Osservatorio rifiuti urbani della Venezia Giulia. 19 febbraio 2018
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- Clementina Palmisano
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1 Osservatorio rifiuti urbani della Venezia Giulia 19 febbraio 2018
2 TaSP: un servizio per le imprese 2 La Camera di Commercio a servizio dell impresa: Cos è il TaSP Il Repertorio delle Tariffe e degli Atti ufficiali dei Servizi Pubblici (Repertorio TASP) è uno strumento di trasparenza e pubblicità delle tariffe relative al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani praticate alle utenze finali
3 TaSP: un servizio per le imprese 3 La Camera di Commercio a servizio dell impresa: Cosa fa il TaSP 1. calcola la spesa per il servizio di igiene urbana per oltre 100 tipologie di attività economica (piccole e medie imprese) 2. consente l accesso agli atti amministrativi e la consultazione delle diverse forme di scontistiche e agevolazioni previste 3. permette di verificare la qualità del servizio erogato 4. confronta la spesa per rifiuti in tutti i Comuni della Provincia di Trieste e Gorizia con più di 5 mila abitanti
4 4 Perché i rifiuti? I costi per il servizio di igiene urbana sono cresciuti quattro volte di più dell inflazione Prezzi e tariffe: un confronto Prezzi e tariffe: un confronto Prezzi al consumo Rifiuti urbani (var %, ) 130 numeri indici, gen 2012= 100 Rifiuti solidi urbani Prezzi al consumo % + 4% Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC) Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
5 5 La controversa storia del prelievo sui rifiuti solidi urbani Gli ultimi dieci anni si sono caratterizzati per la sovrapposizione di diversi regimi contributivi: 1993 TARSU 1997 TIA 2006 TIA TARES 2014 TARI Quali effetti sui soggetti passivi dalla confusione normativa: Disorientamento e deresponsabilizzazione degli utenti: superfici e rendite catastali rimandano all idea di una TASSA Sistema di finanziamento asfittico: il mancato rispetto per lungo tempo del principio del «full cost recovery» ha impedito lo sviluppo di un sistema industriale del ciclo integrato dei rifiuti La novità: coerentemente con quanto avvenuto nel settore idrico, anche le competenze regolatorie sui rifiuti sono state attribuite ad Aeegsi (diventata ARERA). Verso una convergenza delle modalità di definizione dei corrispettivi finali? 5 Le forme di prelievo sull igiene urbana adottate nel corso degli ultimi 10 anni
6 6 Il piano di ricognizione Alla fine del mese di dicembre 2017, i Comuni che hanno deliberato le aliquote della TARI sono 31, ed è stato possibile reperire le informazioni di tutti i Comuni per una popolazione complessivamente interessata di circa 373 mila abitanti (il 100% della popolazione residente nei Comuni con più di 5 mila abitanti, circa il 97% di quella totale provinciale) Con riferimento al 2016, sono state reperite le informazioni relative alle tariffe dei rifiuti di 31 Comuni
7 UD PN GO TS UD PN GO TS euro/anno euro/anno I rifiuti solidi urbani 7 Trieste e Gorizia: il posizionamento si conferma favorevole nella graduatoria nazionale Spesa annua nei Comuni capoluogo, Anno componenti, 108 mq Comuni media semplice media ponderata* Spesa annua nei Comuni capoluogo, Anno 2017 Albergo, mq Comuni media ponderata* media semplice * media regionale ponderata sulla popolazione Fonte: elaborazione REF Ricerche su dati CCIAA Venezia Giulia * media regionale ponderata sulla popolazione Fonte: elaborazione REF Ricerche su dati CCIAA Venezia Giulia
8 % raccolta differenziata I rifiuti solidi urbani 8 Oltre i costi del servizio: una misura della qualità Ciclo dei rifiuti: Friuli Venezia Giulia autosufficiente nel trattamento (% rifiuti smaltiti in discarica, % raccolta differenziata e capacità di trattamento) 80% 75% 70% 65% 60% 55% Friuli Venezia Giulia Veneto Trentino Alto Adige Emilia Romagna +10% La variazione della raccolta differenziata in Friuli Venezia Giulia 50% 45% 40% 0% 5% 10% 15% 20% % rifiuti smaltiti in discarica Surplus Autosufficiente Deficit Fonte: REF Ricerche su dati Ispra 2016 e dpcm 10 Agosto 2016
9 9 Nel 2017 cresce la quota di raccolta differenziata a Trieste e Gorizia Gorizia 68 65,8 Raccolta differenziata: Gorizia terza in classifica 66 (% raccolta differenziata, I sem 2017) , , Pordenone Udine Gorizia Trieste Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Arpa Friuli Venezia Giulia Trieste 38,6 34,9 27, Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Ispra e Arpa Friuli Venezia Giulia
10 10 Gorizia e Trieste nella top 10 per qualità del servizio Raccolta di Rifiuti Solidi Urbani Giudizio Pos. Valutaz. Città Parma Raccolta differenziata Completezza Carta del Servizio Attenzione alle imprese Scala di valutazione Mantova Ottimo Pordenone (80-100) Ferrara Buono Ancona (70-80) Gorizia Accettabile Asti (50-70) Trieste Mediocre Arezzo (30-50) Reggio nell' Pessimo (minore di 30) Udine
11 11 La spesa a carico delle imprese: l analisi Comune per Comune per le province di Trieste e Gorizia Spesa unitaria: misure di sintesi Euro/mq, anno 2017 Albergo 1000 mq Parrucchiere 70 mq Ristorante 180 mq Ind. Trasf. Alim mq Numero di Comuni Popolazione Media semplice 2,4 2,7 13,3 1,7 Media ponderata 3,9 4,6 22,8 2,0 Min 1,4 1,1 4,5 0,8 Max 4,8 5,5 28,2 2,8 Rapporto max/min Il rapporto tra massimo e minimo per un ristorante Fonte: elaborazione REF Ricerche su dati CCIAA Venezia Giulia La media calcolata tenendo conto della popolazione è superiore alla media semplice: l effetto è dovuto ai Comuni di maggiori dimensioni, nei quali per effetto delle diseconomie di scala la spesa è più elevata
12 12 La spesa a carico delle imprese: l analisi Comune per Comune per le province di Udine e Pordenone Spesa unitaria: misure di sintesi Euro/mq, anno 2017 Albergo 1000 mq Parrucchiere 70 mq Ristorante 180 mq Ind. Trasf. Alim mq Numero di Comuni Popolazione Media semplice 2,0 2,5 9,8 1,3 Media ponderata 2,1 2,6 11,6 1,5 Min 1,1 1,2 5,4 0,4 Max 2,7 3,5 16,5 2,3 Rapporto max/min Il rapporto tra massimo e minimo per un ristorante Fonte: elaborazione REF Ricerche su dati CCIAA Venezia Giulia La media calcolata tenendo conto della popolazione è superiore alla media semplice: l effetto è dovuto ai Comuni di maggiori dimensioni, nei quali per effetto delle diseconomie di scala la spesa è più elevata
13 13 Tre ordini di elementi contribuiscono a spiegare le differenze Dimensione del Comune aumento dei costi, e quindi dei corrispettivi unitari, al crescere della popolazione Distribuzione dei costi tra le utenze che conduce a differenti livelli di spesa, principalmente tra utenze domestiche e non domestiche Altri fattori diverso grado di efficienza delle gestioni che si traduce, a parità di altre condizioni, in un costo più o meno elevato differenti logiche di assimilazione quanti-qualitativa dei rifiuti speciali agli urbani; diverse soluzioni organizzative adottate, modalità di raccolta, spazzamento e lavaggio strade, incidenza della raccolta differenziata/indifferenziata, ecc; diversa dotazione impiantistica di trattamento e smaltimento
14 14 Nel 2017 rincari moderati per le province di Trieste e Gorizia Variazione %, Varabilità territoriale: valori minimo, massimo e medio 40% 30% 27% 28% 27% 28% 20% Min 10% 0% 0,4% 0,5% -0,7% 1,8% Max +2% La variazione media nell ultimo anno per l industria alimentare -10% -20% -20% -20% -20% -20% Media ponderata -30% Albergo Parrucchiere Ristorante Industria alimentare Fonte: elaborazione REF Ricerche su dati CCIAA Venezia Giulia
15 IMPRESE IMPRESE IMPRESE I rifiuti solidi urbani 15 Posizionamento della spesa e distribuzione del carico: le scelte delle amministrazioni Posizionamento della spesa POPULISTI ESOSI FAMIGLIE < < media FAMIGLIE > media IMPRESE > > media IMPRESE > media 2 1 INIQUI Distribuzione del carico ESOSI FAMIGLIE < media FAMIGLIE > media famiglie IMPRESE > media < imprese IMPRESE > media 1: famiglie e imprese pagano più della media 2: le imprese pagano più della media, le famiglie meno 3: famiglie e imprese pagano meno della media 4: le famiglie pagano più della media, le imprese meno VIRTUOSI FAMIGLIE < < media media IMPRESE < < media media 3 ATTRATTIVI FAMIGLIE > media IMPRESE < media 4 VIRTUOSI FAMIGLIE < media IMPRESE < media FAMIGLIE > media IMPRESE < media famiglie > imprese sotto la bisettrice il carico tariffario grava di più sulle famiglie sopra la bisettrice il carico tariffario grava di più sulle imprese lungo la bisettrice il carico è distribuito in misura uniforme FAMIGLIE FAMIGLIE FAMIGLIE
16 IM PRESE I rifiuti solidi urbani 16 Come i Comuni ripartiscono il carico tariffario Spesa annua indicizzata, anno 2017 Numeri indici, media provinciale =100 I capoluoghi di Provincia tendono a distribuire il carico tariffario a favore delle famiglie. famiglie < imprese Trieste Gorizia I Comuni esercitano al massimo la discrezionalità: le scelte in termini di distribuzione del carico risultano molto differenziate ma, a differenza di altri territori, il «cuore» Pordenone Udine della distribuzione tende a concentrarsi nell area centrale famiglie > imprese attorno alla bisettrice. FAMIGLIE Fonte: elaborazione REF Ricerche su dati CCIAA Venezia Giulia
17 17 Appendice statistica: la spesa per famiglie e imprese nel 2017, Comune per Comune L'impatto della TARI nei Comuni Utenze domestiche e non domestiche per profili tipo, euro/anno COMP. 3 COMP. 5 COMP. ALBERGO PARRUCCHIERE RISTORANTE INDUSTRIA ALIMENTARE Capriva del Friuli Cormons Doberdò del Lago Dolegna del Collio Farra d'isonzo Fogliano Redipuglia Gorizia Gradisca d'isonzo Grado Mariano del Friuli Medea Monfalcone Moraro Mossa Romans d'isonzo Ronchi dei Legionari Fonte: elab orazioni REF Ricerche su dati CCIAA Venezia Giulia
18 18 Appendice statistica: la spesa per famiglie e imprese nel 2017, Comune per Comune L'impatto della TARI nei Comuni Utenze domestiche e non domestiche per profili tipo, euro/anno COMP. 3 COMP. 5 COMP. ALBERGO PARRUCCHIERE RISTORANTE INDUSTRIA ALIMENTARE Sagrado San Canzian d'isonzo San Floriano del Collio San Lorenzo Isontino San Pier d'isonzo Savogna d'isonzo Staranzano Turriaco Villesse Duino-Aurisina Monrupino Muggia San Dorligo della Valle - Dolina Sgonico Trieste Fonte: elab orazioni REF Ricerche su dati CCIAA Venezia Giulia
19 I nostri contatti 19
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