Il mercato del lavoro nel 2010: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città. Maggio 2011

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1 Il mercato del lavoro nel 2010: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città Maggio 2011

2 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni sono state effettuate sui dati ISTAT relativi all indagine continua sulle forze di lavoro riferiti alla media 2010.

3 Indice I dati sul mercato del lavoro 3 Glossario 4 Il tasso di attività 5 Anche nel 2010 l Emilia-Romagna si conferma la regione italiana con il più alto tasso di attività 7 A Bologna nel 2010 tasso di attività totale in leggera ripresa al 72,7% 8 Bologna prima per tasso di attività totale e femminile tra le grandi province italiane 9 Il tasso di occupazione 11 L occupazione nello scenario italiano 13 Nel 2010 l Emilia-Romagna scende al secondo posto nella graduatoria per tasso di occupazione 14 totale L Emilia-Romagna si posiziona al terzo posto nel 2010 per tasso di occupazione maschile e 15 femminile A Bologna nel 2010 scende il tasso di occupazione 16 Anche nel 2010 Bologna risulta prima per tasso di occupazione totale e femminile tra le grandi 17 province italiane La struttura dell occupazione a Bologna 18 Il tasso di disoccupazione 19 La disoccupazione nello scenario nazionale 21 L Emilia-Romagna quarta regione, a pari merito con il Friuli-Venezia Giulia e Marche, per tasso di 22 disoccupazione totale Nel 2010 anche a Bologna cresce la disoccupazione 23 Bologna, tra le grandi province italiane, si posiziona al terzo posto per tasso di disoccupazione 24 più basso Il ricorso alla Cassa Integrazione in provincia di Bologna nel Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a Bologna nel

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5 I dati sul mercato del lavoro I dati utilizzati per l analisi sono tratti dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro dell Istat relativa all anno La rilevazione è progettata per garantire stime trimestrali a livello regionale e stime provinciali in media d anno. Il campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie. Per ciascun trimestre vengono intervistati circa 175 mila individui residenti in comuni di tutte le province del territorio nazionale; le famiglie intervistate nella provincia di Bologna sono state nel Tutti i comuni capoluoghi di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna provincia sono presenti nel campione in modo permanente, gli altri entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale. Per ciascun comune viene estratto dalla lista anagrafica un campione casuale semplice di famiglie che vengono successivamente intervistate. La popolazione di riferimento è costituita da tutti i componenti delle famiglie di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte nelle anagrafi comunali. 3

6 Glossario Forze di lavoro: Occupati: Persone in cerca di occupazione: Tasso di attività: Tasso di inattività: Tasso di occupazione: Tasso di disoccupazione: comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione. comprendono le persone di 15 anni e più che alla domanda sulla condizione professionale rispondono: - di possedere un'occupazione, anche se nella settimana di riferimento non hanno svolto attività lavorativa (occupati dichiarati); - di essere in una condizione diversa da occupato, ma di aver effettuato ore di lavoro nella settimana di riferimento (altre persone con attività lavorativa). comprendono le persone di 15 anni e più che dichiarano: - una condizione professionale diversa da occupato; - di non avere effettuato ore di lavoro nella settimana di riferimento dell'indagine; di essere alla ricerca di un lavoro; - di aver effettuato almeno un'azione di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la rilevazione; - di essere immediatamente disponibili ad accettare un lavoro, qualora venga loro offerto. rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento (15-64 anni). rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. rapporto tra gli occupati di 15 anni e più e la corrispondente popolazione di riferimento (15-64 anni). rapporto tra le persone in cerca di occupazione di 15 anni e più e le corrispondenti forze di lavoro. 4

7 Il tasso di attività

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9 Anche nel 2010 l Emilia-Romagna si conferma la regione italiana con il più alto tasso di attività Sulla base dei dati ISTAT tratti dall indagine campionaria sulle forze di lavoro, nel 2010 a livello nazionale il tasso di attività è risultato pari al 62,2%; nel 2009 il tasso era pari al 62,4%. Le maggiori diminuzioni hanno interessato il Nord-ovest e il Mezzogiorno (entrambe -0,3%), mentre in lieve aumento risulta il tasso di attività nel Nord-est (+0,1%) Tasso di attività per sesso e ripartizione geografica nel 2010 Ripartizioni geografiche Maschi e femmine Valori % Variazioni % su 2009 Maschi Femmine Maschi e femmine Maschi Tra le regioni italiane l Emilia-Romagna registra nel 2010, come nell anno precedente, il tasso di attività totale più elevato (71,6%), seppur in calo rispetto al 2009 (72%). 7 Femmine Totale 62,2 73,3 51,1-0,2-0,4 0,0 Nord 69,2 77,9 60,4-0,1-0,2 0,0 Nord-ovest 68,8 77,5 60,0-0,3-0,6 0,0 Nord-est 69,7 78,5 60,9 0,1 0,3 0,0 Centro 66,6 76,5 56,9-0,2-0,1-0,4 Mezzogiorno 50,8 65,6 36,3-0,3-0,7 0,2 Emilia-Romagna Trentino-Alto Adige Valle d'aosta Lombardia Piemonte Veneto Toscana Marche Liguria Friuli-Venezia Giulia Umbria Lazio ITALIA Abruzzo Sardegna Molise Basilicata Puglia Sicilia Calabria Campania Tasso di attività totale per regione Anno 2010 (dati in percentuale) 47,9 46,4 51,4 50,1 55,9 54,2 60,9 59,5 62,2 67,5 67,5 67,3 65,3 69,0 68,8 68,4 68,0 67,6 71,6 71,0 70,5 20,0 40,0 60,0 80,0

10 A Bologna nel 2010 tasso di attività totale in leggera ripresa al 72,7% Tasso di attività totale Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di attività maschile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di attività femminile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna ,2 71,6 72, ,3 78,6 78, ,1 64,5 66, ,4 72,0 72, ,7 78,9 77, ,1 65,1 67, ,0 72,6 74, ,4 80,1 80, ,6 64,9 68, ,5 72,4 73, ,4 80,1 79, ,7 64,6 67, ,7 71,9 74, ,6 79,3 80, ,8 64,3 68,6 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 2 0,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Nel 2010 in provincia di Bologna il tasso di attività totale si mantiene su valori molto elevati (72,7%) e sale di 0,1 punti percentuali rispetto al 2009 (72,6%), invertendo così la tendenza dello scorso anno. Inoltre il dato bolognese si mantiene al di sopra di quello regionale (71,6% nel 2010) e in misura più sensibile di quello nazionale (62,2%). Nettamente più accentuato appare l aumento del tasso di attività maschile (che sale dal 77,9% al 78,7%) rispetto a quello femminile che risulta invece in calo (da 67,4% a 66,9%). 8

11 Bologna prima per tasso di attività totale e femminile tra le grandi province italiane Bologna Tasso di attività totale nelle grandi province Anno 2010 (dati in percentuale) 72,7 Verona Tasso di attività maschile nelle grandi province Anno 2010 (dati in percentuale) 81,6 Bologna Tasso di attività femminile nelle grandi province Anno 2010 (dati in percentuale) 66,9 Verona 71,5 Firenze 78,8 Milano 62,8 Firenze 70,6 Bologna 78,7 Firenze 62,6 Milano 70,5 Milano 78,2 Genova 62,2 Genova 68,9 Venezia 77,4 Verona 61,2 Torino 68,3 Roma 76,9 Torino 60,5 Roma 67,5 Torino 76,1 Roma 58,6 Venezia 66,2 Genova 75,7 Venezia 55,0 Bari 53,5 Bari 70,7 Messina 39,0 Messina 51,7 Caltanissetta 67,3 Bari 36,5 Palermo 50,9 Palermo 67,0 Palermo 35,6 Catania 46,9 Messina 64,9 Catania 33,0 Napoli 43,9 Napoli 60,9 Napoli 27,6 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Nel 2010 Bologna si conferma prima per tasso di attività totale e femminile tra le province il cui capoluogo al Censimento 2001 aveva una popolazione superiore ai abitanti. Per quanto riguarda il tasso di attività maschile Bologna guadagna una posizione, passando dal quarto al terzo posto a ridosso di Firenze, ma con quasi 3 punti percentuali di distacco rispetto a Verona. Particolarmente ampio risulta invece il vantaggio di Bologna (66,9%) per quanto concerne il tasso di attività femminile rispetto alla provincia di Milano (62,8%) che occupa la seconda posizione della graduatoria. 9

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13 Il tasso di occupazione

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15 L occupazione nello scenario italiano Tasso di occupazione totale per provincia (valori percentuali) COMUNE DI BOLOGNA - Dipartimento Programmazione - Settore Statistica (elaborazione su dati Istat) 13 A livello nazionale il numero di persone occupate nel 2010 è pari a 22,9 milioni di unità, in calo dello 0,7% rispetto al 2009 (pari in termini assoluti a occupati in meno). Il tasso di occupazione scende così al 56,9% dal 57,5% del sono le province con un tasso di occupazione superiore al 68%, lo stesso numero del Per quanto concerne il lavoro l Italia continua ad essere caratterizzata da notevoli disuguaglianze territoriali. Si tratta di differenze piuttosto consolidate; infatti delle cinque regioni che registrano il più alto tasso di occupazione nel 2010 quattro sono le stesse dell anno prima: unica novità il Veneto che avanza al 5 posto scalzando il Piemonte. Le cinque peggiori si confermano le stesse del La regione con il più elevato livello di occupazione nel 2010 è il Trentino-Alto Adige, mentre il primato negativo spetta nuovamente alla Campania.

16 Nel 2010 l Emilia-Romagna scende al secondo posto nella graduatoria per tasso di occupazione totale 80,0 Tasso di occupazione totale per regione Anno 2010 (dati in percentuale) 68,5 67,4 67,4 65,1 64,5 63,8 63,6 63,6 63,5 63,0 62,7 60,0 59,2 56,9 55,5 51,1 51,0 40,0 47,1 44,4 42,6 42,2 39,9 20,0 Trentino-Alto Adige Emilia-Romagna Valle d'aosta Lombardia Veneto Toscana Friuli-Venezia Giulia Marche Piemonte Liguria Umbria Lazio ITALIA Abruzzo Molise Sardegna Basilicata Puglia Sicilia Calabria Campania L Emilia-Romagna, con un calo di 1,1 punti percentuali rispetto allo scorso anno, scende al secondo posto, a pari merito con la Valle d Aosta (entrambe al 67,4%) nella graduatoria regionale del tasso di occupazione. Il primato spetta al Trentino-Alto Adige (68,5%). Sono invece tutte al Sud le regioni con i valori più bassi: si tratta della Campania (39,9%), della Calabria (42,2%) e della Sicilia (42,6%), tutte con un tasso di occupazione in calo rispetto allo scorso anno. 14

17 L Emilia-Romagna si posiziona al terzo posto nel 2010 per tasso di occupazione maschile e femminile 90,0 80,0 Tasso di occupazione maschile per regione Anno 2010 (dati in percentuale) 76,8 75,3 74,9 74,3 74,2 73,3 72,7 72,4 71,5 71,3 71,1 69,6 67,7 67,0 80,0 Tasso di occupazione femminile per regione Anno 2010 (dati in percentuale) 70,0 62,9 60,2 59,6 59,1 57,1 54,4 54,3 60,0 60,3 60,1 59,9 55,8 55,8 55,5 55,0 54,8 54,5 53,3 53,0 49,0 60,0 50,0 40,0 40,0 46,1 44,1 41,8 39,2 35,2 30,2 29,5 28,7 25,7 30,0 20,0 20,0 10,0 0,0 Trentino-Alto Adige Veneto Emilia-Romagna Valle d'aosta Lombardia Toscana Umbria Marche Friuli-Venezia Giulia Piemonte Liguria Lazio ITALIA Abruzzo Molise Sardegna Puglia Basilicata Sicilia Campania Calabria 0,0 Valle d'aosta Trentino-Alto Adige Emilia-Romagna Piemonte Lombardia Friuli-Venezia Giulia Liguria Marche Toscana Veneto Umbria Lazio ITALIA Abruzzo Sardegna Molise Basilicata Calabria Puglia Sicilia Campania Se si approfondisce l analisi per genere, l Emilia-Romagna si posiziona al terzo posto sia per quanto riguarda il tasso maschile (74,9%) che per quello femminile (59,9%), valori entrambi in calo rispetto allo scorso anno. Nel primo caso risultati migliori sono stati fatti segnare da Trentino-Alto Adige e Veneto, nel secondo da Valle d Aosta e ancora da Trentino-Alto Adige. La Campania, la Sicilia la Puglia, la Calabria e la Basilicata presentano invece la situazione più sfavorevole per entrambi i sessi. 15

18 A Bologna nel 2010 scende il tasso di occupazione Tasso di occupazione totale Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di occupazione maschile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di occupazione femminile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna ,9 67,4 69, ,7 74,9 75, ,1 59,9 62, ,5 68,5 70, ,6 75,5 75, ,4 61,5 64, ,7 70,2 72, ,3 78,2 78, ,2 62,1 66, ,7 70,3 71, ,7 78,4 78, ,6 62,0 65, ,4 69,4 72, ,5 77,1 78, ,3 61,5 66,1 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 2 0,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Il tasso di occupazione per la provincia di Bologna, pari nel 2008 al 72,4%, diminuisce sensibilmente nel 2009 (70,1%) e anche nel 2010 (69%). Analoga tendenza in calo tra il 2008 e il 2010 è stata registrata per la nostra provincia anche dal tasso di occupazione maschile (dal 78,3% al 75,4%) e da quello femminile (dal 66,6% del 2008 al 62,8% del 2010), con una particolare accentuazione nell ultimo anno. 16

19 Anche nel 2010 Bologna risulta prima per tasso di occupazione totale e femminile tra le grandi province italiane Bologna Tasso di occupazione totale nelle grandi province Anno 2010 (dati in percentuale) 69,0 Verona Tasso di occupazione maschile nelle grandi province Anno 2010 (dati in percentuale) 78,2 Bologna Tasso di occupazione femminile nelle grandi province Anno 2010 (dati in percentuale) 62,8 Verona 68,1 Firenze 75,6 Firenze 58,9 Firenze 67,1 Bologna 75,4 Milano 58,8 Milano 66,3 Milano 73,7 Genova 57,9 Genova 64,3 Venezia 73,1 Verona 57,8 Venezia 62,0 Genova 70,8 Torino 54,5 Torino 61,7 Roma 70,4 Roma 52,6 Roma 61,3 Torino 69,1 Venezia 50,8 Bari 47,2 Bari 63,2 Messina 32,7 Messina 44,6 Messina 56,9 Bari 31,3 Catania 41,3 Palermo 56,1 Catania 28,2 Palermo 41,3 Catania 54,9 Palermo 27,2 Napoli 37,0 Napoli 52,5 Napoli 22,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Tutte le grandi province del Centro-Nord, nonostante la difficile congiuntura economica, hanno mantenuto nel 2010 tassi di occupazione sensibilmente superiori alla media nazionale: tra queste Bologna conserva la prima posizione con un valore elevato (69%), nonostante il calo di oltre un punto percentuale rispetto al Molto significativo anche il primato di Bologna nella graduatoria del tasso di occupazione femminile, conquistato con ampio margine su Firenze, mentre in quello maschile la nostra provincia si conferma al terzo posto dopo Verona e Firenze. 17

20 La struttura dell occupazione a Bologna L occupazione a Bologna nel 2010 si caratterizza per la presenza di 74 dipendenti e 26 autonomi ogni 100 lavoratori. In relazione alla struttura economica il settore dei servizi (con un calo di occupati rispetto al 2009) dà lavoro a persone, pari al 67,2% dell occupazione provinciale. Di questi, 72 su 100 sono lavoratori dipendenti. Nell industria lavora il 29,4% degli occupati ( persone, in meno rispetto al 2009) e la quota di lavoratori dipendenti è pari all 84,6%, più elevata dunque di quella relativa al settore dei servizi. Se si considera l industria in senso stretto (che esclude il settore delle costruzioni) la percentuale di occupati sul totale si riduce al 23,8%. In tal caso i dipendenti sono oltre l 89%. L agricoltura riveste da un punto di vista occupazionale un ruolo ormai residuale, ma in leggera ripresa, occupando il 3,2% degli addetti, dei quali il 21,4% è costituito da lavoratori dipendenti e il 78,6% da autonomi. 18 Occupati totali per settore di attività economica nella provincia di Bologna nel ,2% 3,2% 29,4% Agricoltura Industria Servizi

21 Il tasso di disoccupazione

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23 La disoccupazione nello scenario nazionale Tasso di disoccupazione totale per provincia (valori percentuali) Nel 2010 il tasso di disoccupazione a livello nazionale si posiziona all 8,4%, in aumento dello 0,6% rispetto al Per l Unione Europea il rapporto tra i disoccupati e le forze di lavoro è pari al 9,6%, in aumento rispetto al 2009 (8,9%). A livello regionale il tasso di disoccupazione più basso si registra in Trentino-Alto Adige (3,5%), Valle d Aosta (4,4%), Lombardia (5,6%) ed Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Marche (tutte al 5,7%); le regioni con la disoccupazione più elevata sono invece la Sicilia (14,7%), la Sardegna (14,1%), la Campania (14%) e la Puglia (13,5%). COMUNE DI BOLOGNA - Dipartimento Programmazione - Settore Statistica (elaborazione su dati Istat) 21

24 L Emilia-Romagna quarta regione, a pari merito con il Friuli-Venezia Giulia e Marche, per tasso di disoccupazione totale 20,0 Tasso di disoccupazione totale per regione Anno 2010 (dati in percentuale) 15,0 11,9 13,0 13,5 14,0 14,1 14,7 10,0 5,0 3,5 4,4 5,6 5,7 5,7 5,7 5,8 6,1 6,5 6,6 7,6 8,4 8,4 8,8 9,3 0,0 Trentino-Alto Adige Valle d'aosta Lombardia Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Marche Veneto Toscana Liguria Umbria Piemonte Nel 2010 l Emilia-Romagna perde un altra posizione nella graduatoria regionale del tasso di disoccupazione: il valore di questo indicatore risulta infatti in crescita di poco meno di un punto percentuale rispetto al 2009 (dal 4,8% al 5,7%). Quarta posizione anche per quanto riguarda il tasso di disoccupazione maschile (4,6%), mentre la nostra regione scivola in sesta posizione, dalla quarta occupata nel 2009, per quanto concerne il tasso di disoccupazione femminile, passato dal 5,5% del 2009 al 7% nel Molise ITALIA Abruzzo Lazio Calabria Basilicata Puglia Campania Sardegna Sicilia

25 Nel 2010 anche a Bologna cresce la disoccupazione Tasso di disoccupazione totale ,7 5,0 8,4 Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di disoccupazione maschile ,6 4,1 7,6 Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di disoccupazione femminile ,0 6,0 9,7 Italia Emilia Ro magna Bo lo gna ,4 4,8 7, ,8 4,2 6, ,5 4,0 9, ,2 3,2 6, ,4 2,0 5, ,4 4,3 8, ,9 2,5 6, ,1 2,0 4, ,9 3,1 7, ,4 2,9 6, ,6 2,4 5, ,3 3,5 8,8 0,0 5,0 10,0 0,0 5,0 10,0 0,0 5,0 10,0 15,0 Nel 2010 il tasso di disoccupazione totale in provincia di Bologna risulta ancora abbastanza contenuto (5%), ma in significativo aumento rispetto all anno precedente (3,4%). La disoccupazione bolognese risulta però nettamente inferiore a quella nazionale (8,4%), anch essa in crescita rispetto al 2009; nella nostra provincia si conferma inoltre una situazione più favorevole rispetto alla media regionale del tasso di disoccupazione (pari al 5,7%). Sale in provincia di Bologna sia il tasso di disoccupazione maschile (dal 2,8% del 2009 al 4,1% del 2010) sia quello femminile (dal 4% nel 2009 al 6% nel 2010). 23

26 Bologna, tra le grandi province italiane, si posiziona al terzo posto per tasso di disoccupazione più basso Verona Tasso di disoccupazione totale nelle grandi province Anno 2010 (dati in percentuale) 4,7 Firenze Tasso di disoccupazione maschile nelle grandi province Anno 2010 (dati in percentuale) 4,0 Verona Tasso di disoccupazione femminile nelle grandi province Anno 2010 (dati in percentuale) 5,5 Firenze 4,8 Bologna 4,1 Firenze 5,8 Bologna 5,0 Verona 4,1 Bologna 6,0 Milano 5,9 Venezia 5,5 Milano 6,4 Venezia 6,4 Milano 5,6 Genova 6,8 Genova 6,5 Genova 6,3 Venezia 7,6 Roma 9,1 Roma 8,3 Torino 10,0 Torino 9,4 Torino 9,0 Roma 10,2 Bari 11,7 Bari 10,4 Bari 14,1 Catania 12,0 Catania 10,6 Catania 14,5 Messina 13,5 Messina 12,1 Messina 15,9 Napoli 15,7 Napoli 13,7 Napoli 20,2 Palermo 18,7 Palermo 16,1 Palermo 23,4 0,0 10,0 20,0 0,0 10,0 20,0 Nel 2010 Bologna retrocede nella graduatoria del tasso di disoccupazione tra le grandi province italiane dove, fino all anno precedente, occupava la prima posizione. Nel 2010 la nostra provincia arretra al terzo posto, con un tasso di disoccupazione totale del 5%, preceduta da Verona e Firenze. Bologna occupa inoltre il secondo posto nella graduatoria del tasso di disoccupazione maschile (4,1%) e il terzo in quello femminile (6%). 24 0,0 10,0 20,0 30,0

27 Il ricorso alla Cassa Integrazione in provincia di Bologna nel 2010 Variazioni delle ore concesse di Cassa Integrazione tra il 2010 e il 2009 Provicia di Bologna Emilia-Romagna Italia GESTIONE ORDINARIA Variazione ass. ore Variazione % -52,6-38,9-40,7 GESTIONE STRAORDINARIA Variazione ass. ore Variazione % 216,7 206,1 126,4 GESTIONE IN DEROGA Variazione ass. ore Variazione % 923,7 486,6 206,5 TOTALE Variazione ass. ore Variazione % 70,0 83,4 31,7 Nel 2010 proseguono gli effetti della difficile situazione economica, che si sono fatti sentire anche sull utilizzo da parte delle aziende dello strumento della Cassa integrazione. Le ore di Cassa Integrazione Guadagni complessivamente autorizzate in provincia di Bologna nel 2010 hanno sfiorato quota 27 milioni, con un aumento su base annua del 70% pari a oltre 11 milioni di ore in più. Cambia notevolmente il numero delle ore rispetto all articolazione delle gestioni: cala infatti di oltre il 50% quella ordinaria a scapito di quella in deroga, passata da poco più di un milione a oltre 12 milioni di ore, con un aumento percentuale del 923,7%; sale inoltre anche quella straordinaria (+216,7%). 25

28 Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a Bologna nel 2010 Occupati per settore di attività economica e posizione nella provincia di Bologna nel 2010 (valori medi in migliaia) Occupati Var. assoluta sul 2009 Var. % sul 2009 Agricoltura Dipendenti ,0 Indipendenti ,3 Totale ,0 Industria Dipendenti ,2 Indipendenti ,0 Totale ,4 di cui: in senso stretto Dipendenti ,1 (escluse le costruzioni) Indipendenti ,0 Totale ,0 Servizi Dipendenti ,2 Indipendenti ,1 Totale ,0 Totale Dipendenti ,3 Indipendenti ,6 Totale ,0 26

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