La depurazione in Italia: da criticità ad opportunità. Firenze, 20 ottobre Fabio Trezzini LA GESTIONE DELLE ACQUE REFLUE URBANE:
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1 Commissario Straordinario Unico per il coordinamento e la realizzazione degli interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue urbane (Sentenze di condanna della Corte di Giustizia dell Unione Europea C-565/10 e C-85/13). D.P.C.M. del 26/04/2017 La depurazione in Italia: da criticità ad opportunità Firenze, 20 ottobre 2017 Fabio Trezzini LA GESTIONE DELLE ACQUE REFLUE URBANE: PROCEDURE DI INFRAZIONE E INTERVENTI STRAORDINARI
2 La Direttiva 91/271/CEE Obblighi per tutti i paesi dell Unione raccolta, trattamento e scarico delle acque reflue urbane trattamento e scarico delle acque reflue originate da taluni settori industriali Sono soggetti a regolamentazioni e/o a autorizzazioni specifiche da parte delle autorità competenti le acque reflue industriali che confluiscono in reti fognarie lo smaltimento delle acque reflue urbane e dei fanghi provenienti dagli impianti di trattamento delle acque reflue urbane
3 La Direttiva 91/271/CEE La direttiva stabilisce uno scadenzario per dotare gli agglomerati urbani di reti fognarie adeguate e di sistemi di trattamento in grado di rispettare i limiti allo scarico fissati dalla direttiva stessa e che si differenziano a seconda delle caratteristiche del corpo recipiente. Gli Stati membri elaborano, in base alle disposizioni dell'allegato II della direttiva, gli elenchi delle zone sensibili e meno sensibili che ricevono le acque trattate e il trattamento delle acque urbane varia in funzione della sensibilità delle acque recipienti. Gli Stati membri sono responsabili del controllo degli scarichi provenienti da impianti di trattamento e della qualità delle acque recipienti Le autorità nazionali competenti pubblicano un rapporto di valutazione che deve essere trasmesso alla Commissione.
4 Procedure d infrazione Scadenza originariamente prevista dalla direttiva per l adeguamento delle infrastrutture fognarie e depurative: 2000 (successivamente spostata al 2005) La Commissione, a partire dal 2009, ha avviato numerose azioni nei confronti dell Italia
5 Procedure d infrazione Procedura di infrazione 2004/2034 Parere motivato del 24 febbraio 2009 Causa C 565/10, sentenza della Corte del 19 luglio 2012, relativa al mancato rispetto delle scadenze previste: dall art. 3 per agglomerati maggiori di AE che scaricano in aree non sensibili dall art. 4 per agglomerati maggiori di AE che scaricano in aree non sensibili dall art. 10
6 Procedure d infrazione Procedura di infrazione 2004/2034 Presentata alla Corte di Giustizia Europea una seconda richiesta di condanna con applicazione di sanzioni: 80 milioni di euro una tantum 120 milioni di euro annui in progressiva diminuzione verso la conformità. Complessivamente, per tutto il prevedibile periodo di non conformità, si stima un totale non inferiore ai 500 milioni di Euro
7 Sanzioni Simulazione sulla penalità di mora giornaliera da pagare dal 2018 al 2024 in funzione del numero di AE da adeguare PENALITA' DI MORA AE ADEGUATI AE DA ANNO GIORNALIERA DA DAL 2017 AL 2023 ADEGUARE PAGARE NELL'ANNO , , , , , , , ,27
8 Sanzioni CAUSA C251/17 - CONFRONTO RICORSO CE E CONTRORICORSO ITALIA - VARIAZIONE CARICO GENERATO REGIONE RICORSO CE CONTRORICORSO IT AGG AE AE ABRUZZO CALABRIA CAMPANIA F.V. GIULIA LIGURIA PUGLIA SICILIA TOTALE
9 Procedure d infrazione Procedura di infrazione 2009/2034 Parere motivato del 19 maggio 2011 Causa C 85/13, sentenza della Corte del 10 aprile 2014, relativa al mancato rispetto delle scadenze previste: dall art. 3 per agglomerati maggiori di AE che scaricano in aree sensibili dall art. 4 per agglomerati maggiori di AE che scaricano in aree sensibili dall art.10
10 Procedure d infrazione Procedura di infrazione 2014/2059 Parere motivato del 26 marzo 2015, relativo al mancato rispetto degli obblighi di cui agli articoli 3, 4, 5 e 10 per complessivi 817 agglomerati di cui 32 che scaricano in aree sensibili.
11 Le azioni dello Stato Accelerare il processo di avvio del Servizio Idrico Integrato per destinare le tariffe alla realizzazione degli interventi Risorse aggiuntive da delibere CIPE Delibera n. 60 del 30 aprile 2012: a Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna un miliardo e 776 milioni di Euro per 183 interventi di collettamento e depurazione
12 Criticità Affidamento della realizzazione delle opere alle amministrazioni titolari degli agglomerati non conformi, senza una preventiva verifica della loro capacità di operare rapidamente Progetti di fatto non cantierabili anche se ritenuti tali nel corso delle attività istruttorie per definire i destinatari dei finanziamenti, Mancanza di poteri straordinari per consentire l accelerazione delle procedure
13 Le azioni dello Stato Il Decreto detto ''Sblocca Italia'', (decreto-legge n. 133 del 12 settembre Legge di conversione 11 novembre 2014, n. 164 Per garantire l adeguamento dell ordinamento nazionale alla normativa europea in materia di gestione dei Servizi idrici, è istituito presso il Ministero dell Ambiente un apposito Fondo destinato al finanziamento degli interventi relativi alle risorse idriche (art. 7, comma 6) Al fine di accelerare la progettazione e la realizzazione degli interventi necessari ed oggetto di procedura di infrazione o di provvedimento di condanna della Corte di Giustizia europea, può essere attivata, entro il 31 dicembre 2014, la procedura di esercizio del potere sostitutivo del Governo, con la possibilità di nominare appositi Commissari straordinari (art. 7, comma 7)
14 I Commissari Straordinari Sulla base dello «Sblocca Italia» vengono nominati alcuni commissari Sicilia Calabria Campania (Ischia, Napoli Est Bari Roma e altri. Esiti disuniformi: Risorse messe a disposizione del gestore buon impulso soprattutto nella fase di approvazione dei progetti In tutti gli altri casi problemi di carenza di risorse e vincoli della contabilità speciale
15 Il Commissario Unico Con D.P.C.M. del 26 aprile 2017, viene nominato un Commissario Straordinario Unico per il coordinamento e la realizzazione degli interventi funzionali a garantire l adeguamento, nel minor tempo possibile, alle sentenze di condanna della Corte di giustizia dell'unione europea pronunciate il 19 luglio 2012 (causa C-565/10) e il 10 aprile 2014 (causa C-85/13) in materia di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue. Cambiamento significativo nel modello di governance per far fronte all emergenza: l accentramento di funzioni di coordinamento e realizzazione in capo ad un unico organo istituzionalmente competente garantisce il rafforzamento delle capacità istituzionali e il superamento della frammentarietà della programmazione ed esecuzione degli interventi.
16 Il Commissario Unico Il Commissario unico subentra e sostituisce i precedenti Commissari, nominati con lo «Sblocca Italia». Ha compiti di coordinamento e realizzazione degli interventi diretti ad assicurare il rispetto in un lasso di tempo rapido delle sentenze di condanna emesse dalla Corte di Giustizia dell UE mediante gli interventi di adeguamento sui sistemi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue per gli agglomerati non ancora dichiarati conformi al 31 dicembre Ha in carico la gestione degli impianti fino a quando l agglomerato urbano corrispondente non sia reso conforme a quanto stabilito dalla Corte di Giustizia dell Unione europea Trasferisce gli impianti entro due anni dal collaudo delle opere agli enti di governo dell ambito
17 Agglomerati e interventi GENERALE REGIONE AGGLOMERATI INTERVENTI ABRUZZO 2 2 CALABRIA CAMPANIA 7 9 FRIULI VENEZIA GIULIA 3 3 LAZIO 1 1 LIGURIA 2 2 LOMBARDIA 5 14 MARCHE 2 3 PUGLIA 3 5 SICILIA VALLE D'AOSTA 1 1 VENETO 1 2 TOTALE C565/10 REGIONE AGGLOMERATI INTERVENTI ABRUZZO 1 1 CALABRIA CAMPANIA 7 9 FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO 2 2 LIGURIA 2 2 LOMBARDIA MARCHE PUGLIA 3 5 SICILIA VALLE D'AOSTA VENETO SICILIA TOTALE C85/13 REGIONE AGGLOMERATI INTERVENTI ABRUZZO 1 1 CALABRIA CAMPANIA FRIULI VENEZIA GIULIA 1 1 LAZIO 1 1 LIGURIA LOMBARDIA 5 14 MARCHE 2 3 PUGLIA SICILIA 4 5 VALLE D'AOSTA 1 1 VENETO 1 2 SICILIA TOTALE 16 28
18 Il Commissario Unico Il Commissario dispone di una contabilità speciale alimentata da: risorse presenti nelle contabilità speciali intestate agli ex Commissari; risorse della delibera CIPE n. 60/2012 destinate agli interventi con le modalità di cui D.L. n. 133/2014 impegno somme prescindendo comunque dall'effettiva disponibilità di cassa Anticipo fino al 20% del quadro economico tutte le risorse finanziarie pubbliche da destinare agli interventi di cui al comma 2 sulla base di quanto stabilito dal CIPE con le delibere nn. 25 e 26 del 10 agosto 2016; ulteriori risorse, se previste, provenienti dalla tariffa o da fondi regionali.
19 Il Commissario Unico si avvale di società in house dotate di specifica competenza tecnica degli enti del sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato e degli Enti pubblici è titolare dei procedimenti di approvazione e autorizzazione dei progetti (sostituisce tutti i visti, i pareri, le autorizzazioni, i nulla osta e ogni altro provvedimento abilitativo necessario) si avvale di poteri di sostituzione e di deroga può contrarre i termini di alcuni procedimenti (V.I.A., espropriazioni)
20 Il Commissario Unico Un quadro finanziario complesso ed ingente Modalità di gestione e di spesa maggiormente semplificate
21 Attività Ricognizione e monitoraggio dello stato di avanzamento degli interventi e delle procedure tecnico-amministrative Analisi delle criticità Riunioni di coordinamento per agglomerato Sistema informativo e sito web Per gli interventi di diretta competenza: 18 procedure di gara per l affidamento di servizi (indagini e progettazioni) 11 procedure di gara per l affidamento di lavori impegnati 72 milioni di Euro In accordo con i cronoprogrammi sviluppati per ciascuno intervento, tutte le opere saranno poste in gara entro il giugno 2019
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