Metodologie e strategie educative
|
|
- Donata Rossini
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Metodologie e strategie educative TIPOLOGIE CARATTERIALI All interno delle classi bisogna diversificare le strategie educative in rapporto agli aspetti comportamentali degli alunni. Di seguito ne vediamo alcuni.
2 ALUNNI/E EXTRACOMUNITARI Cosa fare? Invitarli/e a partecipare alle attività sociali, culturali, sportive e a tutte le iniziative organizzate a scuola e nel territorio; Selezionare tra questi dei mediatori che potrebbero aiutare i compagni ad inserirsi nella scuola e nel sociale.
3 ALUNNI/E EXTRACOMUNITARI Interventi disciplinari: Interventi di tipo riparatore, basati sul fare e non sul subire (es. perdita di privilegi conferitigli, lavori all interno della scuola e compiti socialmente utili all esterno, esclusione da attività sportive organizzate dalla scuola); Durante le ore in cui non si avvalgono dell insegnamento della religione cattolica potrebbero partecipare ad attività educative.
4 ALUNNI/E EXTRACOMUNITARI Coinvolgere i loro genitori tramite un referente delle famiglie; Mantenere un atteggiamento di tipo empatico misto ad un comportamento autorevole e coerente.
5 ALUNNI IPERATTIVI CON SENSIBILITA EMOTIVA Strategie da attivare: Far conoscere all alunno le LifeSkills e le metodologie di discussione di gruppo; Proporre l alunno come mediatore scolastico per alunni timidi e sensibili ed insegnare loro l assertività; Rivolgere richiami e rimproveri esclusivamente al ragazzo evitando di farlo davanti al gruppo classe.
6 ALUNNI IMPULSIVI E CON SCARSA AUTOSTIMA Chi sono? Ragazzi spavaldi, con apparente mancanza di empatia, scarsa cooperazione e atteggiamento favorevole alla violenza; Potenziali bulli.
7 ALUNNI IMPULSIVI E CON SCARSA AUTOSTIMA Strategie: Interventi basati sul fare e non sul subire ; Evitare di aggredirli verbalmente per non aumentare la loro aggressività; Chiarire la gestione dei tempi: l insegnante stabilirà con autorevolezza un tempo per tutto.
8 RICORDIAMOCI E il comportamento che deve essere sanzionato, NON la persona!!! Ci vuole COERENZA tra ciò che diciamo e ciò che esprimiamo con il linguaggio non verbale!!!
9 RIFLESSIONI Intervenire con metodi e strategie educative individualizzate e personalizzate è di fondamentale importanza per dare ad ogni ragazzo ciò di cui ha bisogno? Perchè gli adolescenti vengono lasciati soli dagli adulti nell affrontare gli ostacoli che la vita mette loro davanti? Perchè gli adulti vengono tagliati fuori e non resi partecipi da parte dei giovani?
10 INSEGNANTE: BRACCIO OPERATIVO DI CONTRASTO AL FENOMENO BULLISMO E CYBERBULLISMO
11 Come comportarsi con una classe difficile
12 Una classe difficile che ha venticinque alunni di cui metà stranieri. Religioni diverse,quindi. Ci sono magari sei alunni con gravi problemi comportamentali; hanno gravi problemi familiari, non hanno alcuna voglia di venire a scuola.
13 COSA FARE?? Bisogna cercare di capire il motivo del disagio e trovare delle strategie. Dobbiamo trovare il modo di aiutarli. Trovare i loro pregi. Guadagnarci la fiducia, dedicandoci completamente a gestire la classe. Guardiamoli per quelli che sono: ragazzi male educati. Resistiamo, costruiamo alleanze.
14 La scuola dovrebbe tentare strade alternative e non usare semplicemente mezzi repressivi che emarginano e incattiviscono, senza recuperare e rieducare. Bisognerebbe riportare l educazione al centro dell apprendimento, per non trovarsi a dover rieducare.
15 LIFE SKILLS E un programma centrato sul potenziamento di abilità personali, che prevede la conoscenza di competenze e capacità individuali,sociali e relazionali, suddivise in tre aree diverse(cognitiva, emozionale, emotiva) che permettono ai ragazzi di affrontare le esigenze della vita quotidiana. Inoltre, li aiuta a incrementare la propria autostima, a costruire nuove amicizie, a controllare l ansia,a prendere decisioni e risolvere problemi.
16
17
18
19
20 EDUCATORI: COSA NON BISOGNA FARE Referenti: attenti al bullo e a quello che dite e fate; Sgridare il ragazzo utilizzando frasi offensive; Ogni qual volta viene fatto un richiamo, non spiegare al ragazzo dove e perché ha sbagliato è un grave errore; Utilizzare un tono di voce indisponente e uno sguardo che manifesti collera; Raccontare al gruppo una confidenza avuta da un ragazzo;
21 Percorsi individuali di rinforzo
Alcune evidenze sul bullismo
Alcune evidenze sul bullismo Spettatori e difensori Entrambi: Bassi livelli di aggressività Buona teoria della mente Buone capacità di regolazione emotiva Adeguata capacità di elaborazione dell informazione
DettagliIstituto Comprensivo Gonzaga
Istituto Comprensivo Gonzaga Al fine di rendere effettiva l alleanza educativa con la Famiglia, l Istituto Comprensivo Gonzaga, condividendo la proposta del Ministro della Pubblica Istruzione (Direttiva
DettagliRELAZIONI INTERPERSONALI E AFFETTIVITA APPRENDIMENTO RELAZIONALE
RELAZIONI INTERPERSONALI E AFFETTIVITA APPRENDIMENTO RELAZIONALE Il benessere relazionale La promozione del benessere psicosociale avviene attraverso la cura dei rapporti interpersonali e dell affettività
DettagliDidattica applicata alle scienze motorie. A.A Prof. Bergamaschi Giuliano
Didattica applicata alle scienze motorie A.A. 2015-2016 Prof. Bergamaschi Giuliano 1 La gestione della classe Gestire la classe significa agire in modo che ogni allievo possa trovare le corrette attenzioni
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE ATTIVITA ALTERNATIVA. all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO DON F. MOTTOLA TROPEA PROGRAMMAZIONE ANNUALE ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA ATTIVITA ALTERNATIVA ALL I.R.C. L esigenza di un attività
DettagliAMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ
AMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: DESIDERO, SOGNO SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ Docenti e genitori dell'ultima classe della scuola d infanzia
DettagliGestire classi difficili
Gestire classi difficili Cosa vuol dire difficili? Stabilire e condividere tra gli insegnanti degli standard, cioè delle condotte che essi si aspettano dagli allievi relativamente all autonomia, alla responsabilità,
DettagliPATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA
PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA 1. Il Patto di Team è il documento finale attraverso cui il gruppo docente enuncia la propria condivisione rispetto ad alcuni aspetti fondamentali delle tre dimensioni
DettagliBullismo e cyberbullismo: conoscerli e prevenirli a scuola
Bullismo e cyberbullismo: conoscerli e prevenirli a scuola Gianluca Gini Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione Università degli Studi di Padova Sommario della presentazione
DettagliEDUCARE ALLA BELLEZZA PER PREVENIRE LA VIOLENZA.
PROGETTO DI CONTRASTO AL BULLISMO E CYBER BULLISMO. A.S. 2018-2019 ISTITUTO COMPRENSIVO ANZIO I VIA AMBROSINI, 6 ANZIO (RM) EDUCARE ALLA BELLEZZA PER PREVENIRE LA VIOLENZA. PAGINA 1 Ciò che è veramente
DettagliIL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado
IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado Perché un intervento preventivo dell uso ed abuso di sostanze nelle scuola secondaria
Dettaglia) Patto di Corresponsabilità
a) Patto di Corresponsabilità 1 Istituto Comprensivo Grosseto 1 Via Corelli, 3 58100 Grosseto tel. 0564 413622 fax. 0564 427112 C.F: 80003460534 - Cod. Meccanografico: gric830005 E-mail istituzionale:
DettagliContrasto al Cyberbullismo e assistenza alla vittima: il ruolo delle Associazioni. Dott.ssa Nicoletta Verì Psicologa\Psicoterapeuta
Contrasto al Cyberbullismo e assistenza alla vittima: il ruolo delle Associazioni Dott.ssa Nicoletta Verì Psicologa\Psicoterapeuta La relazione del presidente della Corte d appello dell Aquila, ha sottolineato
DettagliBISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI
I. C. FRISI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI UNA SCUOLA INCLUSIVA Una scuola inclusiva sa rispondere adeguatamente alle difficoltà degli alunni e le sa prevenire. Ove è possibile si eliminano
DettagliL ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro
L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente
DettagliSCUOLA PRIMARIA CASTELLABATE PICCOLA COSTITUZIONE DI CLASSE V D
SCUOLA PRIMARIA CASTELLABATE PICCOLA COSTITUZIONE DI CLASSE V D Introduzione La Costituzione è la legge fondamentale del nostro Stato: essa contiene le norme essenziali regolatrici della vita civile e
DettagliScuola Primaria di Petosino Classi 2^B - C anno scolastico 2017 / Attività di REPORT. Sguardo su di sé. IO SONO IO
Scuola Primaria di Petosino Classi 2^B - C anno scolastico 2017 / 2018 Attività di REPORT Sguardo su di sé. IO SONO IO PREMESSA L educazione razionale emotiva è un percorso didattico, attraverso il quale
DettagliPEER EDUCATION. L esperienza del Liceo Carducci A.S
PEER EDUCATION L esperienza del Liceo Carducci A.S. 2015-2017 CHE COS È LA PEER EDUCATION? La peer education è una strategia educativa che mira a favorire la comunicazione tra adolescenti. Questa pratica
DettagliINTELLIGENZA EMOTIVA
Fondazione Besso di Roma INTELLIGENZA EMOTIVA Definizione e competenze proprie dell Intelligenza Emotiva; Riconoscere e gestire la sfera emotiva nel rapporto con gli alunni: riconoscere e potenziare le
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO I. NIEVO CAPRI Patto di Corresponsabilità Diritti e doveri di Alunni, Docenti, Genitori IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
ISTITUTO COMPRENSIVO I. NIEVO CAPRI Patto di Corresponsabilità Diritti e doveri di Alunni, Docenti, Genitori IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ COSTITUISCE COINVOLGE IMPEGNA La dichiarazione esplicita dell
DettagliESERCITAZIONE: COME AGISCO, COME AGIREI ORCHESTRA LE CORISTE GREAT EXPECTATIONS GET FAR LE SCINTILLE 17/03/2015
ESERCITAZIONE: COME AGISCO, COME AGIREI PRIMA DOMANDA: L insegnante ha delle oggettive difficoltà nel gestire la classe. Dalla descrizione dei fatti, secondo te, in che cosa sbaglia? ORCHESTRA Sbaglia
DettagliLABORATORI TERRITORIALI: CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE BULLISMO E CYBERBULLISMO 1 INCONTRO-13 NOVEMBRE 2017
LABORATORI TERRITORIALI: CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE BULLISMO E CYBERBULLISMO 1 INCONTRO-13 NOVEMBRE 2017 Modelli psicopedagogici e didattici per la rilevazione e intervento. LIVELLO INDIVIDUALE: definire
DettagliFormazione a Distanza E-learning Corso online. Intelligenza Emotiva
Università Popolare del Sociale DESCRIZIONE Formazione a Distanza E-learning Corso online Intelligenza Emotiva L attuale generazione presenta un maggior numero di problemi emozionali rispetto alle generazioni
DettagliFESTIVAL DEI DIRITTI UMANI DICEMBRE 2016 a cura di Pietro Calascibetta LINEE GUIDA SULLA PROGETTAZIONE DIDATTICA
FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI 2017 19 DICEMBRE 2016 a cura di Pietro Calascibetta LINEE GUIDA SULLA PROGETTAZIONE DIDATTICA OBIETTIVO Realizzare dei progetti che possano inserirsi in un curricolo trasversale
DettagliCyberbullismo: La voce dei ragazzi
Cyberbullismo: La voce dei ragazzi Osservazioni dei ragazzi delle classi medie e superiori aa.ss. 2017-18/2018-19 1 / Frasi tratte dalle attività di laboratorio Cyberbullismo: cosa è e come difendersi
DettagliRiferire esperienze personali, raccontando in modo chiaro ed essenziale e rispettando. l ordine logico e
SCUOLA: Circolo Didattico Luzzi (Cs) Anno Scolastico 2017/ 18 Area 3 Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile U:F: - Promuovere le life skills attraverso l educazione emotiva ed affettiva UNITA
DettagliL INTERVENTO NEI CASI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO
Fondazione Besso di Roma L INTERVENTO NEI CASI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO Indicazioni per le attività rivolte agli alunni; valutare e promuovere il coinvolgimento delle famiglie; esercitazioni da sperimentare
DettagliLa scuola come luogo di crescita e di benessere. Un progetto contro la dispersione scolastica
La scuola come luogo di crescita e di benessere Un progetto contro la dispersione scolastica LE ATTIVITA PROGETTO TUTORING SPAZIO GENITORI PUNTO DI ASCOLTO PROGETTO TUTORING TUTORAGGIO CLASSE STUDENTI
DettagliSoluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE
Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI Formazione linguistica Corsi di inglese e spagnolo per il raggiungimento del
Dettaglidifficile da gestire, superare e capire).
Nel percorso di inserimento dei minori adottati la scuola ricopre un ruolo molto importante essendo il primo luogo di socializzazione dopo la famiglia. FONTE DI RICCHEZZA per la complessità dei minori
DettagliDIDATTICO PERSONALIZZATO
Istituto Comprensivo Ing. C. Stradi Maranello Via Boito 27,Maranello 41043 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Per alunni con Bisogni Educativi Speciali (Direttiva 27 dicembre 2012 C.M.n 8 6 marzo 2013) Alunno/a
DettagliDott. Stefano Berti Sociologo Psicologo Counsellor Resp. Promozione della Salute Area Vasta 2 Ancona - ASUR Marche
Programma educativo di sviluppo delle abilità per la vita (life skills) per la coesione di classe e la prevenzione dei comportamenti a rischio nei preadolescenti di 1^ media. Dott. Stefano Berti Sociologo
DettagliNegli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di
CONTRIBUTO AL TAVOLO TECNICO PER LA PSICOLOGIA SCOLASTICA NEL SISTEMA FORMATIVO Negli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di Psicologia
DettagliCHE COS E IL BULLISMO? UN FENOMENO DA IDENTIFICARE
CHE COS E IL BULLISMO? UN FENOMENO DA IDENTIFICARE IDENTIFICARE IL BULLISMO IDENTIFICARE IL BULLISMO IDENTIFICARE IL BULLISMO DEFINIZIONE DI BULLISMO Un ragazzo è oggetto di azioni di bullismo, ovvero
DettagliDott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI
INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI L INTELLIGENZA EMOTIVA Descrizione: le emozioni sono alla base sia dello sviluppo cognitivo che di quello sociale. Il corso, attraverso esercitazioni teoriche e pratiche,
DettagliWORKSHOP. Come leggere il profilo di un alunno con problematiche comportamentali per un intervento didattico personalizzato (PDP) Eliana Mauri
Servizio DISTURBI COMPORTAMENTO Ufficio VIII Ambito Territoriale di Vicenza Liceo Corradini di Thiene Centri Territoriali per l inclusione Centro Territoriale di Supporto Convegno per docenti ed educatori,
DettagliStrategie di accoglienza e regole per favorire l apprendimentol
L apprendimento dell italiano L2 Strategie di accoglienza e regole per favorire l apprendimentol Tiziana Chiappelli Accoglienza, anzitutto, significa dimostrare interesse per l altro, vero ascolto Il disinteresse,
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Istituto Comprensivo Ing. C. Stradi Maranello Via Boito 27,Maranello 41043 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Per alunni con Bisogni Educativi Speciali (Direttiva 27 dicembre 2012 C.M.n 8 6 marzo 2013) Alunno/a
DettagliIstituto Comprensivo di Civezzano. Scuola Primaria di Seregnano CONTRATTO FORMATIVO
Istituto Comprensivo di Civezzano Scuola Primaria di Seregnano CONTRATTO FORMATIVO Anno Scolastico 2008/2009 Perché questo documento? Perché riteniamo che la collaborazione tra insegnanti e famiglia sia
DettagliLa scuola è una risorsa fondamentale in quanto assume il ruolo di luogo di crescita civile e culturale per una
Patto di corresponsabilità educativa Scuola secondaria inferiore ( ai sensi del DPR 21 novembre 2007, n. 235, art. 3) La scuola è una risorsa fondamentale in quanto assume il ruolo di luogo di crescita
DettagliDUE PASSI INDIETRO, DUE PASSI AVANTI PER IMPARARE A. Un metodo maieutico per gestire i litigi tra i bambini
Francesca Masini insegnante, formatore metodo Gordon, Counselor professionista ACP, referente regione Toscana per CPP francesca.masini@alice.it tel. 3385966395 DUE PASSI INDIETRO, DUE PASSI AVANTI PER
DettagliGRUPPO PUDDU 3 FORMATO DA: Cedro Anna, Esposito Angela, Federico Michela e Massa Costantina.
INCLUSIONE E TIC La scuola come ambiente educativo di apprendimento deve garantire lo sviluppo armonico della personalita dell alunno. L introduzione delle nuove tecnologie nella scuola sono di fondamentale
DettagliGRUPPO 1. Chiusura dello studente nel rapporto diretto con il docente; Atteggiamenti di bullismo, specie davanti ai compagni; Reazioni aggressive.
Relazione dell incontro di formazione per docenti neo assunti 2017-2018 tenuto dalla dott.ssa Rosella De Leonibus il 7 marzo 2018 presso l Istituto Tecnico Tecnologico A. Volta, rivolto ai docenti delle
DettagliScritto da Paolo Bellagente Martedì 08 Maggio :16 - Ultimo aggiornamento Martedì 03 Luglio :32
La nostra guida in questa breve scoperta del disturbo giovanile è Michela, maestra elementare specializzata nel Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Il mondo del disagio giovanile è veramente molto
DettagliGenitori adolescenti e insegnanti disarmati. Nuove problematiche nella relazione scuola famiglia
Genitori adolescenti e insegnanti disarmati Nuove problematiche nella relazione scuola famiglia Che sta succedendo? ...ma anche a PD Aree tematiche Il patto di corresponsabilità Il patto di corresponsabilità
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO Pescara 6
ISTITUTO COMPRENSIVO Pescara 6 Anno Scolastico 2017/2018 La scuola è l ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L interiorizzazione
DettagliArea di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education
Progetto CCM Utilizzo della strategia di prevenzione di comunità nel settore delle sostanze d abuso Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education Referente: Azienda
DettagliBULLISMO CONOSCERE IL PROBLEMA
BULLISMO CONOSCERE IL PROBLEMA BULLISMO? prepotenze tra pari : abuso sistematico di potere da parte dei ragazzi che si rendono autori di prepotenze ai danni di uno o più compagni di scuola BULLISMO (prepotenze
DettagliOSA-Operatrice Socio Assistenziale Operatrice di assistenza ed educazione per l infanzia-tagesmutter
I corsi in Area Socio-assistenziale sono rivolti a coloro che intendono lavorare nell'assistenza alla persona anziana, la persona con disabilità o non autosufficiente, l infanzia, nel supporto allo studio
DettagliPROGETTO ATTIVITA ALTERNATIVA. all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Giovanni Dantoni SCICLI PROGETTO ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA, SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Anno
DettagliATTIVITA' PER IL PROGETTO REI LABORATORI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA'-PREVENZIONE DEL DISAGIO
ATTIVITA' PER IL PROGETTO REI LABORATORI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA'-PREVENZIONE DEL DISAGIO 1. GRUPPI EDUCAZIONE SOCIO- AFFETTIVA IMPARIAMO A SENTIRCI E A SENTIRE L'ALTRO Gruppi aperti bambini dai 6
DettagliUSR per la Lombardia Piano d azione per i BES
USR per la Lombardia Piano d azione per i BES Milano, 25 marzo 2013 Bruna Baggio USR per la Lombardia Ruolo dell USR Dotarsi di strumenti per gestire la complessità Intervenire sul piano metodologico,
DettagliScuole primarie: MARCHENO BROZZO LODRINO TAVERNOLE MARMENTINO PEZZAZE BOVEGNO COLLIO SAN COLOMBANO
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MARCHENO Via E.Rinaldini, 5 25060 MARCHENO Tel. 0308960336 Fax 0308960464 email: Patto BSIC85400N@ISTRUZIONE.IT bsic85400n@pec.istruzione.it
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CORIANO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CORIANO Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado Via G. Di Vittorio, 2-47853 CORIANO (RN) Tel. 0541-657131 Fax 0541/658539 Codice Fiscale 91069390408
DettagliBioCoaching INTELLIGENZA EMOTIVA E DIDATTICA EMOZIONALE VIVERE LE EMOZIONI PER INSEGNARE CON EMOZIONE
BioCoaching INTELLIGENZA EMOTIVA E DIDATTICA EMOZIONALE VIVERE LE EMOZIONI PER INSEGNARE CON EMOZIONE Una formazione INNOVATIVA per vivere e insegnare l empatia in classe I LA SFIDA DECISIVA Crescere nell'empatia
DettagliFATTORI DI RISCHIO E FATTORI DI PROTEZIONE
Fondazione Besso di Roma FATTORI DI RISCHIO E FATTORI DI PROTEZIONE Quali sono i fattori di rischio e di protezione; tecniche e strategie educative per rafforzare i fattori protettivi nel gruppo classe.
DettagliBulli: non dimentichiamoli
Bulli: non dimentichiamoli IL NOSTRO TEAM Sono una Psicologa Clinica di 25 anni, da sempre interessata alla prevenzione del bullismo, campo nel quale sono professionalmente attiva in quanto propongo incontri
DettagliATTIVITÀ UFSMIA FIRENZE IN INTEGRAZIONE CON CENTRO ADOZIONI E SIAST COMUNE FIRENZE. domenica 26 gennaio 14
ATTIVITÀ UFSMIA FIRENZE IN INTEGRAZIONE CON CENTRO ADOZIONI E SIAST COMUNE FIRENZE Firenze, 23 gennaio 2014 Giuseppina Berio - Psicologa ASL 10 - Firenze - Corsi di formazione e informazione alle coppie
DettagliANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20
ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20 SCHEDA DI RILEVAZIONE PER L INSEGNANTE ESPERTO (Da riempire al termine dell anno scolastico) Ambito o disciplina di insegnamento 1. Attività
DettagliIstituto d Istruzione Superiore IPSIA - ITI - ITG Corigliano - ITG Rossano "Green-Falcone e Borsellino" Ne vale la PENA!
Istituto d Istruzione Superiore IPSIA - ITI - ITG Corigliano - ITG Rossano "Green-Falcone e Borsellino" Ne vale la PENA! progetto psico-educativo di pena alternativa alla sospensione Dirigente Scolastico
DettagliContributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto
LA COSTRUZIONE DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PER L ALUNNO DISABILE Contributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto Linda Branca Franca Gotti Carla Torri Sommario argomenti L osservazione
DettagliIl bullismo è un argomento difficile nella vita di ogni adolescente, da sempre.
IL BULLISMO Il bullismo è un argomento difficile nella vita di ogni adolescente, da sempre. Perché esiste il bullismo? Il bullismo è una forma di prepotenza, ma non quella che viviamo tutti i giorni, quando
DettagliGRAFICI QUESTIONARIO BISOGNI FORMATIVI DOCENTI A.S.2017/2018. Questionario Bisogni Formativi Docenti a.s. 2017/2018
Questionario Bisogni Formativi Docenti a.s. 2017/2018 DOCENTE A: TEMPO DETERMINATO 8% TEMPO INDETERMINATO TEMPO DETERMINATO 92% TEMPO INDETERMINATO SCUOLA: INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA INFANZIA 14% SECOND.
DettagliATTEGGIAMENTI PSICOSOCIALI SUGLI USI DI MEZZI TECNOLOGICI
Laboratorio di Statistica per l informazione e la conoscenza 2017-2018 Liceo Polivalente «Don Q. Punzi» ATTEGGIAMENTI PSICOSOCIALI SUGLI USI DI MEZZI TECNOLOGICI Docenti partecipanti: Prof. Giovanni CILFONE
DettagliA.S Piano Annuale per l Inclusione PARTE I SITUAZIONE DELL'A.S. IN CORSO. Rilevazione alunni con Bisogni Educativi Speciali
A.S. 2017-2018 Piano Annuale per l Inclusione PARTE I SITUAZIONE DELL'A.S. IN CORSO Rilevazione alunni con Bisogni Educativi Speciali Inf. Prim. Sec. TOT Doc. redatti DISABILITA CERTIFICATE (Legge 104/92
DettagliPIANO ANNUALE DELL'INCLUSIONE
PIANO ANNUALE DELL'INCLUSIONE Anno scolastico 2018/19 Per inclusione scolastica intendiamo un processo volto a rimuovere gli ostacoli alla partecipazione e all'apprendimento che possono derivare dalla
DettagliP.D.P. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Bisogni Educativi Speciali (BES-Dir. Min. 27/12/2012; C.M. n. 8 del 6/03/2013)
P.D.P. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Bisogni Educativi Speciali (BES-Dir. Min. 27/12/2012; C.M. n. 8 del 6/03/2013) Anno scolastico: Alunna: Classe: 1. Dati generali Nome e Cognome: Data di nascita: Classe:
DettagliCIRCOLO DIDATTICO MONDRAGONE TERZO PROGETTAZIONE DEL CURRICULO PER COMPETENZE. Classi: prima, seconda, terza, quarta, quinta A.S.
CIRCOLO DIDATTICO MONDRAGONE TERZO PROGETTAZIONE DEL CURRICULO PER COMPETENZE Classi: prima, seconda, terza, quarta, quinta A.S.2015/2016 ATTIVITA ALTERNATIVE COMPETENZE CHIAVE: la comunicazione in madrelingua,
DettagliD) PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI DI LINGUA NON ITALIANA.
D) PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI DI LINGUA NON ITALIANA. Docente di riferimento: Funzione strumentale, maestra Carmen Ledda piic81200t@istruzione.it COSA È IL PROTOCOLLO
DettagliIstituto Comprensivo D. Alighieri San Canzian d Isonzo. Progetto per prevenire e combattere i fenomeni di bullismo e vandalismo
Istituto Comprensivo D. Alighieri San Canzian d Isonzo Anni scolastici 2009-2010 2010-2011 Progetto per prevenire e combattere i fenomeni di bullismo e vandalismo Anche un viaggio molto lungo deve iniziare
DettagliTABELLA DI RILEVAZIONE BES
TABELLA DI RILEVAZIONE BES ALUNNO CLASSE SCUOLA ANNO SCOLASTICO TIPOLOGIA BES o DISTURBO COGNITIVO CERTIFICATO (DSA) o DISTURBO COGNITIVO (difficoltà ad apprendere importanti lacune ) o DIFFICOLTA DOVUTE
DettagliPROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI MOZZO «Mosè del Brolo» PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI Relatrice Insegnante Elisabetta Bonati PROGETTO FARO Presso Scuola Secondaria I grado
DettagliSCHEDA OSSERVAZIONE Infanzia: dai 3 ai 10 anni. Autonomia di base e cura della persona
Nome Data SCHEDA OSSERVAZIONE Infanzia: dai 3 ai 10 anni Autonomia di base e cura della persona 1. Si lava le mani? 2. Si lava i denti? 3. Si pettina? 4. Si lava correttamente il corpo? 5. Ha raggiunto
DettagliASSERTIVITà: COMPORTAMENTI E COMUNICAZIONE Stabilire relazioni positive, gestire i conflitti, saper dire di no
ASSERTIVITà: COMPORTAMENTI E COMUNICAZIONE Stabilire relazioni positive, gestire i conflitti, saper dire di no Durata: 2 giorni WebCode: 1.3.5 Quota: 1.590,00 IVA esclusa Tipologia: Full immersion Face
DettagliBILANCIO DI COMPETENZE docenti neoassunti a.s. 2015/2016
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA MAR DEI CARAIBI Via Mar dei Caraibi 30 00122 ROMA - Distretto XXI Cod.
DettagliProgetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO
ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO a.s.2016/2017 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile
DettagliLA RELAZIONE EDUCATIVA come contrasto all'insuccesso scolastico
LA RELAZIONE EDUCATIVA come contrasto Maria Rosaria, Pellino Vincenza 1 IL SISTEMA LIMBICO Il sistema limbico è costituito da un insieme di regioni appartenenti al sistema nervoso centrale, tra loro connesse.
DettagliF.S. Istituto Comprensivo Statale "Borgata Paradiso" area 1 POF
Istituto Comprensivo Statale "Borgata Paradiso" area 1 Chi siamo: Scuola Secondaria di I Anna Frank La scuola secondaria di primo grado è Sede dell ISTITUTO COMPRENSIVO dall anno 2000/2001 e comprende
DettagliProgetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità
ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità a.s.2017/2018 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile
DettagliINCONTRO DI RESTITUZIONE RELATIVO AI PROGETTI: 1.RIGENERARE CONNESSIONI 2.RIGENERARE RELAZIONI 3.SPAZIO DI ASCOLTO
17 MAGGIO 2017 - I.C. QUINTINO DI VONA - ANDREA FIANCO INCONTRO DI RESTITUZIONE RELATIVO AI PROGETTI: 1.RIGENERARE CONNESSIONI 2.RIGENERARE RELAZIONI 3.SPAZIO DI ASCOLTO INTERVENTI OTTOBRE 2016 - MAGGIO
DettagliP I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O
Dettagli-economico, linguistico, culturale, economico
Via Napoli, 2 Francavilla di Sicilia(Me) Telefono 0942 981230 c.f.96005620834 c.u.ufal7m www.icfrancavilla.it meic835003@istruzione.it meic835003@pec.istruzione.it OGGETTO: Indicazioni procedura per individuazione/inclusione
DettagliQUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI. dott. Stefano Panella
QUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI dott. Stefano Panella ORIENTAMENTO SCOLASTICO-PROFESSIONALE Orientamento è soprattutto far acquisire una competenza che permetterà di analizzare,
DettagliA SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA
A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA Relazione educativa e intelligenza emotiva La scuola è chiamata
DettagliAZIONI FORMATIVE NELL AMBITO DELLA PREVENZIONE E DEL CONTRASTO AI FENOMENI DI BULLISMO E DI CYBERBULLISMO
AZIONI FORMATIVE NELL AMBITO DELLA PREVENZIONE E DEL CONTRASTO AI FENOMENI DI BULLISMO E DI CYBERBULLISMO TITOLO DEL PROGETTO: TRA REALE E VIRTUALE REFERENTE DEL PROGETTO: Prof.ssa Cristina Mostacchetti,
DettagliSEZ. 1: DEFINIZIONE E AMPIEZZA DEL DISAGIO SCOLASTICO
SEZ. 1: DEFINIZIONE E AMPIEZZA DEL DISAGIO SCOLASTICO grado diffusione Molto Abbastanza Poco Niente Abbandono scolastico 0,0% 12,5% 75,0% 12,5% Devianza 0,0% 12,5% 50,0% 37,5% Marginalità 12,5% 0,0% 62,5%
DettagliSPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO?
ITC C. Deganutti - Udine SPAZIO DEDICATO AI GENITORI PRIMO INCONTRO ESSERE GENITORI OGGI: AIUTARE I FIGLI NEL LORO PERCORSO DI CRESCITA Programma specifico FSE nr.. 13 Azione B Istituto: ITC C. Deganutti
DettagliDott.Claudio Passantino. PROGRAMMA INTEGRAZIONE PER ALUNNI H per DOCENTI CURRICULARI CTRH MESSINA 25/11/2013
PROGRAMMA INTEGRAZIONE PER ALUNNI H per DOCENTI CURRICULARI CTRH MESSINA 25/11/2013 Questi bambini nascono due volte. Devono imparare in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda
DettagliBENVENUTI. Le regole: uno dei pilastri dell arte di educare. Bardonecchia. Elisabetta Serra
BENVENUTI Le regole: uno dei pilastri dell arte di educare Bardonecchia Elisabetta Serra 1. Obiettivi dell incontro Comprendere l importanza della regolazione autorevole nel rapporto educativo Conoscere
DettagliUNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLUCCHIO SCUOLA DELL INFANZIA ANNUNCIATA BELLOCCHIO RODIGO MANTOVA UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO Progetto per una scuola inclusiva ANNO SCOLASTICO 2017/2018 La scuola dell Infanzia
DettagliALLEGATO 1. Protocollo accoglienza alunni diversamente abili
ALLEGATO 1 Protocollo accoglienza alunni diversamente abili L adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare le indicazioni normative in accordo con le Linee Guida per l integrazione scolastica
DettagliProgetto Scuola Amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti
DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE, L INTEGRAZIONE E LA PARTECIPAZIONE uniti per i bambini Progetto Scuola Amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti 1 Protocollo attuativo anno scolastico 2016/2017
DettagliI COORDINAMENTI BENESSERE: L ESPERIENZA PUNTI DI FORZA E PIANI DI MIGLIORAMENTO. Riflessioni Gruppo di Lavoro: Professionisti Accreditati
I COORDINAMENTI BENESSERE: L ESPERIENZA 2016-2017. PUNTI DI FORZA E PIANI DI MIGLIORAMENTO. Riflessioni Gruppo di Lavoro: Professionisti Accreditati SCUOLE CHE ENTRANO NEL SISTEMA IL PRIMO ANNO Avvio lento
DettagliDov è finita la voglia di studiare? Demotivazione, insicurezza, paura di mettersi alla prova, difficoltà a gestire gli insuccessi: vissuti frequenti
Dov è finita la voglia di studiare? Demotivazione, insicurezza, paura di mettersi alla prova, difficoltà a gestire gli insuccessi: vissuti frequenti del percorso scolastico di oggi.! 28 febbraio 2013!!
DettagliCOS E IL BULLISMO E COME PREVENIRLO
BULLISMO: CHE FARE? COS E IL BULLISMO E COME PREVENIRLO Con il termine bullismo si definiscono una serie di comportamenti con i quali un soggetto compie atti di prevaricazione nei confronti di un altro
DettagliACCOGLIENZA CLASSI PRIME. Patto Educativo di Corresponsabilità
PATTO per la SCUOLA Secondaria Margherita Hack, Carpi (MO) ACCOGLIENZA CLASSI PRIME Anno Scolastico 2016 2017 Patto di Corresponsabilità Progettazione volta a gestire con intenzionalità e corresponsabilità
DettagliAdolescenza e scuola
Adolescenza e scuola Secondo Erikson l adolescenza rappresenta l identità contro la confusione e la ricerca di persone di cui poter aver fiducia e cui dimostrare la propria attendibilità. L adolescente
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché
DettagliDiverse forme di prevaricazione
Patrizia Lattari BULLISMO Il termine bullismo, deriva dal termine inglese bullying che definisce i comportamenti di prepotenza tra bambini e adolescenti, caratterizzati da oppressione fisica o psicologica
Dettagli