Piano Energetico Regionale Piano Triennale di Attuazione

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1 Piano Energetico Regionale Piano Triennale di Attuazione

2 Indice 1. Obiettivi UE e scenari energetici regionali al La strategia energetica regionale 3. Il Piano Triennale

3 Indice 1. Obiettivi UE e scenari energetici regionali al 2030 Obiettivi UE al 2030 e al 2030 Gli scenari energetici regionali Il settore dei trasporti Il settore elettrico Il settore termico 2. La strategia energetica regionale 3. Il Piano Triennale

4 Gli obiettivi UE al 2020 e al 2030 La Regione Emilia-Romagna assume gli obiettivi europei al 2020, 2030 e 2050 in materia di clima ed energia come fondamentale fattore di sviluppo della società regionale e di definizione delle proprie politiche in questi ambiti. Al 2030, in particolare, gli obiettivi UE sono: 1.riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del incremento al 20% al 2020 e al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi finali lordi attraverso fonti rinnovabili 3.incremento dell efficienza energetica al 20% al 2020 e al 27% al 2030.

5 Gli scenari energetici regionali Nelle slide che seguono vengono riportati due scenari energetici regionali: 1.scenario tendenziale: scenario di sviluppo del sistema energetico regionale, nei diversi settori e per le diverse fonti energetiche, basato sulle tendenze di mercato attuali e sulle politiche pubbliche correnti nel momento della costruzione dello scenario, e in assenza di ulteriori misure legate ad efficienza energetica e promozione delle fonti rinnovabili; 2.scenario obiettivo: scenario di sviluppo del sistema energetico regionale che mira al raggiungimento degli obiettivi UE al 2020 e al 2030: si tratta di uno scenario che richiede l attuazione di ulteriori misure e politiche nazionali e regionali di promozione dell efficienza energetica e delle fonti rinnovabili e che in ogni caso è fortemente condizionato da determinati fattori esogeni.

6 I driver nello scenario obiettivo TRAPORTI 1.mobilità elettrica: immatricolazioni auto elettriche 40%, ibride 25%, autobus TPL 60%, veicoli commerciali 20-40% 2.mobilità ciclabile: 20% share modale 3.trasporto pubblico: +50% su ferro, +10% su gomma 4.trasporto merci su ferro: 10% share modale ELETTRICITA 1.impianti FER: fotovoltaico MW, bioenergie +170 MW RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO 1.tecnologie: pompe di calore, biomasse (efficienti e in sostituzione degli esistenti), cogenerazione ad alto rendimento, teleriscaldamento, solare termico, geotermia 2.recupero e riqualificazione: 90% abitazioni soggette a recupero e 30% a riqualificazione energetica

7 Gli scenari energetici regionali Medio periodo (2020) Lungo periodo (2030) Obiettivo europeo Target UE Stato attuale (2014) Scenario tendenziale Scenario obiettivo Target UE Scenario tendenziale Scenario obiettivo Riduzione delle emissioni serra -20% -12% -17% -22% -40% -22% -40% Risparmio energetico -20% -23% -31% -36% -27% -36% -47% Copertura dei consumi finali con fonti rinnovabili 20% 12% 15% 16% 27% 18% 27%

8 I consumi finali di energia in ER Consumi finali lordi per settore in Emilia-Romagna nel 2014 Consumi finali lordi per settore in Emilia-Romagna nel 2014 Agricoltura 2% Consumi e perdite 1% Terziario 16% Industria 28% Trasporti 28% Elettricità 18% Residenziale 25% Trasporti 28% Riscaldamento e raffrescamento 54% 2014: ktep 2014: ktep

9 I trasporti: scenario tendenziale Consumi finali nei trasporti in Emilia-Romagna nel 2014 Consumi finali nei trasporti in Emilia-Romagna nel 2030 Gas naturale 5% Energia elettrica 1% Risparmio energetico 19% Energia elettrica 2% Gas naturale 8% Prodotti petroliferi 94% Prodotti petroliferi 71% 2014: ktep 2030: ktep

10 I trasporti: scenario obiettivo Consumi finali nei trasporti in Emilia-Romagna nel Miglioramento tecnologico e incremento dell efficienza dei veicoli grazie a nuovi motori, materiali e modelli di progettazione 2. Diffusione dei veicoli con tecnologie di Risparmio energetico 41% Prodotti petroliferi 38% alimentazioni sostenibili: veicoli ibridi (25% immatricolazioni auto nel 2030), a metano (25%), a GPL ed elettrici (40%) 3. Sviluppo delle tecnologie ICT per un sistema della mobilità più efficiente, sicuro e accessibile Energia elettrica 6% Gas naturale 15% 2030: ktep

11 Le FER per la produzione elettrica Capacità di generazione elettrica in Emilia-Romagna - Scenario obiettivo MW Eolico Fotovoltaico Idroelettrico Bioenergie 1. Diffusione degli impianti fotovoltaici e delle tecnologie solari (+2,5 GWe tra il 2014 e il 2030) Altro Gas naturale 2. Sviluppo della cogenerazione ad alto rendimento, anche alimentata a fonti rinnovabili (bioenergie) Diffusione degli impianti alimentati a bioenergie (+170 MWe), in una logica di compatibilità ambientale (biogas, gassificazione della biomassa, localizzazione in aree collinari e montane, ecc.)

12 I consumi elettrici: scenario tendenziale Consumi elettrici per settore in Emilia-Romagna nel 2014 Consumi elettrici per settore in Emilia-Romagna nel 2030 Agricoltura 3% Consumi e perdite 8% Agricoltura 2% Consumi e perdite 8% Industria 29% Terziario 30% Industria 40% Terziario 36% Trasporti 3% Residenziale 17% Trasporti 2% Residenziale 22% 2014: ktep 2030: ktep

13 I consumi elettrici: scenario obiettivo Consumi elettrici per settore in Emilia-Romagna nel 2030 Agricoltura 2% Consumi e perdite 8% Risparmio energetico 3% Industria 24% 1. Progressiva elettrificazione dell economia 2. Diffusione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento alimentati da energia elettrica (pompe di calore), possibilmente accoppiati a sistemi fotovoltaici 3. Sviluppo della cogenerazione ad alto rendimento, anche alimentata a fonti Terziario 31% Trasporti 9% rinnovabili (bioenergie) 4. Diffusione di dispositivi che consumano Residenziale 23% elettricità (tecnologie ICT, ecc.) 2030: ktep

14 Il settore del calore: scenario tendenziale Consumi termici per settore in Emilia-Romagna nel 2014 Consumi termici per settore in Emilia-Romagna nel 2030 Agricoltura 3% Agricoltura 4% Risparmio energetico 3% Terziario 19% Industria 38% Terziario 22% Industria 34% Residenziale 40% Residenziale 37% 2014: ktep 2030: ktep

15 Il settore del calore: scenario obiettivo Consumi termici per settore in Emilia-Romagna nel Penetrazione dei dispositivi ad alta efficienza in tutti i settori (ad es. cogenerazione) 2. Crescita progressiva degli interventi di Agricoltura 3% Risparmio energetico 17% Industria 29% recupero edilizio e riqualificazione energetica (nel 2030, circa il 90% degli edifici soggetti a recupero e il 30% a riqualificazione energetica) 3. Livello di penetrazione delle tecnologie di Terziario 19% riscaldamento più orientato verso pompe di calore e impianti a biomassa efficienti (nuovi Residenziale 32% o riqualificazione esistenti) 4. Diffusione sistemi di controllo e gestione dei 2030: ktep consumi (nel 60% delle abitazioni termoautonome)

16 Indice 1. Obiettivi UE e scenari energetici regionali al La strategia energetica regionale Risparmio ed uso efficiente dell energia Produzione energetica da FER Razionalizzazione energetica nei trasporti Aspetti trasversali Green Economy, ricerca e innovazione Il ruolo degli Enti locali Regolamentazione del settore Formazione professionale Informazione, comunicazione e monitoraggio 3. Il Piano Triennale

17 Risparmio ed uso efficiente dell energia Settore residenziale: 1.Rigenerazione urbana che incorpori l efficienza energetica 2.Requisiti minimi di prestazione energetica negli interventi edilizi ed edifici ad energia quasi zero - NZEB (Nearly Zero Energy Building) 3.Strumenti finanziari e misure di efficientamento dei consumi, soprattutto verso gli edifici condominiali 4.Dispositivi di controllo e gestione dei consumi nelle abitazioni termoautonome, in particolare negli edifici condominiali

18 Risparmio ed uso efficiente dell energia Settori economici: 1.Autoproduzione da fonti rinnovabili 2.Recupero dei cascami termici e diffusione della cogenerazione ad alto rendimento 3.Sistemi di controllo e gestione dell'energia (diagnosi energetiche, sistemi di gestione ISO 50001, ecc.) 4.Strumenti finanziari che ottimizzino le risorse rispetto alla redditività degli investimenti 5.Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA)

19 Risparmio ed uso efficiente dell energia Settore pubblico: 1.Riqualificazione degli edifici della Pubblica Amministrazione e della pubblica illuminazione 2.Impegno alla realizzazione di interventi sugli immobili della Regione, inclusi gli immobili periferici, in grado di conseguire la riqualificazione energetica almeno pari al 3% annuo della superficie coperta utile climatizzata 3.Riqualificazione integrata delle scuole, anche dal punto di vista antisismico e della qualità degli ambienti 4.Acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione e applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM)

20 Produzione elettrica da FER 1. Impianti a fonti rinnovabili per la produzione elettrica, in particolare in regime di autoproduzione o in assetto cogenerativo e comunque nel rispetto delle misure di salvaguardia ambientale 2. Sviluppo di tecnologie innovative alimentate da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica (ad esempio tecnologie a idrogeno, celle a combustibile, ecc.) 3. Regolamentazione per la localizzazione degli impianti a fonti rinnovabili 4. Superamento dei conflitti ambientali che si creano a livello locale in corrispondenza di impianti di produzione da fonti rinnovabili

21 Produzione termica da FER 1. Pompe di calore e solare termico anche negli edifici industriali e commerciali 2. Sostituzione degli impianti domestici esistenti alimentati a biomassa e poco efficienti con impianti più performanti, anche alimentati a biomassa, nel rispetto delle misure di salvaguardia ambientale ed in particolare in piena coerenza con le politiche di qualità dell aria 3. Cogenerazione ad alto rendimento (CAR) anche con sistemi di accumulo e teleriscaldamento rinnovabile ed efficiente, soprattutto se attivo (dove le sorgenti di produzione del calore sono molteplici e diffuse sul territorio) e alimentato a bioenergie (in collina e montagna) 4. Biometano, in particolare per alimentare mezzi per il trasporto pubblico locale 5. Impianti geotermici (bassa e media entalpia) 6. Efficientamento energetico e ottimizzazione dei consumi per raffrescamento sia a scala del singolo edificio sia su scala urbana e locale

22 Smart grid 1. Miglioramento delle reti pubbliche di distribuzione dell energia elettrica in media e bassa tensione con l adozione di tecniche di smart grid 2. Sistemi di accumulo presso gli utenti dotati di impianti fotovoltaici per la riduzione degli scambi con la rete 3. Sistemi vehicle to grid nei parcheggi pubblici in modo da utilizzare i sistemi ricarica dei vicoli elettrici anche come sistemi di accumulo connessi alla rete di distribuzione dell energia elettrica

23 Razionalizzazione energetica nei trasporti 1. Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile (PUMS) che privilegino la mobilità ciclopedonale, il trasporto pubblico e l uso di veicoli sostenibili (ad es. veicoli elettrici) soprattutto nei contesti urbani 2. Infrastrutture urbane per il trasporto pubblico locale, in primo luogo elettrico (filobus, tram, ecc.) 3. Infrastrutturazione per la mobilità sostenibile alternativa, anche attraverso l autoproduzione da fonti rinnovabili (elettricità, biometano, ecc.) in particolare nel settore del trasporto pubblico 4. Mobilità ciclopedonale 5. Mobilità condivisa (ad es. car sharing, corporate car sharing, ride sharing, ecc.) e infomobilità 6. Fiscalità agevolata (ad es. esenzione bollo) per alcune tipologie di veicoli (ad es. veicoli elettrici)

24 Green Economy, ricerca e innovazione 1. Rete Alta Tecnologia: intersettorialità e sostenibilità nelle tematiche energetiche 2. Green economy: accordi con soggetti privati per lo sviluppo di filiere sostenibili o progetti e applicazioni di simbiosi industriale 3. Economia circolare: riutilizzo di rifiuti e sottoprodotti, uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli 4. Osservatorio GreenER

25 Il ruolo degli Enti locali 1. Sinergie tra azioni locali e misure regionali, sviluppo locale in chiave green, in un ottica di sviluppo della competitività e attrattività 2. Completamento della copertura territoriale tramite i PAES/PAESC 3. Funzione energia negli Enti locali in particolare nelle Unioni e grandi Comuni 4. Dati energetici disaggregati per abilitare la pianificazione locale 5. Promozione della partecipazione civica e delle smart city come nuovi approcci per l innovazione tecnica e sociale, la progettazione e il coinvolgimento attivo dei cittadini nello sviluppo delle misure locali per l energia sostenibile

26 Regolamentazione del settore 1. Semplificazione e coordinamento per la regolamentazione del settore 2. Pianificazione territoriale ed urbanistica, in particolare sugli aspetti energetici 3. Aggiornamento della L.R. 26/2004 di disciplina generale del settore energetico 4. Processi locali di citizen empowerment, partecipazione attiva di famiglie e imprese

27 Formazione professionale 1. Aggiornamento del sistema delle qualifiche professionali 2. Diffusione della cultura e delle competenze energetiche nei diversi processi formativi 3. Integrazione dei profili legati all energia nei diversi percorsi formativi 4. Formazione continua di personale e amministratori degli Enti locali

28 Informazione e orientamento 1. Sportello Energia regionale e sportelli energia locali 2. Scuole e le Università 3. Strumenti di informazione e orientamento verso cittadini ed imprese 4. Progetti di efficienza comportamentale

29 Monitoraggio 1. Stabilizzazione del Comitato Tecnico-Scientifico 2. Osservatorio dell energia 3. Monitoraggio e valutazione degli interventi e dei risultati ottenuti

30 Indice 1. Obiettivi UE e scenari energetici regionali al La strategia energetica regionale 3. Il Piano Triennale Gli Assi e le Risorse

31 Piano Triennale Sviluppo del sistema regionale della ricerca, innovazione e formazione 2. Sviluppo della green economy e dei green jobs 3. Qualificazione delle imprese (industria, terziario e agricoltura) 4. Qualificazione edilizia, urbana e territoriale 5. Sviluppo della mobilità sostenibile 6. Regolamentazione del settore 7. Sostegno del ruolo degli Enti locali 8. Informazione, orientamento e assistenza tecnica Risorse: circa 220 milioni di euro nel triennio

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