Vademecum per le delegate e i delegati
|
|
- Demetrio Cappelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Vademecum per le delegate e i delegati CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE DI ROMA E PROVINCIA ROMA Via Cavour, tel fax ROMA Via Ponzio Cominio, 56 tel fax cubregionelazio@gmail.com
2 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI La procedura com è stabilito dai contratti collettivi di lavoro e dall articolo 7 della L.300/70 il lavoratore ha cinque giorni di calendario per rispondere alla contestazione (i giorni si conteggiano dal giorno successivo al ricevimento della contestazione medesima). Di norma è utile rispondere con formula generica (contesto ed impugno gli addebiti a me mossi e chiedo di essere ascoltato/a con l assistenza del rappresentante sindacale della, ex art.7 L.300/70 ).
3 Gli elementi importanti da verificare nell esame dello svolgimento della contestazione riguardano: La tempestività della contestazione Il tempo trascorso tra lo svolgimento dei fatti e la contestazione degli stessi è fondamentale: ricostruire i fatti, a distanza di molto tempo, rende la difesa più difficoltosa e danneggia il lavoratore; La verifica della visibilità delle norme che regolano il codice disciplinare e i doveri del lavoratore Le norme che regolano il codice disciplinare e i doveri del lavoratore devono essere affisse in bacheca o consegnati al lavoratore e alla lavoratrice, di modo che ne sia a conoscenza preventivamente; L eventuale cumulo di contestazioni che denota mancanza di buona fede e correttezza da parte del datore di lavoro. Se, ad esempio, il datore di lavoro rivela che un lavoratore svolge con negligenza il proprio lavoro ma non interviene subito contestandogli la negligenza, anzi attende che il comportamento punibile si accumuli per poi operare una contestazione cumulativa, dimostra la propria volontà di danneggiare quel lavoratore, facendo sì che la contestazione, sommandosi, si renda più grave.
4 Successivamente alla contestazione, alcuni contratti prevedono un limite di tempo tra la risposta del lavoratore e la comunicazione della decisione aziendale, in altri, tale limite non è indicato, comunque, le aziende debbono comunicare la loro decisione. Se la contestazione si risolve con un provvedimento disciplinare, l art.7 L.300/70 prevede che il lavoratore possa ricorrere all arbitrato c/o la D.T.L entro venti giorni dal ricevimento del provvedimento, indicando il proprio arbitro. Il ricorso all arbitrato, da parte del lavoratore, sospende l esecuzione del provvedimento disciplinare sino al momento dell arbitrato stesso.
5 In qualche raro caso, i datori di lavoro applicano il provvedimento disciplinare prima che l arbitrato abbia luogo. In quei casi, se, ad esempio si tratta di sospensione dal lavoro, conviene eseguire le disposizioni datoriali, contestandone, per scritto, la legittimità. L arbitrato, qualora concluso, non consente d intraprendere ogni ulteriore iniziativa in sede legale sulla stessa materia. In alternativa all arbitrato, si può ricorrere al giudice. In quel caso non c è sospensione del provvedimento e il lavoratore deve subirne le conseguenze, salvo ottenere il riconoscimento delle proprie ragioni in sede legale.
6 E per i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015? E chiaro che, per tutto il personale che verrà assunto dopo il 7 marzo 2015, le norme sopra descritte rimangono nella forma, perché nella sostanza i datori di lavoro, non avendo l obbligo del reintegro, nemmeno nel caso non rispettassero le procedure previste dall art.7 dello Statuto dei Lavoratori, avranno praticamente mano libera sui licenziamenti disciplinari.
7 LICENZIAMENTI Di norma: Entro 15 giorni dalla comunicazione del licenziamento va inoltrata la richiesta delle motivazione del licenziamento stesso e la messa a disposizione della propria prestazione lavorativa. Entro i 60 giorni va inoltrata l impugnativa del licenziamento; la scelta di usare tutti i 60 giorni previsti viene valutata dai legali, al fine di far partire dalla data dell impugnativa i 180 giorni di tempo disponibili per il deposito del ricorso.
8 LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO (GMO) Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo (GMO) è rappresentato da ragioni inerenti l organizzazione del lavoro dell impresa. Costituisce, pertanto, G.M.O. la crisi dell impresa, la cessazione dell attività e, anche solo, il venir meno delle mansioni cui era in precedenza assegnato il lavoratore, senza che sia possibile il suo ripescaggio, ovvero la ricollocazione del medesimo in altre mansioni esistenti in azienda e compatibili con il livello di inquadramento. Fanno parte del G.M.O. anche i casi di licenziamento per superamento del periodo di comporto e del licenziamento per inidoneità fisica o psichica del lavoratore. LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO SOGGETTIVO Il licenziamento per giustificato motivo soggettivo avviene quando il lavoratore pone in atto comportamenti disciplinarmente rilevanti ma non tali da comportare il licenziamento per giusta causa, cioè senza preavviso.
9 LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA Il licenziamento per giusta causa è dato da un gravissimo inadempimento degli obblighi contrattuali o anche da un fatto esterno al rapporto, ma tale da far venir meno la fiducia del datore di lavoro; non dà diritto al preavviso. LICENZIAMENTI COLLETTIVI I licenziamenti collettivi sono i licenziamenti superiori ai 5 dipendenti e vengono, di norma, regolati dalla legge 223/91.
10 IN MATERIA DI LICENZIAMENTI, CON L ENTRATA IN VIGORE DELLA PRIMA PARTE DEL JOBS ACT, 7 MARZO 2015, SI AVRANNO UN VENTAGLIO DI TRATTAMENTI: per gli assunti prima del 7 marzo 2015 sino a 15 dipendenti; per gli assunti prima del 7 marzo 2015 oltre i 15 dipendenti; per gli assunti dopo il 7 marzo 2015 sino a 15 dipendenti; per gli assunti dopo il 7 marzo 2015 oltre i 15 dipendenti. Prima delle modifiche all art.18 L.300/70, il giudice, per le aziende con più di 15 dipendenti, nel caso giudicasse illegittimo il licenziamento, doveva reintegrare il lavoratore o la lavoratrice licenziato/a.
11 Ora, con le modifiche introdotte dalla legge Fornero e dal Jobs Act, si ha il seguente articolato regime: LICENZIAMENTO GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO per gli assunti prima del 7 marzo 2015 in aziende sino a 15 dipendenti, l indennizzo va da un minimo di 2,5 ad un massimo di 6 mensilità (in alternativa al pagamento l azienda può scegliere la riassunzione); per gli assunti dopo il 7 marzo 2015 in aziende sino a 15 dipendenti, l indennizzo va da un minimo di 2 ad un massimo di 6 mensilità; per gli assunti prima del 7 marzo 2015 in aziende con oltre 15 dipendenti, si deve esperire il tentativo di conciliazione c/o la DTL e l indennizzo va da 12 a 24 mensilità. In caso di manifesta insussistenza del fatto, possibile la reintegra e un risarcimento sino a 12 mensilità; l onere della prova della manifesta insussistenza è a carico del lavoratore; per gli assunti dopo il 7 marzo 2015 oltre i 15 dipendenti, non si deve fare il tentativo di conciliazione, non c è possibilità di reintegro, e l indennità va proporzionata all anzianità, 2 mensilità per anno, e, comunque, va da un minimo di 4 mensilità ad un massimo di 24.
12 Il Jobs act prevede che il datore di lavoro, entro 60 giorni dal licenziamento, possa proporre un tentativo di conciliazione basato su un indennizzo, esente da tasse e contributi, pari ad una mensilità per anno di anzianità, comunque, da un minimo di 2 ad un massimo di 18 mensilità. Se il datore di lavoro eroga un ulteriore incentivo, oltre le mensilità previste dalla legge, tale importo eccedente sarà soggetto alla tassazione ordinaria.
13 LICENZIAMENTI COLLETTIVI (L.223/91) Anche in questo caso è previsto il doppio regime: per gli assunti prima del 7 marzo 2015 in aziende sopra i 15 dipendenti, nel caso di violazione dei criteri di scelta, resta il reintegro e l indennizzo fino ad un massimo di 12 mensilità; per gli assunti dopo il 7 marzo 2015 in tutti i casi, vige il solo indennizzo che va da un minimo di 4 ad un massimo di 24 mensilità. LICENZIAMENTI PER GIUSTA CAUSA O GIUSTIFICATO MOTIVO SOGGETTIVO per gli assunti prima del 7 marzo 2015 in aziende sino a 15 dipendenti, l indennizzo, va da un minimo di 2,5 ad un massimo di 6 mensilità (in alternativa al pagamento l azienda può scegliere la riassunzione); per gli assunti dopo il 7 marzo 2015, in aziende sino a 15 dipendenti, l indennizzo è di una mensilità all anno e, comunque, va da un minimo di 2 ad un massimo di 6 mensilità. per gli assunti prima del 7 marzo 2015 in aziende con oltre 15 dipendenti, l indennizzo, in caso di reintegro, va sino ad un massimo di 12 mensilità. Il reintegro è previsto solo nel caso di manifesta insussistenza del fatto o laddove il contratto collettivo non
14 preveda esplicitamente, per il fatto contestato, il licenziamento. L onere della prova della manifesta insussistenza è a carico del lavoratore; senza reintegro l indennizzo va da 12 a 24 mensilità. per gli assunti dopo il 7 marzo 2015 oltre i 15 dipendenti, il reintegro è possibile solo nel caso insussistenza del fatto, con risarcimento di massimo 12 mensilità. In tutti gli altri casi l indennizzo va da 4 a 24 mensilità. LICENZIAMENTO DISCRIMINATORIO (per sesso, religione, opinioni politiche, ecc.) PER TUTTE LE AZIENDE, fino o sopra a 15 dipendenti, è previsto il reintegro e un risarcimento di almeno 5 mensilità. Il lavoratore o la lavoratrice possono scegliere l indennizzo di 15 mensilità, al posto del reintegro, entro 30 giorni dal deposito della sentenza. Nel caso di licenziamento illegittimo per inidoneità fisica o psichica per gli assunti prima dell otto marzo 2015 è previsto il reintegro e il risarcimento di massimo 12 mensilità; per gli assunti con il jobs act è previsto il reintegro e un indennizzo minimo di 5 mensilità. LICENZIAMENTO VERBALE Il licenziamento verbale è nullo e, pertanto, prevede il reintegro.
15 FINALMENTE LICENZIARE UN LAVORATORE COSTA MENO DI UN UTILITARIA. E I SOLDI TE LI DA IL GOVERNO CON TRE ANNI D INCENTIVI!
16 DISOCCUPAZIONE e AMMORTIZZATORI SOCIALI Dal 1 maggio del 2015, le attuali ASPI e Mini Aspi, che avevano sostituito l indennità di disoccupazione e la mobilità, saranno, a loro volta, sostituite dalla NASPI (nuova assicurazione sociale per l impiego).
17 Le principali differenze tra ASPI e NASPI: La base di calcolo per la retribuzione mensile viene effettuata sugli ultimi 4 anni dell imponibile previdenziale del lavoratore (nell ASPI era sugli ultimi 2 anni) con la conseguente diminuzione dell importo mensile; La durata non è più legata all età del lavoratore o della lavoratrice licenziata/o, è subordinata, invece, alla durata dei versamenti effettuata negli ultimi 4 anni: il contributo viene erogato per un numero di settimane pari al 50% di quelle coperte da contribuzione negli ultimi 4 anni. Ne consegue, invece, che la mobilità durerà, al massimo, 2 anni; per coloro che inizieranno la disoccupazione a prtire dal 1 gennaio 2017, la durata sarà di massimo 78 settimane; Le condizioni per accedere alla NASPI: necessitano 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti e 30 giornate di lavoro effettive nei 12 mesi precedenti il licenziamento; l accesso è più esteso rispetto all ASPI; La NASPI decorre dall ottavo giorno della cessazione del rapporto di lavoro o, trascorso tale termine, dal primo giorno dalla presentazione della domanda; Il termine massimo per evitare la decadenza è di 68 giorni; l assegno ASDI, è un assegno di disoccupazione che, terminata la NASPI, sarà erogato per, massimo, ulteriori 6 mesi a chi risulti ancora privo d occupazione e abbia un reddito familiare al di sotto dei limiti di bisogno (determinato dall ISEE); l erogazione della NASPI è subordinata alla regolare partecipazione alle politiche attive proposte dai Servizi per l Impiego (contratti di ricollocazione). Questo vincolo, che viene rappresentato come un opportunità, rappresenta, invece, un pesante ricatto nei confronti di chi ha perso il lavoro e rappresenta un ulteriore favore alle varie agenzie d intermediazione di mano d opera (viene preso in considerazione un tariffario di ricompensa per la ricollocazione dei lavoratori). Gli stessi sindacati si troveranno nella seguente paradossale situazione: con una mano, firmeranno i licenziamenti collettivi e con l altra, le proposte dei servizi per l impiego; Con l introduzione della NASPI viene a cessare ogni possibilità di cassa integrazione o mobilità in deroga.
18 SINTESI SULLA NASPI Ne possono usufruire tutti i lavoratori dipendenti (con l eccezione del pubblico impiego, degli operai agricoli) che perdono il lavoro, non a causa di scelta volontaria, che abbiano contributi per almeno 13 settimane nei 4 anni che procedono la perdita del lavoro e 30 giornate di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi, precedenti il licenziamento; ne può usufruire anche chi effettua la conciliazione alla DTL; La durata consiste nella metà dei contributi versati nei 4 anni precedenti il licenziamento; per quelli che versano in grave disagio, calcolato sui dati ISEE, nel caso non abbiano trovato lavoro al termine della NASPI, può essere erogato un ulteriore assegno (ASDI) per la durata massima di 6 mesi; L importo erogato, secondo il seguente calcolo: l importo base è di (il 75% di 1.195, importo base di calcolo); a questo importo va aggiunto il 25% della differenza esistente tra gli dell importo base e la retribuzione del licenziato/a, ricavata dalla seguente formula: [ imponibile previdenziale degli ultimi 4 anni : 208, corrispondente al numero delle settimane di 4 anni, x 4,33 ]. L importo massimo da erogare non deve superare, comunque, i euro. Per il massimale è prevista la rivalutazione annua. La NASPI diminuisce del 3% mensile, a decorrere dal 1 giorno del 4 mese di fruizione; L importo dell assegno supplementare (ASDI) consiste nel 75% dell ultima NASPI percepita.
19 DIS-COLL La DIS-COLL (per i lavoratori con i rapporti di collaborazione) In via sperimentale, coloro che avranno perso il rapporto di collaborazione dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015 potranno usufruire della DIS-COLL purché: abbiano tre mesi di contribuzione nel periodo che va dal 1 gennaio dell anno solare precedente l evento di cessazione del rapporto di collaborazione oppure un mese di contribuzione nell anno della cessazione del rapporto di collaborazione che abbia prodotto un reddito almeno pari alla metà del reddito che dà diritto ad un mese di contribuzione; i meccanismi di calcolo e di erogazione della DIS-coll sono simili a quelli della Naspi.
20 FINALMENTE CRESCONO LE TUTELE! ADESSO CI POSSONO LICENZIARE SENZA RISCHI!
21 CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI Il decreto legislativo, entrato in vigore il 7 marzo 2015, si compone di 12 articoli (l art. 1, il campo di applicazione, dall art.2 al 5 i licenziamenti, il 6 le conciliazioni, il 7 il computo dell anzianità negli appalti, l ottavo il computo dell indennità per frazioni d anno, il 9 le piccole imprese e le organizzazioni senza fine di lucro, il 10 i licenziamenti collettivi, l 11 il rito applicabile e il 12 l entrata in vigore).
22 IN SINTESI: Campo di applicazione (art.1): Riguarda tutti i lavoratori e le lavoratrici che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dalla data del 7 marzo 2015; Le disposizioni valgono anche nei casi di conversione, successiva al 7 marzo 2015, di contratto a tempo determinato o di apprendistato in contratto a tempo indeterminato; Nel caso in cui il datore di lavoro, in conseguenza di assunzioni a tempo indeterminato, avvenute successivamente al 7 marzo 2015, superi il numero dei 15 dipendenti, le disposizioni del Jobs Act saranno applicate anche alle lavoratrici e lavoratori presenti in azienda prima della sopra citata data.
23 Campo di applicazione (art ): PER I LICENZIAMENTI, ANCHE PER QUELLI COLLETTIVI, LE CONCILIAZIONI si veda la presente scheda nei paragrafi dedicati ai licenziamenti. L art. 5 prevede che il datore di lavoro può revocare il licenziamento, entro 15 giorni dalla sua comunicazione; in quel caso il licenziamento non ha efficacia e il lavoratore ha diritto alla retribuzione dell intero mese. Campo di applicazione (art. 7): PER I CAMBI APPALTO (ART.7): Nel caso di licenziamenti di lavoratori o lavoratrici che, rimanendo sullo stesso appalto, hanno cambiato datore di lavoro, dopo il 7 marzo 2015, l anzianità considerata ai fini delle indennità previste in caso di licenziamento sarà conteggiata sull anzianità di lavoro nell appalto.
24 Campo di applicazione (art. 8): COMPUTO DELLE FRAZIONI D INDENNITÀ (art. 8): Le frazioni di anno sono conteggiate proporzionalmente (es. 2 anni e 8 mesi danno diritto a 1 mensilità piena + 8/12 di mensilità), le frazioni di mese superiori ai 15 giorni danno diritto al mese pieno. Campo di applicazione (art. 9): PICCOLE IMPRESE E ASSOCIAZIONI SENZA FINE DI LUCRO (art.9): Per le piccole imprese, nel caso dei licenziamenti, per il calcolo delle indennità, si applica la normativa precedente al 7 marzo Per i sindacati, le associazioni culturali, ecc. si applica la nuova normativa.
25 IN CONCLUSIONE: Dal 7 marzo 2015, per la durata di 3 anni, i datori di lavoro che assumeranno a tempo indeterminato, avranno diritto a sgravi contributivi pari circa al 30% e, come previsto dalla normativa descritta nei precedenti paragrafi, potranno licenziare lavoratrici e lavoratori a propria piena discrezione. Ne consegue che, essendo fissi i costi del licenziamento, ad esempio, nel caso avvenisse al termine dei 3 anni l indennizzo da corrispondere sarebbe di 6 mensilità, i tre anni di sgravi fiscali rendono conveniente l assunzione a tempo cosiddetto indeterminato. In sintesi, ciò che regge tutto l impianto del contratto a tutele crescenti è la sicurezza del datore di lavoro di poter trattare la lavoratrice e il lavoratore come qualsiasi altra merce; con costi certi di gestione, ammortamento e rottamazione. Questi i provvedimenti del JOBS ACT di più immediata applicazione; nei prossimi mesi entreranno in vigore quelli sulle mansioni, la possibilità di dequalificare il lavoratore in caso di ristrutturazioni o modifiche degli assetti aziendali, sui controlli a distanza, sulle tipologie contrattuali (nonostante il grande parlare di semplificazione, verrà soppressa solo la tipologia contrattuale dei CO.CO.PRO.), sulla tutela della maternità. Su questi temi, provvederemo a produrre apposito materiale.
26 IL VADEMECUM È DISPONIBILE ANCHE SUL SITO CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE DI ROMA E PROVINCIA ROMA Via Cavour, tel fax ROMA Via Ponzio Cominio, 56 tel fax cubregionelazio@gmail.com
VADEMECUM PER LE DELEGATE E I DELEGATI
1 VADEMECUM PER LE DELEGATE E I DELEGATI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI La procedura com è stabilito dai contratti collettivi di lavoro e dall articolo 7 della L.300/70 il lavoratore ha cinque giorni di calendario
DettagliCIRCOLARE INFORMATIVA DEL 24.03.2015. Area Consulenza del Lavoro
CIRCOLARE INFORMATIVA DEL 24.03.2015 Area Consulenza del Lavoro SOMMARIO: Esonero contributivo per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato nel corso del 2015 (Pag.2) Contratto
DettagliJOB ACT 2015 Guida sintetica I nuovi licenziamenti AVV.TO PIERCARLO ANTONELLI AVVOCATI ASSOCIATI FRANZOSI - DAL NEGRO - SETTI
JOB ACT 2015 Guida sintetica I nuovi licenziamenti 1 LA LEGGE DELEGA Il provvedimento noto come Jobs Act, approvato dal parlamento su iniziativa del governo Renzi, è una legge delega (L. 10 dicembre 2014
DettagliStudio Consulenza del Lavoro Bonet Lepschy & Associati
Mestre, 17 marzo 2015 Ai Sig.ri Clienti Loro Sedi Circolare n. 4/2015 1. LEGGE DI STABILITA 2015 Assunzioni a tempo indeterminato; 2. CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI disciplina del licenziamento; 3. RIFORMA
DettagliCONTRATTO DI LAVORO A TUTELE CRESCENTI. Ferrara, 09.12.2015
CONTRATTO DI LAVORO A TUTELE CRESCENTI Ferrara, 09.12.2015 Il d. lgs. n. 23 del 2015 di attuazione della legge delega n. 183 del 2014 ha introdotto il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele
DettagliSACHSALBER GIRARDI HUBER Arbeitsrechtsberater Consulenti del lavoro
ASPI (assicurazione sociale per l impiego) la nuova di disoccupazione In sintesi: La legge n.92/2012 (c.d. Riforma Fornero ) ha previsto l istituzione, a decorrere dal 1 gennaio 2013, della nuova assicurazione
DettagliIl contratto a tutele crescenti
Il contratto a tutele crescenti Giampiero Falasca giampiero.falasca@dlapiper.com L impianto della riforma Servizi per agevolare la ricerca di una nuova occupazione Incentivi per assunzioni stabili Meno
DettagliTabelle di sintesi in materia di ammortizzatori sociali e disoccupazione involontaria D.L.vo n. 22/2015
Tabelle di sintesi in materia di ammortizzatori sociali e disoccupazione involontaria D.L.vo n. 22/2015 Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l Impiego (NASpI) Argomento CAMPO DI APPLICAZIONE
DettagliJobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI
Jobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI Nell'ambito del riordino delle forme contrattuali, è stato introdotto
DettagliJOBS ACT Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti
JOBS ACT Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Città Metropolitana di Torino 27 luglio 2015 DEFINIZIONE Il contratto a tempo
DettagliJOBS ACT i decreti attuativi. A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Marzo 2015
JOBS ACT i decreti attuativi A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Marzo 2015 Decreto legislativo in materia di AMMORTIZZATORI SOCIALI Tra i primi decreti attuativi della legge
DettagliJOBS ACT. Riforma del diritto del lavoro promossa ed attuata dal governo Renzi e identificata con una serie di norme approvate tra il 2014 e il 2015.
JOBS ACT Riforma del diritto del lavoro promossa ed attuata dal governo Renzi e identificata con una serie di norme approvate tra il 2014 e il 2015. STUDIO LEGALE FERRIERI Greta Ramella Alessandra Napetti
DettagliIl contratto a tutele crescenti
Il contratto a tutele crescenti Giampiero Falasca giampiero.falasca@dlapiper.com Cos'è il contratto a "tutele crescenti"? Cos è Sgravi per assunzioni a tempo indeterminato nel 2015 Riforma dei licenziamenti
DettagliJOBS ACT IN PROGRESS Diritti dei lavoratori e occupazione nella riforma del mercato del lavoro
JOBS ACT IN PROGRESS Diritti dei lavoratori e occupazione nella riforma del mercato del lavoro Decreto Poletti marzo 2014 I parte Jobs Act Legge n. 183 del 10 dicembre 2014 Delega lavoro DECRETO LEGISLATIVO
DettagliIL NUOVO CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI? A CURA DEL DIPARTIMENTO POLITICHE DEL LAVORO CGIL VENETO
JOBS ACT IL NUOVO CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI? A CURA DEL DIPARTIMENTO POLITICHE DEL LAVORO CGIL VENETO CAMPO DI APPPLICAZIONE NEL CASO DI LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO LE NUOVE ASSUNZIONI
DettagliDLGS 4.3.2015 n. 23 : IL LICENZIAMENTO NEL CONTRATTO «A TUTELE CRESCENTI»
DLGS 4.3.2015 n. 23 : IL LICENZIAMENTO NEL CONTRATTO «A TUTELE CRESCENTI» A cura dello studio legale Alberto Guariso Livio Neri Aggiornamento al 06.03.2015 A chi si applica il nuovo regime? 1) A tutti
DettagliJOBS ACT E LA NUOVA DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
JOBS ACT IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI E LA NUOVA DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI Convegno «JOBS ACT La riforma del lavoro come funzione e cosa cambia» Padova, martedì 31 marzo 2015 COSA CAMBIA? INTRODUZIONE
DettagliAssicurazione sociale per l impiego
Aspi Assicurazione sociale per l impiego La riforma del lavoro voluta dal Governo Monti Fornero ha introdotto una nuova prestazione Inps a sostegno dei disoccupati. Si tratta dell Assicurazione sociale
DettagliCircolare N.144 del 17 Ottobre 2012. Assegno ASPI e TICKET licenziamento. Novità dal 1 gennaio 2013
Circolare N.144 del 17 Ottobre 2012 Assegno ASPI e TICKET licenziamento. Novità dal 1 gennaio 2013 Assegno ASPI e TICKET licenziamento: novità dal 1 gennaio 2013 Gentile cliente, con la presente desideriamo
DettagliLEGGE DI STABILITA 2015 E JOBS ACT: quali opportunità per il lavoro.
LEGGE DI STABILITA 2015 E JOBS ACT: quali opportunità per il lavoro. Principali novità per i datori di lavoro. Stabilizzazione bonus 80 euro. Aumento soglia esenzione buoni pasto elettronici Deduzione
DettagliJOBS ACT I NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI E IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
NEWSLETTER n. 21 16 marzo 2015 JOBS ACT I NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI E IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI RIFERIMENTI: Legge 10 dicembre 2014 n.183 Decreto Legislativo 4 marzo 2015 n. 22 Decreto Legislativo
DettagliJOBS ACT Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti
JOBS ACT Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Città Metropolitana di Torino 18 Marzo 2015 INTRODUZIONE In data 6 marzo 2015
DettagliLe novità del Jobs Act La riforma degli ammortizzatori sociali. Carlo Benedetti Consulente del Lavoro in Trento
Le novità del Jobs Act La riforma degli ammortizzatori sociali Carlo Benedetti Consulente del Lavoro in Trento Legge 183/2014 La legge delega La legge è in vigore dal 16 dicembre 2014. Contiene deleghe
DettagliL appuntamento con l Esperto Jobs Act: il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Alberto Bosco
L appuntamento con l Esperto Jobs Act: il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti Alberto Bosco La L. 10 dicembre 2014, n. 183, all art. 1, co. 7, lettera c) dispone che la delega va attuata,
DettagliLE GUIDE DELLA FABI IL JOBS ACT IN PILLOLE
LE GUIDE DELLA FABI 1 IL JOBS ACT IN PILLOLE Il Consiglio dei Ministri venerdì 20 febbraio, ha approvato i Decreti attuativi del Jobs Act, la Riforma del lavoro. In sintesi riassumiamo i punti più salienti
DettagliLicenziamenti e Riforma Fornero
Licenziamenti e Riforma Fornero La legge n. 92/2012 un anno dopo Messina, 25.10.13 1 Il nuovo art. 18 La tutela del lavoratore in caso di licenziamento illegittimo Reintegra e risarcimento pieno (5 min)
DettagliPremessa. di giusta causa (vale a dire un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro;
Premessa Non mutano i concetti di giusta causa (vale a dire un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro; di giustificato motivo soggettivo (cioè
DettagliMini-A S P I. la prestazione che ha sostituito l indennità di disoccupazione a requisiti ridotti
Mini-A S P I la prestazione che ha sostituito l indennità di disoccupazione a requisiti ridotti Vediamo come funziona la nuova prestazione sociale a favore dei disoccupati Sommario Lavoratori interessati
DettagliRegole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014
Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,
DettagliSgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro
a Tutti i Clienti Loro sedi Oggetto: Sgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro Tra la fine del 2014 e l inizio del 2015 sono state introdotte importanti
Dettaglireddito di attivazione e riforma degli ammortizzatori sociali Dott.ssa Antonella Chiusole
reddito di attivazione e riforma degli ammortizzatori sociali Dott.ssa Antonella Chiusole 1) gli ammortizzatori sociali in trentino: il reddito di attivazione (oggi) 2) reddito di attivazione e Nuova ASpI
DettagliIL NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO
FEMCA CISL Lombardia JOB ACTS IL NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO La disciplina dei licenziamenti Il D.lgs. n. 23/2015 sul contratto a tutele crescenti, attuativo del Jobs Act, in vigore dal 7 marzo 2015 riscrive
Dettagli10. LICENZIAMENTI INDIVIDUALI di Mauro Soldera
10. di Mauro Soldera La Legge n. 92/2012 (Riforma Fornero) interviene in maniera significativa sulla disciplina dei licenziamenti individuali regolamentati dall art. 18 della Legge n. 300/1970 (Statuto
DettagliASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)
CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla
DettagliIl contratto a tutele crescenti - sintesi della disciplina
Il contratto a tutele crescenti - sintesi della disciplina (d. lgs. 23/2015) Il governo Renzi, in attuazione di una delle deleghe contenute nella legge n. 183 del 10 dicembre 2014 (c.d. Jobs Act), ha definitivamente
DettagliTICINIA CONSULTING SRL. Ai gentili Clienti Loro sedi. Oggetto: il contratto a tutele crescenti (sintesi) Campo di applicazione
TICINIA CONSULTING SRL Ai gentili Clienti Loro sedi Oggetto: il contratto a tutele crescenti (sintesi) Campo di applicazione Il regime di tutela nel caso di licenziamento illegittimo è disciplinato dalle
DettagliJOBS ACT. 9 febbraio 2015, Ancona. Dott. Stefano Carotti Consulente del Lavoro I PRIMI DECRETI. LE NOVITA PRINCIPALI. www.an.camcom.gov.
JOBS ACT I PRIMI DECRETI. LE NOVITA PRINCIPALI 9 febbraio 2015, Ancona Dott. Stefano Carotti Consulente del Lavoro www.an.camcom.gov.it 1 IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI Nonostante
DettagliAGENS Agenzia confederale dei Trasporti e Servizi
Roma, 11 marzo 2015 Prot. n. 019/15/D.11. Alle Aziende associate L o r o S e d i OGGETTO: D.Lgs. 4 marzo 2015 n. 22 Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in
DettagliASpI Assicurazione Sociale per l Impiego
11. ASSICURAZIONE SOCIALE PER L IMPIEGO di Barbara Buzzi Dal 1 gennaio 2013 è istituita una nuova prestazione di sostegno al reddito (Assicurazione Sociale per l Impiego ASpI) che sostituisce le attuali
DettagliNASpI ASDI DIS-COLL decreto legislativo n. 22 del 4/03/2015
NASpI ASDI DIS-COLL decreto legislativo n. 22 del 4/03/2015 NASpI ASDI DIS-COLL Decreto Legislativo n. 22 del 4/03/2015 (G.U. n. 54 de 6/03/2015) Disposizioni per il riordino della normativa in materia
DettagliIL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI (*)
IL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI (*) Foto dal sito www.nonsprecare.it (*) Fonte: Confagricoltura Nazionale Sommario Introduzione... 4 L ambito di applicazione: nuove assunzioni...
DettagliArt. 2 Licenziamento discriminatorio, nullo e intimato in forma orale.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183. Art. 1 Campo di applicazione.
DettagliIl D.Lgs. n. 22/2015 sugli Ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione
Camera del Lavoro Territoriale di Alessandria Via Cavour, 27-15121 Alessandria - Tel. 0131 308111 e-mail: alessandria@cgil.al.it - Sito Internet www.cgil.al.it Il D.Lgs. n. 22/2015 sugli Ammortizzatori
DettagliGli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue:
Le pensioni nel 2007 Gli aspetti di maggiore interesse della normativa previdenziale Inps, con particolare riferimento al fondo pensioni lavoratori dipendenti Tetto di retribuzione pensionabile Il tetto
DettagliJobs act: una nuova riforma per il mercato del lavoro La riforma dei sussidi di disoccupazione nel dlgs 22/2015
Jobs act: una nuova riforma per il mercato del lavoro La riforma dei sussidi di disoccupazione nel dlgs 22/2015 Trento, 30/3/2015 Stefano Sacchi Università di Milano La riforma degli ammortizzatori sociali
DettagliSOMMINISTRAZIONE DI LAVORO
ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,
DettagliJOBS ACT il punto sullo stato di attuazione della riforma
JOBS ACT il punto sullo stato di attuazione della riforma Avv. Sergio Passerini Avv. Evangelista Basile Studio legale Ichino - Brugnatelli e Associati Varese, 16 marzo 2015 I testi della riforma Decreto
DettagliPolitiche del lavoro
Politiche del lavoro insieme di interventi pubblici rivolti alla tutela dell interesse collettivo all occupazione Ampia gamma di politiche pubbliche, riconducibili a 3 tipi principali: 1) politiche per
DettagliLE POLITICHE DEL LAVORO IL MODELLO ITALIANO #2
LE POLITICHE DEL LAVORO IL MODELLO ITALIANO #2 DEFINIZIONI CHIAVE Nelle puntate precedenti... Definizione Politiche del lavoro: si fa riferimento a un insieme composito di interventi che hanno l obiettivo
DettagliLe tutele per il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo
LA N ORMATIVA IN MATERIA DI LICENZIAMENTI INTRODOTTA DALLA LEGGE N. 183/2014 E DAL DECRETO LEGISLATIVO N. 23/2015 Le tutele per il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo previste dalla legge n.
DettagliCONTRATTO A TUTELE CRESCENTI. Ivrea, 8 maggio 2015
CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI Ivrea, 8 maggio 2015 Art. 1 Per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere
DettagliJOBS ACT: IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI: CAMPO DI APPLICAZIONE.
DIPARTIMENTO DIRITTO DEL LAVORO APRILE 2015 JOBS ACT: IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI: CAMPO DI APPLICAZIONE. Il 20 febbraio u.s. il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva
DettagliIL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO NEL D.GLS.N. 81-2015 LE NOVITÀ
IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO NEL D.GLS.N. 81-2015 LE NOVITÀ Avv. Prof. Giuseppe Pellacani Presidente CesLaR 1 ENTRATA IN VIGORE Pur in mancanza di una previsione analoga a quella dell art. 2-bis della
DettagliL IMPATTO DEL JOBS ACT SULLE SCELTE DI ASSUNZIONE DELLE AZIENDE. www.gigroup.com
L IMPATTO DEL JOBS ACT SULLE SCELTE DI ASSUNZIONE DELLE AZIENDE www.gigroup.com L OBIETTIVO IDENTIFICARE LE OPINIONI DI HR MANAGER E IMPRENDITORI SUL JOBS ACT E I SUOI EFFETTI SIA SULL OCCUPAZIONE (MERCATO
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio N. 33 del 4 Marzo 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Jobs act: le novità in materia di tutele crescenti e ammortizzatori sociali Gentile cliente, con la presente desideriamo
DettagliTIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI ATTUAZIONE DEL JOBS ACT
Scheda sul licenziamento nel contratto a tutele crescenti TIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI LICENZIAMENTO DISCRIMINATORIO, Reintegrazione: Il giudice, con la pronuncia NULLO E INTIMATO
DettagliLa nuova riforma del lavoro
La nuova riforma del lavoro Legge 28 giugno 2012, n. 92 Prof. Avv. Massimo Lanotte Contratto a termine Contratto a termine acausale Primo rapporto Durata non superiore a 12 mesi Anche prima missione Divieto
DettagliAMMORTIZZATORI SOCIALI _ LA MOBILITA
AMMORTIZZATORI SOCIALI _ LA MOBILITA MOBILITÀ COLLETTIVA E' un ammortizzatore sociale per l'accompagnamento dei lavoratori licenziati per: riduzione di attività o lavoro trasformazione di attività cessazione
DettagliNUOVE REGOLE IN MATERIA DI STATO DI DISOCCUPAZIONE DAL 1 GENNAIO 2014
NUOVE REGOLE IN MATERIA DI STATO DI DISOCCUPAZIONE DAL 1 GENNAIO 2014 COME ACQUISIRE LO STATO DI DISOCCUPAZIONE Lo stato di disoccupazione si compone di un elemento oggettivo (lo stato di privo di lavoro),
DettagliAi gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali
Studio Commerciale e Tributario TOMASSETTI & PARTNERS Informativa Lavoro Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali Gentile
DettagliALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati
Dottori Commercialisti Associati ASSOCIATI: GIOVANNI ALBERTI Professore Ordinario di Economia Aziendale all Università di Verona CLAUDIO UBINI ALBERTO CASTAGNETTI ELISABETTA UBINI PIAZZA CITTADELLA 6 37122
DettagliLA NUOVA ASSICURAZIONE SOCIALE PER L'IMPIEGO (NASPI) Raggruppamento Schio-Thiene 11 febbraio 2015
LA NUOVA ASSICURAZIONE SOCIALE PER L'IMPIEGO (NASPI) Raggruppamento Schio-Thiene 11 febbraio 2015 LE FONTI NORMATIVE Legge 10 dicembre 2014 n.183 (Legge Delega c.d JOBS ACT ) art.1 comma 2 lettera b) Schema
DettagliCamera del Lavoro Territoriale di Alessandria. Il D.Lgs. n. 22/2015 sugli Ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione
Camera del Lavoro Territoriale di Alessandria Il D.Lgs. n. 22/2015 sugli Ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione NOTA PER I DELEGATI Lo scorso mese di dicembre è stata approvata la c.d. Legge
DettagliDirezione Territoriale del Lavoro di Padova Direttore Dott.ssa Rosanna Giaretta
09.09.2015 Direzione Territoriale del Lavoro di Padova Direttore Dott.ssa Rosanna Giaretta U.O. Relazioni Sindacali e Conflitti di Lavoro Dott.ssa Giulia De Paola Il presente lavoro, che non ha alcuna
DettagliRedazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli
Redazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli 36/2015 Marzo/9/2015 (*) Napoli 17 Marzo 2015 Tanto tuonò che piovve!!!! Arrivano le tutele crescenti. I nuovi assunti dal 7 marzo scorso
DettagliInterventi a favore della famiglia
QUESITI FORUM LAVORO 2015 * * * L INPS RISPONDE Interventi a favore della famiglia 1. In caso di parto gemellare il bonus bebè viene riconosciuto per entrambi i figli? Manca ancora il decreto attuativo
DettagliStudio di Consulenza del Lavoro Pini & Associati
Oggetto: JOB ACT Contratto a tutele crescenti. Borgo San Lorenzo, lì 03/04/2015 Alla Clientela in indirizzo Il Governo ha approvato definitivamente il D.Lgs. 23/2015 che introduce nel nostro ordinamento
DettagliTutto quello che c è da sapere sulla gestione del personale in esubero presso le aziende
Cassa integrazione e Mobilità del personale dipendente Tutto quello che c è da sapere sulla gestione del personale in esubero presso le aziende Quando l impresa è in crisi può sospendere i propri dipendenti
DettagliJOBS ACT. Norme in materia di lavoro. Milano, 24 marzo 2015. Relatore: Pierluigi Brigante. Studio Brigante
JOBS ACT Norme in materia di lavoro Milano, 24 marzo 2015 Relatore: Pierluigi Brigante Finalità Jobs Act Incremento occupazionale Riduzione tipologie contrattuali Eliminazione precariato Regole di entrata
DettagliSTUDIO ASSOCIATO ZINNO CIRCOLARE DI STUDIO
STUDIO ASSOCIATO ZINNO CIRCOLARE DI STUDIO 14/12/2012 Il Finanziamento dell Aspi e la tassa sui licenziamenti dal 01/01/2013 Sommario Circolare LAVORO Sommario...2 NEWS...3 1.1 La nuova disoccupazione
DettagliLA RIFORMA DEL LAVORO. GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI A cura di Provincia di Torino Servizio Coordinamento Centri per l Impiego 21/01/2013
LA RIFORMA DEL LAVORO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI A cura di Provincia di Torino Servizio Coordinamento Centri per l Impiego 21/01/2013 Fonti normative: RIFORMA DEL LAVORO: AMMORTIZZATORI SOCIALI Legge 28
DettagliLe pensioni nel 2005
marzo 2005 Le pensioni nel 2005 TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE Il tetto di retribuzione pensionabile per il calcolo delle pensioni con il sistema retributivo con decorrenza nell anno 2005 è stato definitivamente
DettagliIncentivi alle assunzioni, politiche attive e NASpI
Incentivi alle assunzioni, politiche attive e NASpI Dott. Salvatore Vitiello Consulente del lavoro Convegno «La riforma del lavoro - Jobs Act. COSA CAMBIA DAVVERO» Milano, 24 marzo 2015 www.hrcapital.it
DettagliCIRCOLARE L.114 ISTRUZIONI OPERATIVE DELLA NUOVA NASPI.
CIRCOLARE L.114 ISTRUZIONI OPERATIVE DELLA NUOVA NASPI. Con la Circolare 94/2015, pubblicata lo scorso 12 Maggio 2015, l INPS, dopo una lunga attesa ha reso note le istruzioni definitive per la presentazione
DettagliIl contratto di lavoro a tempo determinato dopo il Jobs Act.
A tutti i clienti Luglio 2015 Il contratto di lavoro a tempo determinato dopo il Jobs Act. Con l entrata in vigore, il 25.6.2015, del D.Lgs. 81/2015, il cd. codice dei contratti viene per l ennesima volta
DettagliTUTELE DAVVERO CRESCENTI PER CHI?
TUTELE DAVVERO CRESCENTI PER CHI? L impianto delineato dal D.Lgs. 23/2015 in attuazione della Legge 183/2014 (c.d. Jobs Act) prevede l indennizzo come regola in caso di licenziamento economico illegittimo,
DettagliIL NUOVO LICENZIAMENTO INDIVIDUALE
IL NUOVO LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Avv. Ernesto Vitiello 1 IL D.LGS. N. 23 DEL 4 MARZO 2015 Tale decreto ha dato corpo, per quanto riguarda i licenziamenti, ai principi programmatici di cui alla lettera
DettagliGUIDA AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI 2015:
GUIDA AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI 2015: NASPI ASDI DIS-COLL 2015 Con il Jobs Act ideato dal Governo Renzi, l Aspi diventa Naspi, la Nuova prestazione di Assicurazione sociale dell impiego, l indennità
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio N. 83 del 13 Giugno 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Indennità ASPI anche per i soci lavoratori delle cooperative Gentile cliente con la presente intendiamo informarla
DettagliJOBS ACT APPRENDISTATO E SOMMINISTRAZIONE
JOBS ACT APPRENDISTATO E SOMMINISTRAZIONE A cura di Avv. Prof. Gabriele Fava Presidente Studio Legale FAVA&ASSOCIATI www.favalex.it 1 Introduzione L apprendistato è stato oggetto di numerose modifiche
DettagliEsonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato
Al fine di promuovere una stabile occupazione, la Legge di Stabilità 2015 introduce un esonero contributivo per le assunzioni con contratto a tempo effettuate nel 2015. L introduzione del beneficio in
DettagliÈ nato Fondo Pensione Perseo
È nato Fondo Pensione Perseo / Il futuro in cassaforte è nato Perseo Da oggi puoi pensare più serenamente al tuo futuro. Perseo è il Fondo pensione complementare destinato ai lavoratori delle Regioni
DettagliEsonero contributivo triennale. Nuova Assicurazione Sociale per l Impiego - NASPI
Esonero contributivo triennale Nuova Assicurazione Sociale per l Impiego - NASPI API Torino 5 marzo 2015 Beniamino Gallo Esonero triennale per le assunzioni a tempo indeterminato Il legislatore si è posto
DettagliRIEPILOGO COMPLETO SU: TUTELE CRESCENTI E LICENZIAMENTO
Aggiornamento Aprile 2015 Allegato1 RIEPILOGO COMPLETO SU: CRESCENTI E LICENZIAMENTO Con la presente desideriamo informare che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del del D.Lgs. n. 23 del 04.03.2015
Dettagli! C o n v e g n o 10 giugno 2015
! C o n v e g n o 10 giugno 2015 Jobs act Cosa è cambiato e cosa cambierà NASpI Dott. Ottavio Gonano e Dott.ssa Elisa Raina Studio Associato Barillari Lapolla Cavalleri Le nuove tipologie dal maggio 2015
DettagliLe pensioni nel 2006
Le pensioni nel 2006 Proponiamo il consueto aggiornamento annuale sugli aspetti di maggiore interesse per i nostri associati concernenti la normativa previdenziale INPS. TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE
DettagliJobs act. Fisascat Cisl Milano Metropoli
Jobs act Fisascat Cisl Milano Metropoli Licenziamenti illegittimi Prima della Fornero Fornero Si applica agli assunti prima del 7 marzo 2015 Tutele crescenti Licenziamento discriminatorio Tutela reale
DettagliRiforma Mercato del Lavoro. Legge 92/2012
Riforma Mercato del Lavoro Legge 92/2012 Caerano di San Marco 6 dicembre 2012 Premessa. La riforma del mercato del lavoro è stata definitivamente convertita nella legge 92 del 28 giugno 2012. Pubblicata
DettagliJobs Act 1 & 2. Confindustria Bergamo. 5 febbraio 2015. Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2015
Jobs Act 1 & 2 Confindustria Bergamo 5 febbraio 2015 Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2015 Prof. Avv. Raffaele De Luca Tamajo Le linee generali e il campo di applicazione della riforma Le linee generali
DettagliLegge 11 maggio 1990, n. 108 (Gazzetta Ufficiale 11 maggio 1990, n. 108)
Legge 11 maggio 1990, n. 108 (Gazzetta Ufficiale 11 maggio 1990, n. 108) Disciplina dei licenziamenti individuali Articolo 1 - Sostituzione dei primi due commi dell'art. 18 L. 300/1970 Articolo 2 - Applicazioni
DettagliIl nuovo rito per i licenziamenti. Il novellato art. 18 S.L Mirco Minardi
Il nuovo rito per i licenziamenti. Il novellato art. 18 S.L Mirco Minardi lexform.it II.1 IL VECCHIO E IL NUOVO ARTICOLO 18 S.L.. In quali casi si applica il nuovo procedimento giudiziario specifico? In
DettagliESONERO CONTRIBUTIVO 2016. A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Città Metropolitana di Torino 1 gennaio 2016
ESONERO CONTRIBUTIVO 2016 A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Città Metropolitana di Torino 1 gennaio 2016 INTRODUZIONE Il Servizio Coordinamento Centri per l'impiego pubblica
DettagliIL FONDO DI SOLIDARIETÀ PER IL PERSONALE DEL CREDITO
Federazione Italiana Sindacale Lavoratori Assicurazioni e Credito Comprensorio di Alessandria Via Cavour, 27-15121 Alessandria - Tel. 0131 308254 e-mail: fisacal@libero.it - Sito Internet www.fisacalessandria.it
DettagliContratto di Apprendistato: nuova disciplina
Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto
DettagliIncentivi alle assunzioni
Incentivi alle assunzioni Principali incentivi alle assunzioni Esonero contributivo Legge Stabilità 2015 Bonus Garanzia Giovani Incentivo donne e over 50 Incentivo iscritti liste mobilità indennizzata
DettagliIL LAVORO NEL TURISMO
IL LAVORO NEL TURISMO Recenti interventi normativi e prospettive per il settore Castelfranco Veneto, 20 febbraio 2012 Area Relazioni Sindacali, Previdenziali e Formazione Tempo Determinato Maggiore costo
DettagliDALL ASPI ALLA NASPI: IL CONFRONTO
DALL ASPI ALLA NASPI: IL CONFRONTO NASPI ASPI Tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti e gli artisti (subordinati) Destinatari Requisiti Esclusi: dipendenti a tempo indeterminato della PA
DettagliRESPONSABILITA DEI LAVORATORI DEL SETTORE DEL CREDITO E DELLE ASSICURAZIONI. Milano 29 ottobre 2015
RESPONSABILITA DEI LAVORATORI DEL SETTORE DEL CREDITO E DELLE ASSICURAZIONI Milano 29 ottobre 2015 LEGGE N.300/1970 STATUTO DEI LAVORATORI - ART.18 MODIFICHE APPORTATE DALLA LEGGE N. 92/2012 : TUTELA REALE
Dettagli(L. 300/70) modificato dalla L. 92/2012, (attuativo del c.d. Jobs Act): Tutela reale e tutela indennitaria
L.U.M.S.A. Corso di Diritto del Lavoro a.a. 2015-2016 Prof. Megna Maria Rosalia ART. 18 Statuto Lavoratori (L. 300/70) modificato dalla L. 92/2012, e d. lgs. n. 23/2015 del 4.03.2015 (attuativo del c.d.
DettagliLa nuova disciplina dei licenziamenti disciplinari
Milano, 30 marzo 2015 La nuova disciplina dei licenziamenti disciplinari Presentazione a «Tutto Lavoro» Avv. Angelo Zambelli Licenziamento disciplinare espressione del potere disciplinare del datore di
Dettagli