Scheda per il coordinamento dei corsi

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1 Pag. 1 Scheda per il coordinamento dei corsi Dati sull attività formativa Titolo del corso: Lab. I. di Progettazione 1 (mod. Restauro) Corso di studio: Architettura Settore scientifico-disciplinare: ICAR/19 Semestre: 1 Crediti: 5 Dati sul docente Docente titolare: FIORINO DONATELLA RITA Se a ruolo nell Univ. di Cagliari Dipartimento e Facoltà: Settore scientifico-disciplinare: Fascia: SELEZIONARE a tempo SELEZIONARE Se docente esterno: Qualifica professionale: ing Modalità di copertura del corso: contratto Da quale A.A. svolge questo corso: Ufficio: 070/ donatella.fiorino@tiscali.it Orario di ricevimento studenti: martedì 15:00-19:00 Elenco altri compiti didattici nell a.a :

2 Pag. 2 Dati sulla progettazione Obiettivi di apprendimento Obiettivi generali (max 500 caratteri): Il corso è orientato a fornire allo studente le basi storico-critiche e gli strumenti metodologici per la redazione di un progetto di restauro, riqualificazione o nuova edificazione in ambito urbano. In particolare, il progetto architettonico ed urbano ragiona attorno ai "vuoti" fisici e di significati presenti nella città storica, sperimentando, nel quartiere di Villanova a Cagliari, prassi virtuose del Costruire nel costruito, fondendo il rispetto verso la materia e l'attualità compositiva. Conoscenze (sapere) 1 (max 300 caratteri): Gli argomenti trattati mirano a far acquisire una puntuale conoscenza delle attuali correnti di pensiero in tema di restauro architettonico ed urbano, lette attraverso la storia della disciplina nel panorama italiano ed internazionale del XX secolo. Capacità (saper fare) 2 : (max 300 caratteri): Il corso intende sviluppare professionalità in grado di articolare configurazioni spaziali urbane in differenti situazioni di contesto: costruire nel costruito o ai margini dell'insediamento storico, riaqualificare comparti storici dismessi o in trasformazione. Comportamenti (saper essere) 3 (max 300 caratteri): L'approccio alla conoscenza proposto è finalizzato a sviluppare un alto senso di responsabilità del segno contemporaneo nel contesto storico e dunque la necessità della elevata qualità del progetto contemporaneo per la conservazione del tessuto architettonico tradizionale dei centri antichi. Eventuali requisiti per l ammissione al sostenimento della verifica finale (propedeuticità): Esami sostenuti: Modalità di verifica e di valutazione e criteri di attribuzione del voto finale: L esame è individuale. L interrogazione ha inizio con la discussione del progetto: lo studente, avvalendosi del plastico e delle tavole di sintesi consegnate, dovrà descrivere tecnicamente e concettualmente il proprio elaborato a partire dalla problematica, dagli obiettivi e dalla strategia territoriale e urbana individuata, affrontando gli aspetti funzionali, della costruzione dello spazio della città, della forma architettonica. Durante l esame il candidato dovrà inoltre dimostrare la conoscenza degli argomenti trattati durante il corso, mediante richiami culturali alle conoscenze disciplinari acquisite. Numero di ore complessive per Lezioni frontali: 40 Esercitazioni: Laboratorio: 22,5 Seminari: 1 Conoscenze acquisite al termine del corso in termini di conoscenze di base, caratterizzanti, affini o integrative, finalizzate all inserimento nel mondo del lavoro, ecc. 2 Capacità professionali, di apprendimento continuo, trasversali (comunicative, relazionali, decisionali, di organizzazione). 3 Ad esempio: deontologia, sensibilità alla responsabilità sociale delle organizzazioni, consapevolezza dei rischi delle tecnologie, sensibilità alle problematiche della sicurezza e della privacy, ecc.

3 Pag. 3 Pagina Web aggiornata a cura del docente:

4 Pag. 4 Programma (max 1500 caratteri): STORIA DEL RESTAURO DAL DOPOGUERRA AD OGGI. Dal restauro scientifico al restauro critico. I padri del restauro contemporaneo: Cesare Brandi, Roberto Pane, Guglielmo De Angelis d'ossat, Piero Sampaolesi, Piero Gazzola, Carlo Scarpa. ATTUALI PRINCIPI IN TEMA DI TUTELA E RESTAURO. L estensione dell idea di monumento isolato a quella di insieme ambientale. Concetto di bene paesaggistico e di bene culturale. L incontro tra testimonianza materiale ed patrimonio immateriale. Attuali prassi e criteri operativi nel campo del restauro. ANALISI DEL PATRIMONIO EDILIZIO STORICO. Metodiche per l analisi diretta e indiretta del costruito storico tradizionale. Modalità di rappresentazione del costruito storico: rilievo metrico, architettonico, materico e del degrado. Il rilievo fotogrammetrico per la rappresentazione dei tematismi. Casi-studio: Il quartiere Stampace a Cagliari, i centri storici di Muros e Orgosolo. Esempi nazionali e internazionali DEFINIZIONE CRONOLOGICA DELLE STRUTTURE EDILIZIE. Strumenti per la definizione cronologica del costruito storico attraverso la ricostruzione della cartografia storica. Criteri per la datazione delle tessiture murarie. Metodiche di analisi stratigrafica alla scala architettonica e urbana Casi-studio: La stratigrafia sul monumento: esempi liguri e lombardi. Esempi di stratigrafia urbana a Stampace. IL PROGETTO DI RESTAURO URBANO. Linee operative per la definizione del progetto di restauro urbano. Interventi sul costruito storico alla scala architettonica e urbana: mimetismo e riconoscibilità. Le possibilità del linguaggio contemporaneo e l incontro tra antico e nuovo. Dalla programmazione al management: il Piano di gestione per il cento storico. Casi-studio: La conservazione delle superfici intonacate: alcuni esempi di degrado antropico. La ricostruzione in stile del centro storico di Varsavia. L incontro tra antico e nuovo in alcuni centri storici europei. L incontro tra antico e nuovo in alcuni centri storici italiani. Il sistema informativo per il monitoraggio e la pianificazione per Stampace. Il Piano di Gestione del sito UNESCO Centro storico di San Gimignano. Il progetto di conservazione e il tema dell accessibilità Materiale didattico: C. BRANDI, Teoria del restauro, Torino 1977, pp A. BELLINI, Teorie del restauro e conservazione architettonica, in A. BELLINI (a cura di), Tecniche della conservazione, Milano 1986, pp P. RUSCHI, "Conservazione, integrazione, sostituzione", in G. CARBONARA (a cura di), Trattato di Restauro Architettonico, vol. III, Torino 1996, pp C. FEIFFER, "La conservazione delle superfici intonacate. Il metodo e le tecniche", Milano 1997 G. CARBONARA, "Alcuni temi di restauro per il nuovo secolo", in G. CARBONARA (a cura di), Trattato di Restauro Architettonico, vol. IX, Primo Aggiornamento, Torino 2007, pp.1-50 C. GIANNATTASIO (a cura di), Antiche ferite e nuovi significati. Permanenze e trasformazioni nella città storica (Workshop Internazionale di Restauro Architettonico e Urbano - Atti del Seminario, Cagliari, settembre 2007), Roma 2008 C. GIANNATTASIO (a cura di), Antiche ferite e nuovi significati. Cagliari e la città storica (Workshop Internazionale di Restauro Architettonico e Urbano - Progetti, Cagliari, settembre 2007), Roma 2008 Analisi stratigrafica degli elevati G.P. BROGIOLO, "Archeologia dell edilizia storica", Como 1988 F. DOGLIONI, "Stratigrafia e restauro. Tra conoscenza e conservazione dell architettura", Trieste 1997 G.P. TRECCANI, "Archeologia, restauro, conservazione. Mentalità e pratiche dell archeologia nell intervento del costruito", Milano 2000

5 Pag. 5 Si consiglia, inoltre, la consultazione di riviste specializzate in materia di restauro e progettazione architettonica.