Costruisci la leggendaria Yamato (fascicolo 3) Riccardo

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Costruisci la leggendaria Yamato (fascicolo 3) Riccardo"

Agnello Silvio Carrara
5 anni fa
Visualizzazioni

Eccomi per la terza volta a raccontare le esperienze di un principiante alle prese con la Yamato, la costruzione del modello avanza ancora un pochino, accompagnata come sempre da interessanti

1 Eccomi per la terza volta a raccontare le esperienze di un principiante alle prese con la Yamato, la costruzione del modello avanza ancora un pochino, accompagnata come sempre da interessanti notizie, nel terzo fascicolo infatti, invece ho trovato interessanti notizie riguardanti la difesa contraerea della Yamato, e dell importanza di quest ultima negli scontri in mare durante i quali gli aerei e le portaerei iniziarono all epoca ad avere un ruolo determinante. Nel corso della sua vita, infatti la Yamato venne a più riprese aggiornata con lo scopo principale di rafforzare appunto la difesa contraerea. Non a caso sempre sul terzo fascicolo, si parla anche della corazzata americana Enterprise. Passando ora alla costruzione del modello, per quanto riguarda le parti in legno e quindi lo scafo, si procede con il montaggio di un nuovo pezzo del fondo della nave, di una sola ordinata e del prolungamento della chiglia nella parte del corpo centrale. Per ciò che riguarda il montaggio del fondo, ho notato subito che gli incastri a coda di rondine, lasciano spazio ad un certo gioco, fortunatamente però gli spinotti sotto all ordinata n 9 fanno si che i pezzi si allineino bene, unico consiglio che posso dare è di procede all incollaggio dei due pezzi, poggiando su un buon piano, per fare in modo che siano perfettamente consequenziali. Il montaggio dei prolungamenti della chiglia e della decima ordinata, è semplice, e prevede l uso di pezzetti di rinforzo per la chiglia, che si rivelano utili anche per allineare meglio i pezzi, ad ogni modo il lavoro svolto, lo vedete nella foto che segue.

2 Il montaggio delle parti in metallo, inizia a dare alcune sorprese: l uscita dei fascicoli con cadenza bi-settimanale, mi ha dato modo di postare sul nostro forum, la richiesta riguardante chiarimenti in merito alla verniciatura della nave, come naturale conseguenza ho ricevuto diverse segnalazioni di link per eseguire ricerche varie e consigli per la verniciatura che però leggeremo dopo. I link segnalati (vedere specchietto), si sono rivelati molto utili, in particolar modo il primo, dal quale ho potuto scaricare 220 immagini del modello in scala 1/10, esposto nel museo di Kure in Giappone. Negli altri, invece è possibile vedere altri modelli in varie scale, raccogliere notizie e altro. Il sito della Tamiyausa, sono indicati anche i colori usati, informazione che invece non è presente nei fascicoli. 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) Tornando alle sorprese di cui sopra, la prima riguarda il posto di comando dei cannoni principali di cui parlavo nell articolo precedente: nel 2 fascicolo, veniva segnalato che secondo recenti ricerche, il pezzo risultava avere la superficie liscia; dopo aver visionato i link, e le immagini in essi contenuti, riguardanti tra l altro molti modelli di altri modellisti, non ho trovato nessun posto di comando che presentasse i rilievi presenti sul pezzo fornito con il fascicolo, a puro titolo di esempio, l immagine sottostante dovrebbe rendere l idea, da aggiungere inoltre che il particolare in questione, ha il perimetro laterale perfettamente liscio e non bombato, e che le finestre (le tre sporgenze laterali) dovrebbero essere un pochino più grandi. Rimane il dubbio che il pezzo faccia

del modello di Kure, sembrerebbe completamente diversa, anche qui bisognerebbe capire a quale epoca fa riferimento il modello, infatti in base ai disegni del libro Anatomy of the

3 riferimento ad un allestimento della nave precedente, a quello preso in considerazione da altri, ma non ho trovato nulla in merito. Modello di Kure Il pezzo fornito Altra sorpresa, riguarda la coperta per le segnalazioni con le bandiere, continuando a far riferimento ad altri modelli di cui sotto una foto sempre del modello di Kure, sembrerebbe completamente diversa, anche qui bisognerebbe capire a quale epoca fa riferimento il modello, infatti in base ai disegni del libro Anatomy of the ship The battleship Yamato, trovato on-line, la coperta ed il pezzo sembrerebbero essere simili nella forma ma non nelle proporzioni, il pezzo fornito, pur avendo una conformazione simile a quella dei disegni, mi sembra sproporzionato.

4 Modello di Kure Disegni sul libro La coperta fornita con il fascicolo

5 Altra annotazione riguarda il montaggio di un faro di segnalazione, sul fascicolo le istruzioni ne indicano il montaggio direttamente sull ormai famigerata coperta segnalazioni, osservando la foto e i disegni di cui sopra, ho notato che invece sono installati su una specie di terrazza rialzata, che ho deciso di auto costruirmi. Con il terzo fascicolo si completa il montaggio della prima torretta dei cannoni con il montaggio delle canne dei cannoni e delle cuffie alla loro base. Su questo particolare del modello come già avrete notato nel fascicolo precedente, è iniziato un lavoro di miglioramento del pezzo con l aggiunta di particolari auto costruiti, in questo articolo, seguendo il consiglio di Rodolfo, ho realizzato i mancorrenti che corrono lungo il bordo superiore della torretta e realizzati in fusione sul pezzo. Rodolfo consiglia Per la realizzazione dei vari pezzi, si deve usare del filo del diametro opportuno ed incollare i vari pezzi. Nel caso di mancorrenti a quattro piedi, procederei così. Faccio dei buchini nella torre dove vanno i piedi ed incollerei con colla ciano acrilica quelli centrali lasciando un po' di abbondanza. quando sono asciutti li taglierei a misura. Nel frattempo mi farei una U larga quanto la distanza dei due piedi esterni, e provando su due pezzi gia incollati li taglierei alla giusta misura in modo che appoggino sui due pezzi ed entrino nei due buchi rimasti. L'ideale sarebbe che appoggino per bene nei buchi adagiandosi appena ai due pezzi già incollati. A questo punto una goccia di ciano acrilica nei buchi e nelle zone di contatto ed il gioco e' fatto. Come noterete, il lavoro che ho fatto è un po grossolano, di più proprio non sono riuscito a fare, ad ogni modo nel tentativo di rispettare in più possibile la scala, ho usato il filo di rame interno dei cavi elettrici di diametro 0,2 mm, in scala 1/250 corrisponde a 5 cm. mentre la distanza dal piano è di circa 0,6/0,7 mm in scala al massimo 18 cm. che più o meno dovrebbero starci, la foto in qualche modo dovrebbe rendere l idea del lavoro svolto. Preparazione dei pezzi da verniciare (a cura di Rodolfo) Nelle foto degli articoli, si vedono bene le giunzioni, cosa che non credo si veda sulle torri originali. In questi casi bisogna stuccare bene, con poco stucco per volta ed una spatolina per metterlo dove si desidera. Io uso le spatole per oli che usano gli artisti per le pitture ad olio, oppure

delle spatoline per dentisti, recuperate in giro. Dopo che lo stucco e' essiccato bene, si procede alla carteggiatura con carta abrasiva, a secco o bagnata, per eliminare lo stucco residuo.

6 delle spatoline per dentisti, recuperate in giro. Dopo che lo stucco e' essiccato bene, si procede alla carteggiatura con carta abrasiva, a secco o bagnata, per eliminare lo stucco residuo. Ad un primo esame si vede se la stuccatura va bene oppure no ed eventualmente si ripete l'applicazione dello stucco. La carteggiatura la faccio con carte successivamente più fini, 250 poi 400 e poi 600, in modo da avere la superficie rifinita bene. Se necessario avere una finitura bella liscia passo per ultimo una carta da Carta abrasivo a secco o bagnata A secco si vede meglio dove si lavora ed i risultati, ma la carta si impasta di piu' e dura molto meno. Bagnata a il vantaggio di impastarsi di meno, lavorando cosi' meglio, ma nel contempo non si vede bene il risultato che si sta ottenendo. Per vederlo e' meglio tenere a portata di mano uno straccetto o dello scottex per asciugare periodicamente il lavoro e controllare lo stato della carteggiatura. Un'avvertenza sulle carte abrasive. Ne esistono dei tipi da usare solo a secco ed altre da usare a secco o bagnate. Quelle a secco si devono usare solo a secco, altrimenti le carte si rovinano a contatto con l'acqua, e naturalmente non fanno il loro lavoro. Quelle da usare bagnate o a secco si posso tranquillamente usare in entrambi i modi, ma danno il loro meglio bagnate, appunto perche' l'acqua rimuove la polvere di carteggiatura. Naturalmente vanno passate spesso in acqua. Ricordarsi sempre di pulire bene i pezzi prima della verniciatura, lavandoli con acqua e detergente. Io uso detersivo per piatti, perche' sgrassa bene e non lascia residui strani come alcuni saponi. A questo punto, si da una mano di primer per favorire l aderenza delle vernici infatti l impressione che ho avuto e' che le superfici cosi' come sono non forniscano un buon grip per la vernice. Un'ultima cosa riguardo le vernici che si sceglierà di usare: le Tamiya, a pennello non si danno molto bene e conviene usare l'aerografo. Se non ce l'hai ti consiglio di passare ad altre vernici. Roverelli

Documenti analoghi

Costruisci la leggendaria yamato (Fascicoli 46-47) Riccardo Roverelli Tecnica modellistica

Costruisci la leggendaria yamato (Fascicoli 46-47) Riccardo Roverelli Tecnica modellistica Eccomi di nuovo, è passato purtroppo un bel po di tempo dall ultimo articolo, ma nell ultimo periodo, quello libero a disposizione scarseggia sempre di più; voglio ad ogni modo ringraziare gli Yamatisti,