMMITTENTE : TRENTIN IMMOBILIARE SRL Il relatore Data Dott.ssa Lilia Viero Dicembre 2014 Dott. ssa GEOL. LILIA VIERO Bassano del Grappa Cell mail : liliaviero@gmail.com

2 INDICE PREMESSA... 3 RELAZIONE IDROGEOLOGICA CARATTERISTICHE IDROGRAFICHE E MORFOLOGICHE... 4 ALLEGATO 1 : Tavola 3 del PAT... 5 ALLEGATO 2 : Estratto Piano degli Interventi CARATTERISTICHE STRATIGRAFICHE DELL'AREA IN ESAME CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE DEL SOTTOSUOLO... 7 ALLEGATO 3 : Estratto Carta Idrogeologica della Pianura Veneta -Piano Regionale Cave... 8 VERIFICA DI COMPATIBILITA IDRAULICA... 9 ALLEGATO 4 : Parametri desunti dallo Studio di Compatibilità Idraulica allegato al PI... 9 CALCOLO DEI VOLUMI EFFICACI D INVASO PORTATA DERIVANTE DALLE COPERTURE DEI FABBRICATI PORTATA DERIVANTE DAI PARCHEGGI

3 PREMESSA La presente indagine idrogeologica e verifica di compatibilità idraulica è stata eseguita in relazione al progetto per la costruzione di fabbricati residenziali nel lotto di proprietà della Trentin Immobiliare in Via XI Febbraio nel comune di Rossano Veneto. Lo scopo dello studio sarà pertanto quello di determinare, sulla base delle caratteristiche idrogeologiche del sottosuolo, la condizioni di smaltimento delle acque meteoriche superficiali in ottemperanza a quanto previsto dal nuovo Piano di Tutela delle acque emanato dalla Regione Veneto (PDA n 92) ed approvato in data 8/12/2009 e dal Piano di Assetto Idrogeologico dell Autorità di Bacino, aggiornato con Decreto Segretariale 2191 del 27/08/2013. Pertanto, dopo aver esaminato gli elaborati progettuali confrontandoli con la cartografia tematica del Piano di Assetto del Territorio del comune di Rossano, sono state dapprima individuate le caratteristiche morfologiche ed idrografiche dell area in esame, per procedere poi attraverso l analisi idrogeologica del sottosuolo; quindi sulla base delle modifiche progettuali previste per il lotto agricolo esistente, è stata valutata la compatibilità idraulica dell intervento edilizio proposto. 3

4 RELAZIONE IDROGEOLOGICA 1. CARATTERISTICHE IDROGRAFICHE E MORFOLOGICHE L area in esame è ubicata nel settore sud del centro abitato di Rossano, che si sviluppa in corrispondenza della pianura alluvionale del fiume Brenta e di tutti i costi d acqua pedemontani che in esso vanno poi a confluire. Il Brenta, che passa verso ovest ad una decina di chilometri distanza, scorre attualmente ad una quota inferiore in quanto il suo alveo mantiene un dislivello di almeno 5 m rispetto la pianura alluvionale circostante. Inoltre il corso d acqua ha più volte modificato la sede del suo letto fluviale, divagando ora in destra ora in sinistra ed incidendo, quindi, i suoi stessi depositi alluvionali. Sono infatti stati riconosciuti antichi tratti d alveo abbandonati e successivamente riempiti da materiali sciolti di diversa natura e granulometria. Il territorio anche se pianeggiante presenta una lieve e graduale inclinazione verso S-SO seguendo il naturale deflusso idrico superficiale, mantenendo un dislivello costante di 4-5 m tra la quota dell alveo attuale del Brenta e quello della pianura circostante. La rete idrica è piuttosto ramificata e vi sono diversi canali, rogge e fossi di proprietà consortile che condizionano, nelle loro più immediate vicinanze, anche le escursioni della falda freatica sotterranea (cfr par.3). Il lotto della committente occupa una superficie coperta di 1300 mq complessivi ed è prevista la realizzazione di edifici residenziali che occuperanno una superficie coperta di 350 mq complessivi. La porzione restante del piano sarà adibita a viabilità d ingresso e parcheggio ad uso comune di circa 200 mq. 4

5 ALLEGATO 1 : Tavola 3 del PAT Estratto Carta della Fragilità del Territorio Scala 1 : LEGENDA 5

6 ALLEGATO 2 : Estratto Piano degli Interventi COMUNE DI ROSSANO VENETO Foglio 7 Mapp DITTA: TRENTIN IMMOBILIARE SRL 6

7 2. CARATTERISTICHE STRATIGRAFICHE DELL'AREA IN ESAME Il sottosuolo dell area in esame è contraddistinto da una potente successione di alluvioni medio-grossolane, antiche e recenti del fiume Brenta, poggianti sul basamento roccioso di età terziaria che è stato individuato ad oltre un centinaio di metri di profondità. Questo materasso incoerente si compone di strati ghiaioso-ciottolosi sciolti in matrice sabbiosa fine che prevale localmente in singoli livelli di spessore decimetrico; data la buona classazione degli elementi grossolani, si possono trovare nella pianura alluvionale circostante e soprattutto in prossimità dell alveo, numerosi siti estrattivi in cui vengono coltivate le ghiaie più pure ad ampio uso commerciale. 3. CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE DEL SOTTOSUOLO Nel sottosuolo dell area in esame ha sede una falda acquifera alimentata in gran parte dalle dispersioni in alveo del vicino fiume Brenta e, secondariamente, dagli apporti diretti dovuti sia alle precipitazioni meteoriche sia alle infiltrazioni della rete d irrigazione superficiale. La quota di tale superficie freatica, misurata nei pozzi idrici presenti in zona, si pone tra i m s.l.m. che, rispetto la superficie del piano campagna (60 m s.l.m.) corrisponde ad una profondità minima di 20 m. I depositi alluvionali ghiaioso-sabbiosi raggiungono una potenza complessiva di diverse decine di metri e rappresentano l acquifero indifferenziato sotterraneo contenente un unica falda freatica principale posta alla profondità sopraindicata. Le sue escursioni stagionali dipendono dall alternarsi delle fasi di piena e di magra del fiume Brenta oltre che dagli eventi pluviometrici di carattere alluvionale; tutti i corsi d acqua passanti in superficie, quali rogge di derivazione 7

8 idraulica e fossi condizionano nelle loro più immediate vicinanze le oscillazioni della falda freatica poiché essi sono disperdenti sia sui fianchi che sul fondo come il fiume stesso. Nei saggi esplorativi condotti nel sottosuolo non è stata intercettata alcuna falda freatica sotterranea prossima al piano campagna tale da interferire con il piano di fondazione dei fabbricati residenziali in progetto. ALLEGATO 3 : Estratto Carta Idrogeologica della Pianura Veneta -Piano Regionale Cave LEGENDA 8

9 VERIFICA DI COMPATIBILITA IDRAULICA La realizzazione dell intervento edilizio in progetto prevederà l inserimento di nuove superfici pavimentate, rappresentate dall area parcheggio, dai percorsi pedonali, nonché dalle coperture dei futuri fabbricati residenziali. Queste superfici verranno quindi a sottrarre suolo agricolo alla pianura alluvionale circostante ed è pertanto necessario che il volume d acqua scolante dalle attuali zone agricole sia mantenuto costante anche dopo la modificazione d uso delle stesse a seguito dell edificazione in progetto, in ottemperanza al principio dell invarianza idraulica. Quindi, sulla base dei dati pluviometrici più critici per l area d intervento come stabilito dalla normativa vigente (Piano di tutele delle Acque 152/2006 e succ. DCR 107/2009) sono state qui di seguito analizzate le modalità di smaltimento delle acque meteoriche nel sottosuolo in tali zone critiche. Dalle tavole di progetto si desume quanto segue : Lotto S mq Quota % Coeff. di deflusso Aree edificabili % 0,9 Strade, parcheggi e percorsi pedonali % 0,85 0,9 Aree verdi % 0,1 Superficie totale % - φ Per un corretto dimensionamento delle opere di drenaggio è necessario conoscere il volume d acqua infiltrato in occasione di eventi meteorici di rilevante intensità, quali sono le precipitazioni critiche aventi un tempo di ritorno di 200 anni, come prescritto dal nuovo Piano di Tutela delle acque della Regione Veneto. 9

10 ALLEGATO 4 : Parametri desunti dallo Studio di Compatibilità Idraulica allegato al PI del comune di Vicenza CALCOLO DEI VOLUMI EFFICACI D INVASO Premesso che la durata critica di precipitazione è quella pari al tempo di corrivazione del bacino d interesse, che nel caso di aree di pianura si assume pari al tempo di corrivazione Tc = 1 ora, in quanto rappresenta il tempo necessario al funzionamento a regime della rete drenante, si tratterà di individuare la portata massima di deflusso attraverso ciascuna delle superfici scolanti sopra elencate, utilizzando la seguente relazione empirica : Q = (φ * J * S) /

11 ove J è l intensità di precipitazione critica che si ottiene inserendo i parametri a e n e t nella curva di possibilità pluviometrica utilizzata per lo studio di Compatibilità Idraulica allegato al Piano degli Interventi del comune, con tempo di ritorno Tr = 200 anni (cfr. allegato); quindi se h = a * t n ove il tempo t è pari alla durata in ore della precipitazione (t = Tc =1 ora), sostituendo i valori della tabella allegata si ottiene : ANALISI CONFIGURAZIONE ATTUALE CONFIGURAZIONE DI PROGETTO Φ * S 0,1 * 1300 = 130 0,6 * 1300 = 780 J (mm/h) 84,78 84,78 Q (l/s) 3,06 18,36 Il Volume di accumulo efficace da invasare è dato dalla differenza tra i volumi di accumulo nella configurazione di progetto e quelli nella configurazione attuale; pertanto considerando una durata massima di pioggia t = 7 ore, come nel caso indicato nella scheda del sopracitato Studio di compatibilità, si ottiene : ANALISI CONFIGURAZIONE ATTUALE CONFIGURAZIONE DI PROGETTO Φ * S 0,1 * 1300 = 130 0,6 * 1300 = 780 J (mm/h) con t = 7 ore 22,67 22,67 Q (l/s) 0,8 4,9 V (mc) = Q * t La differenza tra i due volumi sopra calcolati corrisponde al Volume efficace da invasare, vale a dire : Veff = = 103 mc 11

12 Allo stato di fatto avviene quindi che la parte predominante degli afflussi meteorici insistenti nell area del piano (90% ca), ad uso prettamente agricolo, venga regolarmente assorbita dal sottosuolo per infiltrazione, mentre solo il 10% circa viene smaltita attraverso la rete idrica di canali e fossi passanti nella vicinanze. Premesso che la quota della superficie piezometrica si posiziona ad una profondità minima di 20 m dal piano campagna e che i terreni campionati denotano una elevata permeabilità alle acque d infiltrazione, è possibile realizzare sistemi a libera dispersione nel sottosuolo quali pozzi perdenti o trincee disperdenti adeguatamente dimensionati. Pertanto la portata idrica generata dalle coperture dei singoli fabbricati verrà, inizialmente, raccolta mediante delle vasche interrate, che fungeranno da laminazione degli afflussi idrici più critici, e successivamente il loro troppo pieno verrà canalizzato con condotte di diametro 200 mm in pozzi perdenti o recapitato in un fossato di scolo passante nelle vicinanze. Allo stesso modo anche le acque di dilavamento dei parcheggi dovranno essere raccolte e poi smaltite nel sottosuolo, purchè vi sia un trattamento iniziale delle acqua di prima pioggia con sistemi di disoleazione. 12

13 PORTATA DERIVANTE DALLE COPERTURE DEI FABBRICATI Per quanto riguarda le singole aree edificabili, non essendo attualmente note le dimensioni effettive dei fabbricati da realizzare, verrà qui di seguito considerata l intera superficie massima della loro copertura pari a 350 mq. Una volta definito il Volume efficace da invasare, pari a Veff = 103 mc, e considerato che le aree edificabili occuperanno il 30% della superficie totale del lotto, si stabilisce che il Volume complessivo che dovrà essere invasato per le aree residenziali corrisponde a 30 mc complessivi. Tale volume verrà raccolto mediante vasche di laminazione atte a garantire un graduale e progressivo rilascio dell acqua durante gli eventi pluviometrici più critici. Si potranno utilizzare delle vasche di laminazione da 10 mc ciascuna, da posizionare all interno dei giardini di proprietà, una per ciascuna unità residenziale (n 3), ed i relativi troppo pieni saranno convogliati in un sistema di smaltimento al suolo (pozzo perdente) e in una fossato di scolo passante a confine. 13

14 PORTATA DERIVANTE DAI PARCHEGGI Anche gli afflussi che attraversano le aree pavimentate esterne ed in particolare i parcheggi dovranno essere convogliati in un sistema di raccolta, vasca o vespaio interrato prevedendo al loro ingresso un trattamento di dissabbiatura e disoleazione. Tenendo conto del Volume efficace da invasare, pari a 103 mc, al netto dei volumi della vasche previste nei lotti edificabili sopra calcolate: Veff = = 63 mc Tale volume potrà essere incamerato in parte anche dalla rete di distribuzione interna al piano, utilizzando delle condotte di diametro adeguato. Ad esempio qualora si utilizzino come canalizzazioni di allontanamento condotte da D = 0,5 m di diametro, il volume d acqua accumulato in un tratto h = 10 ml sarà minore o uguale a : Vcondotta = 0,9 * * r 2 * h = 0,9 * 3,14 * 0,0625 * 10 = 1,77 mc/ml L acqua di prima pioggia proveniente dai parcheggi subirà un trattamento preliminare di dissabbiatura e disoleazione prima di entrare col volume restante nel sistema di raccolta. Per il dimensionamento di tale volume da trattare si utilizza la seguente relazione empirica che considera uno spessore d acqua pari a 5 mm distribuito sull intera superficie del parcheggio: V = S * φ * 0,005 = 1,69 mc con φ = 0,9 Si potrà quindi inserire, a monte del sistema di invaso, un semplice pozzetto di dissabbiatura e disoleazione capace di trattenere le acque di dilavamento dei parcheggi. Successivamente le acque depurate e decantate verranno fatte recapitare con il volume restante all interno della vasca di laminazione. Sia valutata la possibilità di inserire un vespaio interrato al di sotto dell area a parcheggio, tipo quello indicato in figura, realizzato in Pead e costituito da singoli elementi accostati fra loro poggiati su un letto di ghiaia lavata di cm di 14

15 spessore; l invaso è garantito dal vuoto generato da ogni singolo elemento che moltiplicato per il numero di elementi tra loro accostati, consente un alta capacità di accumulo. Bassano lì, Dr. Geol. Lilia Viero 15

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