Siti di misura. Il biossido di zolfo viene misurato nella stazione di Via Flaminia.

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1 5.2.3 Biossido di zolfo (SO 2 ) Siti di misura. Il biossido di zolfo viene misurato nella stazione di Via Flaminia. Caratteristiche generali. Gli ossidi di zolfo che sono dispersi in atmosfera sono SO 2 (biossido di zolfo) e, in piccola parte, SO 3 (triossido di zolfo). La principale sorgente di questi composti deriva dalla combustione dei combustibili fossili contenenti zolfo utilizzati nelle centrali termoelettriche, nelle caldaie di riscaldamento domestiche e in processi di combustione industriale. Storicamente SO 2 e il particolato, derivanti dalla combustione di carbone da riscaldamento, furono i principali componenti dell inquinamento urbano in gran parte del mondo (basti pensare alle grandi città del nord Europa come Londra, nella quale alla fine del XIX secolo fu coniato il termine smog da smoke e fog) e sono con gli ossidi di azoto, il principale Pag. 48

2 responsabile delle piogge acide (con formazione di acido solforoso e, a seguire, di acido solforico). Attualmente la presenza di questo composto in atmosfera è da attribuire alla combustione del gasolio sia per trazione (motore diesel) che per riscaldamento. I valori registrati di biossido di zolfo, come è possibile notare dai grafici sotto riportati, sono di gran lunga inferiori ai valori limite di protezione della salute. Analisi del biossido di zolfo nell anno 2005 Nella tabella e nel grafico successivo (Tab e Fig ) sono riportati i valori limite, gli eventuali margini di tolleranza e le soglie di allarme previsti per biossido di zolfo nel D.M. 60/02. Tab SO 2. Parametri richiesti dal D.M. 60/02 Parametri richiesti Dal 01/01/05 [µg /m 3 ] Valore limite orario per la protezione della salute umana (da non superare più di 24 volte per anno civile) 350 Valore limite di 24 ore (media giornaliera) per la protezione della salute umana (da non superare più di 3 volte per anno civile) 125 Valore limite per protezione degli ecosistemi calcolato come media annua e media invernale dal 1 Ottobre al 31 Marzo, 20 [µg /m 3 ], (limite da raggiungere dal 19 luglio 2001) Soglia di allarme, 500 [µg /m 3 ], (valore misurato per tre ore consecutive in una area di almeno 100 km 2 oppure in una intera zona o un intero agglomerato) Fig SO 2. Andamento del valore limite orario per la protezione della salute umana, comprensivo del margine di tolleranza previsto nel D.M. 60/02 per gli anni Nei grafici successivi (Figg ) sono riportati gli andamenti dei valori massimi orari giornalieri e dei valori medi giornalieri relativamente ai valori rilevati per il biossido di zolfo preso la stazione Flaminia. Risulta evidente che non ci sono superamenti dei valori limite consentiti sia per il limite orario (350 µg/m 3 ) sia per la media giornaliera (125 µg/m 3 ). Pag. 49

3 Fig SO 2. Protezione della salute umana. Valori massimi orari su 24 h della concentrazione misurata a Flaminia. Fig SO 2. Protezione della salute umana. Valori medi giornalieri della concentrazione misurata a Flaminia. Pag. 50

4 Nel grafico successivo (Fig ) sono riportati i valori della media sull anno civile e della media sul periodo invernale (1 ottobre - 31 marzo) contro i valori medi giornalieri rilevati per il biossido di zolfo. Fig SO 2. Protezione degli ecosistemi. Valori medi giornalieri della concentrazione misurata a Flaminia. Valore medio sull anno civile e valore medio invernale Anche per quanto riguarda la protezione degli ecosistemi sia la media dell anno 2005 sia la media invernale (1 ottobre marzo 2006) non superano il limiti previsti. La media invernale risulta maggiore della media annuale. Nella figura seguente (Fig ) sono riportati i dati relativi all andamento orario del giornotipo. Come già riscontrato per il biossido di azoto e il monossido di carbonio, l andamento giornaliero feriale presenta dei picchi sostanzialmente legati ai momenti in cui si manifesta il traffico più intenso. Il picco più elevato viene raggiunto nelle ore serali. Fatta eccezione per le ore notturne e del primo mattino, nei giorni festivi si rileva una minor concentrazione di SO 2 rispetto ai giorni feriali. E sempre evidente la tendenza all aumento delle concentrazione dell inquinante durante il corso della giornata ed il suo calo nelle ore notturne e nelle prime ore del mattino. Pag. 51

5 SO 2 - Flaminia - Giorno Tipo 2005 μg/m 3 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0, ora GT Feriale GT Sab. - Dom. Fig SO 2. Andamento orario della concentrazione registrata a Flaminia. Gli intervalli orari di misura vengono etichettati rispetto all ora finale (ora solare) dell intervallo stesso Analisi del trend triennale Nella tabella vengono riportati alcuni parametri statistici relativi ai dati rilevati presso la stazione Flaminia durante l ultimo triennio. E evidente come durante il triennio considerato non ci siano sostanziali variazioni nelle medie annuali. Nella tabella viene riportato anche il valore massimo orario rilevato in ciascuno dei tre anni, per il quale è percepibile una tendenza alla diminuzione. In generale possiamo comunque concludere che l andamento dell SO 2 non presenta criticità. Tab SO 2. Tabella riassuntiva parametri statistici triennio STAZIONE Flaminia PARAMETRI Media annuale (µ/m 3 ) Massimo orario (µ/m 3 ) percentile percentile pecentile percentile Trend regionale Nella seguente figura viene riportato il trend delle concentrazioni medie annuali rilevate nell ultimo quinquennio a livello regionale, riferito, per singolo anno, alla peggiore delle centraline presenti in ogni agglomerato. Pag. 52

6 Fig SO 2. Concentrazione media annua riferita alla stazione che, singolarmente per ciascuno degli anni considerati, ha presentato la media annuale più elevata tra quelle presenti nell agglomerato provinciale di competenza Fig SO 2. Massimi orari riferiti alla stazione che, singolarmente per ciascuno degli anni considerati, ha presenta la media annuale più elevata tra quelle presenti nell agglomerato provinciale di competenza Pag. 53

7 I dati rilevati per il biossido di zolfo a livello regionale mostrano che non si sono verificati superamenti, né per quanto concerne il valore limite orario (350 µg/m 3 ) e la media annuale (125 µg/m 3 ) per la protezione della salute umana, né per il valore limite annuale (20 µg/m 3 ) per la protezione degli ecosistemi. Questo a conferma della situazione buona su tutto il territorio regionale. Nella realtà riminese i valori delle medie e dei massimi si mantengono tra i più bassi rilevati in regione.