S.C. PSAL - PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI NELLA PROVINCIA DI SAVONA RAPPORTO 2011

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1 S.C. PSAL - PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO SEDE DI SAVONA INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI NELLA PROVINCIA DI SAVONA RAPPORTO 2011

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3 Redazione ASL 2 Savonese Dipartimento di Prevenzione Struttura Complessa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro Via Collodi, n SAVONA Tel 019/ Fax 019/ psal.sv@asl2.liguria.it Dr. Ing. G.B. Buzzi Dr.ssa L. Mazzocchi Sig. F. De Martino INAIL Sede Provinciale di Savona Via Venezia, n SAVONA (SV) Tel 019/85591 Fax 019/ savona@inail.it Dr.ssa A. Marino Fonti I dati, le tabelle, i grafici e le elaborazioni che seguono originano dai Nuovi FLUSSI INFORMATIVI INAIL ISPESL, REGIONI e PROVINCE AUTONOME, sistema informativo integrato per la prevenzione nei luoghi di lavoro, scaturito dal protocollo d intesa firmato dagli enti partecipanti il 25 Luglio Edizione Prima edizione, Ottobre

4 INDICE PARAGRAFO ARGOMENTO PAGINA AZIENDE E LAVORATORI. 1. AZIENDE E LAVORATORI RALLENTANO. 5 GLI INFORTUNI 2.1 GLI INFORTUNI DIMINUISCONO. MA NON CI ACCONTENTIAMO. 2.2 DIMINUISCONO ANCHE GLI INFORTUNI GRAVI. MA LA META E ACONRA DISTANTE. 2.3 LE CONSEGUENZE DEGLI INFORTUNI, LA NAZIONALITA DEGLI INFORTUNATI E QUELLI IN ITINERE. 2.4 L ANDAMENTO INFORTUNISTICO NEL PORTO DI SAVONA LE MALATTIE PROFESSIONALI. 3. LE MALATTIE PROFESSIONALI. 17 GLOSSARIO 4. GLOSSARIO. 21 4

5 1. AZIENDE E LAVORATORI RALLENTANO. Il numero delle aziende del territorio è in crescita dal 2000 ma dal 2008 si assiste ad un consistente rallentamento della costituzione di nuove imprese. Diversa è invece la situazione dei lavoratori. Dopo un trend sostanzialmente in crescita dal 2000 al 2005 e un maggiore aumento fino al 2008, si registra un arresto nel 2009; nel dettaglio rimangono costanti gli addetti speciali, aumentano gli artigiani ma diminuiscono maggiormente i dipendenti, di quasi 2000 unità in un anno. Nelle tabelle seguenti sono riportati gli andamenti di aziende e lavoratori per i diversi gruppi ATECO. PROVINCIA DI SAVONA - ANDAMENTO NUMERO AZIENDE Numero di aziende ASL2 SAVONESE - ANDAMENTO NUMERO DEI LAVORATORI PROVINCIA DI SAVONA - ANDAMENTO NUMERO DEI LAVORATORI Numero di aziende Artigiani Dipendenti , 5 Addetti Speciali , ,6 336,9 285,7 394,8 399,8 6 TotaleLavoratori ANNI 5

6 PROVINCIA DI SAVONA - VARIAZIONE DEL NUMERO DI AZIENDE PER GRUPPI ATECO A Agrindustria B Pesca C Estraz. minerali DA Ind. alimentare DB Ind. tessile DC Ind.conciaria DD Ind. legno DE Industria carta DF Ind. petrolio DG Ind. chimica DH Ind. gomma DI Indu. non metal DJ Ind. metalli DK Ind. meccanica DL Industria elet DM Ind. mezzi tras DN Altre industrie E Elett gas acqua F Costruzioni G 50 Commercio G 51 Commercio G 52 Commercio H Alberg. e ristor I Trasporti J Intermediazione K Attivita immob L Pubblica amm M Istruzione N Sanita O Servizi pubblici X Non Classificato Totale

7 PROVINCIA DI SAVONA - VARIAZIONE DEL NUMERO DI ADDETTI PER GRUPPI ATECO A Agrindustria 151,6 295,7 261,3 245,5 202,1 166,2 181,0 203,8 244,8 253,3 B Pesca 5,2 5,0 146,1 137,2 128,9 116,4 105,0 95,2 83,1 86,8 C Estrazione minerali 220,1 162,7 95,6 82,7 90,0 89,0 97,3 102,1 94,0 91,0 DA Industria aliment , , , , , , , , , ,1 DB Industria tessile 258,6 219,8 201,3 201,2 170,1 142,4 143,2 149,8 152,8 147,4 DC Industria conciaria 35,0 34,8 23,0 22,0 17,2 18,0 16,1 16,0 16,0 17,1 DD Industria legno 572,2 558,3 546,1 537,9 541,5 546,2 511,9 517,1 508,8 491,8 DE Industria carta 481,0 499,6 497,3 478,1 487,4 488,5 488,8 520,9 525,6 462,6 DF Industria petrolio 385,0 453,0 423,0 417,0 435,0 443,0 424,0 436,0 475,0 444,0 DG Industria chimica 2.294, , , , , , , , , ,4 DH Industria gomma 302,2 342,9 334,0 319,6 366,4 368,4 322,0 364,6 340,7 302,3 DI Industria non metal , , , , , , , , , ,4 DJ Industria metalli 2.168, , , , , , , , , ,2 DK Industria meccan , , , , , , , , ,7 987,3 DL Industria elettrica 1.937, , , , , , , , , ,7 DM Ind. mezzi trasp , , , , , , , , , ,4 DN Altre industrie 425,6 407,9 498,7 496,3 458,4 323,8 315,3 331,3 338,4 344,8 E Elettr. gas acqua 365,8 404,1 470,1 422,1 412,1 446,0 446,1 416,3 451,1 436,1 F Costruzioni 8.029, , , , , , , , , ,6 G 50 Com. ripar. auto 1.839, , , , , , , , , ,3 G 51 Comm. ingrosso 2.874, , , , , , , , , ,9 G 52 Comm. dettaglio 7.843, , , , , , , , , ,9 H Alberghi e ristoranti 6.468, , , , , , , , , ,7 I Trasporti 3.877, , , , , , , , , ,8 J Intermediazione 1.413, , , , , , , , , ,2 K Attivita immobiliari 4.795, , , , , , , , , ,5 L Pubblica amm , , , , , , , , , ,1 M Istruzione 362,3 417,4 521,7 676,3 560,6 511,4 507,1 429,1 435,8 576,0 N Sanita 3.070, , , , , , , , , ,8 O Servizi pubblici 3.771, , , , , , , , , ,8 X Non Classificato 0,0 0,0 144,1 14,2 2,0 1,0 0,0 0,0 1,0 2,0 Totale , , , , , , , , , ,3 7

8 2.1 GLI INFORTUNI DIMINUISCONO. MA NON CI ACCONTENTIAMO. Dal 2000 al 2009 sono diminuiti gli infortuni, con una maggiore riduzione dal La tabella riporta gli infortuni riconosciuti in occasione di lavoro per gruppi ATECO ed in ordine decrescente. Il trend è diverso nei gruppi ATECO. Gli infortuni calano sensibilmente nei gruppi delle costruzioni, trasporto, commercio al dettaglio, attività immobiliari e sanità, dopo un picco nel 2006/2007 per questi ultimi due; aumentano invece, ormai da tre anni, nella pubblica amministrazione e nei servizi pubblici. La ripartizione tra i dieci gruppi con maggior numero di infortuni continua a vedere al primo posto le costruzioni, con il 27 % del totale, seguito da trasporto (14 %), pubblica amministrazione (9 %), alberghi e ristoranti e commercio al dettaglio (8 % rispettivamente). Gruppi ATECO F Costruzioni I Trasporto L Pubblica amm H Alb. e ristoranti G 52 Comm. Dettag K Attivita imm DJ Industria metalli O Servizi pubblici N Sanita DI Ind. non metall DM Ind. mezzi trasp G 51 Com. ingrosso G 50 Comm.Rip. auto DL Ind.elettrica DA Ind.alimentare DK Ind.meccanica DD Industria legno E Elett. gas acqua DG Ind. chimica DH Ind.gomma DE Industria carta A Agrindustria M Istruzione DN Altre industrie DF Industria petrolio J Interm.finanziaria C Estraz.minerali DB Industria tessile B Pesca DC Ind. conciaria X Non Classificato Totali

9 12 MAGGIORI GRUPPI ATECO PER INFORTUNI DM Industria mezzi trasporto 4% DI Industria non metalliferi 4% N Sanita 5% G 51 Commercio ingrosso 3% F Costruzioni 27% O Servizi pubblici 5% DJ Industria metalli 6% K Attivita immobiliari 7% G 52 Commercio dettaglio 8% H Alberghi e ristoranti 8% L Pubblica amministrazione 9% I Trasporti 14% Può essere interessante esaminare l andamento degli infortuni, prendendo a base il 2004 e rapportati con il numero di aziende e di lavoratori. In cinque anni si sono costantemente ridotti fino al 78,7 % a fronte di un aumento delle aziende dell 8 % e di un leggero calo degli addetti. Occorre tuttavia riflettere su alcuni aspetti non positivi che possono influire su tale riduzione: il crescente ricorso alla cassa integrazione di questi ultimi anni, quindi con lavoratori che non lavorano ed il buco nero dell omissione di denuncia degli infortuni, che inevitabilmente cresce in occasione di situazioni economiche critiche come l attuale. PROVINCIA DI SAVONA AZIENDE, LAVORATORI E INFORTUNI - VARIAZIONE PERCENTUALI PONENDO I VALORI DEL 2004 UGUALI A 100 % 110,0 105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 70,0 104,2 103,3 106,2 107,8 108,0 100,0 101,0 97,1 101,6 100,0 98,1 96,7 100,0 95,4 100,1 97,8 85,5 78, aziende Lavoratori Infortuni 9

10 2.2 DIMINUISCONO ANCHE GLI INFORTUNI GRAVI. MA LA META E ANCORA DISTANTE. Diminuiscono anche gli infortuni gravi ed in modo consistente, dopo un preoccupante incremento iniziato nel 2001 e terminato nel Grado Infortuni Infortuni GRAVI PROVINCIA DI SAVONA Andamento degli infortuni sul lavoro INFORTUNI ANNO Infortuni Infortuni GRAVI Passando alla ripartizione tra i gruppi ATECO, diminuiscono nelle costruzioni e trasporto e, dal 2007, nell industria dei metalli e sanità; sono stabili nella pubblica amministrazione, servizi pubblici e commercio all ingrosso. La classificazione della frequenza tra i gruppi ATECO non si differenzia dagli infortuni totali. Un infortunio grave su tre si verifica nelle costruzioni, mentre il trasporto conserva il secondo posto con il 17%, seguito dalla pubblica amministrazione (9 %) e dalle attività immobiliari (8 %). 10

11 Gruppi ATECO F Costruzioni I Trasporti L Pubblica amm K Attivita Imm H Alb. e ristoranti G 52 Comm. dettaglio DJ Industria metalli O Servizi pubblici N Sanità G 51 Comm. ingrosso DI Ind. non metal DM Ind. mezzi trasp G 50 Comm. Rip. auto DA Ind. alimentare DD Industria legno DL Ind. elettrica E Elett. gas acqua DK Ind. meccanica DE Industria carta DG Ind. chimica DH Industria gomma DN Altre industrie A Agrindustria J Interm.finanziaria DF Industria petrolio M Istruzione C Estraz. minerali DB Industria tessile B Pesca DC Ind. conciaria X Non Classificato Totali

12 10 MAGGIORI GRUPPI PER INFORTUNI GRAVI O Servizi pubblici 5% DJ Industria metalli 6% N Sanità 4% G 51 Commercio ingrosso 4% F Costruzioni 33% G 52 Commercio dettaglio 7% H Alberghi e ristoranti 7% K Attivita immobiliari 8% L Pubblica amministrazione 9% I Trasporti 17% 2.3 LE CONSEGUENZE DEGLI INFORTUNI, LA NAZIONALITA DEGLI INFORTUNATI E QUELLI IN ITINERE. Le conseguenze degli infortuni registrano un alleggerimento, con una riduzione sia delle giornate medie di prognosi che dei postumi permanenti. Gli infortuni diminuiscono infine anche per i lavoratori stranieri ma in misura ridotta rispetto agli italiani. Per quanto riguarda gli incidenti in itinere, su registra una riduzione rispetto agli anni precedenti ma pur sempre un aumento rispetto ai primi anni INFORTUNI PER CLASSI DI GIORNATE D ASSENZA Classi giornate da 1 a da 8 a da 31 a Piu' di Sconosciuto Totali

13 Giorni di assenza dal lavoro per anno evento da 1 a 7 da 8 a 30 da 31 a 40 più di 40 INFORTUNI PER CLASSE DI POSTUMI PERMANENTI Classi postumi Nessuno da 1 a da 6 a da 16 a da 33 a Totali Postumi permanenti per gruppi da1 a 5 da 5 a 15 da 16 a 32 da 33 a

14 SUDDIVISIONE DEGLI INFORTUNI TRA ITALIANI E STRANIERI Nazione nascita LAVORATORI ITALIANI LAVORATORI STRANIERI PROVINCIA DI SAVONA - INFORTUNI POSITIVI IN OCCASIONE DI LAVORO LAVORATORI ITALIANI E STRANIERI N U 4000 M E R O I N F O LAVORATORI ITALIANI LAVORATORI STRANIERI R T 1500 U N 1000 I ANNO INFORTUNI IN ITINERE Gestioni INAIL Infortuni dipendenti aziende industria artigiana 113 Inf. titolari, fam. e soci di az. Artigiane Infortuni dipendenti dello stato Infortuni studenti Infortuni agricoli con tratt. agricolo 360 Infortuni agricoli con tratt. industriale 970 Addetti servizi domestici e familiari Totali

15 Infortuni in in intinere itinere L ANDAMENTO INFORTUNISTICO NEL PORTO DI SAVONA. Il porto di Savona rappresenta una delle maggiori realtà lavorative della provincia; il suo monitoraggio, relativo alla specifica attività di imbarco e sbarco di merci e passeggeri, fa parte degli obiettivi del Piano Regionale di Prevenzione I primi risultati, riferiti al 2009 e fino a giugno 2011 per le 12 maggiori aziende (su 26 totali) monitorate nel 2011, sono i seguenti. Gli addetti sono scesi dal 2009 al 2010 ma nell anno in corso sono in ripresa. Sono però aumentati gli infortuni, anche se i dati parziali del 2011 sembrano confortanti. La loro analisi rivela che le cause maggiori sono lo scivolamento ed il movimento scoordinato, con contusioni e distorsioni soprattutto agli arti, mentre le zone di lavoro più pericolose sono, come prevedibile, le imbarcazioni ed i mezzi di trasporto. 12 MAGGIORI AZIENDE OPERANTI NEL PORTO DI SAVONA INFORTUNI RICONOSCIUTI IN OCCASIONE DI LAVORO ADDETTI ALLE OPERAZIONE DI IMBARCO E SBARCO DI MERCI E PASSEGGERI Arto superiore Parte anatomica Evento Tipologia Luogo Arto inferiore Torace Addome Cranio Altro Dist/Luss Contusione Ferita Frattura Altro Anno GIUGNO Totali Scivolamento Movim.scoord. Perdita controllo Altro Zona di circolazione Magazzino Imbarcazione (Generico) Mezzo di trasporto Officina Altro TOTALE Personale 15

16 Infortuni porto di Savona N Infortuni Personale in servizio GIUGNO Tipologia infortuni Altro 29% Scivolamento 33% Perdita controllo 15% Movim.scoordinato 23% Evento Frattura 8% Ferita 10% Altro 16% Contusione 41% Dist/Luss. 25% 16

17 Parte anatomica Addome 0% Torace 9% Cranio 14% Altro 11% Arto inferiore 34% Arto superiore 32% Luogo dell'infortunio Officina 4% Imbarcazione 23% Zona di circolaz. 15% Magazzino 11% Mezzo di trasporto. 24% Altro 23% 3) LE MALATTIE PROFESSIONALI. Le patologie di origine professionale maggiormente riconosciute nell intervallo di tempo tra il sono sempre l ipoacusia e l asbestosi, malattie tabellate più frequentemente segnalate all Inail. Le malattie non tabellate riguardano il 67% del totale; andando nel dettaglio si osserva che si tratta di patologie osteoarticolari che nei prossimi anni troveranno collocazione nelle tabelle Inail previste dal DM 09/04/08. Tra i tumori professionali ritroviamo sempre le neoplasie da asbesto, al 5% delle malattie professionali riconosciute. 17

18 PROVINCIA DI SAVONA - MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE Malattia o sostanza che la causa Somma I IPOACUSIA E SORDITA' I ASBESTOSI I NEOPLASIE DA ASBESTO I SILICOSI I AM. ALIFATIC. AROMATICHE I MALATTIE CUTANEE I IDROCARBURI AROMATICI I ASMA BRONCHIALE I CROMO I DERIVATI ALOGENATI I ETERI,EPOSSIDI,ESTERI I MAL. OSTEOARTIC. ANGIONEUR I NICHEL I RAD. IONIZZANTI, LASER I SCONOSCIUTA I Non tab. ante DM 09/04/ I MALAT. NON TABELLATE Totali Malattie professionali denunciate dal 2005 al 2009 I ASBESTOSI 5% I NEOPLASIE DA ASBESTO 4% I SILICOSI 2% I IPOACUSIA E SORDITA' 6% SOMMA MALATTIE NON TABELLATE 62% SCONOSCIUTA 8% SOMMA ALTRE MP 13% 18

19 Nel prospetto seguente sono riportate Le malattie professionali NON tabellate e definite nel quinquennio Codice Sanitario % 180 Ipoacusia Malattie dei tendini ed 16 affezioni delle sinoviali, tendini e borse 382 Artrosi ed affezioni 10 correlate 386 Affezione dei dischi 8 intervertebrali 388 Affezioni dei muscoli, 6 legamenti, aponeurosi e tessuti molli Somma altre 15 Dai dati illustrati nel grafico e nella tabella sotto riportata si può notare che il gruppo ATECO maggiormente interessato dalla denuncia di malattie professionali è quello dei trasporti (32 %), seguito dalle costruzioni (20 %). Malattie professionali denunciace per gruppi ateco del 2005 al 2009 G 52 Commercio dettaglio L Pubblica 4% amministrazione 5% O Servizi pubblici 4% DL Industria elettrica 4% I Trasporti 32% DG Industria chimica 5% DM Industria mezzi trasporto 7% DJ Industria metalli 9% DI Industria non metalliferi 10% F Costruzioni 20% 19

20 PROVINCIA DI SAVONA - MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE PER GRUPPI ATECO Gruppi ATECO somma I Trasporti F Costruzioni DI Industria non metalliferi DJ Industria metalli DM Industria mezzi trasporto DG Industria chimica L Pubblica amministrazione G 52 Commercio dettaglio O Servizi pubblici DL Industria elettrica K Attività immobiliari H Alberghi e ristoranti DK Industria meccanica G 50 Commercio riparazione auto N Sanità DF Industria petrolio DD Industria legno DA Industria alimentare G 51 Commercio ingrosso C Estrazione minerali DE Industria carta DB Industria tessile DN Altre industrie J Intermediazione finanziaria X Non Classificato Totali

21 4) GLOSSARIO. Infortuni sul lavoro DPR 1124 del 30/06/1965 Testo unico delle disposizioni per l assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali : art 2 L assicurazione comprende tutti i casi di infortunio avvenuti per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o un inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un inabilità temporanea assoluta che importi l astensione dal lavoro per più di tre giorni. A livello europeo, sono state intraprese delle azioni di armonizzazione dei criteri e dei metodi da applicare per la registrazione dei dati relativi agli infortuni sul lavoro. I lavori del progetto relativo all'armonizzazione delle statistiche europee degli infortuni sul lavoro (ESAW) hanno avuto inizio nel 1990 e sono coordinati dall Ufficio Statistico delle Comunità Europee (EUROSTAT). L'obiettivo perseguito è l'armonizzazione dei criteri e dei metodi da applicare per la registrazione dei dati sugli infortuni sul lavoro, in modo da creare, attraverso diverse fasi, uno strumento che consenta di valutare meglio gli effetti dell'applicazione delle misure adottate al fine di promuovere il miglioramento dell'ambiente di lavoro e di tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Poiché a livello europeo esistono registrazioni riguardanti infortuni che comportano inabilità temporanea a partire da una soglia di un giorno e fino a tre giorni, è stato scelto di uniformare la definizione europea, per rendere confrontabili le statistiche nazionali, utilizzando il criterio dell astensione dal lavoro superiore a tre giorni. Infortuni definiti Sono infortuni definiti quelli per i quali si è concluso l iter sanitario e amministrativo da parte dell Istituto Assicuratore; ad ogni caso viene assegnato un codice che rappresenta il tipo di definizione attribuito per ciascuna conseguenza. La definizione può essere positiva in presenza di Temporanea, Permanente, Morte con superstiti e Morte senza superstiti e Regolari senza indennizzo oppure negativa quando il caso viene respinto come infortunio sul lavoro. Tutti gli infortuni denunciati vengono definiti anche se con tempi che possono giungere fino ad alcuni anni (ma solo per casi sottoposti a giudizio della legislazione ordinaria), ma non tutti sono riconosciuti dall Istituto. Una delle cause del ritardo nella definizione è costituita dalla necessità di attendere la stabilizzazione dei postumi o la cessazione del periodo di inabilità temporanea assoluta; sono i casi più gravi che hanno una definizione più ritardata rispetto all epoca dell evento. Per assicurare un buon compromesso tra la necessità di disporre di dati confrontabili in tempi non eccessivi e la necessità di avere dati il più possibile completi, il gruppo di lavoro nazionale ha scelto di considerare stabilizzati i dati dopo che sono trascorsi due anni dall anno di evento (es. nel 2000, per il Veneto, la definizione al 31/12/2002 è completa al 99,89%); eventuali definizioni successive al triennio non vengono più diffuse nell ambito dei nuovi flussi (compresi eventuali casi riaperti per aggravamento verificatosi dopo la definizione). I dati relativi agli anni vengono osservati alla data del 30 aprile 2007 e quindi sono confrontabili con altre pubblicazioni edite dall INAIL che osservano il fenomeno infortunistico a tale data (vedi Rapporto Annuale). Infortuni con definizione positiva o riconosciuti Sono gli infortuni che corrispondono alla definizione prevista dall art. 2 del T.U. sia per quanto riguarda l aspetto sanitario che quello amministrativo. Rientrano negli infortuni riconosciuti le seguenti tipologie di definizione (TE=temporanea, PE=permanente, MS=mortale senza superstiti, MC=mortale con superstiti, RS=regolare senza indennizzo). Per ulteriori informazioni consultare i paragrafi seguenti e i volumi delle Chiavi interpretative e successive integrazioni diffusi con i CD. Gli infortuni riconosciuti sono il dato più importante da considerare in quanto sono quelli che rientrano a pieno titolo nella definizione di infortunio sul lavoro. I record corrispondenti a questi infortuni sono quelli più completi dal punto di vista delle informazioni registrate (ad esempio, sono quelli che hanno informazioni più dettagliate sulle conseguenze dell evento). Tipo di Definizione: Temporanea: sono casi che hanno comportato una inabilità temporanea assoluta per un periodo limitato, superiore a tre giorni, durante il quale è erogata una indennità giornaliera fino alla completa guarigione clinica. Permanente: per gli infortuni avvenuti prima del 25/07/2000 sono considerati definiti in permanente quelli che hanno determinato postumi permanenti superiori al 10%; dopo tale data sono definiti in permanente quelli con postumi superiori al 5%. Prima del 25/07/2000 era valutata soltanto la capacità lavorativa; dopo tale data la percentuale comprende anche il danno biologico. Per questo motivo il grado di postumi degli infortuni attuali non è direttamente confrontabile con quello relativo ai casi avvenuti prima del 25/07/2000. Mortale con o senza superstiti: si tratta di soggetti deceduti in seguito all infortunio sul lavoro. Regolari senza indennizzo: pur trattandosi di eventi riconoscibili come veri e propri infortuni sul lavoro, l INAIL non ha erogato prestazioni economiche; si tratta di casi particolari, per esempio, di 21

22 dipendenti dello Stato che hanno avuto un infortunio che ha determinato assenza dal lavoro ma NON postumi permanenti o la morte (soltanto in questi ultimi due casi l INAIL indennizza l assicurato; se si determina soltanto un periodo di inabilità temporanea l indennizzo è a carico dello Stato). Negativa: Il caso non possiede i requisiti per essere riconosciuto come infortunio sul lavoro. La motivazione può essere di vario tipo (mancanza dell occasione di lavoro, soggetto non assicurato, assenza della lesione etc.) Franchigia: Sono infortuni che non hanno determinato una inabilità temporanea assoluta con assenza dal lavoro superiore a tre giorni pur presentando tutte le altre caratteristiche degli infortuni sul lavoro. Infortuni in occasione di lavoro Si tratta di infortuni strettamente collegati all attività lavorativa. Sono, pertanto, tutti gli infortuni al netto di quelli in itinere. PAT Posizione assicurativa territoriale Ogni record corrisponde ad una posizione assicurativa territoriale (PAT); la PAT non sempre corrisponde ad unità locale in quanto, allo stato attuale, esistono situazioni in cui una stessa unità locale può avere diverse PAT che corrispondono ai diversi rischi assicurati (ad esempio, operai ed impiegati). Nell archivio ditte ogni posizione assicurativa è ripetuta per ogni anno di competenza distribuito. In questo modo è possibile disporre delle informazioni sul numero di addetti per anno e correlare questa informazione con il numero di infortuni avvenuti. Per informazioni sulla tipologia delle aziende assicurate si consulti il T.U. e i volumi delle chiavi interpretative. Numero di addetti Per la maggior parte dei record dell archivio aziende è disponibile il numero di artigiani autonomi e il numero di dipendenti. Quest ultimo dato è ricavato dal monte salari dichiarato dall azienda e non corrisponde al numero reale di lavoratori (si tratta di addetti stimati); per gli artigiani, invece, si considerano le teste assicurate riportate all anno o frazione di anno. Per le ditte alle quali viene applicata una polizza speciale, ad esempio cooperative di Pesca e Facchinaggio (vedi chiavi interpretative) il dato è disponibile a partire dall anno 2002 ed è calcolato come per gli artigiani. 22

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