LA RICERCA DELL EFFICIENZA NELLA DETERMINAZIONE DELLA CAPACITA PRODUTTIVA. Capitolo n 5
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- Giancarlo Lupo
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1 LA RICERCA DELL EFFICIENZA NELLA DETERMINAZIONE DELLA CAPACITA PRODUTTIVA Capitolo n 5
2 La funzione di produzione Definizione di Impianto L impianto costituisce l elemento emblematico dell insieme delle risorse materiali e immateriali nei quali l impresa investe per lo svolgimento della propria attività. Per impianto si intende: Stabilimento industriale Particolare reparto di macchine o linea di produzione Mezzi tecnici ausiliari destinati ai servizi generali Economia e Gestione della produzione 2
3 La funzione tecnologica Discreta Diffusa nel settore / mercato Mercato della tecnologia: trasparenza Barriera all ingresso Compatibilità tecnologica Relazione tra produzione e tecnologia Economia e Gestione della produzione 3
4 La funzione di produzione con discontinuità tecnologiche. segue La funzione di produzione può essere espressa come: Q= Q(f 1, f 2,, f m ) dove Q rappresenta la quantità di produzione per periodo di tempo ed f 1, f 2,, f m le quantità fisiche degli m fattori produttivi impiegati (teoria economica neoclassica). Se si considerano solo i fattori della produzione quali lavoro e capitale l azienda si troverebbe di fronte ad una serie numerosa di curve di indifferenza continua (isoquanti). Economia e Gestione della produzione 4
5 La funzione di produzione con discontinuità tecnologiche segue La teoria economica neoclassica non è però sufficientemente realistica. Gli isoquanti indicanti i vari livelli di produzione (X 1, X 2,, X m rappresentano, sulla curva di isoquanto, i livelli crescenti di produzione) non sono, infatti, né continui né in numero elevato. La tecnologia industriale offre solo un numero limitato di tipi di processi tecnici per la costruzione di un dato prodotto o per una data quantità di produzione. Emerge così il concetto di discontinuità tecnologica sia nella sostituibilità dei fattori produttivi per l ottenimento dell output, sia nel passaggio da un dato volume produttivo ed uno superiore. Economia e Gestione della produzione 5
6 La funzione di produzione con discontinuità tecnologiche La funzione di produzione risulta allora costituita da non da una serie di curve di indifferenza ma da un insieme di punti di indifferenza: Le curve appaino allora spezzate con i punti di discontinuità di ogni isoquanto (X 1, X 2,, X m ) quali uniche combinazioni di capitale-lavoro che possono essere realizzate sulla base delle tecniche produttive esistenti; Le serie di punti risultano in numero limitato e ben definito in quanto, il capitale può essere acquistato (nella realtà) solo per lotti. Da un livello di produzione ad uno superiore non si passerà allora per gradi bensì per salti. Economia e Gestione della produzione 6
7 Economia e Gestione della produzione 7
8 Economie di scala tecnologiche e capacità produttiva più efficiente Nella realtà di molti settori industriali la tecnologia consente di ottenere un dato prodotto mediante l adozione di diverse tipologie di processi, quali: Processi svolti con impianti di diverse capacità produttive Processi con diversi gradi di meccanizzazione ed automazione Costituiti da diverse combinazioni di capitale e lavoro Caratterizzati da un diverso rapporto costi-fissi variabili Tali differenze trovano giustificazione nella constatazione di come nel passaggio da impianti di piccola dimensione a impianti di maggiore capacità produttiva si adottano le tecniche proprie della produzione di massa. L impresa ha di fronte una serie limitata di determinazione della propria capacità produttiva (causa le discontinuità tecnologiche) Economia e Gestione della produzione 8
9 Ka<Kb<Kc<Kd Va>Vb>Vc>Vd Economia e Gestione della produzione 9
10 Opzioni Impianto industriale è dato, almeno nel breve periodo La scelta della dimensione produttiva dipende dal rapporto con il mercato Temi strategici: Vulnerabilità; Crescita dimensionale; Temi tecnologici Vincoli tecnologici nel dimensionamento della linea (legge del mimino comune multiplo); Bilanciamento della linea di produzione. Economia e Gestione della produzione 10
11 Economia di scala di natura tecnologica: La differenza tra costo medio minimo, relativa ad un impianto con una capacità produttiva, e il costo medio minimo, relativo ad un impianto con una capacità produttiva maggiore. Economia e Gestione della produzione 11
12 Ca min Cb min= diminuzione del costo medio di fabbricazione Economia e Gestione della produzione 12
13 I fattori determinanti le economie di scala tecnologiche e di gestione segue La tecnologia industriale varia da settore a settore. Esistono quindi diverse economie di scala tecnologiche le cui fonti possono così riassumersi: Immobilizzazioni tecniche: Variazione area volume (meno che proporzionalmente rispetto all area volume) Legge dei grandi numeri Imperfetta divisibilità delle macchine e delle strutture tecnologiche Risorse immateriali; Fattore lavoro: Più estesa divisione del lavoro Maggiore specializzazione dei compiti (learning by doing) Materiali ed energia: Indivisibilità di alcune risorse Entità minima Economia e Gestione della produzione 13
14 I fattori determinanti le economie di scala tecnologiche e di gestione Le economie di gestione costituiscono la riduzione del costo medio complessivo del prodotto che un impresa, di grandi dimensioni, può conseguire (in aggiunta alle economie tecnologiche) grazie alle funzioni del: Management; Marketing; Finanza; Ricerca; Approvvigionamenti. Economia e Gestione della produzione 14
15 A) I fattori delle economie di scala tecnologiche: Immobilizzazioni tecniche; Le variazioni area volume; La legge dei grandi numeri; L imperfetta divisibilità delle macchine e delle strutture tecnologiche: Le risorse immateriali; Il fattore lavoro; I materiali e l energia Economia e Gestione della produzione 15
16 B) I fattori delle economie di scala di gestione Definizione: Le economie di gestione costituiscono la riduzione del costo medio complessivo del prodotto, che un impresa di grande dimensione può conseguire (in aggiunta alle economie di scale tecnologiche) svolgendo le funzioni del management, del marketing, della finanza, della ricerca tecnologica e degli acquisti su vasta scala. Economia e Gestione della produzione 16
17 Principali fonti delle economie di scala di gestione 1. Management ed organizzazione; 2. Marketing e distribuzione commerciale: Le economie di scale nelle attività pubblicitarie; Le caratteristiche strutturali del mercato; 3. Ricerca e sviluppo tecnologico; I vantaggi economici della grande distribuzione; Divisione del lavoro cognitivo e specializzazione nella R&S. 4. Finanza aziendale; 5. Approvvigionamenti di materiali, componenti e macchinari. Economia e Gestione della produzione 17
18 La ricerca delle economia di scala nelle imprese monoproduct e multiplant : un modello semplificato Le economie dimensionali, determinanti l efficienza di un impresa industriale, possono essere localizzate in due grandi aree (Bain, 1968): Economie connesse ad un singolo impianto di grande scala; Economie connesse all impresa di grande scala che può così operare con uno o più impianti di capacità produttiva ottima. Appare, allora, rilevante analizzare il rapporto tra efficienza economica ed impresa. Economia e Gestione della produzione 18
19 continua L impresa che opera con un solo impianto ottimale riesce a conseguire: Tutte le economie di scala tecnologiche possibili in un dato settore; Solo alcune delle economie di scala di gestione teoricamente ottenibili. Se l impresa tende ad operare con la massima efficienza economico-tecnica, allora potrà aggiungere altri impianti di capacità ottima. L impresa riesce allora a svolgere la propria attività di produzione e vendita con una dimensione tale che le permette di sfruttare, anche, altre economie di gestione ulteriormente conseguibili. Economia e Gestione della produzione 19
20 continua La grande dimensione aziendale può determinare, ad un certo punto, nella gestione delle imprese industriali, la presenza di diseconomie di scala, invece che di economie; Le economie devono essere cercate, le diseconomie devono essere evitate (Townsend, 1970); L ipotesi teorica dello schema delle economie di scale (di gestione e tecnologiche) è che l impresa svolga le medesime attività gestionali, qualunque sia la capacità produttiva prefigurata. Economia e Gestione della produzione 20
21 Costo medio totale, Corrisponde al costo pieno Economie di scala tecnologiche e di gestione Costo medio di produzione del prodotto Economie di scale tecnologiche Economia e Gestione della produzione 21
22 continua Si distinguono, pertanto: Economie di scala attinenti all impianto; Le economie di scala attinenti all impresa. La distinzione tra impianto ed impresa non corrisponde alla distinzione tra economie tecnologiche ed economie di gestione ; Economia e Gestione della produzione 22
23 I limiti del modello delle economie di scala : riflessioni critiche sul rapporto tra efficienza e capacità produttiva 1. L efficienza teorica non è sufficiente per spiegare le reali capacità produttive aziendali, che risultano in genere differenti nell ambito di uno stesso settore industriale; 2. Nella realtà le imprese con diversa capacità produttiva non svolgono le medesime fasi produttive e le medesime funzioni gestionali; 3. Le valutazioni dell efficienza vengono eseguite nella realtà in riferimento a differenti entità economiche aziendali; Economia e Gestione della produzione 23
24 continua 4. La capacità produttiva dell impianto, e quindi dell impresa, non viene determinata soltanto sulla base di calcoli di efficienza tecnico-economica; 5. Il vantaggio competitivo della grande impresa rispetto alle aziende minori si fonda più sulla efficacia, che non sull efficienza; 6. Nonostante l esistenza delle economie di scala, le PMI non sono destinate ineluttabilmente a fallire nell attuale fase evolutiva dell economia industriale. Economia e Gestione della produzione 24
25 Verso un più realistico concetto economico di capacità produttiva dell impianto La scelta della capacità produttiva di un impianto dipende dalla: Domanda; Efficienza. Dal punto di vista economico occorre distinguere: La capacità produttiva di breve periodo; La capacità produttiva di lungo periodo. Economia e Gestione della produzione 25
26 continua Dal punto di vista manageriale si distingue: La capacità teorico nominale (fisico ingegneristica); La capacità effettiva ex ante, la quale si calcola prendendo in considerazione: Le modalità di esercizio; La durata dei tempi di arresto; I vincoli normativi in tema di legislazione sul lavoro; Le caratteristiche socio-economiche generali della manodopera; La capacità effettiva ex post. Economia e Gestione della produzione 26
27 Variazioni della domanda e determinazioni della capacità produttiva I) Analisi e previsione della domanda nel medio-lungo termine; II) Le variazioni della domanda: Di lungo periodo; Di carattere stagionale; Di carattere congiunturale; La scelta della capacità produttiva è un continuo processo di adeguamenti, in funzione della domanda, del progresso tecnologico e degli obiettivi strategici d impresa. Economia e Gestione della produzione 27
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