Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo e denunciati all'inail

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1 Tav. 1

2 Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo e denunciati all'inail TOTALE INFORTUNI di cui MORTALI ANNI Agricoltura Industria Conto TOTALE Agricoltura Industria Conto TOTALE e Servizi Stato e Servizi Stato Maschi n.d n.d Femmine

3 n.d n.d. 118 Maschi e Femmine n.d n.d

4 Tassi d'incidenza standardizzati x occupati negli Stati membri (9 settori economici comuni Codice Nace)

5 Esclusi incidenti stradali e a bordo di qualsiasi mezzo di trasporto nel corso del lavoro * Paesi in cui i dati non provengono dal sistema assicurativo Fonte: Eurostat Tavola 3 DIECI ANNI DI CONDIZIONI DI LAVORO NELL UNIONE EUROPEA Indagine condotta nel 2000 dalla Fondazione Europea di Dublino Principali risultati I più comuni problemi di salute legati al lavoro sono: - il mal di schiena (segnalato dal 33 % degli intervistati); - lo stress (28 %); - i dolori muscolari al collo ed alle spalle (23 %); - l affaticamento complessivo (23 %). C è un rapporto diretto tra precarie condizioni di salute e avverse condizioni di lavoro derivanti in

6 particolare dalla ripetitività e da un livello elevato di intensità del lavoro. Rimane prevalente l esposizione ai rischi fisici (rumore, vibrazioni, sostanze pericolose, caldo, freddo, ecc.) e ad ambienti mal progettati (trasporto di carichi pesanti e posture scomode). Il lavoro sta diventando sempre più intenso: oltre il 50 % dei lavoratori lavora a ritmi elevati o in tempi stretti per almeno un quarto del proprio tempo di lavoro. Il controllo sul proprio lavoro non è aumentato in maniera significativa: un terzo dei lavoratori sostiene di avere uno scarso o nessun controllo sul proprio lavoro, mentre soltanto tre lavoratori su cinque sono liberi di decidere quando prendere le ferie. La natura del lavoro sta cambiando: dipende sempre meno dai macchinari e dagli obiettivi di produzione e sempre più dalla domanda dei clienti. Aumenta il numero delle persone che utilizzano il computer: dal 39 % (1995) al 41 % nel La flessibilità è diffusa in tutti gli aspetti del lavoro: tempo di lavoro («lavoro 24 ore su 24» e parttime); organizzazione del lavoro (pluricompetenze, lavori di gruppo e responsabilizzazione); condizione occupazionale (il 18 % di tutti i lavoratori dipendenti lavora con contratti che non sono a tempo indeterminato). I lavoratori precari (i lavoratori con contratti a termine ed i lavoratori interinali) continuano a segnalare una maggiore esposizione al rischio rispetto ai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Prevale la segregazione e la discriminazione dei sessi, in entrambi i casi a tutto svantaggio delle donne. La violenza, le molestie sessuali e le intimidazioni restano una caratteristica del posto di lavoro: dal 4 % al 15 % dei lavoratori in vari paesi segnalano di essere stati soggetti ad intimidazioni. Fonte: FONDAZIONE EUROPEA per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (

7 Tavola 4 DIMENSIONE D IMPRESA E FREQUENZA INFORTUNISTICA IN ITALIA (Media triennio 1998/2000 per 1000 addetti) A) Frequenze relative d infortunio per tipologia delle aziende (secondo la classificazione Inail) Aziende Artigiane Dipendenti Autonomi Totali Aziende non Artigiane Monolocalizzate TOTALE 76,49 36,61 48,78 38,75 40,91

8 B) LAVORATORI Autonomi Dipendenti per classe di ampiezza delle aziende oltre 30 Totale TOTALE 36,61 78,60 62,05 11,41 76,49 48,78 Frequenze relative d infortunio nelle aziende artigiane per classe di ampiezza delle aziende. C) Frequenze relative d infortunio nelle aziende non artigiane monolocalizzate e per classe di addetti. CLASSI DI ADDETTI Oltre 250 TOTALE 36,07 46,83 47,571 45,98 30,65 38,75

9 Fonte: Banca Dati Inail Tavola 5 Fonte: Rapporti Inail 2001 e 2002

10 Tavola 6 Fonte: Rapporti Inail 2001 e 2002 INDUSTRIA E SERVIZI Malattie professionali denunciate all'inail nel periodo per tipo di malattia e anno Malattie Professionali o Sostanze che le causano TOTALE MALATTIE TABELLATE

11 di cui: 50 - IPOACUSIA E SORDITA' MALATTIE CUTANEE ASBESTOSI SILICOSI NEOPLASIE DA ASBESTO MALAT.OSTEOARTICOLARI ASMA BRONCHIALE PNEUMOC.DA SILICATI NEOPLASIE POLVERI LEGNO NEOPLASIE POLVERI CUOIO TOTALE MALATTIE NON TABELLATE di cui: - ipoacusia

12 - malattie dell'apparato respiratorio sindrome del tunnel carpale tendiniti tumori INDETERMINATE Fonte: Rapporti Inail 2001 e 2002 TOTALE Tavola 7 Numeri indici e posizione nella graduatoria (tra parentesi tonde) dei rapporti di gravità d'infortunio (*) in Italia per settore di attività economica e tipo di conseguenza. Base: totale = 100 Media triennio 1998/00 (comprese aziende non artigiane plurilocalizzate) Settori di Attività Economica Tipo di conseguenza

13 Inabilità Inabilità temporanea permanente Morte Totale A AGRINDUSTRIA 96 (14) 125 (8) 122 (7) 120 (9) B PESCA 60 (24) (30) C ESTRAZ.MINERALI 123 (9) 217 (3) 347 (1) 218 (3) DA IND. ALIMENTARE 117 (11) 114 (11) 98 (9) 112 (10) DB IND. TESSILE 73 (20) 58 (22) 45 (24) 59 (21) DC IND. CONCIARIA 67 (22) 68 (17) 52 (23) 65 (19) DD IND. LEGNO 182 (2) 278 (2) 135 (5) 242 (2) DE IND. CARTA 86 (15) 74 (15) 68 (18) 76 (15) DF IND. PETROLIO 30 (29) 35 (27) 90 (11) 41 (27) DG IND. CHIMICA 50 (27) 43 (25) 72 (16) 48 (24) DH IND. GOMMA 145 (5) 126 (7) 77 (14) 123 (8) DI IND.TRASFORMAZ. 182 (2) 186 (4) 182 (4) 185 (4) DJ IND. METALLI 181 (4) 173 (5) 123 (6) 168 (5) DK IND. MECCANICA 123 (9) 93 (12) 82 (13) 96 (12) DL IND. ELETTRICA 60 (24) 49 (23) 57 (20) 52 (23)

14 DM IND.MEZZI TRAS. 133 (6) 84 (14) 57 (20) 89 (14) DN ALTRE INDUSTRIE 131 (7) 132 (6) 85 (12) 126 (7) E ELET. GAS ACQUA 64 (23) 60 (21) 45 (24) 58 (22) F COSTRUZIONI 189 (1) 302 (1) 307 (2) 283 (1) G50 COMM. RIP. AUTO 108 (13) 115 (10) 98 (9) 111 (11) G51 COMM. INGROSSO 68 (21) 67 (18) 112 (8) 73 (16) G52 COMM. DETTAGLIO 86 (15) 71 (16) 62 (19) 72 (17) H ALBERG. E RIST. 117 (11) 88 (13) 77 (14) 91 (13) I TRASPORTI 130 (8) 124 (9) 227 (3) 139 (6) J INTERM. FINANZ. 10 (30) 13 (29) 13 (29) 13 (29) K ATT.IMMOBILIARI 74 (18) 61 (20) 70 (17) 64 (20) L PUBBLICA AMMIN. 55 (26) 43 (25) 25 (26) 43 (26) M ISTRUZIONE 32 (28) 30 (28) 25 (26) 30 (28) N SANITA' 74 (18) 46 (24) 25 (26) 48 (25) O SERV. PUBBLICI 81 (17) 66 (19) 57 (20) 68 (18) X ATT. NON DETER

15 - TOTALE (*) Rapporto di gravità (per addetto): rapporto tra le conseguenze degli eventi lesivi indennizzati (integrati per tenere conto dei casi non ancora liquidati) e numero degli esposti. Tutte le tipologie di conseguenze sono espresse in giornate perdute, quantificate sulla base di convenzioni internazionali recepite dall'uni (Ente nazionale italiano di unificazione): - inabilità temporanea: giornate effettivamente perdute, compresi i giorni di carenza; - inabilità permanente: ogni grado di inabilità equivale a 75 giornate perdute; - morte: ogni caso equivale a 7500 giornate perdute. Qualora uno stesso evento abbia avuto più conseguenze, il caso viene attribuito alla conseguenza più grave. Gli esposti sono rappresentati dagli addetti (lavoratori dipendenti e autonomi). Nel caso di aziende che svolgano più lavorazioni previste dalla tariffa Inail, gli infortuni e gli esposti sono ripartiti in quote proporzionali (rischio misto). Fonte: Banca dati Inail

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